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I governo Ciampi - 28 aprile 1993-10 maggio 1994 - (Composizione governo) |
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28 aprile
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Il presidente incaricato, Carlo Azeglio Ciampi , in tarda serata presenta al capo dello Stato il nuovo governo. Mario Segni leader del movimento referendario invitato ad assumere la vicepresidenza del consiglio, non accetta. Su 24 ministri , solo 9 parlamentari e 10 i tecnici di “ area” , fra cui Sabino Cassese , Giovanni Conso, Luigi Spaventa, Alberto Ronchey . Per la prima volta entrano nel governo gli esponenti del PDS Augusto Barbera, Vincenzo Visco , Luigi Berlinguer e il verde Francesco Rutelli.
«l’Unità», 29 aprile 1993 [p.1-pp.3-4] p.1-Titolo pagina : Il nuovo esecutivo. Dopo un’intensa giornata il presidente del Consiglio incaricato è riuscito a presentare la sua lista al Quirinale. Botteghe Oscure : “ Il nostro giudizio sulla compagine sarà deciso solo quando conosceremo gli impegni programmatici. Tre uomini del PDS nel governo. Ciampi porta facce nuove, ma DC e PSI resistono ; Editoriale, Valter Veltroni , Lo strappo c’è non è la svolta ; p.1-3- Vittorio Ragone, Molti volti nuovi nell’esecutivo varato dal governatore. Ci sono anche i pi diessini Visco, Luigi Berlinguer e Barbera. Spaventa al Bilancio Rutelli all’ambiente , Giugni al Lavoro. Ma i partiti della vecchia maggioranza impongono ancora Fabbri, la Jervolino e Costa. Effetto Ciampi a Palazzo Chigi. Nasce il suo governo, per la prima volta ministri PDS ; p.3- Fabrizio Rondolino, Ciampi: “ Non conosco aree politiche, solo persone . Le pressioni dei vecchi partiti e il “nodo” dell’ingresso dei ministri di area PDS Summit con Scalfaro per l'assalto di frenare l’assalto di DC e PSI ; p.4- Riccardo Liguori , Ciampi cambia quasi totalmente la task force economica con l’ingresso del senatore del PDS alle Finanze e il direttore del CER al Bilancio. Confermato Barucci . Savona guiderà l’industria e il riassetto delle partecipazioni. Gli economisti dell’ ex-governatore. Rivoluzionata la troika : entrano Visco e Spaventa ; Gildo Campesano , L’esperto di fisco da Berkley a Palazzo Chigi ; Ritanna Armeni, Il professore del rigore ; Bruno Miserendino, “ Ho rifiutato per rispettare una promessa e per la qualità della mia vita. Chi dice che ho motivi politici sbaglia”. Molti accreditano la sua volontà di partecipare , con Pannella , alla costituzione di un polo laico e socialista. Amato se ne va: “E non ho secondi fini...”
«l’Unità», 29 aprile 1993 [p.5] Alberto Leiss, Riunioni e contatti fino a tarda sera a Botteghe Oscure . Tre democratici di sinistra entrano nell’esecutivo “ Ci siamo attenuti scrupolosamente all’articolo 92. Il giudizio conclusivo quando conosceremo il programma “ . Il Pds : “ Decideremo in Parlamento”. Il giorno più lungo della Quercia. Cautela sulla lista di Ciampi ; Fabio Inwinkl , A Barbera l'annuncio dalla torre di controllo ; Letizia Paolozzi, Luigi Berlinguer Il rettore difensore dei diritti ; Il dirigente del PDS racconta l’incontro con il presidente incaricato. “ Ma è stata una visita di cortesia , ho illustrato la nostra posizione”. Reichlin : “ Con Ciampi nessuna trattativa” [ intervista a Alfredo Reichlin ]
«La Stampa», 29 aprile 1993 [pp.-5] p.1-Titolo pagina : La lista presentata al Senato solo in tarda serata. Sono undici i volti nuovi, sta fuori Amato. Nasce il governo Ciampi, con 3 ministri PDS. L’economia a Barucci, Visco e Spaventa. Elia alle riforme ; I venticinque ministeri ; Botteghe Oscure : via libera ai ministri, ma la fiducia è condizionata al programma. Il giorno più lungo di Occhetto. La DC mantiene 10 posti, torna il PRI, entrano i verdi ; pp.1-2- Sergio Romano, Faticosa la strada del nuovo ; Mario Deaglio, Ma la ripresa non arriva per decreto ; p.2- Fabio Martini, In 52 ore e senza consultazioni il premier ha formato un esecutivo con undici volti nuovi. Nella troika economica Barucci, Visco e Spaventa; Retroscena : le ultime ore della crisi. Chi ha visto il governatore ? Il premier in ritardo al Colle è giallo ; I record. Solo Pella lo ha battuto ; p.3- Augusto Minzolini, Il sì non sembra scontato, il partito deciderà solo al momento del dibattito in Parlamento. La grande svolta spacca la Quercia. Occhetto : mi sento Napoleone. Ma D’Alema : nella gestione della crisi il segretario si è comportato come Pulcinella ; Filippo Ceccarelli, La storia. Il tramonto del fattore K. Un odio e amore lungo quarant’anni. L’attrazione fatale tra Bottegone e Palazzo Chigi. Berlinguer voleva Spaventa nel governo andreotti del ’78. La Dc fece quadrato e disse no. Sono caduti i vecchi ostacoli : il centralismo democratico e l’ombra dell’orso sovietico ; p.4- Soltanto 9 su 24 ministri che fanno parte del Parlamento, dieci i tecnici di “ area”. Questa la squadra del presidente. Undici volti nuovi, confermati otto uomini di Amato ; Roberto Ippolito, Economia. I professori a Palazzo Chigi. Il “ gran rifiuto” del rettore della Bocconi. Monti : o il Tesoro o niente. Posti chiave agli uomini del PDS ; p.5- Francesco Grignetti , Strage fra la nomenclatura del vecchio governo. Vitalone il più bersagliato. Mesto addio alla poltrona. Si sfogano bocciati e delusi ; Massimo Gramellini, Ambiente, Ripa di Meana, nessun rimpianto. Carlo e Marina : “ Siamo felici per Rutelli” ; Maria Grazia Bruzzone, Rodotà lascia : “ Sono stanco”. Dopo 14 anni da deputato torna professore
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29 aprile
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Non ancora approvata la fiducia al nuovo Governo alla Camera si svolge la discussione sull’autorizzazione procedere per Bettino Craxi. L’assemblea, a scrutinio segreto, respinge le richieste di autorizzazione a procedere nei confronti del segretario del PSI ad eccezione delle ipotesi di corruzione a Roma e di violazione della legge sul finanziamento dei partiti. Per protesta, i ministri Barbera, Berlinguer, Visco e Rutelli rassegnano immediatamente le dimissioni.
Seduta n. 174 –29 aprile
Autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi: Napolitano presidente della Camera
Relatori: Pinza, Paissan. Interventi : Rossi, Berselli, Del Basso De Caro, Correnti, Martelli, Savino, Gerardo Bianco, Valensise, Pannella, Aredina, Galante, Sospiri, Naroni, Craxi ( a difesa).
Dichiarazioni di voto: Mattioli, Novelli, Mancini, Valensise, Pannella, Castagnetti
Votazioni :
-Autorizzazione a procedere di cui ai capi di imputazione di cui ai numeri 1),3),5,7),9),11),15),17),19), e della domanda ( ipotesi di corruzione in Milano) ( doc. IV, n.166 quater ). Votanti 564 Favorevoli 273 Contrari 291 Astenuto 1-respinta
-Autorizzazione a procedere per i capi di imputazione di cui ai numeri 21),23),25),27),29),31),33 e della domanda ( ipotesi di corruzione in Roma) ( doc.IV, n.166 quater). Votanti 560 Favorevoli 282 Contrari 278 – approvata
-Autorizzazione a procedere per il capo di imputazione n.35 della domanda ( ipotesi di corruzione in luogo non accertato) ( doc. IV, n.166 quater ). Votanti 561 Favorevoli 281 Contrari 304 -respinta
-Autorizzazione a procedere per i capi di imputazione ai numeri 2),4),6),8),10),12),14), 16),18),20),22),
24),26),28), 30),32),34) della domanda ( ipotesi di violazione delle norme sul finanziamento dei partiti in Roma e in Milano ) ( doc.IV, n.166 quater). Votanti 558 Favorevoli 314 Contrari 244 Astenuto 1 – approvata
- Autorizzazione a procedere per i capi di imputazione dal n.36 al n.41 della domanda ( ipotesi di ricettazione in Roma e in Milano e connesse ipotesi di violazione delle norme sul finanziamento dei partiti) ( doc.IV, n.166 quater) .Votanti 560 Favorevoli 253 Contrari 307 – respinta
-Autorizzazione a compiere atti di perquisizione nei confronti del deputato Craxi ( doc.IV, n.166 quater) in relazione ai capi di imputazione per i quali è stata concessa l’autorizzazione a procedere in giudizio. Votanti 561 Favorevoli 245 Contrari 316 - respinta
La mattina giura il nuovo governo. Non ancora iniziata nei due rami del Parlamento la discussione sulla fiducia al governo, alla Camera si discutono le autorizzazioni a procedere per Bettino Craxi . L’Assemblea , con votazioni a scrutinio segreto, nega l’autorizzazione a procedere richiesta dai giudici milanesi nei confronti dell’ex segretario del PSI per i reati di corruzione e ricettazione , accogliendo su sei richieste soltanto quelle riguardanti la violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti e i casi di corruzione a Roma. Per protesta, i ministri Barbera, Berlinguer, Visco e Rutelli rassegnano immediatamente le dimissioni.
XI Legislatura Camera dei deputati Seduta n. 174 - 29 aprile 1993
«l’Unità», 30 aprile 1993 [pp.1-6] p.1- Titolo pagina : Drammatico 29 aprile. Approvate solo due autorizzazioni a procedere su sei. Per l’ex leader socialista soltanto le accuse di corruzione e ricettazione. In mattinata il giuramento dei ministri, poi la situazione precipita. Proteste in tutta Italia. Manifestazione del PCI oggi a Roma con Occhetto. Salvato Craxi, crolla il governo. PDS, PRI e Verdi : “ Non stiamo in una maggioranza salva- corrotti”. Il voto fa “esplodere” la Camera. E subito va a picco la lira ; Editoriale, Achille Occhetto, Per fermare il nuovo spingono all’avventura ; p.2- Giorgio Frasca Polara, Non si potrà indagare sui 27 episodi di corruzione che coinvolgono l'ex segretario del PSI . Voti dell'opposizione hanno “aiutato” la resistenza della vecchia maggioranza. Craxi, storia di un colpo di spugna. “ Golpe” alla Camera : negate 4 delle 6 autorizzazioni a procedere;N.C. , Altri segnali dal Senato. La DC difende i suoi indagati ; Monica Ricci Sargentini, Tutti contro tutti. Democristiani contro missini, Sgarbi contro La Malfa. Ridono i socialisti. Dentro è il caos, volano urla , spintoni, volantini. Fuori è un teatro … e volano uova marce. “ Ladri, venduti, buffoni...”, la rissa in Parlamento ; p.3- Stefano Bocconetti, Alberto Leiss, Il “no” subito dopo 1'”assoluzione” di Craxi a Montecitorio. Il leader della Quercia : “ Quel voto scandaloso cambia la situazione. Una manovra della vecchia maggioranza incrociata con azioni torbide ». Si dimettono Visco, Berlinguer e Barbera . Se ne va anche Rutelli. Occhetto: “ Noi non ci stiamo” . PDS, PRI e Verdi : questa è una maggioranza che salva i corrotti ; Fabrizio Rondolino, Il presidente del Consiglio : in Parlamento proporrò misure costituzionali sulla questione morale. Ciampi resiste : l’esecutivo è estraneo ; p.4- Marco Brando, Susanna Ripamonti, Dura reazione dei giudici di Mani pulite al voto della Camera. “ Il Parlamento ha invaso la sfera dell’ordine giudiziario”. La lunga storia del rapporto tra Craxi e i magistrati. Da quando Chiesa disse ; “ Non rompetemi con quel nome …” . A Milano, Borelli tuona : “ Sconcertante”. DI Pietro livido in volto: “ Lasciatemi e in pace” ; Carla Chelo , “Un escamotage per sottrarre un processo ai suoi giudici”. “L’autorizzazione a procedere crea più danni che altro”. Ippolito, segretario ANM: “Uno schiaffo ai giudici” [ intervista a Franco Ippoliti]; p.5- Luciana Di Mauro, Il leader del movimento referendario denuncia una manovra per provocare le elezioni anticipate. “ Accelerare le riforme e terminare l’iter della nuova legge”. Al mattino giudizio positivo su Barbera nell'esecutivo. Segni: “Un giorno tristissimo”. “ Ora serve freddezza. Prima nuove regole , poi il voto” ; Pietro Stamba Badiale, I Verdi dicono no a Ciampi e chiedono un esecutivo che porti subito alle urne : “ Una situazione gravissima”. Rutelli : “ Subito un governo di garanzia istituzionale” ; Vittorio Ragone, Colloquio con Scalfaro e Ciampi dell'esponente PDS, ma covava la “mina” Craxi. Il giuramento con due ore di ritardo. Le Riforme a Barbera o Elia ? Poi la bufera ; Rosanna Lampugnani , Emozioni e intenzioni dei neoministri, poi l’affare Craxi alla Camera. Il primo ( e l’ultimo ?) delle “ matricole” ; p.6- Carlo Fiorini, La notizia del voto su Craxi ha scatenato reazioni dure con telefonate alla Camera , all'Unità e ad “ Italia Radio”. Al mattino un minisondaggio sul governo aveva registrato dubbi ma anche giudizi positivi tra i militanti pi diessini. “Quell'assoluzione è una vergogna”. La rabbia corre via radio : “ Il PDS ha fatto bene ad uscire “
«La Stampa», 30 aprile 1993 [pp.1-5] p.1- Titolo pagina : Schiaffo ai magistrati di Milano, no al processo per corruzione contro l’ex leader del PSI. La Camera assolve Craxi, Ciampi in pericolo. Si dimettono i ministri del PDS e Rutelli. Il PRI . elezioni ; Editoriale, Ezio Mauro, Un Paese tradito ; pp.1-2- Alessandro Galante Garrone, La rivincita ; p.2- Fabio Martini, Respinto il processo per corruzione chiesto da Milano. Passa l’inchiesta sui soldi al partito. Craxi, due sì e quattro no. E dopo il voto scontri e insulti. “ Ladri, ladri” urlano in aula. È battaglia tra le opposizioni ; Filippo Ceccarelli, Il leader. Così ha sferrato l’attacco. Il giorno della vendetta. Arringa con staffilata a Di Pietro. “ Un clima infame contro chi vi ha dato 15 anni di benessere”. Durante il discorso nell’aila colma missini iptonizzati e leghisti agnellini ; p.3- Alberto Rapisarda, I tre del PDS e il verde Rutelli si dimettono. I repubblicani chiedono elezioni anticipate. “ Scandaloso”, e 4 ministri se ne vanno. Ciampi : ma il governo non c’entra ; Così il voto alla Camera ; Augusto Minzolini, Retroscena. Il travaglio a Botteghe Oscure. Sul PDS la maledizione di Bettino. D’Alema ringhia : via da Palazzo Chigi. Barbera ministro per un giorno “ Siamo in mezzo al guado. Mi sento come un federale eletto il 25 luglio”. E “l’Unità” in tutta fretta sostituisce l’editoriale del segretario Occhetto ; p.4- Giovanni Cerruti, Milano, il procuratore capo promette battaglia e pensa a un ricorso alla Corte Costituzionale. Borelli : Craxi sottratto alla giustizia. “ Il Parlamento ha invaso l’ordine giudiziario”. Manifestazione in piazza Duomo : “ Ciampi, libera Riina” ; [ Asca] , Magistratura democratica. “ Voto incredibile, vigilino gli italiani” ; r. int. , La protesta della gente. Assediati i centralisni dei giornali ; Marco Tosatti, “ Via i DC inquisiti”. I gesuiti : è necessario cambiare tutto, anche il nome ; Curzio Maltese, Televisione. La diretta mancata. E il Tg1 “ dimentica” la notizia. Canale 5 surclassa la RAI sull’evento del giorno. Cinque servizi poi arriva il caso Craxi ; p.5- Francesco Grignetti, I ministri da Scalfaro. La cerimonia preceduta da una lite tra Elia e Barbera. Un giuramento durato solo 10 ore. Primo scontro sulla riforma ; [ Agi-Asca], La rete : “ Ci autosospendiamo dal Parlamento” ; Massimo Gramellini, La sfida del lumbard. “ I democristiani sono i soliti porci e Occhetto è un saltimbanco incoerente”. Bossi : quel voto è un golpe bianco. “ Che mascalzonata, ora il Parlamento va sciolto” [ intervista a Umberto Bossi]
Achille Occhetto, «Il sentimento e la ragione», Un’ intervista di Teresa Bartoli, Rizzoli, 1994, p. 119 ; Carmine Pinto, «La fine di un partito», Il PSI dal 1992 al 1994, Editori Riuniti, 1999 , p.93-95;
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30 aprile |
In tutta Italia manifestazioni e proteste contro il voto della Camera. A Roma manifestazione con Achille Occhetto , Francesco Rutelli e Giuseppe Alaya a Piazza Navona.
«l’Unità», 1 maggio 1993 [pp.1-2] p.1-Titolo pagina : Proteste nelle città mentre a Palazzo Chigi si cercano altri ministri . L’urlo della nuova Italia. In piazza da Milano a Roma : “Accusiamo chi ha salvato Craxi “. Ciampi va avanti. PDS, Segni e PRI : “Subito la legge, poi al voto” ; Editoriale, Massimo L. Salvadori , Catastrofe etica ; p.2- Stefano Bocconetti, Piazza Navona si riempie di gente indignata per l’assoluzione di Craxi. Il segretario del PDS : “ Entrare in un governo è un atto di lotta e il rifiuto dei nostri ministri è stato un atto di lotta” . Il leader verde : impossibile restare . L'ex magistrato : riforma poi voto. Si ribella l’Italia degli onesti. A Roma a migliaia in piazza con Occhetto, Rutelli e Ayala ; Paola Rizzi, Decine di manifestazioni in Italia. La rabbia di studenti e operai . “ Vergognatevi “. Un giorno di proteste da Milano a Catania
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30 aprile |
PSI – Per i craxiani il voto della Camera rappresenta un successo , critica la minoranza e l’area che sostiene il nuovo segretario , Giorgio Benvenuto. Precipita lo scontro interno. Escono dal partito l’ex ministro Giorgio Ruffolo e Roberto Cassola . Giacomo Mancini, Benzoni e Antonio Landolfi con una lettera chiedono al segretario Benvenuto di «dissociarsi dal voto espresso dai deputati socialisti». Altrimenti minacciano di dimettersi. Valdo Spini a Firenze chiama a raccolta i circoli di cultura per «superare il tracollo del sistema politico. In serata , Bettino Craxi all’uscita dall’ Hotel Raphael, la sua residenza romana , viene fatto oggetto di un fitto lancio di monetine da parte di manifestanti. L’ex segretario socialista accuserà i militanti del PDS , che stanno defluendo dalla manifestazione a Piazza Navona, di aver orchestrato l’iniziativa.
«l’Unità», 1 maggio 1993 [p.4 ] L'ex ministro , socialista dal 1944, ha lasciato il partito. Lettera a Benvenuto “ Profonda crisi morale e politica” . Gli scrivono anche Mancini, Benzoni e Landolfi ; “ Dissociati dal voto o diventa impossibile restare “. Effetto Craxi, un terremoto nel PSI. Ruffolo sbatte la porta : la misura è colma. Via anche Cassola ; Bruno Miserendino, Contestato all’uscita dell’ Hotel Raphael . A raffica interviste in TV. Proteste al TG1. Fischi e monetine nel giorno della rivincita. E Bettino s’infuria : “ È solo squadrismo”
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30 aprile |
DC – Il partito è spaccato sul voto. Contestato Gerardo Bianco , capogruppo alla Camera. Il segretario Mino Martinazzoli è tentato di dimettersi.
«l’Unità», 1 maggio 1993 [p.5 ] Stefano Di Michele, Lo Scudo crociato spaccato per il voto a Montecitorio. Il capogruppo contestato replica : “ Io non me vado”. In Transatlantico il “ pallottoliere” dei franchi tiratori. Ora deputati DC e PSI negano di ave salvato Bettino. Martinazzoli ad un passo dalle dimissioni. Il segretario infuriato con Bianco per il salvataggio di Craxi
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2 maggio |
PDS- Achille Occhetto, inaugurando un diretta TV la sezione di Montalo di Castro ( Civitavecchia) , rilancia la «Costituente della sinistra».
«l’Unità», 3 maggio 1993 [p.9] Alberto Leiss, “ Il PSI è ormai ai minimi termini. La Quercia è a disposizione per riorganizzare tutte le forze sane del socialismo italiano”. E sul governo dice: “ Di Ciampi ci fidiamo ma non ci fidiamo della vecchia maggioranza”. Riforma , e subito alle urne. “Una costituente per la sinistra”. Occhetto la rilancia “ senza annessioni e in forme nuove” ; A.L. ( Alberto Leiss), E la sezioni s’inaugura in diretta TV
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3 maggio |
Giulio Andreotti chiede al Senato, che sta per discuterla , di concedere l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti richiesta dai giudici di Palermo, rinunciando così all’immunità parlamentare. Il senatore a vita respinge tutte le accuse rivolte dai pentiti circa un suo coinvolgimento nelle attività di Cosa Nostra e sollecita un rapido processo per dimostrare la sua innocenza.
«l’Unità», 4 maggio 1993 [p.1-p.7] p.1-Editoriale, Andrea Barbato, La vittoria di Pirro di quel giovedì nero ; p.1-p.7- Giuseppe F. Mennella, A sorpresa il senatore DC chiede al Parlamento di votare l’autorizzazione a procedere. Di e sé dice: “Non sono né diabolico, né cinico. Sono solo un popolano romano”. “Processatemi presto”. Il caso Craxi “convince” Andreotti ; p.7- Paolo Tucci, Le reazioni. Il PDS : “ È una scelta corretta”. Cossiga : “ Ha taciuto, ma aveva già valutato tutto”. E la DC: “Accuse infamanti, subito il processo”.” Decisione apprezzabile , ma tardiva”; Vito Faenza, “ Rinuncio all’immunità sono un cittadino qualsiasi”. Così ha motivato la decisione a Napolitano e a Vairo. Scotti: “ Per me subito il processo” ; La giunta pe il regolamento della Camera ne discute domani. Quasi tutti d’accordo per lo scrutinio palese. Più diffìcile il cammino della revisione dell'immunità. Una proposta “ alternativa” della Rete. Processo agli onorevoli, addio voto segreto
«La Stampa», 4 maggio 1993 [p.1-p.5] p.1- Titolo : La DC lo ringrazia : decisione di grande saggezza. Anche Scotti rinuncia all’immunità parlamentare. Andreotti al Senato : “ Chiedo il processo”. “ Subito la verità, non voglio che il mio caso danneggi l’Italia ; p.1-p.5- Paolo Guzzanti, La partita finale ; p.5 - Giovanni Bianconi, Il senatore rinuncia all’immunità parlamentare : sono innocente e voglio tutta la verità. Spadolini : un gesto molto importante per colmare il solco tra gente e politici. Immutato il giudizio sui magistrati “ artefici, con i pentiti di accuse costruite” “ il mio errore? Dare peso alla sostanza. Oggi più importante è l’immagine”. Andreotti : processatemi subito. “ Non voglio che il mio caso aggravi l’atmosfera” ; r.int. , Cossiga : io lo sapevo già. Chiarante ( PDS) : saggia decisione. Per Miglio : scelta intelligente ; [ Ansa], Scotti : voglio essere giudicato
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2-4 maggio |
PSI – Valdo Spini si autosospende dagli organi dirigenti. Il segretario , Giorgio Benvenuto, convoca un Esecutivo straordinario per fissare le norme sulla questione morale e in caso non siano approvate minaccia di dimettersi.
«l’Unità», 3 maggio 1993 [p.9] Letizia Paolozzi, Benvenuto convoca un Esecutivo “ straordinario” : “ Senza nuove norme sulla questione morale me ne vado”. «Nel PSI ci vuole un codice di guerra” ; Il ministro chiede una assise nazionale entro giugno. “ Quello che è avvenuto sull’autorizzazione a Craxi si trasformerà in un terribile boomerang”. Spini : “ Io intanto mi autosospendo dagli organi dirigenti “ . “ Non voglio portare la bara del PSI ai funerali del socialismo italiano”. “ Mentre sfogliamo la margherita del nostro rinnovamento molti compagni ci stanno lasciando”
«l’Unità», 4 maggio 1993 [p.5] Vittorio Ragone, Molte resistenze in segreteria alla richiesta di far uscire gli inquisiti dagli organismi dirigenti. Ma il leader del PSI lancia un ultimatum fare come dico io oppure mi dimetto. Rivolta nella periferia. Duro documento dei socialisti della CGIL. Benvenuto: “ O si cambia o me ne vado”. È guerra sui corrotti . E per il simbolo è pronta una rosa ; Anche Martinotti lascia il partito ; Giorgio Frasca Polara, “Nuovo simbolo, ma il nome dei socialisti va riscattato”. Mancini: “Tutto mi dice di lasciare ma sono stati altri a tradire il PSI” [ intervista a Giacomo Mancini] ; Stefano Di Michele, Dure repliche all’ultimatum del segretario che li vuole fuori dal PSI. Andò : è un errore. La Ganga : io sta facendo le liste per le elezioni . Marzo : sì c’è bisogno di me. Signorile : subito il Congresso. E gli “inquisiti” infuriati affilano le armi
«l’Unità», 5 maggio 1993 [p.5] Bruno Miserendino, Il segretario critica l’ “armata brancaleone” di Pannella e rigetta “annessioni” ma vuole collocare il PSI a sinistra. Assemblea costituente a giugno per cambiare il simbolo. Intini, De Michelis, Di Donato : confuse le scelte politiche. Benvenuto si aggiudica il primo round . Via Craxi e gli altri inquisiti, ma è scontro sulla linea politica ; Vittorio Ragone, Il giorno più duro di Giorgio . E fuori l’assedio e le proteste ; Paola Rizzi, L’ex sindaco di Milano non scioglie la prognosi sul futuro del partito. Aniasi : “ Ora si scuotono, ma forse è tardi” [ Intervista ad Aldo Aniasi]
«La Stampa», 3 maggio 1993 [p.3] La segreteria vuole cacciare gli inquisiti e stabilire un’intesa con PDS e partiti laici. “ Codice di guerra “ per i socialisti. Ultimatum di Benvenuto : o con noi o con Craxi. Spini autosospeso “ Convoco a Roma un conclave delel forze progressiste” ; Alberto Statera, Il trotzkista del Garofano. “ Con modifiche radicali al sistema elettorale avremo esiti sconvolgenti. Peggio di una rivoluzione”. Formica: una riforma selvaggia può portarci alla monarchia [intervista a Rino Formica]
«La Stampa», 4 maggio 1993 [p.3] Augusto Minzolini, Il leader dà l’aut aut : cambiam,o nome e cacciamo gli inquisiti, altrimenti me ne vado. Benvenuto : scegliete, o me o Craxi. “ è stato lui a contattare la Lega per farsi assolvere “. De Michelis attacca : “ C’era un tacito accordo per cui il segretario avrebbe dovuto difendere Bettino” ; Mario Lollo, Nasce la Pantera anti-PSI. Venezia, protestano gli studenti 20 mila firme contro il Garofano ; Massimo Gramellini, Il Garofano sbeffeggiato. Com’è triste vivere da socialisti “ Per la gente siamo appestati” ; Maurizio Tropeano, “Avanti!” pagina in bianco. Deficit di 40 miliardi, rischio chiusura
«La Stampa», 5 maggio 1993 [p.7] Augusto Minzolini, Allontanati De Michelis, Signorile, Di Donato : all’Esecutivo il segretario detta le nuove regole. Benvenuto fa piazza pulita dei big. Ma La Ganga resiste : “ Non ho intenzione di andarmene. Sono capogruppo, solo chi mi ha eletto può cacciarmi “ ; Paolo Guzzanti, Le memorie del vecchio leader. Giolitti : “ Il socialismo è morto. Vi racconto la lunga agonia “ [ intervista ad Antonio Giolitti]
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3 maggio |
UIL – XI Congresso, Roma
«La Stampa», 4 maggio 1993 [p.29] Gian Carlo Fossi, Da ieri all’Eur l’undicesimo Congresso della Confederazione. La UIL riparte dall’unità. Larizza : pensiamo allo sviluppo
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4 maggio |
Il Consiglio superiore della Banca d’Italia alla elegge all’unanimità governatore il vicedirettore generale Antonio Fazio. La nomina rispetta la tradizione della scelta interna ma non quella del passaggio diretto dalla direzione generale che resta affidata a Lamberto Dini . Carlo Aurelio Ciampi , diventato presidente del Consiglio, è nominato governatore onorario.
«l’Unità», 5maggio 1993 [p. 14] Riccardo Liguori, L'ex numero tre dell'istituto designato dal consiglio superiore. Ha battuto in volata al fotofinish il direttore generale Lamberto Dini. Le reazioni dei mercati “ Positiva la consonanza tra palazzo Chigi e via Nazionale”. Il futuro assetto dei vertici. La Banca d’Italia incorona Fazio. L’erede di Ciampi è il primo governatore “ cattolico” ; Antonio Polli Salimbeni, Il ritratto. L'ideologo di palazzo Koch allievo di tre premi Nobel ; Michele Urbano, E subito si levò un coro di consensi . I messaggi di congratulazione inviati da Napolitano e Spadolini. La Malfa : “ Ha vinto l'indipendenza della Banca” . Turci (PDS): “Buona soluzione nella continuità” ; Dario Venegoni , La storia. Un secolo di vita e solo una decina di “papi” della lira
«La Stampa», 5 maggio 1993 [p.5] Flavia Amabile, Fumata bianca dopo mezz’ora di riunione. Forse già oggi le nuove nomine del Direttorio. Un plebiscito per Fazio a Bankitalia. E Ciampi sarà governatore onorario ; Ugo Bertone, Il personaggio. Il tecnico dal volto umano. Dalla borsa di studio di via Nazionale alla carica di vicedirettore generale sempre in prima fila durante le crisi. Un obiettivo : la giustizia tributaria. Uno stopper sulla linea dei Bot. Fisco e debito pubblico i primi obiettivi ; U.B. ( Ugo Bertone) , Così parlò ; Cesare Roccati, La crisi dei mercati i contatti politici le reazioni interne. Dini rimane il “numero due” perché è stato superato nello sprint finale
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5 maggio |
Camera - La Giunta per il regolamento approva all’unanimità l’abolizione dell’immunità parlamentare. Resterà in vigore solo per gli arresti e i reati di opinione. Per le autorizzazioni a procedere voto palese. Si apre la strada alla modifica della legge
«l’Unità», 6maggio 1993 [p.1-p.5] p.1-Titolo : Alla Camera all’unanimità in commissione . E sulle autorizzazioni voto palese Primo sì all'abolizione dell'immunità ; p.1-p.5- Editoriale, Enzo Roggi, Finalmente un po’ di saggezza ; p.5- Giorgio Frasca Polara, Immunità addio. Effetto- Craxi : si sblocca l’iter per il varo della nuova legge. Rimarrà in vigore solo per l’arresto e i reati di opinione. Napolitano: “ Una necessaria assunzione di responsabilità”. D’Alema : “ Aperta la strada alle scelte che il Paese esige ” . Via libera all'abolizione dell'immunità. Autorizzazioni, alla Camera non esiste più il voto segreto; Nedo Canetti, E al Senato il PDS chiede di fare presto ; Neppi Modona apprezza la scelta della Camera. Onida : “ Dubbi sul voto palese”. Un nodo difficile : dai giuristi consensi e riserve
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5 maggio |
DC- Il segretario Mino Martinazzoli si incontra con il leader referendario Mario Segni
«La Stampa», 6 maggio 1993 [p.4] Fabio Martini, Segni e Martinazzoli tornano a dialogare prossimo appuntamento l’Assemblea costituente. Disgelo tra Mino e Mariotto. Incontro segreto sulla “ nuova DC”
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La Discussione sulla fiducia alla Camera |
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6-7 maggio |
Camera – Si svolge la discussione sulle dichiarazioni programmatiche . La mozione di fiducia presentata da Gerardo Bianco (DC) ed altri è approvata con 309 voti a favore, 60 contrari e 185 astenuti ( PDS).
Seduta n.175 - 6 maggio
Comunicazioni del governo: Ciampi presidente del Consiglio. Discussione: Bassanini, Caveri, Marte Ferrari, Ferri, Garavini, Labriola, Mastella, Nania, Napoli, Pannella, Parlato, Pioli, Caudio, Rapagna, Roich, Rutelli, Helga Thaler Aussenhofer, Zanone
Seduta n. 176 - 7 maggio
Replica: Ciampi presidente del Consiglio. Discussione e dichiarazioni di voto: Acciaro, Agostinacchio, Gerardo Bianco, Bodrato, Bogi, Emma Bonino, Bordon, Bossi, Caveri, Del Basso De Caro, Ebner, Ferri, Wilmo Ferrari, Fearrauto, Formentini, Gasparri, Chiara Ingrao, La Ganga, Lo Porto, Magri, Occhetto, Pannella, Pratesi, Reichlin, Ronchi
Votazione nominale sulla mozione di fiducia presentata da Gerardo Bianco e altri. Votanti 369 Favorevoli 309 Contrari 60 Astenuti 185
«l’Unità», 6 maggio 1993 [p.4] Fabrizio Rondolino, Il capo del governo oggi a Montecitorio per la fiducia con il “peso” della doccia fredda di Moody’s. Due priorità varare la legge elettorale e la finanziaria. DC e PSI ancora contrari all'esecutivo a termine . Ciampi alla prova della Camera. Sottosegretari alla vecchia maniera, c'è anche un inquisito ; Ecco i trentasei viceministro ; Piero Di Siena, “Avevamo ottenuto successi importanti “. “ Moody’s ci declassa? Lo fa perché non si fida della Lega” . Visco: “ Era meglio restare nel governo” [ intervista a Vincenzo Visco ] ; S. B. , “Sdegno e commiserazione per l’offerta alla Bonino di un sottosegretariato”
«l’Unità», 7maggio 1993 [p.1-pp.7-8] p.1- Massimo L. Salvadori. Il commento. La transizione ; p.1-p.7- Fabrizio Rondolino, Il presidente del Consiglio presenta il suo programma : al primo punto la risposta al quesito referendario. PDS, PRI, Verdi e Lega annunciano l'astensione. Sul governo a termine spaccatura nel PSI e dissensi nella DC. Ciampi: “A luglio la riforma elettorale” ; p.7- Il programma. Nuova legge maggioritaria rispettando il 18 aprile. Finanziaria entro luglio. E i BOT non si toccano. Riforma dell’immunità e “regole etiche” ; Bruno Miserendino, Il vecchio PSI minaccia rivolte. E c’è scontento anche in casa DC ; p.8- Alberto Leiss, I gruppi della Quercia della Camera e del Senato hanno deciso la posizione a larga maggioranza : dieci voti contrari dei comunisti democratici. Ingrao smentisce le voci di sue dimissioni dal partito. I parlamentari PDS scelgono l'astensione. Occhetto: si devono fare le nuove regole e andare alle urne ; Giorgio Frasca Polara, Sulla durata del governo s’accende lo scontro in aula
«l’Unità», 8 maggio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1- Editoriale, Mario Tronti, Stiamo in campo non lasciamolo solo ; Titolo : Fiducia al governo. 309 sì, 185 astenuti e 60 no. Il presidente non cede: “ Entro luglio la legge elettorale”. Salpa l’arca di Ciampi. Occhetto aiuteremo il cambiamento ; p.1-p.3- Fabrizio Rondolino, La fiducia al nuovo esecutivo votata con 309 sì e 185 astenuti. Solo 60 i contrari . A sorpresa si schiera a favore anche Pannella. Risposta alle pressioni di DC e PSI : “ Riforma entro luglio poi decideranno il Parlamento e il Quirinale” . L’intervento di Reichlin. La Camera promuove il governatore. Ciampi non arretra : il governo nasce per la legge elettorale ; Fabio Inwinkl , Il leader dei referendari dà il suo appoggio a Ciampi e spinge per una legge che ricalchi quella del Senato. “ Il governo intervenga”. Conferma del dialogo con Martinazzoli : ma lavoro per l'Alleanza democratica. Il sì di Segni: ma subito la riforma ; p.4- Giorgio Frasca Polara , La dichiarazione di voto sul governo del segretario del PDS. Riforma elettorale a doppio turno e poi le elezioni. L’appello alla sinistra a non precostituire divisioni dannose. La necessità di unire le forze del rinnovamento per fare l’alternanza. “ La nostra astensione è fiducia morale”. Occhetto: siamo creditori di una transizione rapida al nuovo ; Alberto Leiss, Il leader dei comunisti democratici spiega la sua astensione. Tortorella : “Scommetto ancora sull'unità è la chiave per aggregare la sinistra” [intervista ad Aldo Tortorella]; Chiara Ingrao vota contro “ trasparenza non rottura”
«La Stampa», 6 maggio 1993 [p.2] Alberto Rapisarda, DC. PSI, PLI e PSDI vogliono lo spazio necessario per rinnovarsi. “ No ad un governo a tempo”. Domani si vota la fiducia a Ciampi. Contro le elezioni anticipate è anche Pannella. Il PRI deciderà oggi l’astensione o il sostegno. Aperture dei Verdi, incognite da Mario Segni ; Lietta Tornabuoni, Persone. Oscar Luigi. Carlo Azeglio ; Ministri e sottosegretari ; m.g.b., Polemica. La rabbia dei radicali. Il gran rifiuto di Emma. “ Io sottosegretario ? Quasi un insulto”. Pannella : incredibile. Un offerta penosa che umilia 20 anni di impegno nel PR
«La Stampa», 7 maggio 1993 [pp.1-3] p.1- Titolo : Governo, subito la riforma elettorale. Si astengono PDS, Lega, PRI e Verdi. Strigliata di Ciampi : Italia da salvare. “ I Bot non si toccano”, ma arriva la stangata ; pp.1-2- Editoriale, Marcello Sorgi, E i partiti lo guardano in cagnesco ; p.2- Alberto Rapisarda, Ciampi severo alla Camera : “ Non basta un anno per pagare i conti di due decenni”. “ Riforma elettorale, precedenza assoluta”. Il voto stasera : ancora incertezza su chi si asterrà ; r.i. , Il discorso. La crisi in 10 capitoli.” Chiedo una fiducia anche morale”. E per un lapsus i milioni diventano miliardi ; r.r. , Finanziaria. Calmi, i bot non si toccano ; p.3- Augusto Minzolini, Opposizione sommersa ai programmi dell’ex governatore : parla coem un liquidatore. “ A Palazzo Chigi c’è un commissario”. “ Ma l’Italia non ha alternativa”. Spaventa : diciamo la verità il presidente è riuscito a tenersi in equilibrio ; Fabio Martini, Retroscena. Il patto dei sessanta. La DC del Sud alla riscossa. I notabili : partito forte o tutti a casa. “ Ciampi ha usato l’articolo 92 ma ha scelto i suoi ministri a Nord di Napoli” ; Massimo Gramellini, Personaggio. La requisitoria di Pannella. E Marco sgridò Ciampi. “ Lasci a noi la riforma elettorale”
«La Stampa», 8 maggio 1993 [p.1-4] pp.1-4- Alberto Rapisarda, Fiducia con 309 sì ( quadripartito e Pannella), 185 astenuti, 60 no. Ciampi convince la Camera. “ Sulle elezioni decida il Parlamento” ; p.4-r.int. , Sanità, si cambia sui ticket. Le 85 mila slittano a luglio ; [ Agi] , Chiara Ingrao : “Perché boccio Ciampi “
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11 maggio |
PCI – arrestato Renato Pollini , ex tesoriere del partito. |
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La Discussione sulla fiducia al Senato |
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10-12 maggio |
Senato – Si svolge la discussione sulle dichiarazioni programmatiche . La mozione di fiducia presentata da De Rosa (DC), Acquaviva (PSI) , Compagna (PRI), Bono Parrino (PSDI) è approvata con 162 voti a favore 36 contro e 50 astenuti.
Seduta n.150 - 6 maggio
Dichiarazioni programmatiche [allegato]
Seduta n. 151- 10 maggio
Discussione: Ersilia Salvato, Scognamiglio, Covatta, Salvi, Rastrelli, Dujany, Speroni, Icardi, Garraffa, Karl Ferrari, Molinari, Roveda
Seduta antimeridiana n. 152 - 11 maggio
Discussione: Lopez, Aris, Pagliarini, Rognoni, Dionisi, Mazzola, Bodo, Magliocchetti, Gibeltoni, Baldini, Paire, Manfredi, Vinci, Turini, Lorenzi, Fagni, Guglieri
Seduta pomeridiana n.153 -11 maggio
Discussione: Bono Parrino, Meduri, Procacci, Gualtieri, Martinazzoli, Crocetta, Tabladini, Cicchitto, Smuraglia, Campagna
Seduta n. 154 -12 maggio 1993
Replica: Ciampi presidente del Consiglio. Dichiarazioni di voto: Ronzani, De paoli, Biscardi, Dujany, Piz, Bono Parrino, Compagna, Molinari, Ferrara Salute, Pontone, Libertini, Speroni, Cossiga, Acquaviva, Ranieri, De Rosa
Voatzione nominale sulla mozione di fiducia presentata da De Rosa, Acquaviva, Compagna, Bono Parrino. Votanti 248 Favorevoli 162 Contrari 36 Astenuti 50
«l’Unità», 11 maggio 1993 [p.5] Fabrizio Rondolino, I cinque rappresentanti liberali minacciano di astenersi. “Che senso ha aver chiamato il governatore per pochi mesi? “. Ma l'esecutivo non dovrebbe correre pericoli. Il dibattito in aula. Salvi: “ Vogliamo una legge a doppio turno”. Mini rivolta del PLI , brivido per Ciampi. In Senato bis per la fiducia. Il PDS : esecutivo per la riforma
«l’Unità», 12 maggio 1993 [p.7] Fabrizio Rondolino, Un drappello di senatori democristiani si unisce alle incertezze liberali. L'astensione è un “no”, il non voto può far mancare il numero legale. Goliardate, dicono a palazzo Madama sicuri che la replica del presidente farà rientrare il dissenso. Il leader DC : sostegno non a tempo. Fiducia a rischio al Senato per Ciampi. PLI e DC minacciano ma Martinazzoli dice : appoggio convinto ; Cossiga incontra Mino : “ Io mi asterrò”
«l’Unità», 13 maggio 1993 [p.7] Fabrizio Rondolino, Il presidente del Consiglio al Senato ha tenuto fermo sulla durata del governo e sulla priorità alla riforma. “ Nell'esecutivo due squadre su legge elettorale ed economia. O tutto si tiene oppure tutto rischia di decadere “.Fiducia, un tranquillo bis per Ciampi PLI e dissidenti DC battono in ritirata e votano a favore ; Nedo Canetti, Il PDS : un esecutivo a termine ma “ produttivo” ; Vittorio Ragone, Un duro discorso in Senato. Rinasce il partito del piccone schierato per il presidenzialismo ? Cossiga si astiene e chiama a raccolta i suoi “ Attenti questo è un governo tecnocratico”
«La Stampa», 13 maggio 1993 [p.4] Alberto Rapisarda , Il Senato vota la fiducia al governo : rientrata la minacciata “ ribellione” del PLI e di parte della DC. Anche gli avversari aiutano Ciampi. PDS, Lega, PRI e Verdi si sono astenuti come alla Camera ma hanno fatto in modo che non mancasse il numero legale ; Fabio Martini, Show di Cossiga al Senato. Nella DC irrompe il presidenzialismo. Ma Martinazzoli boccia l’ipotesi : “Nasconde un vuoto di proposta politica”
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10 maggio |
Fausto Bertinotti leader di «Essere sindacato», la corrente di minoranza nella CGIL, insieme ad altri 28 dirigenti sindacali , criticando l’appoggio al governo Ciampi, annunciano la decisione di uscire dal PDS per schierarsi con la «sinistra d’opposizione».
«La Stampa», 11 maggio 1993 [p.3] Alberto Statera, Parla Bertinotti, D’Alema e Occhetto ? Sono loro i nipotini di Craxi e io non ci sto. Il sindacalista CGIL “ Un conservatore come Segni potrebbe oggi guidare il PDS” [ intervista a Fausto Bertinotti ] ; Molte critiche da PDS e CGIL. La Quercia rivolge un appello a Ingrao
«l’Unità», 11 maggio 1993 [p.4] A.L. ( Alberto Leiss) , Il leader CGIL di « Essere sindacato” annuncia con altri 28 di voler abbandonare condannando la scelta di appoggiare Ciampi. Ma molti sindacalisti dicono “no” allo strappo. Angius: “ Ragioni né esplicite né chiare”. Tortorella : “Far convivere anime diverse” . Chiarante: “ È sbagliato creare divisioni”. Tedesco: “ Mi dispiace, meglio la discussione”. Bertinotti ha deciso, esce dal PDS. Critiche dai comunisti democratici. Ingrao parlerà sabato ; Ritanna Armeni, Fausto Bertinotti motiva la sua uscita dal PDS. “ Oggi è prioritario sottrarre la gente all’omologazione all’ideologia del mercato”. “ Scelgo la sinistra d’opposizione” [ intervista a Fausto Bertinotti ] ; Alberto Leiss, L’ altra voce di “ Essere sindacato”: “È il momento di unire”. “ passivizzazione delle masse? Non capendo la realtà si rispone con un estremismo elitario”. Cremaschi : “ Caro Fausto, ora sbagli” [ intervista a Giorgio Cremaschi]
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11 maggio |
PDS - Renato Pollini , tesoriere del PCI dal 1982 al 1988 , è arrestato su mandato della Procura di Milano per . di corruzione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti. L’ accusa riguarda presunte tangenti per appalti e forniture alle Ferrovie dello Stato e imprese private tra il 1986-1988. Insieme a Pollini è arrestato, con le stesse accuse, Fausto Bartolini ex direttore del Conaco, il consorzio delle coperative « rosse» di costruzioni. Entrambi sono stati chiamati in causa da Giulio Caporali , ex consigliere delle FS, condannato per lo scandalo delle «lenzuola d’oro». La segreteria del PDS respinge ogni accusa, rinnova la sua fiducia ai giudici e chiede che si faccia rapidamente chiarezza.
«l’Unità», 12 maggio 1993 [pp.1-4 ] p.1- Titolo : Tangenti ferroviarie. Renato Pollini è accusato di corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico . La segreteria del PDS : “ Esprimiamo stima nei suoi confronti , si faccia subito chiarezza “.Arrestato l'amministratore PCI. La Quercia : “ Fiducia nei giudici, siamo estranei” ; Il commento. Coerenza , fiducia , verità ; p.2- Vittorio Ragone, Massimo D’Alema presidente del gruppo dei deputati PDS. “ Noi non c’entriamo” [ intervista a Massimo D’Alema] ; p.3- Marco Brando, Susanna Ripamonti, Tirato in ballo dall'ex consigliere delle FS, Giulio Caporali avrebbe incassato per il partito soldi su appalti attraverso le cooperative. In carcere anche dirigente del Consorzio nazionale costruzioni che è stato interrogato per quattro ore. Previsti nuovi sviluppi. Arrestato l’ex amministratore del PCI . Pollini accusato di corruzione e finanziamento illegale; Caporali, finito nelle lenzuola ; Natta : “ Aveva la mia fiducia e quella di Berlinguer “ ; Luca Martinelli, A Grosseto lo chiamano ancora “il sindaco” ; Il segretario DC : “Sto in silenzio” ; Alessandra Baduel, L’imprenditore Tognoli racconta il sistema “creato “ dal consultente dell’ex ministro Bernini. “ Confermo, ho pagato tangenti a DC e PSI ma non giuro sui soldi a Botteghe Oscure “ ; p.4- Rosanna Lampugnani, A Botteghe Oscure dopo la notizia-choc dell’arresto di Renato Pollini. “Lo stimiamo, dimostrerà di non aver avuto parte in quei reati”. Il commento di dirigenti e dipendenti nella sede della Quercia. Occhetto : “ Il nostro è un volto pulito, esprimo solidarietà”. Il PDS: “Abbiamo fiducia nei giudici”. “ Siamo estranei alle tangenti, si faccia presto chiarezza” ; Raffaele Capitani , Emilia, sconcerto e preoccupazione tra i militanti di base. “ Ma il nostro è un partito diverso”
«La Stampa», 12 maggio 1993 [p.2] p.1- Titolo : Arrestati l’ex segretario amministrativo del PCI Pollini e un manager delle Coop. Mani pulite, il ciclone sul PDS. Il partito : non c’entriamo, fiducia nei giudici ; p.2- Fabio Poletti, Il ciclone, annunciato, si abbatte sul PDS : in carcere anche manager coop. Arrestato l’ex tesoriere del PCI. Attonito Achille Occhetto : il PDS è totalmente estraneo. Pollini in carica dall’82 all’89, coinvolto da Caporali ; r.i. , La notizia sull’ “ Unità”. “ Noi non denunceremo complotti” ; Un “duro” nel partito e in Senato ; Pierluigi Battista, Errori e rimedi. Serra: “ Ora si venda tutto anche Botteghe Oscure”. “ Non bisognava scendere a patti col sistema tangentizio pur di mandare avanti la baracca” [ intervista a Michele Serra] ; p.3- Augusto Minzolini, Macaluso : l’avevo detto. Natta difende Pollini, oggi la conferenza stampa di Occhetto. “ Non facciamo come Craxi, confessiamo”. Manette eccellenti, una frustata sui deputati del PDS. Visco : ma il nostro è un nuovo partito. Turci : non scherzare ; Filippo Ceccarelli, La storia. I comunisti e i soldi. Il tabù dei soldi rossi. Così è morto il “ senso del peccato”. Addio alla cella monacale di Pajetta. Le slots machines alle Feste dell’Unità ; gio.bia. ( Giovanni Bianconi), Coop, la truffa nella truffa. Gli imprenditori trattennero i soldi destinati a PCI-PDS
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12 maggio |
Franco Nobili, presidente dell’IRI dal 1989 , è arrestato per corruzione e violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Le indagini , avviate da tempo , investono gli appalti per le Centrali elettriche di Montalto di Castro, di Brindisi e la costruzione della metropolitana di Roma e riguardano anche il periodo in cui Nobili ha guidato il Cogefar , quindi prima de 1989 . I giudici di Milano procedono all’ arresto sulla base delle deposizioni rese da vari manager e da Enzo Papi , successore di Nobili al Cogefar dopo il passaggio dell’azienda al gruppo FIAT , che sostiene di aver ereditato dal predecessore la pratica delle tangenti ai partiti, soprattutto DC e PSI . A Nobili dopo 2 mesi e mezzo di carcere saranno concessi gli arresti domiciliari , condannato in primo grado a 2 anni e 7 mesi, sarà assolto in Appello con formula piena nel 2000 .
