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Consulta nazionale - 25 settembre 1945 - 24 giugno 1946
I Governo De Gasperi - 10 dicembre 1945 -13 luglio 1946 | ||
1945
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10 dicembre |
Entra in carica il I Governo De Gasperi (DC) , vi partecipano tutti i rappresentati delle formazioni antifasciste. Pietro Nenni : vicepresidente del Consiglio e ministro per la Costituente. Palmiro Togliatti: ministro di Grazia e Giustizia. Composizione del governo Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 11 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 12 dicembre 1945 [p.1] Bibliografia Gabriella Fanello Marcucci, «Il primo governo De Gasperi», Dicembre 1945-Giugno 1946, Sei mesi decisivi per la democrazia italiana, Rubettino, Soveria Mannelli ( CZ) , 2004. |
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12 dicembre | L’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione alleata, annuncia al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che entro la fine dell’anno il territorio italiano che si trova sotto la giurisdizione alleata, esclusa la Venezia Giulia e la provincia di Udine, sarà restituito all’amministrazione italiana
Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 13 dicembre 1945 [p.1] |
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12 dicembre |
PLI – Il comitato romano del partito contesta al gruppo dirigente nazionale la conduzione delle trattative nel corso della crisi del governo Parri. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 13 dicembre 1945 [p.1] |
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13 dicembre |
Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio, espone al Consiglio dei ministri le linee programmatiche del governo. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 14 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 15 dicembre 1945 [p.1] |
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15 dicembre |
«La Stampa» con un editoriale denuncia la grave situazione dell’ordine pubblico. |
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La conferenza di Mosca | ||
16-27 dicembre |
A Mosca riprende la discussione sui «trattati di pace minori» che non ha trovato una conclusione nella Conferenza di Londra del settembre. Partecipano alla Conferenza i ministri degli Esteri : James F. Byrnes (USA) ; Ernest Bevin (Regno Unito) ; Vjaĉeslav Michajloviĉ Molotov (URSS). L’incontro, pur registrando qualche passo avanti, si conclude con un nuovo aggiornamento che suscita vivaci reazioni del governo italiano. La discussione riprende a Parigi il 25 aprile del 1946 per approdare poi alla Conferenza di Pace, sempre a Parigi, nel febbraio del 1947. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 12 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 13 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 15 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 16 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 18 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 19 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 20 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 21 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 22 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 23 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 25 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 27 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 28 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 29 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 30 dicembre 1945 [p.1]
Bibliografia
Ennio Di Nolfo, «Storia delle relazioni internazionali», Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, 2009pp.644-647
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18 dicembre |
Conferenza alla stampa estera del presidente del Consiglio. Alcide De Gasperi affronta i rapporti con la Jugoslavia e i problemi connessi al futuro trattato di pace. Lo stesso giorno il comunicato alleato che, come già annunciato il 13 dicembre, indica la data del 31 dicembre 1945 per il passaggio dell’amministrazione del Nord e delle isole all’Italia, precisando che tale misura non pregiudica il alcun modo il trattato di pace. «La Nuova Stampa», 19 dicembre 1945 [p.1] |
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19 dicembre |
Conferenza stampa di Pietro Nenni in qualità di alto commissario per le sanzioni sul fascismo. «La Nuova Stampa», 20 dicembre 1945 [p.1] |
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20 dicembre |
Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 21 dicembre 1945 [p.1]
Travaglio della nascente democrazia. La navigazione governativa tra opposizioni, consensi, manovre. Ma la mano del nocchiero appare salda ; Le elezioni amministrative. Il dibattito alla Consulta. Romita annuncia il rinvio di quelle provinciali |
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21 dicembre |
Alcide De Gasperi firma il documento che riporta all’amministrazione italiana tutto il territorio nazionale con l’esclusione delle isole di Lampedusa, Pantelleria , e la Venezia-Giulia e la provincia di Udine. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 22 dicembre 1945 [p.1] |
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22 dicembre |
PSIUP- La Direzione discute le dimissioni del segretario Sandro Pertini di Pietro Nenni e dei vicesegretari Lelio Basso e Luigi Cacciatore. Le dimissioni di Pertini sono originate dai crescenti contrasti che , nella prospettiva di un unico partito di sinistra, si manifestano sul rafforzamento del patto d’unità d’azione con il PCI . Basso e Cacciatore , anche se d’accordo con Pertini sul tema dell’unità a sinistra, si dimettono criticando la scarsa fermezza del segretario nel contrastare i «fenomeni di disgregazione» portati avanti da alcuni gruppi interni al partito. In seguito alle dimissioni , su proposta di Nenni , Rodolfo Morandi è nominato segretario e Ignazio Silone è nominato direttore dell’ «Avanti!». Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 23 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 25 dicembre 1945 [p.1] Bibliografia
Pietro Nenni, «Tempo di Guerra Fredda » , Diari 1943-1956 , SugarCo, 1981, p.161 [appunto del 22 dicembre 1945]
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28 dicembre |
L'Italia settentrionale (ad eccezione di Udine e della Venezia Giulia) torna sotto l'amministrazione del Governo italiano (decreto legislativo luogotenenziale 28 dicembre 1945, n. 792) |
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PCI - V Congresso - Roma | ||
29 dicembre 6 gennaio |
Si apre a Roma il V congresso del PCI che si concluderà il 6 gennaio 1946 . Al centro del dibattito : la costruzione del “partito nuovo”, l’unità nazionale, i problemi del paese, la possibile fusione con il PSI |
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30 dicembre |
Pietro Nenni, con amarezza, scrive : «Il vento gagliardo del Nord si è affievolito e quasi spento» ( L’anno che muore ) «Avanti!»,30 dicembre 1945Editoriale, Pietro Nenni, L'anno che muore «Avanti!», 1 gennaio 1946 Editoriale, Pietro Nenni, L'anno che nasce |
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1 gennaio |
Gli alleati passano i poteri al governo italiano che acquista la sovranità sulle regioni del nord Italia, ad eccezione del Territorio libero di Trieste. Togliatti, in qualità di ministro della giustizia, invia ai magistrati un proprio messaggio in cui , li invita a vigilare «contro ogni residuo e pernicioso illegalismo e contro ogni tentativo di ripresa di criminalità fascista» e assicura che sarà sua cura prendere le misure affinché tutta la magistratura italiana , indipendente nell’esercizio della sua funzione, possa dare il suo contributo «alla restaurazione democratica dello Stato italiano». Commenti e resoconti «l’Unità» «l’Unità», 1 gennaio 1946
A mezzanotte i poteri dell’AMG sono cessati in 28 province italiane |
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2 gennaio |
A Milano militanti della Volante rossa feriscono gravemente con una raffica di mitra al torace e alle gambe Giulio Vaiani, reduce della RSI, rilasciato da poco tempo dal campo di concentramento di Coltano. Bibliografia Cesare Bermani, La Volante Rossa (estate 1945-febbraio 1949) , Primo Maggio (aprile 1977)
Cesare Bermani, «Storia e mito della Volante rossa». Prefazione di Giorgio Galli, Nuove Edizioni Internazionali, pp. 160, 1997 Carlo Guerriero e Fausto Rondinelli – «La volante rossa», DataNews, Roma, 1996 G. Fasanella e G. Pellegrino, «La guerra civile», Rizzoli, Milano, 2005 Massimo Recchioni, , «Ultimi fuochi di Resistenza - Storia di un combattente della Volante Rossa», prefazione di Cesare Bermani, Derive Approdi, Roma, 2009 Massimo Recchioni, «Il Tenente Alvaro, la Volante Rossa e i rifugiati politici italiani in Cecoslovacchia» , Derive Approdi, Roma , 2011 |
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3 gennaio |
E’ varata la legge elettorale amministrativa che contempera sistema proporzionale e sistema maggioritario. |
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3 gennaio |
A Pioppo, la banda di Salvatore Giuliano assalta la caserma dei carabinieri . E’ respinta dopo un conflitto a fuoco |
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3 gennaio |
Negli Stati Uniti, il governatore Thomas E. Dewey annuncia di aver accolto la richiesta del New York State Board of Parole di concedere al mafioso Lucky Luciano la commutazione della pena con l’ espulsione verso l’Italia. |
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4 gennaio |
A Roma, si svolge una riunione presieduta dal presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, con la presenza del governatore della Banca d’Italia, per esaminare gli aspetti tecnici relativi al cambio della moneta. |
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5 gennaio |
«l’Unità» polemizza con democristiani , demolaburisti e liberali che ostacolano l’approvazione del decreto Scoccimarro per l’avocazione dei profitti di regime. «l’Unità», 5 gennaio 1946A vocazione dei profitti di regime allla Consulta. Democristiani, demolaburisti e liberali manovrano per sabotare il decreto |
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6 gennaio |
A Montelepre, componenti della banda di Salvatore Giuliano uccidono il tenente dei carabinieri Rocco Tinnirello. |
Video su Salvatore Giuliano https://www.youtube.com/watch?v=Z6APUHp15UA |
6- 9 gennaio |
A Roma, si svolge il consiglio nazionale della DC. |
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7 gennaio |
Parlando ai laureati e agli universitari cattolici Pio XII afferma : « E’ suonata l’ora della Chiesa». |
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A Catanzaro, la folla esasperata assalta la Prefettura e l’esattoria. Le forze di polizia l’affronta con estrema violenza estrema riuscendo a disperderla. |
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8 gennaio |
A Montelepre, la banda di Salvatore Giuliano ferisce i carabinieri Francesco Bonvicini e Mario Castrianni. |
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9 gennaio |
Achille Grandi critico nei confronti della conduzione socialista e comunista della CGIl annuncia di volersi dimettere dalla carica di segretario. A conclusione di un serrato confronto di posizioni ritira le dimissioni. Grandi manifesterà pubblicamente le sue critiche nel convegno della sinistra sociale cattolica che si svolgerà il 9 marzo 1946. ( vedi) |
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10 gennaio |
A Londra, si svolge la prima assemblea dell’Onu. |
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10 gennaio |
A Feudo Nobile, la banda Avila, aggregata all’ «Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia» ( EVIS) fa prigionieri 8 carabinieri con l’intento di effettuare uno scambio con Concetto Gallo, arrestato a sua volta dai militari italiani a San Mauro il 29 dicembre 1945. |
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11 gennaio |
Il Consiglio dei ministri approva un odg, stilato da Palmiro Togliatti che recita: "Il Consiglio dei ministri deplora che non sia possibile procedere, prima dell’inizio delle consultazioni popolari, al cambio dei segni monetari cartacei, operazione che avrebbe consentito allo Stato di procedere più rapidamente al risanamento delle finanze e, di conseguenza, al miglioramento della situazione economica generale". |
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11 gennaio |
A Tirana è proclamata la Repubblica popolare di Albania. |
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12 gennaio |
De Gasperi riferisce alla Consulta Nazionale sulle trattative di pace, il dibattito si concluderà il 21 gennaio con la replica. Consulta Nazionale, Assemblea plenaria 12-21 gennaio 1946 Seduta n. XI 12 gennaio
