|
II governo Cossiga - 4 aprile 1980 - 18 ottobre 1980 |
|
|
1980 |
|
|
Si insedia il II governo presieduto da Francesco Cossiga composto da ministri democristiani, repubblicani e socialisti e basato anche sul voto del Partito popolare sudtirolese
|
|
|
Dopo mesi di scontri fra Iran e Iraq, l’Iran ritira i propri diplomatici e decreta la chiusura della propria ambasciata a Teheran.
|
|
|
A Torino le Ronde proletarie uccidono un agente di polizia privata.
|
|
|
Francesco Cossiga presenta il suo II governo al parlamento. Al Senato, 15 aprile, la fiducia è approvata con 178 voti a favore e 127 contrari. Alla Camera , il 17 aprile, con 335 voti a favore e 271 contrari.
VIII Legislatura Senato della Repubblica
Seduta n. 114 -14 aprile 1980
Comunicazioni del governo: Cossiga presidente del Consiglio
VIII Legislatura Camera dei deputati
Seduta n.140 -14 aprile 1980
Comunicazioni del governo: Cossiga presidente del Consiglio
|
|
|
La Discussione sulla fiducia al Senato |
|
15-17 aprile |
Senato – Si svolge la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio. La mozione di fiducia presentata da Bartolomei (DC), Cipellini (PSI), Gualtieri (PRI), Brugger (Misto), Fosson ( Misto) è approvata con 178 voti a favore e 127 contro.
Seduta n. 114 -14 aprile
Comunicazioni del governo: Cossiga presidente del Consiglio
Seduta antimeridiana n.115 -15 aprile
Discussione: Bonifacio, Chiaromonte, Gozzini, Pozzo, Scamarcio
Seduta pomeridiana n.116 -15 aprile
Discussione: Brugger, Finessi, Malagodi, Napoleoni, Pisanò, Spadaccia
Seduta antimeridiana n. 117 -16 aprile
Discussione: Margherita Boniver Pini, Finestra, Fontanari, Fosson, Marchio, Noci, Orlando, Pasti, Riccardelli, Schietroma
Seduta pomeridiana n. 118 -16 aprile
Discussione: Boldrini, Calamandrei, Chiaromonte, Cossiga presidente del Consiglio, Donat Cattin, Lepre, Perna, Pittela, Rastrelli, Spadolini, Spano, Ulianich, Urbani, Valori
Seduta antimeridiana n. 119 -17 aprile
Replica: Cossiga presidente del Consiglio. Discussione e dichiarazioni di voto: Bartolomei, Bufalini, Calamandrei, Chiaromonte, Cipellini, Conti Persini, Fassino, Fosson, Gualtieri, La Russa, Mitterdorfer, Ossicini, Perna, Spadaccia
Votazione nominale sulla mozione di fiducia presentata da Bartolomei, Cipellini, Gualtieri, Brugger, Fosson. Votanti: 305 Favorevoli 178 Contrari 127
|
|
|
La Discussione sulla fiducia alla Camera |
|
17-20 aprile |
Camera – Si svolge la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio. La mozione di fiducia presentata da Gerardo Bianco (DC), Labriola (PSI), Mammì (PRI) è approvata con 335 voti a favore e 271 contro.
Seduta n.140 - 14 aprile 1980
Comunicazioni del governo: Cossiga presidente del Consiglio
Seduta n. 144 - 17 aprile
Discussione: Aurelia Benco Gruber, Cafiero, Cicciomessere, Cossiga presidente del Consiglio, Costa, Dujany, Frasnelli, Menniti, Quieti, Rizzo, Rodotà, Salvatore, Sanese, Spaventa
Seduta n. 145 - 18 aprile
Discussione: Almirante, Costamagna, Craxi, Del Pennino, Giuliano, Magri, napolitano, Pannella, Flaminio Piccoli, Teodori, Zanone
Seduta n. 146 - 19 aprile
Discussione: Maria Adelaide Aglietta, Ajello, Battaglia, De Cataldo, Maria Luisa Galli, Pietro Longo, Melega, Mellini, Pinto, Roccella, Romualdi, Sevello, Sterpa
Seduta n. 147 - 20 aprile
Replica: Cossiga presidente del Consiglio. Discussione e dichiarazioni di voto: Maria Adelaide Aglietta, Baghino, Gerardo Bianco, Bozzi, Cicciomessere, Corvisieri, Di Giulio, Dujany, Innocenti, Labriola, Mammì, Milani, Pannella, Pazzaglia, Reggiani, Riz, Sullo
Votazione nominale sulla mozione di fiducia presentata da Gerardo Bianco, Labriola, Mammì
|
|
27 aprile |
PCI- Conferenza stampa di Enrico Berlinguer di ritorno dal viaggio in Cina e Corea
«l’Unità», 28 aprile 1980 [pp.1-2] Giulietto Chiesa, Conferenza stampa all’aeroporto di Fiumicino. Berlinguer sul viaggio in Cina e Corea. Grande significato della ripresa dei rapporti col PCC. “ Occorre affidarsi alla superiorità della politica e del negoziato” [testo dell’intervista]
|
|
27 aprile |
«l’Unità», 29 aprile 1980 [p.1] Dure polemiche dopo il convegno di Brescia. Le sinistre di DC e PSI : “No” alle crociate di Donat Cattin . Andreotti : “ I comunisti esistono, sono una forza decisiva in Parlamento”. Dichiarazioni di Cicchitto e Cabras
«l’Unità», 4 maggio 1980 [p.1] Con la richiesta di una “sana ventata reazionaria” Donat Cattin ha reso chiaro l'obbiettivo del “preambolo”. La DC non vuole colpire solo noima tutte le forze di progresso
|
|
28 aprile |
Camera - Il governo è messo in minoranza sul Bilancio del 1978. Numerose le assenze nelle file della maggioranza
«l’Unità», 29 aprile 1980 [p.1-p.16] Giorgio Frasca Polara, Clamoroso “smacco” per il tripartito di Cossiga . Il governo di nuovo battuto alla Camera sul bilancio '78. Assenze nella maggioranza nonostante fossero in programmale votazioni. Il significato del “no” comunista
|
|
4 maggio |
Muore a Lubiana , nella clinica dover era ricoverato dal 12 gennaio, il maresciallo Tito presidente della Repubblica Jugoslava.
«l’Unità», 5 maggio 1980 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Scompare una grande figura di patriota, di rivoluzionario, di combattente per la pace. È morto il compagno Tito. La Jugoslavia in lutto. L’annuncio dato da un breve comunicato della Lega dei comunisti e della presidenza della Repubblica, alcune ore dopo il decesso avvenuto verso le 15 alla clinica di Lubiana , dove era ricoverato dal 12 gennaio. Quasi quattro mesi in cui si sono alternate speranze e drammatiche attese ; Silvio Trevisani [Articolo di fondo] ; Il messaggio del CC del PCI alla Lega ; pp.1-2- Ennio Polito, Il “vecchio” e il suo popolo, “ Se restiamo uniti- aveva detto nel suo ultimo discorso a capodanno – non dobbiamo avere paura di niente”
«l’Unità», 5 maggio 1980 [p.3] Giuseppe Boffa, La figura e l’opera del dirigente jugoslavo scomparso. Tito : come pensa rischia e combatte un vero comunista. L’attività rivoluzionaria nella Iugoslavia pre-bellica. Un militante cresciuto sul vecchio ceppo del Comintern. L’appello all’insurrezione contro i fascisti. Al comando supremo della lotta di popolo contro gli occupanti. La nascita della nuova Jugoslavia. L’opposizione a Stalin dal 1948 al 1953. La graduale elaborazione di un programma di socialismo autogestito e l’impegno del non allineamento ; Paolo Bufalini, “Anche noi, partigiani italiani, ci battemmo al suo fianco”. Paolo Bufalini rievoca gli anni della resistenza comune contro il nazifascismo. L’8 settembre dei soldati della divisione “Venezia” in Montenegro. I grandi ideali che crearono l’unità del popolo jugoslavo
|
|
4 maggio |
«l’Unità», 4 maggio 1980 [p.1-p.20] Alfredo Reichlin, Le polemiche sul 7 aprile. L’albero e la foresta
|
|
4 maggio |
PCI – Enrico Berlinguer al Palazzo dello Sport a Roma apre la campagna elettorale per le regionali e le amministrative.
«l’Unità», 5 maggio 1980 [p.1-p.4] Con una grande manifestazione al dello Sport. Enrico Berlinguer ha aperto a Romala campagna elettorale del PCI . Nella situazione che il mondo vive, ha detto il segretario comunista, la ragione, la politica, il negoziato debbono prevalere sull'uso delle armi. Il cammino verso la guerra può essere sbarrato. L'opposizione al governo Cossiga tende a ottenere soluzioni giuste ai problemi del Paese e ad aprire la via a un cambiamento di direzione politica. In Italia alcuni forti colpi al terrorismo grazie alla mobilitazione tenace della classe operaia [testo]
|
|
4 maggio |
Palermo - La mafia uccide il capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Stava indagando sull’assassinio di Mattarella ed era impegnato in importanti indagini sul narcotraffico.
«l’Unità», 5 maggio 1980 [p.2] Vincenzo Vasile, Colpito dai killer della mafia mentre rincasava con la bambina in braccio. Capitano dei CC ucciso a Monreale . Indagava sull’assassinio Mattarella. Emanuele Basile 30 anni , era impegnato in tutte le più scottanti inchieste di questi anni sulle cosche mafiose
|
|
4-7 maggio |
Il «Messaggero» inizia la pubblicazione dei verbali dell’interrogatorio a Patrizio Peci, militante di Prima Linea arrestato il 19 febbraio. Nella storia del partito armato il primo pentito. Le rivelazioni sempre a cura di Fabio Isman occupano anche le edizioni del 5 e del 6 , occasione in cui il giornalista avverte i lettori che il terrorista ha fatto ai giudici un nome «grosso - grossissimo». La mattina del 7 maggio «Lotta continua» dedica agli interrogatori uno speciale di sedici pagine. Anche in questo caso come per il «Messaggero» , nessun nome. Manca il « foglio-figlio». Una lacuna che colma , lo stesso giorno , l’edizione pomeridiana di «Paese sera» che esce, titolo a nove colonne , con la notizia che Marco, il figlio di Donat Cattin è un militante di Prima Linea. Il terrorista Peci ne sarebbe venuto a conoscenza da Sandalo
«Lotta Continua», 7 maggio 1980 [pp.5-20] I verbali di Patrizio Peci. p.5 -BR lo spettacolo è finito [ presentazione di Enrico Deaglio, Andrea Marcenaro, Franco Travaglini, Checco Zotti] ; pp.6-20- Il documento
|
|
|
CONFINDUSTRIA Vittorio Merloni è eletto presidente.
|
|
7 maggio |
Fabio Isman de “ Il Messaggero” è arrestato per la pubblicazione dei verbali degli interrogatori di Patrizio Peci. Il giornalista si è rifiutato di dire da chi ha avuto i verbali. Il 12 maggio sarà arrestato Silvano Russomanno , vicecapo del SISDE, accusato di avergli fornito la documentazione.
«Lotta Continua», 8 maggio 1980[p.2] L'arresto del capo servizio del “ Messaggero” è una gravissima intimidazione contro la libertà di stampa. L'accusa è di “concorso in rivelazione di segreti di ufficio”. È la prima volta che un giornalista viene arrestato per aver informato il pubblico. Arrestato il giornalistaIsman per i verbali di Peci
«La Stampa», 8 maggio 1980[pp.1-2] Fabio Isman del “ Messaggero”. Un giornalista arrestato a Roma per i verbali di Peci ; Vittorio Gorresio, Una professione nel mirino. Che cosa scrivere
|
|
7 maggio |
In seguito alla pubblicazione su alcuni quotidiani della notizia che il figlio Marco è un militante di Prima Linea , Carlo Donat Cattin si dimette da vicesegretario della DC. Piccoli respinge le dimissioni e gli rinnova la fiducia di tutto il partito
«La Stampa», 8 maggio 1980[pp.1-2] Luca Giurato, La DC solidale con un padre angosciato. Donat-Cattin si dimette per le accuse al figlio. Ma Piccoli gli conferma l’incarico di vicesegretario e la fiducia di tutto il partito. Un giornale di Roma aveva pubblicato la notizia che il figlio Marco apparterrebbe a Prima Linea
|
|
|
Milano - Un commando terrorista guidato da Marco Barbone ferisce alle gambe il giornalista del quotidiano «la Repubblica» Guido Passalacqua.
«Lotta Continua», 8 maggio 1980[p.3] Venticinquenni eleganti e sciolti eseguono una sentenza : lo avevano condannato all’invalidità , ma sparano male. Come sempre colpiscono quelli che per loro sono un simbolo, ma Guido Passalacqua non ci vuole stare. Guido Passalacqua : “ Stanno raschiando il fondo del barile” [intervista a Guido Passalacqua]
«La Stampa», 8 maggio 1980[pp.1-2] Marzio Fabbri , Si tratta di Guido Passalacqua, caposervizio della “Repubblica”. Giornalista ferito in casa a Milano da tre terroristi delle Brigare rosse. Il commando ha obbligato il portinaio a salire nell’alloggio. Hanno bussato alla porta . “ Apra.è la polizia”. Entrati, hanno sparato due rivoltellate al polpaccio della gamba destra del professionista. Scritte sui muri. Il colpito ha una prognosi di venti giorni
|
|
7 maggio |
DP – Conferenza stampa per annunciare la presentazione delle liste alle elezioni amministrative in tutte le regioni ad eccezione delle Puglie, Abruzzo e Molise
«Lotta Continua», 8 maggio 1980[p.9] Democrazia proletaria: alle amministrative per colmare il vuoto di opposizione
|
|
|
La FIAT comunica alla FLM la decisione di mettere in Cassa integrazione 78.000 dipendenti del settore auto. La misura riguarda tutti gli stabilimenti, tranne quelli che costruiscono la Panda, la Delta e la A 112 , e prevede che i lavoratori restino a casa il venerdì per sette settimane dal 13 giugno al 25 luglio.
«La Stampa», 9 maggio 1980[pp.1-2] pp.1-2- Sergio Devecchi, Un accumulo di 30.000 vetture in più sui normali stock. FIAT auto : per 78 mila operai chiesta la Cassa integrazione. Dovrebbero restare a casa il venerdì per sette settimane dal 13 giugno al 25 luglio. La decisione riguarda tutti gli stabilimenti auto tranne quelli che costruiscono Panda, Delta, A 112 . La comunicazione ieri ai sindacalisti FLM ; p.1-Mario Pirani, Una crepa nella diga ; Così la Cassa integrazione
|
|
8 maggio |
FIM –CISL - Consiglio generale. Il segretario Bentivogli contesta a Carniti , segretario generale CSIL, la difesa della linea dell’EUR
«La Stampa», 9 maggio 1980[p.19] Emilio Pucci , Bentivogli critica l’intervento del leader ad Orvieto. I metalmeccanici della CISl dicono no alla linea Carniti. “ La politica dell’Eur è stata un disastro”. “ Non accettiamo imposizioni”
|
|
8 maggio |
Dopo quattro mesi riprendono gli incontri fra governo e sindacati.