«l’Unità», 13 maggio 1993 [p.3 ] Marco Brando, Susanna Ripamonti, A metterlo nei guai è stato Papi . Il manage Fiat ha raccontato ai magistrati di aver ereditato il sistema delle mazzette messo in piedi prima del passaggio dell'azienda al gruppo torinese un decennio di tangenti sugli appalti pagate soprattutto a DC e PSI. n carcere Nobili, presidente dell’ IRI . Corruzione aggravata e finanziamenti illegali ai partiti ; Gildo Campesano, Manager andreottiano con tante medaglie ; G. C. ( Gildo Campesano), La storia. Quel grande “salvagente pubblico” invecchiato e pieno di debiti
«La Stampa», 13 maggio 1993 [pp.1-3-p.5] p.1- Titolo : Il presidente IRI accusato di corruzione. Duro confronto in cella tra i manager PCI. Mani Pulite, in carcere Nobili. Occhetto : errori sì, ma non ho mai chiesto soldi ; pp.1-2- Editoriale, Mario Deaglio, La fine di un sistema ; p.2- Susanna Marzolla, Nobili subito portato a Milano e interrogato in carcere dai giudici di “ Mani Pulite”. In manetta all’alba il presidente dell’IRI. Per corruzione e violazione del finanziamento ai partiti. L’arresto dopo le testimonianze di Scipioni e Tornich ; [AdnKronos], Martinazzoli : “ Troviamo il modo per far subito i processi” ; p.3- Alberto Statera, Ritratto. Ascesa e caduta del presidente. Dall’oratorio al maggior gruppo statale, lascia una marea di debiti. Ma i suoi progetti diventarono un vero e proprio assillo per il senatore. L’amicizia con Cossiga nata per un piatto di minestra. Nobili, più curato che cardinale. Sempre un passo dietro l’amico Andreotti ; Sergio Luciano, Parla il predecessore. “ L’IRI nel fango, che dolore”. Prodi : ma credo ancora nel settore pubblico [ intervista a Romano Prodi] ; p.5- Augusto Minzolini, Replica del segretario : “ Anche noi sbagliamo e abbiamo debolezze, ma siamo puliti”. “ Non ho mai detto : passi alla cassa”. Occhetto : il PDS non fa parte del sistema –corruzione ; Mauro Anselmo, Falce e mazzette. “ Una volta Togliatti mi contestò per le trattenute sul suo stipendio. Natta racconta il compagno Pollini “ Per noi le tangenti sono il peccato” [ intervista a Alessandro Natta] ; Fabio Poletti, Confronto fra le urla. Tra Bartolini ( Coop) e Caporali tensione e posizioni immutate ; Pierangelo Sapegno, Il caso. Indagini sull’impero. Quel granaio rosso in Emilia. Le Coop, appalti per 3200 miliardi l’anno
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12-13 maggio |
vedi ADn kronos
Scheda dei lavori preparatori
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12 maggio |
Arrestato il presidente dell’IRI Franco Nobili, è indiziato di corruzione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti. Alla presidenza dell’IRI sarà nominato Romano Prodi che aveva già ricoperto l’incarico |
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13 maggio |
Camera - È approvata l’abolizione dell’immunità parlamentare. 489 voti a favore, 3 contrari e 6 astensioni. L’istituto resta in vigore solo per l’arresto, la perquisizione e gli interventi restrittivi delle libertà personali e di opinione. Il testo passa al Senato e trattandosi di una modifica dell’articolo 68 della Costituzione saranno necessari altri due voti da parte di entrambi i rami del Parlamento con un intervallo di tre mesi . Il testo definitivo sarà approvato il 29 ottobre 1993.
Scheda dei lavori
«l’Unità», 14 maggio 1993 [p.4 ] Giorgio Frasca Polara, Larga maggioranza a Montecitorio a favore della riforma. I parlamentari inquisiti per reati comuni perdono lo “scudo”. Ora passa al Senato, e poi di nuovo nei due rami del Parlamento. In attesa del sì definitivo, autorizzazioni a voto palese. Immunità, l’addio della Camera. Si marcia verso l’abolizione , ieri il primo sì dei deputati ; Nedo Canetti, Libertini e Boniver si scoprono fans del voto segreto
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13 maggio |
Senato - È approvata, con voto palese, l’autorizzazione a procedere nei confronti di Giulio Andreotti , accusato dai giudici di Palermo di concorso in associazione mafiosa sulla base delle dichiarazioni rese da alcuni pentiti di mafia . Vota a favore lo stesso Andreotti, che nei giorni precedenti aveva già dichiarato di rinunciare all’immunità parlamentare.
IX Legislatura Senato della Repubblica Seduta n. 155 -13 maggio 1993
«l’Unità», 13 maggio 1993 [p.8 ] Giuseppe F. Mennella, L'ex presidente del Consiglio, che ha chiesto la concessione dell’autorizzazione a procedere, è accusato di “concorso in associazione di tipo mafioso». Si voterà a scrutinio palese. Attesa per il discorso di “ re Giulio” e per l'atteggiamento DC. Si indagherà su Andreotti? Oggi il voto del Senato
«l’Unità», 14 maggio 1993 [p.8 ] Giuseppe F. Mennella, La caduta di re Giulio. Con voto palese a stragrande maggioranza è arrivato il via alle indagini dei giudici palermitani che accusano l'ex presidente del Consiglio di concorso in associazione mafiosa. “Giulio” ai pentiti : “Chi calunnia non può stare tranquillo”. Palermo può indagare su Andreotti. Sì del Senato all’autorizzazione a procedere per il senatore DC ; Reazioni positive dopo il sì. Il PDS : “ Una pagina nuova”. La DC : “Quella del senatore è stata una scelta onorevole”. Pellegrino : “ Il buon senso ha trionfato” ; Altre richieste a procedere, Due no e quattro sì ; Attestati di solidarietà al “comandante Bulow” . Indiganzione verso il deputato PLI. “ Pagliacciata” di Sgarbi in aula “ Taci, assassino” a Boldrini
«La Stampa», 14 maggio 1993 [p.5] Giovanni Bianconi, L’ex presidente del Consiglio : “ Ma i pentiti calunniatori non possono restare impuniti”. Andreotti : sono pronto, giudicatemi. E rivela di aver parlato per 5 ore con Caselli ; Luigi Manconi, Provocazioni. Un D’Annunzio di serie B ; Maria Grazia Bruzzone, Il caso. La politica degli insulti. “ Bastardo assassino”. Sgarbi, show al Senato. Il critico attacca il pi diessino Boldrini. Spadolini lo caccia dall’aula,poi scrive a Napolitano prendi provvedimenti
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13 maggio |
Avviso di garanzia per Valdo Spini ( PSI) , attuale ministro dell’Ambiente. L’accusa è di abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui fondi per gli aiuti all’Albania e risale al periodo in cui Spini era sottosegretario agli Esteri. Nell’inchiesta figurano anche l’ex ministro degli Esteri Gianni De Michelis e l’ex sottosegretario Claudio Vitalone. Le immediate dimissioni del ministro dell’Ambiente sono respinte dal presidente del Consiglio Ciampi che rinnova la fiducia a Spini.
«l’Unità», 14 maggio 1993 [p.9] Ninni Andriolo, Il ministro dell'Ambiente, ex sottosegretario agli Esteri , coinvolto nell'inchiesta sugli aiuti italiani all'Albania. “ Il mio incarico è ha disposizione di Ciampi, chiederò di essere ascoltato” . Dodici i provvedimenti emessi dalla Procura di Roma. Cooperazione, “ avviso” per Valdo Spini. Abuso in atti d'ufficio . Indagati anche Vitalone e De Michelis
«La Stampa», 14 maggio 1993 [p.2] Alberto Rapisarda, Inchiesta cooperazione : concorso con Vitalone per abuso in atti d’ufficio. “ Avviso” al ministro Valdo Spini. Ma Ciampi gli dice : rimani al governo
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13 maggio |
PDS – Alla vigilia della assemblea di Alleanza democratica che si aprirà il 15 maggio, 22 dirigenti del partito si schierano a favore del movimento promosso da Mario Segni.
«La Stampa», 14 maggio 1993 [p.2] Massimo Gramellini, Due documenti opposti su “ Alleanza”. Fronte unito con Segni ? è spaccatura nel PDS. Occhetto pubblica una lettera aperta : “ Caro Ingrao devi restare con noi”
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14 maggio |
Promosso dalla Commissione Antimafia si svolge a Roma il Forum sull’economia criminale. Introduce i lavori Luciano Violante presidente della Commissione. Intervengono il presidente del Consiglio Carlo Aurelio Ciampi , il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, il ministro degli interni Nicola Mancino. Lo stesso giorno, in serata, l’autobomba a via Fauro nei pressi del teatro Parioli.
«l’Unità», 15 maggio 1993 [p.4] Enrico Fierro, Forum sull’economia criminale presentato da Luciano Violante. Un business di 26mila miliardi l’anno che dà lavoro a 170mila persone. Mercato finanziario e appalti : questi i settori di intervento. Rischiamo di essere i banditi d’Europa . Amato: “Vani i certificati antimafia”. Ciampi: strozzati dai capitali sporchi ; Luciano Violante, Il libro . Così governa la camorra campana
«La Stampa», 15 maggio 1993 [p.2] Giovanni Bianconi, E il governatore Fazio chiede aiuto agli imprenditori : la lotta ai boss è un investimento. “ La mafia minaccia l’economia del Paese”. L’allarme di Ciampi, Mancini : temiamo nuove stragi. Il ministro aveva detto : “ Cosa nostra ha perso consenso : e adesso c’è pericolo di una svolta terroristica”
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14 maggio |
Roma - Alle 21,30 in via Ruggero Fauro , nei pressi del Teatro Parioli , esplode un ordigno al tritolo nascosto in una FIAT 126. Sfuggono all’attentato il giornalista Maurizio Costanzo e la sua compagnia Maria De Filippi che proprio allora stanno passando in via Fauro , ferito invece il loro autista. Ingenti danni ad alcuni palazzi circostanti e 23 persone ferite. Secondo gli inquirenti un attentato mafioso per punire il popolare conduttore che in varie puntate del suo spettacolo televisivo , « il Costanzo Show», ha attaccato violentemente Cosa Nostra.
«l’Unità», 15 maggio 1993 [p.1-p.3] p.1- Esplosione dopo le 21,30 vicino al teatro Parioli da cui il conduttore , rimasto illeso, era appena uscito. Semidistrutto un palazzo. In mattinata era stato il presidente del Consiglio Ciampi a dare l’allarme : “ Cosa Nostra ci sta portando fuori dall’Europa “. Autobomba nel cuore di Roma. Maurizio Costanzo l'obiettivo? Decine di feriti ; p.3- Carlo Fiorini, Anna Tarquini, Autobomba a Roma. L'attentato vicino al teatro del “ Maurizio Costanzo show” dal quale il conduttore si era appena allontanato . Era lui l'obiettivo? Il capo della polizia : “Vogliono seminare il terrore” . Occhetto: “Un rigurgito della strategia della tensione”. Un boato, scene di guerra a Parioli. L’esplosione sventra un palazzo., poteva essere una strage ; Anna Garambonis, Il conduttore in passato aveva ricevuto minacce di stampo mafioso. Maurizio Costanzo: “Io l'obiettivo? Non credo, ma non mi fermeranno” ; Alessandra Baduel, Maristella Jervasi, Il drammatico racconto dei feriti. Diciotto persone ricoverate in ospedale. Il più grave rischia di perdere un occhio. “Una luce immensa, la macchina in aria , le schegge” ; “Ero in teatro, poi …” il racconto di Chicco Testa
«La Stampa», 15 maggio 1993 [pp.1-3] p.1- Esplosione vicino al teatro Parioli dopo l’allarme-mafia di Ciampi e mancino. Autobomba a Roma, decine di feriti. Maurizio Costanzo è sfuggito all’attentato ; p.2- Enrico Deaglio, L’analisi. Per la prima volta nel mirino c’è la TV ; Luigi Sugliano, Il capo della polizia. “ Vogliono seminare il panico”. Parisi : Hanno sparato nel mucchio [ intervista a Vincenzo Parisi ] ; p.3- Francesco Grignetti, L’ordigno sventra il palazzo dove abita un magistrato, una voragine di due metri, diciotto i feriti. Autobomba ai Parioli fa tremare Roma. L’esplosione mentre Costanzo sta lasciando il teatro ; Andrea di Robilant , “ Sembrava fosse Palermo”. Parlano i testimoni in via Fauro. “ Abbiamo visto i tavolini volare” ; Francesco La Licata, Il Bersaglio. L’anchorman di Canale 5. Cosa Nostra ha punito lo show con Madonia ? ; Nevio Boni, Il giornalista dopo l’agguato. “ Un boato, vetri ovunque il mio autista era ferito”. “ Ero insieme con la mia compagna. Un passante ci ha soccorsi” [ intervista a Maurizio Costanzo ]
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15 maggio |
Pietro Ingrao , nonostante i ripetuti appelli dei vari dirigenti del PDS , alla riunione della componente dei comunisti che si svolge all’ Istituto delle Frattocchie democratici annuncia la sua decisione di uscire dal PDS. Nel suo intervento una dura critica alla scelta del partito di astenersi e nei fatti appoggiare la formazione del governo Ciampi e alla svolta moderata e leaderistica ormai in atto nel PDS. Solo Giancarlo Aresta e Mario Santostasi seguono l’esempio del leader della componente, dissentono invece Aldo Tortorella , Giuseppe Chiarante e Gavino Angius che restano alla guida dei comunisti democratici all’interno del partito. Lo stesso giorno Achille Occhetto partecipa alla convenzione di Alleanza democratica dove propone di unire sinistra e progressisti.
Riunione dell’area dei comunisti italiani Frattocchie 15 maggio 1993 [ registrazione da Radio radicale ]
«l’Unità», 15 maggio 1993 [p. 5] Stefano Bocconetti, Il leader del comunisti democratici ha preparato sette cartelle per motivare la sua decisione : quasi certamente sarà l’abbandono “ individuale” della Quercia. In contemporanea si terrà il confronto su Alleanza democratica con Occhetto. In tanti si schierano : sì alle aggregazioni ma il partito “non si scioglie”. Ingrao e PDS, è il giorno dell’addio ? Oggi annuncia la sua scelta. Molti appelli : non dividiamoci ; Alberto Leiss, Il segretario della Quercia a Pescara difende il ruolo e l’immagine del partito “ Noi non abbiamo fatto parte del sistema delle tangenti”. La telefonata a Ingrao. Occhetto : caro Pietro, ti chiedo di restare. “ PDS centrale per il Polo progressista”
«l’Unità», 16 maggio 1993 [pp.1-2-pp. 6-7] p.1- L'anziano leader : “Qui vedo solo buio”. La Quercia si confronta su Alleanza democratica. Ingrao tra le lacrime: “Esco dal PDS”. Occhetto: “ Uniremo sinistra e progressisti “ ; pp.1-2- Piero Sansonetti, Lo strappo di Ingrao ; p. 6- Roberto Roscani , La storia di Pietro Ingrao attraverso una milizia di e oltre 50 anni. Dalla passione giovanile per la poesia alla scelta antifascista. Direttore de «l'Unità» e nel 1976 presidente della Camera. Dai contrasto all’XI Congresso alla polemica contro la Bolognina. Il comunista eretico. La lunga stagione con Togliatti e poi portabandiera del dissenso ; p. 7- Alberto Leiss, Il dirigente dei comunisti democratici ha annunciato ieri il suo addio alla Quercia. Dure accuse per l'appoggio a Ciampi. “ Questo è diventato un partito leaderistico”. “Vedo solo buio, me ne vado “. Ingrao abbandona in lacrime : “ Non è una separazione” ; “Nessun partitino”. Tra i prossimi impegni il Tg3 e “ il Manifesto” ? ; Stefano Bocconetti, Le reazioni dei comunisti democratici alla scelta di Ingrao : soltanto Aresta e Santostasi scelgono di uscire, Tortorella: Non è esatto dare per conclusa la parabola moderata della destra “. La sua area non lo segue, ma chiede il Congresso ; Martinazzoli invece dice : “ è ancora comunista” . Le reazioni nella Quercia : “ Mi dispiace è un errore”
«La Stampa», 15 maggio 1993 [p.5] r.i. , Il poeta sconfitto decide oggi lo strappo dal PDS. Occhetto e Angius gli lanciano un appello : resta. Con Pietro l’intransigente anche gli apostoli in fuga ; Filippo Ceccarelli , Il caso. L’ ingraismo di sinistra
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15 maggio |
Verso Alleanza democratica – Alla Convenzione che si svolge al Palazzo dei Congressi a Roma partecipa anche il segretario del PDS Achille Occhetto. Numerosa la presenza di dirigenti pidiessini favorevoli all’iniziativa di Mario Segni , considerata invece di segno moderato dall’area dei comunisti italiani guidata da Aldo Tortorella e Giuseppe Chiarante.
«l’Unità», 16 maggio 1993 [p.5] Stefano Di Michele, Il segretario della Quercia all’incontro con i sostenitori di Alleanza democratica : “Non vogliamo una scelta tra due moderatismi . Segni? Deve ancora dir e tante cose …” . “L'uscita di Ingrao ? Si perpetua il dramma delle rotture” . “Il PDS unirà sinistra e progressisti”. Occhietto: “ La scelta di Ingrao addolora, ancora divisioni . ..” ; Fabio Inwinkl , La soddisfazione di Alleanza. “ è il percorso della Bolognina
«La Stampa», 15 maggio 1993 [p.4] Pierluigi Battista, Si apre la convention : il PDS incontra Segni ed Ayala con molte perplessità. Occhetto preannuncia il suo “ no grazie” all’idea di confluire in un nuovo partito. Ma tutta la Quercia si ribella all’idea di un supergruppo sottomesso alla leadership dei Popolari per la riforma. L’allegra famigli di AD. Alleanza democratica cerca l’identità
«La Stampa», 16 maggio 1993 [p.4] Fabio Martini, Al Convegno di Alleanza democratica gli uomini della Quercia accusano il partino. “ Caro PDS, sei già invecchiato”. Bordon : è ora che la sinistra accenda una luce nel buio. Ma Occhetto avverte : compagni, attenti a evitare spaccature
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15 maggio |
Il ministro del Tesoro Piero Barucci, d’intesa con i ministri dell’Industria Paolo Savona e del Bilancio Luigi Spaventa, nomina Romano Prodi presidente dell’IRI in sostituzione di Franco Nobili arrestato il 12 maggio. Romano Prodi ha già ricoperto l’incarico dal 1982 al 1989.
«La Stampa», 16 maggio 1993 [p.1-p.8] p.1-p. 8- Mario Deaglio, Al posto di Nobili. E Prodi torna all’IRI ; p. 8- Roberto Ippolito, Tutte le spine che troverà nel gruppo IRI il neopresidente –bis. “Ricomincio dalla SME “ Obiettivo numero uno : privatizzare. Fu l’antesisgnano delle cessioni ai privati. Oggi potrà operare con le nuove regole dettate da Amato e recepite da Ciampi. Prossimo alla vendita il gruppo alimentare. Tra i pretendenti Barilla e Berluscconi ; Un coro si sì. “ È una scelta di prim’ordine”
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18 maggio |
La Danimarca, che il 2 giugno 1992 aveva respinto l’unione politico-monetaria europea con il 50,7 % , con un nuovo referendum approva il Trattato di Maastricht con il 56,8%. L’affluenza alle urne è dell’85% . Il 2 giugno 1992 l’unione politico-monetaria era stata respinta con il 50,7% . Il voto scatena violente protesta da parte di anarchici ed estremisti nel quartiere di Norrebro nella capitale. Protagonisti degli scontri i giovani chiamati « Bz ». Nelle manifestazioni antieuropa : 34 feriti e altrettanti arrestati.
«l’Unità», 19 maggio 1993 [p.13] Silvio Trevisani, Referendum danese. In Danimarca vince il “Sì “ all'Unione Europea. Favorevoli al trattato il 56,8%. L'opposizione al 43,2% . Alta l'affluenza alle urne. Dopo un anno di impasse la CEE plaude al ripensamento. Giovani in rivolta contro l'esito del voto in un quartiere della capitale. Annullato il divorzio dall’Europa. Maastrich ridotto cancella il gran rifiuto di Copenhagen ; Sergio Segre, Un anno perduto pericolosamente ; Le deroghe concesse ai danesi ; Ratifica, ora tocca gli inglesi fanalino di coda ; Antonio Pollio Salmbeni, La crisi del sistema di cambi europei dimostra che l’integrazione resta un'illusione. Sme, fine della solidarietà monetaria
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18 maggio |
In un casolare nei pressi di Caltagirone è arrestato Nitto Santapaola, latitante da 11 anni e indicato dai pentiti come uno dei principali esponenti della cupola mafiosa.
«l’Unità», 19 maggio 1993 [pp.1-4] p.1- Titolo : Uno dei più feroci capi di Cosa Nostra preso in un cascinale a Catania dagli uomini dello “ SCO” .Er a con la moglie. Non ha opposto resistenza e a chi gli ha messo le manette ha detto : “Prim a o poi doveva succedere” . Soddisfazione di Scalfaro. La disfatta dei generali mafiosi. Preso Nitto Santapaola dopo 11 anni di latitanza ; Editoriale, Franco Cazzola, A ciascuno il suo ; p.2- Nuccio Ciconte , Pino Arlacchi. Sociologo, autore di libri e ricerche su Cosa Nostra. “ Ecco Nitto, il parvenu della mafia” [ intervista a Pino Arlacchi] ; p.3- Walter Rizzo, La fine di un boss. Gli agenti del Servizio centrale operativo lo hanno sopreso all'alba in una masseria nelle campagne di Caltagirone. Era a letto con la moglie, sotto il comodino teneva una calibro 9. Si è arreso così : “ Era destino che finisse, ogni cosa finisce... “. Il “ cacciatore” è finito nella rete. Catturato Santapaola. La “ grande fuga” durava 11 anni ; Paolo Tucci, Antonio Manganelli : “ In quel momento ho pensato a Falcone “ [ intervista a Antonio Manganelli ]; Ninni Andriolo , “ Nitto” è nato 54 anni fa nel quartiere di San Cristoforo. Omicidi, stragi , vendette, ma i ragazzi della sua zona lo disegnarono come un “dio”. Per qualcuno era un angelo biondo ; Ancora in libertà venticinque super-ricercati ; p.4- Saverio Lodato, “ Il capo di Cosa Nostra è stato ‘tradito’ , la cattura di Santapaolo è. invece, la conclusione di un paziente, tenace lavoro d'indagine”. Il magistrato che ha diretto Falcone e Borsellino solleva inquietanti interrogativi : “ Dove sono finite le loro agende elettroniche ? ”. “Più importante dell'arresto di Riina” . Caponnetto : “Quando un superlatitante lo si cerca sul serio ..” [intervista a Antonino Caponetto] ; Fabrizio Roncone, Da Violante a Caselli, ad Ayala, l'invito a non sopravalutare il colpo: “ Ma la guerra a Cosa Nostra è ancora lunga” ; Proteste all’Ucciardone : “ Sono nervosi per la cattura del boss”. Mancino : “ è una bella alba ma la mafia non è ancora sconfitta”
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19 maggio |
PRC – La Direzione respinge la proposta di unità d’azione con il PDS avanzata dal segretario, Sergio Garavini. Votano a favore Serri, Russo Spena, Pettinari, Vendola, Nappi, Fagni, Lopez, Giordano, Maselli, Castellina, Crucianelli, Melandri, Tripodi, Magri contro Cossutta, Libertini, Salvato, Rizzo, Speranza, Tarantino, Cuffaro, Galante, Mascia, Caponi, Pestalozza, Diliberto, Cappelloni, Arata, Albertini.
«l’Unità», 19 maggio 1993 [p.7] Stefano Bocconetti, Rinviata ad oggi la conclusione della Direzione. Il segretario irritato con Libertini. Rifondazione ormai è scontro aperto. Garavini : “ È in discussione la leadership”
«l’Unità», 20 maggio 1993 [p.7] Rosanna Lampugnani, In Direzione 15 contro 15 : partito alla francese o aperto a sinistra ? Garavini contro Cossutta e Libertini. Rifondazione comunista si spacca in due. Garavini resta segretario di Rifondazioe comunista, ma il partito è spaccato. La sua relazione ha ottenuto il consenso solo dalla metà della direzione. La conta è iniziata: da un lato il segretario, i giovani e Lucio Magri, dall'altra Cossutta, Salvato, Libertini . A quest'ultimo Garavini dice: “ L’intervista al Corriere ha alimentato una campagna di sospetti” . Lo scontro vero: partito alla francese o aperto a sinistra?
«l’Unità», 21 maggio 1993 [p.5] Rosanna Lampugnani, Dopo la “ sfiducia” parla il segretario di Rifondazione. “ Non accetto logiche di gruppo e posizioni settarie”. Garavini : “ Io voglio unire Cossutta vede solo nemici [intervista a Sergio Garavini]
«La Stampa», 20 maggio 1993 [p.5] Maria Corbi, Il segretario accusato di giudizi troppo duri sui compagni. Cossutta : “ I partiti non nascono in laboratorio”. Rifondazione divisa, “ bocciato Garavini. Libertini : si crede Mao Tse-tung. Spunta il fantasma Ingrao
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18 maggio |
Camera – 13 maggio inizio discussione
XI Legislatura Camera dei deputati
Seduta n.182 -18 maggio 1993 Seduta n.184 – 20 maggio 1993
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19 maggio |
Genova – Arrestato il sindaco Claudio Burlando ( PDS) è accusato di reati amministrativi, in particolare un parcheggio e un sottopasso realizzati nell’ambito delle «Colombiane». Immediata solidarietà del PDS che sostiene la sua innocenza.
«l’Unità», 20 maggio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1- Editoriale, Enzo Roggi , Non è la Milano di Mario Chiesa ; Claudio Burlando è sotto inchiesta per reati inerenti l’amministrazione della città. Nel mirino dei giudici un parcheggio e un sottovia. Occhetto: credo nella sua onestà. Arrestato sindaco dì Genova . PDS: abbiamo fiducia in lui ; p.3- Rossella Michienzi, Il provvedimento che ipotizza reati di abuso in atti d'ufficio e truffa è stato adottato nell'ambito dell'inchiesta sul sottopasso di piazza Caricamento , una delle realizzazioni delle Colombiane. In carcere un assessore della Quercia , un imprenditore e quattro tecnici. Arrestato il sindaco PDS di Genova Claudio Burlando sott'accusa per alcune e pubbliche ; Decine di messaggi di solidarietà. Imbeni : “ Commessa un’ingiustizia” . “ È stato colpito un uomo onesto e capace” ; Monica Ricci- Sargentini , Claudio Montaldo . “ Amministratori seri nessun dubbio sulla loro correttezza ” [ Intervista a Claudio Monaldo ] ; R.M. (Rossella Michienzi ) Ingegnere elettronico prestato alla politica ; p.4- Stefano Bocconetti, La reazione del coordinamento PDS all’arresto di Genova. Un dibattito sulle alleanze per un polo progressista. Decisi incontri con le forze di sinistra e con Segni. Un'assemblea nazionale dopo le elezioni amministrative “Siamo certi dell'onestà di Burlando”. Occhetto: “Un Consiglio nazionale su temi congressuali “
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19 maggio |
I giudici del pool di Mani Pulite presentano un ricorso alla Corte di Cassazione per la mancata autorizzazione della Camera per Bettino Craxi, contestualmente inviano alla Camera una nuova richiesta di autorizzazione a procedere per ex segretario del PSI accusato di aver preso tangenti per appalti ANAS e ENEL
«l’Unità», 20 maggio 1993 [p.5] Gianni Cipriani, Il conflitto dopo il diniego da parte di Senato e Camera dei deputati di concedere di concedere l’autorizzazione a procedere per Citaristi e l’ex capo PSI. A Montecitorio un “nuovo” carteggio contro l’ex capo del Garofano accusato di aver preso soldi per gli appalti Anas e quelli Enel . Tangenti, presentato il ricorso su Craxi . I giudici milanesi portano dossier alla e Costituzionale
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19 maggio |
Camera – Sospesa , a causa della gazzarra inscenata dai deputati del MSI, la seduta in cui si discute la riforma della Rai TV. Nei giorni precedenti la discussione è stata più volte rinviata per mancanza del numero legale. Sospesi per 15 giorni i deputati del MSI Teodoro Buontempo e Marenco
«l’Unità», 20 maggio 1993 [p.8] Silvia Garambois, Dopo una giornata in cui la maggioranza ha fatto più volte mancare il numero legale sulla riforma dell'ente radiotelevisivo in serata la messa in scena del MSI. Buontempo e Marenco espulsi dall’aula. Durissima nota del presidente Napolitano. Stamattina la riunione dei capigruppo. I giornalisti in assemblea a Saxa Rubra. Gazzarra missina contro la legge RAI. Il partito del “ commissario” blocca i lavori
«La Stampa», 20 maggio 1993 [p.2] r.i. , La Camera non vota la legge : prima manca il numero legale, poi le intemperanze di due missini. Risse e assenteismo sulla riforma RAI. I deputati Buontempo e Marenco sospesi per 15 giorni. Napolitano episodio grave, dubbi sul futuro della Camera
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20 maggio
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PSI - Giorgio Benvenuto lascia la segreteria del Psi, denunciando le resistenze degli apparati craxiani che impediscono ogni possibilità di rinnovamento del partito.
«l’Unità», 21 maggio 1993 [p.5] p.1- Drammatico scontro nella segreteria e alla fine i rinnovatori gettano la spugna. Abbandonano anche Giugni, Mattina e Manca . Soddisfatti i fedelissimi di Craxi. Benvenuto: ho perso, lascio. Pioggia di dimissioni nel PSI. Occhetto: “ Confederiamo la sinistra” ; Editoriale, Mario Tronti , Non ci si rassegna ad una fine così ; p.3- Bruno Miserendino , Il segretario socialista si dimette insieme con Giugni, Manca , Raffaelli, Mattina, Del Bue e Cazzola. “L'unica via era rompere col passato”. I rinnovatori tentano di dare vita ad un “movimento di rinascita”. La restaurazione a via del Corso: reggenza craxiana fino al Congresso. “ Mi ha sconfitto il vecchio PSI”. Benvenuto sbatte la porta : i socialisti verranno con me ; Vittorio Ragone, La scelta di Giorgio. “Volevano un fantoccio È stato un atto indispensabile” [intervista a Giorgio Benvenuto” ; Luciana Di Mauro, E Craxi al Raphael assapora la sua rivincita ; p.4- Stefano Di Michele , Clima di disfatta tra i dirigenti del rinnovamento. Mattina : “ Non so se riusciremo a sopravvivere . Lo sconforto di Giugni , Tamburrano e Cazzola. Solo Intini non si scompone : “ Abbiamo visto di peggio” . La grande paura del PSI: “ È la fine”. E ora c'è chi sogna un “ Partito socialista autentico” ; Letizia Paolozzi , Coen : “ Hanno annullato Benvenuto perché pensano di salvare solo se stessi” [ Intervista a Federico Coen ] ; Le reazioni alla decisione dell’ex segretario . Sconcerto fra i sindacalisti. Tornano gli autoconvocati
«La Stampa», 21 maggio 1993 [pp.1-3] p.1- Caos a via del Corso, Giugni lascia la presidenza. Martedì nuovo segretario. Benvenuto si dimette, PSI in agonia. “ Fondo Alleanza socialista, senza gli inquisiti” ; pp.1-2- Filippo Ceccarelli, L’ingenuo e i cattivi ; Gianni Vattimo, Turati affoga nei debiti ; p.2- f.m. ( Fabio Martini), Da La Ganga a Intini a Lagorio, un coro di contestazioni alla leadership di Giorgio Benvenuto. PSI, il giorno dei notabili in rivolta. “ Il segretario ha rinnegato tutto il passato : un errore. Che ha fatto in questi 15 anni ? È vissuto sotto il cavolo” ; r.int. , Enzo Mattina: “ Ecco le tappe per la nuova Costituente” ; p.3- Fabio Martini, Direzione martedì. “ Mi hanno sconfitto ma incontrerò tutti quelli che vogliono impegnarsi”. “ Compagni, sono il vostro ex segretario”. Benvenuto se ne va, sul PSI l’ombra della scissione ; Augusto Minzolini, Retroscena. Tra le macerie del Garofano. Il nuovo PSI ha già un nome. Con l’ex leader, Spini, Giugni e Manca. Si chiama “ Alleanza socialista per la federazione democratica”. De Michelis : vogliono portare la nostra sigla in dote al PDS ; Maria Corbi, Il giornale. Protesta in discoteca. Danza del ventre e musica rock contro la chiusura dell’ “ Avanti
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20 maggio |
PDS – Achille Occhetto parlando a Napoli lancia la proposta di confederare la sinistra : unità di programmi e senza pregiudiziali di sigle.
«l’Unità», 21 maggio 1993 [p.5] Stefano Bocconetti, Il leader della Quercia parla a Napoli . “Nessuna volontà egemonica, ma progetti. Basta con la mistica della sconfitta”. Solidarietà a Benvenuto: “Un atto di lotta”. Fiducia nell'onestà del sindaco di Genova e nell’operato della magistratura. “ Accelerare i processi ? Parlamento e governo diano ai giudici gli strumenti per farlo”. Occhetto : “ Confederiamo la sinistra. Unità sui programmi , senza pregiudiziali di sigle
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20 maggio |
PLI – Direzione : approvata la convocazione del Congresso straordinario per l’ 8 luglio. Rimandata alla discussione del Consiglio nazionale del 28 maggio la proposta del presidente del partito Valerio Zanone di affidare ad un Comitato di reggenza la direzione del partito fino allo svolgimento del Congresso
«l’Unità», 21 maggio 1993 [p.5] PLI allo sbando, Congresso a luglio
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20 maggio |
Nell’anniversario della strage di Capaci maratona TV di tre ore contro la mafia promossa a reti unite dal Maurizio Costanzo Show e Michele Santoro
«La Stampa», 20 maggio 1993 [p. 2] Massimo Gramellini, Nell’anniversario della strage di Capaci l’unico sopravvissuto denuncia : lo Stato mi dimentica . Maratotona in TV contro Cosa Nostra. Reti unite con tre ore non stop di Costanzo e Santoro
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25 maggio |
Giulio Andreotti , su sua sollecitazione , è interrogato per cinque ore dal procuratore capo di Roma Vittorio Mele e dal sostituto Giovanni Salvi in quanto inquisito per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli avvenuto a Roma il 20 marzo del 1979 , insieme ai boss mafiosi Giuseppe Badalamenti e Nicola Calò. L’inchiesta nasce dalle dichiarazioni fatte negli USA da Tommaso Buscetta secondo il quale Stefano Bontade, nel 1980, gli aveva riferito che l’omicidio del direttore di «OP» era stato “ fatto” da lui e Nicola Badalamenti su richiesta dei cugini Salvo in quanto Pecorelli era in possesso di rivelazioni politiche collegate al sequestro Moro e Andreotti era preoccupato che tali segreti potessero essere rivelati. Il senatore smentisce le accuse e dichiara di non aver mai conosciuto i mafiosi organizzatori ed esecutori dell’omicidio. La Procura di Roma , su richiesta di Andreotti , attende nuove memorie difensive per inoltrare la richiesta di autorizzazione a procedere che sarà inviata al Seanto il 9 giugno.
«l’Unità», 27 maggio 1993 [p.1-p.3] p.1- Titolo : Nuova bomba giudiziaria. I giudici della Procura di Roma lo hanno interrogato per 5 ore anche sul rapimento Moro. Era stato Buscetta ad accusarlo . Avrebbe agito insieme con i boss Badalamentii e Calò. Caso Pecorelli: Andreotti indagato . L'ex leader DC sospettato di concorso in omicidio ; Editoriale, Giuseppe Caldarola, Brutte storie in nome dell’Ovest ; p.3- Giampaolo Tucci, I giudici di Roma sull'assassinio del giornalista. Con il senatore , sono sotto inchiesta i boss mafiosi Badalamenti e Calò. Sentito, come testimone anche l’ex ministro e magistrato Vitalone. Tutto parte dalle dichiarazioni del pentito di Cosa Nostra Buscetta. Andreotti indagato per omicidio. I segreti del caso Moro dietro la morte di Pecorelli ; Il senatore smentisce Laura Cassarà : “ I cugini Salvo non avevano il mio telefono” ; Gianni Cipriani, De Lutiis : “ Molti volevano eliminare Pecorelli” [ intervista a Giuseppe De Lutiis]
«La Stampa», 27 maggio 1993 [p. 2] Giovanni Bianconi, Dopo le accuse di Buscetta sull’omicidio. Sotto inchiesta anche Badalamenti e Calò. “ Senatore, che cosa sa di Pecorelli ?” Andreotti per cinque ore dai giudici ; [ Ansa], Smentita : “ Niente rapporti con i Salvo”
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26 maggio |
La Camera approva la riforma della RAI-TV |
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27 maggio
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Firenze – Un autobomba con 100 chili di tritolo esplode in via dei Georgofili, nel centro della città e vicinissima agli Uffizi . L’attentato provoca il crollo della Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili. Gravemente danneggiata la Galleria degli Uffizi. Muoiono sotto le macerie quattro persone fra cui due bambine , una di otto anni e l’altra di pochi mesi. Muore , inoltre, un giovane studente che abita nelle vicinanze. 30 persone ferite . Per gli inquirenti : un nuovo stragismo imputabile a Cosa Nostra. Molte le analogie con l’attentato a Roma in via Fauro. Il 28 maggio contro gli attentati manifestazioni in tutto il Paese. CGIL , CISL e UIL indicono uno sciopero generale di due ore in tutta Italia e di quattro a Firenze dove in Piazza Santa Croce parlano i segretari dei tre sindacati.
«l’Unità», 28 maggio 1993 [pp.1-8] p.1- Titolo pagina : Cento chili di esplosivo nel cuore della città d’arte per seminare il terrore. Tornano gli stragisti. Bomba a Firenze , cinque morti , devastati gli Uffizi. Ciampi: “ È come nel '44” . L’Italia è sotto choc ; Editoriale, Walter Veltroni, Vogliono ricattarci agiamo in fretta ; p.1- p. 7- Sciopero generale di due ore. Il paese si ribella ; p. 2- Wladimiro Settimelli, “Ho rivisto la guerra”. A migliaia nelle strade come per l’alluvione ; Silvia Biondi, La famiglia distrutta nel sonno . Ultima gioia il battesimo di Caterina , 50 giorni di vita ; Susanna Cressati, Nella notte l’urlo di Paola “Aiuto, sono piena di sangue” ; p. 3- Giulio Baldi, Giorgo Sgherri, Cento chili di tritolo nel cuore di Firenze. Cinque morti e trenta feriti ; Il giudice Pier Luigi Vigna : “ un filo rosso lega stragi di Capaci, via D’Amelio Roma a Firenze”. “E la strategia del terrore “ [ intervista a Pier Luigi Vigna] ; p. 4- Stefano Miliani, Come un ciclone sugli Uffizi ; Cristiana Pulcinelli , Gli intellettuali sconcertati “ I beni culturali nel mirino”. Ernst Gombrich “ Disegno buio, senza speranza” [ dichiarazioni di storici dell’arte e intellettuali] ; Domitilla Marchi, Romchey spiega perché hanno colpito un a città d’arte. “Volevano un attentato di risonanza mondiale” [ intervista ad Alberto Ronchey] ; Perduto lo storico patrimonio dei “ Georgofili” . Ecco cos’è l’Accademia cancellata dall’esplosione ; p. 5- Piero Benassai , Renzo Cassiroli, Riunito a Firenze il Comitato per l’ordine pubblico . Oggi il governo riferirà al Parlamento anche sui “segnali” ricevuti dal governo su possibili attentati. Il presidente del Consiglio : “ Il Paese deve reagire” Ciampi:” L’Italia è come nel '44 “. Mancino : “Vogliono farci abbassare la guardia, risponderemo ” ; Da Piazza Fontana in vanti centinaia di morti ; Alessandra Baduel, 14 maggio, l’attentato fotocopia di via Fauro ; p. 6- Gianni Cipriani , L’oscura impronta della Falange armata. L’ombra dei servizi deviati in tre anni di attentati e minacce ; Rosanna Lampugnani, Tina Anselmi : “ Dietro c’è qualcosa di inquietante” [intervista a Tina Anselmi ] ; Susanna Ripamonti , Parla il giudice che indagò sulla strage della Banca dell’Agricoltura. D’Ambrosio : “ Come a Piazza Fontana l’obiettivo è bloccare il rinnovamento” [ intervista a Gerardo D’Ambrosio ] ; Quelle profezie di Craxi e Cossiga “ Verrà il tempo delle bombe…”; p. 7- Vittorio Ragone , “ Ricomincia la strategia del tensione”. Allarme del PDS. Martinazzoli : Servizi deviati ? Sciogliamoli ; Sofia Basso, Bossi : “ Tritolo di Stato per favorire Dalla Chiesa sindaco” ; Marina Morpurgo, Due cortei attraverseranno oggi la città , quattro ore di blocco in Toscana , due nel Paese, proclamate da CGIL, CISL e UIL. A Santa Croce parleranno Trentin, D’Antoni e Larizza. Cortei ovunque . Ieri prima risposta a Milano, paura per un falso allarme. Sciopero generale si fermano Firenze e l’Italia ; Emanuela Risari, La rabbia di Brescia. In piazza a 19 anni dalla strage ; Emilia Romagna. “ Tutti davanti alla stazione”. Bologna si mobilita. Manifestazioni e scioperi ; p. 8- Giuseppe Caldarola, Il presidente dell'Antimafia: “C’è la mano di Cosa Nostra”. “ Ora che c'è più coordinamento nell'azione dello Stato i clan e i poteri criminali scelgono lo stragismo”. “ Allo scoperto il rapporto criminalità , massoneria, politica”. “ “Bisogna colpire più duramente” Violante: “ Li stiamo attaccando, vogliono fermarci” [ intervista a Luciano Violante ] ; Giornali e televisioni estere “ Colpita la culla della civiltà”. L’attentato sulle prime pagine di tutto il mondo ; Silvia Garambois , Costanzo : “ Spargono terrore, reagiamo “ [ intervista a Maurizio Costanzo]
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28 maggio
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PSI - Assemblea nazionale : Ottaviano Del Turco, già segretario aggiunto della CGIL, è eletto segretario.
«La Stampa», 28 maggio 1993 [p.12] Fabio Martini, Retroscena. La successione a Benvenuto. Guerra di dossier all’Assemblea che oggi sceglie il segretario. PSI, un voto avvelenato. “ Del Turco prese soldi da Bettino”
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30 maggio |
Verso Alleanza democratica - Alla Convenzione Mario Segni lancia la sua sfida ai partiti, invitandoli a sciogliersi per confluire nella nuova aggregazione. PRI e Verdi dichiarano la loro disponibilità.