De Gasperi Presidente del Consiglio ministro degli Affari Esteri; Discussione: Pizzone, Salvatorelli, Bettiol, Santoro, Pivano, Valiani Seduta n. XII 14 gennaio Discussione: Bonomi Ivanoe, Pecorari, Mazzotti, Roccatagliata, Paladin Seduta n. XIII 15 gennaio Discussione: Nitti, Argenton, Solari, Cosattini, Di Vittorio Seduta n. XIV 16 gennaio Discussione: Giovannini, Einaudi, Cingolani, Sotgiu Seduta n. XV 17 gennaio Discussione: Sereni, Cavinato, Medici, Tornaquinci, Bavaro, Zoccoli, Cipollone, Della Porta Gisella Seduta n. XVI 18 gennaio Discussione: Spano, Piacentini, annunziata, Preziosi, Fazio, granello, Ricci Federico, Tamagnini, Andreis Seduta n. XVII 19 gennaio Discussione: Benedetti, Parri, Ludovici, Lucifero, Oxilia, maiani, Ruini Seduta n. XVIII 21 gennaio 1946 Discussione: Replica De Gasperi Presidente del Consiglio Ministro degli Affari Esteri Commenti e resoconti «l’Unità» «l’Unità», 13 gennaio 1946
Si è iniziato ieri a Montecitorio il dibattito sulla politica estera. Mosca non ha cancellato Postdam afferma De Gasperi alla Consulta. Il ministro degli Esteri deplora un telegramma di Trumann 6 consultori intervengono nella discussione sulle dichiarazioni governative |
Archivio storico del Senato |
12 gennaio |
Al ministero dell’Industria, presenti i ministri Gronchi, Cattani, Barbareschi, si svolge la seconda riunione fra Cgil e Confindustria per lo sblocco dei licenziamenti al Nord |
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12 gennaio |
A San Gimignano (Siena), elementi di destra devastano le sedi dell’ANPI, del PCI e del PSI. |
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12 gennaio |
A Carrubbi di Niscemi (Caltanissetta), la banda Avila, ( EVIS) uccide il tenente dell’esercito Enrico Pietti. |
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13 gennaio |
Arrigo Benedetti , sul settimanale «l’Europeo » critica la degenerazione in atto in campo giornalistico: «A questo siamo arrivati nel nostro giornalismo: d’ogni fatto si da subito l’interpretazione politica, senza che ne sia premessa la cronaca (…) A me sembra che il primo dovere di un giornale sia di offrire al lettore gli elementi dell’avvenimento. Far di tutto per portare chi legge sul posto, per metterlo in grado di dare lui il giudizio per primo». Le mutazioni vedi Paolo Murialdi |
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14 gennaio |
La direzione del Pci esamina i problemi economici e in particolare l’occupazione industriale «l’Unità», 17 gennaio 1946Per una rapida ripresa della produzione. Una politica di lavoro e di risanamento economico proposta dal Partito comunista |
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15 gennaio |
A Palermo la banda di Salvatore Giuliano ferisce il capitano dell’esercito Rosario Zanca. |
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16 gennaio | La CGIL rappresentata da Giuseppe Di Vittorio e Oreste Lizzadri , e la Confindustria , rappresentata dal presidente Angelo Costa, siglano il cosiddetto «alleggerimento» delle aziende. Partendo dal presupposto che il blocco ottenuto in precedenza comprometterebbe le basi economiche di numerose aziende e l’intera economia nazionale sono sbloccati i licenziamenti e definito il numero di lavoratori da tagliare (per un totale del 13% degli occupati entro il 31 marzo) . Secondo le cifre ufficiali i disoccupati nel 1946 sono 1.654.880 , diventeranno 2.025.140 nel 1947 e 2.142.474 nel 1948. «l’Unità», 20 gennaio 1946 Ricostruzione e solidarietà. E’ stato raggiunto l’accordo sullo sblocco dei licenziamenti. Il 5 per cento delle maestranze superflue potrà essere licenziato in febbraio, l'8 per cento in marzo e l'8 per cento in aprile. Unadichiarazione di Di Vittorio. |
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17 gennaio |
A Londra, si riunisce per la prima volta il Consiglio di sicurezza dell’ONU. |
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17 gennaio |
A Milano, compare nelle edicole il periodico "Tempo", diretto da Arturo Tofanelli. |
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18 gennaio |
A San Cataldo (Palermo), la banda di Salvatore Giuliano uccide in conflitto a fuoco i fanti Vitangelo, Epifani, Cinquemani , il caporal maggiore Angelo Lombardo e feriscono il caporal maggiore Giuseppe Vizzini, il vice brigadiere dei carabinieri Mario Franceschini e i fanti Piccioli e Vannutti. |
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18 gennaio |
A Cotuna, i componenti della banda Avila passano per le armi gli 8 carabinieri presi prigionieri a Feudo Nobile il 10 gennaio. Muoiono: il brigadiere Amenduni, i carabinieri Boscone, Bonfiglio, Greco, Levico, Loria, La Brocca, Spampinato. |
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19 gennaio |
Il presidente del consiglio De Gasperi e Keeny, capo della missione UNRRA (United nations relief and rehabilitation administration) in Italia firmano un nuovo accordo supplementare fra governo italiano e UNNRA. L’accordo completa quello già stipulato l’8 marzo 1945 e s’impegna a fornire all’Italia aiuti alimentari per soddisfare i bisogni immediati. «l’Unità», 20 gennaio 1946 |
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19 gennaio |
A San Ferdinando, nelle Puglie, militanti di destra tentano di incendiare la sede della Camera del lavoro e della locale sezione del Pci. |
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22 gennaio |
Alla Consulta il ministro del Tesoro Corbino ( PLI) risponde all’interpellanza presentata da Antonio Pesanti ( PCI) su motivi che hanno spinto il governo a rinunciare al del cambio della moneta previsto sin dal 1944 al momento della formazione del primo governo di unità nazionale. Dati di bilancio a quella data 300 miliardi di debito e 96 miliardi di Am- lire in circolazione.
Consulta nazionale, sedute del 22 e 23 gennaio 1946 «l’Unità», 23 gennaio 1946 |
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22 gennaio |
Mario Alicata è nominato condirettore de «l’Unità», confermata la direzione del quotidiano a Velio Spano. |
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22 gennaio |
A Milano presente il ministro Gronchi il CIAI ritira le dimissioni che ha presentato in polemica con la politica economica del governo e in particolare contro la richiesta della Confindustria di depotenziare i consigli di gestione. Dissente dalla mozione conclusiva la Confindustria che insiste nella sua linea. |
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22 gennaio |
A Montelepre (Palermo), comune di residenza di Salvatore Giuliano, è imposto il coprifuoco dalle 17.00 alle 5.00. |
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24 gennaio |
A Roma, il governo rende noto il memorandum preparato da un gruppo di giuristi americani sui poteri dell’Assemblea costituente. |
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26 gennaio |
La Confindustria avanza ufficialmente la richiesta di scioglimento dei consigli di gestione all'interno delle fabbriche. Il presidente Angelo Costa in una lettera ad Alcide De Gasperi scrive, fra l’altro, che «l’imprenditore è insomma sempre proteso verso l’avvenire; il lavoro, invece, è per ovvie ragioni, preoccupato soprattutto dell’oggi; il primo rappresenta l’elemento propulsivo e rivoluzionario nell’interno dell’azienda, il secondo è l’elemento conservatore». |
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27 gennaio |
Alcide De Gasperi, parlando a Napoli, afferma che l'Italia serve "da semplice pedina nel gioco serrato delle potenze maggiori che tendono ad obiettivi diversi da quelli della dimenticata Carta atlantica". |
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27 gennaio |
A Milano, uomini della Volante rossa uccidono nel cimitero di Sesto San Giovanni il commerciante Orlando Assirelli. |
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27 gennaio |
Il Partito laburista italiano e l’Uomo qualunque stringono un patto di alleanza. |
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29 gennaio |
Pietro Nenni , riferendosi ai timori di Gaetano Barbareschi ( PSI) , ministro del Lavoro , sulle sue insistenze per la presentazione di una legge sui comitati di gestione, sul suo diario scrive : « Teme un aggravamento della crisi industriale in un momento in cui possiamo salvarci ed arrivare in forza alle elezioni soltanto se riusciamo ad assicurare un minimo di occupazione operaia» |
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30 gennaio |
Il governo blocca il cambio della moneta , che secondo Mauro Scoccimarro avrebbe frenato l’inflazione , e la promessa imposta progressiva. |
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30 gennaio |
Su «L’Uomo qualunque» Guglielmo Giannini scrive: «L’alleanza naturale nostra è quella col Partito liberale, che dobbiamo assorbire e assorbiremo. Dopo i liberali vengono i democristiani, un po’ matti anche loro, ma in complesso brava gente. I Democratici del lavoro anche possono essere appoggiati ( …) Sconsiglio la collaborazione con le sinistre». ( Le elezioni amministrative |
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31 gennaio |
Il Consiglio dei ministri affronta il problema dei prefetti che, secondo Alcide De Gasperi, devono essere scelti tra i funzionari di carriera e apolitici. |
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Gennaio |
Commentando l’ordine del giorno presentato al Comitato centrale socialista in cui si afferma che l’unità d’azione con il Partito comunista deve essere mantenuta, ma al tempo stesso si deve cercare di concludere un patto o qualche cosa di simile con la Democrazia cristiana, Celeste Negarville su «Rinascita» scrive che la fusione fra PCI e PSIUP servirebbe a scongiurare il rischio di uno spostamento socialdemocratico dei socialisti che « respinga l’apporto dei comunisti». A conferma cita le tensioni fra i due partiti della sinistra che si stanno manifestando in Francia dove, scrive, arbitro della situazione sta diventando il Movimento repubblicano popolare. |
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1 febbraio |
Il ministro del Lavoro, Barbareschi, presenta un decreto approvato dal Consiglio dei ministri sull’accordo interconfederale raggiunto il 19 gennaio per lo scaglionamento dei licenziamenti. |
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1 febbraio |
E’ trasmesso il primo numero della «Settimana Incom». Nel sommario : Parole del S. Padre, Intervista con l’ammiraglio Stone, Firma del trattato UNRRA. |
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1 febbraio |
In Jugoslavia entra in vigore la nuova costituzione, che istituisce la Repubblica federativa popolare di Jugoslavia. |
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2 febbraio |
A Roma, tengono convegno esponenti politici e sindacali democristiani, presenti fra gli altri Alcide De Gasperi e Giovanni Gronchi. Grandi esprime critiche alla maggioranza di sinistra del sindacato |
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3 febbraio |
A Bari , al teatro Oriente, si svolge il congresso regionale del Fronte dell’Uomo qualunque. Insieme a Guglielmo Giannini , che svolge la relazione , due consultori : il generale Roberto Bencivegna e Emilio Patrissi. Il primo fra i fondatori del monarchico Centro democratico, il secondo segretario della Concentrazione democratico- liberale, anch’essa filo monarchica. «UQ», 6 febbraio 1946 |
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4- 7 febbraio |
La Corte di cassazione, modificando quanto aveva essa stessa in precedenza stabilito, sentenzia che i reparti della Guardia nazionale repubblicana (Gnr) non devono considerarsi milizia di partito, cioè camicie nere, e che di conseguenza la presunzione di collaborazionismo non è applicabile ai loro ufficiali superiori. |
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4-8 febbraio |
Si svolge il congresso del Partito d'azione. 700 delegati. Esplodono le divisioni fra l’area radical-democratica di Ugo La Malfa e Ferruccio Parri e l’area di sinistra socialista di Emilio Lussu che ottiene la maggioranza . Nonostante la mediazione tentata da Riccardi Lombardi e Vittorio Foa, i radical-democratici , Ugo La Malfa, Ferruccio Parri, Tino, Salvatorelli, Vinciguerra, Alberto Damiani, Paggi, Pischel, Albasini, Scrosati, Caracciolo, Boeri, Antonio Basso, abbandonano il partito e daranno vita alla Concentrazione democratica repubblicana che successivamente aderirà al Partito repubblicano. E’ eletto segretario Fernando Schiavetti che assume anche l’incarico di direttore de «L’ Italia Libera» Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 5- 10 febbraio 1946 «l’Unità» «l’Unità» 7- 11 febbraio 1946 Bibliografia
Giancarlo Tartaglia (a cura di), I congressi del Partito d'Azione. 1944-1946-1947, Roma, Archivio trimestrale, 1984.