«La Stampa», 9 maggio 1980[p.19] Gian Carlo Fossi, Politica economica, gli incontri riprendono dopo quattro mesi. Governo e sindacati a confronto. Dai risultati dei colloqui dipenderà la proclamazione di uno sciopero nazionale e l’attuazione di un raduno do protesta a Roma. Garavini : “ Ci attendiamo chiarezza e concretezza”
|
|
8 maggio |
«Lotta Continua» pubblica ampi stralci della relazione introduttiva al Convegno «La sinistra tra terrorismo e restaurazione » in programma a Milano il 10 -11-maggio.
«Lotta Continua», 8 maggio 1980[pp.16-17] Terrorismo specchio di una sconfitta
|
|
8 maggio |
Sulla base delle confessioni dei primi pentiti sono arrestati 15 militanti di Prima Linea. L’operazione investe Milano, la Toscana, l’Emilia e Torino.
«La Stampa», 9 maggio 1980[pp.1-2] p.1- Pier Paolo Benedetto , Dopo le confessioni di terroristi un nuovo filone d’inchiesta. Gli attentati di Prima Linea. Arrestate altre 15 persone. Le catture a Milano, in Toscana, in Emilia. A Torino , finiti in carcere il figlio di un noto nefrologo e il parente di un parlamentare ; pp.1-2- Milano : Chi è l’estremista finito in carcere
|
|
9 maggio |
DC – Intervista a «La Stampa» del segretario Flaminio Piccoli.
«La Stampa», 9 maggio 1980[pp.1-2] Aldo Rizzo , Nostra intervista con il segretario della DC Flaminio Piccoli. “ Ci vuole un Paese unito e solidale in una situazione da guerra fredda”. Elezioni senza crociate. Nessun referendum sul governo. Giudizio severo sulle Giunte rosse. A 2 anni dalla morte di Moro, il terrorismo e il figlio di Donat Cattin
|
|
9 maggio |
«l’Unità», 10 maggio 1980 [p.1-p.17 ] Ilbio Paolucci, Nuovi arresti a Torino e a Milano , scoperto un importante covo . Duri colpi anche a “Prima Linea”. Marco Donat Cattin collegato al delitto Alessandrini ? Sulla scorta delle confessioni di terroristi sono stati ricostruiti molti attentati tra cui il barbaro assassinio del magistrato di piazza Fontana. Massimo riserbo. Nomi tenuti segreti
«Lotta Continua», 10 maggio 1980[p.8] Altri arresti in Prima Linea. Alcuni accusati per Galli e Alessandrini. Sempre anonimo il “ capo”
«La Stampa», 10 maggio 1980[p.1-17] p.1- Scoperto a Torino un covo importante. Nuovi arresti di Prima Linea anche i killer di Alessandrini ; p.17 [ cronaca di Torino] – Pier Paolo Benedetto , Claudio Cerasuolo, Frenetico lavoro della Digos e della magistratura, mentre le notizie filtrano col contagocce. Altri 10 arresti , scoperto un covo di Prima Linea nel mirino dei terroristi 5 giudici e tre avvocati. Resi noti finora solo tre nomi: una coppia di sposi e una loro giovane amica. Le due donne hanno detto : “ Siamo militanti di PL “. Interrogate dal magistrato la madre e l’ex moglie di Marco Donat Cattin, figlio del vicesegretario della DC, da tempo in clandestinità. Trovato un dossier con la “condanna a morte” di 8 giuristi. Lotta Continua invita i clandestini a disertare il partito armato
|
|
10 maggio |
Enrico Berlinguer e Santiago Carrillo celebrano il 60 anniversario del Partito comunista spagnolo
«l’Unità», 11 maggio 1980 [p.1-p.9 ] Una grande manifestazione popolare nel segno del ruolo decisivo della classe operaia occidentale . Carrillo e Berlinguer celebrano a Madrid il 60 del PCE. Un lungo e caloroso messaggio del leader del PC giapponese Myamoto . Il comune impegno per la pace e per imboccare nuove strade verso il socialismo. Il rispetto dei diritti dei popoli all'indipendenza e allo sviluppo ; Il discorso del segretario del PCI [ testo] ; Il discorso di Carrillo [ testo]
|
|
10 maggio |
«l’Unità», 11 maggio 1980 [p.1-p.20 ] Ilbio Paolucci , Lo « studente » di Prima linea ha fatto i nomi degli assassini del giudice. Tremenda accusa a Marco Donat Cattin . Era fra i killers di Alessandrini? Confermato indirettamente il mandato di cattura. Nicola Solimano, in carcere a Firenze , è l’altro del commandoche sparò. Maurice Bignami ( arrestato nel '77 in casa di Toni Negri ) indicato come uno dei capi di Prima linea ; Candiano Falaschi , Al Convegno DC di Napoli Donat Cattin attacca le giunte rosse e non parla di dimissioni
«La Stampa», 11 maggio 1980[pp.1-2] Pier Paolo Benedetto , Nuovi arresti e la scoperta di altri covi a Torino e Milano. Prima Linea : il Magistrato conferma l’accusa contro Marco Donat-Cattin. Contro il giovane è stato spiccato un mandato di cattura. Alcuni terroristi “ pentiti” lo avrebbero indicato come uno degli organizzatori dell’omicidio Alessandrini. Individuata a Milano la base dei killers del giudice : altre persone in carcere. Sono stati identificati anche gli assassini di Guido Galli ; Editoriale, A. C. Jemolo , Padri e figli ; Francesco Santini, Napoli : tra i democristiani una giornata di “ suspense”. Ridda di voci e smentite sulle dimissioni del vicesegretario
|
|
10 maggio |
Governo e sindacati firmano un accordo per l’aumento degli assegni familiari .
«l’Unità», 11 maggio 1980 [p.1-p.20 ] Pasquale Cascella , “ Un successo delle lotte dei lavoratori ” dicono CGIL-CISL e UIL . Accordo tra sindacati e governo : raddoppiano gli assegni familiari. Impegni per la riforma delle pensioni e i “ punti di crisi” del Sud. Sui nodi della politica economica indicazioni che debbono essere verificate
|
|
10 - 11 maggio |
Milano – Convegno «La sinistra tra terrorismo e restaurazione”
«Lotta Continua», 11-12 maggio 1980[p.9] Paolo Ghighizzola ,Più di mille al convegno di Milano su “ Terrorismo e restaurazione” . Sono soprattutto i “cani sciolti”, cioè tuttiquei compagni, che non riconoscendosinei passati partiti, hanno continuato il proprioimpegno politico e la propria vogliadi capire. Dopo le relazioni di Bobbio eLevi, si prosegue in commissioni di lavoro
«Lotta Continua», 13 maggio 1980[pp.14-15] p.14 - " Se noi fiancheggeremo la diserzione, voi ci criminalizzerete?". Si è concluso domenica mattina a Milano il convegno nazionale sul tema « La sinistra tra terrorismo e restaurazione». Preparato da numerose riunioni ed incontri, è stato un tentativo di guardare, al di là del frastuono sollevato dal terrorismo, le tendenze reazionarie della cultura, le falsificazioni storiche che bloccano le possibilità di dibattito, di incontro e di impegno. L'intervento conclusivo del convegno — di cui pubblichiamo di seguito un ampio stralcio — è di Stefano Levi ; [ conclusioni di Stefano Levi] p.14-15 – Guido Viale , Al di là del frastuono una realtà da riscoprire
|
|
11 - 12 maggio |
«l’Unità», 12 maggio 1980[pp.1-2] pp.1-2 - Ilbio Paolucci, Sospettato dal 1977 ma nessuno fece nulla. Marco Donat Cattin clandestino da 3 anni. Solo ora nonostante corressero voci insistenti sul suo conto, sono state prese misure . Il giovane era conosciutissimo negli ambienti dell'estremismo ; p.1- Armi e documenti scoperti, nel covo di Prima Linea a Milano
«Lotta Continua», 11-12 maggio 1980[pp.1-3]
|
|
11 maggio |
Milano – Militanti dell’estrema sinistra cercano di impedire il comizio del segretario del MSI Giorgio Almirante. Scontri con la polizia.
«l’Unità», 12 maggio 1980[p.4] Tra gruppi di autonomi e la polizia . Almirante a Milano: scontri nel centro . Coinvolte zone vicine a piazza del Duomo. Distrutte autoe vetrine. Sparati colpi di pistola . Una decina di arresti
|
|
11 maggio |
Palermo – Arrestato Giovanni Bontade boss della multinazionale del traffico di droga.
«l’Unità», 12 maggio 1980[p.4] v. va. È finito all’ Ucciardone , insieme ad altri cinque complici . Arrestato a Palermo uno dei boss della multinazionale della droga . Si tratta di Giovanni Bontade, erede di don Paolino, le cui gesta sono ampiamente citate negli atti dell'antimafia - Collegamenti con il clan capeggiato da Michele Sindona ?
|
|
|
Mestre – Un commando della colonna veneta delle BR uccide il commissario Alfredo Albanese, responsabile della sezione antiterrorismo che stava indagando sulla morte di Sergio Gori il dirigente Montedison ucciso dalle BR nel gennaio 1980.
«l’Unità», 13 maggio 1980[p.1-p.5] p.1-Più volte era stato minacciato di morte da Autonomia. Le BR massacrano a Mestre il capo dell’antiterrorismo. Indagava assieme al giudice Calogero. Un commando di cinque persone ha colpito Alfredo Albanese, 33 anni, con una pioggia di proiettili. In auto si recava in questura. Immediata e spontanea fermata in tutte le fabbriche ; p.5 – Michele Sartori,Così è stato assassinato Alfredo Albanese, capo dell'antiterrorismo veneziano. Trucidato nell'auto con 3 0 colpi . Almeno cinque i membri del commando tra cui una donna. Come, dopo il 7 aprile, è stata ricostituita la “colonna veneta”. Il precedente dell'omicidio di Gori. La risposta operaia: in 15 mila scendono in piazza ; Da mesi la minaccia : “alzeremo il tiro”
«l’Unità», 14 maggio 1980[p.4] Michele Sartori, Preparato dal funzionario della Digos massacrato dai terroristi a Mestre. Dossier per Calogero su Autonomia e BR. Cinque mesi di indagini difficilissime. “ Alfredo Albanese era un funzionario preparato e capace: per questo lo hanno ucciso “. Una lunga serie di minacce per farlo desistere dall'inchiesta. Domani avranno luogo i funerali
«Lotta Continua», 13 maggio 1980[p.2] Bloccato in una zona affollatissima di Mestre da un commando di quattro persone. Stava indagando sulla morte di Sergio Gori, il dirigente Montedison ucciso in marzo dalle BR. Alcune migliaia di operai partecipano al corteo indetto dal sindacato. La colonna veneta BR in azione : ucciso il capo della Digos veneziana
|
|
13 maggio |
Il questore Silvano Russomanno, vice capo del SISDE, è arrestato con l’accusa di aver fornito personalmente al giornalista Fabio Isman i verbali degli interrogatori del terrorista Patrizio Peci. Il processo al giornalista e al questore si svolgerà il 24 maggio. Russomanno e Isman saranno rispettivamente condannati a 2 anni e 8 mesi e a un anno e 6 mesi di carcere.
«l’Unità», 14 maggio 1980[p.1-p.16] Sergio Criscuoli , Clamoroso arresto del questore Silvano Russomanno. Manette al vice capo del Sisde. Uscivano dai servizi segreti le copie dei verbali di Peci. E' accusato di avere fornito personalmente al giornalista Fabio Isman i testi pubblicati dal “Messaggero”. Rischia fino a nove anni. Convocato il Comitato parlamentare sulla sicurezza, vertice a Palazzo Chigi
«l’Unità», 15 maggio 1980[pp.1-2- p.19] p.1-p.19 - Sergio Criscuoli , Lo scandalo dei servizi segreti. Russomanno in cella nega tutto. Il governo chiamato in causa. Il vice capo del Sisde sospeso dall'incarico. Pioggia di interrogazioni . Il PCI :inammissibili ritardi nell'applicazione della riforma degli organi di sicurezza ; p.2- Sergio Pardera, Inquietanti interrogativi sul caso Russomanno. Perché i servizi segreti ancora coinvolti in un oscuro episodio . A distanza di due anni e mezzo dalla nascita il Sisde dispone di soli 700 uominisui 1.300 previsti. Si precisano le responsabilità sulla riforma sabotata
|
|
|
Marco Donat Cattin, figlio del vicesegretario della Dc, raggiunto da mandato di cattura per reati di terrorismo nell’ambito dell’inchiesta su Prima linea.
|
|
|
A Milano le Brigate comuniste XXVIII marzo, guidate da Marco Barbone, uccidono il giornalista de «Il Corriere della Sera» Walter Tobagi.