«La Stampa», 30 maggio 1993 [p.8 ] Fabio Martini, Appello alla Convention di Alleanza democratica. PRI e Verdi : noi siamo pronti. Segni lancia la sua sfida. “ Chi è con noi sciolga il partito”
«La Stampa», 31 maggio 1993 [p.7] Flavia Amabile, Abete, leader della Confindustria : questo tema dovete fare molti passi avanti. Alleanza democratica “ bocciata” in economia. Dalla convention appello al PDS : “ Non gli chiediamo di sciogliersi ma soltanto di rinunciare a una bandierina ideologica “ ; [ Ansa] , Martinazzoli : Caro Segni, ecco perché non ti seguo
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La prima volta dei sindaci |
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6 giugno |
Si svolgono le elezioni amministrative. Per la prima volta quasi undici milioni di elettori, un quinto del totale, debbono eleggere direttamente sindaci e presidenti delle province. Si vota per il rinnovo di 1.192 consigli comunali, fra cui 14 capoluoghi di provincia e città : Milano, Torino, Catania, a cui si aggiungono comuni come Agrigento, Ancona, Belluno, Grosseto, Novara, Siena, Terni . 6 province : Gorizia, Mantova, Pavia, Ravenna, Trieste, Viterbo . Inoltre per la regione Friuli Venezia Giulia. Alla prova il nuovo sistema di alleanze. Numerose le aggregazioni costruite dal PDS . Al contrario la DC si presenta quasi ovunque da sola , Il suo simbolo compare in 114 comuni su 122 con oltre 15 mila abitanti. Da sola anche la Lega. Tagliato fuori dalle alleanze il PSI. In alcune città liste contrapposte a sinistra , il caso più eclatante è Torino dove Diego Novelli capeggia la lista sostenuta da Rifondazione contro Valentino Castellani appoggiato dal PDS. I Popolari per la riforma di Segni si orientano caso per caso , a Torino appoggiano Castellani sostenuto da Alleanza per Torino, PDS , Verdi; a Catania Enzo Bianco appoggiato dal PDS; a Belluno il candidato DC contro il PDS; a Ravenna sono insieme al PRI contro il PDS; a Grosseto con il PDS ; ad Ancona da soli contro tutti i partiti. Due candidati della Rete al ballottaggio nelle due principali città del Nord. A Torino Novelli che deve confrontarsi con Castellani sostenuto dall’alleanza guidata dal Pds e a Milano il leghista Formentini, 39,1%, contro Nando Dalla Chiesa , 31,9%. Martinazzoli, è il grande sconfitto, il suo rinnovamento non ha arginato l’ irreversibilità della crisi democristiana
«l’Unità», 6 giugno 1993 [ p.1-pp.3-4] p.1- Titolo : Alle urne con la nuova legge 11 milioni di elettori : si vota solo oggi dalle 7 alle 22. Il 20 giugno si svolgeranno i ballottaggi. La sinistra contende i governi delle grandi città. Occhetto: “ Il PDS a centro delle forze progressiste “. Mezza Italia sceglie i sindaci. È scontro tra coalizioni, già stasera i risultati ; Editoriale, Fabio Mussi , L’ora del buon governo ; p.3 - Rosanna Lampugnani , Questa mattina alle sette si aprono i seggi in 1192 comuni, in 6 province e nella regione Friuli Venezia Giulia. Le urne chiudono oggi alle 22. Le sfide di Milano , Torino e Catania. Occhetto: “ PDS perno di coalizioni progressiste pronte a governare” . Undici milioni al voto per cambiare . Nelle città si scelgono i sindaci del dopo Tangentopoli ; Luciana DI Mauro, Le nuove regole impongono restrizioni drastiche . Più “spendaccioni” Bassetti e Teso. Campagna , niente spot né spese folli ; I raffronti con precedenti elezioni resi difficili dalle nuove coalizioni. Subito i “ Risultati” Alle 22 in tv in onda gli exit-poll ; p.4- Fabrizio Rondolino , L'attesa per il previsto terremoto elettorale nelle città agita DC e PSI . Si escludono però ripercussioni su Ciampi. Si annuncia più complicato l’accordo sulle nuove regole. Più aspro lo scontro tra doppio turno e uninominale secca? Un test decisivo per governo e riforma. Martinazzoli : senza legge e questo Parlamento muore ; Renzo Cassigoli , Attesa per l'atteggiamento che terranno le coalizioni “ Insieme” e “Alleanza” per Siena. Siena già pensa al ballottaggio. La Quercia punta a riaggregare la sinistra ; Franco Arcuti, Parla Franco Giustinelli, candidato sindaco della Quercia. “ Ecco il nuovo PDS per guidare Terni” [ intervista ]
«l’Unità», 6 giugno 1993 [ p.5] Titolo pagina : L’Italia vota. Parlano i due candidati a primo cittadino delle nuove coalizioni nei capoluoghi lombardo e piemontese. “Bossi è un guitto di provincia che va all’arrembaggio del potere “ “ i torinesi chiedono solo concretezza : ed è un grande cambiamento” La sfida dei “sindaci progressisti” ; Roberto Carollo , Dalla Chiesa : Per Milano legalità. liberalismo e utopia“ [Intervista a Nando Dalla Chiesa ] ; Michele Ruggero, Castellani: “Questo voto segnerà a Torino la fine di un’era politica” [ intervista a Valentino Castellani] ; Alberto Leiss, Le posizioni di Archinto e Lombardi. Montanelli si tura il naso . Ma Formentini divide i moderati
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7 giugno |
Già al primo turno è evidente il mutamento della mappa del potere locale. In virtù dell’elezione diretta dei sindaci premiate le coalizioni costruite dal PDS ovunque il loro candidato arriva al ballottaggio. Al primo turno passano sette sindaci. Più complesso il giudizio sul voto. Nei 122 comuni dove si vota con il proporzionale, 5.485.869 elettori, nel confronto con le politiche la DC arriva al 19,3% perdendo il 5,8 % . Il PDS si ferma al 16,2% , meno 0,5%. Crolla il PSI che raggiunge il 9, 1% , meno 6,9. Guadagna Rifondazione che ottiene il 7, 9% , più l’1,8. A Torino e Milano diventa il secondo partito dopo la Lega e sopravanzando il PDS. Il MSI si attesta al 6,3% , una ripresa di 2,4 punti . Recupera l’1, 7% il PRI . I Verdi si fermano, con un lieve arretramento, al 3,2% . Il PSDI al 2,9% . Pannella guadagna l’1,7% . Buona l’affermazione della Rete. Clamoroso il risultato della Lega . Al Nord è primo partito con il 28,3 %, a Milano raggiunge il 40,9% , più 18,1 rispetto alle politiche; a Torino il 23,4%, più 11,3; a Pavia il 43, 2%, più 22,7 ; a Lecco il 36%, più 13 punti. Alle provinciali ancora primo partito la Lega Nord con 24, 2%. A Pavia e Mantova ottiene rispettivamente il 43,2 e il 32,9 % , secondo partito IL PDS con il 21,5%, terzo la DC con il 17,6%. Scompare il PSI che scende dal 12,8% all’1,3%. Successo di Rifondazione che passa dal 6,9% all’8,5%. Di scarso rilievo gli altri partiti . Buona l’affermazione del MSI nelle province di Trieste e di Viterbo rispettivamente il 17,1% e il 16,8%. Alle regionali in Friuli si conferma primo partito la Lega. Arretra vistosamente il PDS
«l’Unità», 7 giugno 1993 [ p.9] Alberto Leiss, Il segretario della Quercia esprime soddisfazione. “ Crolla il vecchio, il PDS resta una grande forza nazionale”. “ Dobbiamo consolidare la forza e la politica di una sinistra che sia capace di parlare anche al centro”. “ A Botteghe Oscure torna il successo”. Occhetto : “ I nostri candidati primi in molte d città” ; Fabrizio Rondolino , Sconcerto nel bunker DC, aria di abbandono e luce bassa nei corridoi. Castagnetti: “ Le elezioni? Il più tardi possibile”. Jervolino: “Giusto il rinnovamento, ma troppo presto per raccoglierne i frutti”. Martinazzoli è rimasto a Brescia. Clima da disfatta a Piazza del Gesù. “ Lo sapevamo” ; Bruno Miserendino, Solo Del Turco resta a commentare. “Me l'aspettavo, ora ricominciamo”. Via del Corso sottochoc. “ È un massacro” ; Carlo Brambilla, Gioia nel quartier generale del Carroccio per l'affermazione della lista e di Formentini: “Ce lo aspettavamo, i milanesi sono forti”. Ma il leader leghista non ha digerito la sconfitta a Torino. E va giù duro contro “La Stampa”, Agnelli e il capo del governo. Bossi euforico per Milano attacca Ciampi
«l’Unità», 7 giugno 1993 [ pp.1-5-pp.6-7] p.1- Titolo pagina : Nel capoluogo lombardo il Carroccio riscuote il 41%. Ovunque si registra un crollo vertiginoso dello Scudocrociato e del PSI . Vanno bene le nuove coalizioni. Starordinario successo della “Quercia” che flette a Torino ma cresce ad Ancona (+ 14,5), a Siena (+ 9,2), a Temi (+ 6,7). a a (+ 3,2) e in molti i comuni. Grande spallata, balzo del PDS. Crolla la DC, sparisce il PSI e a Milano esplode la Lega di Bossi ; Editoriale, Enzo Roggi, La rivoluzione delle mille città ; p.2- Rosanna Lampugnani, Affonda il vecchio sistema. Crolla la DC, sparisce il PSI, avanza il PDS, vola Bossi ; Michele Sartori, Il PDS tiene bene sulle politiche. DC meno 17% sulle regionali scorse. PSI meno 10,7 sul voto per la Camera. Friuli : : Lega prima , democristiani dimezzati ; Gianfranco Pasquino, Candidati e cittadini hanno riscoperto la politica ; p.3- Angelo Facinetto , A Milano la Lega fa il pieno. Al ballottaggio Formentini contro Dalla Chiesa ; S. Basso, Paola Rizzi, Il candidato della sinistra: “Non farò il mercante di voti ; L. Matteucci, G.Rossi, L’esponente del Carroccio : “ Ormai ho la vittoria in tasca” ; Roberto Carollo, Bassetti, Teso, Borghini, la disfatta del centro ; p.4- Walter Rizzo , A Catania stravince la sinistra. Enzo Bianco contro Claudio Fava al voto del 20 giugno ; Luciana Di Mauro, Il candidato Bianco: “ Governeremo la città”. Esplode la gioia nella sede del Patto : “È un cambiamento” ; Ruggero Farkas , Agrigento vota contro la speculazione ; p.5- Michele Ruggiero, Torino sfida Novelli-Castellani. La Lega primo partito ma è fuori dal ballottaggio ; Pier Giorgio Betti, Castellani al ballottaggio: “È nata una nuova classe politica”. “ Buon risultato ma se avessi avuto più tempo...” ; Michele Costa, Novelli dopo l'exit poll : Meglio delle mie previsioni”. “ Sono soddisfatto voglio cercare l'unità a sinistra” ; p.7- Raffaele Capitani , Ravenna, Il voto premia la Quercia. D’Attorre sfiora il 40% . Secondo Bini di Alleanza ; Jenner Meletti, Ad Ancona Galeazzi sbaraglia tutti e lancia il PDS ; Franco Arcuti, Terni, vittoria del PDS. Giustinelli il più votato ; Renzo Cassigoli, Siena, balzo in avanti del PDS. Nove punti in più e Piccini favorito al ballottaggio ; Piero Benassai, Grosseto, vola la lista progressista
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7 giugno |
Arrestato Clelio Darida |
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8 giugno |
PDS- Intervista ad Achille Occhetto dopo il risultato elettorale.
«l’Unità», 8 giugno 1993 [ p.3 ] Alberto Leiss, Intervista al leader della Quercia dopo i risultati elettorali. “ Non ha più senso la ricerca del partito che non c'è. Una sinistra che guarda al centro , ma Segni deve scegliere”. “La riforma ? Doppio turno, non per un interesse di bottega”. Occhetto: “Ci spenderemo per unire i progressisti ”. La forza del PDS una garanzia a sinistra. “ Forse solo adesso dopo il successo dei referendum e dopo questo può sorgere davvero il PDS … il Parlamento non rispecchia più il paese, bisogna fare la legge elettorale e votare . I vecchi partiti vogliono tempo, sperando di ridurre i danni ma così fanno un regalo alla Lega”
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8 giugno |
Lega Nord – Umberto Bossi intervista a «l’Unità»
«l’Unità», 8 giugno 1993 [ p.2 ] Carlo Brambilla, Intervista al leader lumbard dopo la vittoria a Milano e nel Nord. “Nel capoluogo lombardo stravinceremo e poi governeremo l’Italia. Non ci fidiamo di Ciampi , oggi è il garante della partitocrazia “. La delusione di Torino : “ È colpa di Agnelli che vuole massacrarci” . “Siamo centristi e rivoluzionari ”. Bossi grida vittoria e attacca il capo dello Stato
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9 giugno |
La Procura di Roma invia al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Giulio Andreotti per « concorso in omicidio» per il delitto del giornalista Mino Pecorelli. La richiesta si basa sulle dichiarazioni del pentito di mafia Tommaso Buscetta e di altri pentiti di mafia su cui lo stesso Andreotti era stato interrogato dalla Procura il 25 maggio. La richiesta di autorizzazione è accompagnata da un dossier di circa 100 pagine in cui si ricostruisce la storia del delitto Pecorelli, e si avanzano interrogativi sul memoriale di Moro trovato nel covo BR di via Montenevoso che si sospetta essere stato consegnato ad Andreotti dal generale Dalla Chiesa , cosa della quale erano venuti a conoscenza sia Pecorelli sia Licio Gelli, il capo della P2. Proprio nel contenuto di queste carte la ragione dell’omicidio del giornalista. La richiesta della Procura sarà esaminata dalla giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato il 30 giugno e definitivamente approvata dall’aula il 29 luglio.
«l’Unità», 10 giugno 1993 [ p.1-pp.3-5 ] p.1- Titolo : I misteri d’Italia. Chiesta l’autorizzazione a procedere . Il senatore : “ È una flagellazione , rinuncio all’immunità” . Franco Evangelisti avrebbe rivelato che Dalla Chiesa consegnò al leader DC il memoriale Moro . “Andreotti mandante d'omicidio” Spunta un giro d'assegni legato al delitto Pecorelli ; p.3- Enrico Fierro, Giampaolo Tucci, La richiesta di autorizzazione a procedere presentata ieri al Senato. Lo scenario nel quale maturò l'uccisione del direttore di “Op”. Scoperto un giro di assegni tra andreottiani e malavita. Ammonito un teste: “Taci”. Gladio e lo scandalo Italcasse. Andreotti deve rispondere di omicidio . Le carte inedite di Moro dietro la morte di Pecorelli ; Gianni Cipriani , Il personaggio. Chi era il piduista Mino Pecorelli. Non solo un “ giornalista ricattatore”. Segreti e “ miserie” del potere. Lui sapeva tutto ; Claudia Arletti, Il senatore in TV : “ Guardatemi , pensate che io sia un assassino ? ” ; p.4- Ecco ampi stralci del documento che i giudici di Roma hanno inviato al Senato . La testimonianza dell'ex “ braccio destro” del leader democristiano . L’interrogatorio al quale fu sottoposto lo statista ucciso dalle BR era noto anche a Pecorelli che ebbe contatti con il generale. Ebbe il memoriale di Moro .Franco Evamgelisti : “ Il generale Dalla Chiesa portò un dattiloscrttto” [stralci del dossier inviato dalla Procura di Roma] ; p.5- Renzo Stefanelli, Le denunce inascoltate nel 1958 di “ Paese sera” e gli ispeBankitalia arrivati i soltanto 20 anni dopo a scoprire , il buco dei “fondi bianchi” che ammontava a 2.500 miliardi. Ma l’intera partita è finita con un nulla di fatto giudiziario. DC e Italcasse , ovvero storie parallele. Dal 1953 il conto “sviluppo Italia ” , salvadanaio di governo ; Fabrizio Roncone, Interrogazioni parlamentari perché l'ambasciata USA difende a tutti i costi la credibilità di Buscetta. In nome di Giulio 50 senatori DC contro Stati Uniti
«La Stampa», 10 giugno 1993 [pp.1-3] p.1-Titolo : Secondo i giudici il giornalista sapeva che Dalla Chiesa aveva consegnato le carte di Moro all’ex premier. “ Andreotti fece uccidere Pecorelli”. Il leader DC : siamo al tempo dei Borgia, voglio il processo ; pp.1-2- Gianni Vattimo, L’ultimo mistero ; p. 2- Francesco Grignetti, L’accusa di “ concorso in omicidio” per il delitto Pecorelli. Il senatore : un calice amaro da bere ; Roberto Martinelli, Personaggio. Chi aveva paura di Pecorelli. L’uomo dai mille segreti che terrorizzava il Palazzo. Sul giornalista un rapporto dei Servizi segreti ; p. 3- Francesco La Licata, I giudici: le carte trovate nel covo BR di via Montenevoso all’origine dell’omicidio del giornalista. Il memoriale di Moro accusa il senatore. “ Glielo consegnò Dalla Chiesa, Pecorelli lo conoceva”. Assegni per miliardi sarebbero stati girati anche ad esponenti della banda della Magliana. “ Pressioni su un teste perché non danneggiasse Andreotti “ ; La requisitoria. Che cosa dice il dossier
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10 giugno |
Al Congresso nazionale dell’associazione Magistrati che si svolge a Milano, Antonio di Pietro a nome del pool Mani Pulite avanza una proposta per dare una soluzione al dilagare delle tangenti senza operare «colpi di spugna». La proposta si articola in quattro punti : incentivare la collaborazione processuale , ampliare la possibilità di patteggiamento, misure legislative per impedire che politici o pubblici impiegati, qualora colpevoli, continuino a ricoprire incarichi pubblici, consentire alle imprese di ricominciare a lavorare con regole di mercato trasparenti.
«l’Unità», 11 giugno 1993 [ p.1-p.9 ] Vincenzo Vasile, L’intervento al Congresso dell’ANM : niente colpi di spugna ma nuovi atti legislativi. “Così possiamo uscire da Tangentopoli” . Di Pietro propone una soluzione tecnica. Con una dichiarazione- manifesto i magistrati di Mani Pulite propongono una via d'uscita da Tangentopoli. A leggere il documento al Congresso dell' ANM è stato il sostituto Di Pietro : né colpi di spugna, né linciaggi di piazza, ma alcune misure che Parlamento e governo sono invitati a varare . Un'agenzia attribuisce al superprocuratore Sirclari la volontà di avocare l'inchiesta, lui corre al Convegno per smentire .
«l’Unità», 12 giugno 1993 [ p.1-p.3 ] p.1- Editoriale, Carlo Smuraglia, Questo non è un colpo di spugna ; p.1-3- Vincenzo Vasile, Pronte le nuove norme anti-tangenti elaborate con la collaborazione dei giudici di Milano. Regole valide per tutti i reati : previsti patteggiamento e interdizione dai pubblici uffici. Decreto “ Mani Pulite” . Conso raccoglie la proposta Di Pietro ; p.3- Processi più rapidi e chi ha sbagliato fuori dalla politica ; Paola Sacchi , Del Turco : “ Serve una via d’uscita”. Bassanini : “ I giudici abbandonino le piste che si rivelano sbagliate “. Martinazzoli : “ È una proposta interessante”
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10 giugno |
DC – Direzione : si esamina criticamente la pesante sconfitta elettorale e si discute sulla prospettiva di un nuovo partito che , come afferma il documento conclusivo, si proponga di riaggregare il «centro» e di ricostituire l’unità politica dei cattolici democratici. Incerte le prospettive, nel dibattito si confrontano orientamenti diversi che ruotano attorno alla interpretazione stessa di «centro».
«l’Unità», 11 giugno 1993 [ p.3 ] Fabrizio Rondolino , Martinazzoli alla ricerca del “ centro” perduto. Neppure convocata l'Assemblea costituente. La Direzione DC, convocata per tutto il giorno , si conclude con un documento che propone di riaggregare il centro” e di ricostituire l'unità politica dei cattolici democratici. Ma è proprio il “ centro” a dilaniare il partito: Martinazzoli pensa ad un nuovo “partito di ispirazione cristiana” , Bianco e Casini vorrebbero un polo moderato con quel che resta dei laici. E l'Assemblea costituente non è stata e convocata.
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11 giugno |
Commissione Antimafia : audizione del
Seduta 11 giugno
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10-11 giugno |
Camera – La Commissione Affari Costituzionali respingecon 36 voti contro 14l’emendamento presentato da PDS, Segni, PRI e PLI e Verdi per una riforma elettorale a doppio turno. Votano contro Lega, PSI - ad eccezione di Labriola che vota a favore - , MSI , Rifondazione e Pannella . L’11 giugno la Commissione approva l’emendamento presentato dallo stesso relatore di maggioranza Sergio Mattarella che ristabilisce le quote tra maggioritario e proporzionale al 75% e al 25 % e inoltre lo sbarramento al 4% per l’assegnazione dei seggi della quota proporzionale e il voto con doppia scheda : una per il candidato nei collegi uninominali e l’altra per i partiti tra cui sarà divisa la percentuale di proporzionale. Con questi emendamenti la legge passa all’esame dell’aula che inizierà il 14 giugno.
«l’Unità», 11 giugno 1993 [ p.1-p.3 ] p.1- Titolo : Primo voto sulla riforma elettorale. In 36 contro 14 bocciano l’emendamento della Quercia. Segni si schiera con la minoranza. Clamorosa marcia indietro del PSI che si schiera con la DC. Passa il turno unico. No in commissione alla proposta del PDS ; p. 3- Fabio Inwinkl , Scontro riforme. Il ripensamento socialista in commissione a Montecitorio. Per il monoturno anche Lega, MSI , Rifondazione e Pannella . Con la Quercia votano Segni, PRI , PLI, Verdi e Labriola. Napolitano assicura : “ Rispetteremo i tempi della riforma”. Legge elettorale, un no al doppio turno. Il PSI si schiera con la DC contro la proposta del PDS ; Alberto Leiss, “ Ma sulla quota proporzionale non farei le barricate”. Barbera : “ In aula ne riparleremo. La partita è aperta” [ intervista ad Augusto Barbera]
«l’Unità», 12 giugno 1993 [ p. 5 ] Fabio Inwinkl, Scontro riforme. La commissione Affari costituzionali vota altre norme della legge elettorale e “ correge” il turno unico. Il PDS e Segni esprimono apprezzamento per le modifiche. Occhetto rilancia : in aula la battaglia doppioturnista. Sbarramento al 4% e doppia scheda. Accolta la richiesta dei referendari : quota proporzionale al 25% ; Luciana Di Mauro, Il dirigente del PDS : nella società trova ampi consensi. Bassanini : “ Forti delle ragioni del doppio turno. La partita in Parlamento non è chiusa” [ intervista a Franco Bassanini ] ; Fabrizio Rondolino, Le disperate manovre DC e PSI contro il voto in autunno. Pannella guida il fronte del “ no alle elezioni” . Più di cento firmatari con tanti inquisiti
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14-17 giugno |
Camera – Riforma elettorale : inizia la discussione del testo approvato dalla Commissione affari costituzionali nella seduta dell’11 giugno. Il 16 l’aula respinge con 383 voti contrari , 143 voti a favore e 6 astensioni respinge tutte le proposte di introduzione del doppio turno presentate dal PDS e da Mario Segni. Lo stesso giorno alle 7 del mattino a Montecitorio l’Assemblea degli «autoconvocati per la difesa della Legislatura e del Parlamento » promossa da Marco Pannella. Vi partecipano 110 parlamentari dei vari gruppi della maggioranza che si oppongono alle elezioni anticipate e sostengono la legittimità del Parlamento in carica. Il 17 giugno sono respinte tutte le proposte sostenute da MSI, Rifondazione e parte dei Verdi di modifica della quota di recupero proporzionale che resta , quindi, fissata al 25%.
«l’Unità», 15 giugno 1993 [ p.7 ] Fabio Inwinkl , Scontro sulle riforme .Al via in un'aula semideserta il dibattito alla Camera. Il relatore difende il turno unico, ma non erige barricate. Napolitano: voto palese se non viene chiesto il segreto: Barbera voto proporzionale nella seconda tornata. Mattarella : non tradisco i referendum. Legge elettorale, a domani la battaglia sugli emendamenti ; Letizia Paolozzi , Sassoon : “ Attenti, quel voto all’inglese è una trappola” [ intervista a Donald Sassoon ]
«l’Unità», 16 giugno 1993 [ p.7 ] Fabio Inwinkl , Scontro sulle riforme . Ancora contrasti sulla lista bloccata e sullo sullo “ scorporo”. Labriola ( PSI) : “ Questa legge perpetua la centralità della DC “ . Riforme istituzionali, incontro tra Napolitano e i capogruppo “ Dopo la legge necessarie altre innovazioni “. Fuoco incrociato sul testo Mattarella. Proposta PDS sul doppio turno . Oggi al voto tra le polemiche ; Rosanna Lampugnani, Confronto rimandato agli emendamenti. Guerra di posizione nei partiti. “ Mediazioni impossibili”
«l’Unità», 17 giugno 1993 [ p.1-p.3 ] p.1-p.3- Fabio Inwinkl , Una maggioranza DC, PSI, Lega, Rifondazione e MSI fa muro contro Segni e PDS. Fronte antì -referendario alla Camera . Bocciati gli emendamenti sul doppio turno ; Stefano Di Michele, Sbardella, Forlani, Gaspari … in Transatlantico gongola la vecchia guardia ; Stefano Bocconetti, Il caso. In 110 rispondono alla “convocazione” del leader radicale . Vertice dei capigruppo DC, PSI, PSDI e PLI : a ottobre non si può votare. Contro le elezioni gli “autoconvocati delle 7”. Pannella fa risorgere il quadripartito
«l’Unità», 18 giugno 1993 [ p.1-p.7 ] p.1- Titolo : Quota proporzionale al 25% e turno unico anche al Senato ; Gianfranco Pasquino, Un papocchio per salvare i notabili ; p. 7- Fabio Inwinkl , Scontro sulle riforme. Anche ieri respinte tutte le modifiche al testo Mattarella . Un emendamento Tortorella riservava il 10% dei seggi al partito o all’alleanza più votati sul territorio nazionale. Lo scontro si sposta sullo “ scorporo” sulla lista bloccata. La quota proporzionale resta al 25%. E la Camera boccia anche il premio per favorire le coalizioni ; Alberto Leiss, Dopo il no al doppio turno parla il leader del PDS. “ Martinazzoli sceglie la contrapposizione. Si vuole impedire l'aggregazione dei progressisti”. Occhetto: “ Bossi puntella il vecchio regime . E là DC fa muro con il fronte del No” [ intervista ad Achille Occhetto ]
«La Stampa», 14 giugno 1993 [p. 4 ] Alberto Rapisarda , Oggi alla Camera l’esame sul turno unico, da mercoledì voto a scrutinio segreto. Riforma elettorale, paura nei partiti. Inquisiti e nostalgici pronti a dare battaglia ; La proposta che voterà la Camera
«La Stampa», 15 giugno 1993 [p. 7 ] Alberto Rapisarda, Cominciato il dibattito per il sistema elettorale, Camera semideserta, inviti alla responsabilità. Sulla riforma l’incubo del voto segreto. Per chiederlo bastano 30 deputati
«La Stampa», 16 giugno 1993 [p. 2 ] Alberto Rapisarda, Rivolta dei “ peones” DC per abbassare la quota di seggi assegnata con l’uninominale. Riforme, rispunta la proporzionale. E la maggioranza ha voglia di rinviare il voto
«La Stampa», 17 giugno 1993 [p. 4 ] p.1-Titoli : Tensione in aula. Sconfitto anche Segni. Il PDS : “ è una vittoria di Pirro”. La Camera affossa il doppio turno ; Gli inquisiti da Pannella. Riunione all’alba a Montecitorio del “ partito” che non vuole elezioni ; pp,. 1- 2- Editoriale, Marcello Pera , I due volti della riforma ; p. 2- Massimo Gramellini, Contro le elezioni : cento deputati all’alba a Montecitorio. Gli inquisiti da Pannella. “ Il Parlamento vuole lavorare” ; p.3- Alberto Rapisarda, Secca bocciatura degli emendamenti pi diessini, del PRI e di Segni per il doppio turno. Voto unico, vince la Grande alleanza. Il sospetto di Occhetto : vogliono rinviare le elezioni ; Augusto Minzolini , Retroscena. La resistenza dei deputati. È l’ora del partito oscuro. A Montecitorio , l’incubo del fattore “C “. Dal voto pro Craxi nuovi rischi di manovre trasversali per non cambiare
«La Stampa», 18 giugno 1993 [p. 4 ] Alberto Rapisarda, Il 25% dei deputati eletti con la proporzionale. Ma i nodi arrivano martedì. Riforma tiene il patto DC- Lega. Martinazzoli critica i suoi ; r.i, Doppio turno. Scontro Occhetto- Lega ; Augusto Minzolini , Retroscena. Dopo il voto alla Camera. S’appanna la stella di Segni. Freddi i “ suoi ”, spuntano i presidenzialisti. Il pattista Barbera perde colpi. Calderisi : si credeva Napoleone. D’Onofrio riformiamo i poteri
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16-17 giugno |
CGIL – Direttivo
«Rassegna sindacale», n.25 , 5 luglio 1993 [pp.25-28] p. 25 – Titolo : Documentazione. CGIL 16/17 giugno. I documenti del Direttivo ; Trattativa con il governo / 1 . L’odg . approvato ; Trattativa con il governo / 2. L’odg non approvato ; pp. 25-26- Norme straordinarie relative al personale CGIL ; 26-27- Ordine del giorno sull'ETLI ; p.27- Ordine del giorno sulla Somalia ; p.27-28- Risoluzione sulla Bosnia ; p.28- Conferenza d'organizzazione e norma antidiscriminatoria ; Integrazione al minimo delle pensioni ; Legge finanziaria e Mezzogiorno
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I ballottaggi |
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20 giugno |
Ai ballottaggi 145 comuni e 6 province . Circa 6 milioni di elettori . Significative le sfide nelle grandi città . A Milano si fronteggiano Marco Formentini della Lega Nord e Nando Della Chiesa candidato della Rete e sostenuto da PDS, Rifondazione comunista, Verdi e Lista per Milano. A Torino: Diego Novelli , 36,1%, sostenuto da Rete, Rifondazione comunista, Alleanza Verde e Pensionati e Valentino Castellani ,20, 3%, , candidato del PDS, Verdi, Alleanza per Torino. A Catania Enzo Bianco , 40,4%, sostenuto dal Patto per Catania, PDS, PRI, Verdi, Popolari per la riforma, Città insieme e Indipendenti, e Claudio Fava ,27,5%, candidato della coalizione Liberare Catania formata da Rete e Rifondazione comunista. Nel voto per i ballottaggi si registra un aumento dell'astensionismo : vota solo il 69,3% degli elettori mentre al primo turno aveva votato il 78,1%.
A Milano si conferma con il 57,1% la vittoria di Formentini . A Torino Castellani , con 217 mila voti , 57, 3% , batte Novelli 42,7% , che ottiene 102 mila voti più delle liste che lo sostengono. A Catania , uno scontro fino all'ultimo voto, Bianco vince di stretta misura 52,3%.
Complessivamente nelle due tornate elettorali nei comuni sopra i 10 mila abitanti il PDS e il suo sistema di liste collegate ottiene 73 sindaci ; la Lega 16 sindaci nel Nord. La DC e il PSI si limitano rispettivamente a 9 e 2 sindaci. Al MSI 9 e 7 alla Rete. 22 le liste di centro e le liste locali.
«l’Unità», 20 giugno 1993 [ p.1-pp. 3-5 ] p.1- Titolo pagina: Alle urne per i ballottaggi in 145 comuni e in 6 province : stasera i risultati . La sinistra sfida la Lega nelle città del Nord. Borelli sulle accuse lumbard ai magistrati : “ Vilipendio? se c'è reato “ . Dura reazione della città di Torino. Il giorno dei nuovi sindaci. I giudici contro Bossi : le minacce non ci spaventano ; Editoriale, Giovanni Berlinguer , Si possono battere i nuovi arroganti ; p. 3- Stefano Bocconetti, Urne aperte fino alle 22 per 6 milioni e mezzo di elettori che sceglieranno direttamente il primo cittadino. Napolitano : grande partecipazione, la legge ha funzionato. Con gli exit pool risultati noti in pochi minuti. Un voto per scegliere i nuovi sindaci. In tutta Italia la sinistra in gara per guidare le città ; Rosanna Lampugnani, La sfera di cristallo degli esperti Formentini, Bianco e a Torino … ; Maria Novella Oppo, Il comico milanese: “ Dalla Chiesa mi piace perché gli trema la faccia in TV” . Paolo Rossi : “Al mare sì, ma prima votate Nando” ; p. 4 - Alberto Leiss, Il segretario della Quercia lancia un appello agli elettori leghisti. A Milano la borghesia illuminata non faccia come nel '21 quando aprì al fascismo”. Occhetto: “Nelle città c'è una sfida di civiltà “ ; Giampiero Rossi, Il segretario del PDS del Milanese : per molti gli anni ‘80 non sono finiti. Fumagalli: tanti con la Lega per non cambiare [ intervista a Marco Fumagalli] ; Stefano Di Michele, Socialisti scomparsi , democristiani fuori da quasi tutti i ballottaggi nelle città. Martinazzoli dice che ora pensa a “salvare l'anima del partito” . E Del Turco : “Non siamo un ammasso di macerie”. Il giorno del lamento degli “ ex grandi” DC e PSI ; Letizia Paolozzi, Il filosofo sul voto per i sindaci. Zolo: “Nei comuni la politica si rinnova ma temo gli effetti della tele democrazia” [intervista a Danilo Zolo] ; p.5- Michele Ruggiero, È guerra aperta tra i giudici e Bossi. Borelli valuta se aprire un'indagine sul leader lumbard ; Il presidente contro gli “ agitatori”. È una replica alle sparate di Bossi. Scalfaro : C’è chi vuole solo la ghigliottina” ; Carlo Brambilla, Nervi tesi nel Carroccio a Milano. E ora si agita il “ grande complotto” ; Fabrizio Rondolino, Novelli e Castellani al ballottaggio: gli ultimi sondaggi li danno alla pari. Torino resiste alla Lega e oggi sceglie a sinistra
«La Stampa», 19 giugno 1993 [pp. 1-4 ] p.1- Cresce la febbre per i ballottaggi a Milano, Torino e Catania. Ultimo duello nell’urna. Domani 145 città eleggono i sindaci ; p.1-p.4- Marcello Sorgi, I nuovi leader ; p.2- Giuseppe Sangiorgio, L’ex sindaco in libreria, il professore a spasso per il centro con il leader di Alleanza democratica. Testa a testa sotto la Mole. E dopo lo scontro il ramo d’ulivo ; g. san. ( Giuseppe Sangiorgio), L’uomo dei referendum. Segni : un voto decisivo guai a chi va al mare [ intervista a Mario Segni] ; p.3- Giampiero Paviole, Dai test tra gli elettori di Milano e Catania largo vantaggio per Formentini e Bianco. Nel ballottaggio di Torino vincono in due. Guerra dei sondaggi, testa a testa Castellani –Novelli ; Giovanni Cerruti, Ultima battaglia in piazza poi all’Istruttoria la stretta di mano. Bossi fa già il vincitore. Dalla Chiesa : in gioco ben più di Milano ; Giuseppe Zaccaria, La sfida tra i nuovi . Bianco- Fava, un’abbuffata in TV. A Catania lo scontro si accende soltanto sul video
«La Stampa», 20 giugno 1993 [pp. 1-5 ] p.1-Titolo : Oggi più di sei milioni di italiani al voto in 145 comuni. Seggi aperti dalle 7 alle 22. Battaglia finale per i nuovi sindaci. Scalfaro alla Lega : la ghigliottina non serve ; p.1-p.2- Lorenzo Mondo, Torino voglia di politica ; Sergio Romano, Milano città aperta ; p.2- Giampiero Paviolo, Torino, Castellani insegue Novelli, gli mancano 95 mila voti. Nel derby della sinistra un’incognita : l’astensione ; Paolo Guzzanti, Inchiesta. La corsa per il sindaco. La sfida all’ombra dei templi. Agrigento, l’archeologia al ballottaggio ; p.3-r.m. , Il leader leghista ha definito i giudici torinesi “ delinquenti e mafiosi”. In arrivo un’inchiesta. Borelli : “ Su Bossi indagheremo”. Due le ipotesi di reato : diffamazione o vilipendio; Alberto Gaino, Conti : “ Noi lo ignoriamo”. I giudici di Torino replicani “ Fiducia nei colleghi milanesi” ; Giovanni Cerruti, Replica del capo del Carroccio. Il Senatur : non si è voluto bloccare il ballottaggio. “ Io muovo accuse sui brogli e ai giudici del TAR torinese. Dalla Chiesa mafioso ? Era una battuta “ [ intervista a Umberto Bossi ] ; g, ce. ( Giovanni Cerruti), Il caso. I Lumbard e la giustizia. Tutte le stecche di Umberto. Dal salumiere Ciampi a Scalfaro- Rasputin ; p.4- Augusto Minzolini, All’Internazionale socialista si rovesciano le posizioni : ai margini finisce il PSI. Via Craxi, rivincita per Occhetto. Il leader della Quercia : “ Milanesi attenti, con i leghisti commettete lo stesso errore della borghesia col fascismo”
«La Stampa», 21 giugno 1993 [pp. 1-9 ] p.1- Titolo pagina : Nel ballottaggio successo di Lega, PDS e Segni. A Catania testa a testa tra Bianco e Fava. Trionfano Formentini e Castellani. Sindaci a Milano e Torino, battuti Dalla Chiesa e Novelli ; Editoriale : Luigi Spina , Il nuovo che vince ; p.2- u.b. , Troncate le speranze di Dalla Chiesa. La Lega festeggia, qualche momento di tensione. L’urlo del Carroccio : è fatta. Decisivo il voto cattolico ; Giovanni Cerruti, Il vincitore. Per i milanesi è già “ lo zio”. “ Primi nonostante Scalfaro”. Formentini : è lui a difendere la partitocrazia ; Pino Corrias , Lo sconfitto. “ Colpa di chi è rimasto a guardare”. “ Ora faremo la resistenza” . Dalla Chiesa : ma forse io non ci sarò ; p.3- Giampiero Paviolo, In quindici giorni è riuscito a ribaltare il pronostico, sconfitto l’ex sindaco Novelli. E Castellani vince il derby di Torino. Il voto moderato ha dato forza all’asse Alleanza –PDS. Accolto in parte l’invito all’astensione di Farassino ; Gianni Armand- Pilon , v“ Personaggio. Dal politecnico alla sala rossa. Il professore : “ Subito al lavoro”. “ Sono sorpreso, non m’aspettavo tanto vantaggio” ; Giuseppe Sangiorgio, Diego, riscossa a metà. “ Ora uniamo il fronte progressista” ; p.4- Giuseppe Zaccaria, Pochi votanti, il candidato della Rete rimonta clamorosamente. Catania, tra Bianco e Fava scrutinio col cuore in gola ; Agrigento, vince l’ambientalista. È il giovane Arnone, sconfitto l’ex sindaco DC ; p.5- Paolo Guzzanti , La lunga notte della Lega. Il leader dei “ lumbrad” esulta per il voto milanese. “ Castellani ? Non lo riconosciamo” . Subito rincara “ Bisogna stare attenti questi qui di sinistra viaggiano armati”. Bossi : “ E adesso elezioni mandiamoli tutti a casa” ; Curzio Maltese, Il caso. Ballottaggio sullo schermo. Ma in TV il grande match non c’è stato. Altro che America, il circo a 24 pollici ha solo deluso ; p. 6- Alberto Rapisarda, La Lega conquista Milano, Castellani a Torino apre la via di Occhetto al centro. Il Nord manda due messaggi nuovi. Il PDS fa diga contro il Carroccio. Crollati DC e PSI gli elettori indicano due diverse strade per il “ dopo” ; [ Ansa], Napolitano “ Una legge innovativa” ; Elena Marco, Trieste, sindaco con voti MSI. Battuto di poco il candidato di sinistra ; Presidenti provinciali , Lega –PDS 2-1. Mantova e Gorizia ai Lumbard, Ravenna è rossa ; p.7- Massimo Gramellini, Il leader della Rete : non pensavo di cadere a Torino. Dalla Chiesa ha fatto il possibile. Orlando : persa solo una battaglia. “ Ma tutta la sinistra ne esce male. Adesso spero di rifarmi in Sicilia ; Maria Grazia Bruzzone, Segni : siamo l’alternativa. “ Soltanto noi abbiamo resistito alla Lega e agli estremisti” ; Pierluigi Battista, Dibattito. Politica o roulette ? Ma gli sconfitti preparano la vendetta. Chi perde non va a casa, un seggio come consolazione. Panebianco : non siamo in Gran Bretagna. Sabbatucci : riscoprire l’opposizione ; p.8- Questi i sindaci che hanno conquistato il municipio negli altri capoluoghi e nei piccoli centri. Così il ballottaggio nelle città minori. Vincitori e sconfitti in 42 comuni ; p.9- Augusto Minzolini, Il leader di Botteghe Oscure : il crollo del vecchio sistema politico ha premiato la sinistra. Occhetto : “ Bossi si è fermato a Milano”. “ I nostri sindaci vincono ovunque” ; Flavia Amabile, “ Tutta colpa della Quercia”. Garavini : hanno prevalso le divisioni
G.Di Franco, R. Gritti ( a cura) «L’Italia al voto : analisi delle elezioni amministrative 1993 e delle prospettive politiche del sistema politico italiano», Edizioni associate, 1994.
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22 giugno |
Fedele Confalonieri , numero due della Finivest è indagato dai giudici del pool Mani Pulite . L’accusa è di aver finanziato per centinaia di milioni il PSI attraverso il quotidiano del partito l’ «Avanti!». La Finanza perquisisce le sedi del gruppo.
«l’Unità», 23 giugno 1993 [ p.1-pp. 3-5 ] Marco Brando, L'accusa: finanziamento illecito ai partiti e falsa fatturazione. Il danaro sarebbe stato versato attraverso le feste dell' “Avanti”. “ Regolari fatture pubblicitarie. Se è un reato, ho dato soldi a tutti i giornali d’Italia”. La Finanza perquisisce le sedi Centinaia di milioni Fininvest al PSI. Indagato Fedele Confalonieri, braccio destro di Berlusconi ; D. V., Un’ «eminenza grigia» per «Sua Emittenza» ; Silvia Garambois, La reazione della Fininvest “Abbiamo offerto la massima collaborazione”. Il caso non riguarda Tangentopoli”. Le parole d’ordine del “Biscione” : “ Sereni , tranquilli”
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22 giugno |
Camera – Riprende la discussione sulla riforma elettorale. Il 22 giugno l’assemblea respinge con 283 voti contro 191 la« lista bloccata» nella quota proporzionale. Sul voto si spaccano PDS , DC e PSI, votano – invece - compatti per la preferenza Lega, MSI e Rifondazione. A favore anche Mario Segni, una scelta duramente criticata da Augusto Barbera. Sulla base dell’emendamento approvato i 157 seggi della lista della quota proporzionale non saranno distribuiti in base a liste regionali rigide ma con un voto di preferenza. Il 23 per la seconda volta si riuniscono gli « autoconvocati » di Pannella. Il 24 termina il voto sugli articoli della riforma.
«l’ Unità», 23 giugno 1993 [p.6] Fabio Inwinkl, In una convulsa seduta ieri sera la Camera ha introdotto la prima modifica al testo Mattarella. Si spaccano la Quercia, DC e PSI. Anche Segni a favore. Durissimo Barbera: “ Il leader referendario si è schierato con Sbardella e Magri . Il PDS : no all’art. 1. Legge elettorale, ora torna il voto di preferenza
«l’ Unità», 24 giugno 1993 [p.4] Fabio Inwinkl , Passano alla Camera i primi due articoli della riforma. Confermati doppia scheda e turno unico con il no del PDS. Impedita anche la presentazione di candidati indipendenti. Interventi irridenti dei leghisti contro l’ emendamento Iotti. Legge elettorale a i i dei leghisti o l'emendamento lotti . Legge elettorale a colpi di maggioranza. Tra gli schiamazzi bocciata anche la parità uomini-donne
«l’ Unità», 25 giugno 1993 [p.4] Fabio Inwinkl , La Camera stempera ancora l’effetto maggioritario. Il voto finale di mercoledì a rischio . Martedì incontro PDS -DC . Legge elettorale, un altro premio ai “partitini “
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24 giugno |
Alle 7,15 di mattina a Montecitorio, seconda Assemblea degli autoconvocati di Marco Pannella vi partecipano 230 parlamentari , fra cui una settantina di indagati , insistono nella necessità di non sciogliere anticipatamente la Legislatura.
«La Stampa», 24 giugno 1993 [p.5] Fabio Martini, In 230 invadono la Camera, fra loro 70 inquisiti pronti a tutto pur di evitare i processi. La grande Assemblea alle 7 del mattino. Pannella: questo Parlamento non si deve sciogliere ; Filippo Ceccarelli, Protagonista. La vendetta di Marco. Gli ex nemici lo amano
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25 giugno |
DC – Direzione : Sette ore di discussione. Respinte all’unanimità le dimissioni presentate spontaneamente dal segretario. Il partito è diviso sulla prospettiva. Cauto Martinazzoli. Fissata l’Assemblea per decidere del nuovo nome per la metà di luglio.
«l’Unità», 27 giugno 1993 [ p.5 ] Fabrizio Rondolino, La fine della DC. Sette ore di discussione infuocata nella Direzione. Il segretario offre le dimissioni subito respinte da tutti. Un nuovo rinvio , fissata solo l'Assemblea a metà luglio. Il leader ancora indeciso a rinnovatori e conservatori. In mezzo al guado la Cosa bianca. Referendum sul nuovo nome ; Forlani : “ Ho lasciato il partito in macerie ? Una stupidaggine” ; Il ritorno di Ciriaco, il combattente : “ State certi, morirete democristiani “ ; Onide Donati , Castagnetti: “Sì, al posto della DC nascerà presto una cosa nuova”[ intervista a Pierluigi Castagnetti]
«La Stampa», 24 giugno 1993 [p.1-p.3] p.1-Titolo : Domani la Direzione, entro luglio l’Assemblea di Rifondazione. DC, si scioglie e cambia nome, “ Ci chiameremo Centro popolare” ; p. 3- Il segretario annuncia : lo Scudocrociato cambierà nome per scongiurare la diaspora. E io ti battezzo “ Centro popolare”. Martinazzoli : la nostra storia al Nord non è conclusa. Castagnetti : la scissione sarebbe un suicidio Rosy Bindi addita l’esperimento Belluno. Il capogruppo Bianco : “ La linea vincente è quella moderata” ; r. i. , L’allarme di Buttiglione. “ La DC possiamo ucciderla solo noi se perdiamo fiducia nell’ideale ; Filippo Ceccarelli, Il caso. Rivoluzione bianca. Svolta a Piazza del Gesù. Muore il partito femmina. Si salva soltanto il simbolo: Lo “ scudo” sopravvive dal 1919 ; Valeria Sacchi, Il partito nacque in casa sua. Falck : “ La DC ? Sia umile”. Necessarie alleanze e spazio ai giovani [ intervista ad Alberto Falck]
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25-28 giugno |
PRC- Comitato politico- Riesplode il conflitto fra il segretario e il presidente. La relazione di Garavini si incentra sulla proposta di aprire una nuova fase politica che, a partire dai risultati ottenuti, proietti Rifondazione oltre i suoi confini. Affronta criticamente lo stato del partito, denunciando limiti del tesseramento, la scarsa funzionalità delle commissioni di lavoro , il permanere delle iniziali «correnti».Infine pone l'urgenza di liberarsi di ogni nostalgia rispetto al modello sovietico, questione decisiva per un’ autentica rifondazione dell'identità comunista. Dopo tre giorni di aspro dibattito si arriva a un generico documento sull'unità della sinistra, accompagnato da un duro documento di critica alla gestione del segretario votato votato da 98 membri del Cpn su 107. Garavini prende atto del risultato e annuncia le dimissioni «l’Unità», 27 giugno 1993 [p.3] Stefano Bocconetti, Al comitato politico la mozione di sfiducia di Cossutta. Rifondazione comunista si spacca. Garavini finisce il minoranza
«l’Unità», 28 giugno 1993 [p.1-p.7] p.1- Titolo : Rifondazione spaccata : il segretario criticato dal Comitato politico, si dimette . “ Ha alimentato una campagna contro il partito. La minoranza non partecipa al voto. Vince Cossutta, Garavini lascia ; p. 7- Stefano Bocconetti, Ieri mattina l’annuncio davanti al parlamentino del partito. C'è chi parla di golpe e chi teme “ pericolosi arroccamenti”. Il vincitore : “ Si è presentato come il capo di una parte e ha oggettivamente alimentato la campagna contro di noi “. Cossutta costringe Garavini alla resa. Il segretario si dimette dopo una drammatica conta ; Letizia Paolozzi, Così si è rotto l’armistizio che nascondeva le “molte anime” ; Bruno Miserendino, Parla una dirigente critica con l'ex segretario. “ Hasbagliato: qui non ci sono innovatori e conservatori. E poi la sua gestione è stata troppo leaderistica e poco collegiale”. Salvato: Ma non è uno scontro tra vecchio e nuovo [ intervista a Ersilia Salvato]
«l’Unità», 29 giugno 1993 [p.1-p.7] Stefano Bocconetti, Parla il segretario dimissionario : “ Una Rifondazione arroccata non serve alla sinistra. Loro hanno rifiutato di discutere”. Il confronto con PDS, Rete e Verdi e i pericoli di chiusura settaria . “ Io continuerò a battermi per aggregare le forze alternative”. “ Cossutta vuole dominare il partito”. Garavini ho perso la mia battaglia contro le correnti [ intervista a Sergio Garavini]
«La Stampa», 28 giugno 1993 [p.7] Fabio Martini, L’annuncio al Comitato politico : mi dimetto perché non volete un dialogo con tutta la sinistra. Rifondazione, è guerra : Garavini se ne va. Dura replica di Cossutta : è un atto non responsabile. E per il successore si fa già il nome di Ersilia Salvato ; f. mar ( Fabio Martini) , Personaggi. Lo scontro dopo 40 anni di amicizia. Sergio e Lucio, duellanti torinesi. E il segretario disse a Libertini : ritirati
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26 giugno
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Maurizio Broccoletti, ex direttore amministrativo del Sisde, è arrestato con l’accusa di peculato e impiego illecito di fondi riservati all’attività dei servizi segreti . Con le stesse imputazioni il 19 luglio saranno arrestati altri tre dirigenti dei servizi, Antonio Galati, Michele Finocchi e Rosa Maria Sorrentino.
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28 giugno - 3 luglio |
CSIL – XII Congresso, Roma
Slogan del Congresso “ Dalle difficoltà alle opportunità”. Vi partecipano 1200 delegati in rappresentanza di 3.800.000 iscritti. Il 50% i delegati provengono dalle strutture orizzontali. Presenti al Congresso 160 delegazioni estere e 250 rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, associative e imprenditoriali. La relazione del segretario Sergio D’Antoni si intitola “ Riprogettare il futuro”. Pesano sul Congresso e sullo stesso segretario le rivelazioni rese il 23 giugno dal costruttore milanese Vincenzo Lodigiani su presunte tangenti date alla CSIL e alla UIL. Questione che D’Antoni , in una visita lampo a Milano, respingendo ogni accusa , affronta direttamente con Antonio Di Pietro . Il 29 giugno l’intervento del presidente del Consiglio , Carlo Aurelio Ciampi, affronta il tema del costo del lavoro, oggetto della maxitrattattiva in corso tra governo, sindacati e Confindustria. Il 30 giugno interviene ai lavori il premio Nobel per l’economia Franco Modigliani che invita l’Italia «a non farsi mettere le manette dalla Bundesbank » ed esprime riserve sulla trattativa sul costo del lavoro. Molto spazio nel dibattito e nei commenti alla necessità di una nuova stagione di unità sindacale. Il 21 luglio il Consiglio nazionale eletto dal Congresso confermerà, con il 94% dei voti , D’Antoni segretario generale e Raffaele Morese , con 175 voti su 216 votanti, segretario aggiunto .