Giovanni De Luna, Storia del Partito d'Azione. 1942-1947, Milano, Feltrinelli, 1982
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5 febbraio |
A Milano, Emilio Sereni traccia un bilancio dell’attività svolta dal Cln regionale presieduto fino a questa data, affermando che "la via di sviluppo del nuovo Stato italiano, basata sui Cln, è una via che è fallita" |
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6 febbraio |
A Milano, gli uomini della Volante rossa uccidono Enrico Meneghini, ritenuto un aderente alle Squadre d’azione Mussolini. |
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6 febbraio |
Vittorio Valletta torna alla guida della Fiat, riassumendo l’incarico di amministratore delegato. |
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7 febbraio |
L'ambasciatore italiano a Londra, Niccolò Carandini, scrive ad Alcide De Gasperi che solo una politica "di stretta e chiara neutralità" può fare uscire l'Italia dalla situazione precaria nella quale si trova, "che se poi il mondo- conclude- Dio non voglia, si spezzerà in due, vedremo se e come la nostra neutralità dovrà essere salvaguardata". |
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8 febbraio |
Il governo procede allo scioglimento dell’alto Commissariato per l’epurazione, delegandone i poteri alla magistratura ordinaria e, in parte, alla presidenza del Consiglio |
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8 febbraio |
Il ministro di Grazia e giustizia Togliatti emette la circolare nr.3149 nella quale dopo aver rilevato, con riferimento ai fatti verificatisi in Sicilia, che le norme penali straordinarie emanate con ddl 10 maggio 1945 n.234 non sono applicate con la necessaria energia dai magistrati, invita questi ultimi a procedere contro gli imputati "con la massima sollecitudine e con estremo rigore", e conclude: "Nel muovere tale raccomandazione, questo Ministero prega le SS.LL. di voler impartire ai dipendenti uffici giudiziari le disposizioni del caso, eccitandoli ad eseguire le istruttorie con la maggiore rapidità possibile, onde evitare la scarcerazione degli imputati per scadenza dei termini ed assicurare una pronta e rigorosa repressione che costituisca remora ed esempio per tutti…Le SS.LL. Ill. vorranno inoltre segnalare a questo Ministero quei magistrati che daranno prova di diligenza, zelo ed energia, come pure coloro che si dimostreranno privi di questa qualità". P.C.I. |
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8 febbraio |
A Montelepre (Palermo), la banda Giuliano ferisce un vicebrigadiere di Pubblica sicurezza. |
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9 febbraio |
A Milano, scioperano e manifestano migliaia di lavoratori tessili per lo sviluppo del settore e l’occupazione |
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9 febbraio |
Guglielmo Giannini firma con Emilio Patrissi e il generale Roberto Bencivenga un «Patto della ricostruzione’». L’ alleanza non riesce a coinvolgere i movimenti a cui Petrassi e Bencivegna appartengono. Il primo, sarà sconfessato ed entrerà nel Fronte a titolo individuale , il secondo il 2 giugno 1946 sarà eletto nelle liste del monarchico Blocco nazionale delle Libertà per poi tornare nell’agosto al Fronte dell’Uomo qualunque. «Uq», 13 febbraio 1946Patto per la ricostruzione |
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PRI - XVIII Congresso, Roma | ||
9 - 11 febbraio | Il congresso, il primo dopo la liberazione, si svolge mentre si consuma la crisi interna al Pd’A con le dimissioni di Parri e La Malfa. Si profilano due tendenze : Giovanni Conti, che si richiama alla tradizione mazziniana e chiusa al rapporto con le sinistre; Randolfo Pacciardi aperto ad un possibile dialogo a sinistra. Pacciardi avrà la maggioranza dei voti congressuali. Giulio Andrea Belloni relaziona sui Lineamenti costituzionali della Repubblica riprendendo il documento già elaborato da Giovanni Conti e Tomaso Perassi. Oliviero Zuccarini relaziona sui problemi economici della ricostruzione. Altre relazioni sono svolte da F. Egidi sulla scuola; G. Facchinetti sulla politica estera ; G. Grisolia sullo Statuto. Il congresso elegge la nuova Commissione Esecutiva : Randolfo Pacciardi ( 176.084), Ugo Della Seta ( 167.599) , Giulio Andrea Belloni ( 163.681) , Cipriano Facchinetti ( 159.852) , Oliviero Zuccarini ( 150.780) , Arnaldo Azzi ( 146.861), Girolamo Grisolia ( 140.665).Randolfo Pacciardi, Il Partito d’Azione, «La Voce Repubblicana», 9 febbraio 1946 |
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10 febbraio |
Ferruccio Parri impegnato con La Malfa nella costruzione del nuovo Movimento democratico repubblicano, intervistato dal«Nuovo corriere della sera», definisce il Partito inadatto «ad orientare e a raccogliere quella massa socialmente differenziata di lavoratori di tutti i ceti, che se ne sta in una posizione di diffidente attesa, o di scetticismo, o di indifferenza», e aggiunge: «E’ gente che, per una ragione o per l’altra, non aderisce né a legami confessionali in politica né a concezioni di economia collettivistica e classista. Questa è la posizione democratica che bisognava e bisogna organizzare, non solo in vista della Costituente ma per tutta l’opera futura di risanamento e di trasformazione dello stato e della società italiana. Non è certo per organizzare un partito elettoralistico che ci mettiamo a questo lavoro». |
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10 febbraio |
A New York, Lucky Luciano si imbarca sulla motonave "Laura Keene", con destinazione Genova. |
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14 - 18 febbraio |
A Roma, nel corso della riunione della direzione del Pci, si dibatte sull’opportunità di far svolgere le elezioni amministrative prima delle politiche o viceversa. Molti interventi segnalano l’intensificarsi dell’impegno delle parrocchie a favore del voto alla Dc , una propaganda particolarmente rivolta alle donne. |
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14 febbraio |
Guglielmo Giannini, presidente del Fronte dell’Uomo qualunque e Vincenzo Selvaggi, esponente del Partito democratico italiano (PDI ) annunciano di aver siglato un patto di alleanza «per la ricostruzione della Patria». «Uq», 20 febbraio 1946 «l’Unità», 14 febbraio 1946 [p. 1] |
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15 febbraio |
La Consulta nazionale approva, con 179 voti favorevoli contro 156 contrari, il voto obbligatorio con sanzioni penali per i trasgressori. Votano a favore democristiani, liberali, demolaburisti e qualunquisti. Contro, i partiti di sinistra. |
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15 febbraio |
Il governo italiano chiede all’americana Export import Bank un prestito di 940 milioni di dollari |
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15 febbraio |
Il Consiglio dei ministri affronta per la seconda volta il problema dei prefetti. Prevale la tesi di De Gasperi che li vuole di carriera ed apolitici, contrapposta a quella dei comunisti, appoggiati dal socialista Giuseppe Romita. |
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16 febbraio |
Pietro Nenni nel suo diario scrive : «… per liberali, demolaburisti e qualunquisti il voto obbligatorio non è soltanto un pretesto. Ciò che vorrebbero è una crisi di governo su iniziativa dei democristiani. Penso che resteranno con le pive nel sacco, a meno di gravi discordie sulla questione dei poteri della Costituente. Una crisi, oggi, servirebbe alla destra e basta!». |
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16 febbraio |
La direzione del PCI manifesta le sue preoccupazioni su un possibile colpo di stato da parte della monarchia . Nella riunione Mauro Scoccimarro affrontando il tema dell’epurazione , pur sottolineando che non è stato un fallimento, afferma che per l’intervento degli altri partiti, non è stato possibile dare al problema un indirizzo e una spinta maggiore. Non esenta dalle critiche lo stesso Nenni. |
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16 – 19 febbraio |
A Roma, si svolge il primo congresso nazionale del «Fronte dell’Uomo qualunque». Emilio Patrissi, nel suo intervento attacca i capi della Resistenza definendoli «branchi di jene e di sciacalli, rinnegati che per vent’anni congiurarono alla perdita della Patria, che affondarono nelle carni martoriate del paese gli stili acuminati della vendetta e dell’odio». Nella mozione conclusiva, si afferma la fedeltà al liberalismo, la condanna dell’epurazione, la difesa della religione cattolica come religione di Stato. Approvato un odg nel quale si dichiara che il Fronte dell’Uomo qualunque si è costituito «in partito politico» e s’invitano le autorità politiche a prenderne atto. Eletti : presidente Guglielmo Giannini, e vice presidenti Mario Marina e Nicola Lagravinese. |
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19 febbraio |
La stampa annuncia che, a Torino, è stato raggiunto l’accordo per la istituzione dei consigli di gestione e la fine del regime commissariale, con il ritorno di Vittorio Valletta alla guida dell’industria automobilistica. |
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20 febbraio |
Ferruccio Parri e Ugo La Malfa danno vita al «Movimento Repubblicano democratico ». «l’ Unità», 21 febbraio 1946 [p.1]Parri e La Malfa danno vita al "Movimento Repubblicano democratico". Una relazione politica di La Malfa in una riunione al "ritrovo". Il nuovo movimento si presenterà alle elezioni |
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20-25 febbraio |
Il Consiglio di gabinetto dei ministri discute la questione relativa ai poteri dell’Assemblea costituente e sul al referendum istituzionale. |
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20 febbraio |
«Il Popolo» informa che l’’ambasciatore americano, Korr, ha consegnato al presidente del Consiglio un memorandum elaborato da giuristi americani sui poteri della Costituente in Italia. Il documento propone la limitazione dei poteri della Costituente alla sola elaborazione della Carta costituzionale lasciando tutto il potere esecutivo al governo in attesa dell’approvazione della nuova Costituzione. |
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21 febbraio |
«l’ Unità» e l’«Avanti!» commentano criticamente il memorandum dei giuristi americani. «l’ Unità», 21 febbraio 1946Abbiamo anche i "consigli giuridici" degli SU. Il problema dei poteri della Costituente ancora in esame al Consiglio di Gabinetto. Nessun ragionamento giuridico può limitare il diritto sovrano del popolo italiano di costruirsi liberamente il proprio avvenire democratico «Avanti!» 24 febbraio 1946Gli americani e la nostra Costituente |
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24 febbraio |
A Spoleto si svolge il congresso del Partito democratico italiano. Il segretario Vincenzo Selvaggi afferma che il Fronte dell’Uomo qualunque è nato dall’ di libertà, dal disgusto della dittatura, da malessere e l’oppressione che i governi del CLN hanno provocato in Italia. Critica aspramente i governi di unità nazionale, l’esarchia. |
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27 – 28 febbraio |
Nel corso di due giorni di discussione, il Consiglio dei ministri accoglie la proposta di Alcide De Gasperi relativa ai poteri della Costituente e al referendum istituzionale, e quella avanzata da Pietro Nenni di abbinare le due elezioni |
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28 febbraio |
E’ raggiunto l’accordo che istituisce il consiglio di gestione alla Fiat. |
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Marzo |
Su «Civiltà cattolica» appare un articolo di padre Angelo Brucculeri che mette in forse sull’unità sindacale . L’articolista , retoricamente , domanda : «Ha corrisposto alle aspettative di coloro che lo hanno proposto ? Gli articoli dello statuto confederale che proclamano la apoliticità degli organismi sindacali e il rispetto reciproco delle concezioni politiche e religiose dei loro membri sono stati effettivamente osservati ? E’ il caso di continuare l’esperimento o di sospenderlo?». Angelo Bruccoleri, Verso il Congresso della Confederazione generale del lavoro, Civiltà cattolica, marzo 1946 |
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3 marzo |