«l’Unità», 29 maggio 1980[pp.1-2- p.18] p.1- Titolo pagina : Un segnale allarmante che impone una scesa in campo per impedire che la situazione italiana venga spinta a destra . Tragica ripresa offensiva del terrorismo. Le BR uccidono il giornalista Tobagi . I NAR sparano sugli agenti : un morto ; Editoriale , Alfredo Reichlin, Scendere in campo ; Natta : un disegno chiaro [dichiarazione] p.1-p. 18- Ennio Elena, Milano : L'inviato del “ Corriere”, presidente della “ Lombarda”, assassinato vicino casa. La moglie e i genitori davanti alla tragica scena. Oggi sciopero generale nella città e a Sesto ; Carlo Ciavoni, Roma : L'agguato fra gli studenti del “Giulio Cesare”. In 4 hanno sparato sugli agenti che da anni svolgevano servizio davanti alla scuola. Due feriti gravissimi. Anche le BR rivendicano ; p.2- Claudio Petruccioli, Walter Tobagi un paziente indagatore della realtà e delle idee ; Elio Spada, Cinque colpi alla schiena, poi quello di grazia. La rivendicazione delle BR con una telefonata a “ Repubblica”: “Abbiamo giustiziato il terrorista di Stato. Siamo la Brigata 28 marzo”. L'agguato a pochi passi da casa. Dietro una siepe il Killer , altri a bordo di un'auto. La moglie, Maristella , è accorsa non appena ha sentito le detonazioni ; È il secondo giornalista ucciso. Il nono colpito. L'attacco terroristico alla stampa, dall'attentato a Montanelli all'omicidio di Casalegno ; v.f. , Una “firma” del giornalismo che esordì nella “Zanzara”. I primi articoli al liceo Parini. Uomo di cultura e dirigente del sindacato. - Cattolico, era iscritto al PSI ; Alessandro Caporali, Ore 11,30 al “Corriere della sera” , quando arriva la notizia. Alla riunione di redazione, l'annuncio “Ucciso un uomo a Porta Genova” , poi la telefonata “ E' lui, Tobagi”. Fiori sulla scrivania ; Berlinguer esprime cordoglio al “Corriere”
«La Stampa », 29 maggio 1980[p.1-p.7] p.1-Titolo : Ancora due sanguinosi agguati dei commandos terroristici. Giornalista ucciso dalle BR a Milano. Roma : agente assassinato, 2 feriti. Walter Tobagi, 33 anni , inviato del “ Corriere della Sera” , colpito alle spalle con 5 rivoltellate. Il suo nome era stato trovato in un covo quale “ obiettivo da eliminare”. Nella capitale, i Nuclei armati rivoluzionari ( di ispirazione neonazista) rivendicano l’attacco a tre poliziotti : uno muore, gravi gli altri due ( ma pure le Brigate Rosse si attribuiscono l’azione ) ; A. Galante Garrone, Come Casalegno ; p.1-p.7 - Clemente Granata , Walter Tobagi era atteso da un killer sotto casa. Era anche presidente dell’Associazione stampa lombarda ; Giuseppe Zaccaria, Hanno sparato ai poliziotti all’ingresso d’una scuola. Davanti a decine di giovani che stavano per entrare al liceo ; p.7- Titolo pagina : Milano e Roma ancora colpite dalla ferocia BR e NAR ; Marzio Fabbri, Il terrorismo, aveva detto Tobagi vuole impedire un civile dibattito. Martedì sera il giornalista aveva detto queste parole in un convegno a Milano. Lo sdegno e la commozione dei colleghi, accorsi sul luogo dell’omicidio ; Alfredo Venturi, I colleghi ricordano il giornalista ucciso. Una sedia vuota al “ Corriere”. Il direttore Di Bella : “ Tobagi forse aveva capito qualcosa, che non ha detto a nessuno”. Da tempo sapeva di essere nel mirino delle BR ; Manuela Campari, La signora Tobagi era in un negozio con la figlia. La moglie, sentendo le sirene ha subito intuito la tragedia ; “ Hanno ucciso al Giulio Cesare perché era diventato tranquillo”. L’agente assassinato e un altro ferito avevano isolato gli studenti più estremisti. In questo liceo-bene del quartiere Trieste è presente un gruppo di “ rautiani”. Chi sono i NAR ; Gli amici di quartiere lo chiamavano Serpico
|
|
28 maggio |
I giudici di Torino che indagano su Prima Linea trasmettono gli atti che riguardano Marco Donat Cattin alla Commissione Inquirente che si occupa di esaminare vicende che coinvolgono ministri ed ex ministri. Il comunicato della Commissione Inquirente si limita a dare notizia dell’avvenuta trasmissione facendo un breve riferimento alle dichiarazioni rese dal terrorista Roberto Sandalo sull’appartenenza del figlio del vicesegretario della DC, Carlo Donat Cattin, all’organizzazione Prima Linea . Nelle stesse ore l’ agenzia ANSA parla di «ipotesi di favoreggiamento» avanzata nei confronti del presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, e del ministro degli Interni, Virginio Rognoni. Come si saprà nei giorni successivi , secondo le testimonianze di Sandalo avrebbero fornito al padre informazioni utili alla fuga del figlio.
«l’Unità», 29 maggio 1980[p.1-p.18] Il giudice di Torino ha trasmesso una parte degli atti alla Camera. All’Inquirente il “caso” Donat Cattin. In un comunicato della commissione si fa riferimento alle dichiarazioni resein carcere da Roberto Sandalo, l'amico di Marco Donat Cattin. L’ ANSA parladi “ipotesi di favoreggiamento” avanzata nei confronti di Cossiga e Rognoni
|
|
29 maggio |
PCI – Conferenza di Berlinguer alla stampa estera. Il segretario del PCI accusa la DC di aver «inasprito» lo scontro elettorale. Nel corso della Conferenza la notizia dell’uccisione a Milano di Walter Tobagi
«l’Unità», 29 maggio 1980[p.4] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara), Berlinguer alla stampa estera denuncia la linea di “ rivincita” del preambolo. “ È la DC che ha inasprito lo scontro”. Reagire al terrorismo con la massima unità democratica. Per le Giunte : riconferma delle amministrazioni popolari, e nessuna discriminazione tra le forze di sinistra. Responsabilità del governo nella crisi della distensione
|
|
29 maggio |
PCI – Enrico Berlinguer iniziative elettorali a Taranto e Matera
«l’Unità», 30 maggio 1980[p.1-p.17]
u.b. ( Ugo Baduel) , Comizi a Taranto e Matera. Belinguer unità e fermezza nella lotta al terrorismo. La DC deve rendere conto al Sud. Per il caso Donat Cattin “ non bisogna avere né prevenzioni, né indulgenze” nell’accertamento della verità |
|
29 - 31 maggio |
La Commissione parlamentare Inquirente esamina gli atti inviati dalla Procura di Torino relativi alla testimonianza di Roberto Sandalo che accusa il presidente del Consiglio di aver favorito la fuga di Marco Donat Cattin militante di Prima linea. Sentiti Francesco Cossiga, Carlo Donat Cattin e Roberto Sandalo, con una risicata maggioranza la Commissione archivia il procedimento a carico del presidente Cossiga. La Direzione del PCI del 1 giugno decide di raccogliere le 318 firme di deputati e senatori necessarie per riaprire il caso in Parlamento.
«l’Unità», 30 maggio 1980[p.1-p.17] p.1-p.17 - Giorgio Frasca Polara, Grave ipotesi adombrata nei verbali raccolti dalla magistratura torinese. Favorita la fuga di Marco Donat Cattin ? L’Inquirente interroga il vice segretario DCil presidente Cossiga e il “brigatista” Sandalo . L'ipotesi del reato di favoreggiamento riguarda il capo del governo. Lunghissima seduta della Commissione parlamentare. DonatCattin ascoltato per due ore. Il radicale Melega “ricostruisce” i verbali di Sandalo e i colloqui tra Cossiga e il vicesegretario DC ; Ilbio Paolucci , I giudici di Torino : Gli atti riguardano Cossiga ; p.1- Neanche il minimo dubbio
«l’Unità», 31 maggio 1980[p.1-p.16] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara), Drammatico interrogatorio di Cossiga. Il capo del governo nega di aver favorito il figlio di Donat Cattin . Debole la tesi del padre. Il terrorista pentito ha confermato tutto. Le contrastanti versioni fornite dal vice segretario della DC su come apprese i dettagli del memoriale Peci . La frase che il terroristaSandalo attribuisce al presidente del Consiglio: una cosa è se prendono tuo figlio in Italia , un'altra cosa se lo acchiappano all'estero ; c.f. ( Candiano Falaschi) , La posizione di Cossiga al centro dei commenti politici . Una nota (poi smentita) del Quirinale accentua la tensione e gli interrogativi. Berlinguer : “Nessun dubbio deve cadere o rimanere su uomini politici di governo e sul trattamento da essi ricevuto”. Clima pesante nella DC . Zaccagnini attacca Donat Cattin . Alcune richieste di dimissioni di Cossiga ; p.1- La chiarezza non c'è. Trarne le conseguenze
«l’Unità», 1 giugno 1980[p.1-p.9- p.21] p.1- p.9 - Berlinguer : Fare chiarezza assoluta sui fatti e sulle persone ; Giorgio Frasca Polara, Non consentiremo insabbiamenti. Una risicata maggioranza dell’Inquirente assolve Cossiga. Domani la Direzione del PCI deciderà le iniziative necessarie . Donat Cattin costretto a dimettersi da vice segretario della DC ; p.1-p.21- c.f. ( Candiano Falaschi ) , Lungo braccio di ferro nel vertice DC poi il capo del “preambolo” si è arreso. Donat Cattin schiacciato da uno stato di cose ormai insostenibile. Arroganti e pesanti dichiarazioni al momento di dimettersi. Allontanato dal Quirinale il portavoce di Pertini, Ghirelli ; an.c. ( Aniello Coppola), 24 ore di tempesta a Piazza del Gesù ; p.9 – Antonio Caprarica, Così il commissario Dc ha cercato di liquidare la testimonianza di Sandalo. Per Vitalone è solo una “torbida storia privata” ; La destituzione di Antonio Ghirelli. Ha fatto una vittima il “ giallo” spagnolo. Il singolare incidente della nota del Quirinale sul caso Cossiga diramata a Barcellona e poi clamorosamente smentita. Interrogativi
«La Stampa », 30 maggio 1980[pp.1-2] p.1- Luca Giurato, Caso inquietante, ma il mondo politico è incredulo. Cossiga e Donat Cattin davanti all’Inquirente. La Commissione convoca in aereo da Torino il terrorista Sandalo. Il giovane avrebbe detto che il presidente avvertì il vicesegretario DC che stavano ricercando suo figlio Marco. Oggi il verdetto : archiviazione o rinvio alle Camere ; pp.1-2- Sandra Bonsanti , Dubbi su una fuga
|
|
1 giugno |
PCI – La Direzione decide di raccogliere le firme per riaprire il «caso» Cossiga.
«l’Unità», 2 giugno 1980[pp.1-2] pp.1- 2 - c.f. ( Candiano Falaschi) , Dopo le dimissioni di Donat Cattin e il voto dell’Inquirente. Il PCI decide sul caso Cossiga . Ora anche chi ha avuto fretta nell’ archiviare riconosce che vi sono da chiarire molti dubbi . Stamane la riunione della Direzione del Partito . Prudenti commenti socialisti alla decisione presa sabato in commissione Signorile: “ iI votonon impegna il PSI”. Incontro Cossiga- Piccoli . I socialdemocratici chiedono ora che il presidente del Consiglio dei ministri si dimetta dall'incarico ; Le rigorose e serene motivazioni del voto del PCI nelle parole del compagno Ugo Spagnoli “Nella lotta al terrorismo non si possono tollerare eccezioni” ; p.1- Nessuna speculazione. Solo verità e pulizia ; Minucci : “ rispondere all’esigenza di verità che sale dal Paese “ ; p. 2 – Giorgio Frasca Polara , Le contraddittorie versioni di Cossiga e del vice segretario. Le “tre verità” emersenell'affare Donat Cattin. Cosa ha veramente detto il presidente del Consiglio al suo collega di partito ? Esistevano collegamenti tra Sandalo e la famiglia. La contro- relazione di Luciano Violante ; Il regolamento per i procedimenti di accusa. Come scatta il meccanismo per investire del “caso” le Camere riunite. Sono necessarie 318 firme di deputati e senatori. La raccolta entro cinque giorni dalla data di convocazione del Parlamento
|
|
|
Muore a Roma Giorgio Amendola
|
|
|
Si svolgono le elezioni regionali , provinciali e comunali.
|
|
|
Sergio Zavoli, di area PSI, è nominato presidente della Rai Willy De Luca (DC) assume la carica di direttore generale.
|
|
14 giugno |
Camera – Commissione difesa
«l’Unità», 15 giugno 1980[p.1-p.19] Sergio Pardera, Al di là dei vincoli dell’Alleanza Atlantica. Più spese militari per sostenere gli impegni USA. Un esercito con scopi offensivi? Nei progetti una nave da sbarco e cacciabombardieri d’attacco. Nessun ipotesi alternativa in caso di accordi
|
|
14 giugno |
PCI - Direzione
«l’Unità», 15 giugno 1980[p.1-p.19] Comunicato della Direzione. Il PCI propone un rapido confronto per le giunte
|
|
15 giugno |
PCI – Intervista a Enrico Berlinguer sul voto
«l’Unità», 15 giugno 1980[p.1-p.7] Ugo Baduel , Intervista a Berlinguer sul voto. La disparità dei risultati fra Nord e Sud. Perché le perdite nel Mezzogiorno. Il PCI va avanti dove più chiaro è il suo volto peculiare . La fisionomia attuale del PSI e il “progetto comune”. L’opposizione comunista è decisa ma non è “arroccamento” . Il problema che si apre per la DC [ testo]
|
|
|
A Napoli è ucciso il consigliere regionale DC Pino Amato a Torino, nel carcere delle Nuove è ucciso Pasquale Viale
|
|
19 giugno |
Jimmy Carter, Presidente degli Stati Uniti è in visita ufficiale in Italia.
«l’Unità», 20 giugno 1980[p.1-p.7] Franco Petrone, Giunto ieri sera a Roma accolto da Pertini al Quirinale . Carter in Europa: è la missionepiù difficile della sua carriera. I temi in discussione con i dirigenti italiani e il ruolo che la Casa Bianca attribuisce alla penisola nelquadro della sua politica. Alla partenza da Washington ha usato toni distensivi verso l'Unione Sovietica ; Aniello Coppola, Ha lasciato un’America critica
|
|
20 giugno |
PCI – Editoriale di Gerardo Chiaromonte, responsabile dei problemi economici e sociali, in difesa della scala mobile contro le posizioni espresse dal ministro Bisaglia (DC) e da settori confindustriali che la considerano il fattore principale , se non l’unico, dell’inflazione.
«l’Unità», 20 giugno 1980[p.1-p.7] Editoriale, Gerardo Chiaromonte, Parole chiare del PCI al governo. Se vogliono colpire i lavoratori
|
|
20 giugno |
«l’Unità», 20 giugno 1980[p.1-p.7] Dopo l’articolo polemico del settimanale sovietico. Pajetta risponde a “ Tempi Nuovi”
|
|
20 giugno |
SI – Assemblea dei segretari di federazione e regionali
«l’Unità», 20 giugno 1980[p.1-p.7] c.f. ( Candiano Falaschi) , Conclusa la discussione dei dirigenti del PSI. Craxi dinanzi alle Giunte difficili. I socialisti le difenderanno tutte? Oggi la Direzione. In risposta a Signorile, il segretario socialista escludeuna crisi di governo. Polemiche della sinistra DC : come risponde Piccoli
|
|
|
Il sostituto procuratore della Repubblica Mario Amato è ucciso dai Nuclei armati rivoluzionari, gruppo terroristico di destra.
|
|
24 - 27 giugno |
PCI- Comitato centrale. Relaziona Armando Cossutta
«l’Unità», 25 giugno 1980[p.1-p.7] p.1- Relazione di Cossutta al Comitato centrale. Il PCI motiva la proposta unitaria per Giunte di rinnovamento. Esse corrispondono alla volontà espressa nel voto e al bisogno di buon governo nelle Regioni e negli enti locali. I caratteri della nostra opposizione. I rapporti con il PSI. Commossa commemorazione di Amendola ; pp.8-9- La relazione di Cossutta. Proposta unitaria del PCI per maggioranze democratiche e di sinistra nelle Regioni e negli enti locali [testo] ; p.9- Tortorella ricorda il dirigente scomparso. Il grande esempio che ci ha lasciato Giorgio Amendola; Ricordate le vittime della mafia e del terrorismo
«l’Unità», 26 giugno 1980[p.1-pp.8-9] p.1- I lavori del Comitato centrale. Appassionato dibattito sul ruolo del partito e le prospettive politiche dopo il voto ; pp. 8-9- Il dibattito sulla relazione di Cossutta [interventi] «l’Unità», 27 giugno 1980[p.1-pp.7-9] p.1- Conclusi dopo 54 interventi i lavori del CC ; pp. 7-9- Il dibattito sulla relazione di Cossutta [interventi]
«l’Unità», 28 giugno 1980[pp.8-9] Il dibattito sulla relazione di Cossutta [ ultimi interventi]
«l’Unità», 28 giugno 1980[p.1-p.7] Le conclusioni di Berlinguer al CC e alla CCC: battere l'attacco alle conquiste del movimento operaio e il disegno politico di rottura a sinistra. I capisaldi della nostra linea. Opposizione ferma nell’interesse del Paese. Strategia di unità delle forze popolari [testo]
|
|
|
All’altezza dell’isola di Ustica, precipita in mare un aereo Dc 9 della compagnia Itavia: 81 morti. Nell’immediato le spiegazioni dell’incidente appaiono confuse e incerte, solo anni dopo si indagherà sulle reali cause
«l’Unità», 28 giugno 1980[p.1-p.19] Precipita in mare un aereo con 81 persone. Partito da Bologna è scomparso fra Ponza e Punta Raisi. L’ultimo contatto radio del Dc9 dell’Itaviaalle 20,45 con Ciampino. Lericerche al largo di Ustica . Scene didisperazione allo scalo palermitano
|
|
27 giugno |
Camera – Il PCI formalizza la richiesta di dimissioni del ministro di Grazia e giustizia Morlino per la mancata protezione del giudice Amato.