«l’Unità», 28 giugno 1993 [p.13] Roberto Giovannini, Il numero due della Confederazione di via Po è solidale col segretario, e accusa: “C’è un disegno per distruggere il sindacalismo solidale”. Né dimissioni né autosospensione per il leader accusato da Lodigiani “ I magistrati vadano fino in fondo, solo così si cancellerà l’ombra”. “È una manovra contro la Cisl”. Morese : «Accuse false, io credo a Sergio D’Antoni” [ intervista a Raffaele Morese ] ; Aria di bufera sul Congresso che si apre oggi
«l’Unità», 29 giugno 1993 [p.15] Piero Di Siena, La relazione traccia le linee della proposta CISL : partecipazione, fine dell’antagonismo, compatibilità e idee sulla democrazia economica. “ Fin da settembre bisogna avviare la costruzione del sindacato unico. A primavera già la prima verifica con gli organismi di CGIL e UIL”. “ Ditemi voi se devo rimanere” . D’Antoni contrattacca e si appella al Congresso ; Ritanna Armeni, Paure e rabbie di una platea sotto shock ; Ma Carniti spara a zero : “Sergio, devi dimetterti”
«l’Unità», 1 luglio 1993 [p.15] Piero Di Siena, Questione morale “ convitato di pietra” del Congresso CISL
«l’Unità», 2 luglio 1993 [p.15] Piero Di Siena, Susanna Ripamonti , Raffaele Morese : “ Ma dobbiamo fugare l’ombra che pesa sulla CISL”. Sergio D’Antoni va da Di Pietro : tutto chiarito, lo dirò al Congresso
«l’Unità», 3 luglio 1993 [p.16] Ritanna Armeni,“La CISL non si fermerà”. Si conclude in questo modo l’assise della Confederazione dopo lo shock Tangentopoli. Il 95 per cento al segretario generale che urla la sua innocenza e convince i delegati. “ Lodigiani ? Una carogna”. D’Antoni contrattacca, la CISL lo riconferma
«La Stampa», 28 giugno 1993 [p.3] Flavia Amabile, Oggi il Congresso della Confederazione, il leader accusato di aver preso soldi da Lodigiani. D’Antoni : se cado io cade anche la CISL. Ma Morese attacca : vai da Di Pietro ; Alberto Papuzzi, Vittorio Foa “ padre” del sindacato. “ Addio CGIL, CISL e UIL “. “ Un sindacato unitario o è la fine “ [ intervista a Vittorio Foa]
«La Stampa», 29 giugno 1993 [p.3] Gian Carlo Fossi, Il leader della CISL : accuse assolutamente infondate, è un attacco al sindacato. D’Antoni : innocente, vado da Di Pietro. Clima teso al Congresso, il segretario offre le dimissioni. “ Siamo estranei a Tangentopoli, chiederemo i danni” ; [ Asca ] , CGIL e UIL : “Siamo d’accordo con lui “ ; r. r. , Lodigiani. Il mistero della valigia ; Flavia Amabile, Il caso. Dieci minuti di passione. Pianti e abbracci sul palco e pugnali dietro le quinte . Attacco via lettera di Carniti : “ Sergio, devi metterti da parte” ; f. a. ( Flavia Amabile), Reazioni. Un’epoca da chiudere . “ Unità sindacale? È l’ora”. Solo Mortillaro dice no a Vittorio Foa
«La Stampa», 30 giugno 1993 [p.6] Gian Carlo Fossi, L’intervento del presidente del Consiglio dà fiducia ai mercati : “ La cosa peggiore è fermarsi”. Costo del lavoro, Ciampi non si arrende. “ Dobbiamo farcela, sui salari ci giochiamo tutto” ; Flavia Amabile, La CISL cerca il riscatto. Tutti solidali con D’Antoni. Martinazzoli : venga nella DC
«La Stampa», 2 luglio 1993 [p.5] Susanna Marzolla, Blitz a Milano del segretario : “ Distorte le dichiarazioni di Lodigiani”. D’Antoni parla con Di Pietro. E il vice Morese : ombra assassina sulla CISL
«La Stampa», 3 luglio 1993 [p.11] Flavia Amabile, Sdegnata autodifesa del leader CISL che attacca anche Carniti e i giornali. D’Antoni : Lodigiani, che carogna! “ E poi sono arrivati gli avvoltoi”
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29 giugno |
DC Direzione
«l’Unità», 29 giugno 1993 [p.9] Fabrizio Rondolino, Oggi Martinazzoli presenta in Direzione il documento per convocare la Costituente. Si parla di un nuovo rinvio mentre cresce lo schieramento degli oppositori alla svolta. Sempre più inquieto il mondo cattolico. Gorrieri e i suoi ormai lavorano per un’iniziativa ormai autonoma dallo Scudo crociato. Il presidente di AC con il segretario. DC, c’è Andreotti nel fronte del no ; Letizia Paolozzi , “ Sul nome e sulla forma partito va consultata tutta la base”. Maria Eletta Martini : “Il segretario ? Non rompe ma non è neanche un ostaggio” [ intervista a Maria Eletta Martini]
«l’Unità», 1 luglio 1993 [p.6] Fabrizio Rondolino, Per il 23 convocata la Costituente. Dietro l’unanimità crescono i malumori. Elia : “ Assurda la pretesa di traghettare tutti” . Bianco : “ L’elenco egli esclusi lo fa lui ? ” . Publio Fiori si scaglia contro gli “ esterni”. Con il leader a sorpresa Forlani e Gaspari. Intanto scende in campo anche l’episcopato : “ Nell’impegno politico i cattolici siano uniti”. I vescovi “ benedicono” Martinazzoli . Il segretario ha il sì della Direzione , ma la DC è spaccata
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29 giugno |
29 giugno 1993 Presso un studio notarile si costituisce l'associazione Club Forza Italia; promotori sono Silvio Berlusconi e suoi stretti collaboratori aziendali.
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30 giugno |
Camera – Approvata la riforma elettorale . Votano a favore : DC, PSDI , Lega e la maggioranza del PSI. Contrari : PDS, PRI, PLI e Rete . Si astengono : Rifondazione, MSI, Pannella, Verdi e Segni. Prima del voto finale è approvato un emendamento proposto dal MSI che prevede l’elezione di 20 deputati in rappresentanza degli italiani all’estero. L’emendamento , votato dal MSI, dalla DC, dalla Lega e dal PLI , mette in discussione l’impianto della legge in quanto occorre ridisegnare tutti collegi elettorali. La legge passa all’esame del Senato
XI Legislatura Camera dei deputati seduta del 30 giugno 1993
Seduta n. 207 - 30 giugno
Testo unificato
«l’Unità», 1 luglio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1- Editoriale, Franco Bassanini , E alla fine vincono i gattopardi ; Titolo : La nuova legge elettorale. DC, Lega, PSI e PSDI approvano il testo Mattarella. Il PDS contrario : “ Non garantisce la scelta dei governi”. Una riforma rebus. Alla Camera anche 20 deputati esteri ; p.3- Fabio Inwink, Lo scontro politico. Prima del voto finale passa un emendamento missino. Il DC Bianco : “ Ci siamo sbagliati, non volevamo “. Una mina nel meccanismo della legge: correggerà il Senato? A favore del testo Mattarella solo DC , PSI , PSDI e Lega. Riforma, sì della Camera nel caos. L'ultimo pasticcio: collegi uninominali anche all’estero ; Alberto Leiss , “ Io candidato a Tahiti, Craxi ad Hammamet “. E il Transatlantibo varcò l’oceano ; Due milioni i registrati nell'elenco dell’ AIRE. Ma sono circa 5 milioni i possibili elettori all’estero ; Alberto Cortese, Due voti, due schede , una preferenza e tutto di domenica ; p.4- Alberto Leiss, Lo scontro politico. Il voto contrario della Quercia alla legge : “ Ha detto sì meno della metà dell’Assemblea “. Incontro tra Occhetto e il segretario PSI . “ Si devono favorire le coalizioni di governo”. Il PDS : sarà battaglia al Senato. Sulla riforma gelo con la DC , apertura da Del Turco
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30 giugno |
Senato – La giunta per le’autorizzazione a procedere approva con solo trea astensioni la richiesta della Procura di Roma di indagare nei confronti di Giulio Andreotti per l’omicidio Pecorelli. Il senatore presenta una memoria difensiva di 18 pagine e chiede il luogo procedere che sarà concessa dell’aula il 29 luglio.
«l’Unità», 1 luglio 1993 [p.8] Giuseppe F. Mennella, Sì della Giunta alla richiesta della Procura di Roma. Caso Pecorelli : i giudici indagheranno su Andreotti
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2 luglio
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A Mogadiscio, una pattuglia del contingente italiano, schierato con la forza multinazionale ONU impegnata in Somalia per ristabilire la pace tra le varie fazioni in lotta, cade in un imboscata : uccisi 3 militari uccisi , 22 feriti.
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3 luglio
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Governo, Confindustria e Confederazioni sindacali firmano il «protocollo» che stabilisce che nei contratti di lavoro gli aumenti salariali non possono superare il tetto dell’inflazione programmata. Inizia la stagione della «Concertazione »
«Rassegna sindacale», n. 27, 19 luglio 1993 [p.1-pp.32-41] p.1- Copertina : Numero speciale. Il protocollo del 3 luglio. La parola ai lavoratori ; pp. 32-37- Comitato direttivo CGIL, Roma, 1- 3 luglio. La relazione introduttiva di Bruno Trentin ; pp. 37-40- Le conclusioni di Bruno Trentin ; p.40- I documenti votati : Il primo odg. Approvato con 105 voti a favore, 26 contrari e 10 astenuti ; pp.40-41- Il secondo odg. Non approvato con 20 voti a favore, 94 contrari e 14 astenuti ; p.41- Il terzo odg. Non approvato con 18 voti a favore, 105 contrari e 5 astenuti
«Rassegna sindacale», n. 27, 19 luglio 1993 [p.1-pp.32-41] p.1- Copertina : Numero speciale. Il protocollo del 3 luglio. La parola ai lavoratori ; p.3- Sommario ; pp.4-7- II documento di CGIL, CISL E UIL che verrà sottoposto ai lavoratori . L 'appellodei sindacati ; pp. 8- 21- L’intesa e il commento . Il protocollo punto per punto [ testo] ; p.22-23- Stefano Patriarca, Una nuova logica per la politica dei redditi. Obiettivooccupazione. Tutti gli strumenti adottati nel protocollo del 3 luglio ruotano attorno a questo fine: una svolta rispetto all'accordo di un anno fa ; pp. 23- 25- Mimmo Carrieri , L'intesa e l'Europa. Una cornicedi regoleprocedurali . Colmata così la vera anomalia italiana ; pp. .25-26 Gaetano Sateriale , Relazioni industriali . Questaintesarafforzail sindacato . Chiusa ormai la fase dello scontro senza regole ; pp.26-27 Giovanni Rispoli , Le rappresentanze . E orafinalmentetuttialle urne. Accolto l'accordo CGIL, CISL, UIL sulle RSU . Con qualche limite ; p.28- Guido Iocca, Il “no” degli imprenditori del settore. E il mondoagricolosi chiamafuori . Pomo della discordiale assunzioni nominative ; pp.29-30 –Enrico Galantini , La storia della trattativa . E alla finebastaconirinvii. Un negoziato che è durato (con pause) per anni
«Rassegna sindacale», n. 27, 19 luglio 1993 [p.1-pp.42-43] p.1- Copertina : Numero speciale. Il protocollo del 3 luglio. La parola ai lavoratori ; pp.42-44- Governo –Sindacati -Confindustria. L’accordo del 31 luglio 1992 ; pp.44- 47- CGIL, CISL e UIL . L'intesa sulle rappresentanzesindacali unitarie
«l’Unità», 4 luglio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1-Titolo : Costo del lavoro. Dopo circa due anni di trattativa gli industriali , anche se riluttanti, hanno siglato l'intesa. Il governo soddisfatto “ Ora l’Italia è in una posizione avanzata rispetto agli altri paesi”. Nasce lo “Statuto” del salario. La Confindustria e i sindacati dicono sì a Ciampi ; Editoriale, Paolo Leon , E ora inizia un’altra partita ; p.1-p.3- Roberto Giovannini , A Palazzo Chigi le adesioni di Cgil-Cisl-Uil e imprenditori. L’atto formale il 22 luglio al termine di una grande consultazione. Confindustria si piega all'intesa: “ Ma non ce stato il stato il grande patto”. Al posto della vecchia scala mobile le nuove regole per il lavoro. Ciampi strappa un tormentato sì. Arriva in porto il negoziato su salari e contratti ; Ritanna Armeni , Abete : “ Se avessi seguito l’istinto non avrei firmato” ; Bruno Ugolini , Luci e ombre del protocollo. Le differenze col 31 luglio '92. Consultazione con diritto di voto. Una fase nuova fase per i contratti. Trentin : “ È il miglior accordo che si potesse fare” [ intervista a Bruno Trentin] ; p. 4- Piero Di Siena, Lo “statuto” del salario. La Confindustri cede secondo livello della contrattazione . I contratti nazionali sono legati all'inflazione programmata. Fa discutere la parte sul lavoro “ interinale”. Contratti si cambia strada. Punto per punto le novità ; Roberto Giovannini, La trama di una telenovela iniziata... più di un secolo fa. Sembrano passati cento anni. In realtà, la prima puntata risale ad un giorno di giugno del 1991. Di Pietro era uno sconosciuto e Ciampi faceva il governatore
«La Stampa», 4 luglio 1993 [p.1-pp.4-5] p.1-Titoli : Industriali e sindacati siglano l’intesa. Alt alla scala mobile, cambiano i contratti. Salari, Ciampi strappa l’accordo. “ Ha vinto l’Italia che guarda al futuro” ; Trentin : ci sono luci e ombre. Abete : nuova cultura in fabbrica. Per D’Antoni : “tutti soddisfatti” ; p.1-p.4- Editoriale, Alberto Statera, La forza di tre debolezze ; p.4- Stefano Lepri, Probabile una nuova riduzione del tasso di sconto. Più fiducia dai mercati. “ Un’intesa degna dell’Europa”. Ciampi : gli stipendi, una variabile dipendente ; Le pagelle di Giugni. “ Larizza e Abete i più duri” ; p.5- Gian Carlo Fossi, Firmata dopo due anni di trattativa l’intesa sul costo del lavoro tra Confindustria e sindacati. I salari diventano sorvegliati speciali. Solo due livelli di contrattazione, non sovrapponibili. Ogni biennio stipendi minimi riallineati all’inflazione. Ciampi : “ Ha vinto l’Italia che non ha paura del futuro”. Il ministro Giugni “ Un vero miracolo” ; Cosa cambia con l’accordo ; Roberto Ippolito, L’industria. Il giudizio di Abete. “ Ora caliamo i tassi e ci sarà più lavoro” ; g. c. f. ( Gian Carlo Fossi), Il sindacato. La parola a D’Antoni. “ Così apriamo la via alla partecipazione” [ intervista a Sergio D’Antoni ] ; Flavia Amabile, Retroscena. La CGIL spaccata. Trentin : “ Ci saranno dei dissensi”. E Bertinotti chiede già un Congresso straordinario
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13 luglio |
«Il Sabato» contro Di Pietro – Le agenzie di stampa anticipano un dossier contro Antonio di Pietro che apparirà il 17 luglio su «Il Sabato» , settimanale vicino a Comunione e liberazione e a Vittorio Sbardella della corrente andreottina della capitale. 16 pagine e 14 documenti che ricostruendo le tappe della carriere del giudice di Mani Pulite gettano ombre sulla sua dirittura morale e attendibilità. A difesa del magistrato il procuratore generale di Milano Borelli che respinge come volgarità il contenuto del dossier che definisce una « diligente raccolta di calunnie » e rinnova la sua fiducia a Di Pietro.
«La Stampa», 14 luglio 1993 [pp.1-5] r.i., Dossier contro Di Pietro. Borelli : volgarità
Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Marco Tavaglio, Mani Pulite, la vera storia, Editori riuniti, 2002, pp.205-210
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20 luglio |
Gabriele Cagliari, ex presidente dell’ENI, si toglie la vita nel carcere di San Vittore a Milano dove è detenuto da 134 giorni per corruzione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri dell’ENI a cui si erano aggiunti ordini di custodia cautelare per le inchieste sugli accordi in campo assicurativo fra l’ENI e la SAI e per la vicenda Enimont. Il manager , che negli interrogatori si era assunta la responsabilità politica delle tangenti rifiutandosi però di fare nomi , lascia 10 lettere indirizzate ai familiari, agli avvocati e ai detenuti. Si riaccende la polemica sulla carcerazione preventiva. Da Bucarest , dove si trova in visita, il capo dello Stato , Oscar Luigi Scalfaro, difende dalle critiche i magistrati invitandoli a procedere nella loro azione ma - precisa - nel rispetto dei diritti della persona . Il ministro di Grazia e giustizia , Giovanni Conso , il 20 luglio alla Camera e il 22 al Senato, risponde alle interrogazioni presentate alla Camera dei deputati dai vari gruppi sulla morte di Cagliari e contemporaneamente dispone un’ ispezione alla procura di Milano per verificare la correttezza del comportamento dei giudici. In occasione della replica al Senato , Conso attacca duramente il pool di Mani Pulite accusando i magistrati di « aver dimenticato» Cagliari in carcere per più di un mese . Da oltre 45 giorni – afferma- l’ex presidente ENI non era mai stato interrogato. Immediata e ferma la reazione del procuratore capo Francesco Saverio Borelli . I funerali di Cagliari si svolgono il 23 luglio a Milano, lo stesso giorno del suicidio di Raul Gardini , l’ex presidente della Ferruzzi che ha appena saputo che sta per essere raggiunto da un ordine di custodia cautelare.
XI Legislatura Camera dei deputati
Seduta n. 221- 20 luglio 1993 Svolgimento di interrogazioni urgenti sulla morte del dottor : Benedetti Gianfilippo ( PRC), Bianco Gerardo (DC) Boato Marco (Verdi), Capria Nicola (PSI), Conso Giovanni, ministro di Grazia e giustizia D'Alema Massimo (PDS), Ferri Enrico (PSDI), Maiolo Tiziana (Misto), Martucci Alfonso (PLI), Novelli Diego (la Rete), Paggini Roberto (PRI), Pannella Marco (Federalista europeo), Rossi Luigi (Lega Nord), Valensise Raffaele (MSI-DN ), Castagnetti Guglielmo (PRI), De Benetti Lino (Verdi), Gasparri Maurizio (MSI-DN), Landi Bruno (PSI), Pellicani Giovanni (PDS), Sterpa Egidio (PLI)
XI Legislatura Senato della Repubblica
Seduta pomeridiana n. 196 – 20 luglio 1993 Per lo svolgimento di interrogazioni sulla morte di Gabriele Cagliari : Crocetta ( PRC), Brutti Massimo ( PDS), Agnelli Arduino (PSI), Staglieno ( Lega Nord) , Molinari ( Verdi-La Rete), Signorelli, ( MSI-DN)
Seduta antimeridiana n. 199 – 22 luglio 1993 Svolgimento di interrogazioni sulla morte dell’ingegner Gabriele Cagliari : Conso Giovanni, ministro di Grazia e giustizia, Covi (PRI), Aquaviva Gennaro (PSI), Brutti Massimo ( PDS), Salvato Ersilia ( PRC ), Compagna ( PLI), Rastrelli ( MSI_DN) , De Paoli ( Misto) , Di Lembo ( DC), Speroni ( Lega Nord), Zecchino ( DC)
«l’Unità», 21 luglio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1-Titolo: Tangentopoli. L'ex presidente dell'ENI si è tolto la vita soffocandosi con un sacchetto di plastica. Aveva scritto 10 lettere per annunciare il suo gesto. L'avvocato accusa il pm De Pasquale. Suicida Cagliari, bufera sui giudici. In carcere da 134 giorni. Di Pietro: è una sconfitta; I palazzi della politica sotto choc per la morte dell’ex presidente dell’ENI. Conso apre una seconda inchiesta. Miglio: non c'è posto per la carità; Editoriale, Andrea Barbato, Se muore la pietà e i giudici perdono; p. 3- Susanna Ripamonti, Giampiero Rossi, La morte di Cagliari. Il manager è stato trovato morto all'alba di ieri nella cella di San Vittore dove era recluso da oltre quattro mesi. In una lettera alla moglie, datata 3 luglio, le accuse ai giudici. “ Il mio non è un gesto di disperazione, ma di ribellione”. Suicida in carcere Gabriele Cagliari. L'ex presidente ENI si è soffocato con un sacchetto di plastica; Gp .R. (Giampiero Rossi), Dai fondi neri ENI alla convenzione con la SAI di Ligresti; Da Strelher a La Malfa tutte le critiche a De Pasquale; Alessandro Galliani, Il ritratto. L’ex oscuro ingegnere disse: ho vissuto nella giungla voglio uscirne; p. 4- Michele Urbano, Nel segno del “cane a sei zampe”, dal '45 ad oggi, si sono consumati gli scandali più clamorosi della Repubblica. Dall’“incidente” aereo in cui morì il fondatore dell'ENI ai traffici di valuta e alle megatangenti degli ultimi decenni. Affari e delitti da Mattei a Di Donna Cinquant'anni di scandali all’ombra della chimica; p. 5- Susanna Ripamonti, Tensione tra i giudici nei corridoi di palazzo di giustizia. Italo Ghitti: “ Per il nostro pool era libero da più di un mese”. Il gip Grigo: “Non avevo ancora deciso sulla scarcerazione”. Borelli: “ Niente polemiche, solo un profondissimo dolore”. Di Pietro: “ Per noi è una sconfitta”. “Quando un magistrato fa certe promesse deve mantenerle”; Le reazioni tra i giudici. “ Rigore e rispetto dei diritti umani”. CSM: “ Il dolore non può giustificare attacchi strumentali”; Ilbio Paolucci, Giovanni Tamburino, vice e dell'ANM. “ Carcerazione preventiva, una misura dura che richiede al giudice sensibilità umana” [ intervista a Giovanni Tamburino]; p. 6- Fabrizio Roncone, “ I miei 19 giorni sono poca cosa rispetto ai quattro mesi di Cagliari. Non è incredibile che abbia deciso di uccidersi, incredibile è che ci sia riuscito. Non mi lasciavano mai solo, neanche quando andavo al bagno“. Carra: “Così scivoli nell'inferno carcere”. L'ex braccio destro di Forlani racconta le sue prigioni; Eva Benelli, Lo psichiatra Paolo Crepet analizza la scelta di morte dell'ex e dell'ENI. “È stato un atto di ribellione programmato”[ intervista a Paolo Crepet]; Roberto Carollo, La deputata Tiziana Maiolo ricorda gli incontri in carcere con Gabriele Cagliari: “Avevo parlato con lui una settimana fa. Era sempre lo stesso: forte, equilibrato”; In attesa a San Vittore: Pollini, ex tesoriere del PCI in cella dall’11 maggio ammalato di tumore, Nobili ex presidente dell’IRI in cella dall’11 maggio “ Corruzione aggravata”, Darida ex ministro DC in cella dal 6 giugno lo ha “incastrato” il metrò romano; p. 7- Stefano Bocconetti, L'indagine dovrà chiarire tempi e modi della carcerazione. D’Alema: Non giova un contrattacco alla magistratura. Il cordoglio di Ciampi, Napolitano e Spadolini. Craxi: un’altra vittima dell'uso violento del potere giudiziario. Conso apre una seconda inchiesta. Miglio: “Nessuna pietà per Cagliari, la carità è una balla”; Giorgio Frasca Polara, Il ministro: il governo deciderà iniziative dopo la nuova indagine; Il segretario della DC denuncia l'invio di messaggi anonimi in cui s’invitano gli esponenti dello scudocrociato a farla finita. “Ci sono segni di nevrosi nell'opinione pubblica. C'è chi spera che ci uccidiamo tutti e di questo vuole godere”. Martinazzoli: “Ci chiedono via fax di suicidarci”
«l’Unità», 22 luglio 1993 [pp.1-5] p.1- Titolo pagina : Il caso Cagliari. Il Quirinale esalta l'azione dei giudici e ripete il monito per la tutela dei diritti dell'uomo. A Milano gli ispettori di Conso. Rivolta a San Vittore . Ieri altri due suicidi in carcere. Scalfaro: “Avanti con giustizia” . I detenuti di Tangentopoli sorvegliati a vista ; Salvatore Veca, La secessione della civiltà ; Mario Tronti,L’obbligo della verità ; p. 2- Gabriella Mecucci, Stefano Rodotà. Giurista e deputato PDS. La legge e il sentimento umano [intervista a Stefano Rodotà]; p.3- Giampiero Rossi, L’incaricato del Guardasigilli sentirà magistrati e avvocati. Il cordoglio di Di Pietro ai congiunti dell'ex presidente ENI. Ancora polemiche sull'uso della carcerazione preventiva. Domani i funerali a Milano, poi la cremazione a Guastalla. L’autopsia conferma, Cagliari s'è ucciso. Sulla vicenda indagine dell’ispettore inviato del ministro Conso ; La moglie : “ Lasciateci soli con il nostro dolore” ; Carlo Brambilla, L'avv. Pecorella : “ I giudici hanno violato le regole”[ intervista a Gaetano Pecorella] ; Susanna Ripamonti, La protesta in due ondate: prima martedì e poi anche ieri sera. Reclusi in rivolta a San Vittore. Il direttore : “È un inferno”; Mario Riccio, Napoli. Si uccide dopo 4 giorni di detenzione ; p. 4- Rosanna Caprilli, Era il segretario cittadino del PSI di Lodi: si tolse la vita il 17 giugno dello scorso anno con un colpo di pistola. La moglie: “ Non era inquisito, stimava il giudice Di Pietro e lo scrisse anche in una a ma temeva la stampa”. “La paura dei giornali uccise mio marito”. Parla la vedova Amorese , il primo suicida di Tangentopoli [intervista] ; Ilbio Paolucci, Bruti Liberati : “ Critiche, sì strumentalismi no” [ intervista a Edmondo Bruti Liberati] ; “ Per i giudici siamo animali senza testa né anima”[ lettera di Cagliari alla famiglia] ; Ai compagni di cella[ Lettera di Cagliari ai detenuti- stralcio] ; p. 5- Il capo dello Stato a Bucarest per incontrare Iliescu. “Il caso Cagliari ? Vi rimando al mio discorso dell'8 luglio”. Aveva detto: “ Il carcere non può essere usato per far parlare”. E ieri: “Abbiamo il coraggio di lavare i panni sporchi”. Scalfaro difende i giudici di i pulite. “Operazione di giustizia, ma l'uomo deve essere rispettato” ; Il Vaticano replica al leghista che aveva detto: “Niente pietà”.”Se questo è il nuovo c’è proprio poco da sperare”. L’Osservatore: “ Miglio parla come un barbaro” ; Giorgio Frasca Polara, A colpi di a gli inquisiti impongono “ garanzie sul futuro”. Manovre sulla custodia cautelare per una riforma “ salva-corrotti” ; Gianni Cipriani, L'esponente di MD e membro del CSM: soluzione politica ma solo dopo i processi. “Ma non si possono cambiare le regole solo per gli inquisiti di Tangentopoli, in carcere non ci sono solo”. Palombarini : “ C’è troppo carcere preventivo” [intervista a Giovanni Palombarini]
«l’Unità», 23 luglio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1- Titolo : Secondo il ministro l'ex presidente dell'Eni non sarebbe stato ascoltato per 45 giorni. Garofano contro Gardini sui fondi neri Montedison : 100 miliardi per i partiti. “ Dimenticato in cella“ Conso attacca i giudici del caso Cagliari. Borelli replica : “Accuse infondate” ; p.3- Giuseppe F. Mennella, Secondo il guardasigilli causa della decisione estrema del manager il sentirsi “dimenticato” dai giudici e la “spasmodica e logorante” attesa di essere rimesso in libertà dopo quattro mesi di galera. Il discorso accolto in silenzio da un'aula carica di tensione. Conso: “45 giorni di inutile carcere”. Il suicidio di Cagliari ricostruito dal ministro al Senato ; Susanna Ripamonti , Il procuratore capo risponde a Conso e difende i colleghi: nessun abuso nella carcerazione. Borelli al contrattacco : “ Dimenticato? Qui nessuno è andato in vacanza”; S. R. (Susanna Ripamonti ), Il pm messo “sotto accusa” per la morte di Cagliari torna dalle ferie per rispondere agli ispettori di Conso. De Pasquale ; Troppe cose non mi convincevano ; p.4- Elio Spada, “ Rivolta” dopo il suicidio dell’ex presidente dell’ENI. Oggi, durante i funerali , manifestazione a San Vittore. Il messaggio di 237 carcerati , atto d'accusa contro il regime in galera e l'uso “senza pietà” della custodia cautelare. “ Grazie Gabriele, noi t'abbiamo capito”. Lettera dei detenuti a Cagliari , una protesta contro il carcere ; L'ex capo dello Stato giudica Martinazzoli e Del Turco responsabili morali del suicidio di Cagliari. Cossiga accusa i politici. Craxi i magistrati ; Milano, in consiglio un minuto di silenzio. Seduti sette leghisti ; Giampiero Rossi, Preoccupazione in corte d’Appello “ Il personale se ne va, rischiamo la paralisi” . L’ispettore interroga i magistrati. Gli avvocati: “Un'inchiesta su Mani Pulite”
«La Stampa», 21 luglio 1993 [pp.1-5] p.1- Titoli pagina: Attacco ai magistrati nell’ultima lettera dell’ex presidente dell’ENI alla moglie: mi ribello alle umiliazioni. Cagliari si uccide in cella dopo 134 giorni. “ Giudici, volete distruggermi”. Di Pietro: è una sconfitta; Il Palazzo si ribella ma secondo Miglio il manager suicida non merita pietà. Inchiesta del governo su Milano. La Camera: ridurre il carcere preventivo; p. 1- p.3- Editoriale, Ezio Mauro, Un messaggio per tutti; Sergio Luciano, Intervista con il figlio. “ Volevano annientarlo ha respinto il ricatto”; p.1-p.5- Dario Cresto-Dina, Parla Borelli. “ Giorno terribile ma non ho colpe” [ intervista a Francesco Saverio Borelli ]; p.2- Susanna Marzolla, L’ex presidente ENI si era chiuso dentro il bagno. Inutili i 20 minuti di massaggio cardiaco. La Tragedia a San Vittore, Cagliari si suicida. Al collo un sacchetto di plastica legato con un laccio; Alberto Statera, Personaggio. Esecutore del sistema. Un potente nato nell’apparato. E rimasto fedele fino in fondo al suo ruolo. Dalla svolta del Midas alla scoperta del potere finanziario nell’ente petrolifero; p.3- Eva Ferrero, In una lettera scritta ai primi di luglio l’ultima disperata ribellione del presidente dell’ENI. “ Cara Bruna, questa non è giustizia”. La moglie ai magistrati: “ Me lo avete ammazzato”. Altre lettere ai familiari e una per scagionare i suoi compagni di cella. “Vogliono annientarmi” Tra le ultime volontà quella di essere cremato; s. mar. (Susanna Marzolla), “ Gli dissero: può uscire”. L’avvocato: non si gioca con la speranza”. È falso dire che il mio cliente aveva paura di Enimont; p.4- Tiziana Maiolo, A San Vittore subito dopo l’annuncio. I giudici accolti da un grido: “ È colpa vostra”. “ Fin da venerdì era giù di morale. Dalla radio ha saputo che non sarebbe stato scarcerato”. Un detenuto: lui mi mandava i giornali io gli preparavo lo spezzatino. “ In cella a fianco dell’ingegnere”. I compagni: pianse quando uno di noi fu rilasciato”; Maurizio Tropeano, In diretta. Il “ mariuolo” alla radio. Chiesa: come a Norimberga.” Ma i processi si tengono anche così”; m. tor. , “ Questa morte mi pesa”. Il cappellano: non ho saputo capirlo; p.5- Ugo Bertone, Di Pietro: grave sconfitta per tutti. “ Con noi collaborava, io l’avevo già scarcerato”; Fulvio Martino, Il caso il pm contestato. “ Mai promesso la libertà”. De Pasquale : Ho la coscienza a posto
«La Stampa», 21 luglio 1993 [p.7] Fabio Martini, Il ministro Guardasigilli subito alla Camera per rispondere alle interrogazioni su Cagliari. Conso manda un ispettore a Milano. Inchiesta sull’esercizio dei poteri discrezionali. D’Alema ( PDS) possibilista su “ interventi disciplinari per magistrati troppo disinvolti” ; Ruggero Conteduca, I penalisti da Scalfaro. Chiusano : sono troppi i suicidi nell’inchiesta su Tangentopoli ; r. int. , Miglio : nessun motivo di pietà. “ Sei disumano”, replica il DC Formigoni ; Augusto Minzolini, Reazioni. La notizia al Palazzo. “ Questa legge è da cambiare”. Ciampi : rivediamo il carcere preventivo. Il socialista Marzo : “ L’ascesa del fascismo ha fatto meno morti”
«La Stampa», 22 luglio 1993 [p.7] p.1- Titolo pagina : Il magistrato fa le condoglianze alla moglie di Cagliari. Duro scontro tra giudici e avvocati. Scalfaro a Di Pietro : “ Vai avanti”. Un altro suicidio a San Vittore, detenuti in rivolta; pp.1-2- Alessandro Galante Garrone, L’ora della svolta ; Igor Man, Altri tre uomini ; p.1-p.5- Gabriele Romagnoli , “ Autopsia” delle lettere. Quelle parole per dire addio ; p.2- Lorenzo Del Boca, Il capo dello Stato in Romania: “ Abbiamo il coraggio di lavare i panni sporchi”. Scalfaro : difendo i giudici di Mani Pulite. Ma il presidente non affronta direttamente il caso Cagliari. “ Sull’uso distorto della carcerazione ho già parlato” ; p.3- Susanna Marzolla, L’autopsia conferma il suicidio, è già ala lavoro a Milano l’ispettore mandato da Conso. Di Pietro : avvocato, accetti il mio cordoglio. Domani i funerali di Cagliari ; Renato Farina, San Vittore. Dentro Le mura. “ Negli occhi di Gabriele c’era un velo che non avevo mai visto”:. “ Nobili : così cerco di resistere in carcere. “ Leggo Padre Pio e faccio la comunione tutti i giorni” . E il compagno di cella racconta gli ultimi giorni dell’ex presidente ENI : “ Ormai era sconfortato” ; p.4- Ugo Bertone, Urla e invettive dei detenuti per il superaffollamento. S. Vittore, esplode la rabbia. Un ragazzo serbo s’impicca in cella ; [ Ansa] , Poggioreale. In cella per omicidio, s’uccide ; Eva Ferrero, Intervista: “ I miei giorni con Cagliari”. “ Lo rispettavamo perché era corretto. Non come gli altri di Tangentopoli”. “ Ho conosciuto bene l’ingegnere. Lavava i piatti, ci insegnava il bridge” ; p.5- Documenti. Gli ultimi messaggi di un suicida. Nelle lettere di Cagliari accuse ai giudici e rimpianti. “ Bruna, anima della mia anima” “ Fai sì che nessuna Mano pulite ci sporchi” ; Al difensore: “ L’indagine è uno strumento di lotta contro il vecchio establishment” ; Per i detenuti : “ È un suicidio in piena regola e voi non ne avete nessuna colpa”; All’avvocato : “I provvedimenti sono illegittimi e applicati in modo discriminatorio” ; p.6- mau. ans., L’ Osservatore Romano accusa l’ideologo della Lega che dice : nessuna compassione per Cagliari. “ Guai a chi non prova pietà”. Il Vaticano contro Miglio : è un barbaro . Il DC D’Amelio : “ Chi nega i sentimenti è un nazista” ; Alberto Statera, L’irriducibile giacobino. “ Il lato serio della politica è che chi la pratica sa di esporsi al rischio della vita”. Il professore : la giustizia non cammina con la carità [ intervista a Gianfranco Miglio ]
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20 luglio |
PSI- Assemblea
«l’Unità», 21 luglio 1993 [p.11] Bruno Miserendino, Il segretario cerca un futuro per il partito. Inquisiti via, alleanze con AD e Mariotto. Toni più amichevoli con il PDS. Cauti apprezzamenti per la relazione. Cazzola : rinnovamento destinato a naufragare. Manca : obiettivo positivo, strada a zig-zag. Il portavoce di Craxi stuzzica l’orgoglio degli invitati : “ Rinnovare ma senza rinnegare”. “Via il garofano e Segni premier”. Strappo di Del Turco. Ma la platea è col vecchio PSI di Intini
«l’Unità», 22 luglio 1993 [p.6] Bruno Miserendino, Fischiato Luca Josi, dopo il “ trionfo” di Intini. Su Segni il segretario dice:” Ho ricevuto critiche, ma non arretro”. Del Turco batte l'ultimo kamikaze di Craxi
«La Stampa», 21 luglio 1993 [p.8] Flavia Amabile, Assemblea PSI : via libera a Rutelli sindaco di roma, no per Orlando a Palermo. Del Turco candida Segni premier. “ Mai più inquisiti in lista”
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20-21 luglio |
Genova - Circa 200 abitanti del centro storico armati di bastoni e coltelli si scontrano con extracomunitari che considerano responsabili del degrado del quartiere , di spaccio di droga e delinquenza. Nove agenti intervenuti restano feriti. La situazione si aggrava nelle ore successive tanto che il capo della polizia Vincenzo Parisi invia 500 agenti che mettono il centro della città in stato d’assedio
«l’Unità», 22 luglio 1993 [p.10] Rossella Michienzi, L’operazione per “ ripulire la città dalla droga e dagli extracomunitari “ è scattata l’altra notte. Violenti i con la polizia in pieno centro. Dodici feriti, fra i quali nove agenti. Nel pomeriggio picchiato un marocchino e a sera un nuovo durissimo raid a colpi di bastone e coltello. Ancora scontri. Decine di feriti, presidiato l’angiporto. Genova, spietata caccia all’immigrato. Duecento giovani armati di spranghe, guerriglia nei “ carrugi”
«La Stampa», 23 luglio 1993 [p.1-p.3] p.1-p..3- Pierangelo Sapegno, Gli immigrati si starebbero armando, si teme l’arrivo di skinheads da altre città. Parisi : lotta tra spacciatori. “ Caccia al nero”, Genova in stato di guerra. Centro storico presidiato da migliaia di agenti. Salta il questore ; Paolo Guzzanti, Paura metropolitana ; p.3- Pierangelo Sapegno, Violenza quadristica contro i nord africani. Auto in fiamme. Reportage. Nell’inferno della Casbah. La paura negli occhi di Ahmid “ Credevo che scappare dal Marocco fosse la nostra fortuna”. Mentre la battaglia dilaga molti invocano il Corano. Urla e sangue nelle notti dell’odio. “ Neri bastardi, andate fuori dai nostri quartieri”
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21 luglio |
CISL- Consiglio generale |
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22-23 luglio |
CGIL- Direttivo- Relaziona Guglielmo Epifani, conclude Bruno Trentin.
Il direttivo traccia un bilancio della consultazione fra i lavoratori e discute sul protocollo sui salari del 3 luglio che i sindacati approveranno il 23 luglio. Il voto non è esente da ombre. I Sì hanno vinto con il 67,1% ( 889.925 voti) mentre i No hanno ottenuto il 27% ( 358.055 voti ) , gli astenuti sono stati il 5,9% ( 79.306). Preoccupa la non partecipazione al voto del 61,7%. , un segnale delle difficoltà del sindacato, il permanere di una profonda crisi di rappresentanza. Presenti alle assemblee 1.361.180 lavoratori su un totale di 3.650.861, quasi 34 mila hanno partecipato alle assemblee ma non hanno partecipato al voto. Differenziato il voto nelle diverse realtà. Il Sì ha prevalso al Sud mentre il No ha maggiore presa nel Nord. Critiche alla consultazione da «Essere sindacato» che sottolinea l’esistenza di una «fortissima area del No» e la scarsa partecipazione.
«Rassegna sindacale», n. 29, 2 agosto 1993 [pp.36-47] p.36 – Titolo : Comitato direttivo CGIL-22-23 luglio 1993. La Consultazione e il dopo ; pp.36- 41- La relazione di Epifani ; p.41-47- Le conclusioni di Bruno Trentin ; p.47- Ordine del giorno sulla consultazione. Approvato con 11 astenuti ; Ordine del giorno su Caserta e Genova. Approvato con un astenuto
«Rassegna sindacale», n. 29, 2 agosto 1993 [pp.6-21] pp. 6 -8- Tarcisio Tarquini, Consultazione/1. Il 67,1 per cento dei lavoratori dice sì . Un punto di partenza. Positivo il giudizio della Cgil: irreversibile la conquistadel metodo della verifica del consenso. A settembre un seminario sul voto ; pp.6 -7- T.T. ( Tarcisio Tarquini) , Parla Lucchesi. Ma il referendumnon basta ; p. 8- Enrico Galantini, Undici anni fa la piattaforma dei “dieci punti”. Consultazionia confronto ; pp. 9-10-Patrizia Ferrante , Consultazione/2. Meccanici. Un votoche pesa . II sì al 59 per cento, il no al 36. Forte partecipazione. Le critiche di “Essere sindacato” ; pp.10-11- Giudo Jocca, Consultazione/3. Pubblico impiego. Assembleesemideserte. II 13 per cento al Nord, il 20 al Centro . In controtendenza il Sud con il 40 per cento ; pp.11-16- Gianfranco Casale e Marina Iacovelli Il responso delle categorie . Così chimici, tessili, edili, energia, commercioe turismo, agroalimentare, bancari e assicurativi ; p.17- Carla Cantone , Due assemblee tra gli edili del Lazio. Consultazionein presa diretta ; p.18- 19- Anna Avitabile , Consultazione/5. Lombardia . Il grandefreddo . Con un margine limitato e con fortissime oscillazioni a livello territoriale vince il sì ; pp.20-21- Maya Guerzoni, Consultazione/6. Emilia-Romagna. Avanti macon giudizio. Vince il sì, con critiche al sindacato, manella speranza che si apra una fase nuova ; p.21- Paolo Grassi , Consultazione/7. Campania . Sì conpolemiche . Soddisfatti i sindacati per il risultato regionale. Ma in molte grandi aziende prevale il no
«l’Unità», 22 luglio 1993 [p.15] Bruno Ugolini , Coinvolti 2 milioni e mezzo di lavoratori , ha votato a un milione, 641.302 i favorevoli . È domani la firma all'accordo sui salari. Il sì nella consultazione va a quota 67% Quella che è stata chiamata la nuova Costituzione del salario è cosa fatta. Oggi direttivo CGIL, domani direttivi unitari e poi la firma a Palazzo Chigi. Il “sì” a quota 67,67%, il “no” a quota 26,39%. Sono state, svolte 19mila assemblee. Hanno votato finora 947.757 lavoratori su e due milioni e mezzo coinvolti. Il no vince nel Trentino.D’Antoni e Morese confermati alla guida della CISL.
«l’Unità», 23 luglio 1993 [p.14] Roberto Giovannini, A palazzo Chigi oggi l'ultimo atto formale della maxitrattativa. Governo , sindacati e imprenditori siglano il protocollo del 3 luglio. L'intesa all'esame dei lavoratori : hanno votato in 1.300.000. Il “no” è molto forte in Trentino , Piemonte e Lombardia. Salari e contratti, è di scena la firma. Nella consultazione il 67,21 per cento dice sì all’accordo ; Bruno Ugolini, Guglielmo Epifani apre la discussione al Direttivo CGIL. Essere Sindacato valorizza i no. “ Il metodo della consultazione d’ora in poi è un vincolo per il futuro del sindacato”
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23 luglio |
Raul Gardini, l’ex leader del gruppo Ferruzzi, si uccide nella sua casa di Milano con un colpo di pistola alla tempia. Sapeva che stava per essere raggiunto da un ordine di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri della Montedison. I suoi funerali si svolgono a Ravenna il 26 luglio.
«Il Popolo», 24 luglio 1993 [p.2] Francesco Repice, Dopo l’interrogatorio e le accuse di Giuseppe Garofano. La morte di Gardini. L’ultimo atto dell’ ex re della chimica suicidatosi nella sua casa milanese ; Ra. C. , Sgomento nel mondo politico. Il governo sollecitato a riferire in Parlamento. Scalfaro : giustizia ma nel rispetto della persona ; Milano, ieri i funerali di Cagliari. Partita una denuncia per De Pasquale e Borelli ; Ordine di custodia cautelare per Sama. Altri tre provvedimenti nei confronti di altrettanti uomini del gruppo Ferruzzi
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23 luglio
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DC -Si svolge l’ Assemblea costituente che decide di avviare il processo di trasformazione del partito in un nuovo soggetto politico. Vi partecipano 80 parlamentari, 125 rappresentanti dei comitati regionali e provinciali, 20 capigruppo regionali, 30 dei movimenti ( si veda Una nuova presenza popolare , Popolo, 22 luglio 1993) . Sei commissioni. Martinazzoli si veda ( La relazione di apertura del segretario politico Martinazzoli, Popolo, 24 luglio 1993) Il documento conclusivo :«dar vita al nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana e popolare, destinato ad aprire la terza fase della presenza dei cattolici democratici in Italia». Pieni poteri al segretario. L’Assemblea non si pronuncia sulle alleanze lasciando aperte varie prospettive, ma anche aprendo la strada alla scissione.
«Il Popolo», 24 luglio 1993 [p.1-p.5] Titolo pagina : Martinazzoli in trentatré cartelle espone le linee del cambiamento. “ Vi chiedo unità e fiducia”. Un partito nazionale, di programma e fondato sull’idea di solidarietà. Gestione straordinaria per un Congresso ravvicinato ; p.1-p.5- Giuseppe San Giorgi , Verso il Partito Popolare ; p.5- Con la relazione del segretario e l’introduzione ai lavori della Russo Jervolino. Si apre il sipario sulla Costituente. Presenti Kohl e Martens. Oggi si insediano le sei commissioni che metteranno a punto i documenti da proporre all’Assemblea
«Il Popolo», 24 luglio 1993 [p.6] L’intervento introduttivo del presidente del CN Rosa Russo Jervolino. Con i cittadini per i cittadini. Il senso vero del “ rinnovare senza rinnegare” ; L’intervento del leader della DC tedesca Helmut Kohl. Insieme versoi l’Europa. Costruire una grande democrazia nell’ideale cristiano
«Il Popolo», 24 luglio 1993 [pp.7-10] La relazione di apertura del segretario politico Martinazzoli. Garantire il contributo al farsi dello Stato post-nazionale europeo e al ricostruirsi del nostro Stato nazionale. Il nostro modo di essere definisce l’adeguatezza e la fedeltà ideale, la forza del contrasto e la capacità del confronto. Vi chiedo unità e fiducia. In trentatré cartelle l’impianto del partito nuovo [ testo]
«Il Popolo», 24 luglio 1993 [pp.11-13] p.11- Messaggio di Spadolini all’assemblea. Salvare il dialogo tra cattolici e laici. “ La salvaguardia dell’identità nazionale è presupposto dei nuovi approdi” ; Andreotti , che ha declinato l’invito di Martinazzoli, parla di vocazione ultranazionale. “ Essenziale il messaggio di speranza”. Una nuova forza politica che sappia essere punto di riferimento e di convergenza ; p.12- I commenti dei parlamentari alla relazione. La rotta per il nuovo. Spetta ora alle commissioni approfondire contenuti e programmi ; p.13- Le opinioni degli esponenti del mondo cattolico. Un buon inizio che fa sperare. Giudizi ampiamente positivi. Ma ora si lavora per il risultato ; Il mondo produttivo : la DC prenda l’iniziativa e il paese giudichi i fatti. E l’agricoltura chiede maggiore attenzione ; L’esperienza dei democratici cristiani deve continuare. Il mondo della cultura e della TV e con Martinazzoli
Agostino Giovagnoli, «Il partito italiano», La Democrazia cristiana dal 1942 al 1994, Laterza, 1996 , pp.277-279 ; Gerardo Bianco , «La Balena bianca», L’ultima battaglia 1990-1994 ( conversazione con Nicola Guiso), Rubbettino, 2011, pp. 133-134
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27 luglio
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A Milano e a Roma, a solo un’ora di distanza, esplodono auto-bombe poste dalla mafia. A Milano alle 23, 15 , nella villa comunale di via Palestro, l’esplosione provoca 5 morti, tre pompieri , attirati sul posto da una telefonata anonima che segnalava l’incendio di un’auto in sosta, un vigile urbano e un marocchino che stava dormendo su una panchina nel parco, 7 i feriti. A Roma , intorno alla mezzanotte, le autobombe esplodono a San Giovanni in Laterano , all’angolo tra la basilica e il palazzo del Vicariato, e davanti alla chiesa di S. Giorgio al Velabro distruggendo l’intero porticato. Fortunosamente nessuna vittima, 22 i feriti.