E’ raggiunto un accordo fra il governo italiano e il Movimento indipendentista siciliano, secondo il quale alla Sicilia sarà concesso lo status di regione autonoma. |
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3 marzo |
Inizia la pubblicazione il settimanale «Politica sociale» diretto da Achille Grandi. |
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5 marzo |
Winston Churchill, parlando a Fulton, denuncia che in Europa, da Stettino a Trieste, è caduta una «cortina di ferro»destinata a dividerla fra i due blocchi comunista e occidentale. «La Nuova Stampa», 6 marzo 1946 [p.1] Churchill scatenato; Churchill smentito dal governo inglese. Un portavoce di Palazzo Chigi esprime il riserbo del governo italiano nei confronti delle dichiarazioni dell'ex premier britannico |
Il discorso di Churchill a Fulton video https://www.youtube.com/watch?v=P8_wQ-5uxV4 |
5-8 marzo |
Da settimane la Puglia è attraversata dalle lotte dei contadini e dei disoccupati. Il 5 marzo ad Andria (Bari), in seguito al rifiuto di una ditta locale di assumere quattro reduci scoppia la rivolta contadina, sequestrati alcuni proprietari terrieri, i manifestanti erigono barricate contro le forze di polizia che uccidono 4 manifestanti e ne ferisce un centinaio . Ucciso un carabiniere e numerosi feriti fra le forze dell’ordine. Il 7 arriva ad Andria il segretario della Cgil Di Vittorio che , interviene sulle autorità di polizia e cerca di riportare la calma. Al momento del suo discorso sulla piazza della città sono sparati colpi di arma da fuoco. Rinascono i disordini. Assaltato il palazzo della famiglia Porro, grandi proprietari terrieri della città e linciate le due sorelle Porro , ritenute responsabili degli spari. Interviene l'esercito che riesce a sedare la rivolta con una dura repressione. L’8 il comizio di Di Vittorio. Commenti e resoconti «l'Unità» «l’Unità», 7-8- 9 marzo 1946
Frutti sanguinosi della provocazione agraria. Cinque morti ad Andria ad una manifestazione di reduci. la versione del Ministero dgli interni sui fatti di Badolato e Montemesola [ 7 marzo]Trattative ad Andria per ricondurre la calma. Di Vittorio e il Sottosegretario Cifaldi sul posto. L'origine dei fatti mostra alla radice un disagio e un malessere sociale che occorre eliminare [8 marzo]Di Vittorio parla ad Andria pacificata. Diecimila persone assistono al comizio. un programma di lavori pubblici per combattere la disoccupazione [ 9 marzo] «La Stampa» «La Nuova Stampa», 7-8- 9 marzo 1946 |
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6 marzo |
A Bologna inizia le pubblicazioni, con il patrocinio del Pci, il "Progresso d’Italia". |
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7 marzo |
Nella seduta plenaria della Consulta nazionale Pietro Nenni, ministro per la Costituente , illustra la proposta di accorpare le elezioni per l’ Assemblea Costituente e il referendum sulla questione istituzionale. Nitti , parlando per un’ora e un quarto, esprime i suoi dubbi sul susseguirsi di consultazioni elettorali manifestando preoccupazioni per l’ordine pubblico nel paese. Non si pronuncia sulla questione istituzionale. Seduta n.XXXVII, 7 marzo 1946 |
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8 marzo |
Per la prima volta si festeggia liberamente la giornata della donna. |
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9 marzo |
La Consulta nazionale approva il progetto presentato da Pietro Nenni sulle doppie elezioni per l’Assemblea costituente e per il referendum istituzionale, con 172 voti contro 50. |
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«Il Popolo» pubblica i Dieci punti della Dc per le elezioni comunali |
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9-11 marzo |
A Roma, si svolge il Convegno sindacale cristiano. Vi partecipano anche De Gasperi e Giovanni Gronchi. In questa occasione Achille Grandi esprime pubblicamente le sue critiche alla conduzione unitaria della CGIL . Riconosce lo sforzo unitario portato avanti dai principali dirigenti dell’organizzazione ma , afferma , che questo impegno non si manifestava nelle realtà periferiche dove si registravano costanti episodi di « ostilità» nei confronti della componente cattolica da parte delle sinistre. |
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10 – 11 marzo |
Dopo 24 anni di regime fascista i cittadini italiani sono chiamati alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Per la prima volta nella storia nazionale votano le donne. Il 10 si svolge la prima sessione delle elezioni amministrative che impegna 436 comuni , vi partecipano 81 partiti politici. Le altre sessioni si svolgeranno il 17 , il 24 , il 31 marzo e , infine il 7 aprile. Complessivamente la Dc raggiungere la maggioranza in 2.534 comuni, mentre i socialcomunisti si affermeranno in 2.289. |
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11 marzo |
A Palermo, disoccupati e reduci di guerra tentano di assaltare la Prefettura per protestare per la mancanza di lavoro. Le forze di polizia aprono il fuoco, uccidono due dimostranti e feriscono 30 persone. Negli scontri muore anche un commissario di Pubblica sicurezza . |
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12 marzo |
La Commissione unica incaricata dei problemi della stampa, di cui fanno parte Guido Gonella, Leonardo Azzarita, Giuseppe Lupis, Silvio Negro, Felice Platone, decide di "considerare iscritti d’ufficio agli albi tutti i giornalisti per i quali pendeva l’istruttoria di epurazione, salvo quelli colpiti da sentenze passate in giudicato". |
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14 marzo |
La direzione nazionale del Pci di fronte al manifestarsi di provocazioni anticomuniste e al rischio che gli oppositori della repubblica tentino di provocare incidenti che offrano il pretesto ai monarchici per interrompere il processo democratico e far saltare le elezioni, emette il comunicato : «l’Unità», 15 marzo 1946 |
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A Ruvo di Puglia (Foggia), militanti comunisti contestano l’apertura della sede dell’Uomo qualunque. L’esponente qualunquista Giulio la Fortezza lancia tra la folla ostile una bomba a mano che provoca 2 morti e 29 feriti |
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16 marzo |
Dopo una lunga discussione il Consiglio dei ministri vara il decreto per il referendum istituzionale e per le contemporanee elezioni dell’Assemblea Costituente. |
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16 marzo |
E’ emanato il decreto luogotenenziale n.98, in conformità con le direttive emanate dal Dipartimento di stato americano, che riconosce ai dipendenti militari e civili dello Stato piena libertà di voto nel referendum istituzionale e li impegna sul loro ‘onore’ a rispettarne e farne rispettare il risultato. Il decreto regola le norme relative alla formazione ed ai lavori dell'Assemblea costituente, stabilendo che per prima cosa si deve eleggere il capo dello Stato, che nel corso dei lavori il potere legislativo sarà delegato al governo meno per le leggi elettorali, l'approvazione dei trattati internazionali, la materia costituzionale; che, infine, l'Assemblea dovrà ritenersi sciolta di diritto il giorno in cui entrerà in vigore la Costituzione. |
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17 marzo |
Elezioni amministrative, votano 1083 comuni. |
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23 marzo |
E’ promulgato il decreto luogotenenziale che indice il referendum e fissa la data per il suo svolgimento il 2 giugno 1946. |
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24 marzo |
Elezioni amministrative, votano 1469 comuni. |
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28 marzo |
Sono scelti i simboli da apporre sulle schede referendarie: per la monarchia una corona, per la repubblica una testa di donna con fronde di quercia. |
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29 marzo |
Il governo approva, accogliendo in parte la proposta della Cgil, lo schema di un decreto che trasferisce parte delle trattenute previdenziali sui datori di lavoro. |
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30 marzo |
Giulio Pastore su «Il Popolo» scrive che la novità delle prime competizioni elettorali amministrative è rappresentata «dalle posizioni di vivace contrasto delineatesi nella propaganda tra noi democratici cristiani ed i comunisti ( …) E’ così avvenuto che la tregua imposta dalle esigenze della lotta antifascista cedesse il passo alla inevitabile necessità che idee e programmi hanno di misurarsi». Invito alla realtà, «Il Popolo», 30 marzo 1946. |
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30 marzo |
Il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio decade dalla carica di senatore |
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30 marzo |
A Foggia, reduci e disoccupati assaltano il treno Bologna- Bari asportando generi alimentari, dopo aver danneggiato gli uffici annonari, quelli delle tasse ed il consorzio agrario. Le forze di polizia sparano, uccidendo 1 dimostrante e ferendone 18. |
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31 marzo |
Elezioni amministrative , votano 1560 comuni, 32 con popolazione sopra i 30mila abitanti, 22 capoluoghi di provincia. |
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31 marzo |
Togliatti intervistato da «Milano sera» si pronuncia sulle posizioni dei vari partiti e invita la DC a scegliere fra progresso e conservazione. L’intervista è ripresa dal quotidiano del PCI. |
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31 marzo |
L’alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo è sostituito da un ufficio diretto da Domenico Carugno, destinato a concluderne le attività. I restanti processi di epurazione sono affidati ai ministeri di competenza. |
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31 marzo |
In Grecia, la destra monarchica vince le elezioni politiche. |
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2 aprile |
A Bari, militanti monarchici provocano violenti incidenti , con devastazioni di uffici pubblici e saccheggi di negozi. |
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2 aprile |
A Napoli, reduci e militanti monarchici assaltano le sezioni comuniste e socialiste di via Nolana, San Lorenzo e di via Milano, gravi incidenti in piazza della Borsa. La Camera del lavoro per protesta proclama lo sciopero generale di protesta e, nin serata una grande manifestazione in piazza Plebiscito. |
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3 aprile |
I liberali di sinistra con un documento di critica alle scelte di destra del PLI si dimettono dal partito. Si intensificano i rapporti, già avviati fra la corrente, il gruppo la Malfa – Parri per una concentrazione di «centro sinistra» repubblicana. Lo stesso giorno La Malfa s’incontra con Rodolfo Pacciardi, segretario del Pri, favorevole a tale ipotesi. |
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3 aprile |
A Reggio Calabri è ucciso a colpi di pistola e pugnalate Natale Prattico, candidato comunista alle elezioni ed ex segretario della sezione della Camera del lavoro del quartiere Ravagnese. |
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3 aprile |
A Molfetta (Bari), manifestanti attaccano il Municipio, saccheggiano magazzini e alcuni pastifici. La polizia interviene facendo uso delle armi da fuoco, uccisi 3 dimostranti. |
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3 aprile |
Ad Ostuni (Brindisi), circa 200 reduci per protestare contro le precarie condizioni di vita irrompono nel municipio. |
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3 aprile |
A Corato (Bari), militanti dell’Uomo qualunque provocano incidenti con la popolazione. |
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4 aprile |
Intervista di Giuseppe Di Vittorio, Le vittorie della Cgil sono vittorie di tutta la nazione, «l’Unità», 4 aprile 1946 |
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4 aprile |
A Cerignola (Foggia), la polizia spara su una manifestazione di contadini e uccide 2 dimostranti. |
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5 aprile |