«l’Unità», 28 giugno 1980[p.1-p.19] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara) , La mancata protezione di Amato e la crisi della giustizia. Il PCI alla Camera: Morlino deve andarsene . De Matteo costretto a lasciare la Procura
|
|
29 giugno |
PCI- Editoriale di Gerardo Chiaromonte
«l’Unità», 29 giugno 1980[p.1-p.16] Editoriale, Gerardo Chiaromonte, Un monito al governo dallo sciopero operaio
|
|
9 luglio |
Parlamento Europeo. I gruppi comunista e socialista votano contro il bilancio della Comunità Europea.
«l’Unità», 10 luglio 1980[ p.14] Augusto Pancaldi, Votato al Parlamento di Strasburgo dalla maggioranza conservatrice. No dei comunisti al bilancio CEE. Esso “non corrisponde né agli interessi della Comunità né alla dignità del Parlamento”. Analoga la posizionedel gruppo socialista. Drammatico il quadro della situazione economica. Gli interventi di Spinelli e Bonaccini
|
|
9 luglio |
Il governo approva il decreto che preleva dai soli redditi da lavoro dipendente la trattenuta dello 0,50 per costituire il cosiddetto Fondo di solidarietà.
«l’Unità», 10 luglio 1980[p.1-p.6-p.14] p.1-p.14- Giorgio Frasca Polara , Grave e immotivata decisione del governo contro il parere dei gruppi parlamentari. Si vuole acuire la tensione. Anche lo 0,50 per decreto. La trattenuta sulle buste paga dei lavoratori dipendenti entra in vigore da questo mese. In dubbio lacostituzionalità. Fernando Di Giulio : “Un decreto che va abbandonato o radicalmente modificato” ; p.6- s.ci. ( Stefano Cingolani) , Dall’IRES una critica severa al governo: lo 0,50 non va bene
|
|
9 luglio |
FIAT- Sciopero contro i minacciati licenziamenti. L’adesione raggiunge percentuali intorno al 90 %. Dall’assemblea di Mirafiori un deciso pronunciamento contro il decreto sullo 0,50.
«l’Unità», 10 luglio 1980[p.1-p.6] p.1- Sciopero compatto nelle fabbriche FIAT ; p.6- Michele Costa, Altissime adesioni allo sciopero anche tra gli impiegati . Un coro di “no” ai licenziamenti FIAT. Astensioni dal lavoro in percentuali che si aggirano intorno al 90 per cento. L'assemblea a Mirafiori : lo 0,50 lo paghi chi di sacrifici non ne ha fatti mai fatti. Le voci dirette della protesta operaia. “L'azienda colpisce chi è malato davvero”
|
|
9 luglio |
PCI – Editoriale di Armando Cossutta sulla necessità di formare subito i governi locali nelle Regioni e nei comuni.
«l’Unità», 10 luglio 1980[p.1-p.14] Editoriale, Armando Cossutta, Che si aspetta per le Giunte ?
|
|
10 luglio |
PCI – I gruppi comunisti presentano alla Camera e al Senato una mozione «organica» sulle questioni economiche.
«l’Unità», 11 luglio 1980[p.1-p.7-p.16] p.1-p.16- I lavoratori chiamati ad un dibattito di massa e alla lotta. Proposta organica del PCI per l’economia. Presentata in Parlamento la mozione. Una direttiva a tutte le organizzazioni comuniste. Chiaromonte : lotta a fondo per modificare i decreti e bloccare quello sullo 0,50 ; p.7- La mozione presentata dal PCI alla Camera e al Senato . Le proposte dei comunisti per sconfiggere l’inflazione [ testo]
«La Stampa», 11 luglio 1980 [pp.1-2] Luca Giurato , Battaglia dura dentro e fuori il Parlamento. Diviso anche il tripartito sulle misure del governo. Criticato soprattutto il Fondo di solidarietà. Si chiede da più parti che trasformi il decreto in disegno di legge. Il dibattito comincerà martedì al Senato ; Eugenio Palmieri, Il PCI critica e presenta il suo piano anti-crisi
|
|
10 luglio |
Si conclude la visita a Mosca della delegazione del PCi composta da Gian Carlo Pajetta, Paolo Bufalini e Renzo Giannotti.
«l’Unità», 11 luglio 1980[p.1]
Conclusa la visita a Mosca della delegazione del PCI. Il comunicato finale degli incontri PCI-PCUS |
|
11-12 luglio |
DC – Consiglio nazionale
«l’Unità», 11 luglio 1980[p.2] c.f. ( Candiano Falaschi), Oggi si riunisce il Consiglio nazionale. Donat Cattin : rifondare la Dc per l’ “urto frontale” col PCI . Cresce il ruolo di Bisaglia, il quale prospetta dopo il Congresso del PSI una trattativa sulla presidenza socialista. La destra della DC scrive a Craxi per le giunte : aiutaci contro Zaccagnini
«l’Unità», 12 luglio 1980[p.1-p.16] c.f. ( Candiano Falaschi) ,Nel Consiglio nazionale confermata la spaccatura in due. La DC confessa la sua crisi. Avverte i segni del declino ma ribadisce la pretesa della centralità. Debole e chiusa la relazione di Piccoli, accolta polemicamente dalla sinistra e dagli andreottiani . Il rapporto col “ nuovo” PSI. Comincia lo scontro sul carattere del partito
«l’Unità», 13 luglio 1980[p.1-p.16] c.f. ( Candiano Falaschi), Botta e risposta tra destra e sinistra al CN. Dc: uno scontro più aspro. Monito di Zac a Piccoli. De Mita e Galloni rispondono a Bisaglia. Discorsi di Fanfani e Donat Cattin
«l’Unità», 14 luglio 1980[p.1-p.16] c.f. ( Candiano Falaschi), Nelle divisioni del CN sono emerse spinte per il pentapartito e la normalizzazione sociale. La DC del preambolo alza ancora il prezzo
«La Stampa», 12 luglio 1980[pp.1-2] Luca Giurato, Il segretario ha aperto ieri il Consiglio nazionale democristiano. Piccoli: la DC non cede ai socialisti la sua tradizionale “ centralità”
«La Stampa», 13 luglio 1980[pp.1-2] p.1- Aldo Rizzo, Doppio binario ; pp.1-2- Luca Giurato, Il Consiglio nazionale si conclude senza un accordo. La Dc rimane ancora strabica chi guarda al PSI, chi al PCI. La sinistra ( area Zac e andreottiani) accusa la segreteria di svendere il partito a Craxi. Alla dura polemica di De Mita risponde con asprezza Fanfani
|
|
11 luglio |
CSIL – Il segretario Pierre Carniti si pronuncia a favore del decreto sullo 0,50
«La Stampa», 12 luglio 1980[p.2] Sergio Devecchi , Colloquio con il segretario generale della CISL ieri a Torino. Carniti : difendo il fondo dello 0,5 prima di criticarlo bisogna conoscerlo. “ Gruppi di lavoratori sono rimasti disorientati”. “Il PCI all’opposizione ha il diritto di essere più critico, anche se vi sono dubbi sull’efficacia di questa opposizione”. “ Si possono avere incertezze sulle misure, ma è ambiguo imbastire polemiche su decreto o disegno di legge”
|
|
12 luglio |
CGIL-CISL- UIL - Conferenza stampa
«La Stampa», 13 luglio 1980[pp.1-2] Gian Carlo Fossi, CGIL, CISL e UIL di fonte alla protesta della base. Il sindacato : sì allo 0,50% ma la “scala” non si tocca
|
|
15 luglio |
Senato –
«l’Unità», 16 luglio 1980[p.6] Giuseppe Mennella, Anche il relatore DC ha riserve sullo 0,50. Iniziato al Senato con l'esposizione dei ministri finanziari il dibattito sui decreti. Un prelievo di 4000 miliardi, con soli 2000 di investimenti . Spese “a pioggia”, mancano progetti concreti. L’inflazione continuerà al ritmo del 19-20% ; Sabato l’incontro tra Cossiga e il vertice sindacale ?
|
|
17 luglio |
Sciopero dei metalmeccanici
«l’Unità», 17 luglio 1980[p.1-p.16-p.18]
|
|
17 luglio |
«l’Unità», 18 luglio 1980[p.1-p.16] p.1-Titolo : Un colpo determinante è venuto dallo sciopero dei metalmeccanici. Ormai il decreto sta andando a picco ; p.1-p.16- g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara), Il vertice del tripartito e l’incontro tra PCI e PSI. Assurda proposta governativa : ritiro del decreto ma mantenimento della trattenuta. Secca replica di Natta ; p.c. ( Pasquale Cascella) , Anche CGIL e UIL per un disegno di legge sul fondo. Una lettera di Benvenuto e un comunicato della CGIL. Lama : “ deve essere sospesa la trattenuta sulla busta paga” «La Stampa», 18 luglio 1980[pp.1-2] p.1- Luca Giurato, Sempre più contrastate le misure anti-crisi per l’economia. Compromesso del governo sullo 0,50 il PCI dice no , i sindacati sono divisi. Cossiga ha incontrato i partiti della maggioranza. È stato deciso di mantenere il decreto legge sul prelievo dei soldi e di varare con disegno di legge il loro impiego. Natta conferma l’opposizione intransigente. UIL e CGIL favorevoli a un riesame del provvedimento, la CISL rivendica invece la decisione unitaria ; pp.1-2- Sergio Devecchi, La FLM Berlinguer e Lama
|
|
17 luglio |
«l’Unità», 20 luglio 1980[p.1-p.16] p.1-p.16- Pasquale Cascella, Il PCI e la protesta operaia hanno imposto il ritiro del decreto sul fondo. Il governo è costretto a cedere ma non vuole restituire subito le trattenute. I comunisti dicono no e prendono le iniziative necessarie. Il decreto sostituito con un disegno di legge. L’incontro con i sindacati. Grave marchingegno per conservare il decreto. Minacciato un altro decreto entro novembre. Inammissibile imporre al Parlamento tempi preordinati ; p.1- Gerardo Chiaromonte , Il nostro ruolo decisivo ; Dichiarazione di Lama [ testo]
|
|
|
POLONIA Scioperi a Danzica e altre città. Il governo comunista è costretto a trattare con il comitato unitario di scioperi guidata da Lech Walesa. Il 31 fra governo e sindacati si raggiunge un accordo che riconosce il diritto di sciopero.
|
|
|
Mosca- Si aprono i giochi della XXII Olimpiade, non partecipano gli Stati Uniti e altri 60 paesi (tra i quali Cina, Giappone e Germania occidentale) in segno di protesta contro l’ invasione sovietica dell’Afghanistan. L’Italia partecipa, ma alla cerimonia inaugurale sfila senza inno e bandiera
«l’Unità», 20 luglio 1980[p.1-p.16] Carlo Benedetti , Le Olimpiadi sopravvivono al boicottaggio. Spettacolare apertura dei giochi di Mosca in un clima di festa. Tra la folla dello stadio “Lenin” un kolossal di colori, musiche e danza è stata la cornice della vittoria dello sport ; Ignazio Pirastu, Ha già perso chi si è escluso
|
|
|
Il Parlamento in seduta comune, sulla base della raccolta di firme promossa dal PCI , affronta il caso Cossiga - Donat Cattin archiviato a maggioranza dalla Commissione Inquirente ( Il tribunale dei ministri) . Dopo cinque giorni di discussione, con due distinte votazioni sono respinte la richiesta avanzata dal PCI, sinistra indipendente e PDUP di un supplemento di indagine , e la messa in stato d’accusa del presidente del consiglio Francesco Cossiga in relazione alla fuga di Marco Donat Cattin. Votano contro la proposta delle sinistre e per l’archiviazione insieme ai partiti della coalizione governativa ( DC, PSI , PRI ) anche il PSDI e il PLI. Il PCI , respinta la originaria richiesta di proseguire l’istruttoria nell’Inquirente, vota per la messa in stato d’accusa. In entrambe le votazioni numerose defezioni nella maggioranza.