«l’Unità», 28 luglio 1993 [pp.1-3] p.1- Titolo pagina : Cinque vittime: tre pompieri, un vigile e un immigrato. Danneggiata la basilica di S. Giovanni. Tre bombe, attacco all’Italia. Strage a Milano . A Roma colpita la chiesa del Papa ; Editoriale, Walter Veltroni, Fermiamoli prima dell’irreparabile ; Alle tre a palazzo Chigi il comitato per l’ordine e la sicurezza, poi summit al Quirinale con il presidente Scalfaro. Il capo del governo : “ Creano panico per frenare il moto di rinnovamento”. Parisi : “ Una situazione nera , molto nera”. Nella notte vertice da Ciampi. È allarme rosso ; p.2- Ninni Andriolo, Fabrizio Roncone, Anna Tarquini, L’Italia nel terrore. Esplosioni a pochi minuti l'una dall’altra dopo mezzanotte. Colpiti il Vicariato , la basilica di S. Giovanni, S. Teodoro. Ricoverati anche due bimbi, danni all'abitazione di Ruini. Parisi sul luogo degli attentati: “Situazione gravissima”. Notte di terrore a Roma. Due bombe, danneggiato il Laterano,19 feriti ; Bruno Miserendino, Violante: è la reazione del sistema mafia [ intervista a Luciano Violante] ; Fabio Inwinkl, Palombarini : Bombe “ politiche” contro il cambiamento [intervista a Giovanni Palombarini] ; p.3- Carlo Brambilla, Rosanna Caprilli, Elio Spada, L'esplosione poco dopo le 23 in via Palestro , davanti alla villa comunale. Una trappola . Qualcuno telefona: “ Correte c’è un’auto in fiamme” . All’arrivo dei pompieri , il boato. Le vittime: 3 vigili del fuoco, un vigile urbano e un immigrato. Milano , torna la strage. Un’autobomba nella notte : 5 morti , 7 feriti ; Michele Urbano, Borelli : “ Ho paura per quello che potrà accadere domani” ; Antonio Pollio Salimbeni, Vertice nella notte a Palazzo Chigi. Il PDS : è un momento gravissimo. Il governo : “ Garantiremo il diritto alla democrazia, alla libertà” ; Appello del PDS “ A Piazza Fontana contro lo stragismo”
«La Stampa», 28 luglio 1993 [pp.1-3] p.1-Titoli : Attentati all’ex Villa Reale, a S. Giovanni in Laterano e a S. Giorgio al Velabro. Terrore e sangue a Milano e Roma. Tre auto-bomba nella notte : 5 morti, decine di feriti ; Drammatico incontro con Scalfaro al Quirinale : panico e disordine non prevarranno. Ciampi : garantirò ordine e cambiamento. Vertice a Palazzo Chigi con Mancino, Fabbri e Parisi ; Editoriale , Ezio Mauro, L’Italia non torna indietro ; p.2- Massimo Gramellini, Violente esplosioni davanti alla basilica di San Giovanni e dietro il Campidoglio, otto feriti. Due bombe nella notte, terrore a Roma. Sventrata la chiesa di San Giorgio ; r. cri. , “ Attentato alla democrazia”. Parisi : “ Sono episodi gravissimi ma non bisogna perdere la calma “ ; Francesco La Licata, “ Depistaggio per Enimont”. Prime ipotesi : ma si teme anche un colpo di coda della mafia ; Maria Corbi, E la gente in strada urla : “ Pena di morte”. Panico fra le roulottes dei turisti, migliaia di romani in piazza ; p.3- Giovanni Cerruti, Fra le vittime vigili del fuoco attirati da una telefonata-civetta : “ Correte, una macchina brucia”. Autobomba fa strage nel cuore di Milano. Cinque morti e trenta feriti davanti a Villa Reale ; Pino Corrias, Valeria Sacchi, “ Ho visto le fiamme arrivare al cielo”. La rabbia in piazza : maledetti non fermerete Tangentopoli ; g. ce. ( Giovanni Cerruti), Il sindaco. Formentini : come Beirut. “ Attacco vigliacco, imboscata odiosa”. “ Io purtroppo me l’aspettavo. Si vive in un clima di intimidazione [ intervista a Marco Formentini] ; s.mar ( Susanna Marzollo), Borelli : gesto simbolico. “Un disegno destabilizzante temo per quello che accadrà”
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29 luglio |
Inchiesta Enimont. Dopo le confessioni di Giuseppe Garofano e di Carlo Sama i magistrati di Milano inviano avvisi di garanzia a Bettino Craxi, Arnaldo Forlani , Paolo Cirino Pomicino, Claudio Martelli e Severino Citaristi per un tangente che sarebbe stata versata, tra la fine del 1991 e l’inizio del 1990 , dalla Montedison di 130 miliardi così ripartiti : 75 miliardi al PSI, 35 alla DC e 10 ciascuno a Martelli e Citaristi. Altri avvisi raggiungono Giorgio La Malfa, Renato Altissimo e Carlo Vizzini, l’accusa è di aver ricevuto danaro per la campagna elettorale del 1992.
«l’Unità», 30 luglio 1993 [p.1-pp.3-4] p.1-Titolo : Maximazzetta Enimont. Per la tangente di 150 miliardi , “avvisati” l'ex segretario PSI, Forlani , Vizzini, La Malfa e Altissimo. Arrestato Palladino, vicepresidente della Comit . Ecco la cupola dì Tangentopoli. Drammatica frase di Craxi : “Toglierò il disturbo” ; Editoriale, Piero Sansonetti, C’ è ancora da stupirsi ; p.3- Susanna Ripamonti, Avvisi di garanzia anche per La Malfa, Altissimo, Vizzini e Citaristi per la maxi-mazzetta di 150 miliardi di lire pagata da Gardini. All'ex leader PSI 75 miliardi e all'ex capo DC 35,20 tra ex “delfino” e andreottiani. Arrestato Palladino, vicepresidente Comit. La grande abbuffata del CAF. Enimont coinvolti Craxi , Forlani , Martelli e Pomicino ; Letizia Paolozzi, Forlani : sempre stato contro Enimont. Pomicino : mai conosciuti, io denuncio. . E gli inquisiti cadono dalle nuvole . “È tutto falso” ; Michele Urbano, Palladino ( Comit).” Gnomo” della finanza con amici importanti ; Luciana Di Mauro, Il segretario amministrativo DC, Rubbi, : “Se dovessi scommettere, direi che è vero”. Martinazzoli . “ Quel 30% non l'ho mai visto. Peccato , ne avrei avuto proprio bisogno “ ; p.4- Bruno Miserendino, L'ex segretario socialista usa una frase drammatica dopo le nuove accuse per le tangenti miliardarie Enimont. “ Contro il PSI una campagna come quelle dei nazisti”. I comitati pro- Bettino : rischi la vita, devi fuggire all’estero “. Se continua così tolgo il disturbo”. Craxi minaccia il suicidio : non subirò altre ingiustizie ; Rosanna Lampugnani , Il figlio racconta i timori di Craxi. Bobo : “ Ha avuto molte minacce ma è una personalità forte” [ intervista a Bobo Craxi ]
«La Stampa», 30 luglio 1993 [pp.1-3] p.1- Titolo : Di Pietro : spariti 130 miliardi. Fondi Montedison a La Malfa, Vizzini, Altissimo. Tangenti Enimont, ecco gli eccellenti. Avvisi a Carxai, Forlani, Pomicino e Martelli ; pp.1-2 – Editoriale, Alberto Statera, L’ultimo impero ; p.2- Ugo Bertone, Il “ prezzo giusto” pagato dall’ ENI comprendeva il 5 per cento di tangente pagata ai partiti. Chimica, scoperto il grande imbroglio. L’estimatore ufficiale era Molino, ora latitante negli USA. Visentini lanciò l’allarme. Enimont non vale 17 mila miliardi ; r. int. , Il caso. Un farse misteriosa. Craxi : “ Se continuano io tolgo il distrurbo …” ; [ Agi ], I “ comitati”. “ Bettino fuggi all’estero” ; p.3- Susanna Marzolla, Svelati i destinatari delle maxitangenti : avvisi a Pomicino, Martelli e agli ex segretari PLI, PRI, PSDI. Pioggia di milairdi su PSI e DC. Tangenti Enimonti : 75 a Craxi, 35 a Forlani ; Augusto Minzolini, Retroscena. Loa scandalo nel Palazzo. “ Da quel patto nacque il Giulio VII”. Signorile : ora si spiega il via libera di Bettino. Marinazzoli : mi farebbe comodo trovare nel cassetto il 30 per cento datto alla DC ; s, luc. , “ Avvisi senza prove”. Pomicino : Gardini sapeva la verità. “ Quei soldi sono spariti all’interno della Ferruzzi” [ intervista a Paolo Cirino Pomicino
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29 luglio |
Senato – L’assemble approva per alzata di mano e senza neppure discutere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Giulio Andreotti per l’omicidio Pecorelli. Vota a favore lo stesso Andreotti.
«l’Unità», 30 luglio 1993 [p.4] Giuseppe Mennella, Dal Senato via libera alla Procura della capitale. Autorizzazione negata l’ex ministro per Reviglio. Delitto Pecorelli. Su Andreotti si può indagare
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4 agosto
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Si conclude l’iter parlamentare delle leggi di riforma elettorale per la Camera e il Senato . La riforma prevede la distribuzione del 75% dei seggi con sistema maggioritario e del restante 25%su base proporzionale (con l’introduzione di uno sbarramento al 4%.
«l’Unità», 3 agosto 1993 [p.9] Fabio Inwinkl , Al vaglio di Camera e Senato le modifiche alla legge elettorale. La Lega contesta il provvedimento che introduce il voto all’estero. Pannella minaccia un referendum : “Questa è solo una controriforma”. Il PDS conferma l’astensione. Il PRI insiste per il “premier”. Ultime trappole per la riforma. Oggi il voto finale. I missini tentano l’ostruzionismo
«l’Unità», 4 agosto 1993 [p.1-pp.3-4] p.1- Titolo : Dopo una giornata di scontro Palazzo Madama licenzia la riforma per l’elezione dei deputati. A Montecitorio duro ostruzionismo missino. Approvate le nuove regole per le urne all’estero. Vecchia Camera addio. Muro MSI, oggi il voto per il Senato ; p.3- Fabio Inwinkl , Cambia il voto. Per la riforma clima di suspense nei due rami del Parlamento. Si sblocca solo in nottata l’ostruzionismo sulla norma per la parità. Introdotto il principio dell’uninominale maggioritario. I deputati approvano il disegno sul voto degli italiani all’estero. La Camera ha la nuova legge elettorale. Superate le resistenze missine, oggi il sì per il Senato ; Luciana Di Mauro, “Accolto il principio maggioritario. Serve il premier eletto dal popolo”. La sfida di Segni: è un'incompiuta la battaglia continua [intervista a Mario Segni] ; Giuseppe F. Mennella , L'ultimo scontro sulla parità uomo-donna. Ma non passa il ricatto del MSI ; Fabrizio Rondolino, E il fronte anti elezioni ora sogna “governi politici” ; p.4- Alberto Cortese, Con l'uninominale maggioritario sceglieremoo 4 7 5 deputati e 232 senatori. La quota proporzionale limitata al 2 5% dei seggi delle due Camere. Si andrà alle urne in una sola domenica, non ci saranno ballottaggi. Per Montecitorio avremo a disposizione due voti: ecco perché … Così eleggeremo il nuovo Parlamento. Tre schede, tanti scontri diretti , nessuna preferenza ; Fabio Inwinkl , Da polipone a mammozzo il gergo della riforma
«l’Unità», 5 agosto 1993 [p.1-pp.3-4] p.1-Titolo pagina : La grande riforma. C'è la nuova legge elettorale : sì al maggioritario uninominale. Scalfaro : “Vincono i cittadini ”. Autorizzazioni per l’ex leader PSI. Martinazzoli ai giudici : “Se fate i politici degrada la democrazia”. Seconda Repubblica , si parte. Craxi si difende in aula : “Lasciatemi al mio destino” ; Editoriale, Gianfranco Pasquino, Ora tocca ai progressisti ; M.assimo L. Salvadori, Bettino Craxi triste finale ; p.3- Fabio Inwinkl , Ieri la Camera ha approvato anche la riforma elettorale che introduce il sistema maggioritario al Senato. Napolitano: “È stato rispettato il referendum del 18 aprile”. Soddisfazione ma anche critiche da Segni, Barbera e Salvi. L’Italia voterà con l'uninominale. Già promulgate le leggi per la seconda Repubblica ; Luciana Di Mauro , Parla il ministro per le riforme : “Ancora 4 mesi per la messa a punto”. Elia : “Soddisfatti ma non troppo. Rispettati i tempi”[intervista a Leopoldo Elia] ; Letizia Paolozzi, Il politologo dà un giudizio severo “E Segni sbaglia sul premier”. Sartori : non mi piace questa riforma dividerà l’Italia [ intervista a Giovanni Sartori ] ; Luciana Di Mauro, Una «notte da fascisti»: insulti e battute contro le donne. L’ostruzionismo missino contro la parità a colpi di “ragionamenti” che creano imbarazzo perfino al segretario. La Turco: c'è una destra aggressiva. La Rinaldi difende la novità ; p.4- Fabrizio Rondolino, Il capo del governo affida a Scalfaro la decisione sul voto. Giravolta di Bossi che a ora lo chiede per novembre. Dalla DC parte l'attacco all'esecutivo dell'ex governatore. Consegnata dagli esperti la relazione sui collegi. Ora è battaglia sulle elezioni. Ciampi : attuata parte essenziale del mio programma ; E a colazione il capo dello Stato incontra lo stato maggiore della DC. La soddisfazione di Scalfaro : “ Rispettato l’impegno con il popolo” ; Così venti deputati e dieci senatori saranno eletti all’estero
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3 settembre |
Il presidente del tribunale di Milano Diego Curtò viene arrestato con l'accusa di abuso d'ufficio e corruzione.
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6 settembre |
Crotone – Esplode la rivolta dei lavoratori della Enichem , già in lotta da alcuni giorni, contro la conferma della cassa integrazione a zero per 333 di loro . Bloccata la statale Jonica con bidoni di fosforo dati alle fiamme Incendiati alcuni impianti all’interno della fabbrica. Sassaiole con polizia e carabinieri.
«l’Unità», 7 settembre 1993 [p.1-p.15] p.1- Titolo : I cassintegrati occupano l’Enichem. Incendi minacciano i serbatoi d’ammoniaca. Una nube tossica ha raggiunto il centro calabrese. Il governo congela gli aumenti agli statali. Crotone, rivolta operaia. “ Bombe” al fosforo, fiamme e feriti ; p.15- Barricati nello stabilimento i dipendenti incendiano fusti di fosforo. La nube tossica raggiunge il centro abitato. Altri focolai tra gli impianti sassaiole contro la polizia. La protesta nasce dal rifiuto dell'azienda di congelare la cig. Rivolta operaia a Crotone. Incendi e scontri alla Enichem
«La Stampa», 7 settembre 1993 [p.1-p.14] p.1- Titolo : Scontri tra polizia e 300 cassintegrati. Battaglia all’Enichem. Crotone, notte di paura. Lavoro, i sindacati scrivono a Ciampi : “ Il governo rispetti gli impegni di luglio”; p.14- r. cri. , Le notizie giunte da Roma sulla cassa integrazione decisa per 333 dipendenti scatenano la ribellione. Rivolta all’Enichem di Crotone. Operaio minaccia di lanciarsi da una torre. Incenditai per strada bidoni pieni di fosforo. Numerosissimi feriti intossicati dal fumo
«La Stampa», 8 settembre 1993 [p.1-p.14] p.1- Titolo : Lavoratori barricati in fabbrica, scontri con la polizia. Parisi : fermatevi. Interviene Ciampi. Battaglia a Crotone, bruca l’Enichem. Le mogli degli operai occupano Comune e stazione; pp.1-2- Editoriale, Luciano Gallino, L’incendio da domare; p.1-p.3- Paolo Guzzanti, La maledizione del metano. Reportage. Le mogli dei barricati. La rabbia delle donne in nero. “ Non possiamo morire per le ruberie dei politici” . Ci hanno imposto la chimica. E la fame. Ci tolgono la chimica e resta solo la fame ; p.2- Gian Carlo Fossi, Sindacati e partiti chiedono la revoca della Cassa integrazione per i 333 dell’Enichem di Crotone. E Ciampi cerca un’alternativa. Giugni : usiamo il fondo occupazione ; [Adn-Kronos] , PDS al governo : “ Ci pensi nella finanziaria” ; r. r. , “ Non c’è tempo da perdere”. Il ministro Mancino : bisogna dare vita a nuove prospettive [ intervista a Nicola Mancino]; Alberto Statera, La “lezione” di Ingrao. “ Macché rivolta- spettacolo. È la collera degli umiliati [ intervista a Pietro Ingrao]; p.3- Fulvio Milone, Incendi nello stabilimento Enichem occupato. Diversi feriti nei violenti scontri operai-poliziotti. Crotone, notte di fuoco e di paura. “ Qui vogliono licenziare tutti. E noi ci ribelliamo” ; r. Int., “ Chiedo più solidarietà”. Il vescovo : no alla logica del profitto
«La Stampa», 9 settembre 1993 [p.4] Gian Carlo Fossi, Tregua armata in attesa dei provvedimenti del governo. I sindacti : no a un “ pateracchio”. Per Crotone un soffio di speranza. L’Enichem sospende fino a lunedì la cassa integrazione ; Fulvio Milone, “ Le promesse non bastano”. I “ribelli”: ci mentono sulle cifre se lunedì va male, guai per tutti ; r. e. s., Ma la “ cassa” è inevitabile. Borghini : entro quindici giorni troveremo soluzioni definitive ; Paolo Guzzanti, Reportage. In casa dell’operaio. La pasionaria : perché mi batto. “ Mio marito non deve più vergognarsi”. “ Mia figlia ha preso la maturità con il massimo di voti ma non andrà all’università. Con il sussidio di cassintegrato chi se lo può permettere “. “ Ogni giorno entriamo nella fabbrica per poter aiutare i nostri uomini che sistemano le cose rotte”
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15 settembre |
A Palermo viene ucciso dalla mafia don Pino Puglisi, parroco della chiesa di S. Gaetano nel popolare quartiere di Brancaccio.
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20 settembre |
A Lugano, dopo 20 giorni di latitanza, viene arrestato Duilio Poggiolini, presidente della Commissione nazionale dei farmaci, nell'ambito delle indagini per le tangenti nella Sanità. Pochi giorni dopo, durante una perquisizione nella casa di Poggiolini, vengono ritrovate ingenti quantità di denaro contante, lingotti d'oro, quadri d'autore nascosti in armadi, divani, materassi e puff. Poggiolini sarà condannato definitivamente a quattro anni di carcere e un risarcimento di 5 milioni di euro.
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21 settembre |
Il presidente russo Eltsin assume tutti i poteri e scioglie il Parlamento
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23 settembre |
Per lo scandalo delle tangenti nella Sanità il liberale Francesco De Lorenzo, ex ministro della Sanità, viene inquisito. Il 23 settembre 1993 la Camera nega l'autorizzazione all'arresto, ma concede quella a procedere.
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26 settembre |
Durante un raduno a Cuneo Umberto Bossi, leader della Lega Nord, minaccia la rivolta fiscale e l'istituzione del “Parlamento del Nord”.
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28 settembre |
Mario Segni lascia Alleanza democratica e si riavvicina al centro.
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5 ottobre
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Giovanni Paolo Il emana l’enciclica Veritatis splendor sulla dottrina morale della Chiesa
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11 ottobre |
Si apre il processo di appello per la strage di Bologna. |
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12 ottobre |
CGIL-CISL-UIL- I tre segretari, Bruno Trentin, Sergio D’Antoni e Larizza annunciano per il 28 ottobre uno sciopero generale di quattro ore contro la manovra economica del governo e per sollecitare l’applicazione dell’accordo del 23 luglio sul costo del lavoro.
«l’Unità», 12 ottobre 1993 [p.15] Bruno Ugolini, “Il governo ascolta le voci dei più forti ma non quelle dei i più deboli”. Le parole di Trentin , D’Antoni e Larizza. Il tradimento dell’accordo del 23 luglio. È la terza giornata di lotta in 12 mesi. Manifestazioni previste in ogni regione. Le richieste per pensionati e contratti e per promuovere la ripresa produttiva. “Ciampi, cambia quella Finanziaria”. Sciopero generale deciso da CGIL, CISL e UIL
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18 ottobre
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100.000 commercianti, artigiani e lavoratori autonomi partecipano a una manifestazione nazionale di protesta contro la «minimum tax» (l’imposta applicata sulla base del reddito annuo presunto. dire dove e da chi è promossa
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28 ottobre
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Approvata in via definitiva la legge di riforma dell’immunità parlamentare: per condurre indagini su di un deputato e un senatore non sarà più necessario chiedere l’autorizzazione a procedere. Restano vincolati al consenso della camera di appartenenza il permesso alla perquisizione e all’arresto.
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30 ottobre |
Dalla Procura di Roma viene spiccato un mandato di arresto per l'imprenditore Carlo De Benedetti, che si trova all'estero. L'accusa è di corruzione per le tangenti alle Poste.
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TANGENTOPOLI Ha inizio a Milano il processo contro il finanziere Sergio Cusani per falso in bilancio e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti in relazione alla vicenda Enimont.
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31 ottobre |
A Roma muore il grande regista Federico Fellini. |
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1 novembre |
SISDE fondi neri - Ugo Timpanaro, direttore amministrativo del SISDE dal 1987 al 1989 , ascoltato come testimone dal giudice Ettore Torri, conferma l’esistenza di fondi destinati a finanziare persone «vicine» al servizio. Riccardo Malpica , interrogato in carcere, ribadisce l’esistenza di fondi speciali del SISDE di cui erano a conoscenza i ministri degli Interni.
Il 2 novembre il presidente del Consiglio si incontra con i ministri della Difesa , degli Interni e con il comitato parlamentare di controllo per esaminare la proposta di riforma dei Servizi Segreti.
«l’Unità», 2 novembre 1993 [p.5] Gianni Cipriani, Sentito i Ugo Timpano, predecessore di Broccoletti nella carica di direttore amministrativo del servizio. Prudenza dei magistrati nel valutare nuovi elenchi di persone che avrebbero percepito soldi dagli 007. Fondi SISDE, un supertestimone conferma. Malpica “scarica” sui ministri. Coinvolti giudici e giornalisti ? ; Il CESIS sarà sostituito dal Centro unitario per la sicurezza. Atteso il rinnovamento di funzionari e agenti di SISMI e SISDE. Servizi ora ci prova Ciampi, Cambiano strutture e persone. Pecchioli : riforma radicale
«La Stampa», 2 settembre 1993 [p.6] Roberto Martinelli, La riforma degli “007”. Oggi il governo vara la nuova agenzia “ CUS” che coordinerà tutta l’intelligence. Addio a SISMI e SISDE nasce la “ CIA italiana”. Il Comitato per la sicurezza dovrà rendere conto di ogni spesa ; gio. bia ( Giovanni Bianconi), “ I ministri sapevano”. Malpica : così usavo i fondi neri
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2-3 novembre |
Antonio Galati, ex cassiere del SISDE, il 2 novembre si costituisce a Roma . Immediatamente interrogato dai giudici consegna una documentazione sulla contabilità della struttura e conferma le dichiarazioni di Maurizio Broccoletti e Riccardo Malpica sulla gestione dei « fondi neri» chiamando in causa tutti i ministri degli Interni dal 1982 in poi, quindi Antonio Gava, Enzo Scotti, Oscar Luigi Scalfaro, Nicola Mancino che, secondo le sue dichiarazioni, avrebbero percepito la somma di 100 milioni al mese. Malpica accusa direttamente il ministro degli Interni Nicola Mancino. Dalle dichiarazioni rese ai giudici risulta anche che vari giornalisti sarebbero stati a libro paga del SISDE, fra questi si fa il nome di Vittorio Orefice che smentisce.
Alle 22,30 del 3 novembre , sui teleschermi della RAI e della Finivest un drammatico messaggio-appello al Paese del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Un duro attacco alle forze che puntano allo sfascio e a distruggere le istituzioni : « A questo gioco al massacro io non ci sto » e prosegue «Io sento il dovere di non starci e di dare l’allarme [ …] Il tempo che manca per le elezioni non può consumarsi nel cuocere lento, con le persone che le rappresentano, le istituzioni dello Stato». Ribadisce il suo impegno a rispettare il responso del referendum del 18 aprile 1993. Solidarietà ala capo dello Stato da tutte le forze politiche ad eccezione del MSI e della Lega. Rifondazione comunista chiede un dibattito parlamentare. -
«l’Unità», 4 novembre 1993 [p.1-p.3] p.1- Titolo : A tarda sera il presidente appare in TV a reti unificate e denuncia le forze che puntano allo sfascio. “ La patria è in pericolo”. Nel pomeriggio il cassiere del SISDE era tornato a coinvolgere lui e Mancino nello scandalo dei fondi neri. “ È gioco al massacro. Non ci sto”. Scalfaro contrattacca dopo le nuove accuse degli 007 ; p.3- Titolo pagina : L’Italia dei misteri. Antonio Galati , ex direttore amministrativo del servizio segreto, ha tirato in ballo gli ex ministri dell’Interno dall'82 al '92. I nomi sono quelli del presidente , di Gava, Scotti e Mancino. La Procura cauta: “ Si tratta di elementi fomiti da persone indagate”. Gli 007 all'attacco di Scalfaro. Il presidente : “ È ignobile, vogliono distruggere le istituzioni” ; Gianni Cipriani, Il cassiere Sisde accusa : “Fondi neri , un vertice per insabbiare tutto” ; Vittorio Ragone, Un giorno di tensione poi l'appello drammatico che solo la Lega boccia ; “ No alle manovre si voterà presto” [ testo del discorso di Oscar Luigi Scalfaro in TV]
«La Stampa», 3 novembre 1993 [p.8] Giovanni Bianconi, Fondi neri del SISDE il “cassiere” Galati si costituisce e conferma le accuse di Broccoletti. Malpica accusa Mancino . “ Sapeva tutto e mi invitò a mentire “; r. i., Rete e Lista Pannella . Ciampi spieghi il caso al Parlamento ; Fabio Martini, Il caso. Giornalisti “ 007”? Orefice : io spione ? Calunnie. “ Mi pagavano l’abbonamento alla velina” ; [ Ansa] L’ordine al giudice : “ Ci comunichi quei nomi” ; Raffaello Masci, E Ciampi riforma i Servizi Segreti. Ieri ha “convinto” ministri e commissione parlamentare
«La Stampa», 4 novembre 1993 [pp.1-3-p.4] p.1- Titolo pagina : Gli “007” indagati insistono : pagammo i ministri dell’Interno per 11 anni. I giudici : tutto da provare. Scalfaro : allarme, c’è un gioco al massacro. Drammatico appello in TV: prima le bombe poi lo scandalo ; pp.1-2- Editoriale, Luigi Spina, Assedio al Quirinale; p.2- Francesco La Licata, Gli “007” corrotti : il presidente, da ministro dell’Interno, riceveva 100 milioni al mese. “ Anche a Scalfaro i fondi neri SISDE”. Sotto accusa Gava, Scotti e Mancino. Galati esibisce i documenti : “ Nel ’92 gli ex titolari del Viminale si riunirono per concordare una versione comune” ; Francesco Grignetti, In Procura. Una terribile giornata. “ Indagini serene e in fretta”. I giudici: ma chi accusa ha rubato miliardi ; r. i. , Lettera a Mele. Mancino : vendo a chiarire tutto ; p.3- r. int., Il presidente in TV parla al Paese : per le elezioni intendo rispettare il risultato del referendum. “ Non darla vinta a chi gioca allo sfascio”. Scalfaro : vogliono cuocere le istituzioni a fuoco lento. “ Il grande problema è quello di fare giustizia nei confronti di chi ha commesso fatti gravi contro la legge e non recar danno alla vita dello Stato”. “ La mia volontà non muta : sono vane le pressioni che si manifestano con varia arroganza e diversi intendimenti sino al punto da configurare reato” ; Massimo Gramellini, La diretta. Psicodramma di Stato in sette minuti di diretta tivù ; Guido Tiberga, Il leader DC. Fanfani : così ho respinto i soldi neri ! “ E il mio “no” dovrebbe far piacere alla gente”. “ Gli altri ? Non tocca a me giudicare. Per questo ci sono le istituzioni” [ intervista ad Amintore Fanfani ] ; p.5- Alberto Rapisarda, Le reazioni al capo dello Stato. Pannella lo difende, Rifondazione : dibattito in Parlamento. Tutti con il presidente, tranne MSI e Lega. Occhetto : “ Dobbiamo battere il partito invisibile” ; Augusto Minzolini, Il Palazzo fra veleni e agguati. Montecitorio, aria di Apocalisse. La Ganga : amnistia per il vecchio sistema. Bodrato : ma i giudici sanno ciò che fanno ? Speroni ( Lega) “ Scalfaro ci ha preso per il culo. Facciamo subito Bossi presidente” ; r.i, La CGIL : massima vigilanza. Appello a tutti i suoi militanti : “ Mobilitatevi per la democrazia” ; [ Ansa], Gargani. Il SISDE mandò 007 a casa mia ; [ Ansa], Jervolino. Il mio rispetto è immutato
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4 novembre |
All’indomani del drammatico appello in TV del presidente della Repubblica , Achille Occhetto ( PDS) e Umberto Bossi ( Lega) chiedono al segretario della DC un patto per accelerare i tempi delle elezioni politiche. Martinazzoli si dichiara disponibile al dialogo, ancora incerto sul voto.
«La Stampa», 5 novembre 1993 [p.2] Alberto Rapisarda, Martinazzoli disponibile al dialogo ma sulla data spiega : “ La decisione non spetta ai partiti”. “ Caro Mino, adesso dobbiamo votare”. Bossi e Occhetto alla DC : serve un patto epr le elezioni ; Augusto Minzolini, Retroscena. Ancora veleni sul Palazzo. Spadolini : quello che è successo è solo un antipasto. Quirinale, l’assedio continua. Non si placano i fuochi contro Scalfaro
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4-5 novembre |
SISDE fondi neri - Continuano le accuse al capo dello Stato e ai ministri degli Interni. Riccardo Malpica accusa direttamente Oscar Luigi Scalfaro dichirando che lo ha pagato direttamente. Sotto attacco anche la figlia del presidente , Marianna. Il 5 novembre Vittorio Mele , procuratore generale a Roma, apre un’ inchiesta contro Riccardo Malpica, Maurizio Broccoletti e Antonio Galati per il reato di « attentato contro organi costituzionali», articolo 289 del codice penale , pena prevista 10 anni di reclusione.
«La Stampa», 5 novembre 1993 [pp.3-4] p.3- Giovanni Bianconi, Nuova bordata dell’ex direttore del SISDE , forse sarà chiamato a testimoniare anche Fanfani. Malpica spara : ho pagato io Scalfaro. I giudici dubbi sulle prove dei Servizi ; Massimo Gramellini, Galati : abbiamo dati i soldi a un imprenditore “ suo amico”. Bufera sul Colle. E due settimane fa un settimanle la ritrasse con uno sconosciuto. C’è anche Marianna nel mirino. Agenti corrotti contro la figlia del presidente ; Francesco Grignetti, Il caso. Agenti segreti e tavoli verdi. I casinò in mano alle spie. Commissari sospetti per spillare miliardi. Difficile dire no al fiume di denaro che scorre per i tavoli verdi ; [ AdnKronos], Galante. Gioco scaltro per non votare ; p.4- r. i., Il ministro si difende dagli accusatori del SISDE : sono inattendibili, non ho mai visto una lira. Mancino allerta le Questure. “ Nel Paese ci sono troppe tensioni”. “ Il messaggio di Scalfaro è un’iniezione di fiducia per un Paese inquieto e turbato ; Filippo Ceccarelli, Retroscena. I Servizi troppo disponibili. I “ comfort” firmati SISDE. Case, yacht, aerei per i “ potenti”. Adducendo ragioni di “ sicurezza” si blindavano le abitazioni dei politici. Spese “ accessorie” per decine di milioni
«La Stampa», 6 novembre 1993 [pp.1-2] Editoriale , Marcello Sorgi, Il complotto e la ricerca della verità
«La Stampa», 6 novembre 1993 [p.3] Giovanni Bianconi, Malpica e i due funzionari dei Servizi segreti ora rischiano una condanna a 10 anni. “ Quei corrotti contro la Costituzione”. Inchiesta sul complotto, ma i magistrati sono divisi. Gli avvocati accusano “ è una scelta politica si vuole insabbiare” ; [ Ansa ] , La riforma “ Fondi neri” sotto controllo” ; Roberto Martinelli, Lo scandalo. I servizi e i complici. Soldi, spie e protettori . Dieci i rebus senza risposta ; Francesco Grignetti , Retroscena. Tra smentite e gaffes. “ Mai pagati i ministri” Parisi : Malpica forse manovrato. Il capo della Polizia “ Scalfaro restituiva le mille lire anticipate”
«La Stampa», 7 novembre 1993 [p.2] gio.bia. ( Giovanni Bianconi), Il caso. La Procura e il SISDE. Mele : non insabbio le indagini. Fabbri scatena la polemica poi rettifica ; a. r. , Il ministro della Difesa : “ Bisogna saper scegliere i collaboratori”
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5 novembre |
Voci incontrollate su imminenti le dimissioni del capo dello Stato provocano il caos sui mercati finanziari. Crollano i titoli e la lira alla Borsa di Londra, a Milano si registra una flessione del 2,41% dell’indice Mibtel. L’ondata speculativa che fa vacillare la lira è solo in parte arginata dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, che annuncia anche di aver chiesto l’intervento della magistratura per far luce sulla vicenda.
«La Stampa», 6 novembre 1993 [p.3] Roberto Ippolito, Il terremoto parte dalla Borsa di Londra, Ciampi smentisce e argina la caduta : notizie criminose. La speculazione fa vacillare la lira. Voci sulle dimissioni di Scalfaro, panico sui mercati
«La Stampa», 7 novembre 1993 [p.3] Flavia Amabile, Lettera del premier alla procura, si ipotizza l’aggiotaggio. Ciampi : aprite un’inchiesta sul venerdì nero della lira
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6 novembre |
SISDE fondi neri - Arrestata in una villa al Circeo Maria Rosa Sorrentino, ex vicedirettore di divisione del Servizio segreto civile e braccio destro di Maurizio Broccoletti, ricercata per associazione a delinquere e peculato. Il 7 novembre si conclude il sequestro del «tesoro» dei Servizi : 50 miliardi tra conti bancari e beni immobiliari.
«La Stampa», 7 novembre 1993 [p.3] Giovanni Bianconi, L’ex cassiera dei Servizi nega il peculato : quei soldi non sono fondi riservati ma premi. La bionda del SISDE presa al Circeo. Era nascosta in una villa-bunker : temo per la mia vita ; Roberto Martinelli, Retroscena. Le 007 in gonnella. In ufficio, a fare la spia. Il controspionaggio per metà è donna. Chi sono e che cosa fanno le “ Zarine”: assunte per concorso, chiamata diretta o simpatia ; m. g.b. , “ Farouk libero grazie ai soldi dei Servizi”. L’ha ammesso l’ex ministro Scotti, altri sequestri nel mirino. Torna il mistero sulla conclusione dei rapimenti Casella e Ghidini. Indizi inquietanti sui nostri agenti
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8 novembre |
SISDE fondi neri - Arrestata a Roma Matilde Passa Martucci , la « zarina», segretaria di Riccardo Malpica, è accusata di aver fatto «sparire» 12 miliardi dai fondi del servizio. Un avviso di garanzia per peculato raggiunge Alessandro Voci, commissario prefettizio a Roma ed ex direttore del SISDE. Intanto il generale Luigi Ramponi direttore del SISMI , Servizio segreto militare, dall’agosto 1991 al luglio 1992, chiede ai presidenti delle Camere le ragioni sulla sua rimozione dal servizio da parte del governo Amato, nel giro di 12 ore e senza alcuna spiegazione. Nelle sue dichiarazioni alla stampa afferma di essere stato rimosso proprio perché stava cambiando i Servizi.
«La Stampa», 8 novembre 1993 [p.3] Raffaello Masci , La potente segretari di Malpica accusata di aver fatto sparire 12 milardi di fondi riservati. Sequestro Ghidini, nuove indagini. La procura di Locri sospetta che i soldi degli 007 siano stati utilizzati per liberare la ragazza di Brescia ; Alberto Statera, L’ex capo degli 007 in divisa. “ Il governo Amato mi licenziò in 12 ore senza spiegazioni. Ora il parlamento deve fare giustizia. Da Napolitano e Spadolini voglio il mio onore”. “ Facevo paura, mi hanno cacciato”. Il generale Ramponi : stavo cambiando i Servizi. “ Ero a un passo dalla vittoria sui trafficanti internazionali di valuta sporca”. “ Troppo chiasso su questi corrotti e si dimenticano tutti i torti che ho subito” [ intervista a Luigi Ramponi]
«La Stampa», 9 novembre 1993 [p.5] Francesco Grignetti, L’attuale commissario straordinario di roma sotto inchiesta per peculato, presa la collaboratrice di Malpica. Anche Voci nello scandalo SISDE. L’ex direttore : ci fu un summit per insabbiare ; Maria Corbi, Personaggio da cassiera a zarina. Una segretaria-padrona manovrava i nostri 007. Dalle assunzioni alle mance, ai favori. Una donna di potere amante del lusso. Sulla Martucci fioriscono leggende. Dai milioni in contanti nel acssetto ai caffè mattutini con il clan Malpica. Il “genero” in disgrazia l’accusa
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9 novembre |
Camera – Si discutono le interpellanze e le interrogazioni sullo scandalo dei fondi neri al SISDE. Il presidente del Consiglio definisce gli agenti del SISDE in carcere dei « malfattori» e difende da ogni accusa il presidente della Repubblica. Illustra le caratteristiche della riforma dei Servizi. Duro attacco a Ciampi da parte del leader della Lega, Umberto Bossi, che chiede le dimissioni del governo e le elezioni anticipate minacciando di costituire un governo del Nord e non partecipare più ai lavori del Parlamento. Gianfranco Miglio , ideologo della Lega, insiste nella sua proposta delle Tre Italie. Posizioni aspramente criticate da Occhetto e Martinazzoli.
Seduta n. 273 – novembre 1993 Interpellanze e interrogazioni sullo stato e sulle linee di riforma dei servizi di informazione e sicurezza (Svolgimento): Bianchini Alfredo (PRI), Bianco Gerardo (DC ), Boato Marco (Verdi), Bossi Umberto (Lega nord) , Caradonna Giulio (MSI-destra nazionale), Ciampi Carlo Azeglio, presidente del Consiglio dei ministri, Correnti Giovanni (PDS ) , D'Alema Massimo (PDS ), Ferri Enrico (PSDI) , Galasso Alfredo (la Rete) , Lavaggi Ottavio (PRI) , Magri Lucio ( PRC), Maiolo Tiziana (Misto), Mattioli Gianni Francesco (Verdi), Melillo Savino (PLI ) , Novelli Diego (la Rete), Pannella Marco (Federalista europeo) Pappalardo Antonio (Misto) , Piro Franco (PSI) , Piscitello Rino (la Rete) , Ronchi Edoardo (Verdi) , Russo Spena Giovanni (PRC ) , Sgarbi Vittorio (PLI ), Tassi Carlo (MSI-destra nazionale), Tatarella Giuseppe (MSI-destra nazionale)
«l’Unità», 10 novembre 1993 [ p.3] Fabrizio Rondolino, L’intervento del presidente del Consiglio sullo scandalo SISDE. “ Una banda di malfattori che non mina le istituzioni”. Ma è la Lega a sparare : pronti a scegliere l'Aventino. E Miglio anticipa la sua “costituzione” con tre Italie. Ciampi sugli 007 :lo Stato è saldo. Ma Bossi minaccia di costituire il governo del Nord ; Gianni Cipriani, Carlo Fiorini, Voci cede e si dimette. E oggi dai giudici Gava , Scotti e Mancino ; La scheda. Controlli più forti sui fondi per 007 ; Giorgio Frasca Polara, Occhetto accusa la Lega di aggressione alla Repubblica. Martinazzoli : “ Proposte antistoriche, portano alle armi”
«La Stampa», 10 novembre 1993 [pp.1-3] p.1-Titolo : “ I malfattori non fermano la democrazia”. Martinazzoli: la Lega ci porta alle armi. Ciampi basta con gli 007 ladri. Bossi : elezioni, o governo provvisorio del Nord ; pp.1-2- Editoriale, Sergio Romano, Afflitti da due pedaggi ; p.2- Alberto Rapisarda, Il leader della Lega : o il voto o nomino i miei ministri. Le Camere forse sciolte a gennaio. Bossi : un governo provvisorio al Nord. Elezioni, Ciampi accelera ; r. i., Martinazzoli : “ Questa Lega porta alle armi ” ; [ Agi] , Spadolini : “ Disgregazione in agguato” ; Filippo Ceccarelli, Il caso. Da Mani pulite al SISDE. Quelle spie ingorde e liete fra maneggi e posti-barca. Poggiolini “ risparmiava” i dobloni in cassaforte : gli 007 arredavano le loro case e costruivano piscine ; Francesco Grignetti , SISDE il premier risponde alla Camera. I magistrati interrogheranno il costruttore Salabè. “ Gli 007 erano ladri, ho cambiato le regole”. Ciampi : 48 miliardi finora accertati ; r. int. , Voci si dimette. Neo-commissario in Campidoglio ; Francesco La Licata, Retroscena. I fondi dei Servizi. Un “ buon retiro” creato in campagna. Sala giochi, piscina coperta, 12 suite. E qui i dorotei tennero l’ultimo vertice. Il relax delle spie nell’oasi dei potenti. Borgo Paraelios : con sauna, golf e garconnière ; fra. gri. ( Francesco Grignetti) , Broccoletti : sono soldi miei. E lascia il SISDE senza una lira in cassa
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10 novembre |
Senato - L’Assemblea respinge il disegno di legge costituzionale che avrebbe consentito il voto degli italiani all’estero. Per evitare che l’iter della legge ritardi lo scioglimento anticipato della Legislatura , PDS e Lega votano contro nonostante che in prima lettura alla Camera avevano votato a favore
XI Legislatura Senato della Repubblica seduta del 10 novembre 1993
Seduta antimeridiana n. 249 -10 novembre 1993
«La Stampa», 11 novembre 1993 [pp.1-3] p.1-Titolo : Gazzarra in aula : DC e PSI accusano PDS e Lega, il MSI grida al tradimento. Gli italiani all’estero non voteranno. Il Senato boccia la legge, elezioni più vicine ; pp.1-2- Editoriale, Marcello Sorgi, Onorevole trappolone ; p.2- Alberto Rapisarda , Respinto al Senato il disegno di legge per far votare gli italiani all’estero. Salta l’ “ostacolo” anti-elezioni. Il PDS: era una trappola. La DC : ci riproveremo ; p.3- Andrea di Robilant, Dopo la bocciatura della legge che doveva concedere il voto agli italiani all’estero. “ Traditori! Questo Paese non ci merita”. In aula la rabbia degli emigrati : senatori, vergogna ; Augusto Minzolini, Retroscena. Fra inganni e congiure. La DC al PDS : magliari, alleati della Lega. Andreatta : vogliono la democrazia delle mutande ; Troppi assenti per il sì. Lega e PDS : senatori, votate come volete
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10 novembre |
Lega- Il senatore Giuseppe Leoni è raggiunto da un avviso di garanzia dalla Procura di Varese per violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, falso in bilancio e false fatturazioni. Secondo l’accusa il senatore che dirige l’Editoriale Lombarda da cui dipende l’emittente leghista Radio Varese avrebbe ricevuto dall’industriale Gianluigi Millanese circa 12 milioni fatturati per spot pubblicitari mentre , per i giudici, sarebbero serviti perla campagna elettorale.
«La Stampa», 11 novembre 1993 [p.4] gio. cer. ( Giovanni Cerruti) , Il sen. Leoni accusato di violazione della legge sul finanziamento pubblico. Anche la Lega sotto inchiesta. Maroni : errore dei giudici. Perquisita la sede di Varese. Assegno sospetto
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21 novembre |
Elezioni amministrative in numerose città italiane (Roma, Napoli, Genova, Venezia, ecc.): vittoria delle sinistre, successi locali di Lega e Msi-An, crollo della Dc.
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22 novembre |
Di fronte alla disfatta del centro, Silvio Berlusconi, in una intervista a La Stampa, ipotizza una sua “discesa in campo”. In merito alle elezioni comunali di Roma esprime un appoggio aperto a Fini, candidato della destra a sindaco. |
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26 novembre |
Fini ammette che il “fascismo è finito”, ma non lo condanna. |
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3-4 dicembre |
CGIL – Il Comitato direttivo discute i deliberati della Conferenza di organizzazione |
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5 dicembre |
Al secondo turno delle amministrative le sinistre vincono in tutte le città.
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11 dicembre |
Bossi in un convegno della Lega ad Assago propone la nascita di tre Italie federate: Padania, Etruria e Sud.
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11 dicembre |
Fini visita le Fosse Ardeatine, rendendo omaggio alle vittime del nazifascismo; dal Msi nascerà Alleanza nazionale. |
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18 dicembre |
PSI- Assemblea nazionale
L'assemblea, ridotta a meno della metà dei suoi 613 membri, ruota attorno allo scontro Craxi - Del Turco. Il segretario sceglie una netta collocazione a sinistra che coerente con la storia del partito. Il riformismo socialista può contribuire alla costruzione di una sinistra di governo. Contro il moltiplicarsi dei luoghi di decisione del partito che ostacolano il lavoro degli organismi dirigenti chiede «poteri straordinari». Craxi si colloca su una linea opposta. Rifiuta ogni tentativo di accordo col PDS. A un' alleanza col « nemico» ex- comunista preferisce un'alleanza di centro o l'isolamento. L'assemblea lo sommerge di fischi quando contesta la richiesta di pieni poteri avanzati dal segretario. Nel dibattito emergono altri distinguo. Ai parlamentari e dirigenti vicino ad Amato la svolta di Del Turco appare troppo repentina rispetto al documento del 2 dicembre quando ancora veniva lasciato spazio a un’ alleanza di centro. Differenziazioni che si polarizzano nel documento presentato da Luigi Covatta che , equidistante fra la linea di Del Turco e quella di Craxi, propone di dar vita ad un'area democratica di centro che veda protagonisti Mario Segni e quell'area cattolica che si va coagulando nel PPI e con il Patto per l'Italia. Vince di misura Del Turco la sua la mozione , sostenuta dal gruppo di « Rinascita» , Manca, Raffaelli, e da Valdo Spini, ottiene 156 voti contro i 116 che raccoglie quella presentata da Franco Piro a nome dei craxiani, 6 voti vanno al documento di mediazione presentato da Claudio Signorile. Una spaccatura non più componibile . Entro il 15 gennaio , con la convocazione della Costituente, il partito cambierà nome e simbolo.
«l’Unità», 16 dicembre 1993 [p.6] Bruno Miserendino, Oggi il segretario annuncerà l'avvio d'una nuova formazione. Se vinceranno Intini e i suoi sarà inevitabile la scissione. Muore il Garofano Craxiani e Del Turco allo scontro finale
«l’Unità», 17 dicembre 1993 [p.1-p.3] p.1- Titolo : A gennaio nascerà un partito con nome e simbolo nuovi. Votati i pieni poteri al segretario. L'ex leader tenta l'ultimo assalto: “È un cupio dissolvi”. Contestato ma ottiene il 41%. Il PSI muore a 100 anni. Del Turco vince su Craxi : si cambia ; Editoriale, Enzo Roggi, La sconfitta dei fantasmi ; p.3- Bruno Miserendino , Resa dei conti nel PSI. Il documento del segretario ottiene 156 voti su 281. Propone la netta collocazione a sinistra e l'alleanza col PDS. Gli oppositori (116 voti) inseguono ancora il centrismo. Intini : “Dovranno cacciarmi”. Manca: “ Impossibile convivere”.Il PSI archivia nome e simbolo . Vince Del Turco, Craxi ai suoi : «Siamo forti , combattiamolo”; Roberto Roscani, “Pieni poteri ? Io non li ho mai avuti “. E la sala fischia l’ex padre padrone ; Letizia Paolozzi, Il politologo: “ Craxi li ha portati all'estinzione”. Martinelli : “ ora non si inventino altro. Vadano dritti al Partito democratico” [ intervista ad Alberto Martinelli]
Carmine Pinto, «La fine di un partito», Il PSI dal 1992 al 1994, Editori Riuniti, 1999, pp. 117-120; Un resoconto- testimonianza dell’Assemblea in Lelio Lagorio, «L’esplosione», Storia della disgregazione del Psi. Edizioni Polistampa,2004, pp.180-181.
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18 dicembre |
Viene approvata la legge finanziaria del governo Ciampi; il Presidente del Consiglio dichiara esaurita la missione del governo e quindi si può andare alle elezioni. |
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20 dicembre |
Umberto Bossi è indagato per illecito finanziamento alla Lega. |
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20 dicembre |
I sindacati confederali e la Confindustria firmano l'accordo per la costituzione delle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) nei luoghi di lavoro. |
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31 dicembre |
Messaggio di fine anno del capo dello Stato. Da Osca Luigi Saclfaro un messaggio di ottimismo : «L’Italia risorgerà». 15 milioni di cittadini ascoltano il messaggio. Consensi da tutte le forze politiceh che appoggiano Ciampi. Lega e MSI che osservano, criticamente, che il presidente non si è pronunciato sulla data del voto .
« La Stampa», 2 gennaio 1994 [ pp.1-3] p.1-Titolo : Ottimismo nel messaggio del capo dello Stato : coraggio, si volta pagina. Scalfaro : L’Italia sta risorgendo. Ma per il Papa “ l’Anticristo minaccia il mondo” ; pp.1-2- Marcello Sorgi , La data taciuta ; p.2- Nel messaggio di fine anno di Scalfaro prevale l’ottimismo. “ E ora si volti pagina”. “ ha vinto il coraggio dei cittadini”. Tutti ci ricordano che siamo ad un passaggio delicato e d è vero. Ma attenzione, non ci viene chiesto nulla di eroico”. “ Nessuno può negare il coraggio che vi è stato nel volere giustizia e trasparenza. Mi sento di poter dire che l’Italia sta risorgendo” ; p.3- DC e PDS soddisfatti come le altre forze politiche che appoggiano Ciampi. Critico Miglio : “ Un’omelia”. Ma Fini e Bossi : perché non ha detto quando si voterà ? ; Guido Tiberga, Il discorso. Tra fede e politica. Il presidente e la Madonna “ Speranza dei disperati” . Dopo le polemiche del 1992 in un discorso ufficiale si torna a parlare della Vergine
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1994 |
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MSI - Assemblea congressuale, Roma |
2 gennaio |
Continuano le pressioni per la formazione di un nuovo governo . Marco Pannella lancia un appello ai ministri inviatndoli alle dimissioni. Mario Segni lancia una sorta di ultimatum al presidente del Consiglio chiedendo a Ciampi di dire esplicitamente se «è un candidato delle sinistre». Ciampi smentisce dichiarandosi estraneo alla futura competizione elettorale .