A Cerignola (Foggia), militanti dell’Uomo qualunque aprono il fuoco sulla vettura di Giuseppe Di Vittorio e sui comunisti che lo accompagnano. Segue una violenta reazione che provoca 3 morti ( fra cui i qualunquisti, Angelo Di Gennaro e Luca Capuano) e 14 feriti. Numerosi gli arresti operati dalle forze di polizia intervenute con grave ritardo |
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A Gioia del Colle (Bari), con il pretesto del danneggiamento di alcuni loro manifesti, i monarchici occupano la Camera del lavoro e devastano la sede della sezione del Pci |
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7 aprile |
«L’Italia libera» pubblica il programma del Partito d’azione che, fra l’altro, chiede l’instaurazione in Italia di una «repubblica presidenziale di tipo americano» e «una forma Stato in cui il presidente della repubblica, direttamente eletto dal popolo, sia ad un tempo presidente del Consiglio dei ministri». |
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Palmiro Togliatti si pronuncia criticamente , definendola «moderata», sulla formazione cui hanno dato vita il Partito liberale e il Partito demolavorista «l’Unità», 7 aprile 1946 «La Nuova Stampa» interviene sull’articolo di Togliatti «La Nuova Stampa» , 9 aprile 1946 |
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8 aprile |
A Brindisi, disoccupati e reduci danno vita ad una manifestazione di protesta nel corso della quale incendiano il Tribunale e l’esattoria comunale, devastate le abitazioni di due ricchi possidenti locali. |
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9 aprile |
A Napoli, la folla tenta di assalire il municipio è respinta dalle forze di polizia che aprono il fuoco ferendo gravemente 2 dimostranti |
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10 aprile |
Su iniziativa di Raffaele Mattioli (presidente della Banca Commerciale Italiana ) e di Enrico Cuccia (che ne sarà direttore dalla fondazione al 1982 ) nasce Mediobanca, Istituto di credito mobiliare a medio e lungo termine composto da : Banca Commerciale Italiana 35%, Credito Italiano 35% ,Banco di Roma 30% . Direttore generale è nominato Enrico Cuccia che manterrà l’incarico fino al 1982. . |
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10 aprile |
«l’Unità» anticipa parte della relazione che Nenni leggerà al congresso nazionale del PSIUP che si aprirà il giorno dopo . |
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11 aprile |
Mario Scelba scrive a Luigi Sturzo affermando che Alcide De Gasperi è favorevole alla monarchia: "Il congresso del Partito su richiesta di Alcide è stato rinviato, non si sa neppure se si terrà. Alcide è preoccupato pel problema istituzionale. Egli pensa che una pronuncia repubblicana, ormai inevitabile dopo l’esito del referendum interno e le opinioni dei delegati del congresso, potrà spezzare l’unità del partito; e più che questo pericolo –che io non condivido- potrà alienarci le simpatie delle correnti clericali che sono fuori del partito ma sulle quali esso deve poter contare…Egli è preoccupato dell’affermazione delle correnti di sinistra e pensa che la civiltà cristiana è in gioco e che bisogna far tutto per salvarla e che la monarchia può servire più che la repubblica…" . D.C. |
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PSIUP - XXIV Congresso, Firenze | ||
11- 14 aprile |
A Firenze, si svolge il XXIV congresso nazionale del PSIUP. Sono votate tre mozioni, quella della maggioranza che fa capo a Nenni che ottiene il 46,10%, la mozione unificata in cui confluiscono varie tendenze, da Pertini al gruppo di Zagari « Iniziativa socialista» che raggiunge il 40, 60% e, infine , quella di «Critica Sociale», 11, 40%. Al centro del dibattito il rapporto con il Pci. Alla linea fusionista di Basso e di Morandi si contrappone , indipendente dai diversi schieramenti, Saragat che rivendica la piena autonomia del partito anche se , ridimensionandone la funzione, non mette in discussione l’unità d’azione col PCI. Sarà sua la proposta di nominare segretario l’economista Ivan Matteo Lombardo, scarsamente conosciuto dal partito, e di formare una direzione composta da sette membri della mozione maggioritaria e sette delle altre due congiuntamente considerate. Pietro Nenni è nominato presidente del partito. Per l’«Avanti!» un congresso senza né vinti né vincitori. Commenti e resoconti «l'Unità» «l’Unità», 11 - 19 aprile 1946 «La Stampa» «La Nuova Stampa» , 12- 17 aprile 1946 |
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12 aprile |
La sezione istruttoria della Corte d’appello di Roma assolve con formula ampia Guido Leto, già responsabile dell’Ovra e vice capo della polizia di Salò, dal reato di collaborazionismo con i tedeschi. Nella motivazione scrive: "La semplice appartenenza all’Ovra, sia pure nella qualità di capo di tutta l’organizzazione o di capo di una zona, non costituisce il reato di aver contribuito a mantenere in vigore il regime fascista, perché l’adempimento dei doveri d’ufficio senza spirito di faziosità è doveroso da parte dei funzionari, i quali non possono sindacare la costituzionalità di un sistema legislativo approvato dagli organi costituzionali...Un diverso modo di giudicare gli atti di tutti i funzionari dello Stato, durante il lungo ventennio di durata del regime fascista, porterebbe a considerare responsabili di atti rilevanti i funzionari medesimi, compresi gli organi della magistratura, in quanto l’intera legislazione era stata modificata dal regime fascista". |
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14 aprile |
A Catania, esce il primo numero del settimanale "La voce dell’Isola", diretto dal barone Gaetano Tedeschi, di tendenza filomonarchica. In seguito si trasformerà in quotidiano, assumendo la testata di "Giornale di Sicilia". |
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17 aprile |
Scendono in lotta i lavoratori della Montecatini. Raggiungeranno dopo una settimana un accordo che prevede un aumento salariale e il pagamento dei giorni di sciopero |
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20 aprile |
Pio XII parla alla gioventù maschile dell’Azione cattolica ( AC) sulle «gravi necessità dell’ora presente». Discorso di Pio XII fonte : www.vatican.va |
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23 aprile |
Palmiro Togliatti , alla Radio, apre la campagna elettorale del PCI. «l’Unità», 24 aprile 1946 |
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DC - I Congresso, Roma | ||
24-27 aprile |
A Roma, si svolge il primo congresso nazionale della Democrazia cristiana. Su «Il Popolo» Giorgio Tupini scrive che la Dc ha da tempo attuato al suo interno «quell’unione fra proletariato e ceti medi per un blocco progressivo che, in regime di libertà, si affermerà con il peso del numero e della qualità in un’aspirazione di giustizia, che è l’anima di una socialdemocrazia stabile e sicura», dalla quale saranno esclusi «i certi detentori di privilegi monopolistici e responsabili dello sfruttamento capitalistico, contro cui combattiamo la nostra battaglia». |
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25 aprile |
Primo anniversario della vittoria del 25 aprile. « l’ Unità» titola Viva la gloriosa insurrezione d’ aprile! |
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A Parigi, si riunisce per la seconda sessione il Consiglio delle potenze vincitrici per decidere sulle clausole del Trattato di pace da imporre alle nazioni sconfitte. |
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27- 28 aprile |
Comitato centrale del PCI- Relazioni Mauro Scoccimarro: Il programma del Pci per la Costituente ; Umberto Terracini : Organizzazione della lotta elettorale. |
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26 aprile |
Il Movimento per l’indipendenza siciliana lancia un appello ai siciliani in cui informa che gli eletti del movimento alla Costituente si batteranno per la creazione di una Confederazione di stati italiani, della quale la Sicilia dovrà far parte in condizioni di «perfetta parità ed uguaglianza» |
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30 aprile |
Alle 22 circa prima della trasmissione del giornale radio , una ventina di monarchici occupano la stazione radio di Monte Mario. Due bombe alla sede nazionale del Pci a Botteghe Oscure |
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1 maggio |
A Parigi i ministri degli Esteri delle quattro grandi potenze (Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Unione Sovietica) respingono definitivamente la richiesta austriaca di un referendum popolare in Alto Adige |
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Paolo Emilio Taviani annota nel suo diario di essere venuto a conoscenza che monsignor Montini ha convocato a Roma vari sacerdoti invitandoli a raccomandare all’Azione cattolica di votare per la Democrazia cristiana alle elezioni per l’Assemblea Costituente, lasciando libertà di coscienza ai singoli sul referendum istituzionale. |
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La rivista «Il Politecnico» da settimanale si trasforma in mensile. |
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2- 8 maggio |
A Parigi, Alcide De Gasperi partecipa alla seconda sessione della conferenza dei ministri degli Esteri delle quattro potenze alleate |
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5 maggio |
Togliatti apre a Roma la campagna elettorale per la Costituente «l’Unità», 7 maggio 1946 «l’Unità», 8 maggio 1946 |
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6 maggio |
A Montelepre (Palermo), Salvatore Giuliano uccide il carabiniere Gesuino Campus e ne ferisce altri due. |
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7 maggio |
A Milano, esce nelle edicole con la testata tradizionale, tranne l’aggiunta di «Nuovo», il «Corriere della Sera». |
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10 maggio |
Umberto II diviene re d’Italia . A Roma La folla che inneggia al re, composta in gran parte da militari, dopo essersi recata al Quirinale sfila in corteo diretta al Viminale, provocando tafferugli con persone di sentimenti anti monarchici. |
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Il Consiglio dei ministri, con un deciso pronunciamento di Palmiro Togliatti , conferma la data del referendum istituzionale, che sul capo dello Stato deciderà la Costituente e che i poteri di Umberto rimangono quelli che aveva come Luogotenente. |
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A Milano , Torino e in altre città i CLN regionali e le Camera del lavoro organizzano manifestazioni per rivendicare la conferma della data del referendum istituzionale. |
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11 maggio |
A Roma si svolge una grande manifestazione a favore della Repubblica e contro la provocazione monarchica del giorno prima. Un corteo di oltre 200 mila persone sfila per la città. «l’Unità», 12 maggio 1946 |
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De Gasperi parla alla Basilica di Massenzio a Roma . Tracciando un bilancio del congresso si pronuncia a favore della Repubblica, polemizza con la posizione espressa dal Pci il 1 maggio e ribadisce la sua posizione sulla questione di Trieste e dell’Istria . « Il Popolo», 12 maggio 1946 |
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12 maggio |
Pio XII parlando alle giovani romane nella basilica vaticana le invita a dare il loro voto «a quei candidati o a quelle liste di candidati che offrano non promesse vaghe ed ambigue, ma sicure garanzie che rispetteranno i diritti di Dio e della religione». E prosegue: «Con la vostra scheda elettorale voi avete in mano i superiori interessi della vostra patria: si tratta di tutelare e conservare al vostro popolo la sua civiltà cristiana, alle sue fanciulle e alle sue donne la loro dignità, alle sue famiglie le loro madri cristiane». |
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A Roma, nel corso di un comizio al teatro Quirino, il generale Roberto Bencivenga afferma: "Vi dico francamente che meglio era rimanere sotto la dittatura fascista che cadere sotto quella del Cln". |
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15 maggio |
E’ emesso il regio decreto che concede lo statuto speciale alla Sicilia |