VIII Legislatura Camera dei Deputati –Senato della Repubblica Seduta comune n. 3- Seduta continuata dal 23 al 27 luglio 1980
Seduta Suddivisa e Indice
«l’Unità», 22 luglio 1980[pp.1-2- p.21] p.1-p.21- c.f. ( Candiano Falaschi) , Domani la discussione sul caso Donat Cattin. Cossiga alle Camere. Per l'archiviazione ambigue manovre dentro e fuori la maggioranza tripartita . Appelli alla disciplina e tentativi di evitare un confronto reale e oggettivo. Nilde Jotti e Fanfani convocano i capigruppo. Riunione della DC e del PSI ; p.2- Giorgio Frasca Polara, I fatti, i personaggi, i retroscena sui quali domani giudica il Parlamento. L'affare Donat Cattin-Cossiga. Ecco le tre soluzioni possibili. Bisogna decidere se archiviare tutto, rinviare a giudizio o approfondire le indagini. Non è Sandalo il testimone chiave . Le contraddizioni tra i due leader DC
«l’Unità», 23 luglio 1980[p.1 p.15] c.f. ( Candiano Falaschi) , Confermata la necessità di un supplemento di indagine. Le Camere riunite per Cossiga. Nuovi documenti dei magistrati. Consegnato a Montecitorio il verbale di un altro brigatista pentito che ha testimoniato sulla fuga di Marco Donat Cattin . La DC cerca di impedire anche un voto sul completamento dell'istruttoria. Tesi assurde nella disputa procedurale. Riunione di Nilde Jotti e Fanfani con i capi-gruppo
«l’Unità», 24 luglio 1980 [p.1 p.5-p.13] p.1-p.13-pi.s. ( Piero Sansonetti) , Il compagno Violante motiva la richiesta di riaprire l’istruttoria in Inquirente. Nuove indagini più che mai necessarie. Cossiga stesso le dovrebbe sollecitare. In un clima teso il procedimento davanti alle Camere a carico del presidente del Consiglio per la vicenda Donat Cattin . Nella controrelazione di Violante delineati gli elementi di una strategia di favoreggiamento e di protezione del terrorista, figlio dell’ex vicesegretario della DC ; c. f. ( Candiano Falaschi ), Per Craxi è una inutile perdita di tempo. La replica di Di Giulio : “Oggi c’è bisogno del massimo di chiarezza” ; p.1-p.5- g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara) , I nuovi documenti aggravano i dubbi sull’ “affare”. Marco Donat Cattin seppe delle confessioni di Sandalo prima che la notizia fosse divulgata
«l’Unità», 25 luglio 1980 [p.1-p.18] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara) , Le Camere sul caso Cossiga. Gli interrogativi e i punti oscuri sono evidenti ma DC, PSI e PRI vogliono archiviare. Oggi il PCI formalizza la richiesta di unsupplemento d'istruttoria all'Inquirente
«l’Unità», 26 luglio 1980 [p.1-p.17] E non si vuole completare l’inchiesta. Sempre più oscuro. Donat Cattin accusa Andreotti e richiama in causa Cossiga. Anticipazioni di un’intervista. “Quel disgraziato…”. Si voterà per il primo documento PCI, Sinistra indipendente e PDUP per un supplemento d’istruttoria ; pi. s. (Piero Sansonetti ) , Benedetti : dovete fugare ogni dubbio ; p.1- I fatti non esistono
«l’Unità», 28 luglio 1980 [p.1-p.4] p.1- Titolo pagina : Una vasta area parlamentare ha chiesto chiarezza sul caso Cossiga - Donat Cattin. Una ristretta rifiuta l'indagine . Clamoroso: più di 50 i casi di coscienza. Convergenza di voti dalle file della maggioranza sulla proposta comunista per un supplemento d'indagine. Nella seconda votazione il PCI ha appoggiato la richiesta di rinvio a giudizio del presidente del Consiglio per violazione del segreto d'ufficio. Preoccupato il presidente della DC Forlani ; p.1-p.4 – g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara ) servizio ; p.1- Perna : l'esito del voto ci incoraggia a proseguire nella battaglia ; p.4- pi. s. , Tutto il dibattito parlamentare ha dimostrato l’ esistenza di forti dubbi. Hanno ostinatamente ignorato i fatti. Di Giulio : “Possibile che non sentite quale rischio corriamo se si incrina il rapporto di fiducia fra gente e istituzioni? “. I l compagno Spagnoli ha illustrato le più stridenti contraddizioni. Forlani e Saragat:nuove indagini e sono inutili ; Le polemiche dopo i due scrutini a Montecitorio. Maggioranza in imbarazzo dopo il voto su Cossiga. Secondo il segretario del PLI “ almeno 40 “' i voti sfuggiti al tripartito. Anche il PSDI vota per l’archiviazione. Mancini : “Avevo chiesto che il PSI stesse un passo dietro alla DC “
|
|
27 luglio |
PCI – Enrico Berlinguer conclude la Festa della donna che si è svolto a Roma.
«l’Unità», 28 luglio 1980 [pp.1-2] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara), Il discorso alla grande manifestazione al Festival delle donne. Berlinguer: la nostra opposizione garantisce le istituzioni e difende gli interessi popolari. Severo giudizio sull’ atteggiamento del tripartito sulla vicenda Cossiga – Donat Cattin. I comunisti e il grande movimento di emancipazione e liberazione della donna p.2-Successo pieno della manifestazione nazionale di Caracalla . Dieci importanti giornate di lavoro e di festa
|
|
|
Alla Camera discussione sui problemi della giustizia. Concluso il dibattito il governo pone la fiducia che è approvata con 325 voti a favore e 270 contrari.
|
|
|
La strage di Bologna |
|
|
Bologna- Una bomba è fatta esplodere nella sala d’aspetto della stazione, una strage : 85 morti e 200 feriti .
«l’Unità», 3 agosto 1980[pp.1-4] p.1- Titolo pagina : L’Italia sconvolta dall’immane tragedia alla stazione ferroviaria di Bologna. Una strage spaventosa. Oltre settanta morti e 200 feriti. Quasi certo : un attentato fascista. La tremenda esplosione alle 10,25. Rasi al suolo le sale d’aspetto e il ristorante gremiti di viaggiatori. Tra le vittime numerosi bambini. Telefonate dei “ NAR” per rivendicare il crimine : domani l’anniversario dell’”Italicus”. Localizzato nella sala d’aspetto il punto dello scoppio ; La pietà e il dubbio ; Messaggio di Berlinguer al sindaco Zangheri. Questa mattina a Bologna Gian Carlo Pajetta ; pp.1-2- Servizio di Angelo Scagliarini ; Gian Pietro Testa, “ All’improvviso un boato terrificante e ho visto la stazione saltare in aria”. Parla il vigile in servizio nella piazza. In una nube di polvere la gente urla e fugge. Dopo pochi minuti i soccorsi. Tutti gli orologi fermi all’ora dello scoppio. Bloccato il traffico ferroviario ; Orazio Pizzigoni, Rognoni : “ Non conosciamo ancora le cause dell’eplosione” ; p.2- Raffaele Capitani , Il racconto di un nostro cronista in viaggio.Il treno si blocca, scendo, mi trovò tra macerie e morti” ; I nomi delle vittime identificate dalla polizia e dai carabinieri ; p.3- Bruno Enriotti, La città e le sue istituzioni si mobilitano e danno una grande prova di impegno civile. Prima i soccorsi, poi Bologna scende in piazza. La manifestazione promossa in serata dalle Giunte del Comune, della Provincia e della Regione.Uno sciopero indetto dai sindacati per lunedì mattina ; Disperata corsa agli ospedali anche con gli autobus e i taxi. Ovunque l'emergenza è scattata con rapidità . i nosocomi cittadini impegnati allo stremo. Nel centri specializzati gli ustionati gravi. Medici e infermieri si sono presentati spontaneamente ; Remigio Barbieri, A Palazzo d'Accursio un centro di assistenza. L’angoscia di chi chiede notizie. Solidarietà dei bolognesi.Vigili, assistenti sociali, autisti : una gara generosa ; p.4- se.c. ( Sergio Criscuoli) , Due telefonate dei fascisti hanno dato corpo alla sconvolgente ipotesi di un bestiale attentato. NAR : “ Siamo stati noi in onore di Tuti”. La coincidenza con l’anniversario della strage dell’Italicus e il riferimento all’imputato numero uno di quell’eccidio. Una terza chiamata, di smentita. La catena di delitti di questo gruppo eversivo, nato sulle ceneri di “ Ordine Nuovo” e cresciuto all’ombra di potenti appoggi politici ed economici ; a. s. , Sei anni fa l’ “ Italicus”. Fascisti rinviati a giudizio . 60 mila pagine di istruttoria e 350 e di sentenza accusano Tuti e i suoi gregari del “ Fronte rivoluzionario”. Sconcertante assoluzione di alcuni fascisti ; Emozione in Parlamento e messaggi di cordoglio ; Pertini visita i feriti
«l’Unità», 4 agosto 1980[pp.1-4]
«l’Unità», 4 agosto 1980[p.5] Giorgio Sgherri, Per anni alla ricerca della strage, fino all' ”Italicus”. Come è nata in Toscana la “cellula nera”di Mario Tuti e dei suoi “camerati”. Gruppi eversivi con ramificazioni a Firenze, Siena, Pis a, Viareggio, Massa e Lucca. Protezioni e tolleranze vergognose. La figura del “ ragioniere” di Empoli, capo di una organizzazione segreta all’interno del MSI di Arezzo ; Ilbio Paolucci, Certo follia criminale. Ma non è anche un arma per obiettivi molto chiari ? Tre giorni prima, evitata per caso una strage a Palazzo Marino a Milano. Terrorismo “ rosso” e “ nero”: dove le differenze delle sigle hanno scarso valore. L'impatto sullo scontro sociale ; La sanguinaria strategia del tritolo. Dieci anni di trame fasciste caratterizzate da uno spietato uso delle bombe per colpire la gente . Gli attentati ai treni e alle linee ferroviarie. Il caso di Nico Azzi, sorpreso con un ordigno esplosivo sul convoglio Torino – Roma ; Massimo Cavallini, Mentre si prodigava nei soccorsi. Con dolore e con rabbia la città aveva capito subito
«l’Unità», 5 agosto 1980[p.1] Editoriale, Enrico Berlinguer, Senza timone
«l’Unità», 5 agosto 1980[pp1-4 ]
VIII Legislatura Senato della Repubblica Seduta n. 159 – 4 agosto 1980 Svolgimento interrogazioni sull’eccidio avvenuto alla stazione di Bologna.
|
|
5 agosto |
Bologna – Si svolgono i funerali delle vittime della strage alla stazione.
|
|
|
Palermo - La mafia uccide il procuratore capo della Repubblica Gaetano Costa che 2 giorni prima aveva firmato 55 ordini di cattura contro membri dei clan Spatola, Inzerillo e Gambino.
«l’Unità», 7 agosto 1980[p1-7 ] Vincenzo Vasile, Ennesima sanguinosa sfida alla magistratura e allo Stato. Ucciso dalla mafia a Palermo il Procuratore capo. Gaetano Costa seguiva l’inchiestasulla finanziaria della mafia legata a Sindona. Interrogazione del PCI
|
|
|
A Castelvetrano (Trapani) la mafia uccide Vito Lipari, segretario della DC locale.
|
|
24 agosto |
Polonia
«l’Unità», 25 agosto 1980[p.1-p.2] Franco Fabiani , In un discorso rivolto alla Polonia e ai “compagni del Baltico”. Gierek annuncia il cambiamento . Sostituito il premier Babiach dal CC del POUP. Libere elezioni sindacali e impegno per le riforme. Il successo della lotta operaia: pieno riconoscimento della funzione e del ruolo del Comitato comune di sciopero. “ L a voce dei lavoratori - ha detto il segretario del POUP - mi ha parlato con particolare forza”. Molto profondo il ricambio al vertice del partito e dello Stato ; f.f. ( Franco Fabiani ) , Confronto al cantiere Lenin. “ Da 35 anni non ci parlavamo”
«l’Unità», 26 agosto 1980[p.1-p.11] p. 1- p.11 - Franco Fabiani , Mentre gli scioperi continuano in attesa di una concreta base di accordo . Oggi riprendono i negoziati dopo gli impegni di Gierek. La situazione si è sbloccata in seguito al ripristino delle comunicazioni telefoniche e telex tra Danzica , Stettino e Varsavia. Previsto per questa mattina l’incontrò ai e cantieri “ Lenin” tra commissione governativa e Comitato ; f. f. ( Franco Fabiani) , “ Compagni ecco il nostro errore “. L’intervento del segretario del POUP di Danzica al CC. La portata della crisi di fiducia . Chi esce di scena e chi ci torna ; Concesso il visto ai sindacalisti ; p.11- Silvio Trevisani, Chi sono i nuovi dirigenti polacchi Pinkowski, un economista Il ritorno di Olszowsky. Il primo finora non aveva mai ricoperto incarichi di governo. Il secondo ha una lunga e tormentata storia politica, con ascese e cadute ; Ampi stralci del discorso di Gierek diffusi a Mosca. L’agenzia TASS ha pubblicato tra gli altri i brani relativi alle nuove elezionidegli organismi sindacali. Rivolte all'Occidente accuse di interferire
«l’Unità», 27 agosto 1980[p.1-p.11] Franco Fabiani , Mentre anche Wysrynski invita a cessare lo sciopero. Il ruolo del sindacato centro della trattativa. Jagìelski ha promesso che una nuova legge garantirà il diritto di scioperare - Szydlak destituito da presidente dei sindacati. Il discorso del cardinale trasmesso dalla televisione quasi per intero ; Giuseppe Boffa , La Polonia e l’equilibrio europeo ; p.11- Flavio Fusi , Gli scopi della delegazione sindacale italiana . “Perché vogliamo incontrare gli operai di Danzica “ . A colloquio con Giacinto Militello , segretario confederale CGIL . Non soltanto solidarietà con i lavoratori . “ Quando andiamo in Cile nessuno parla di noi “
«l’Unità», 28 agosto 1980[p.1-p.11] Franco Fabiani , La trattativa segna il passo. Inascoltato anche Wysrynski. Gli scioperi si allargano ancora. “ Trybuna Ludu”: discutiamo su tutto . ma c’è il pericolo di una catastrofe. Paralizzati grossi centri industriali come Wroclaw e Lodz. La situazione definita “eccezionalmente difficile”. Il giornale del POUP si richiama agli interessi nazioanali e al sistema di alleanze. Dichiarazione di Jaglelski
«l’Unità», 29 agosto 1980[p.1-p.12] Franco Fabiani , Mentre gli scioperi si sono ancora estesi e hanno investito la Slesia Spiragli di una soluzione nella trattativa a Danzica. Voci su un teso confronto al vertice polacco. Smentite le dimissioni di Gierek . “ Kultura” : “ Bisogna andare a fondo nella sostituzione di chi non ha superato la prova” . Walesa: “Torneremo al lavoro se ilgoverno accetterà i sindacati liberi”. A Varsavia i sindacalisti italiani
|
|
24 agosto |
«l’Unità», 25 agosto 1980 [p.1-p.2] e.ro ( Enzo Roggi) , La debolezza del governo ammessa anche in seno alla maggioranza. Proposte di rimpasto , pressioni per il pentapartito, appelli all'opposizione, ma eluso il nodo politico di un governo e di un indirizzo all'altezza della crisi
|
|
24 agosto |
«l’Unità», 25 agosto 1980 [p.1-p.2] Bianca Mazzoni , I lavoratori tornano in fabbrica : li attendeun autunno dì lotte. Punti di crisi e decreti: un fitto“carnet” di appuntamenti sindacali
|
|
25 agosto |
Camera- Nelle Commissioni Finanze e Bilancio inizia la discussione sui due decreti economici. In commissione Finanze la maggioranza per evitare una sconfitta fa ostruzionismo, Il ministro Reviglio e il relatore di maggioranza Goria parlano per 4 ore e 35 minuti. L’opposizione per protesta abbandona la seduta , «Documento comune di PCI/Sinistra Ind., PDUP, PSDI, PLI». I decreti sono rimessi alla discussione dell’Assemblea e il presidente del Consiglio già annuncia che porrà la fiducia per una approvazione nei tempi definiti. I due decreti scadono il 1 e il 7 settembre.