«l’Unità», 4 gennaio 1994 [p.4] Luciana Di Mauro, Lo scontro politico. Cominciano questa mattina le consultazioni di Ciampi. Scudocrociato per un “ programma minimo” : legge appalti, riforma dell’articolo138, norme sulla custodia cautelare, voto degli italiani all’estero . Slitta la Costituente del PPI. Il ricatto della DC a Palazzo Chigi. “Riconfermiamo la fiducia, ma vogliamo votare a giugno ” ; Il capogruppo della DC alla Camera : ci sono delle leggi da fare. Bianco : “ Ci serve ancora qualche settimana …” [ intervista a Gerardo Bianco] ; Stefano Bocconetti , Pannella : Ciampi bis e nuova maggioranza con Mariotto e Bossi
« La Stampa», 3 gennaio 1994 [p.4] E Pannella insiste : subito un nuovo governo. Ieri un appello ai ministri : “ Dimettetevi”. Ultimatum di Segni a Ciampi : “ Deve dire se è il candidato delle sinistre” . Ma Scalfaro sembra intenzionato a non sciogliere l’esecutivo, anche se il 12 dovesse finire in minoranza
« La Stampa», 4 gennaio 1994 [p.2] Replica a Pannella che vorrebbe entrare in un esecutivo con Segni e Lega. Ciampi boccia il “ governo forte”. E oggi sente i partiti. La DC : voto a giugno
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2 gennaio |
Silvio Berlusconi anticipa la prima bozza del programma economico di Forza Italia. Tema dominante : la riduzione delle tasse. Intanto prosegue il suo tentativo di alleanza con la Lega e con Segni.
« La Stampa», 3 gennaio 1994 [p.2] Ugo Bertone, La prima bozza del programma economico di “ Forza Italia” : vincolare la spesa dello Stato. Berlusconi : troppe tasse per gli italiani. Sul fisco Silvio sogna l’alleanza con Bossi e Segni ; v. sab., Il presidente Finivest. “ Ci vuole un’inversione di rotta”. Il Cavaliere : anche Ciampi tassa all’antica. “ Versare allo Stato una quota fissa della ricchezza prodotta dal Paese” [ intervista a Silvio Berlusconi] ; u.b. ( Ugo Bertone) , Reazioni. Economisti e politici. Ma alla Lega la proposta non basta. E Tremonti : non si cambia soltanto con i tagli. Il Leghista Maroni : “ Si tratta di un passo avanti necessario ma non sufficiente verso un’intesa”
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3 gennaio |
FIAT - Riprende la trattativa fra sindacati e azienda.
«l’Unità», 3 gennaio 1994 [p.11] Piero Di Siena, Di nuovo al via il negoziato più difficile. È possibile una conclusione in tempi brevi ? Italia ( FIM) : “Non c'è più il clima adatto”. Damiano (Fiom): “ Poche garanzie sul futuro”. Pesano sul confronto i dubbi sul destino di Mirafiori e le ultime posizioni della Deutsche Bank. Cresce la possibilità di un intervento diretto dell’esecutivo. FIAT, e oggi si ricomincia da zero. Riparte in salita la trattativa fra l’azienda e i sindacati ; R.A. ( Ritanna Armeni), FIAT, sindacati, Deutsche Bank, Trentin, Giugni : cinque attori alla ricerca di un accordo ; Ritanna Armeni, Patrizio Bianchi, presidente di Nomisma, parla del caso FIAT. “ Sì, e ora che nella vertenza intervenga il governo [ intervista]
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4 gennaio |
Il presidente del Consiglio , Carlo Azeglio Ciampi, prima del dibattito parlamentare, previsto per il 12 gennaio, sulla mozione di sfiducia presentata da Marco Pannella, consulta le forze politiche. Diversificati gli orientamenti dei partiti. Per la DC si dovrebbe votare a giugno mentre per PDS e Lega ad aprile. Al termine delle consultazioni l’orientamento di Ciampi e di intervenire per primo nel dibattito parlamentare e ribadire il carattere «istituzionale» e a termine del governo. Ciò implica il ritiro della mozione di sfiducia subito dopo le comunicazioni del governo e se ciò non avverrà il capo dello Stato è deciso a sciogliere le Camere per poter votare a marzo. Nessun margine, quindi, per un nuovo governo come vorrebbero Pannella e i firmatari della mozione di sfiducia.
«l’Unità», 5 gennaio 1994 [p.1-pp.3-4] p.1- Titolo : Ciampi avvia le consultazioni. La Lega : niente Aventino, elezioni entro il 10 aprile. Il ministro Spaventa polemico col Berlusconi “taglia-fisco” : non sa di cosa parla. Paura di votare. DC: rinvio a giugno. Occhetto : subito ; Editoriale, Massimo L. Salvadori , Il nuovo blocco trasformista ; p.3- Luciana Di Mauro, Lo scontro politico. Martinazzoli a Palazzo Chigi conferma la fiducia in pegno vuole anche le norme sulla custodia cautelare. Del Turco : “Sono stanco di chiedere slittamenti …“. Pannella insiste: Ciampi bis per l’intera Legislatura. “ Rinviamo di pochi giorni”. Ma con le leggi richieste dalla DC ; Giorgio Frasca Polara, Ecco tutti i trucchi di chi non vuole chiudere con questa Legislatura. Parola d’ordine: prendere tempo. Il sogno segreto è il colpo di spugna per i tangentisti ; I partiti e le urne ; p.4- Stefano Bocconetti, Lo scontro politico. Il segretario del PDS con D’Alema e Chiarante da Ciampi. “ Scalfaro sarà libero di decidere la data delle elezioni . A Montecitorio è ormai impossibile un dibattito sereno. Si può disperdere il prestigio recuperato nel mondo”. “ Dal 12 questo Parlamento ha finito”. Occhetto : “Una sceneggiata può screditare il Paese” ; Giuseppe F. Mennella , La Lega: votare entro il 10 aprile .Trattenuto dal processo non va da Ciampi. Maroni: “ Un rinvio ci farebbe comodo… Con i centristi DC un’intesa nei collegi” ; L’Edera definisce “inaccettabile” la mozione Pannella. PRI : rinnovare le Camere il più presto possibile
«l’Unità», 6 gennaio 1994 [p.5] Luciana Di Mauro, Il presidente del Consiglio interverrà a Montecitorio per riaffermare il ruolo istituzionale del governo. C’è la possibilità di un rinvio delle elezioni al 10 aprile nel caso di un orientamento condiviso dalla Camera. Ciampi prenderà la parola per primo. Se non cade la sfiducia Scalfaro pronto al voto a marzo
« La Stampa», 5 gennaio 1994 [p.1-3] p.1- Titolo : Primo giorno di consultazioni, a Ciampi fiducia “ condizionata” da Martinazzoli. Voto ad aprile o giugno. È scontro. La DC non ha fretta, il PDS : tempo scaduto ; p.3- Augusto Minzolini, Via alle consultazioni di Ciampi con la DC. Lega PDS e Pannella insistono per le elezioni ad aprile. Martinazzoli : il voto a giugno. “ Prima si approvino le leggi in sospeso”
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4-5 gennaio |
Processo Cusani –Per la prima volta si presenta in aula Sergio Cusani, ex consigliere di Raul Gardini e Carlo Sama, rimesso in libertà dopo cinque mesi di reclusione il 23 dicembre del 1993. Nell’udienza Marcello Portesi, manager della Montedison ed ex braccio destro di Carlo Sama , conferma di aver dato alla Lega finanziamenti per 200 milioni in occasione della campagna elettorale del 1992. Il 5 gennaio Bossi e l’ex tesoriere della Lega , Alessandro Patelli, sono sentiti come testimoni. Patelli ammette il contributo anche se afferma non averne dato notizia a Bossi e che successivamente era stato rubato in un misterioso furto nella sede del movimento di Milano. Bossi ammette di aver saputo del finanziamento solo quando Carlo Sama ne ha parlato in TV.
«l’Unità», 4 gennaio 1994 [p.6] Susanna Ripamonti, L'imputato ci sarà , ma solo come spettatore, Saranno interrogati Pillitteri e D’Urso il vice del defunto resoriere PSI Balzamo. Mercoledì è di scena il Carroccio. Il 24 prima udienza del dibattimento ENI- Sai. Craxi : “ Cagliari e Ligresti mi accusarono per tornare in libertà”. Oggi Cusani, domani Bossi. Il finanziere per la prima volta in aula alla ripresa del processo ; Il gip Italo Ghitti : “ Dobbiamo ancora colpire i rami bassi della corruzione”. “ Entro l’anno tutti i processi ai politici. Poi indagheremo sui burocrati …” [ intervista a Italo Ghitti]
«l’Unità», 5 gennaio 1994 [p.6] Marco Brando, Alla ripresa del processo il manager incastra il Senatur. “Fu proprio lui a chiedermi contributi attraverso pubblicità su emittenti vicine alla Lega. Patelli prese i 200 milioni”. Il leader del Carroccio : “ Quelererò tutti “. Oggi sarà in aula. “ Bossi chiese soldi alla Montedison “. Le accuse di Portesi . Cusani : “ Ora imparerò a fare l'imputato “ ; Silvio Trevisani, Il personaggio. Cusani il freddo e le mani tese ; Susanna Ripamonti, L'ex segretrario del cassiere socialista Balzamo parla dei “ tesori occulti» del Garofano. D’Urso : “ Venivano da Craxi a offrire soldi “. Mini-show di Pillitteri : “ Nego tutto, tutto…”
«l’Unità», 6 gennaio 1994 [p.6] Marco Brando, Il leader dei lumbard prima difende l'ex tesoriere poi lo contraddice. “M a non ho mai saputo nulla di quei 200 milioni”. Il pm :”Se lei grida io griderò più forte”. Il Senatur : “ Mi arrendo”. Bossi avrei fatto come Patuelli . Match in aula tra Di Pietro e il segretario della Lega ; Silvio Trevisani, Il personaggio. Quegli urletti in difesa del pirla ; Susanna Ripamonti, Di Pietro : “ Lei ricatta la giustizia”. Il difensore : “ Non le permetto di usare questi toni con me, io non ho mai difeso ricattatori “ Tace l’ex ministro socialista De Michelis : “ parlerò solo nelel sedi opportune con adeguati strumenti per difendermi” . E in mattinata il duello tra il pm e Spazzali ; Cusani rompe il silenzio per dare voti ai giornalisti
« La Stampa», 3 gennaio 1994 [p.6] Leonardo Osella, Domani riprende a Milano il processo contro l’ex consigliere di Raul Gardini e Carlo Sama. La “ prima volta” di Cusani nell’aula di Mani pulite. Devono comparire anche Bossi Craxi e Pomicino. Nessun confronto tra Forlani e Citaristi .
« La Stampa», 5 gennaio 1994 [p.5] Susanna Marzolla, Portesi ex manager Montedison conferma il versamento di 200 milioni in nero a Patelli. “ Bossi mi chiese soldi per la pubblicità”. E Pillitteri non risponde. D’Urso, ex collaboratore di Balzamo. “ L’indibitamento PSI era 100 miliardi i contributi irregolari ammontavano a 40 ” ; Giovanni Cerruti, Retroscena. La difesa del Carroccio.” Non c’entriamo con le tangenti”. Il senatur oggi in aula davanti a Di Pietro ; [ Agi], Enimont. Slitta l’udienza Craxi; Curzio Maltese, Personaggio. Dalle barricate al Potere. La prima volta di Cusani. “ Devo imparare a fare bene l’imputato”. Alterna la Montblanc con l’evidenziatore e appunta tutto
« La Stampa», 6 gennaio 1994 [p.1-p.3] p.1- Titolo : Battibecco tra presidente e pm. De Michelis : a Sama parlavo di basket. Il match Bossi –Di Pietro. “ Quei soldi li avrei presi anch’io” ; p.3- Susanna Marzolla , Interrogati il leade leghista e lìex tesoriere Patelli. Duro scontro tra Di Pietro e Spazzali. Bossi in aula : quei soldi ci servivano. “ E li avrei incassati anch’io” ; Curzio Maltese, Il processo per la TV. “ Può darsi certamente così parlò il Senatur” ; Giovanni Cerruti, Retroscena. Il senatur e il pm. “ è sicuro questo processo ci farà guadagnare voti. Tarantola ? Mi è sembrato una brava person”: “ Sì, eravamo come due pugili” . E alla fine gli ho detto : “ Ciao fratello” ; s. mar ( Susanna Marzolla), “ Con Sama parlai di basket”. De Michelis : non so se la Ceolin incassò
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5 gennaio |
Mario Segni presenta il simbolo del « Patto per l’Italia» , vi aderiscono DC , PRI , esponenti liberali, e si candida a premier. Per il leader referendario il Patto vuole essere una «alleanza tra laici e cattolici, liberaldemocratica e riformista» alternativa al cartello delle sinistre. Partecipano all’iniziativa : per la DC Rocco Buttiglione, Franco Marini e Roberto Formigoni, per i repubblicani Castagnetti e Lavaggi, per i liberali Zanone, Patuelli , Compagna e Melillo. Rocco Buttiglione dichiara che i candidati DC all’uninominale si presenteranno sotto il simbolo del Patto. Dall’incontro un invito a Silvio Berlusconi a non scendere in campo . Annunciati i prossimi appuntamenti il 15 gennaio la presentazione del programma e il 5 febbraio la prima manifestazione nazionale.
«l’Unità», 6 gennaio 1994 [p.5] Buttiglione : “ Sotto quel marchio anche i candidati DC all’uninominale”. Segni presenta il simbolo del Patto . “ Con me premier e contro le sinistre”
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5 gennaio |
I centristi della DC (Casini, Mastella) sono in uscita dal partito.
«l’Unità», 6 gennaio 1994 [p.1-p.3] p.1- Titolo : Il segretario attacca gli amici interni di Lega e Berlusconi : il loro è un altro partito. La reazione dei democristiani coinvolti: “Ci deve cacciare , da soli noi non ce ne andremo”. “ Siete fuori dalla DC “. Martinazzoli rompe con i centristi ; Editoriale, Enzo Roggi, E voi che restate da che parte andrete ? ; p.3- Stefano Di Michele, Il segretario della DC rompe con la fronda interna che aveva aperto una trattativa con Berlusconi e la Lega. Mastella e gli altri reagiscono : dovranno cacciarci. La sinistra dalla parte del leader : fotografa la situazione. La caduta dei neocentristi ribelli. Martinazzoli : «Siete fuori , il vostro è un altro partito”; S. D.M. ( Stefano Di Michele), “ hanno preso per giocattoli delle armi da guerra”. Bodrato : “ Hanno esagerato. Rottura inevitabile” [intervista a Guido Bodrato] ; Rosanna Lampugnani, “Dovranno cacciarmi, vedremo che succederà al CN” . Casini : «Non sono Calimero legittimo e con la Lega “ ; Ro. La. ( Rosanna Lampugnani), La “pattuglia” dei democristiani che tratta con Berlusconi e Lega . Già fuori i filo missini Fiori e Salatto. Identikit dei “licenziati”: chi li seguirà ?
« La Stampa», 6 gennaio 1994 [p.5] Augusto Minzolini, Botta e risposta fra il segretario e i neocentristi: voi siete un altro partito. DC, è il giorno della scissione. “ Mino andrai con il PDS” ; Mauro Anselmo, Il futuro del partito. Il segretario mi hanno appiccicato una iettatura non lavoro per Occhetto, “ Bisogna avere fede nelle proprie ragioni. E io non sono disponibile a raccattare posti col cappello in mano”. Martinazzoli : non caccio nessuno. “ Ma chi vuole se ne va solo per salvarsi il posto” [ intervista a Mino Martinazzoli]
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5 gennaio |
Mino Martinazzoli (PPI), Mario Segni (Patto Segni) e Giorgio La Malfa (PRI) costituiscono il Patto per l'Italia che, alle prossime elezioni, politiche candida Mario Segni come Presidente del consiglio. |
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5-6 gennaio |
SISDE : fondi neri - Maurizio Broccoletti, ex direttore amministrativo del SISDE, arrestato e detenuto a Montecarlo dal dicembre , è estradato in Italia e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli a Roma. Il 6 gennaio nel corso dell’interrogatorio con i magistrati di di fronte all’accusa di attentato agli organi costituzionali mossagli dai magistrati , Broccoletti conferma le sue precedenti dichiarazioni riguardo alle riunioni svolte al Quirinale, alla presenza di Oscar Luigi Scalfaro, sui fondi neri del SISDE e sul pagamento a favore dei ministri degli Interni. Afferma , inoltre, che l’ex capo del SISDE ottenne 10 miliardi dai fondi riservati del servizio segreto per finanziare la campagna elettorale della DC del 1992 . Immediate le smentite del Quirinale., del ministro degli Interni Nicola Mancino, dell’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato e del capo della polizia Vincenzo Parisi.
«l’Unità», 6 gennaio 1994 [p.9] Gianni Cipriani, L'ex direttore amministrativo del servizio segreto civile è da ieri nel carcere romano di Regina Coeli. Era stato arrestato nel dicembre scorso nel Principato di Monaco. C'è attesa per la sua deposizione. Fu lui a far esplodere lo scandalo dei “fondi” coinvolgendo gli ultimi ministri dell’Interno . A Montecarlo ha preparato un memoriale. In Italia la “ gola profonda” del SISDE. Estradato Maurizio Broccoletti, oggi il primo interrogatorio
«l’Unità», 7 gennaio 1994 [p.1-p.3] p.1- Titolo : Fondi neri SISDE . L’ex amministratore degli 007 parla di riunioni ad altissimo livello per insabbiare lo scandalo. Smentiscono anche Mancino , Amato e Parisi . Dieci miliardi per la campagna elettorale DC ? Tornano i veleni sul Quirinale. Broccoletti accusa, Scalfaro secco : notizie infondate ; Il commento , Giuseppe Caldarola, Trappole da spioni ; p.3- Gianni Cipriani, “ Tre riunioni per coprire lo scandalo”. Broccoletti accusa i vertici dello Stato. Il Quirinale smentisce ; I personaggi. “Vip” e “carneadi” nella lista degli indagati. Dalla “ zarina” ai ministri. I protagonisti dello scandalo ; Fabio Inwinkl , Le reazioni. Immediate prese di posizione dopo le “ rivelazioni” di Broccoletti. Amato : “ Sono invenzioni” . Mancino : “ Non ho mai partecipato ad alcuna riunione. Lo denuncerò” . Parisi : “Informazioni inattendibili e al di fuori della realtà”. “Sono notizie destituite da ogni fondamento”
« La Stampa», 7 gennaio 1994 [p.5] p.1- Titolo : “ Soldi alla DC e riunioni al Quirinale per coprire lo scandalo”. Sisde, attacco a Scalafro. Broccoletti accusa, raffica di smentite ; pp.1-2- Editoriale, Gustavo Zagrebelsky, Sciogliere subito le Camere ; p.2- Alberto Rapisarda, Se il Parlamento verrà sciolto entro il 13 gennaio, si andrà alle urne già il venti marzo. Elezioni, il caso- SISDE accelera i tempi. Ciampi potrebbe dimettersi prima del voto di fiducia ; p.3- Giovanni Bianconi, L’ex direttore del SISDE ribadisce che si cercò di insabbiare lo scandalo dei fondi neri. Broccoletti : riunioni segrete al Quirinale. Scalfaro : “ Invenzioni senza nessun fondamento”. E adesso spunta una nuova accusa : ancora in primavera consultazione alla presenza del capo dello Stato per destituire il giudice della nuova inchiesta sui servizi ; Roberto Martinelli, ma possiamo fidarci di questi 007 ? ; [ Ansa-Agi] Amato : solo fantasie. E Mancino denuncia per calunnia ; gio. bian. ( Giovanni Bianconi), L’arresto. In trappola l’uomo d’oro. Il cane di casa tradisce Di Pasquale. L’ex dirigente scoperto dopo due mesi di latitanza
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6 gennaio |
Emilio Fede nell’ edizione del Tg4 , telegiornale delle reti Fininvest che conduce , invita Indro Montanelli a dimettersi da direttore de «Il Giornale» accusandolo di sostenere sulle pagine del quotidiano Mario Segni mentre ignora la campagna di Silvio Berlusconi, che va considerato suo editore anche se , sul piano formale, l’editore è il fratello del Cavaliere Paolo Berlusconi.
«l’Unità», 7 gennaio 1994 [p.1-p.5] p.1-Titolo: La polemica. “Non sei in linea, dimettiti”. Fede vuole cacciare Montanelli ; Andrea Barbato, Il commento. Brutta aria di regime ; p.5- Maria Novella Oppo, Il partito del cavaliere. Il conduttore del Tg4 all’assalto del prestigioso direttore. “ I soldi non sono i suoi, si deve dimettere. Non parlo per ordine di Silvio, è iniziativa personale”. Clamoroso infortunio sulla strada del “pluralismo”. Fede chiede in TV la testa di Montanelli : “Non segue la linea di Berlusconi, deve lasciare il Giornale” ; “Inaccettabile” dura replica di PRI , Curzi e Augias ; Marcella Ciarnelli, Giovedì l’incontro con il Cdr. Il contrattacco è già partito. Indro sbotta :” Ma chi è costui ?”. E la redazione e con lui
«l’Unità», 8 gennaio 1994 [p.2] Letizia Paolozzi, “ Che volgarità in quegli attacchi a Indro” [ intervista a Piero Ottone]
« La Stampa», 7 gennaio 1994 [p.7] Pino Corrias, È definitiva la rottura con il grande giornalista : “ Favorisce Segni e ignora il Cavaliere”. Fede in TV attacca il direttore del “ Giornale”. E lui , nello studio, ci scherza e si fa una bella risata ; Sergio Luciano, Uckmar ora corre per Indro. Cambia obiettivo la cordata del “Giorno”
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7 gennaio |
Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica, intervistato da «La Stampa» sulla crisi della DC e sulle sue prospettive , critica i tentativi di mediazione portati avanti dal segretario Mino Martinazzoli e considera inevitabile una scissione e , pur senza schierarsi dalla loro parte, considera i « centristi» di Pierferdinando Casini e Clemente Mastella più rappresentativi della cultura democristiana rispetto alle posizioni della sinistra che individua nelle posizioni di Rosy Bindi , Sergio Mattarella e di Carta 93.
« La Stampa», 7 gennaio 1994 [p.2] Francesco Tropeano, L’ex capo dello Stato. “ Martinazzoli, sbagli tutto” . Cossiga : i centristi sono la DC, non la Bindi [ intervista a Francesco Cossiga]
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7-10 gennaio |
Processo Cusani- Dopo una latitanza di 5 mesi , Luigi Bisignani , il giornalista accusato di aver avuto un ruolo determinante nel riciclaggio della tangente Enimont , si consegna alla giustizia. Lo preleva all’aeroporto di Malpensa lo stesso Antonio Di Pietro. Il giorno dopo , interrogato in carcere, ricostruisce il ruolo avuto dallo IOR , la banca vaticana nel riciclaggio dei CCT della maxitangente Enimont.
«l’Unità», 8 gennaio 1994 [p. 8] Marco Brando, Susanna Ripamonti,L'attuale amministratore dell'Ente Idrocarburi testimone al processo Cusani, rivela : “ Tra l'85 e il '92 tre società del gruppo furono usate per costituire una riserva di danaro sporco” . Di Pietro lo invita ad andare avanti nell’indagine interna su Agip, Snam e Enichem. Scoperto un nuovo conto svizzero gestito dall’imputato. Ascoltato anche Arturo Ferruzzi. ENI , 500 miliardi di fondi neri. Bernabè : “ Si pagavano fatture false per finanziare i partiti” ; Si costituisce, dopo 5 mesi di latitanza, l’ex fedelissimo di Andreotti. Bisignani si consegna a Di Pietro. Fece da tramite fra Ferruzzi e IOR
« La Stampa», 8 gennaio 1994 [p. 3] Susanna Marzolla, Il pm ha svelato i nuovi trucchi nei conti, e Bernabè in aula ammette le false fatturazioni. ENI, fondi neri per 500 miliardi. E Di Pietro all’aeroporto “ cattura” Bisignani ; Sergio Luciano, Il bluff delle spese false. Una truffa facile come un gioco per chi compra e vende all’estero ; Alberto Statera, Personaggio, Chi è Bisignani. La “ piccola grande Talpa” Dalla corte di Gelli a quella dei Ferruzzi ; r.m. , “ Faceva tutto Sama”. Arturo : ma incontrai Pomicino
« La Stampa», 9 gennaio 1994 [p. 6] Fabio Poletti, “ La scarcerazione ? Ne parleremo prima con Tarantola” Dal carcere di Opera le prime verità dell’ex “ latitante d’oro” sulla tangente Enimont. Bisignani, 4 ore nel mirino del gip. Interrogato sui rapporti con la banca vaticana
« La Stampa», 10 gennaio 1994 [p. 2] Fabio Poletti, Primi esiti delle confessioni di Bisignani per l’affare Enimont e la mediazione della banca vaticana. Di Pietro ingaga sul monsignore dello Ior. Caccia al super latitante Giallombardo : voci lo dicono morto
« La Stampa», 11 gennaio 1994 [p. 2] f. pol. ( Fabio Poletti), Bisignani parla per ore, Di Pietro torna dal Lussemburgo dove ha seguito le tracce di Giallolombardo. Svelati i segreti dello IOR. Si conosceranno forse in aula oggi
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7-8 gennaio |
SISDE fondi neri – Filtra la notizia che, sulla base delle accuse dei dirigenti dei servizi coinvolti nello scandalo , il capo della polizia, Vincenzo Parisi già da alcuni mesi sarebbe stato iscritto dalla Procura di Roma nel registro degli indagati per concorso in peculato e favoreggiamento. Parisi smentisce , ma l’8 gennaio la notizia è confermata . Il capo della polizia rassegna le dimissioni che sono respinte. Si rafforza l’ipotesi di un complotto per colpire l’immagine del capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro. Rafforzate le misure di sicurezza del Quirinale.
«l’Unità», 8 gennaio 1994 [p.5] Gianni Cipriani, Già da due mesi il nome del capo della polizia è stato inserito nel registro degli “indagati”. L'accusa: concorso in peculato. Il prefetto è stato tirato in ballo da Broccoletti e Malpica: “Tentò di insabbiare l'indagine e intascò soldi dei fondi riservati”. SISDE , Parisi sotto inchiesta. Allarme rosso al Quirinale, voci di possibili attentati ; Enrico Fierro, Misure di sicurezza più rigide intorno a Scalfaro ; Giampaolo Tucci, Parisi : “ Le forze eversive vogliono distruggere o Stato” . Il capo della polizia: “ Non è vero, ma se fosse vero mi dimetterei” [ intervista a Vincenzo Parisi] ; Claudia Arletti, Il procuratore capo di Roma: “ Data la situazione, non metto la mano sul fuoco”.” Il ritorno di Broccoletti non ha portato elementi nuovi tutto resta circoscritto a ciò che già si sapeva”. Mele : “ Indagato ? Non mi risulta, però …” [ intervista a Vittorio Mele ] ; Si scatena la speculazione. Ma gli analisti rassicurano . Dopo i nuovi veleni lira e Borsa vanno giù
«l’Unità», 9 gennaio 1994 [p. 1-pp.3-5] p.1-Titolo : Lo scandalo degli 007. La Procura conferma : il capo della Polizia è indagato. Ma il ministro lo invita a non lasciare. Entro 48 ore i giudici dovranno decidere se rinviare Mancino al Tribunale dei ministri. Dimissioni respinte, Parisi resta. Ciampi scrive a Scalfaro : attacchi meschini , resista ; Editoriale, Giuseppe Caldarola, Quest’aria torbida di fine regime ; p.3- Giampaolo Tucci, Lo scandalo SISDE. Dopo aver avuto conferma di essere formalmente “indagato” il capo della polizia resta al suo posto. Mancino ha deciso in accoro con Ciampi e con il Quirinale. Il prefetto : “ Fino alle elezioni, bisogna vigilare”. Parisi si dimette, il governo: Resta”. “Chiarirò ogni cosa con i giudici. Menti raffinate congiurano” ; Ninni Andriolo, Scontro ai vertici della Procura di Roma dopo il “ caso” Parisi. Il procuratore capo prima smentisce, poi ammette: “È vero , è indagato”. Mele : “Nessuno mi aveva avvisato”. Coiro :” Conosceva bene i fatti”; Laura Arletti, Libero Mancuso e le sue inchieste sui misteri d’Italia : “ Partite a scacchi dove l’avversario bara”. Parisi doveva dimettersi prima, ora non ha senso”. Broccoletti ? “ Inutile scommetterci sopra, lasciamo lavorare la Procura”. “ Noi giudici d’assalto a rischio randellate” [ intervista a Libero Mancuso] ; p.4- Gianni Cipriani, Contro il titolare del Viminale lanciate nuove accuse ma il suo nome non è iscritto nel registro degli indagati. Parisi non è stato in ballo solamente da Malpica : decisive anche le testimonianze di Galati e Alessandro Voci. I giudici riaprono il dossier Mancino. Entro due giorni dovranno decidere sul ministro degli Interni ; Enrico Fierro, Il capo della polizia conferma l’allarme Quirinale. Telefonata anonima annuncia autobomba a palazzo Chigi. “ C’è un clima molto pesante attorno a Scalfaro” ; Wladimiro Settimelli, Non c'è mistero italiano nel quale non emerga il ruolo destabilizzante dei nostri 007, Dal SIFAR di De Lorenzo alle stragi di Milano e Brescia . L'assassinio di Moro, gli uomini della P2 e i rapporti con la mafia. La «politica» dei servizi iniziò con il caso Montesi ; p.5- Bruno Miserendino, Messaggio del presidente del Consiglio al Quirinale. “ Si sfruttano contro le istituzioni le indagini dei giudici “. Elia: “ Più vicine le decisioni, più il gioco si fa pesante”. D’Onofrio escogita nuovi cavilli contro lo scioglimento. “ Vergognosi e meschini attacchi”. Ciampi solidale con Scalfaro . Ultimo round sulla sfiducia ; Luciana Di Mauro, “ Non possono essere i capigruppo a decidere le elezioni”. Barbera : “ Non credo a complotti anti-voto ma ci sono due partiti disperati … ” [ intervista a Augusto Barbera] ; Roberto Roscani, Il caso . Sgarbi e Ferrara chiedono le dimissioni di Scalfaro. Liguori : “Niente ordini di scuderia”. Gli opinionisti Finivest all’assalto del Quirinale
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11 gennaio |
Processo Cusani – Per la prima volta Sergio Cusani prende la parola in aula e ammette di essere titolare dei conti scoperti dal giudice Di Pietro presso la Banque Internationale de Luxembourg, conti sui quali furono accreditati parte dei miliardi della tangente Enimont riciclata dalla IOR.
« La Stampa», 12 gennaio 1994 [p. 5] Susanna Marzolla, Ieri al processo sentito anche Larini, che accusa Reviglio : diede i soldi a PSI e PCI. Cusani : miei i conti in Lussemburgo. Ma la corte non accetta i documenti di Di Pietro ; Paolo Guzzanti, Personaggio. Il cassiere del Garofano. “ Io, postino delle mazzette”. La “ lezione” del gran ribaldo di Tangentopoli ; Fabio Poletti, Bisignani in cella : scrivo un best-seller. “ perché non tornavo? Mi hanno aperto gli occhi
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11 gennaio |
Indro Montanelli , in polemica con il suo editore Silvio Berlusconi, si dimette da direttore de « Il Giornale». Si dimette anche il vicedirettore Federico Orlando.
«l’Unità», 11 gennaio 1994 [p.4] Roberto Carollo , Il partito del Cavaliere. Ma il giornalista non andrà in via Solferino “ Ho 150 figli”. “ Il Giornale” decapitato, lascia anche Federico Orlando. Un'ultima, commossa assemblea con i suoi redattori “ Ho capito troppo tardi che è sempre meglio non avere padroni”. Indro si congeda con l'ultimo editoriale. Agnelli e Mieli : vieni al “ Corriere” , sarai direttore onorario ; Il personaggio. “ Me ne vado come uno sfrattato però porto la scrivania, era del nonno . Suicida la logica di Silvio. Non avrò più editori , ma piccoli azionisti”. Montanelli : Più in là mi seguirete, ma pensateci bene, è un’avventura” [intervista a Indro Montanelli] ; Michele Urbano, Paolo Berlusconi : “ Il nuovo direttore? Molti i candidati” [ intervista a Paolo Berlusconi]
« La Stampa», 12 gennaio 1994 [p.1] Lorenzo Mondo, Oggi firma per l’ultima volta “ Il Giornale”. Montanelli si è dimesso. “ Non avrò più padroni”. “ Triste addio, spero di essere rimpianto”. Ferrara attacca Mentana : vattene anche tu. La spada e la penna
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Le dimissioni di Ciampi |
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12 gennaio |
Camera – Si discutono la mozione Pannella e la risoluzione Ferri ( PSDI ) entrambe di sfiducia al governo presentate tentare di evitare lo scioglimento anticipato della Legislatura. La maggioranza, che si era pronunciata a favore della sfiduci, alla vigilia del dibattito cambia posizione con l’obiettivo di evitare le elezioni e si orienta sulla fiducia. La Lega si pronuncia per un governo presieduto da Mario Segni. Al contrario PDS, Verdi, PRC e PRI chiedono di andare al voto. La Mozione Pannella e la risoluzione Ferri non sono votate perché Ciampi si dimette , mantenendo così fede agli impegni assunti al momento della formazione del governo.
Seduta antimeridiana n. 295
Seduta pomeridiana n. 296– 12 gennaio
«l’Unità», 12 gennaio 1994 [p.1-p.3] p.1-Editoriale, Walter Veltroni, Quando la paura fa perdere la testa ; Oggi il dibattito. Ieri era per la sfiducia , ora la maggioranza cambia idea e abbandona la mozione Pannella. La Lega : Segni premier subito. : al voto e basta. Palazzo Chigi contrario alle manovre. I “disperati “ del del no alle elezioni. Fiducia a Ciampi per rinviare. E Bossi aiuta la DC ; p. 3- Bruno Miserendino , Oggi il dibattito che decide le sorti della Legislatura. Lo Scudocrociato gioca la carta del sostegno a Ciampi. Il senatur offre ministri leghisti per non votare. Il presidente del Consiglio pronto a recarsi da Scalfaro ? La Lega salta sul carro del rinvio. Bossi : un governo Segni. La DC tenta il trucco della fiducia ; Giorgio Frasca Polara, D’Alema bocca le manovre dilatorie : “Sono bizantinismi, elezioni subito”. Maccanico sbotta: “ Due documenti? Siamo a Pirandello”
«l’Unità», 13 gennaio 1994 [p.1-p.3] p.1-Editoriale, Enzo Roggi, I meriti di palazzo Chigi ; Titolo : Il dibattito alla Camera. Il presidente del Consiglio boccia la manovra del partito che non vuole andare alle urne. Dietrofront di Bossi su Segni. DC e PSI spaccati. Si riunisce il tavolo progressista. Ciampi: “ Io ho finito”. Al voto . Oggi sale al Quirinale . Occhetto: elezioni per cambiare ; p.3- Bruno Miserendino, Dal capo del governo un discorso di fine Legislatura . “Sono personalmente indisponibile per altre maggioranze “. I neocentristi sognano per un mattino un governo Segni-Lega. La DC tenta la carta della fiducia. Scioglimento domenica? Ciampi oggi da Scalfaro: si può votare. Il partito del rinvio si sgonfia, anche Bossi fa dietrofront ; Giorgio Frasca Polara , Nel dibattito il capogruppo del PDS chiede “un nuovo Parlamento che radichi un nuovo esecutivo nel consenso popolare”. L'invito a Ciampi: “ Metta a disposizione il mandato e consenta al Quirinale un esame della situazione a campo libero”. D’Alema : “Elezioni, per troncare quest’agonia”
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12 gennaio |
PSI – Scissione nel gruppo alla Camera . Mentre è in corso il dibattito il gruppo socialista elegge con una maggioranza “ craxiana ” nuovo capogruppo Franco Piro al posto di Capria . Dei 91 deputati socialisti sono presenti solo 52 e 51votano a favore della sostituzione. Fra questi Craxi, , De Michelis , Di Donato , Intini Andò, Conte. La segreteria conferma la sua fiducia a Capria che scrive al presidente della Camera dichiarando illegittima l’assemblea del gruppo e la nomina di Piro. Di fatto due capogruppo e due gruppi.
«l’Unità», 13 gennaio 1994 [p.4] Franca Chiaromonte, Scissone nel PSI. I craxiani nominano Piro capogruppo
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13 gennaio |
PDS- Intervista a Achille Occhetto sul dibattito che si è svolto alla Camera e le dimissioni di Ciampi
«l’Unità», 13 gennaio 1994 [p.4] Alberto Leiss, Verso le elezioni. Intervista al segretario del PDS sul dibattito alla Camera. “ Penso che il presidente del Consiglio andrà al Quirinale . Scalfaro potrà trarne le conseguenze per lo scioglimento” . Il tavolo dei progressisti : «Anche con socialisti e repubblicani” . “Ciampi si mostra un vero garante”. Occhetto: «La legislatura è finita, al voto per cambiare”
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17 gennaio |
In mattinata si incontrano a Brescia il segretario della DC-PPI , Mino Martinazzoli, e il capogruppo della Lega alla Camera , Roberto Maroni. Sponsor dell’incontro Roberto Formigoni. Le posizioni fra i due partiti restano «inconciliabili ». A pranzo Maroni si reca ad Arcore nella residenza di Silvio Berlusconi che , alla vigilia della prima uscita pubblica di Forza Italia prevista per il 19 a Roma, sembra ancora incerto su un suo impegno diretto nella competizione elettorale. Aperture di Mario Segni alla Lega.
«l’Unità», 18 gennaio 1994 [p.8] Carlo Brambilla, A Brescia un faccia a faccia senza risultati . “Le posizioni rimangono inconciliabili”. Formigoni ha fatto da tramite fra i due. Sola prospettiva aperta : accordo dopo il voto. Il capogruppo leghista si è recato ad Arcore : « Col Cavaliere abbiamo studiato le candidature”. Mariotto mostra disponibilità verso i lumbard : “Non siete più i massimalisti delle Tre Italie”. Il carroccio chiama, Mino non risponde. Incontro a vuoto fra Maroni e Martinazzoli. Segni apre a Bossi
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La fine della DC. Nasce il partito popolare italiano |
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18-19 gennaio |
«l’Unità», 18 gennaio 1994 [pp.6-7] p. 6- Roberto Roscani, La fine della DC. Muore dopo mezzo secolo il partito fondato da De Gasperi e Malvestiti. Dalla rottura dell'unità antifascista al pentapartito blindato. Storia della “ centralità” scudocrociata e dell'occupazione o Stato. L’apertura al PSI , il caso Moro , il “duello” con Craxi , Tangentopoli. Ultimo canto della Balena bianca ; Così Don Sturzo creò il partito cattolico di massa ; Storia breve dei segretari DC ; p. 7- Rosanna Lampugnani, Oggi pomeriggio nasce il Partito popolare e muore la vecchia DC . I centristi preparano una sorta di “ Rifondazione democristiana” . anche un sondaggio consiglia a Martinazzoli di non aprire alla Lega : al Nord perderebbe verso i progressisti, al Sud verso il MSI. Una scissione nel parto del PPI ; Stefano Di Michele, “ Ma vogliono far fare a Buttiglione ciò che negarono a Sturzo ... Io temo sbandamenti a destra”. De Gasperi, Moro, Zac, Andreotti, Mino… I “voti” di Granelli alla DC che muore [ Intervista a Luigi Granelli] ; Se la convergenza diventa parallela
«l’Unità», 19 gennaio 1994 [p.1-p.5] p.1- Titolo : La DC muore e si spezza. Torna il Partito popolare ; Luigi Berlinguer, L’illusione di stare al centro ; p. 5- Stefano Di Michele, Dopo mezzo secolo non c'è più la Democrazia cristiana. Martinazzoli battezza il nuovo Partito popolare. “ I neocentristi se ne sono andati , non li rincontreremo. Bossi non vuole alleanza ma il nostro necrologio” . Esordio con scissione per il PPI. Martinazzoli : “ Segni attento il no alla Lega vale anche per te” ; Rosanna Lampugnani, In un albergo romano il battesimo dei Centro cristiano democratico. L’annuncio della Fumagalli, “la più fredda tra noi”. Il simbolo è una vela con mini-scudocrociato. Dispute giudiziarie sul patrimonio ? Nel Nord con la Lega , nel Sud anche con il MSI. Nasce il CCD che veleggia verso tutte le destre
«l’Unità», 20 gennaio 1994 [p.2] Letizia Paolozzi, Giorgio Galli politologo e storico della DC. “Il rischio moderato dei nuovi popolari ” [ intervista a Giorgio Galli ]
«La Stampa», 18 gennaio 1994 [p.5] Fabio Martini, Dopo Segni se ne vanno anche i neocentristi di Casini, D’Onofrio e Mastella. Oggi , a 51 anni , muore la DC. Martinazzoli battezza il Partito popolare ; Filippo Ceccarelli, Il caso. Collegi e carriere. La scissione col sorriso di nipotini e “ figliocci” . E per i loro annunci l’Hotel Minerva non un santuario DC
«La Stampa», 19 gennaio 1994 [p.4] Massimo Gramellini , Due ore prima della Convention di Martinazzoli i neocentristi consumano il divorzio. I ribelli DC sbattono la porta. Nasce il “ CCD” : molti elettori saranno con noi ; Filippo Ceccarelli, Polemica. È lite “ sui padri”. “ Il mio Sturzo è meglio del tuo” Ma Cossiga avverte : non ci sono eredi
«La Stampa», 19 gennaio 1994 [p.5] Fabio Martini, Martinazzoli seppellisce la DC e spiega la rottura con Bossi : non voglio rinunciare al Nord. Il Partito popolare, né festa né rimpianti. “ E alla fine di un periplo, Segni è tornato con noi” ; Paolo Guzzanti, Reportage. Tra il vecchio e il nuovo. Alla “ corte” di Mino tra notabili e auto blu. Più cerimonia che parto archiviando Tangentopoli ; Giorgio Calcagno, Personaggio. Un triste amarcord. “ Mi chiamo De Gasperi e oggi piango”. La figlia dello statista : non l’avrei mai immaginato. “ Soltanto il tempo potrà rivelare se è stato un bene”
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19 gennaio |
Il presidente della Finivest , Silvio Berlusconi , in una conferenza stampa convocata nella sua villa ad Arcore , lancia l’ ultimatum a Mario Segni e Mino Martinazzoli : entro una settimana debbono decidersi a formare un blocco moderato con il movimento di Forza Italia per contrastare la sinistra. In caso contrario annuncia che scenderà personalmente in campo
«l’Unità», 20 gennaio 1994 [p. 9] Michele Urbano, Il Cavaliere: “Martinazzoli non s'illuda di fare da solo”. Oggi altri incontri nell’area di centro , domani la convention di “Forza Italia”. Rinviato di nuovo lo speciale della RAI. Le reti pubbliche rifiutano i suoi spot promozionali. “ Vi lascio una settimana per decidere”. Berlusconi : “ Moderati , se litigate ancora scendo in campo io”
«La Stampa», 20 gennaio 1994 [p.3] Pino Corrias, Il presidente ella Finivest : o entrate nell’alleanza, o scendo in campo io. Berlusconi : Mino e Mariotto, decidetevi. “ Vi do tempo fino a domenica”. “ Nelle mie liste non ci sarà posto per attori e campioni. Il muio programma ? Il punto centrale è l’occupazione”
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19 gennaio |
CGIL- Intervista del segretario generale Bruno Trentin sulla vicenda FIAT
«l’Unità», 19 gennaio 1994 [p.2] Bruno Ugolini, “ Anche il governo respinga il diktat della FIAT” [ intervista a Bruno Trentin]
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Il Congresso di rifondazione |
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20-23 gennaio |
«l’Unità», 21 gennaio 1994 [p.6] Stefano Bocconetti , Le assise di Roma : Una relazione centrata sulla necessità di costruire una sinistra unita. Magri apre il Congresso di Rifondazione: “Abbiamo l’ambizione di governare ; Franca Chiaromonte, “ Relazione aperta” solo AD critica
«l’Unità», 22 gennaio 1994 [p.4] Franca Chiaromonte, Russo Spena :“Un brutto programma sarebbe nocivo anche elettoralmente. Ma Cossutta e Bertinotti ribadiscono sì al confronto. Rifondazione, la minoranza per il no al governo
«l’Unità», 23 gennaio 1994 [p.4] Stefano Bocconetti , Manca solo l’ufficialità del voto di oggi per eleggerlo alla testa di Rifondazione: “ Il governo è lo sbocco alle lotte sociali” . Garavini è per la “svolta”. Ersilia Salvato è per un “ no” netto : “Non ci siamo divisi dal PDS per fare questo”. Bertinotti segretario dell’unità a sinistra
«l’Unità», 24 gennaio 1994 [p.5] Franca Chiaromonte , Concluso il Congresso all’Hotel Ergife. Sconfitte le mozioni dell’ala dura che rifiuta l’accordo con il governo. Il presidente uscente riconfermato nella carica Disco verde per l’alleanza – eletto Bertinotti, con cossutta il 70% di Rifondazione ; Stefano Bocconetti , Il personaggio. Dal sindacato alla sfida di governo il leader che legge “l ‘ Osservatore”
«La Stampa», 20 gennaio 1994 [p.2] Fabio Martini , Congresso a rischio per Fausto Bertinotti ; la minoranza non accetta l’idea di andare al governo. “ Cossutta democristiano”, scissione in vista. Gli irriducibili di Rifondazione : il vero PCI lo fondiamo noi
«La Stampa», 21 gennaio 1994 [p.5] Massimo Gramellini , Rifondazione apre all’alleanza con la sinistra. Occhetto : si può fare-. Magri: Col PDS per governare. “ Purché al tavolo progressista non si veda Tangentopoli” Ingrao “ benedice” l’intesa, la Salvato all’opposizione
«La Stampa», 23 gennaio 1994 [p.2] m.g. ( Massimo Gramellini) , Sì al tavolo dei Progressisti con Occhetto, ma se accettano la “ proposta comunista”. Bertinotti : un premier alla Roosvelt. Il neo segretario di Rifondazione boccia Ciampi
«La Stampa», 24 gennaio 1994 [p.2] Al Congresso di Rifondazione il 70 per cento dei delegati ha detto sì alla “svolta di governo”. Cossutta spinge i comunisti sul carro progressista.“ Senza di noi il Paese sarebbe dominato dalle forze di destra”
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21 gennaio |
Indro Montanelli , in polemica con il suo editore Silvio Berlusconi, si dimette da direttore de « Il Giornale». Si dimette anche il vicedirettore Federico Orlando.
«l’Unità», 11 gennaio 1994 [p.4] Roberto Carollo , Il partito del Cavaliere. Ma il giornalista non andrà in via Solferino “ Ho 150 figli”. “ Il Giornale” decapitato, lascia anche Federico Orlando. Un'ultima, commossa assemblea con i suoi redattori “ Ho capito troppo tardi che è sempre meglio non avere padroni”. Indro si congeda con l'ultimo editoriale. Agnelli e Mieli : vieni al “ Corriere” , sarai direttore onorario ; Il personaggio. “ Me ne vado come uno sfrattato però porto la scrivania, era del nonno . Suicida la logica di Silvio. Non avrò più editori , ma piccoli azionisti”. Montanelli : Più in là mi seguirete, ma pensateci bene, è un’avventura” [intervista a Indro Montanelli] ; Michele Urbano, Paolo Berlusconi : “ Il nuovo direttore? Molti i candidati” [ intervista a Paolo Berlusconi]
« La Stampa», 12 gennaio 1994 [p.1] Lorenzo Mondo, Oggi firma per l’ultima volta “ Il Giornale”. Montanelli si è dimesso. “ Non avrò più padroni”. “ Triste addio, spero di essere rimpianto”. Ferrara attacca Mentana : vattene anche tu. La spada e la penna
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21 gennaio |
Si incontrano Mario Segni e Mino Martinazzoli. Nel colloquio durato due ore il segretario del Partito popolare respinge l’ipotesi prospettata dal leader referendario di un’ alleanza comprendente la Lega di Umberto Bossi. Alleanza su cui spingono anche liberali e socialdemocratici.
Commenti e resoconti
«l’Unità», 22 gennaio 1994 [p.5] Luciana Di Mauro, Verso le elezioni. È i il punto di divisione nel rapporto tra i due. Ieri un incontro durato due ore nella sede del “ Patto” . Liberali e socialdemocratici premono per il rapporto col Carroccio. Il no della Jervolino , Buttiglione pontiere. La Lega tra Bossi e Martinazzoli. Il leader del PPI : “Aggregazioni credibili e coerenti”
«La Stampa», 22 gennaio 1994 [pp.1-3] Fabio Martini, Spaccatura anche anche nel fronte progressista, Orlando condanna l’accordo Occhetto-Del Turco. Martinazzoli : al Carnevale non ci sto. Segni non convince il segretario a fare l’asse con Bossi
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21 gennaio |
PDS- PSI – A Botteghe Oscure si svolge l’incontro fra il PDS e il PSI. Presenti rispettivamente Achille Occhetto, Davide Visani, coordinatore della segreteria, Claudio Petruccioli , Piero Fassino, e Ottaviano Del Turco, Enrico Boselli, coordinatore della segreteria, Gino Giugni, ministro e presidente del partito, Valdo spini e Enrico Manca. Fra le delegazioni si raggiunge un’ intesa : il PSI parteciperà alle prossime riunioni per la costruzione dell’alleanza dei Progressisti . Al termine della riunione e danno notizia ai giornalisti i due segretari . Un decisione che solleva le critiche del leader della Rete Leoluca Orlando che persiste nelle sue riserve sulla partecipazione del PSI al «tavolo dei Progressisti» .