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Nel consiglio dei ministri, Palmiro Togliatti si dichiara contrario alla concessione di un provvedimento di amnistia di vasta portata come richiesto da Umberto II, al momento della propria incoronazione, e favorevole ad uno di «limitata ampiezza», da varare non prima delle elezioni del 2 giugno. |
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17 maggio |
Su «Il Popolo» con un articolo intitolato Veleno, Giulio Andreotti esclude ogni intesa fra la DC e le destre che hanno una « cieca paura della riforma dell’ordinamento economico che De Gasperi ed il suo partito faranno inesorabilmente». |
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19 maggio |
Alcide De Gasperi polemizza con gli attacchi mossi alla DC dai monarchici e dalle sinistre. «Il Popolo», 19 maggio 1946 |
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21 maggio |
«Il Quotidiano», organo dell’Azione cattolica, definisce la DC «il partito che più si avvicina alle nostre aspirazioni». |
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23 maggio |
Il Consiglio dei ministri proroga il blocco dei licenziamenti sino al 31 luglio. |
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24 maggio |
A Piazza del Popolo , violenti incidenti fra la polizia e i manifestanti monarchici e fascisti radunati per il comizio del generale Bencivegna a favore della monarchia.. «l’Unità», 25 maggio 1946 [p.1] |
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25 maggio |
Governo e Confederazione sindacale firmano l’accordo per l’aumento della indennità di contingenza. |
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29 maggio |
Alcide De Gasperi rende pubblica la nota dell’ammiraglio Ellery Stone dell’8 maggio. |
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A Bari, è fatto esplodere un ordigno in prossimità del luogo dove è in corso un comizio di Palmiro Togliatti |
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31 maggio |
A Parigi, iniziano i negoziati fra la Repubblica democratica del Vietnam e la Francia, presente Ho Chi Minh. Si concluderanno con un sostanziale fallimento. |
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1 giugno |
Pio XII parlando al Sacro collegio invita a contrastare «l’avvento di uno stato materialista, senza religione e senza Dio». Il messaggio è radiotrasmesso in Italia ed in Francia |
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La rivista dei gesuiti «Civiltà cattolica», nell’articolo intitolato Il Congresso nazionale della Democrazia cristiana, sollecita il voto alla DC : «… non sarà la forma monarchica o repubblicana che potrà assicurarci una costituzione cristiana, ma un solido partito che abbia una maggioranza tale da imporsi a tutte le altre formazioni politiche». Un risultato, scrive, che non si può raggiungere con il frazionamento in «nuclei minori, sia pure col nome di partiti di ispirazione cristiana, formati da uomini dalle grandi aspirazioni e dalle rette intenzioni, ma in realtà senza gran seguito». Bensì la « gravità dell’ora» e la «posta in gioco» impongono di non disperdere le forze e di «raccoglierle nel suffragio a quell’organizzazione che in concreto offre maggiori e più solide probabilità di successo nella difesa dei principi cristiani». |
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Gli orientamenti dei principali quotidiani sul referendum istituzionale Milano, «Il Nuovo corriere della sera», diretto da Manlio Brosio ; Firenze, «Il Mattino dell’Italia centrale» ; Venezia , «L’Italia del popolo repubblicano »; Genova, «Il Corriere della Liguria» ; Bologna, «Il Giornale dell’Emilia» , senza enfasi ; Napoli , «Il Risorgimento liberale» ; Palermo , «L’ora». Per la monarchia equidistanti fonte Paolo Murialdi |
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1-2 giugno |
A Milano , nella notte una bomba è lanciata contro la tipografia dove si stampano l’ «Avanti!» e «l’Unità». Feriti tre tipografi .
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Governo Parri - 25 giugno 1945–24 novembre 1945 - (DC-PCI-PSIUP-PLI-Pd'A-DL) | ||
1945 |
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21 giugno |
Si insedia il Governo Parri, vi partecipano tutte le forze politiche impegnate nella guerra di liberazione. Pietro Nenni e Manlio Brosio , vicepresidenti; De Gasperi assume il ministero degli Esteri. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 21 giugno 1945 [p.1] «Il Popolo», 22 giugno 1945 [p.1] |
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21 giugno |
L’agenzia Reuter rivela gli accordi raggiunti fra gli alleati e la Jugoslavia sulla Venezia Giulia Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 22 giugno 1945 [p.1] |
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23 giugno |
Ferruccio Parri con un radiomessaggio pronunciato alle 21 presenta al Paese il nuovo governo Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 24 giugno 1945 [p.1] |
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Sono istituiti il Ministero per la ricostruzione, il Ministero dell'alimentazione e il Ministero dell'assistenza post-bellica (decreti luogotenenziali 21 giugno 1945, nn. 378, 379, 380). |
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26 giugno |
La Conferenza di San Francisco chiude i suoi lavori con la proclamazione della Carta dell'ONU, sottoscritta da tutti i paesi partecipanti. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 21 giugno 1945 [p.1] «Il Popolo», 23 giugno 1945 [p.1] «Il Popolo», 24 giugno 1945 [p.1] «Il Popolo», 26 giugno 1945 [p.1] |
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4 luglio |
Pietro Nenni ( PSIUP) è nominato Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo, carica che manterrà fino alla soppressione dell'organo. |
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5 luglio |
Il Ministero dell'Italia occupata è soppresso (decreto luogotenenziale 5 luglio 1945, n. 391). |
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10 luglio |
De Gasperi su «Il Popolo» risponde a Togliatti. «Il Popolo» 10 luglio 1945[p.1]Alcide De Gasperi, Rispondo a Togliatti |
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12 luglio |
In seguito alla liberazione dell'intero territorio nazionale è integrata la composizione della Consulta (decreto legislativo luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 422). |
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La conferenza di Postdam | ||
17 luglio 2 agosto |
A Potsdam, in Germania, si riuniscono Truman, Churchill e Stalin. Proseguono le trattative per la definizione degli equilibri europei e la fine della guerra con il Giappone. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Stampa», 21 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 22 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 24 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 25 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 28 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 29 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 31 luglio 1945[p.1] «La Stampa», 2 agosto 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 3 agosto 1945[p.1] |
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26 luglio |
Nel Regno Unito si insedia il nuovo governo laburista di Clement Richard Attlee. «La Nuova Stampa», 27 luglio 1945 [p.1] |
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29 luglio 1 agosto |
PSIUP - Consiglio nazionale Sono unificate le due Direzioni dell’Italia settentrionale e dell’Italia meridionale. Al centro del dibattito la discussione sul problema dei rapporti con il PCI. Giuseppe Saragat che , per l’occasione interrompe la sua missione di ambasciatore a Parigi, si oppone alla linea esposta da Nenni della «stretta correlazione» fra il patto di unità d’azione con il PCI e la prospettiva di un unico partito della sinistra. Con Saragat si schierano Ignazio Silone, Tullio Vecchietti e Achille Corona. Con il 76% contro il 24%. prevale la mozione presentata da Sandro Pertini, Rodolfo Morandi, Lelio Basso, Cacciatore. Il documento afferma che il Partito unico della classe operaia , «sulla base dei due grandi partiti classisti», deve sorgere al più presto e demanda al prossimo Congresso, quando le «obiettive e favorevoli condizioni lo imporranno», la realizzazione di questo obiettivo. Il documento della minoranza , primo firmatario Saragat, non mette in discussione il patto d’unità d’azione con il PCI ma ritiene che vada ulteriormente rafforzato senza tuttavia mettere in discussione l’autonomia e la distinzione fra i due partiti. Nenni che non firma nessuna delle mozioni annota nei sui diari : «Vittoria netta», anche se, a suo avviso, la linea fusionista è andata oltre le sue intenzioni e prima della Costituente non sarebbe stato il caso di parlarne. Pur restando le stesse percentuali la linea «fusionista» sarà ridimensionata nel Comitato centrale della fine di ottobre. «Avanti!», 1 agosto 1945 Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 31 luglio 1945 «La Nuova Stampa», 3 agosto 1945 Bibliografia
Pietro Nenni, «Tempo di Guerra Fredda» Diari 1943-1956, SugarCo Edizioni, 1981, p. 134 [ appunto 29-1 agosto 1945]
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30 luglio |
Ferruccio Parri , in un radiomessaggio dai microfoni di Radio Milano, richiama le decisioni che riguardano l’Italia dopo della Conferenza di Postdam illustra gli impegni di governo. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 31 luglio 1945 |
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31 luglio |
È istituito il Ministero per la Consulta Nazionale, con il compito di elaborare e promuovere le norme giuridiche riguardanti la Consulta (decreto luogotenenziale 31 luglio 1945, n. 443). |
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È istituito il Ministero per la Costituente, con il compito di preparare la convocazione dell'Assemblea Costituente prevista dal decreto-legge luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151 e di predisporre gli elementi della nuova Costituzione (decreto luogotenenziale 31 luglio 1945, n. 435). |
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31 luglio 2 agosto |
Si svolge il Consiglio nazionale della Dc. La maggioranza si pronuncia per la Repubblica, De Gasperi , concludendo, afferma che l’orientamento espresso dalla riunione non deve pregiudicare la decisione che assumerà il Congresso del partito. «Il Popolo », 3 agosto 1945 [p.1-2]La fine del Convegno della democrazia cristiana. Le conclusioni del Consiglio nazionale saranno approvate nella seduta di oggi. Un altro discorso di Alcide De Gasperi Alcide De Gasperi Discorso pronunciato il 2 agosto: L'azione per la Costituente Testo |
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3 agosto |
Si incontrano le direzioni del PSIUP e del PCI e , nel quadro del Patto d’unità d’azione, di dar vita a Giunte nazionali, provinciali e locali composte da rappresentanti dei due partiti. Partecipano alla riunione Pietro Nenni, Riccardo Lombardi, Giuseppe Saragat, Oreste Lizzadri, Jacometti e Mancinelli per il PSIUP; Palmiro Togliatti, Mauro Scoccimarro, Giorgio Amendola, Celeste Negarville e Velio Spano per il PCI. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 4 agosto 1945 |
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6 agosto |
Alle 9, 30 il B9 americano ( Enola Gay) sgancia su Hiroshima la prima bomba atomica ( Operazione Centerboard ) . 92.233 morti e 37.425 feriti, molti deceduti in seguito alle radiazioni. |
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8 agosto |
Guglielmo Giannini sull’ «Uomo qualunque» scrive è giunto il momento di raccogliere il “grido di dolore” che da ogni parte d’Italia si leva verso l’U.Q. » e avvia la costruzione del suo movimento ( Il grido di dolore ) |
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9 agosto |
Secondo ordigno nucleare su Nagasaki. |
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15 agosto |
Pietro Nenni , vicepresidente del Consiglio, è nominato ministro per la Costituente, incarico che manterrà fino al 10 dicembre 1945 |
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17 agosto |