Camera dei deputati VI Commissione Finanze e Tesoro Seduta 25 agosto
Camera dei deputati V Commissione Bilancio e programmazione - Partecipazioni statali Seduta 25 agosto
«l’Unità», 26 agosto 1980[p.1-p.11] Giuseppe F. Mennella , Documento comune di PCI/Sinistra Ind., PDUP, PSDI, PLI. Protesta alla Camera contro il governo che fa ostruzionismo. Discorsi fiume in commissione per impedire il voto sugli emendamentiai decreti economici. Gioco delle parti con il MSI
«La Stampa», 26 agosto 1980[p.1] Emilio Pucci , Clima di tensione per i decreti economici . Governo : per un soffio evitata una sconfitta. Sì è trovato in minoranza in Commissione. Paradossalmente è dovuto ricorrere all’ostruzionismo per evitare il voto. I partiti di opposizione per protesta abbandonano l’aula
«Stampa Sera », 26 agosto 1980[p.2] Il governo teme la sconfitta sul voto in Parlamento. Duro richiamo di Cossiga ai “ colleghi assenteisti”. Ieri in commissione il governo ha rischiato la sconfitta oggi il presidente del Consiglio chiederà la fiducia per impedire la caduta dei decreti economici
|
|
26 agosto |
Il presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, si incontra con i segretari dei partiti che sostengono il governo : Flaminio Piccoli ( DC ), Bettino Craxi ( PSI) , Giovanni Spadolini ( PRI ). Nessuna crisi o rimpasto a breve , la verifica è rinviata a dopo il Congresso del PSI che si dovrebbe svolgere a gennaio.
«La Stampa», 27 agosto 1980 [p. 2] Alberto Rapisarda, Piccoli , Craxi , Spadolini da Cossiga : Più forte il governo dopo un vertice a tre . La maggioranza nettamente contraria a crisi o rimpasti. Un’eventuale verifica dopo il Congresso del PSI , forse in gennaio
|
|
|
Camera – Discussione del disegno di legge di conversione del decreto legge 3 luglio 1980 , n.288, concernente disposizioni in materia tributaria ( C. n.1966), già approvato dal Senato. Il Governo pone la questione di fiducia sulla reiezione delle questioni pregiudiziali di costituzionalità e di merito che sono state avanzate dalle opposizioni. L’Aula le respinge con 260 voti a favore e 317 contrari.
«l’Unità», 27 agosto 1980[p.1-p.11] Giuseppe F. Mennella, La Camera esautorata dall'atteggiamento del governo e dall'ostruzionismo. Temendo defezioni Cossiga pone la fiducia e impedisce il miglioramento dei decreti . Severo giudizio di Di Giulio : in questo modo non sì sconfigge l’ avventurismo missino ma lo si aiuta . Una convulsa giornata di consultazioni . Voti di fiducia a ripetizione nei prossimi giorni?
«l’Unità», 28 agosto 1980[p.1-p.14] Giuseppe F. Mennella , Nonostante la sicura decadenza dei decreti. Tre voti di fiducia per celare i contrasti. L’ossessione dei franchi tiratori spinge il tripartito a impedire un reale confronto a Montecitorio. L’intervento del compagno Abdon Alinovi ; Enzo Roggi , “Uno, cento, mille voti di fiducia“
«La Stampa», 27 agosto 1980[p. 1] Emilio Pucci , Il governo pone la fiducia sui decreti prima ancora del dibattito alla Camera. I deputati dovranno pronunciarsi sulle pregiudiziali di incostituzionalità. Poi vi dovrebbero essere sei votazioni. Se non verrà scongiurata la caduta dei provvedimenti , Cossiga riprenderà le misure anti-crisi un super decreto ; e. p. ( Emilio Pucci ) , Le misure anticrisi
«La Stampa», 28 agosto 1980[p.1] Emilio Pucci , La Camera vota e l’ostruzionismo continua . Cossiga ha la fiducia ma cambierà i decreti. Gli bastava dimostrare di avere la maggioranza . Adesso ripresenterà un unico “ pacchetto” o due distinti provvedimenti con nuove misure. Contrasti fra DC e PSI ; Vittorio Gorresio , Questo governo che non ha pace
|
|
27 agosto |
Intervista a «l’Unità» di Giacinto Militello, segretario CGIL e responsabile dell’Ufficio internazionale , sugli scopi della delegazione sindacale in procinto di recarsi in Polonia .
«l’Unità», 27 agosto 1980[ p.11] Flavio Fusi , Gli scopi della delegazione sindacale italiana . “Perché vogliamo incontrare gli operai di Danzica “ . A colloquio con Giacinto Militello , segretario confederale CGIL . Non soltanto solidarietà con i lavoratori . “ Quando andiamo in Cile nessuno parla di noi “
|
|
27 agosto |
Si riunisce a Ivrea il coordinamento nazionale dei delegati del gruppo Olivetti presenti i dirigenti sindacali. All’ordine del giorno le iniziative da assumere rispetto alla vertenza in atto : cassa integrazione e rischio licenziamenti.
«La Stampa», 26 agosto 1980[p.8] Francesco Bullo, Domani a Ivrea il coordinamento del Gruppo. Olivetti, prima vertenza d’autunno
|
|
27 agosto |
Intervista di Bettino Craxi , segretario del PSI , a «La Stampa».
«La Stampa», 27 agosto 1980[pp.1-2] Sandra Bonsanti ,A colloquio con il segretario del partito socialist. Craxi : l’opposizione non può continuare solo a guastare. Il governo è assediato e non gli è possibile far altro “ che fronteggiare con coerenza gli impegni assunti ”. “ Pensare a una crisi oggi è assurdo “. L’ostruzionismo rischia “ di mettere l’Italia di fronte a una caricatura della democrazia “ . “ SE Gheddafi fa il prepotente non possiamo rispondere con sotterfugi” . “Non daremo partita vinta a chi vuole la svalutazione
|
|
28 agosto |
Alla Camera il presidente del Consiglio , nonostante la fiducia , verificata ormai l’impossibilità per l’ostruzionismo missino di far approvare nei tempi utili i due decreti economici , difendendo le misure proposte annuncia la loro riproposizione.
«l’Unità», 29 agosto 1980[p.1-p.12] p.1- Enzo Roggi , Una vicenda avvilente ; p.1-p.12 – Giuseppe F. Mennella , Chiuso con un nulla di fatto il dibattito alla Camera. Il governo indebolito dalla sconfitta parlamentare sui decreti. Cossiga constata l’impossibilità dell’approvazione e annuncia il rinnovo dei provvedimenti. Intervento di Di Giulio
|
|
28 agosto |
Bettino Craxi dichiarazioni al GR1.
«l’Unità», 28 agosto 1980[ p.11] an. c. ( Aniello Coppola ) , Nuova sortita del segretario socialista. Craxi pro-Cossiga : se è in difficoltà è tutta colpa delle opposizioni
|
|
28 agosto |
PSI - Direzione. Bettino Craxi difende l’operato del governo, apre a possibili verifiche. Fabrizio Cicchitto, assente Riccardo Lombardi, espone le riserve della sinistra : evitare che il PSI abbia per alleati solo la destra DC
«l’Unità», 29 agosto 1980 [p.2] an . c. ( Aniello Coppola) , La direzione socialista. Cicchitto evitare che il Psi abbia un unico alleato : la destra DC. Craxi : alla Libia occorre “rispondere con la nota di un comandante di marina”
|
|
29 agosto |
PCI – Alessandro Natta commenta la situazione politica creatasi dopo il ritiro dei decreti economici e replica alle accuse di Craxi ( segretario PSI ) e Piccoli ( segretario DC ) sul ruolo dell’opposizione comunista. Si richiama all’origine del governo in carica , nato dopo il Congresso DC che ha sancito la rottura della solidarietà nazionale ed escluso pregiudizialmente il rapporto con il PCI , il «preambolo Forlani-Donat Cattin». Non elude il tema della presidenza del Consiglio al PSI da valutarsi sulla base di una effettiva convergenza programmatica e di intenti fra le forze della sinistra.
«l’Unità», 29 agosto 1980[p. 2] Tripartito, solidarietà democratica, presidenza socialista . Che opposizione si merita questo governo? Natta replica ai giudizi di Piccoli e Craxi
|
|
28 agosto |
«l’Unità», 28 agosto 1980[ p.1-p.14] Gianfranco Borghini, È la crisi dell’Industria il nodo dell’autunno
|
|
28 agosto |
I giudici emiliani emettono 28 mandati di cattura nei confronti di ideologi e militanti di estrema destra , alcuni di loro sono accusati di «concorso e ideazione» per la strage del 2 agosto a Bologna.
«l’Unità», 29 agosto 1980[p.1-p.5- p. 12] p.1-p.5 - Angelo Scagliarini , In carcere per la strage di Bologna. Ventotto mandati di cattura in mezza Italia contro ideologi e esecutori fascisti . Clamorosi sviluppi nelle indagini dei giudici emiliani . ll blitz in sei città . A Roma il maggior numero di arresti . Alcuni accusatidi “ concorso nell'ideazione e organizzazione” dell'attentato ; p.1-p. Ilbio Paolucci , Molti già noti prima di quel tragico 2 agosto ; p.5- Signorelli: l'ideologo ; Mutti: l'amico di Freda ; Semerari: psichiatra dei mafiosi
|
|
|
I 37 giorni alla FIAT : la vigilia |
|
1 - 3 settembre |
A Torino , dopo le ferie estive , riaprono gli stabilimenti del gruppo FIAT : l ‘IVECO ( grandi motori) , la Teksid, la linea del modello Delta di Rivalta Auto . La maggioranza del settore auto riprenderà il lavoro il 4 settembre. Incombe la minaccia di licenziamenti, annunciata dai vertici aziendali sin da luglio e che intanto hanno adottato le prime misure per rispondere al calo di domanda estero e interno: i lavoratori resteranno in cassa integrazione per tutti i lunedì e martedì di settembre . Nell’area piemontese la situazione occupazionale è pesantissima. Lo scontro in atto alla Olivetti dove i sindacati hanno annunciato per 10 settembre uno sciopero di due ore per l’intero gruppo, incerto il futuro della Indesit ( 11 mila addetti) . Secondo la denuncia fatta dalla FLM piemontese oltre ai grandi gruppi ben 47 aziende hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, coinvolti altri 13 mila operai. Previsti in settimana incontri con gli Enti locali sia delle organizzazioni sindacali che della FIAT. All’ordine del giorno della FLM regionale e nazionale la convocazione , per la fine di settembre a Torino, dell’Assemblea dei 30 mila delegati nazionali
«l’Unità», 2 settembre 1980 [p.4] Michele Ruggiero , Ripreso il lavoro in un clima di incertezza . Dopo la Fiat, 47 aziende ad orario ridotto La cassa integrazione in e Piemonte estesa così ad altri 13 mila operai. La crisi colpisce sia le piccole che le medie e grandi aziende. Incerto futuro per la Indesit. Nei primi quattro mesi dell'80 è diminuita l'occupazione
«La Stampa», 2 settembre 1980 [cronaca di Torino p.12] fr. bu. ( Francesco Bullo) , Riaperte tutte le fabbriche, meno il settore auto. La ripresa del lavoro caratterizzata dal basso assenteismo ( alla FIAT il 3% in meno rispetto al 1979). Fitta d’incontro l’agenda dei sindacati. I punti critici dell’area torinese: FIAT, Olivetti, Indesit. Oggi si riunisce la segreteria CGIL-CISL-UIL ; Incontro tra Agnelli e Enrietti forse alla fine settimana
|
|
2 settembre |
Roma. A un mese dalla strage di Bologna i NAR uccidono il tipografo Maurizio Di Leo, scambiandolo per il giornalista de «Il Messaggero» Michele Concina .
«l’Unità», 4 settembre 1980 [p.1-p.5-p.18] p.1- Anche il terrorismo nero mira a colpire la libertà di informazione. Giornalisti e tipografi rispondono alla minaccia. Scioperi nelle tipografie e nelle redazioni. L’assemblea al “Messaggero”. Il sindaco di Roma : “ Maurizio di Leo si aggiunge alle vittime di Bologna”. Perquisizioni negli ambienti di destra. Confermato lo scambio di persona ; p.1-p.18- Ugo Baduel, Come il cronista vive nella paura ; p.5- Marina Maresca , Protesta di giornalisti e tipografi. Sdegno del Paese dopo l'assassinio' di Maurizio Di Leo. I NAR lo seguivano da almeno un mese. I terroristi spiavano le mosse del tipografo, sempre convinti che si trattasse del giornalista Michele Concina . La vittima è stata raggiunta da sei degli otto colpi sparati da due aggressori. In 4, tutti giovanissimi secondo le prime testimonianze, hanno preso parte all'agguato ; Trovato un volantino fascista: “Un'altra volta non sbaglieremo”. Bomba contro le ”Edizioni europee”. “Hanno fatto la spia” ; Stefano Bocconetti, “Un uomo sereno”. Fu sconvolto quando seppe di Bologna. Parlano i suoi compagni di lavoro. Una vita semplice ma non banale
|
|
2 settembre |
Torino - Si riuniscono i sindacati regionali : segreteria CGIL-CSIL-UIL e FLM . Si esamina la grave situazione occupazionale dell’area piemontese . Decisa per il 18-19 settembre la convocazione dell’Assemblea regionale dei delegati dei Consigli di fabbrica che dovrebbe precedere l’Assemblea nazionale dei 10 mila delegati prevista a Torino. Inoltre programmato nel mese uno sciopero regionale dell’Industria.
Le Giunte regionali e comunali , intanto , hanno chiesto a Gianni Agnelli un incontro per esaminare la situazione della FIAT. Si ipotizza che si svolgerà nella settimana.
A Rivalta, sulla linea della «Delta», aumento improvviso e non contrattato dei carichi di lavoro. I lavoratori rispondono con due fermate di mezz'ora.
|
|
3 settembre |
Alla Festa de «l’Unità» di Milano confronto fra Bruno Trentin , segretario CGIL , e un operaio dell’ Alfa che gli chiede se il sindacato« così com’è » è in grado di guidare la classe operaia nel duro scontro col padronato che si profila. Uno dei tanti segnali del malessere operaio nei confronti del sindacato.
«l’Unità», 4 settembre 1980 [p.1-p.18 ] Bruno Ugolini , La domanda di un operaio al dirigente sindacale. “ Il sindacato così com’è oggi è in grado di guidarci nel duro scontro che ci attende ? “. Incontro con Trentin al Festival dell’Unità di Milano. Gli appuntamenti di un autunno difficile, la recessione, la Polonia
|
|
3 settembre |
Camera – Assegnato alle Commissioni competenti il nuovo «super decreto» ( ben 90 articoli ) sulle questioni economiche . Il provvedimento, nelle intenzioni del governo, dovrebbe fronteggiare le conseguenze della decadenza dei due analoghi decreti decaduti , nonostante il ricorso alla fiducia.