«l’Unità», 22 gennaio 1994 [p.4] Alberto Leiss, In vista delle elezioni. Incontro a Botteghe Oscure in vista del prossimo “ tavolo” Il leader della Rete rilancia la sua polemica anche sul PPI : “ Non si possono liquidare le questioni che abbiamo posto” . Mattioli : “ Appoggiamo chi vuole ridare dignità ai socialisti”. Occhetto - Del Turco: “ Il PSI ci sarà”. I progressisti stringono i tempi. Orlando : no ai fatti compiuti
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21 gennaio |
Fedele Confalonieri , presidente Fininvest e braccio destro di Silvio Berlusconi, intervistato da « La Stampa».
«La Stampa», 21 gennaio 1994 [p.3] Curzio Maltese, Fedele Confalonieri. “ Silvio leader per forza. Ecco il suo piano segreto”. “ Ha visto la mediocrità dei ‘nuovi’ e si è buttato. Occhetto non ci fa paura, anche se vince durerà poco“. “ Difendere la Finivest ? Se voleva questo bastava molto meno”
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21 gennaio |
FIAT - Sciopero di due ore contro la cassa integrazione . Secondo i sindacati una partecipazione dell’80% dei lavoratori. Gli impiegati della direzione aziendale manifestano con i sospesi. La manifestazione produce i suoi effetti : il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Maccanico annuncia che il governo sta preparando nuove proposte per favorire la ripresa del dialogo sindacati- azienda. Per il segretario aggiunto della FIOM, Cesare Damiano, occorre che la FIAT riveda il suo piano industriale.
«l’Unità», 22 gennaio 1994 [p.16] Michele Costa, La lotta contro la cassa integrazione “ Forzata” ieri ha realizzato un piccolo miracolo : “tute blu” e “colletti bianchi” giovani e pensionati hanno sfilato assieme. Altissime adesioni in tutti i reparti . “Il tacito patto con l'azienda si è rotto”. Maccanico : “Il governo prepara nuove proposte per favorire la ripresa del dialogo”. Opeari e impiegati contro la FIAT. Grandi cortei a Mirafiori. Il “Cdf” Alfa dal cardinale Martini ; Fausto Vigevani, Ma questo piano si può cambiare? ; Occhetto : Anche all’avvocato serve una svolta
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21-22 gennaio |
PRI – Conferenza programmatica. Giorgio La Malfa chiede una settimana di tempo per decidere sulle alleanze. Intende trattare con il centro e la sinistra e invita i repubblicani presenti in Alleanza democratica a non svendere il patrimonio del partito. Si pronuncia per Carlo Aurelio Ciampi come premier. Al termine dei lavori La Malfa è confermato segretario del partito con 72 voti a favore, 9 contrari , 14 astenuti e 6 schede bianche. Hanno partecipato sono 101 membri su 165 membri del Consiglio nazionale.
«l’Unità», 22 gennaio 1994 [p.4] Fabio Inwinkl , Aperta la questione delle alleanze. Ciampi indicato come premier. La Malfa si ricandida a guidare il PRI . “ Non svendiamo e non accettiamo veti”
«l’Unità», 23 gennaio 1994 [p.4] Fabio Inwinkl , Il leader dell’Edera lamenta i veti di Orlando. “ Un mozzaorecchi . Occhetto deve difenderci e se lui tratta col PPI posso farlo anch'io”. Vìsentini : “ Bene i progressisti , dubbi su AD“. La Malfa riconquista il PRI . “ A sinistra ? dipende dal PDS”
«La Stampa», 23 gennaio 1994 [p.2] r.i. , Rieletto segretario, ma non scioglie il giallo sulle alleanze. Il PRI “ riscuscita” La Malfa. Visentini : più Stato in economia ; Alberto Statera, “Io , Giorgio il redivivo”. Il leader : ho sbagliato ma non sono un ladro. “ Siamo aperti a tutti : Martinazzoli, Segni, Occhetto se vogliono il patto dei produttori “ [ intervista a Giorgio La Malfa]
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22 gennaio |
Relazione di Adolfo Urso , coordinatore nazionale del Comitato promotore. L’assemblea elegge Gianfranco Fini coordinatore di Alleanza Nazionale.
Relazione di Adolfo Urso , coordinatore nazionale del Comitato promotore. L’assemblea elegge Gianfranco Fini coordinatore di Alleanza Nazionale.
«Secolo d’Italia» Direttore Guido Lo Porto
«Secolo d’Italia», 22 gennaio 1994 [pp.1-3] manca p.4 p.1- Titolo pagina :800 delegati da tutta Italia per tenere a battesimo la nuova aggregazione. Intanto si sfalda il tavolo del Centro : la Russo Jervolino chiude alla Lega e non esclude un accordo post-elettorale con il PDS per spartirsi il governo. Segni incontra Martinazzoli e conferma l’appuntamento con Bossi : ma lo scenario di un abbraccio col fronte di sinistra diventa sempre più probabile. L’Italia di Alleanza Nazionale. Oggi si riunisce l’Assemblea costituente ; p.3- Si tiene oggi all’Hotel Ergife di Roma l’assemblea costituente del nuovo soggetto politico che punta all’aggregazione di forze che si oppongono al fronte “ progressista” egemonizzato dal PDS. L’impegno per una destra di governo. In mattinata la relazione introduttiva del coordinatore nazionale, Adolfo Urso, nel pomeriggio l’intervento del segretario del MSI, Fini . Alleanza Nazionale : appello al Paese per impedire la vittoria delle sinistre ; Il programma dei lavori dell’Assemblea Costituente ; Il presidente e il segretario dell’ANDI saranno presenti, in qualità di osservatori, all’Assemblea costituente di Alleanza Nazionale. I diplomatici: basta con le intimidazioni
«Secolo d’Italia», 22 gennaio 1994 [ Inserto - pp.I-III] Titolo : Ecco Alleanza Nazionale ; p.I- Maurizio Gasparri, Un punto di riferimento per l’Italia che cambia ; pp. II – III , Aldo Di Lello, La serie di pagine dedicate dal “ Secolo” ad Alleanza Nazionale ha suscitato un interessante dibattito nell’opinione pubblica. La grande stampa di opinione non ha potuto ignorarlo e molti commentatori moderati sono stati “ stanati”. Ecco le conclusioni di un “convegno” che si è tenuto per quasi un mese. Una nuova forza protagonista della Seconda Repubblica
«Secolo d’Italia», 23 gennaio 1994 [p.1-4] p.1-Titolo pagina –La nuova aggregazione. Testimonianze di attenzione dai Cristiano-democratici e da Forza Italia, rappresentati da D’Onofrio ed Urbani. Il saluto di Chirac letto in aula dall’on. Cazenave. I lavori, introdotti da Urso e Fisichella, conclusi da un brindisi. Alleanza Nazionale spicca il volo. L’Assemblea elegge Fini coordinatore; Aldo Di Lello, Il linguaggio della nuova politica ; p.2- Pietrangelo Buttafuoco, L’Assemblea costituente di Alleanza nazionale ha dimostrato, con il successo decretato da tante presenze della società civile e del mondo politico, che esistono le condizioni per un’alternativa di governo fondata sul cambiamento e la partecipazione. L’affetto della gente per Fini e per i protagonisti di una stagione che l’Italia attendeva da tempo. Si aprono vasti orizzonti. Entusiasmo, applausi, una grande folla si presenta così la destra di governo ; p.3 –Il segretario missino chiamato per acclamazione alla guida del nuovo soggetto politico che ha l’obiettivo di aggregare tutte le forze che intendono opporsi alla vittoria delle sinistre. Nel suo intervento conclusivo, il leader della destra ha delineato la strategia del polo del cambiamento. Un festoso brindisi ha suggellato una giornata che apre una nuova fase politica . Fini coordinatore di Alleanza Nazionale : “ Lanciamo una sfida per il rinnovamento” ; Messaggio di Raffaele Costa : costruire un polo alternativo al fronte delle sinistre ; p.4- Federico Gennaccari,Un’intensa giornata di lavoro ha rappresentato il battesimo del nuovo soggetto politico. Relazioni di Urso, Fisichella, Ramponi, Selva, Armani, Rebecchini e Basini. Gli interventi di Fiori e Tatarella. Il deputato gollista Richard Cazenave ha portato il saluto di Chirac. Attenzione da parte dei cristiano-democratici e di “ Forza Italia”, rappresentati da D’Onofrio e Urbani – “ Insieme per ricostruire l’Italia” Scende in campo Alleanza Nazionale
Organo del partito comunista italiano
Direttore Walter Veltroni
«l’Unità», 23 gennaio 1994 [p.6 ] Letizia Paolozzi ,L'assemblea costituente elegge coordinatore il leader missino Assenti Rauti e Mussolini , fra gli “esterni” Fiori e Selva- Per il Ccd parla D’Onofrio: “il presidenzialismo ci avvicina”- Il berlusconiano Urbani: “Non ci sono dissensi di fondo” .Alleanza Nazionale, ma con la Fiamma. Fini giura: “Non è un abito nuovo per travestire il MSI”.
«La Stampa», 22 gennaio 1994 [p.7] [Adn-Kronos] , Oggi a Roma . Nasce alleanza nazionale ; Filippo Ceccarelli , L’ammiraglio Birindelli. L’ex presidente missino dice “ no” ai vertici della Fiamma . “ Fini ripudia Almirante lascia perdere il duce”[ intervista a Gino Birindelli]
«La Stampa», 23 gennaio 1994 [p.4] Andrea Di Robilant ,L’ideologo Urbani entusiasta del nuovo partito : abbiamo molti punti in comune . Fini aspetta un segno da Berlusconi. ieri è nata Alleanza Nazionale ; Andrea Di Robilant , Tutti contro Birindelli. La vedova di Almirante prepara il contrattacco.
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22 gennaio |
Bosnia – A Serajevo lo scoppio di una granata uccide 6 bambini tra i sei e i dodici anni che stanno giocando con gli slittini nella neve. Lo scoppio avviene nelle vicinanze del comando ONU. Il giorno dopo l’ONU apre un’inchiesta per appurare le responsabilità- Serbi e mussulmani si accusano a vicenda dell’accaduto.
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23 gennaio |
All’ Angelus , accorato appello di Giovanni Paolo II per la pace in Bosnia. Intanto nuove accuse dei serbi per la morte di 4 bambini colpiti da una granata sparata da un mortaio mussulmano a Mostar.
Giovanni Paolo II , Angelus, 23 gennaio 1994 [ fonte ]
«l’Unità», 24 gennaio 1994 [p.1-p.9 ] Titolo : Accorato appello di Wojtyla dalla Basilica di S. Pietro Grido nel giorno dello sciopero della fame. Ancora bombe sui bambini : quattro morti a Mostar . Oggi vertice a Parigi sui raid aerei. Grido di pace del Papa. “ Imploro il mondo, salviamo Serajevo” ; p.9 - Alceste Santini, Il dramma della Bosnia. Da San Pietro l’accorata preghiera di Giovanni Paolo II . Politici, generali,mediatori internazionali chiamati a spegnere il feroce conflitto nell'ex Jugoslavia. “ Si lavori per abbattere il nuovo muro dell'inimicizia”. Il Papa si ribella all'invincibile guerra . “ Imploro la pace per i Balcani , ciascuno confessi le sue colpe” ; Gian Giacomo Migone, Europa ascolta il grido di WoJtyla profeta disarmato ; Terrore in un campetto di pallacanestro. Arrivano oggi ad Ancona i feriti di Serajevo. Strage a Mostar, massacrati 4 bambini. A Parigi summit per decidere i raid aerei ; Monica Ricci Sargentini, I precedenti. Cimiteri o campi di pallone. Storia di granate e morte
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23 gennaio |
Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti dopo la partita Milan-Piacenza si dimostra pessimista nei confronti di un’alleanza con Segni ed è sempre più proiettato ad un impegno diretto nella prova elettorale. Fissato per il giorno dopo l’incontro fra Roberto Maroni, capogruppo della Lega alla Camera e il leader referendario. Per l’esponente leghista : definito ormai il « Polo delle libertà» , composto da Forza Italia, Lega, Liste Pannella, Centro cristiano Democratico, l’Unione di Centro , socialisti democratici non resta che l’eventuale decisione di Segni a cui proporrà la premiership dell’alleanza.
«l’Unità», 24 gennaio 1994 [p.1] Editoriale, Gianfranco Pasquino, Il Cavaliere e i cocci del pentapartito
«l’Unità», 24 gennaio 1994 [p.3] Carlo Brambilla, Il cavaliere pessimista: “ Ormai spero solo in miracoli”. Tempo scaduto pe il leader pattista. Oggi incontra la Lega. Maronu : «Gli dirò che se sta con noi sarà candidato premier. Altrimenti sappia che non è necessario : il polo ormai c'è”. Biscione e Carroccio incalzano Segni . Berlusconi : “ Martinazzoli suicida, sto per scendere in campo ; Rosanna Lampugnani, La “linea verde” di sua Emittenza, Un orgia di fantasmi del comunismo. E Forza Italia scalda i muscoli con il 144 ; Luciana Di Mauro, Mariotto : “ Spetta a me unire i moderati”. Nasce il CCD, va con la Lega e il Cavaliere
«La Stampa», 24 gennaio 1994 [p.3] Il leader di Forza Italia accusa pattisti e popolari : la politica ha protagonisti inaffidabili. Berlusconi : adesso facciamo sul serio. “ Inutile aspettare ancora : ai miracoli non credo più”; Paolo Guzzanti, Parla il Cavaliere. “ Martinazzoli come don Sturzo. Favorisce le dittature. “ Le leggi elettorali sono una trappola per i nuovi politici [ intervista a Silvio Berlusconi] ; Mauro Anselmo, Strategia al centro. Segni : cerco l’accordo sul programma. “ Anche con la Lega se dirà sì alle mie proposte” [ intervista a Mario Segni]
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23 gennaio |
PDS - Achille Occhetto : botta e risposta con Andrea Barbato , conduttore della trasmissione «La Zattera» di Rai 3. «l’Unità», 24 gennaio 1994 [p.4]
Alberto Leiss, Botta e risposta Barbato e il leader PDS ieri sera sui temi caldi della fase politica. “Chi parla del pericolo comunista è un naif”. “ Il mercato non può restare a poche famiglie”. “ Rispetto per Martinazzoli : Mi dispiace col suo no rischia di restare solo”. i I progressisti devono unirsi per governare. “ Scalfaro e Ciampi hanno fatto bene il loro dovere”. “ Agnelli scommatta sulla ripresa”. Berlusconi ? “ Un guitto …” |
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23 gennaio |
Centro cristiano democratico ( CCD) – Al Palafiera di Roma , Pierferdinando Casini, Clemente Mastella , Francesco D’Onofrio e Ombretta Fumagalli Carulli presentano il simbolo elettorale del nuovo partito. 2000 i partecipanti. Obiettivo principale allearsi con chiunque si oppone al « comunismo». Nessun problema nei confronti della Lega e piena disponibilità all’alleanza con Berlusconi e il suo movimento.
«La Stampa», 24 gennaio 1994 [p.2] r.r. , Nasce il Centro cristiano democratico. Casini polemico con Martinazzoli : il PPI idee di sinistra. Una piccola DC veleggia verso il Cavaliere. “ Alleati con chiunque non voglia essere comunista. In 2 mila al battesimo col regista Zaffirelli tra garofani bianchi e bandiere tricolori. “ Qui non cìè la nomenclatura ma il popolo vivo DC” ; Augusto Minzolini, Retroscena. Tra folklore e veleni. Mastella : quelli del PPI volevano Silvio in lista. Nel divorzio dei DC anche la disputa sul patrimonio : “ Sono 200 i miliardi da spartire, guia a chi tocca una lira”
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24 gennaio |
Mario Segni e Roberto Maroni, capogruppo della Lega, insieme a Rocco Buttiglione alle 16.00 del pomeriggio annunciano ai giornalisti l’accordo fra il Patto per l’Italia e Lega. Ha contribuito alla stesura del programma l’economista Giulio Tremonti, ex Alleanza democratica ora vicino al leader referendario. Fra i punti concordati l’elezione diretta del premier , l’indivisibilità della nazione con ampi poteri in campo fiscale ai comuni e alle regioni. Alle 19.00 i distinguo di Umberto Bossi che , letto il programma, esprime dubbi sull’accordo e vuole 24 ore per riflettere. Per il leader del Carroccio Segni deve scegliere fra la Lega e il PPI. Il 26 gennaio , Segni sceglie il PPI di Mino Martinazzoli.
« La Stampa», 25 gennaio 1994 [p.3] Fabio Martini, L’accordo tra i pattisti e il Carroccio : a Comuni e Regioni ampi poteri in campo fiscale. Segni converte la Lega : Italia indivisibile. Intesa segreta sulle liste. D’Alema : non ci fanno paura ; Il programma ; Augusto Minzolini, Retroscena. L’attesa dei popolari. Buttiglione : come in tutte le famiglie anche nel PPI ci sono intelligenti e imbecilli ma in ogni caso siamo fratelli. Il segretario ironiza : la Lega annuncia di aver perso per strada il federalismo. E avverte Mariotto : attento al programma non metterci sullo stesso piano di Bossi. Martinazzoli sulla graticola. Tra i fulmini della Bindi e il sì di Bianco ; Guido Tiberga, Dietro la tela : i “ tessitori del tessitore”- I tre ispiratori, Vertone, Tremonti e il filosofo
« La Stampa», 25 gennaio 1994 [p.2] Giovanni Cerruti, Il Senatur prende 24 ore di tempo per valutare i termini dell’intesa : “ Da soli avremmo più voti”. Bossi : piano coi proclami, decido io. “ Non rinuncerò al federalismo”
« La Stampa», 26 gennaio 1994 [p.4] Giovanni Cerruti, La lega prepara la lista dei suoi candidati : noi intanto andiamo avanti. “ Scegli : o me o Martinazzoli”. Bossi a Segni e Berlusconi : senza di noi non contate nulla. Euforia nel Carroccio : “ E dire che un tempo ci bastonavano” ; Filippo Ceccarelli, Retroscena. Trasformismo e mascherine. C’eravamo tanto odiati. Mariotto-Umberto. un anno di insulti « La Stampa», 27 gennaio 1994 [p.5] au. min. ( Augusto Minzolini), È già rottura tra pattisti e Lega. “ Sarebbe stata un’ottima occasione per l’Italia”. Mariotto sceglie il PPI di Martinazzoli. Segni : l’accordo con il Carroccio salta per colpa di Bossi ; Giovanni Cerruti, “ Torna a casa, lumacone”. Il senatur : è un infiltrato della vecchia DC [ intervista a Umberto Bossi ]
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25 gennaio |
Bettino Craxi , indagato per le tangenti sui fondi per la cooperazione coi Paesi in via di sviluppo negli anni della sua presidenza del Consiglio , è interrogato per due ore e mezzo dai giudici di Roma . L’ex leader socialista afferma di non saperne nulla , presenta una memoria difensiva in cui si afferma che le responsabilità non sono attribuibili al presidente del Consiglio dell’epoca presa in esame ma ai ministri competenti .
« La Stampa», 25 gennaio 1994 [p.8] Giovanni Bianconi, L’ex leader socialista indagato per i fondi della Cooperazione : miliardi di tangenti. “ Ma io ho aiutato il Terzo mondo”. Interrogato per due ore, Craxi nega tutto
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26 gennaio |
Silvio Berlusconi, attraverso un videomessaggio registrato, comunica la sua «discesa in campo» nella politica, mediante il movimento Forza Italia, appena costituito e diretta emanazione delle sue aziende Publitalia e Fininvest.
«l’Unità», 26 gennaio 1994 [p.3] Il Cavaliere scende oggi in campo in videotape. “ Segni e Caroccio bene insieme, ma a ci vuole l'Alleanza di Fini “
«La Stampa», 25 gennaio 1994 [p.2] Pino Corrias, Retroscena. La scelta del Cavaliere. Berlusconi : non va, mi candido. Messaggio registrato per i TG di domani . “ A questo punto non posso tirami più indietro”
«La Stampa», 26 gennaio 1994 [p.2] Pino Corrias, Parte la frenetica campagna elettorale, in giro per l’Italia su un pullman superaccessoriato. Berlusconi, il gran giorno. Oggi l’annuncio : scendo in campo ; Massimo Gramellini, Il caso. La cassetta del Cavaliere. “ Io mi intervisto da solo”. Silvio manda un video ai TG della RAI ; Pacchetto elettorale. Spot scontati in Finivest
«La Stampa», 27 gennaio 1994 [pp.1-4] p.1-Titolo : Il Cavaliere in TV lancia il messaggio di “ Forza Italia”. La Malfa lascia i progressisti. Berlusconi : io batterò la sinistra . Segni rompe con Bossi e torna con Martinazzoli ; p.1-p.4- Editoriale, Sergio Romano, Subito nuove regole ; p.2- r. i., Il Cavaliere ai TG : “ Lascio la Finivest, entro in politica”. Berlusconi, la mia Italia. “ Non voglio vivere in un Paese illiberale così offro un’alternativa alle sinistre” ; Pierluigi Battista, Le reazioni. Il Palazzo si agita. “ Non è sceso in campo è entrato in un ring” ; n.sor. , Tutti con lui i rossoneri. Il Milan gioca con il presidente. E Zenga “ cambia” bandiera ; p.3- Pino Corrias, Ha depistato i giornalisti e ha atteso in famiglia l’ondata di reazioni al suo intervento. Silvio : credete in me, faremo il miracolo. Ma non ha voluto rivedersi alla tivù. “ La prima a telefonare è stat mia madre poi i collaboratori. Sono piaciuto a tutti. Ora mi sento vuoto” ; Curzio Maltese , Il caso. “ Messaggio al Paese”. “ Libertà” la parola più gettonata. Tra i personaggi cita solo il papà. Il Cavaliere regista dis e stesso. Trucchi e seduzioni del giorno del debutto ; Massimo Gramellini, L’Incognita alle urne. “ L’Italia è come la Polonia. Sua Emittenza sembra Timinskj”. Fulco Lancester “ Verso una campagna elettorale selvaggia [intervista a Fulco Lancester ]
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28 gennaio |
Bosnia – Il giornalista Marco Luchetta e i teleoperatori Alessandro Ora e Dario D’Angelo , inviati dalla sede RAI di Trieste, peer documentare l’assedio della città di Mostar , sono uccisi nel corso di un massiccio bombardamento delle truppe croate.
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28-30 gennaio |
«Secolo d'Italia»
«Secolo d’Italia», 28 gennaio 1994 [p.1-3] p.1- Titolo pagina:Tre giorni di dibattito all’Ergife di Roma per discutere e definire il programma elettorale in vista dell’appuntamento del 27 e 28 marzo. I lavori saranno articolati in cinque commissioni : parteciperanno 1,581 delegati provenienti da tutta Italia. Attese anche le delegazioni del CTIM. Riforme, politica economica ed estera, diritti, valori i temi cardine del dibattito .A destra un’alternativa di governo .Oggi Fini apre l’assemblea congressuale missina ; pp.1-2 - Editoriale, Maurizio Gasparri, Cari delegati; Gennaro Malgieri, L’illusione centrista porta al suicidio il PPI ; p.3-Con la relazione di Gianfranco Fini si apre oggi alle 16, all’hotel Hergife, l’Assemblea congressuale del MSI-DN. Tre giorni di dibattito per definire la piattaforma politico-programmatica in vista delle prossime elezioni. Il segretario presenterà il simbolo di Alleanza Nazionale. Storace : “ Un messaggio forte alla nazione per una credibile alternativa alle sinistre”. Riflettori puntati sulla destra di governo; Sondaggi : il polo moderato in vantaggio sulle sinistre; Alleanza Nazionale : impegno verso i militari; Incontro del Forum giovanile di AN
«Secolo d’Italia», 29 gennaio 1994 [p.1-7] p.1- Titolo pagina :Fini ha aperto ieri all’Ergife di Roma l’Assemblea congressuale del Movimento Sociale. Presentato il nuovo simbolo con il logo di Alleanza Nazionale e la Fiamma.” Forza Italia” e Cristiano-democratici indicati come gli interlocutori di questa complessa fase. Critiche alle ambiguità della Lega sul valore di Patria e condanne al tradimento di Segni. Per far vincere l’Italia un programma di libertà, democrazia, solidarietà; Gli interlocutori principali ; pp.1-2- Editoriale, Gennaro Malgieri, Necessità di puntare più in alto; Berlusconi sulla sua scelta: se vinciamo mi tirerò da parte. “ Pericolo fascista? Chi ne parla, bara” ; p.2- Italo Bocchino,L’intervento di Fini in apertura dei lavori. Da un commosso ed applauditissimo ricordo di Almirante ad un’analisi degli attuali scenari politici e del problema delle alleanze. Forza Italia e Cristiano democratici gli interlocutori principali. La destra di governo diventa realtà ; Un convinto consenso per Gianfranco Fini e la nuova strategia del MSI ; p.3-Presentata la relazione-base della commissione “ Poltica e istituzioni” coordinata da Nania, La Russa e Franchi. Nuove aree politiche, modello di Stato, decentramento, autonomia, i punti qualificanti del documento – Presidenzialismo, futuro della Nazione ; pp.3-4- Fini al “Giornale” Possiamo fermare Occhetto[intervista ]; p.4-La commissione “valori e solidarietà”, coordinata da Poli Bortone, chiama alla mobilitazione le energie migliori per un futuro a misura d’uomo. Le insidie della società consumistica. Intervento di Pazzaglia e Baghino .Con la destra sulla trincea dei valori; p.5- Lacommissione “economia e lavoro”, coordinata da Gasparri, Valensise e Rasi, ha messo in evidenza la necessità di una nuova startegia per il rilancio del tessuto produttivo.Libero mercato e giustizia sociale ; pp.5-6- Fini al “Giorno” Una sfida anche al Nord[intervista] p.6 –La commissione sui “diritti del cittadino”, coordinata da Erra, Servello e Maceratini, denuncia, nel documento-base, una lunga serie di ritardi e disfunzioni. Le concrete risposte della destra alle attese della gente – La tutela dei diritti nella nuova società; p.7-La commissione sul “ruolo internazionale” del nostro Paese, coordinata da Tremaglia, ha posto l’accento sulle scelte da fare, a fronte delle nuove sfide sugli scenari mondaili. Un’articolata analisi nel documento base. Politica estera: l’Italia protagonista.
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29 gennaio |
Forza Italia - Silvio Berlusconi a Milanello, quartier generale del Milan , alla vigilia della partita. Ai giornalisti che gli chiedono sulla leadership dell’alleanza a cui punta si limita ada affermare che saranno gli alleati a scegliere il premier. Sul suo impegno in politica dichiara che potrà durare 4 o 8 anni e poi tornerà alla sua professione.
«La Stampa», 30 gennaio 1994 [p.7] Ugo Bertone, Forza Italia. Il cavaliere a Milanello. Berlusconi : corro per vincere. “ Ma sono gli alleati che indicano il premier. “ E dopo 4 o 8 anni potrò tornare alla mia professione”. “ Violante mi attacca perché ha paura di me ; Oreste Del Buono, Forza Italia Uno spottino in grigio per il timido Cavaliere
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28 gennaio |
Il presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, trasmette al Parlamento la Relazione semestrale sulla sicurezza.
Relazione sulla politica informativa e della sicurezza ( secondo semestre 1993)
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.11] Gianni Cipriani , Presentata dal presidente del Consiglio una allarmata relazione sui servizi segreti. Ciampi : “ Attenzione ai centri occulti. Vogliono inquinare la democrazia“
«La Stampa», 1 febbraio 1994 [p.4] Giovanni Bianconi, Rapporto del capo del governo al Parlamento : mafia e terrorismo sono solo braccia violente. “ La minaccia viene dai poteri occulti”. Allarme del premier : una “ mente” pilota l’eversione
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31 gennaio |
Arrestati i vertici della Cariplo, la Cassa risparmio delle provice Lombarde. L’accusa è di aver finanziato illecitamente DC e PSI . Al centro dell’indagine affari immobiliari per 530 miliardi fatti tra il 1984 e il 1992 attraverso il Fondo pensioni della banca lombarda. Ordine di cattura per il presidente Roberto Mazzotta, ex parlamentare DC , sospettato di aver incassato 5 miliardi di danaro sporco . Arrestati tre dirigenti della banca fra cui il vicepresidente socialista Carlo Polli. Decapitata la Cariplo. Dirigenti in carcere. Ordine di cattura per Mazzotta
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.11] p.1- Titolo : Scatta l’arresto per i vertici della Cariplo ; p.3- Marco Brando, Pesanti accuse per il vertice della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde. Il presidente è sospettato di aver incassato 5 miliardi di danaro sporco. Decapitata la Cariplo. Dirigenti in carcere. Ordine di cattura per Mazzotta ; Renzo Stefanelli, Il terremoto nel “gigante” lombardo” apre la strada agli uomini della Lega? Una via di continuità fra la lottizzazzione partitica e la privatizzazione. Una sacrestia economico-politica ; Giuseppe F. Mennella, Massimo Riva, commentatore economico. “ Svelato uno strumento di potere” [ intervista]
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31 gennaio |
PDS – Achille Occhetto intervistato da Gianni Minoli a Mixer
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.5] Alberto Leiss , Botta e risposta tra Minoli e il leader della Quercia a Mixer. Berlusconi : “ È craxismo allo stato puro”. Occhetto : “ Mino ? è dentro un bunker. La partita è chiusa
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31 gennaio |
Lega Nord - Al Consiglio federale Umberto Bossi, dopo un nuovo incontro con Silvio Berlusconi, afferma che non ci sarà nessun accordo con chi è disposto ad allearsi con i fascisti e comunque rimanda ogni decisione sulle alleanze alle conclusioni del Congresso nazionale che inizierà a Bologna il 4 febbraio.
«La Stampa», 1 febbraio 1994 [p.7] Giovanni Cerruti, Ma Berlusconi replica ai leghisti : state sbagliando, avete visto quanti voti ha conquistato Fini a Catania ? Il senatur blocca le alleanze fino al Congresso di Bologna. Bossi al Cavaliere : nessun patto con chi tende la mano ai fascisti
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31 gennaio |
PRI - Il segretario, Giorgio La Malfa si incontra con Alleanza democratica e conferma la sua contrarietà ad un alleanza con le sinistre e diffida gli esponenti repubblicani presenti in Alleanza democratica a presentarsi nelle sue liste pena l’ espulsione dal partito.
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.11] Fabio Inwinkl , Repubblicani spaccati . Il leader : con me o fuori del partito . AD dice no a La Malfa. Mezzo PRI vuole subito il Congresso ; F. I. ( Fabio Inwinkl) , Giovanni Ferrara : “ Caro Giorgio attento. Così dai una mano all'offensiva di destra [intervista a Giovanni Ferrara] ; Claudio Visani, In Romagna i dirigenti del partito contro la “svolta”. “ Segretario, questa è la tua Waterloo”
«La Stampa», 1 febbraio 1994 [p.7] Giorgio Bogi, Ayala e altri dodici parlamentari chiedono la convocazione di un Congresso straordinario. La Malfa : o con me o dite addio al PRI. “ Via dal partito chi si presenta alle elezioni con AD” ; Filippo Ceccarelli, Retroscena. L’Edera dei dispetti. La sfida ai grandi vecchi. Giorgio l’imprudente sbatte la porta
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31 gennaio |
Lega - Umberto Bossi pone come condizione per l’alleanza con Forza Italia l’esclusione del MSI-Alleanza nazionale. Ciò nonostante resta aperto il dialogo con il Cavaliere che affermano i dirigenti leghisti : « può fare il mediatore fra Nord e Sud , ma non è lui il nostro candidato premier ».
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.7] L’asse di destra. Diktat a Berlusconi. Maroni : ma lui vorrebbe il senatur premier. Stop di Bossi : “ Con noi o coi fascisti» ; Miglio : “ Il Cavaliere è buono per il Sud… “
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31 gennaio |
Nel programma televisivo di Gianni Boncompagni « Non è la Rai » in onda su una rete Fininvest , la giovanissima Ambra Angioini , fra un balletto e l’altro , si esibisce per molti giorni in un dialogo con un pupazzetto con le sembianze di un tifoso del Milan che ha parlato con Dio e ha saputo che voterà per Forza Italia mentre il diavolo voterà per Occhetto
«l’Unità», 1 febbraio 1994 [p.7] Gabriella Gallozzi, Achille è il diavolo. Silvio il Padreterno. Parola di Ambra
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28- 30 gennaio |
MSI - Assemblea congressuale, Roma
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28-30 gennaio |
PSI – A Roma si svolgono gli Stati generali : nasce il nuovo PSI, il partito del « dopo Craxi» .
«l’Unità», 28 gennaio 1994 [p.4] Stefano Bocconetti, “Volevo mollare”. Del Turco. “ Il PSI del dopo Craxi” Del Turco disegna il nuovo partito socialista, che nascedomani. E lo mette “ dentro” la sinistra . E Craxi ? “ Lui diceche la mia linea è uno sgorbio non gli piace neppure ilsimbolo. Per noi è un problema finito”. Ed il craxismo ? “ Nel manifesto del nuovo partito c'è un'analisi sulle degenerazioni. La riletturaa politica di questi ultimi 20 anni, però la vorrei fare assieme a tutti gli altri” Poi aggiunge : Spesso ho avuto la tentazione di mollare tutto” [ Intervista a Ottaviano Del Turco]
«La Stampa», 30 gennaio 1994 [p.7] au.min ( Augusto Minzolini) , Giugni “ Battezza il nuovo PSI : “ La classe dirigente non abita più qui”. Del Turco cancella l’era craxiana. In 100 : via il vecchio leader
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1 febbraio |
I partiti di centrosinistra creano l'alleanza “i Progressisti” costituita da Pds, Rifondazione comunista, Alleanza democratica, Verdi, Rete, Psi, Unione cristiano sociale.
«l’Unità», 2 febbraio 1994 [pp.1-4] p.1-Titolo pagina : Accordo fatto , presentato il programma , domani il marchio elettorale. Otto alleati un solo simbolo. È nato il Polo progressista ; pp. 1-2- Editoriale, Massimo L. Salvadori, L’obiettivo è il governo ; p. 3- Stefano Bocconetti, Firmato l’accordo. Baci, sorrisi e decine di flash per la nascita dell'alleanza. Ecco i Progressisti. Un brindisi al “ tavolo”” L’obiettivo è il governo” ; Franca Chiaromonte, Bassolino, “Finalmente. Ora ci vuole coerenza” [ intervista ad Antonio Bassolino ]; Paola Sacchi, L'emblema dell'intesa sarà presentato domani a Roma, con la “i” o senza la “i”? Onda su onda, “ misteri” sul simbolo dell'alleanza ; p. 4- Il documento dei progressisti [ testo] ; Alberto Leiss, Il Polo alla prova delle candidature. I Verdi protestano : “ Siamo poco rappresentati “
«La Stampa», 2 febbraio 1994 [p.3] Fabio Martini, I capi della sinistra italiana firmano uno “ storico” patto elettorale. Presenteranno un candidato comune in tutti i collegi uninominali del Paese. E avranno un solo simbolo e nome. 27 teste per 8 partiti. PDS. Rifondazione, AD, Cristiano sociali, Verdi, PSI, Rete e Rinascita socialista. Occhetto : noi progressisti gioiosa macchina da guerra ; Pierluigi Battista, Sondaggio. Gli obiettivi del governo che verrà. L’Intellighenzia tifa Ciampi. C’è già chi “ vota” per il nuovo premier ; Andrea di Robilant , L’America invita Achille. La prima volta all’ambasciata USA
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1 febbraio |
Silvio Berlusconi , nella sua casa romana , sancisce il patto elettorale con i rappresentanti del CCD e i liberali dell ‘ Unione di centro , guidati da Raffaele Costa e Alfredo Biondi . Nell’incontro- pranzo il Cavaliere esibisce i sondaggi che lo danno per vincente. Intanto ad Arcore, non senza difficoltà, Lega e Forza Italia trattano sulle candidature . Da perfezionare gli accordi con il MSI- Alleanza nazionale che Berlusconi intende incontrare separatamente vista l’ostilità della Lega che non intende trattare con gli ex fascisti.
«La Stampa», 2 febbraio 1994 [p.1- p.3] Maria Teresa Meli, Il Cavaliere sancisce a Roma il patto con i centristi di Casini e i liberali di Costa, Berlusconi ha due alleati, per ora. “ Siamo primi nei sondaggi”
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1-2 febbraio |
Reggio Calabria – La ‘ndrangheta ferisce gravemente due carabinieri in un agguato alla periferia sud nei pressi di Arangea. Sono stati attirati sul posto da una telefonata. Crivellata da colpi di mitra e lupara la loro auto. Il 2 febbraio il ministro degli Interni , Nicola Mancino, e il ministro della Difesa , Fabbri, decidono l’invio di 1.350 militari di leva in Calabria
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2 febbraio |
Torino- Sciopero alla FIAT : 60 mila partecipanti alla manifestazione indetta dai sindacati contro il rischio dei licenziamenti. 6 cortei raggiungono Piazza San Carlo dove parla il segretario della CGIL Bruno Trentin. Manifestazioni operaie in altre fabbriche in crisi e a rischio licenziamenti : a Napoli per protesta è bloccata la stazione ferroviaria dai lavoratori della Sevel ; a Pordenone sciopero generale In segno di solidanetà con i 1 500 lavoraton della Seleco azienda su cui grava la minaccia della messa in liquidazione.
«l’Unità», 3 febbraio 1994 [p.3] p.1- Titolo : Sei cortei per Torino . In piazza 60 mila: “Salviamo Mirafiori” ; pp.1-2- Editoriale, Bruno Ugolini, Solidarietà contro i tagli ; p.17- Michele Costa, 60 mila in piazza per la FIAT. Torino paralizzata. Trentin : Ha vinto la solidarietà”. Il leader Cgil “Nessuna divisione tra Nord e Sud” ; Michele Ruggiero, Il sindaco Valentino Castellani chiama in causa palazzo Chigi. “L'azienda fa le sue scelte, ma Torino è un caso nazionale”. “ L'auto elettrica può salvarci” [ intervista a Valentino Castellani ] ; Vito Faenza, Protesta anche la Sevel. Bloccata ieri la stazione di Napoli ; p.19- Michele Costa, Un “ quadro cassantintegrato” dalla FIAT. “ Ero con i 40mila e non mi pento, ma...”. “ Io , , l'inutile colletto bianco” . “Non mi faccio più illusioni. A cinquantacinque anni, dopo ventisette passati in FIAT, so che non tornerò più lì dentro. A parlare è un “colletto bianco”, uno dei 3.800 che Corso Marconi considera in esubero.Una vita per l'azienda ; L'ACI ripropone i premi rottamazione. E l'automobile guarda alla Francia
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2 febbraio |
Processo Cusani - L’ex amministratore della Montedison Carlo Sama , nel corso dell’ udienza in corso a Milano, interrogato da Antonio Di Pietro, afferma che Raul Gardini consegnò un miliardo all’ex PCI. Immediata la smentita dei dirigenti PDS.
Registrazione audio da Radio Radicale
«l’Unità», 3 febbraio 1994 [p.3] Rosanna Lampugnani, Non ha visto niente, non sa chi incassò ma dice di averlo saputo da Gardini ... “ Un miliardo al PCI ”. Sama cambia versione per la terza volta ; Walter Dondi, Da Ravenna secche smentite. Dragoni e Tassinari “ Falsità” ; Sama, 24/11/1993 : “Soldi al PCI ? Lo escludo” ; Sama, 21/12/93 : “Gardini pagò DC, PSI e PCI ” ; Roberto Roscani, Il segretario del PDS : sono tutte falsità, vogliono avvelenare la campagna elettorale . Chiediamo il massimo di tutela. Occhetto : “ Sortite ad orologeria di uomini corrotti”
«La Stampa», 3 febbraio 1994 [p.1- p.3] p.1-p.3- Susanna Marzolla, Rivelazioni al processo Cusani : “ Fu Gardini a portare i soldi a Roma”. Sama : un miliardo al PCI. Occhetto : bugie, è un complotto elettorale ; Augusto Minzolini , Il caso. La Quercia nel mirino. PDS, torna la grande paura. Occhetto : vogliono rovinarci la festa. Paola Gaiotti : “ Dietro a questo complotto ci può essere solo gente come Gelli e Berlusconi”. Pellicani : i giudici devono rendersi conto di aver raggiunto il top
«La Stampa», 4 febbraio 1994 [p.2] Francesco Grignetti , La Quercia replica alle accuse dell’ex amministratore di Montedison : ma chi lo ricatta. IL PDS : “ Così sbugiarderemo Sama”. “ Da noi prese solo calci negli stinchi” ; “ S’indaga anche sul MSI”. Spazzali conferma “ il filone”. Craxi attacca Botteghe Oscure
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3 febbraio |
PDS – Intervista di Achille Occhetto
«l’Unità», 3 febbraio 1994 [p.1] Stefano Di Michele, Achille Occhetto, segretario del PDS. “ La novità siamo noi progressisti“
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2 febbraio |
L’ex amministratore della Montedison Carlo Sama , nel corso di un’udienza del processo Cusani in corso a Milano, interrogato da Antonio Di Pietro, afferma che Raul Gardini consegnò un miliardo all’ex PCI. Immediata la smentita dei dirigenti PDS.
«La Stampa», 3 febbraio 1994 [p.1- p.3] p.1-p.3- Susanna Marzolla, Rivelazioni al processo Cusani : “ Fu Gardini a portare i soldi a Roma”. Sama : un miliardo al PCI. Occhetto : bugie, è un complotto elettorale ; Augusto Minzolini , Il caso. La Quercia nel mirino. PDS, torna la grande paura. Occhetto : vogliono rovinarci la festa. Paola Gaiotti : “ Dietro a questo complotto ci può essere solo gente come Gelli e Berlusconi”. Pellicani : i giudici devono rendersi conto di aver raggiunto il top
«La Stampa», 4 febbraio 1994 [p.2] Francesco Grignetti , La Quercia replica alle accuse dell’ex amministratore di Montedison : ma chi lo ricatta. IL PDS : “ Così sbugiarderemo Sama”. “ Da noi prese solo calci negli stinchi” ; “ S’indaga anche sul MSI”. Spazzali conferma “ il filone”. Craxi attacca Botteghe Oscure
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4-6 febbraio |
Lega Nord – II congresso federale Bologna.
«l’Unità», 5 febbraio 1994 [p.5] Titolo pagina : Le assise Lumbard . Il Caroccio abbandona lo “splendido isolamento” e cerca in Sua Emittenza il mediatore fra “ Nord e Sud” ; Bruno Miserendino, La Lega teme i sondaggi del Biscione; Carlo Brambilla, Il leader lumbard apre il Congresso di Bologna : “ Faremo con lui l’Italia federale” . Bossi a Berlusconi: “Accordiamoci ” ; Raffaele Capitani, La base ha paura del convitato di pietra. “ Umberto sta' attento al Cavaliere: era l'amico di Craxi”
«l’Unità», 6 febbraio 1994 [p.6] Titolo pagina: Le assise Lumbard. Martedì stretta di mano fra il senatùr e Sua Emittenza ? Il leader dà via libera ad accordi tecnici Fini-Berlusconi ; Carlo Brambilla, Totopremier di Bossi “ Silvio o io “ ; Bruno Miserendino, Miglio federalista strappa l'ovazione. “ Grazie al Cavaliere avremo anche i voti dei cafoni del Sud”
«l’Unità», 7 febbraio 1994 [p.5 ] Titolo pagina : Le assise lumbard. Insulti quando Walter Vitali parla dei rapporti tra povere e ricche. Il primo cittadino assediato, poi accompagnato fuori sotto scorta ; Bruno Miserendino , Il sindaco dì Bologna parla di solidarietà. E la Lega lo assalta ; Carlo Brambilla, Bossi chiude il Congresso: “ Mai con Fini ”. E se ne va in camera a dormire mentre parla Berlusconi ; Gigi Marcucci, Il sindaco nega intenti provocatori . “Ho parlato di problemi che stanno a cuore alla mia città» . Vitali: “ Imbarbarimento politico” [ intervista a Walter Vitali] «l’Unità», 7 febbraio 1994 [p.6 ] Rosanna Lampugnani, I progressisti. Allarme per l’intolleranza della Lega. “ Frutti della campagna scissionista”. Occhetto : “ A destra si punta all’odio”
«La Stampa», 5 febbraio 1994 [pp.1-2] Editoriale, Luigi Manconi, Matrimonio senza amore
«La Stampa», 5 febbraio 1994 [p.3] Giovanni Cerruti, La Lega riunita dice sì al Polo della Libertà : ma nessun patto politico con Fini. Bossi : con il Cavaliere, per il governo. E Berlusconi telefona : finalmente . “ Correre con Silvio significa diventare forza nazionale”. Il segretario prevede un solo gruppo parlamentare e la fine del PPI ; Augusto Minzolini, Retroscena. Il Congresso si divide. “ È come masticare un’ortica”. Leghisti inquieti : ma lasciamo fare al capo ; Curzio Maltese, Manuela e Silvio. Le due nozze del Senatur ; Gadget. I “ nemici” sulle mutande
«La Stampa», 6 febbraio 1994 [p.5] Giovanni Cerruti, Bossi attende la risposta del leader di Forza Italia, ma sui seggi la partita resta aperta. “ Il Cavaliere non ha scelte, verrà con noi”. Strada sbarrata all’intesa col MSI. “ Però decidendo le candidature …” ; Augusto Minzolini, Retroscena. Il minuetto dei leader. Premier , quel tetto che scotta. Perché il Caroccio teme Palazzo Chigi ; Curzio Maltese, Miglio- Show. “ Ai cafoni del Sud piace il Berlusca”
«La Stampa», 7 febbraio 1994 [p.2] Giovanni Cerruti, Fischi e insulti dei delegati contro il sindaco di Bologna. Occhetto : “ Un fatto gravissimo”. Bossi, tre volte “ mai” a Fini. E al Cavaliere : senza di noi siete finiti ; Augusto Minzolini , Retroscena. Così la Lega cerca il suo nuovo nemico. L’altra Rosy arringa il Caroccio. “ Dopo Bettino, tocca ai briganti del PDS “ ; Curzio Maltese, Nuovi duelli. Quando la politica è solo televisione
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6 febbraio |
Forza Italia – Al Palafiera a Roma la prima Convenzione pubblica. Silvio Berlusconi , alla sua prima uscita politica, presenta il suo programma per governare l’Italia.
«l’Unità», 7 febbraio 1994 [pp.3-4] p. 3- Michele Urbano, L'esordio del Cavaliere. Sua emittenza lancia “ Forza Italia” aprendo a Fini che ringrazia. “ Faremo miracoli per il paese, garantisco io”. “ Comincia una lucida follia”. Berlusconi :” Alle armi contro al sinistra” ; Rosanna Lampugnani, Sul palco sfila il candidato replicante ; B. Mi. (Bruno Miserendino), Il gelo dei lumbàrd : “ Che fine ha fatto il federalismo?”; p. 4- Roberto Roscani, L 'esordio del Cavaliere. Al Palafiera la kermesse d'un mondo da spot televisivo. Tanta voglia di successo e gran paura della sinistra. Ecco Forza Italia la politica-karaoke; Letizia Paolozzi , Il professore : “ Berlusconi esagera, ha troppi decibel”. Sartori : “Abusa delle sue TV ” [ intervista a Giovanni Sartori ] ; Titti la rossa, da pm a candidata
«La Stampa », 7 febbraio 1994 [p.3] Pino Corrias, A Roma la prima uscita politica del leader di Forza Italia. Pubblico entusiasta : Silvio illuminaci. “ Sono un folle che salverà il Paese”. Berlusconi : taglierò le tasse ; Fabio Martini, Retro scen. La Convention del battesimo. Urla, osanna e brividi nel Palafiera in delirio ; Maria Tersa Meli, Titti Parenti , “ Io ministro? Poi vedremo”
Il testo del discorso in «L’Italia che ho in mente», I discorsi “ a braccio” di Silvio Berlusconi, Mondadori, 2000, pp. 19-33
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10 febbraio |
Nasce il Polo delle Libertà che, nelle circoscrizioni del nord, unisce Forza Italia, Lega Nord, Lista Pannella, Centro cristiano democratico
«l’Unità», 11 febbraio 1994 [p.6] Carlo Brambilla, Lega e Biscione credono ai sondaggi e trovano l'accordo. Bossi-Berlusconi: accordo l’altra notte a Macherio, confermato ieri dal Consiglio federale leghista. Decisivi i sondaggi Fininvest confermati dal CIRM : Forza Italia volerebbe al 25%, la sinistra resterebbe chiusa nelle sue roccaforti ; Stefano Bocconetti, Sua Emittenza su Raitre polemizza con D’Alema. Ormai c'è l'intesa MSI al Sud col Cavaliere
«La Stampa »,11 febbraio 1994 [p.5] Flavia Amabile, Accordo tra Bossi e il Cavaliere, ma il 75 per cento dei candidati andrà al Caroccio. Nozze Lega-Forza Italia. Simbolo unico nei collegi del Nord
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11 febbraio |
Arresti domiciliari per Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, per mazzette in affari immobiliari. |
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12 febbraio |
Berlusconi e Fini stringono un'alleanza per le circoscrizioni meridionali denominata “Polo per il buon governo”.