Manlio Giovanni Brosio, vicepresidente del Consiglio, è nominato ministro per la Consulta, incarico che manterrà fino al 10 dicembre 1945 |
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19 agosto |
«L’Osservatore Romano» polemizza con Nenni , Lussu e Brosio che, in occasione della celebrazione della vittoria, si sono opposti alla proposta di Gronchi di iniziare con una funzione religiosa il ricevimento dei rappresentati delle Nazioni unite «L'Osservatore Romano», 19 agosto 1945Date a Dio |
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21 agosto |
L'Italia è ammessa all'United nations relief and rehabilitation administration (UNRRA), organismo preposto a fornire aiuti economici ai paesi liberati dall'occupazione tedesca. |
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29 agosto |
«L’Osservatore Romano» pubblica la circolare della Congregazione Concistoriale dei Vescovi sull’uso del voto da parte dei fedeli |
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2 settembre |
Il governo giapponese , sul ponte della corazzata Missouri nella baia di Tokyo, firma l'armistizio con le truppe americane |
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7 settembre |
PdI – Consiglio nazionale Sono votati vari ordini del giorno di critica al governo Parri giudicato inadeguato a fronteggiare la crisi economica e il risanamento finanziario. La critica nel suo complesso è rivolta al «governo del CLN» Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 8 settembre 1945 [p.1] |
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9 settembre |
Manlio Brosio ( PLI ) , vicepresidente del Consiglio, parlando a Torino affrontando le questioni aperte per il governo , pur sottolineando i meriti avuti nella lotta di liberazione , mette in discussione la funzione dei Comitati di Liberazione che, a suo giudizio, rischiano ormai di ostacolare l’azione dell’esecutivo . Pone l’urgenza delle elezioni politiche per superare la l’attuale formula di governo che poggia su «fittizia» unità. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 11 settembre 1945[p.1] |
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11 settembre |
Si svolge a Londra la conferenza per l'elaborazione dei trattati di pace. Il 18 settembre l'Italia esprimere la propria posizione sulla questione dei confini orientali |
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La Conferenza di Londra | ||
11 settembre 2 ottobre |
Si svolge a Londra la Conferenza dei ministri delle Esteri delle Cinque Grandi Potenze ( Inghilterra , Stati Uniti, Inghilterra , Francia, Russia , Cina ) per l'elaborazione dei trattati di pace con le potenze minori dell’Asse . Fra i primi punti all’ordine del giorno l’Italia il cui governo sarà invitato dopo l’avvio dei lavori. Il 18 settembre, dopo l’esposizione di Kardelj che, sostenuto dall’URSS, rivendica l’immediata assegnazione della Venezia Giulia alla Jugoslavia, Alcide De Gasperi illustra la posizione del governo italiano sui confini orientali : la riproposizione della «linea Wilson» del 1919 come base di trattativa con il governo Jugoslavo. La questione resta aperta e , su proposta americana, è nominata una commissione per stabilire una linea di confine sulla base etnica e dei fattori economici . Il 25 settembre De Gasperi lascia Londra per Parigi dove si incontra con De Gaulle. Tornato a Roma il 29 settembre riferisce sui risultati alla Consulta che si è insediata in quei giorni [ Seduta n.V] . Il 2 ottobre la Conferenza dei Cinque si conclude senza che si sia trovato un accordo. Le trattative riprenderanno con la Conferenza di Mosca che si svolge dal 16 al 27 dicembre del 1945. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 8 settembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 9 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 11 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 12 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 13 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 14 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 15 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 16 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 18 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 19 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 20 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 21 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 22 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 23 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 25 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 26 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 27 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 28 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 29 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 30 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 2 ottobre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 3 ottobre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 4 ottobre 1945[p.1] Bibliografia
Ennio Di Nolfo, «Storia delle relazioni internazionali», Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, 2009, pp. 631-636
Giulio Andreotti, «De Gasperi e il suo tempo», Mondadori |
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12 settembre |
Il Consiglio dei ministri discute sulla data e le modalità delle elezioni politiche e amministrative Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 13 settembre 1945[p.1] |
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16 settembre | «La Nuova Stampa», 16 settembre 1945[p.1] Dopo gli articoli di Togliatti. Il dissenso sulla politica estera tra i ministri e tra i partiti |
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19 settembre |
Consiglio dei ministri |
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20 settembre |
PLI – Consiglio nazionale Vi partecipa Benedetto Croce che rimanda il tema istituzionale alla formazione dell’assemblea Costituente affermando che la ripresa della libertà prescinde dalla soluzione repubblicana né a quella monarchica. Il segretario Leone Cattani traccia un bilancio della crisi che ha portato al governo Parri e ripropone le critiche liberali al sistema dei CLN, denuncia il perpetuarsi di fenomeni di illegalismo e sollecita la convocazione delle elezioni amministrative. Nelle conclusioni il vicepresidente del Consiglio Manlio Brosio, pur condividendo le critiche mosse al governo, considera inopportuna per l’immediato l’apertura di una crisi. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 20 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 21 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 23 settembre 1945[p.1] |
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22 settembre |
PSIUP – L’ «Avanti! » denuncia l’impotenza del governo e, ricostruendo le condizioni in cui è nato, ne attribuisce la responsabilità al PLI e alla DC. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 22 settembre 1945[p.1] |
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23 settembre | «La Nuova Stampa», 23 settembre 1945[p.1] Pesante inquietudine politica. Sono oggi i democristiani che pongono interrogativi. La polemica fra i partiti dell’esarchia va inacerbandosi. Le condizioni di funzionalità del governo sempre più difficili |
Si insedia la Consulta Nazionale | ||
25 settembre
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Consulta nazionale - Carlo Sforza è eletto Presidente dell’Assemblea con 244 voti su 385 votanti. Il 26 Nella seduta Ferruccio Parri illustra le questioni che sono di fronte al governo del paese. Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 25 settembre 1945
Il governo Parri di fronte alla Consulta. Come funzionerà il nuovo organismo: diviso in Commissioni e riunito in Assemblea come la Camera ? Oggi nel pomeriggio ha luogo la seduta inaugurale. I candidati all’ufficio di presidenza «La Nuova Stampa», 26 settembre 1945 |
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26 settembre
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Il presidente Sforza nomina una Commissione dieci consultori per l'elaborazione del Regolamento della Consulta.
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Ferruccio Parri, presidente del Consiglio, nell’Assemblea plenaria della Consulta illustra le questioni che sono di fronte al governo del paese. La discussione si protrae fino al 2 ottobre per concludersi con la sua replica. Consulta nazionale , Comunicazioni del presidente del Consiglio
Seduta n. 2, 26 settembre 1945;
Seduta n. 3 , 27 settembre ; Seduta n. IV , 28 settembre ; Seduta n.V, 29 settembre ; Seduta n. VI, 1 ottobre ; Replica , Seduta n. VII, 2 ottobre 1945 Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 27 settembre 1945 «La Nuova Stampa», 28 settembre 1945 «La Nuova Stampa», 29 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 30 settembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 2 ottobre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 3 ottobre 1945 |
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29 settembre |
Alcide De Gasperi , ministro degli Esteri, di ritorno dalla capitale inglese riferisce sugli esiti della Conferenza di Londra «Avanti!», 29 settembre 1945 |
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29 settembre
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Inizia le pubblicazione la rivista «Il Politecnico» diretta dallo scrittore Elio Vittorini.
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1-2 ottobre
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«L’Osservatore Romano» annuncia che padre Lombardi, dopo il successo della conferenza che ha svolto a Roma nel luglio, terrà conferenze a Milano, Torino e Genova.
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2 ottobre |
Alla Consulta con la replica di Parri si conclude il dibattito sulla politica del governo [vedi 26 settembre e sgg] Commenti e resoconti «La Stampa» «La Nuova Stampa», 3 ottobre 1945
Conclusione del dibattito politico alla consulta. Un onesto discorso di Parri. La situazione e le difficoltà nelle quali si dibatte il Paese. l'attuale regime d'armistizio. Necessità di concoria tra i partiti e di sforzi comuni per raggiungere la salvezza |
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3 ottobre |
Francesco Saverio Nitti , già presidente del Consiglio dal 1919 al 1920 , rientrato dall’esilio, parlando al Teatro San Carlo di Napoli sferra un duro attacco al governo Parri , ai Comitati di liberazione nazionale che - afferma - dispongono « delle funzioni statali più importanti» e all’ epurazione che « contribuisce a dissolvere la produzione e a paralizzare la ricostruzione». Commenti e resoconti «Il Tempo» « Il Tempo», 4 ottobre 1945
Il discorso della saggezza e della rinascita, Nitti esorta gli italiani a unirsi per l’opera di ricostruzione
«La Stampa» Dopo il discorso di Napoli. Monito all’esarchia
Editoriale, Filippo Burzio, Orientamenti istituzionali; Dopo i discorsi di Parri e Nitti. Dissenso politico e volgarità polemica
Bibliografia Francesco Barbagallo, «Francesco Saverio Nitti», UTET, Torino, 1984. |
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3 ottobre |
A Palermo sono arrestati Andrea Finocchiaro Aprile e Antonino Varvaro , capi del «Movimento per l’indipendenza della Sicilia». Nel mese di ottobre è ripresa la guerriglia dei gruppi separatisti inquadrati nell’ «Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia» . A novembre, inizieranno i lavori della commissione nominata dalla Consulta per elaborare il testo di uno statuto speciale per la creazione della Sicilia a regione autonoma Bibliografia Marino G.C., «Storia del separatismo siciliano 1943-1947», Editori Riuniti, Roma, 1979 |
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15 ottobre |
Il presidente della Banca d’ America e d’Italia Amedeo Giannini in una conferenza stampa a Napoli afferma che nessun aiuto sarebbe stato concesso finché gli italiani non si fossero decisi a mettere « la casa in ordine»con un « governo forte» fra le cause della sfiducia americana il banchiere indica l’interferenza delle commissioni interne nelle aziende». «Il Tempo», 16 novembre 1945
Gli industriali americani per ora non ci aiuteranno- Il banchiere Giannini espone le cause della sfiducia dei finanziatori statunitensi .