«l’Unità», 4 settembre 1980 [p. 14 ] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara ) , PCI : superdecreto , un nuovo pasticcio che non serve all'economia
|
|
3 settembre |
Torino - Una grande manifestazione dei lavoratori della Indesit attraversa la città. In testa al corteo : le operaie . Minacciati 11 mila posti di lavoro. I sindacati torinesi si incontrano con gli amministratori comunali e regionali ed espongono la loro linea rispetto alle richieste FIAT : no ai licenziamenti e alla mobilità esterna, disponibili alla mobilità interna, al blocco del turn over e al prepensionamento.
«Stampa Sera», 3 settembre 1980 [cronaca p.] Ma a settembre si lavorerà solo quattro giorni su sette. Da domani in fabbrica i 78 mila della FIAT Auto e i 9 mila Teksid
«La Stampa», 4 settembre 1980 [cronaca di Torino p.12] Forse domani o sabato l’incontri con l’azienda . I sindacati a Regione e Comune. Appoggiate la nostra linea FIAT. E cioè : no ai licenziamenti e alla mobilità esterna, sì a quella interna. L’assessore Simonelli : “ Il settore auto avrà a disposizione 2500 miliardi. Come saranno utilizzati ? “ ; Il caso Indesit nel cuore della città. I lavoratori dell’azienda in crisi hanno fatto un corteo con striscioni. Difficoltà anche nell’indotto : 80 ditte creditrici per 25 miliardi
|
|
4 settembre |
Riaprono tutti gli stabilimenti FIAT-auto. Prime misure di riduzione produttiva : per tutto il mese di settembre non si lavorerà il lunedì e il martedì.
A Rivalta , sulla linea della Delta, aumento improvviso, non contrattato, dei carichi di lavoro. I 388 addetti rispondono con due fermate di mezz'ora. Stesse misure adottate allo stabilimento di Cassino. La dirigenza FIAT incontra il presidente del Consiglio Francesco Cossiga, il ministro del Bilancio Ugo La Malfa, il ministro del lavoro Foschi, delle partecipazioni statali Tony Bisaglia illustra un lungo documento sulla crisi del settore auto e come la FIAT intende fronteggiarla. L’amministratore delegato Cesare Romiti , pur affermando l’eccedenza di mano d’opera ,smentisce di aver già pronte le lettere di licenziamento e dichiara che l’azienda è pronta a trattare. Nel pomeriggio Cesare Annibaldi, responsabile delle relazioni industriali della FIAT e Ghidella responsabile del settore auto incontrano i segretari della FLM Galli, Mattina, Bentivogli.
«l’Unità», 5 settembre 1980 [p. 1-7] Gli operai sono tornati in fabbrica preoccupati ma decisi a lottare e a contare. Margine per trattare la FIAT smentisce il via ai licenziamenti. Ieri Romiti è volato a Roma per incontrarsi con Cossiga, i ministri economici e i sindacati. Si è aperto uno spiraglio ; Stefano Cingolani , Bruno Ugolini , “Nessuna decisione sopra le nostre Teste”. Davanti ai cancelli di Mirafiori alle cinque del mattino. “ Se arrivano le lettere di licenziamento faremo come a Danzica…”. Le impressioni negative di ritorno dalle ferie nel Sud. Restaurazione strisciante in fabbrica
«il manifesto», 5 settembre 1980 [p.1] Stefano Bonelli , la Fiat ora tratta (e contratta) il bastone è sotto il tavolo – La nuova gestione Fiat chiede aiuto a Cossiga e comprensione ai sindacati “ Vediamoci pure venerdì a Torino, ma non si parli di licenziamenti” dice la FLM ; Loris Campetti , FIAT. “ Se ci saranno i licenziamenti, occuperemo la fabbrica”
«La Stampa», 5 settembre 1980 [cronaca cittadina] Alle ore 10 nel palazzo della Regione in Piazza Castello. Stamane incontro sul Piano auto tra la FIAT e i tre governi locali. Enrietti, Novellie Maccari hanno discusso insieme il problema. L’amministratore delegato dell’azienda, Romiti, smentisce la notizia che le lettere di licenziamento siano già pronte, ma conferma l’eccedenza di mano d’opera ; Scioperi a Rivalta per i carichi di lavoro
|
|
4 settembre |
CGIL – Convegno sugli impiegati. Nella relazione Paolo Franco riconosce lo scarso impegno del sindacato nei loro confronti , afferma che occorre promuovere figure professionali più ricche «di competenza, di spazio, di potere» e avere una maggiore differenziazione salariale, che premi la professionalità. «l’Unità», 5 settembre 1980 [p. 7] Edoardo Segantini, Si è aperto ad Ariccia il Convegno sui “colletti bianchi”. “abbiamo sbagliato con i tecnici”. Il sindacato fa autocritica
|
|
5 settembre |
Cesare Annibaldi in una conferenza stampa promossa per riferire sugli incontri avuti dalla dirigenza FIAT con il governo e i sindacati annuncia che l’esigenza dell’azienda sarebbe licenziare 24.000 dipendenti (di cui 2.000 impiegati). Ciò è possibile evitarlo ponendo questi i lavoratori in Cassa integrazione a zero ore per 18 mesi a partire dal 1° Ottobre . La FLM dirama una nota in cui ribadisce la sua contrarietà alla mobilità esterna, che considera una mascheratura dei licenziamenti, e conferma la disponibilità alla mobilità interna, al blocco del turn over, ai prepensionamenti, e a corsi di formazione per un riequilibrio anche qualitativo degli organici. Previsto per lunedì 8 settembre l’inizio delle trattative. A Cassino, per la questione dei ritmi, sciopero alla Verniciatura. La FIAT mette "in libertà" 3.200 operai. Comune, provincia e regione incontrano la delegazione FIAT
«l’Unità», 6 settembre 1980 [p. 1-16] Bruno Ugolini , Questa è l’alternativa ai licenziamenti preparati dall’azienda. Cassa integrazione per 22 mila operai alla FIAT. Il provvedimento riguarderebbe anche 2 mila impiegati. Incontro a Torino con i rappresentanti degli Enti locali. “Dovremo produrre 470 mila vetture in meno”. Nota della FLM. 3 mila “messi in libertà” a Cassino ; Stefano Cingolani , Falchi e colombe a Corso Marconi
«il manifesto», 6 settembre 1980 [p.1] Loris Campetti , Trattative modello FIAT. Mollate o la settimana prossima ne cacceremo 24000. Occuperemo la fabbrica, rispondono gli operai – Ultimatum della FIAT a sindacati e governo. Più soldi, meno operai i, più produttività, copertura politica . Sciopero a Rivolta ; Umberto Diano delegato alle presse di Mirafiori , Perché i partiti di sinistra sono favorevoli alla mobilità ? ; Corrado Montefalchesi delegato a Lingotto,a Luglio sono stati già cacciati 3.000 operai ; Antonio Giallara delle carrozzerie di Mirafiori, il sindacato non ha preparato gli operai e le lotte ; Natale La Manna delegato alle fonderie di Mirafiori, DA noi, in fonderia licenziano gli operai malati
«La Stampa» , 6 settembre 1980 [pp.1-2] pp.1-2- Sergio Devecchi, Le prime drammatiche cifre della crisi dell’auto. FIAT : 24 mila persone in più discuteremo con i sindacati. “In America le licenzierebbero tutte” ha detto Annibaldi. Da lunedì ( incontri con la FLM) si cercheranno soluzioni alternative entro pochi giorni. “Cassa integrazione, turn- over , prepensionamenti non bastano”. La Casa torinese dovrà ridurre di 457 mila auto la sua produzione nei prossimi diciotto mesi ; Renzo Villare , Un taglio del 20 % ; p.1-.Mario Pirani, Se l’Italia non cambia p. 2- Il sindacato si prepara all’incontro di lunedì. FLM : no ai licenziamenti nessuna mobilità esterna. Criticato Delpiano ( CISL) che propone riduzioni d’orario. Benvenuto . “ Sarebbe pericoloso lasciar marcire la situazione” «La Stampa» , 6 settembre 1980 Simonetta Colli , Ezio Mascarino , Gli operai tra incertezza, angoscia, stupore “ La crisi qui ? Allora è crisi per tutta Torino ; Massimo Boccaletti, A modo loro, con severità e nostalgia gli anziani parlano della loro fabbrica…
|
|
6 settembre |
CGIL-CISL-UIL – Nella riunione della segreteria emergono posizioni divergenti in merito al documento da presentare alla prossima consultazione di quadri sindacali (la nuova EUR). I dissensi sarebbero sullo 0,50 per cento, sull'orario di lavoro e sulla FIAT.
«La Stampa» , 7 settembre 1980 [pp.1-2] Gian Carlo Fossi , Sulle proposte per i grandi temi dell’autunno. Contrasti fra CGIL, CISL e UIL. Ne parleremo con i lavoratori. Benvenuto : “ Il prossimo documento della segreteria non sarà necessariamente unitario”. Si prepara una piattaforma per un incontro con governo e Confindustria
|
|
6 settembre |
«l’Unità», 7 settembre 1980 [p. 1-16] Domani si incontrano flm e fiat - Assemblea dei consigli e dei delegati CGIL-CISL-UIL a novembre , Una decisione della segreteria unitaria -Emerse posizioni diverse
«il manifesto», 7 settembre 1980 [p.1] Loris Campetti , la Fiat prende 24.000 operai in ostaggio e chiede allo stato un riscatto di molti miliardi – Domani, sotto il peso del dickat di Agnelli, la trattativa. Comincia per il sindacato la prova più dura ; Schede L’estate Fiat ; Giorgio Casadio, Ricatto
«La Stampa» , 7 settembre 1980. pp.1-2- Francesco Forte, La crisi della FIAT e di Torino. Le due sfide dell’auto ; p.2- Titolo : Domani comincia il confronto tra sindacalisti ed azienda sui 24 mila dipendenti in più ; Sergio Devecchi , FLM sì alla cassa integrazione no a licenziamenti e mobilità. Pio Galli (CGIL) “ Siamo contrari a provvedimenti più gravi perché la crisi dell’auto sarà superata solo nel 1982” . Silvano Veronese ( UIL) :” Proponiamo il blocco del turn-over e i prepensionamenti e accettiamo le dimissioni agevolate ; Entro 5 anni la FIAT conta di recuperare sui mercati. Investimenti per 5400 miliardi. Per il 1982 l’utilizzo degli impianti dovrà aumentare del 10 per cento. Il piano illustrato a 1500 capi officina «La Stampa» , 7 settembre 1980. [cronaca cittadina] Simonetta Conti, Ezio Mascarino, La crisi della FIAT nelle parole delle famiglie di operai a Barriera di Milano e a Mirafiori. L’inquietudine fuori della fabbrica. Un sabato come tanti altri, tra le bancarelle del mercato, nei bar, sulla strada, nelle case. La gente è perplessa, non parla volentieri del futuro. C’è chi non crede a tanti mesi di cassa integrazione, chi nonostante tutto ha fiducia e spera nella ripresa. La moglie di un operaio : “ Da 8 anni la nostra vita è regolata dall’azienda : adesso questo orologio si fermerà” ; DC alla FIAT è possibile non licenziare
|
|
7 settembre |
Le trattative fra direzione Fiat e sindacati riprendono il 7 settembre. Nessun passo indietro, la Fiat insiste sui licenziamenti e 24.000 lavoratori da integrare a zero ore
|
|
8 settembre |
Al ministero del Bilancio CGIL-CISL e UIL si incontrano con il ministro del Bilancio Ugo La Malfa per discutere il piano economico del governo. Per i sindacati troppo «generico». E si riservano di presentare modifiche e specifiche richieste dopo la programmata assemblea dell ‘ EUR. «La Stampa» , 9 settembre 1980 [p.10] Giancarlo Fossi, Incontro della Federazione unitaria con il ministro La Malfa. Per i sindacati è troppo generico il piano economico del governo. Sono rinviate a dopo l’assemblea dell’Eur le richieste di modifica e integrazione.
|
|
8 settembre |
Camera - Alle Commissioni congiunte Finanze e Bilancio inizia il dibattito sugli articoli del decretone
|
|
8 settembre |
FIAT – Prima giornata di Trattativa . All'Unione industriali di Torino cominciano gli incontri tra le delegazioni FIAT e FLM. La FIAT afferma di dover porre in Cassa integrazione per 15 mesi, a zero ore, 24.000 lavoratori, metà dei quali non potranno rientrare in fabbrica. Claudio Sabattini, segretario nazionale FLM, rilancia la proposta già resa nota dal sindacato, aggiungendo che la Cassa integrazione dovrà essere a rotazione. A Napoli la polizia carica un corteo di 2.000 disoccupati. Al ministero del Bilancio, a Roma, sindacati si incontrano con il ministro La Malfa per analizzare i termini della crisi economica. Dissenso sulle misure per fronteggiarla . Merloni , presidente della Confindustria, si incontra con Agnelli, Orlando, Mandelli, Mattei e altri mèmbri del direttivo dell'organizzazione padronale. Affermano che è necessario adottare misure impopolari per allontanare conseguenze negative più ampie. La tesi è: licenziare oggi, per avere più posti di lavoro domani.
|
|
8 settembre |
Intervista di Sergio Garavini a «l’Unità» sulle lotte dell’autunno e la crisi industriale «l’Unità», 8 settembre 1980 [p. 1-2] Marcello Villari, Lotta d’autunno e crisi dell’industria - La classe operaia rifiuta un'economia di «Serie B» - A colloquio con Sergio Garavini - «C'è un blocco politico e sociale che sceglie di abbandonare i settori tecnologicamente avanzati » - Sarebbe un duro colpo all'occupazione |
|
8 settembre |
«l’Unità», 9 settembre 1980 [p. 1-14] m.c. ( Michele Costa ) , Ieri pomeriggio l’incontro fra la delegazione aziendale e la FLM – la Fiat insiste nella prima giornata di trattativa sulle sospensioni - La cassa integrazione per 24 mila dipendenti dovrebbe durare 15 mesi - Per il vertice della casa torinese dopo ci sarebbero ancora dodici mila operai in più
«il manifesto», 9 settembre 1980 [p.1] Editoriale, Valentino Parlato , Berlinguer e Craxi a Torino; Loris Campetti , La Fiat diplomatizza ma non molla. Il sindacato si difende, ma da solo. La sinistra di governo e d'opposizione, aspetta –Le cifre che dà la FIAT sono sbagliate, dice il sindacato all’inizio della trattativa torinese
«La Stampa» , 9 settembre 1980. Sergio Devecchi, FIAT: primo giorno di incontri tra l’azienda e i sindacati. Si discute di come evitare ottomila licenziamenti. Ipotesi di cui si parla ; dei 24 mila in cassa integrazione, 12 rientrerebbero, 4-500 uscirebbero per mancato turn-over e prepensionamento. Resta il problema degli altri
|
|
9 settembre |
Al direttivo dell'Unione industriali del Piemonte, Pininfarina afferma che la scelta per la FIAT può essere solo la mobilità, senza distinzioni tra interna e esterna. Al consiglio comunale di Torino la DC propone la creazione di una commissione regionale per la mobilità esterna e un gruppo di lavoro a livello comunale per il reperimento di posti di lavoro. La Malfa incontra i dirigenti della Confindustria, che chiedono al governo di intervenire con un progetto di riforma della scala mobile
«l’Unità», 10 settembre 1980 [p. 1-p.18] Michele Costa , Nulla di fatto nella seconda giornata di trattative- sono 12000 i lavoratori che l'azienda vuole mandar via – Richiesta la cassa integrazione a zero ore per 24 mila dipendenti per 18 mesi - Per seimila o mobilità esterna o licenziamento — Oggi un nuovo incontro
«il manifesto», 10 settembre 1980 [p.1] si abbassa la cresta della Fiat (se il sindacato continua a tener duro) forse il negoziato si sposta a Roma – Giornata drammatica. Nel pomeriggio si dà per certa la rottura. Poi ci si aggiorna a oggi. In serata assemblea dei delegati ; corsivo v. p. (Valentino Parlato) , Danzica chiama Torino
«La Stampa»,10 settembre 1980 [p.2] Marco Tosatti , Ieri s’è riunita la Direzione comunista . Berlinguer dirà a Bologna che governo diverso vuole. Parlerà al Festival dell’Unità. Napolitano definisce “ logorato” il rapporto fra esecutivo e opposizione del PCI
|
|
9 settembre |
PCI- Direzione. Due le relazioni Paolo Bufalini sulle questioni internazionali con particolare riferimento alle vicende polacche e Giorgio Napolitano sulle questioni interne. Nessun comunicato, al temine dei lavori Napolitano illustra ai giornalisti i lavori della Direzione e la richiesta del PCI di un «governo diverso».