«l’Unità», 13 febbraio 1994 [p.4] Bruno Miserendino , Cavaliere-Fini accordo pieno al Centro-Sud ; Enzo Roggi, Il punto. Una destra vecchia si unisce e Bossi il “ rivoluzionario” rischia di pagarne il prezzo
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12 febbraio |
Bettino Craxi presenta alla Procura di Milano un dossier in cui accusa i dirigenti del PDS, Achille Occhetto, Massimo D’Alema e Marcello Stefanini di finanziamento illecito al partito. In televisione il finanziere Sergio Cusani , coinvolto nella vicenda della maxitangente Enimont , afferma di aver dato tangenti al PCI ora PDS.
«La Stampa »,13 febbraio 1994 [p.5] gio .bia. ( Giovanni Biancone) , Dossier con accuse di finanziamento illecito del partito a Occhetto, D’Alema e Stefanini. Craxi in procura : denuncio la Quercia. Il PDS : teme la galera e fa campagna per la destra ; r.i. , Il Finanziere in TV. “ IL PCI ha bisogno di miele” Cusani : Formica ci consigliò di pagare [ Intervista a Sergio Cusani ]
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15 febbraio |
PDS – Conferenza stampa di presentazione del programma della Quercia.
«l’Unità», 13 febbraio 1994 [pp.3- 4] p.1-Titolo pagina: il programma del PDS. Conferenza stampa a Roma : “ L'affidabilità dell'azienda Italia stavolta sta a sinistra , sul fronte opposto un coacervo di forze” ; Stefano Bocconetti , “Un governo per ricostruire “. Occhetto: “ A destra spartizioni senza progetto “ ; Mesi di lavoro e i contributi di 200 tecnici ; L' “ azienda Italia” cifre in nero per l’ occupazione ; p.4- Titolo pagina : Il programma del PDS. Sessanta pagine di progetti per governare l’Italia. Reichlin : “ È la sinistra che può ricostruire lo Stato” ; Angelo Melone , Riformare il fisco , cambiare il mercato. Obiettivo: il lavoro. La prima , quasi l'ossessione - dirà Occhetto - è il lavoro. E intorno a questo tema ruotano le proposte contenute nelle quasi sessanta pagine che compongono il programma di governo presentato ieri da Reichlin ed elaborato dal Cespe. Allargare e ridurre la pressione fiscale, mantenere l'obbiettivo di graduale rientro dal deficit, privatizzazioni e nessuna ulteriore tassa sui titoli di Stato [ dopo l’articolo schede su : Lavoro, Fisco, Mercato , Privatizzazioni, Strutture e Ricerca, Stato, Informazione , Famiglie, Stato sociale, Politica Estera ]
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9 marzo |
Mandato di arresto per Marcello Dell'Utri, dirigente di Fininvest e stretto collaboratore di Berlusconi, per falso in bilancio.
«l’Unità», 10 marzo 1994 [pp. 1-5] p.1- Titolo : Perquisita la Fininvest. Berlusconi: è complotto. Inquisito il numero tre del gruppo. Furioso attacco al pool Mani pulite ; pp.1-2- Editoriale, Giuseppe Caldarola , La giustizia del Biscione ; p. 3- Titolo pagina : Mani pulite. L’amministratore delegato di Pubblitalia interrogato dal giudice Colombo. È accusato di falso in bilancio ; Susanna Ripamonti , Nella sede di Forza Italia arriva la Finanza. Arresti per Dell’Utri ? ; Mani e... Piedi puliti . Il Biscione, tanti soldi e l'autogol di Lentini. Bilanci ai raggi X ; M. U. ( Michele Urbano), È il tutore del Berlusconi pensiero ; Michele Urbano, Dai mattoni al pallone, guida un impero giudicato sempre più fragile. Tanti debiti e guai per Sua Emittenza ; p. 4- Titolo pagina : Mani pulite. La tv di Berlusconi “anticipa” la notizia su Dell’Utri. Sequestrata la videocassetta del telegiornale delle 13 ; Marcella Ciarnelli, E ora Mentana dice: “ Ho dato una notizia ” ; Susanna Ripamonti , Il Tg5 nella bufera . Borelli : al limite del favoreggiamento. Il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Saverio Borelli annuncia provvedimenti nei confronti del Tg 5 che ieri ha diffuso in anteprima il nome dei manager Finìnvest nel mirino della magistratura . “Siamo ai limiti del favoreggiamento . Valuteremo il da farsi”. Ma intanto partirà anche un’inchiesta interna alla magistratura , per scoprir e chi è la talpa che ha diffuso le notizie. La questione al vaglio del CSM ; Gianni Boldrini, L'ex giocatore del Milan e parlamentare parla del “pallone sporco”. Gianni Rivera : “ Poco calcio, molti affari” [ intervista a Gianni Rivera ] ; p. 5- Titolo pagina : Mani pulite. Nervosa giornata romana. E se la piglia coi magistrati “ Devono rispondere alla giustizia, se sono lì per altro …” ; Fabrizio Rondolino, Il giorno più lungo di Berlusconi. “ È inaudito! Siamo in uno Stato di polizia” ; Minni Andriolo, Caponnetto: “È come Craxi , minaccia i giudici” [ intervista ad Antonino Caponetto] ; Stampa estera. Presentato libro inchiesta sul Cavaliere
«La Stampa », 10 marzo 1994 [pp. 1-3-pp.5-6] p.1- Titolo : Fondi neri e caso Lentini : chiesti 6 arresti. Il manager accusato di falso in bilancio. Finivest, Dell’Utri dai giudici. Berlusconi : una manovra per falsare il voto ; p.1-.p.6- Editoriale, Gustavo Zagrebelsky, Una brutta partita a scacchi ; pp.1-2- Ugo Bertone, “ Ecco chi vogliono arrestare”. Il TG5, a sorpresa, svela i nomi e spiazza la Procura di Milano ; p. 2- Augusto Minzolini, Roma, il tam tam degli arresti annunciati sulla passeggiata del Cavaliere nel suo collegio. “ Ora è una caccia all’uomo”. Berlusconi infuriato : la preda sono io. “ Altroché attacchi, questa è una campagan elettorale selvaggia orchestrata dai network del PDS”. “ Il signor Spaventa deve fare prima di tutto quello che ho fatto io e vincere delle coppe del mondo” ; Maria Teresa Meli, Ecco il club delle boutiques. Silvio coalizza i commercianti “ Vi garantisco io contro Rutelli” ; [ Ansa], La Finivest : “ Nessuna creazione di fatture in nero” ; p. 3- Fabio Poletti , Colombo chiede al Gip Paparella la custodia cautelare per 6 manager del gruppo Finivest. “ Fondi neri, Dell’Utri va arrestato”. Il numero 3 Finivest si presenta : “ Respingo le accuse”. Oltre 2 ore e mezzo di interrogatorio. Contestati i reati di falso in bilancio e frode fiscale ; m. tr. , “Non è stata la Procura”. Borelli : questa fuga di notizie non è nell’interesse del pm [ intervista a Francesco Saverio Borelli ] ; Alberto Statera , Il personaggio. Il consigliere del dottore. Il “ motore” di Forza Italia. L’uomo che ha spinto il Cavaliere in politica. Un siciliano alla corte del Biscione. Per il mago della Publitalia parentele e amicizie a “ rischio” ; p.5- Curzio Maltese, L’attaccante più pagato del mondo, da mesi nella bufera per vicenda lontane dal pallone. Berlusconi sborsò 32 miliardi per averlo. Versato l’anticipo chiese in pegno le azioni del Torino. Così cominciò il “ Milangate “ . Lentini, povero miliardario “ In politica sono ‘avuslso’” ; r. m. , Giudice – tifoso. Il pm “ rossonero doc” ; Roberto Beccantini, Il capitano del diavolo. “ è un attacco al Dottore”. Baresi : più lo tirano giù, più voti prende [ intervista a Franco Baresi ]
Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Marco Travaglio, «Mani pulite» , la vera storia , Editori Riuniti, 2002, pp.218-223
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«l’Unità», 11 marzo 1994 [pp. 1-5] p.1- Titolo : Il Cavaliere annuncia un esposto a Scalfaro . La Procura : non ci turba. Attacco a Mani pulite. Altolà di Berlusconi ai giudici scomodi. Borelli : è contro lo Stato di diritto ; pp.1-2- Editoriale, Giovanni Palombarini, Questo il Polo delle Libertà ? ; p.3- Titolo pagina : Mani pulite. Polemica rovente tra il capo del pool e Sua Emittenza. Sulla fuga di notizie in Procura inchiesta ministeriale ; Marco Brando, Susanna Ripamonti , “Sei contro lo Stato dì diritto”. Borelli a Berlusconi : i potenti non ci fermeranno ; Giorgio Frasca Polara, Il senatore : “ Forza Italia è il vecchio” . Bossi : “Tangentopoli?” Una sceneggiata” . Solo la destra solidale col Berlusconi furioso per le indagini sui suoi uomini. Martinazzoli : “ Ho sempre resistito alla tentazione di vedere congiure e persecuzioni. Confindustria denuncia i “ toni sguaiati” del padrone Fininvest. Fiducia di D’Alema nei magistrati . Il liberale Biondi pretende un’inchiesta. La Parenti s’indigna per “ l'incivile” attacco al suo leader . E Bossi , mentre accentua le distanze da Sua Emittenza, dice: “ Tangentopoli? Una sceneggiata” ; Marcella Ciarnelli, Procedimento contro ignoti deciso dalla Procura per fuga di notizie. Il TG 5 : “non si indaga su di noi”. La FNSI : “ Mentana ha soltanto informato” ; p.4- Titolo pagina : Mani pulite. Solidarietà al magistrato milanese contro il quale il Cavaliere ha sparato a zero ; Marco Brando, Susanna Ripamonti, Il pm Colombo nel mirino. Incontrò Berlusconi nell’inchiesta sulla P2 ; Fabio Inwinkl , Bruti Liberati : “ Accuse insensate” [ intervista a Edmondo Bruti Liberati ] ; p.5- Titolo pagina : Mani pulite. Esposto al capo dello Stato contro la Procura di Milano. Insulti a Confindustria : “ È gente che non lavora” ; Fabrizio Rondolino, Berlusconi : fermate quei giudici. Un giorno all'assalto del pool e di Confindustria ; Roberto Giovannini, La replica di Abete: “È soltanto provocazione sguaiata” ; Ritanna Armeni, L’industriale giudica gli insulti del leader di Forza Italia . Lombardi : “ è nervoso e irritato perché voleva dà noi un plebiscito” [ intervista a Giancarlo Lombardi]
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18 marzo |
intervista di Mancino a Repubblica
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19 marzo |
Casal di Principe (CE) - La camorra uccide don Giuseppe Diana : tre colpi di pistola al volto poco prima dell’inizio della messa nella chiesa di S. Nicola. Il sacerdote trentaseienne , simbolo nella lotta contro al criminalità organizzata, aveva reso la sua testimonianza ai magistrati dell’antimafia sulle cosche casertane.
«l’Unità», 20 marzo 1994 [pp.1-4] p.1- Titolo : Vendetta a Casal di Principe , don Giuseppe Diana colpito al viso. Allarme in paese ma già ieri sera è sfilato un corteo con i vescovi. Assassinato in chiesa. Sparano al parroco anti-camorra. Aveva testimoniato contro le cosche ; pp.1-2- Editoriale, Walter Veltroni, Il coraggio di lottare ; p.3-Titolo pagina : Agguato in chiesa. Assassinato a Casal di Principe Peppino Diana, 36 anni. I killer in azione mentre si preparava alla messa ; Vito Faenza, Tre spari al volto . Ucciso nel Casertano prete anticamorra ; V. F. ( Vito Faenza) , Una vita dedicata ai deboli e a lottare contro il potere mafioso ; V. F. ( Vito Faenza) Parlano i candidati progressisti Michel Corvino e Lorenzo Diana . “ Io suo amico, vi dico: era un giusto” ; p.4- Titolo pagina : Agguato in chiesa. Il vescovo di Acerra: “È indegno chi accetta i voti della camorra” ; Enrico Fierro, “Martire in nome della verità”. Mons. Riboldi : “ Aveva scelto di non tacere” [ intervista a mons. Antonio Riboldi]
«La Stampa », 20 marzo 1994 [p.1-p.3-p.8] p.1-Titolo : Caserta, tre colpi in faccia al sacerdote che ha svelato gli intrecci tra politica e criminalità. La camorra uccide in chiesa. Parroco anti-boss massacrato prima della messa ; p.1-p.8- Domenico Del Rio, Il prete e la morte ; p.3- Fulvio Milone, Caserta, don Diana ucciso a colpi di pistola mentre si preparava a celebrare la messa. Massacrato in chiesa il prete anti-camorra. Aveva denunciato i rapporti tra i politici e le cosche ; Giuseppe Zaccaria, Reportage. Il paese ostaggio dei clan. Nel regno dei boss vince la paura. Gli abitanti disertano il corteo di protesa. Don Peppino aveva firmato un appello chiedendo alla gente di ribellarsi ai ricatti della criminalità ; Mariella Cirillo, Il vescovo dei pentiti . “È la vendetta degli irriducibili ”. Mons. Riboldi : anch’io nel mirino, ma non ho paura. Vogliono fermare la resa dei vecchi capi [ intervista a mons. Antonio Riboldi]
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19 marzo |
Il Pontefice si incontra con i lavoratori e i dirigenti del Politecnico e della Zecca di Stato. Sono presenti i segretari dei tre sindacati confederali . Nel suo discorso Wojtyla critica il modello economico capitalistico, affermando che se è necessario va cambiato.
Discorso di Giovanni Paolo II ai dirigenti e ai lavoratori del Politecnico e della Zecca di Stato [ fonte : www.van.it
«l’Unità», 20 marzo 1994 [p.9] Il sindacato in Vaticano ; Alceste Santini, Il Papa : “ Capitalismo disumano” . Graidate ad alta voce questa ingiustizia”. Un sistema che non garantisce lavoro e dignità a tutti va “ riveduto” e corretto”. Lo ha detto ieri il Papa denunciando “gli onnipotenti possessori di un capitale sempre più disumano” il cui scopo è di “distruggere il diritto alla vita”, rivolgendosi ai i convenuti per la festa di S. Giuseppe nell'aula Paolo VI . Presenti , per la prima volta, anche i massimi dirigenti sindacali. Trentin, D’Antoni e Larizza invitati ad “ esigere il mutamento di questo ordine”
«La Stampa », 20 marzo 1994 [p.8] Marco Tosatti, L’appello del Pontefice : se necessario va corretto il sistema economico. Wojtyla attacca il capitalismo. Davanti a sindacalisti e imprenditori. “ Disoccupazione, incubo dei giovani”
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20 marzo |
Confronto radiofonico fra Achille Occhetto e Silvio Berlusconi. I due leader rispondono alle domande dei giornalisti Livio Zanetti e Demetrio Volcic . L’attesa è per il faccia a faccia televisivo previsto per il 23 marzo su Canale 5.
«l’Unità», 20 marzo 1994 [p.4] Titolo pagina: Il duello. Faccia a faccia su Radiouno-RAI . Sarà in onda oggi alle 8,05 e alle 17,15; [ ampi stralci della trasmissione] ; Roberto Roscani, Occhetto sfida Berlusconi. “ La mafia ti vota respingila”. Il Cavaliere glissa
«La Stampa », 20 marzo 1994 [p.4] Fabio Martini, Duello “ senza feriti” nel confronto via radio che la RAI trasmette oggi. Occhetto-Berlusconi, match pari. Alla fine il Cavaliere brinda con crackers e vino. E il segretario PDS ma il confronto l’ho vinto io. La sfida vera è rinviata al faccia a faccia in programma mercoledì su Canale 5
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20 marzo |
Norberto Bobbio editoriale
«La Stampa », 20 marzo 1994 [p. 1-p.4] Norberto Bobbio, Politica- pubblicità. Quell’Italia modello Berlusconi
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21 marzo |
Decaduto da parlamentare per lo scioglimento del Parlamento, Bettino Craxi, temendo l'arresto, prende il volo da Ciampino verso Hammamet in Tunisia. Il 25 luglio 1995 sarà dichiarato ufficialmente latitante. |
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20 marzo |
Su «la Repubblica» appare un articolo sulle confessioni rese nel novembre 1993 dal capomafia «pentito» Salvatore Cancemi sui rapporti tra Marcello Dell’Utri e il boss palermitano Vittorio Mangano che a metà degli anni ’70 aveva lavorato per un paio di anni come fattore nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore.
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21 marzo |
Luciano Violante , presidente dell’Antimafia, conversando con i giornalisti a Montecitorio commenta le dichiarazioni, apparse sulla stampa, di Cancemi a proposito di Dell’Utri. Augusto Minzolini le riporta su «La Stampa» con il titolo I segreti di Violante : Quel che so di Dell’Utri . Violante smentisce quanto riportato nell’articolo e querela il cronista,. Duro attacco di Silvio Berlusconi al presidente dell’antimafia di cui chiede le dimissioni.
«La Stampa », 22 marzo 1994 [p. 3] Pino Corrias, Il Cavaliere difende Dell’Utri : siamo vittime di una campagna di calunnie orchestrate. L’ira di Berlusconi : accuse pazzesche. “ Reagiremo con forza a questo attacco” ; r.i , Palermo. Nessuna indagine sulla Finivest ; Augusto Minzolini, Il caso. Politica e pentiti. I segreti di Violante : “ Quel che so di Dell’Utri “
«La Stampa », 23 marzo 1994 [pp. 1-3] p.1- Titolo : Dopo le dichiarazioni a “ La Stampa” su Dell’Utri. Il leader PDS : una trappola. Guerra Berlusconi – Violante. Il Cavaliere : vada via dall’Antimafia ; p.2- Maria Teresa Meli, Le rivelazioni sulle indagini contro la Finivest : esplode la polemica tra i partiti. Violante : mi hanno teso un tranello. “ Sono stato travisato”. Il giornalista : “ tutto vero” ; Cronisti fuori della rissa ; Fabio Albanese, Giovanni Bianconi , Il giallo dei due Dell’ Utri. Dalle smentite spunta il nome del gemello ; m.t.m. ( Maria Teresa Meli) , L’ira della grande nemica. Parenti : Violante sfrutta la giustizia ; p.3- Pino Corrias , Una lettera a Napolitano, Spadolini e Scalfaro : abbiamo le prove. “ Caduto miseramente nell’imboscata che ci aveva teso. Occhetto mandante e con loro anche il giudice Colombo”. Berlusconi : cacciatelo dall’Antimafia. “ Lui e il PDS avevano costruito il complotto”
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22 marzo |
Esce il primo numero de «La Voce», quotidiano fondato e diretto da Indro Montanelli. Condirettore Federico Orlando.
«La Stampa », 22 marzo 1994 [p. 1-p.4] Claudio Altarocca, Oggi in edicola il primo numero. E Indro dichiara : “ A 85 anni faccio il quotidiano più giovane che ci sia”. “ Ecco la mia Voce, ha la minigonna”. Monatnelli : ma “il Giornale” me l’hanno scippato. “Se Silvio diventa premier non gli stringerò la mano “ ; Dall’America Sinatra telegrafa : auguri
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23-24 marzo |
Luciano Violante , di fronte agli attacchi di Forza Italia, del MSI e dei radicali, si dimette da presidente dell’Antimafia. Violante accusa Forza Italia di averlo attaccato per delegittimarlo e si difende dalle accuse. Il 24 marzo , In segno di solidarietà con il presidente , si dimettono dall’ Antimafia i nove commissari progressisti.
«La Stampa », 24 marzo 1994 [p.4 ] Francesco Grignetti, Il presidente dell’Antimafia accusa Forza Italia : ha voluto delegittimarmi. “ Mi dimetto per difendermi”. Violante : scatenato un attacco contro di me ; Fabio Albanese, I giudici : “ Sì, l’inchiesta c’è”. Catania, rispunta il nome di Marcello Dell’Utri ; [AdnKronos] , Benigni : Non lasciare l’antimafia
«La Stampa », 25 marzo 1994 [p.4 ] Francesco Grignetti, Nove commissari progressisti si dimettono per solidarietà. Mezza antimafia con Violante. Per il PPI è un “gesto insignificante” ; r. int. , È un attacco indecoroso”. L’ex presidente si difende in TV : “ Non ho violato alcun segreto”
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23 marzo |
PDS – Intervista del segretario Achille Occhetto a «l’ Unità»
«l’Unità», 23 marzo 1994 [p.2] Achille Occhetto, segretario del PDS . “ I progressisti la novità storica”
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23 marzo |
la Digos , su mandato del giudice di Palmi Maria Grazia Omboni nell’ambito dell’inchiesta sulle logge massoniche coperte si presenta alle sedi di Roma e Milano di Forza Italia per sequestrare gli elenchi dei candidati e dei presidenti dei 13 mila club del movimento. Protesta Silvio Berlusconi che definisce il provvedimento un ‘azione «da regime autoritario” e il suo avvocato Cesare Previti: « Siamo alla via giudiziaria al comunismo, è un’aggressione ispirata da Violante e dal Pds». Sulla questione interviene lo stesso capo dello Stato , Scalfaro, che la giudica un’iniziativa «fuori tempo» e il CSM censura il giudice Ombrosi.
«La Stampa », 24 marzo 1994 [p.2 ] Giovanni Bianconi, Massoneria deviata, i giudici di Palmi vogliono la lista dei candidato. Berlusconi : una provocazione. La Digos a Forza Italia. Perquisite le sedi di Roma e Milano ; d. m., “ Non volevamo l’irruzione”. Palmi, il giudice si difende “ Né con Violante né col Cavaliere”
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23 marzo |
Su Canale 5 , condotto da Enrico Mentana , faccia a faccia fra il segretario del PDS Achille Occhetto e Silvio Berlusconi. Intervengono Gad Lener ( vicedirettore de «La Stampa»), Ferruccio De Bortoli ( vicedirettore de «Il Corriere della Sera), Mino Fucillo ( «la Repubblica»)
«l’Unità», 23 marzo 1994 [p.4] Titolo : Bufera sulla Finivest. Il Tg5 si prepara al duello Occhetto Berlusconi mentre sulle reti le star fanno spot per Forza Italia ; La sfida tra Achille e Silvio in onda questa sera su Canale 5 ; Letizia Paolozzi, “ Garantisco un duello leale “. Mentana : “ Non sarà Mike a spostare i voti “ [ intervista ad Enrico Mentana ] ; Maria Novella Oppo, Attestati di stima, appelli al voto. Da Mike a Castagna; da Rossetti a Vianello . Uno per uno gli spot delle star di Silvio
«l’Unità», 24 marzo 1994 [p.1-pp.3-4] p.1- Titolo : Match Occhetto- Berlusconi. Il Cavaliere: forse ha vinto lui ; p.3- Titolo pagina: Braccio di ferro in TV. Il caso Violante, la mafia, la magistratura , l'economia È il primo e unico faccia a faccia dei due leader ; [ Stralci del faccia a faccia condotto da Mentana su Canale 5 ] ; Alberto Leiss, “ Destra divisa, non sa governare “. Berlusconi perde il match dell’anno con Occhetto ; p.4- Titolo pagina : Braccio di ferro in TV.Il segretario PDS : “Sono riuscito a capovolgere l'handicap”. Il Cavaliere : “ Non sono abituato a questi scontri” ; Roberto Roscani, “ Non sono allenato a fare gol. Berlusconi di umor nero. Occhetto soddisfatto ; Paola Sacchi, “Achille con più argomenti. Silvio fermo agli slogan. Forza Italia perde ai punti” [ commenti] ; Antonella Fiori, Il New Yorker : “ Il Cavaliere ? È come Gardini “
«l’Unità», 25 marzo 1994 [p.6] Stefania Scateni, Ascolti record per il duello. Berlusconi : sono un parvenu della politica
«La Stampa », 24 marzo 1994 [p. 5] Fabio Martini, Due strette di mano, prima e dopo la trasmissione, fra i leader di Forza Italia e PDS. Silvio-Achille : duello a colpi bassi. Subito rissa su Violante, i giudici, il voto di mafia. Il cavaliere : “ Se vincerete voi andremo verso un regime illiberale e D’Alema dice che dovrò fuggire all’estero”. Il segretario PDS : con le vostr iniziative si fa il processo all’Antimafia, non ai clan. Per noi parlano i militanti caduti sul campo ; La telesfida. Le pagelle degli arbitri ; Maria Teresa Meli, Retroscena. I candidati in camerino. In sala trucco Occhetto vince sul tempo. Sua Emittenza replica : sono un buono non ho voluto infierire. Il leader di Forza Italia : quando potremo parlarci tranquillamente ?
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24 marzo |
PDS - Achille Occhetto , a Piazza San Giovanni a Roma, chiude la campagna elettorale.
«l’Unità», 25 marzo 1994 [p.7] Stefano Bocconetti , A un passo dal voto. A Roma in piazza San Giovanni grande folla con il PDS. Occhetto : “ Rischi per il paese se vincesse questa destra”. “ Siamo la garanzia che l’Italia non tornerà indietro” ; Alberto Leiss, Dopo il “match” televisivo perso da Berlusconi . Un segnale di egemonia. Un'immagine di solitudine. Tra TV e piazze la politica cerca le parole
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24-25 marzo |
I quotidiani pubblicano il quadro delle forze in campo e un confronto fra i loro programmi . Tre i principali Poli: il Polo progressista ; il Polo della libertà e il Polo di Centro.
«La Stampa », 24 marzo 1994 [p. 7] Titolo pagina : Domenica 27 e lunedì 28 si vota con le nuove regole : ecco il quadro delle forze in gioco. Tre “ poli” per la Seconda Repubblica. Le alleanze e gli uomini per il nuovo Parlamento ; Il Polo progressista. Un solo fronte per tutta la sinistra da Bertinotti all’ex laico Visentini ; Il Polo della Libertà. Bossi, Berlusconi e Fini . insieme ma solo per combattere il “ nemico” ; Il Polo di centro. I pattisti tornano con Martinazzoli. L’obiettivo ? Essere l’ago della bilancia [ a cura di Guido Tiberga]
«La Stampa », 25 marzo 1994 [p. 7] Titolo pagina : Come sarà l’Italia dopo le elezioni ? I piani di progressisti, centristi e polo della libertà. I programmi per la Seconda Repubblica. “ Faccia a faccia” tra i partiti a due giorni dal voto ; I partiti e le tasse ; Progetti. I tre Poli a confronto : Istituzioni, Occupazione, Mutue e pensioni, Informazione, Immigrati, Scuola[ a cura di Guido Tiberga]
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27-28 marzo |
Elezioni politiche. 48 milioni di elettori si misurano con le nuove regole del maggioritario: tre schede, due per i collegi uninominali del Senato e della Camera , una per la quota proporzionale prevista per la Camera. Nel maggioritario la coalizione guidata da Berlusconi raggiunge il 46,4 %. Nel proporzionale Forza Italia con il 21% , 8.119.287 elettori, diventa il primo partito italiano . Alleanza nazionale, l’erede del MSI , con il 13, 5% , 5.202.698 voti, il terzo . Nel 1992 aveva il 5,4%. Clamoroso il successo nel centro-sud dove raggiunge il 20,3% .Nel nord- ovest il 6,7%; nel nord- est il 9,1%; nelle regioni tradizionalmente rosse il 10,5%. Elegge 109 deputati e 48 senatori, nel 1992 ne aveva rispettivamente 34 e 16. La Lega ottiene l’8,4% , un risultato leggermente inferiore al 9,6% del 1992. Il centro- destra conquista la maggioranza assoluta alla Camera: 366 seggi su 630. Al Senato, invece, mancano tre seggi per la maggioranza : 156 seggi su 315. L'alleanza Progressista , nel maggioritario , ottiene il 34,4%, circa il 2,8 % in meno rispetto alla somma dei voti ottenuti nel 1992 dai partiti della coalizione . Scompare il PSI che scende dal 13,6 % del 1992 al 2,2% . Una perdita non compensata dall'incremento del PDS che dal 16,1% del 1992 passa al 20,4%. Nel proporzionale Verdi, Rete e Alleanza democratica non superano la soglia del 4%. I Cristiano sociali non presenti nel proporzionale ottengono 11 parlamentari nei collegi uninominali. Rifondazione comunista raggiunge il 6% insieme al PDS gli unici partiti della coalizione a superare lo sbarramento del 4%. Alla Camera 122 seggi, al Senato…. Il Patto dell’Italia, si ferma al 16,7%. Mario Segni, il più convinto sostenitore del maggioritario, è il grande sconfitto. Non passa nel collegio uninominale di Sassari e riesce ad essere eletto solo in virtù del proporzionale. Il Patto Segni raggiunge a fatica il 4, 6%. La sua lista ottiene il 4,6% dei voti, quasi un milione e ottocentomila voti Il Partito popolare, nato sulle ceneri della DC, si attesta all’11,1% , quarto partito italiano, La DC nel 1992 aveva il 29,7% 33 deputati e 31 senatori Penalizzata dal maggioritario la coalizione può contare solo su 31 seggi. Radicalmente mutata la geografia politica italiana. Su 945 fra senatori e deputati, 665 (7o,4%) risultano eletti per la prima volta. Alla Camera il 68,6% è di prima nomina, La percentuale più alta nella storia della Repubblica. Per la Lega Nord un ricambio limitato, infatti sui 55 deputati uscenti 40 sono stati confermati. Analoga la situazione di Alleanza nazionale dei 34 deputati del MSI 24 erano già parlamentari. Sensibile il rinnovamento nel PDS , riconfermati solo 44 dei 107 deputati uscenti e Rifondazione comunista 11 su 35. Non diminuisce la percentuale dei politici di professione: 28% a fronte del 27,6% del 1992. Da tener conto inoltre che il 76 % degli eletti risulta già impegnato in incarichi elettivi o di direzione politica al momento della candidatura. Significativo il rinnovamento anagrafico. L'età media che nel 1992 era di cinquanta anni scende a quarantasette. I deputati con meno di 35 anni sono il 12,1% mentre nel 1992 era del 6,2 %. La Lega Nord è il gruppo più giovane con una media di quarantadue anni. Raddoppia il numero delle donne che passa da 53 a 90 elette, per lo più elette con il sistema delle quote per le liste proporzionali. La grande novità è rappresentata dalla forte presenza del ceto imprenditoriale e delle elite professionali. Diminuisce invece il numero dei lavoratori dipendenti che passa dal 15,3% al 9,3%. Fra i due schieramenti vi è una netta differenza: nei progressisti prevale l'elitepolitica con il 49% mentre per il Polo la supremazia spetta ai ceti economico professionali. Nel gruppo di Forza Italia dirigenti d'azienda e imprenditori rappresentano il 41,7%,
«l’Unità», 27 marzo 1994 [pp.1-6]
p.1- Titolo : La speranza progressista. Si vota per il Parlamento della nuova Italia. Monito a Doxa e Cirm : niente dati ad urne aperte ;
pp.1-2- Editoriale, Walter Veltroni , Regaliamoci una primavera ; Lella Costa, Ho fatto un brutto sogno ;
p.2- Eugenio Manca , Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. “ Dico no ai valori della destra”
[ intervista ] ;
p.3- Bruno Miserendino, L'Italia al voto. Da oggi fino a domani sera 48 milioni alle urne per il responso più atteso. Grande attenzione internazionale. Ciampi: campagna responsabile. Nuova Italia al bivio: progressisti al governo o una destra da'48 ; P.B. , Cossiga: voteri Pisanu ( Forza Italia) ; Paola Sacchi, Parlano i giornalisti di alcune testate estere in prima linea nel seguire queste “elezioni storiche”. Osservatori starnieri : dalle urne uscirà l'instabilità ;
p.4- Giorgio Frasca Polara , L'Italia al voto. Oggi per la prima volta si vota con le nuove regole. Tra dubbi e incertezze , ecco una guida per non sbagliare. Il giorno delle tre schede ; Senato : voto unico su un’unica scheda ; Camera 1 : 475 deputati scelti all'inglese ; Camera 2 : Proporzionale ancora in vigore ; Scorporo : Via i voti che son serviti a vincere ; Sbarramento : Sotto il 4% niente recupero proporzionale ; Elezioni suppletive : Si vota di nuovo se un seggio resta vacante ;
p.5- L'Italia al voto. Lettere ai prefetti e agli istituti demoscopici perché non siano divulgati risultati a urne ancora aperte. Un monito alla Doxa e al Cirm. Mancino e Maccanico : i dati restino segreti ; Letizia Paolozzi, Un editoriale di “Le Monde” mette in guardia sui rischi che corre l’Italia. Il “ berlusconismo” e la sua videocrazia ;
p.6- Stefano Bocconetti, L'Italia al voto. Dalla firma del documento unitario al varo del simbolo, la lotta nei collegi, De Gregori in una piazzetta romana. Chitarre e parole la sfida oltre la TV dei progressisti ; Stefano di Michele, Riviste , opuscoli, volantini e lettere dalla campagan elettorale di Forza Italia. Silvio spiegato dai berlusconiani tra Kim Il Sung e le porte dell’inferno
«l’Unità», 28 marzo 1994 [pp.1-5-p.7]
p.1-Vota il 57,3% ( era il 67,6) ma c'è tempo fino a questa sera. Ultime ore per cambiare
Nasce un'altra Italia. Ciampi : “ Italiani , meditate sul passato” ;
pp.1-2 -Editoriale, Gianfranco Pasquino, La destra e i diritti in gioco ;
p.2- Augusto Pancaldi , Maurice Duverger, politologo e parlamentare europeo . “ La destra italiana mi inquieta” [ intervista] ;
p.3- L'Italia al voto. Alle 22 aveva votato a il 57 per cento degli elettori. Irregolarità a Torino, violenza fascista a Napoli. Affluenza in caloma per cambiarec'è ancora un giorno ; Un piccolo giallo sulle dichiarazioni di Scalfaro all'uscita del seggio a Novara. Il monito di Ciampi: “ Meditate sugli interessi veri del paese”;
p.4- L'Italia al voto. La lunga notte davanti al video per exit poll e risultati. RAI e Cirm contro Doxa e Fininvest. In TV la maratona della sfida ;
p.5- Ttolo : L'italia al voto. Ressa di fotografi e cameramen al seggio ieri mattina. “Violante ha la solidarietà dei democratici , non è isolato” ; Alberto Leiss, Occhetto ottimista al seggio : “ Italiani, scegliete con chiarezza uno dei poli” ; Pier Giorgio Betti, Per lo storico dell’economia , la strada del risanamento sarà lunga. Castronovo : “ Una truffa promettere miracoli” [ intervista a Valerio Castronovi];
p.7- Michele Urbano, L'Italia al voto. Berlusconi ha passato la vigilia in famiglia a Macherio. Sarà al seggio dopo le 19, per “ rispetto” agli ebrei. Il Cavaliere sceglie Roma per il voto e per la lunga attesa; Letizia Paolozzi, Spunto l’attacco al “ Messaggero” che l’ha collocato a destra. Pannella e Fininvest rompono il silenzio ; Carlo Fiorini, Nessuna incetezza sui modo di marcare le schede, l’incontro con gli “exit poll”. “Votare con la nuova legge? Facile”. Elettori ai seggi senza problemi
«l’Unità», 30 marzo 1994 [pp.1-6- pp.8-11]
p.1- Titolo : Scalfaro: ora serve stabilità . Occhetto : hanno vinto, incarico a Berlusconi. Bossi al Cavaliere : la Lega a Palazzo Chigi ;
pp.1-2 - Editoriale, Walter Veltroni, Ragioniamo e ricominciamo ; Massimo L. Salvadori, I tre volti della destra ;
p.3- Fabrizio Rondolino, Il capo dello Stato : “Il Parlamento lavorerà con serenità” La Destra cerca di allargare le alleanze verso il Centro . Scalfaro: “Ci vuole stabilità”. Incarico a Berlusconi? ; Michele Urbano, Silvio prende le misure a Bossi. Colazione con Fini per mettere a punto la strategia ;
p.4- Carlo Brambilla, Il leader della Lega rinnova le minacce agli alleati ma inizia anche a trattare per il nuovo governo. Bossi dà l’altolà a Scalfaro. “ Non si azzardi a dare l’incarico a Berlusconi” ; Letizia Paolozzi, Pannella escluso. Ma il Cavaliere gli offre gli Esteri ; Carlo Fiorini, Niente federalismo. Berlusconi premier , Scalfaro può restare , trattativa sulle cariche istituzionali. E Fini fa la voce grossa con la Lega ;
p.5- Alberto Leiss, Il segretario della Quercia sprona la sinistra all’unità e parla della sua leadership. Segnali a Martinazzoli. “Tocca a Berlusconi la prova del governo”. Occhetto : “ Se il PDS me lo chiedesse mi dimetterei senza problemi” ; Paola Saconi , Stampa straniera . Ha vinto una Destra litigiosa ; Stefano Bocconetti, Un gruppo unico dei progressisti? Sì, no, forse. Del Turco riaccredita il governo ombra, Bertinotti gurada ai programmi ;
p.6- Paolo Branca, Nella notte il leader del Patto aveva pensato di lasciare. “Cossiga? l suo schhierarsi con Forza Italia mi ha stupito”. Segni : “ Rivotare? No, hanno vinto adesso governino ; Rosanna Lampugnani, La destra del PPI affila le armi contro Martinazzoli ; Alceste Santini, Ma per Radio vaticana “non è chiaro chi saprà governarci” Il problema del lavoro, della casa, dei servizi. I vescovi : “ un saldo accordo per il Paese” ;
p.8- Susanna Ripamonti, I giudici milanesi preoccupati : “ Per noi sarà più difficile”. Davigo : “ Separare le carriere? Non è mica semplice …”. Il pool Mani pulite teme contraccolpi ; Sondaggi. Alla Directa guerra dei numeri ; Carla Chelo, “ Riformare il CSM, le inchieste di Tangentopoli vadano avanti”. Parenti già pensa al ministero. “Separare le carriere di giudici e pm” ;
p.9- Roberto Roscani, Una ventina di magistrati , una pattuglia della carta stampata, piccoli imprenditori , professionisti ma anche “ riciclati” . Giudici, prof. , giornalisti il Parlamento cambia volto ; Luciana Di Mauro, Nel confronto uninominale non passano Cecchi Gori, Bassi, Ferri , Oli, Gargani , Caponnetto, Visentini, Galasso. Sorpresa nell’urna : il signor nessuno batte i “ big” ;
p.10- Stefano Di Michele , Intervista sul voto: “Opposizione dura se si minacciano diritti sociali e civili, ma senza pregiudizi ideologici”. “Iniziano loro non è tragico”. Foa : “ Destra pericolosa scambiata per novità” [ Intervista a Vittorio Foa] ; Marcella Ciarnella, Costanzo : non andrò a fare il Karaoke. Mentana : mi si giudica solo sul prodotto che faccio ogni giorno . Selva fa le liste di proscrizione nelle TV ;
p.11- Ritanna Armeni, Confindustria ancora cauta , meno i suoi associati. Da veneti e lombardi un coro di “sì ” per Berlusconi. E all’industriale ora il biscione piace ; Antonio Pollio Salimbeni, Borsa giù i mercati frenano ; R. A. ( Ritanna Armeni), Parla l’imprenditore Giancarlo Lombardi, leader della Confindustria. “ Destra senza programmi , non mi convince “ [ intervista] ; Piero Di Siena, La CISL rilancia l’unità sindacale : decisioni già nella riunione tra le segreterie confederali oggi ? I sindacati autonomi : “ Ora tocca a noi ! ”
«l’Unità», 30 marzo 1994 [p.7-pp.12-13]
p.7- Bruno Miserendino , Berlusconi erode i voti di Bossi, Lega a Milano dal 40% al 16%. Il PDS raccoglie un milione e mezzo di consensi in più. Geografia politica in due mappe La destra domina il nord, centrosud progressista ; Jenner Meletti, Sagrabi inciampa nelle Marche e la sinistra va a gonfie vele ;
p.12- Vito Faenza, La sinistra passa. De Vito e Gargani battuti da Schettino e De Simone ( PDS).
Campania, crollano i feudi DC ; Aldo Varano, Calabria. La Quercia primo partito nella Regione distacca Forza Italia di oltre tre punti. La sinistra spazza via la vecchia nomenclatura ;
p.13- Saverio Lodato, Eletti solo quattro deputati contro i trentasette del Polo. La secca boccia a di Caponnetto e la crescita del PDS. Progressisti siciliani attoniti : è già finito l’ “effetto Orlando” ? ; Michele Sartori, Veneto. Il PDS tiene il suo risultato. Da bianco a grigio . La destra sbanca ; Roberto Carollo, Lombardia. Calò, Directa : “ Ha saputo vendersi meglio”. Vince la Fininvest che però ruba voti a Bossi ; Luigi Quaranta, Puglia . La destra non riesce a dilagare. Taranto boccia Cito. Bene i progressisti
«l’Unità», 30 marzo 1994 [ Roma]
Titolo pagina : Dopo il voto. I dati ufficiali confermano la schiacciante vittoria del Polo delle Libertà ; Liliana Rosi, Roma progressista si consegna a Berlusconi ; La sinistra riflette. La destra attacca : “ Puniti gli arroganti”
«l’Unità», 30 marzo 1994 [pp. 14-17]
Elezioni. Collegio per collegio i vincitori del seggio da deputato. Ecco tutte le sfide per la Camera
«l’Unità», 30 marzo 1994 [pp. 18-19]
Elezioni. Collegio per collegio l’elenco degli eletti. Ecco le sfide per il Senato. Più di mille in gara per un seggio
«La Stampa », 27 marzo 1994 [pp.1-4]
p.1- Titolo pagina : I seggi aperti oggi e domani fino alle 22, gli elettori sono 48 milioni e mezzo. Alle urne per una nuova Repubblica. Camera e Senato, scatta il sistema uninominale ;
pp.1-2- Editoriale, Ezio Mauro, Italia senza equilibrio ;
p.3- Alberto Rapisarda, Gli elettori dovranno scegliere con tre schede fra i partiti, coalizioni e parlamentari. Oggi si vota, nasce la nuova Italia. La sfida per il governo fra Progressiti, destra e Patto ma possono entrare in gioco anche le liste minori ; I duelli ; Maria Teresa Meli, Il riposo dei guerrieri. Achille fugge in campagna e Silvio corre a Milanello ; Violenze contro Lega e comunisti ; m. g.b. , Rosso e nero. Politica spettacolo. Santoro gioca al Totovoto. I telespettatori potranno scommettere. Telecamera in palio per chi azzecca il “13” ;
p.4- Oggi e domani seggi aperti fino alle 22 per scegliere il nuovo Parlamento. Elezioni, il giorno della verità. Ecco come si vota per la Camera e il Senato ; Debutta il sistema misto. Tre parlamentari su quattro nominati col maggioritario
«La Stampa », 28 marzo 1994 [pp.1-3]
p.1-Titolo pagina: Il bel tempo ha rallentato l’affluenza, ma c’è tempo fino a stasera alle 22. Meno votanti, cresce l’attesa. Ciampi : spero che la gente abbia meditato;
p.2- Flavia Amabile, Gli altri big : Bossi tranquillo, Berlusconi e Bertinotti votano stasera. Caos nel seggio di Occhetto. Quasi una rissa per la foto al leader ; [ Agi], Di Pietro. Voto “ segreto” alle 6, 30 ; Filippo Ceccarelli, Il Palazzo. Ma la II Repubblica nasce al luna-park ; Simonetta Robiony, E Pannella occupa via del Tritone. Sit-in di protesta contro “Il Messaggero” ; r.i. , Toni Negri : “ La sinistra come il colera” ; [Ansa], Stampa estera. Voto in Italia in primo piano ;
p.3- Alberto Rapisarda, Grande curiosità e attesa anche all’estero : “ Siete il laboratorio politico dell’Europa”. Ciampi : spero che gli italiani abbiano meditato. Non solo elezioni storiche, sdrammatizza Scalfaro ; Maria Grazia Bruzzone, Retroscena. La notte dei maxischermi. I leader tra piazze e televisioni ; m.tor. , Il caso. La “gara” dei pronostici. Il TG5 : saremo noi i più completi. La RAI : è una bugia,. Guerra sugli exit poll
«La Stampa », 29 marzo 1994 [pp.1-9]
p.1- Titolo pagina : Forza Italia è il primo partito, secondo il PDS, exploit di Fini. Volano Borsa e lira. Maggioranza in Parlamento. Battuti i progressisti ;
p.1-p.8 – Editoriale , Marcello Sorgi, I segnali che manda il paese ;
p.2- Alberto Rapisarda, Berlusconi ce l’ha fatta. Scompaiono il PSI e i piccoli partiti per lo sbarramento al 4%. Martinazzoli e Segni sono al 14% ; Filippo Ceccarelli , Retroscena. Il fenomeno del Cavaliere. Il Biscione che ha conquistato l’Italia. Dal blazer all’amaro calice, a passo di marcia. Il più imprevedibile caso di “ fai da te” della politica con soli cinque mesi di lavoro. Il karaoke, il miracolo, i kit e per gli avversari era solo una specie di incubo orwelliano;
p.3- Pino Corrias, Accolto da fischi al seggio romano : “ Ecco gli intolleranti, un motivo in più per votarci”. Berlusconi : comincia un futuro migliore. Contestato al ghetto, poi il trionfo dei risultati; Agusto Minzolini, Reportage. Nel quartier generale del Biscione. E dopo settimane si rivede Marcello Dell’Utri . “ Il Cavaliere vuole Palazzo Chigi”. L’ora della vittoria tra i colonnelli di Forza Italia ;
p.4- Giovanni Cerruti, Ma il leader della Lega teme defezioni : “ Chissà quanti dei nostri avrà comprato il Cavaliere”. “ Non passerò alla storia come uno che toglie al Paese la libertà e la democrazia. Dai fascisti neanche un appoggio esterno” . Bossi : no alla destra forcaiola”. “Berlusconi premier ? Si studi il programma” ; Curzio Maltese, Il voto in TV. Tra musica ed exit pools. I mezzibusti, termometro dei risultati. Fin dal pomeriggio facce lunghe alla RAI, Esultanza in Fininvest. Sul TG3 la cupa frenesia degli invitati di Santoro. Al TG4 va il onda l’estasi mistica di Fede ;
p.5- Fabio Martini, Alleanza nazionale sfiora i 100 deputati e il 12-14% numeri mai visti dal vecchio MSI. Fini : senza di noi non si governa. Il leader felice : non so che dire … ; Maria Corbi, Il caso. L’esclusione inattesa. Pannella resta fuori dal Parlamento. Alle 17 svela la sua sconfitta, lite con Digos e Napolitano ;
p.6- Francesco Grignetti, Solo il 40 per cento dei voti al candidato dei Progressisti. E il pattista Michelini si ferma al 7. I romani bocciano Spaventa. Il ministro perde la sfida con Berlusconi ; Maria Teresa Meli, AD, lacrime e rimpianti. Fallito il quorum del 4 per cento. Adornato : è tutta colpa del PDS ; Pierangelo Sapegno, Il caso. L’amarezza di Orlando. Palermo, sulla “Rete” l’incubo di una disfatta ; Flavia Amabile, Rifondazione canta vittoria. “ Lo zoccolo duro del PCI è rimasto con noi” ;
p.7- Paolo Guzzanti, Mai un clima così fiacco : manca il popolo pidiessino. Soltanto il Senato riaccende la speranza. I dirigenti prendono tempo sugli exit poll. Tutti al telefono nella ressa delle TV ma sui teleschermi impazzano Fini e Bossi . La triste notte di Botteghe Oscure. Occhetto “barricato” a lungo nel suo ufficio ; Pierluigi Battista, Retroscena. Salotti in lutto. Scocca l’ora del “ radica choc” Gelo e delusione tra gli intellettuali di sinistra. Rodotà : “ L’avevo detto io non sottovalutare gli Anni 80”: Marramao : perdere con dignità ;
p.8- Massimo Gramellini, Diffusi già domenica sera. Una ventata di euforia investe la Borsa, scompiglio nei partiti. Exit poll “pirata”, il PDS si ribella. Dure accuse alla destra, Mancino allerta i prefetti ; Raffaella Silipo, Personaggio. L’uomo dei numeri. “ Così ho predetto la vittoria”. Parla Pilo, direttore dei sondaggi del Cavaliere ;
p.9- Fabio Poletti, Il segretario dei popolari ha atteso in solitudine i risultati chiuso nel suo studio a Brescia. Martinazzoli : non vedo maggioranze. “ Bossi non può accordarsi con Fini e allora i giochi sono ancora aperti” ; Renato Rizzo, Retroscena. Il giorno più lungo dei pattisti. “ Il governo ? Sarà un fantasma”. Segni : non sosterrò la destra estremista ; Fabio Poletti, Il giudice del pool. “ E ora niente amnistia”. D’Ambrosio : le indagini proseguiranno [ intervista a Gerardo D’Ambrosio]
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