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17 ottobre |
I partiti discutono. Socialisti fusionisti e antifusionisti discutono. Si attende un secondo discorso di Nitti sulla politica estera e il programma finanziario. Dibattito sull'epurazione
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22 ottobre |
La Democrazia cristiana (DC) , appoggiata dagli Stati Uniti, propone che la scelta sulla questione istituzionale sia demandata a un referendum popolare. |
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23- 28 ottobre |
Si svolge la XIX Settimana sociale dei cattolici italiani sul tema Costituzione e Costituente |
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23 ottobre |
Orientamenti dei partiti italiani. Verso una collaborazione tra socialisti e democristiani? La risposta del Ministro Gronchi a un invito di Nenni. Una mozione del PSI accetta la precedenza delle elezioni amministrative; Tre manifestazioni. La mozione socialista. I comunisti.
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31 ottobre |
Il Consiglio dei ministri esamina i temi connessi all'epurazione.
Commenti e resoconti «La Stampa» Il consiglio dei ministri. L'epurazione. I criteri del progetto. L'esame del problema continuerà oggi. La legge elettorale amministrativa.
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1 novembre |
De Gasperi parla al Teatro Brancaccio di Roma. Il popolo italiano ha accolto l'appello della Democrazia cristiana. La solidarietà nazionale e internazionale nel discorso del Ministro De Gasperi; Conclusione di un difficile esperimento. L'epurazione limitata ai casi più gravi
Teatro Brancaccio Roma 1 novembre 1945 Alcide D Gasperi: La solidarietà nazionale e internazionale Testo |
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7 novembre |
In vista del congressi che si terranno il prossimo anno Guglielmo Giannini pubblica Il programma politico dell’Uomo qualunque, sopratitolo Contro la fascistica reazione dell’antifascismo opportunista. |
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La crisi del governo Parri | ||
13 novembre |
Editoriale, Filippo Burzio, L’atteggiamento liberale;La pentola politica bolle. I liberali in attesa del verdetto di Croce. Cattani conferma l'intenzione di aprire la crisi. La destra attacca Nenni, i repubblicani annunciano una reazione organizzata. Mannifestazioni e incidenti nelle vie di Roma
Editoriale, Filippo Burzio, Segnale di pericolo; Il Travaglio dei liberali. Una lunga seduta consultiva della Giunta. Contatti con gli altri partiti in attesa del 22 novembre. Il viaggio di ungiornalista italiano in America all'insaputa del Ministero degli Esteri
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16 novembre
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Liberali, democristiani e demolavoristi giudicano ormai insostenibile la permanenza del governo Parri. Si attendono le prese di posizione dei socialisti, dei comunisti e del Pd’A.
Elementi decisivi della crisi. L’esarchia tagliata in due. Liberali democristiani e demolaburisti giudicano insostenibile la posizione del Governo Parri. In attesa delle decisioni dei socialisti e del P. d'Azione. La formula del CLN appare superata dalle esigenze del Paese. Lavorìo per una combinazione dei tre ex presidenti. Lungo colloquio di Nitti con Stone.
Ragioni e sviluppo della crisi. La dichiarazione dei liberali. Fatto un quadro della situazione della Nazione essi esprimono la necessità di "un governo imparziale" in cui con i rappresentanti dei sei partiti figurino uomini di capacità e prestigio. La tesi respinta dal Pd'A e da Nenni.
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A Londra è fondata l'UNESCO |
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19 novembre |
Parri dichiara che il paese non ha bisogno di crisi. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 20 novembre 1945 [p.1] «La Stampa» La crisi in discussione in seno al governo e ai partiti, Parri dichiara:"il Paese non ha bisogno di crisi: le difficoltà del momento possono essere superate se nessuna delle parti tira troppo la corda". Una riunione del Consiglio di Gabinetto. La situazione passerà oggi all'esame dell'esarchia. La convocazione della consulta rimandata di otto giorni; Intervista col presidente dopo la riunione. L'atteggiamento dei comunisti.
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20 novembre |
I partiti alla ricerca di un nuovo Presidente del Consiglio. La scelta sarebbe già fatta? Tutta la situazione politica e di governo esaminata in due riunioni dai rappresentanti dei partiti, assente l'on. Lussu del Pd'A. Per la soluzione della crisi-dice l'on. e Gasperi- nessuna possibilità esclusa né dentro né fuori del Ministero
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20 novembre |
Ha inizio il processo di Norimberga: i criminali di guerra nazisti sono posti a giudizio di fronte a un tribunale internazionale costituito da Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. |
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21 novembre |
Il Partito liberale ( PLI) decide di ritirare i propri ministri dal Governo Parri, accusato di aver legiferato in maniera «disordinata e incontrollata», all’origine un dissenso sulla condotta da seguire nell’epurazione. Si avviano i contatti fra PLI e DC. Le cronache giornalistiche ipotizzano una presidenza Orlando. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 22 novembre 1945 [p.1] «Il Popolo», 23 novembre 1945 [p.1] «La Stampa» a., La crisi è aperta. I liberali escono dal governo. L'annuncio dato da Cattani a Parri. Ad oggi la comunicazione ufficiale! L'atteggiamento circospetto e d'attesa dei vari gruppi. l'attenzione si accentra sempre più su Orlando
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22 novembre |
Il Governo trasmette alla Consulta nazionale lo schema di provvedimento legislativo sulla legge elettorale per l'Assemblea Costituente e quello relativo alle elezioni amministrative, con l'estensione del suffragio universale alle donne. |
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23 novembre |
I partiti prendono posizione. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 24 novembre 1945 [p.1] «La Stampa» La crisi sospesa a mezz'aria. Parri ritiene che il Ministero non debba rassegnare le dimissioni. Le direzione dei cinque partiti esaminano la proposta del presidente del Consiglio. I socialisti insistono perché il Governo si presenti alla Consulta. La decisione a stamane.
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I «consultori» della CGIL approvano a maggioranza ( 16 voti a favore, I contrario e 2 astenuti) un odg che esprime «il voto dei lavoratori italiani affinché siano evitate una crisi politica e la frattura della coalizione antifascista» |
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24 novembre |
La Democrazia cristiana (DC) , in sintonia con le posizioni del PLI, si ritira dal Governo. |
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24 novembre |
A Roma si svolge la conferenza stampa in cui Ferruccio Parri annuncia le sue dimissioni . Parole molto dure per i liberali e per De Gasperi , che secondo Parri hanno prodotto una crisi che equivale a un colpo di Stato . Replica con altrettanta durezza De Gasperi che, davanti alla stampa, ricorda gli accordi alla base della formazione del governo che prevedevano le dimissioni qualora fosse venuta meno l’apporto di un partito della coalizione. Come nota, già in quei giorni, il commentatore della «Stampa» la crisi non investe solo il governo ma il regime dei Comitati di liberazione nazionale. E’ la fine di una stagione e l’avvento del governo della DC che segnerà la storia repubblicana fino al 1994. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 25 novembre 1945 [p.1] «La Stampa» «La Stampa», 25 novembre 1945
Editoriale, Filippo Burzio , Significato della crisi ; a . Un drammatico finale. Il Ministero ha rassegnato le dimissioni. Una eccezionale conferenza stampa e un vivace contraddittorio tra Parri e De Gasperi. Il presidente uscente accusa i democristiani e i liberali di aver compiuto con le dimissioni un colpo di Stato: il segretario della DC replica che esisteva un'esplicito patto per il quale i ministri si sarebbero dimessi quando fosse venuta a mancare l'unanimità della coalizione. La comunicazione di Parri al luogotenente. Le consultazioni cominceranno oggi.
Bibliografia Di questo passaggio cruciale che rappresenta la fine dei governi di unità nazionale ha scritto Carlo Levi nel suo romanzo «L’orologio». Pagine che rendono efficacemente il clima di quei giorni drammatici . |
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La crisi si risolverà solo il 10 dicembre. Fallito, per l’opposizione ciellina, il tentativo di un governo capeggiato da una personalità al di sopra dei partiti ( candidati possibili Vittorio Emanuele Orlando , Francesco Saverio Nitti) su proposta di Pietro Nenni l’incarico sarà assegnato ad Alcide De Gasperi. Cronologia e documenti dal 24 novembre al 10 dicembre 1946 |
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29 novembre |
a., Soluzione di centro ? Le condizioni poste da De Gasperi per tentare la formazione di un Ministero. Il portafogli degli interni. Le richieste dei socialisti, dei comunisti e dei liberali; Riunioni e consultazioni
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È proclamata la Repubblica federale popolare di Jugoslavia |
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Dal governo Parri al governo De Gasperi | ||
26 novembre |
Il 26 novembre si aprono le consultazioni al Quirinale, i rappresentanti dei partiti sono ricevuti dal Luogotenente . Formalmente tutti i partiti si pronunciano per la riproposizione dell’esarchia, anche se , come si rileva dalle dichiarazioni di Nenni , non è esclusa la possibilità di superare la rigidità della formula. Liberali e i democristiani chiedono che la presidenza sia assegnata da una personalità al di sopra delle parti. Nel colloquio al Quirinale Nenni e Togliatti ribadiscono che spetta al CLN accordarsi sul nome del prossimo presidente. Al centro dello scontro fra le due metà dell’esarchia ( PCI, PSIUP, Pd’A – DC, PLI , Demolaburisti ) la direzione del Ministero degli Interni , rivendicato dai liberali , e la sorte della Commissione per l’epurazione e l’applicazione delle leggi approvate dal governo Parri. La crisi si risolverà solo il 10 dicembre. Fallito, per l’opposizione ciellina, il tentativo di un governo capeggiato da una personalità al di sopra dei partiti ( candidati possibili Vittorio Emanuele Orlando , Francesco Saverio Nitti) su proposta di Pietro Nenni l’incarico sarà assegnato ad Alcide De Gasperi. Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 27 novembre 1945 [p.1] «Il Popolo», 28 novembre 1945 [p.1] «Il Popolo», 29 novembre 1945 [pp.1-2] «Il Popolo», 30 novembre 1945 [pp.1-2] «Il Popolo», 1 dicembre 1945 [pp.1-2] «Il Popolo», 2 dicembre 1945 [p.1] |
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3 dicembre |
De Gasperi accetta di formare un governo Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 4 dicembre 1945 [p.1] «Il Popolo», 5 dicembre 1945 [p.1] «Il Popolo», 6 dicembre 1945 [pp.1-2] «La Stampa» «La Nuova Stampa», 27 novembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 28 novembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 29 novembre 1945[p.1] «La Nuova Stampa», 30 novembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 1 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 2 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 4 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 5 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 6 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 7 dicembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa», 8 dicembre 1945 [p.1] |
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1 dicembre |
Dopo un incontro fra Di Vittorio ( PCI) e Lizzadri ( PSI) e Grandi ( DC ) in quei giorni gravemente ammalato si concorda un odg da presentare al direttivo. Per evitare di aprire polemiche sul ruolo avuto dalla DC nella crisi del governo Parri e raggiungere l’unità l’odg si limita a chiedere ai dirigenti dei partiti antifascisti la « sollecita soluzione della crisi in corso, mediante e la ricostituzione di un governo democratico sulla base del CLN» |