«l’Unità», 10 settembre 1980 [p. 1-p.18] c.f. , Candiano Falaschi , Napolitano sulla Direzione del PCI , “Via questo governo e subito nuove scelte politiche” ,
«La Stampa»,10 settembre 1980 [p.2] Marco Tosatti , Ieri s’è riunita la Direzione comunista . Berlinguer dirà a Bologna che governo diverso vuole. Parlerà al Festival dell’Unità. Napolitano definisce “ logorato” il rapporto fra esecutivo e opposizione del PCI
|
|
10 settembre |
Sciopera per due ore l’intero comparto della Olivetti.
«La Stampa»,11 settembre 1980 [ ] Titolo: Giornate di tensione e di attesa per due grandi aziende torinesi ; Francesco Bullo, La trattativa Olivetti a Roma. Il sindacato assume toni duri ; f.bu. ( Francesco Bullo) , Alla Indesit si profila la ripresa parziale del lavoro
|
|
|
I 35 giorni alla Fiat - La rottura delle trattative |
|
10 settembre |
Rottura delle trattative a Torino. Annibaldi annuncia che in giornata o al massimo il giorno successivo saranno aperte le procedure per 12/15.000 licenziamenti. A Rivalta, al secondo turno, gli operai – già in sciopero per i ritmi – bloccano la fabbrica e si muovono in fino alla Indesit inneggiando a Danzica. Alla Lancia di Chivasso il Consiglio di fabbrica proclama il blocco e il presidio dei cancelli. A Mirafiori gli operai delle Carrozzerie, dopo la mensa, scendono in sciopero e bloccano i cancelli. All'esecutivo della UIL, Raggero Ravenna dichiara che è impossibile la difesa dello status quo nell'occupazione. Incontrandosi con un redattore della Repubblica, Pierre Carniti ad un giornalista de «la Repubblica» afferma che l'apparato sindacale è conservatore, burocratico, ed spinge per lotte frontali con il padronato. Al contrario , prosegue , è necessario gestire lo 0,50 per cento perché questo permetterà di gestire una parte, anche se piccola, dell'economia.
«l’Unità», 11 settembre 1980 p.1 - Editoriale , Renzo Giannotti , risposta di lotta forte e unitaria ; p.1-p.18 -Michele Costa , Dopo due drammatiche giornate di confronto fra direzione e sindacati - La FIAT sceglie la linea dura .Rotte le trattative l’azienda minaccia di avviare subito i 12 mila licenziamenti . Il capo del personale : “ Da questo momento riprendiamo la libertà d’azione”. La spaccatura sulla richiesta di mobilità. Oggi sciopero di 3 ore del gruppo . Incontri FLM – ministero del lavoro e dei metalmeccanici con le confederazioni ; Bruno Ugolini , Grande tensione : a Mirafiori e Rivalta primi scioperi e cortei
«il manifesto», 11 settembre 1980 [p.1] la FIAT ritenta 15 mila licenziamenti secchi provocando gli operai e snobbando il governo. sciopero spontaneo al grido di “Danzica” : è il preludio di un’occupazione ; lo.c. ( Loris Campetti) , La FIAT gioca la carta estrema. rompe la trattativa e avvia subito la procedura per i licenziamenti. Oggi Assemblea generale a Mirafiori ; Loris Campetti , Rivalta si blocca. Un corteo di 5.000 operai esce dai cancelli tra gli applausi della gente ;
«La Stampa»,11 settembre 1980[pp.1-2] pp.1- 2- Sergio Devecchi , I sindacati sollecitano l’intervento del governo : oggi vanno da Foschi. Trattative rotte, la FIAT chiede da 12 a 15 mila licenziamenti. Nessuna riduzione di personale nel Mezzogiorno. Sraà colpita in prevalenza l’area torinese. La procedura che dovrebbe cominciare oggi, è di 25 giorni . solo al termine potranno partire le lettere di licenziamento. Oggi tre ore di sciopero ; p.1- Eugenio Palmieri , Decisivi gli incontri di Roma ? ; p.2- Titolo pagina : La rottura del negoziato e la richiesta dei licenziamenti ; Renzo Villare , È in gioco la presenza italiana sul mercato mondiale dell’auto. L’eccedenza degli stock tende ad accrescersi di anno in anno. I concorrenti hanno già ridotto il personale. Il pericolo della perdita della competitività internazionale. Il Piemonte può assorbire i lavoratori in eccedenza alla FIAT ; Che cosa dice il sindacato e le proposte della azione : La FLM [ documento-testo] – La FIAT
«La Stampa»,11 settembre 1980[pp.1-2] Titolo pagina : Echi della grave crisi dell’auto nei palazzi del governo e negli stabilimenti dell’auto ; Il Comune sì alla mobilità. Il documento approvato in Consiglio . Sindacalisti in Regione , auspicio della giunta : “ Non ci sia rottura” ; Ieri sporadici scioperi a Rivalta e Lancia oggi fermata di tre ore in tutta la FIAT. Molta tensione già prima della sospensione delle trattative. All’annuncio del fallito accordo, si è diffisa ovunque l’incredulità mista ad angoscia. Due cortei, in serata alla Mirafiori
|
|
11 settembre |
PSDI – intervista a «La Stampa» del segretario Pietro Longo.
«La Stampa»,11 settembre 1980 [pp.1-2] Alberto Rapisarda , Intervistato sulle nuove , possibili alleanze politiche. Longo ( PSDI) : “ Proponiamo maggioranza con tecnici PCI “
|
|
11 settembre |
DC – Direzione. Il segretario , provocando una vivace reazione del PSI , sostiene la necessità di un dialogo con tutta la sinistra , compreso il PCI che è «inimmaginabile» isolare.
«La Stampa»,12 settembre 1980 [p. 2] Alberto Rapisarda , Si complicano i rapporti tra DC e PSI . Piccoli irrita il PSI per le aperture al PCI . In Direzione , il segretario democristiano ha sollecitato un dialogo “ con tutta la sinistra” . “Inimmaginabile isolare i comunisti ”. Replica del PSI : “ Faccia proposte concrete”
|
|
11 settembre |
Tre ore di sciopero proclamate dalla FLM. A Lingotto , nonostante la contrarietà del sindacalista nazionale presente , passa la proposta di prolungare lo sciopero fino alla fine del turno e di andare in corteo a Mirafiori. Il secondo turno mantiene la forma di lotta delle 8 ore di sciopero. A Rivalta , scioperi di 3 ore con assemblee nei settori ; corteo in Meccanica, grande partecipazione nella Verniciatura (oltre il 90 per cento partecipa al corteo). A Mirafiori, primo turno, si decide lo sciopero di 8 ore. Assemblea alla porta 5. Parlano quelli di Mirafiori e parlano quelli di Lingotto. Angelo Caforio, dei 61 licenziati, lancia un appello a tutte le fabbriche italiane per l'immediata unità della lotta contro un attacco che non riguarda solo la classe operaia FIAT ma a tutta la classe operaia italiana. Secondo turno. Presse. Si lavora mezz'ora, poi tutti in sciopero. Grande partecipazione delle operaie . Il corteo sfila con alla testa un grande ritratto di Carlo Marx. Al termine del corteo, al momento del presidio ai cancelli il ritratto è affisso a una porta, vi resterà per tutti la durata della lotta. Le lettere di licenziamento non potranno partire prima del 7 ottobre. Fiat : scatta la procedura per 14.469. Il ministro Foschi convoca le parti. La cassa integrazione è cos’ ripartita : 12.934 nel settore auto di Torino, 1369 alla Tekid, 166 alla Lancia di Verrone ( Biella). Il ministro del lavoro ha ricevuto ieri la FLM e la Il ministro del lavoro Foschi incontra separatamente la FLM e la delegazione FIAT. Per il giorno sindacati e azienda sono convocati per una ripresa della trattativa.
«l’Unità», 12 settembre 1980 p.1- Una strada avventurosa da abbandonare subito [ dichiarazione di Gerardo Chiaromonte - testo ] p.1- Titolo : Gravissima decisione della FIAT che inasprisce pericolosamente la vertenza. Partono i 14 mila licenziamenti ; p.1-6 - Bruno Ugolini , A Torino scioperi massicci e tanti combattivi cortei. Una tumultuosa giornata di lotta, assemblee accalorate e blocco degli impianti fin dai turni di notte. Un grande ritratto di Marx disegnato a carboncino ; p.1-p.16 - Stefano Cingolani , La FIAT e la FLM convocate oggi al ministero. Si inizia una difficile mediazione del governo. Riunione tra Foschi e azienda. Oggi sciopero in tutto il gruppo. Dibattito fra i sindacati sulla “mobilità esterna” p.6- Titolo pagina: Un’altra giornata drammatica e convulsa, poi il via alla “decimazione” decisa dalla FIAT ; Michele Costa , Alle 16,30 tre fattorini portano le raccomandate dei licenziamenti ; Da Milano al Sud “ Non riusciranno a dividerci” ; Alla Camera immediata iniziativa PCI ; F. Forte sull’ “Avanti!” : Licenziamenti inevitabili. Il presidente della commissione Industria molto brutta la situazione
«il manifesto», 12 settembre 1980 [p.1] Corsivo Valentino Parlato , Da Mirafiori con saggezza ed ironia ; titolo : Una lettera con 14.469 nomi di licenziati Mirafiori diventa “ il centro del mondo”. Ai cancelli il ritratto del vecchio Marx. nella noia romana consultazione tra sindacato, sinistre , governo; Mario Gamba , Le assemblee a Torino ; Loris Campetti , Domande agli operai ; r.a. , FLM e sinistra ; Stefano Bonilli , FLM, ministro, confederazioni
«La Stampa»,12 settembre 1980[pp.1-2] p. 1- Sergio Devecchi , Le lettere di licenziamento non potranno partire prima del 7 ottobre. Fiat : scatta la procedura per 14.469. Il ministro Foschi convoca le parti. La cifra è cos’ ripartita : 12.934 nel settore auto di Torino, 1369 alla Tekid, 166 alla Lancia di Verrone ( Biella). Il ministro del lavoro ha ricevuto ieri la FLM e la delegazione della FIAT. Ha dato loro appuntamento per quest’oggi. Quattro ore di sciopero oggi in tutti gli stabilimenti FIAT d’Italia. A Torino l’estensione avrà una durata ancora maggiore. Secondo i calcoli dell’Unione industriale sarebbero disponibili da 15 a 16 mila posti di lavoro nell’area torinese ; Eugenio Palmieri , Si apre uno spiraglio nella crisi ; p.1-p.2- Gian Carlo Fossi , Il sindacato si rivolge ai partiti iniziando dal PSI. Sul grave problema FIAT interviene il Parlamento ; p.2- Titolo pagina : La crisi dell’auto coinvolge , con la FIAT, tutto il Paese ; Entro la fine del mese una proposta di piano ; Mobilità interaziendale che cos’è, come funziona ; A Cassino, Termoli e Termini Imerese. Scioperi anche al Sud non toccato dai tagli ; Questa la procedura per i licenziamenti
«La Stampa»,12 settembre 1980[ cronaca di Torino p.14] Francesco Bullo, Carlo Novara , La FLM estende l’agitazione e mobilita tutti i lavoratori della grande fabbrica. FIAT , oggi sciopero di 4 ore in Italia. A Torino forse il blocco sarà totale. Tensione , ma nessun incidente nella prima giornata dopo la rottura del negoziato. Accesa assemblea a Mirafiori al grido di “ Occupiamo” e “ Polonia!” . I sindacalisti : “ La mobilità esterna è un trucco per mascherare i licenziamenti”. Al mattino corteo dalla Lingotto a Mirafiori , al pomeriggio fino in corso Bramante. Raccolto l’invito del sindacato alla responsabilità ; Simonetta Conti, Beppe Minello, Ore 14 , ai cancelli della Mirafiori , tra operai sfiduciati , rabbiosi e diffidenti. “Non chiediamo la luna , solo il lavoro. Licenziamenti ? Un collasso per la città”. Tutti nell’angoscia dell’incertezza : “ Se c’è crisi non è colpa nostra”. “Non abbiamo più fiducia un nessuno : il sindacato ha poca forza”. “ La lettera può arrivare a tutti “. Non credono nella mobilità . “ C’è già disoccupazione” ; Emanuele Monta , Nei primi momenti ; Prima di tornare a casa ; Dodici ore di dibattito sulla situazione FIAT. Il problema mobilità esterna divide il Consiglio regionale. Un documento della maggioranza la ritiene “illusoria” nell’attuale situazione. La DC chiede “ interventi per utilizzare le risorse locali” ; g. san. ( Giuseppe Sangiorgi), Polemica su un tema scottante. Ma cos’è per il Comune la “mobilità esterna ?”. La lettera di Dolino. Dichiarazioni dei gruppi che hanno approvato l’odg sulla FIAT
|
|
12 settembre |
Tutta la produzione è bloccata. Quattro ore di sciopero proclamate dalla FLM , con manifestazione davanti alla prefettura. Lingotto. Si decide già al momento dell’entrata in fabbrica per le 8 ore. Il secondo turno organizza un corteo davanti alla sede RAI per chiedere di diffondere sulle reti nazionali e locale un appello allo sciopero generale nazionale Quattro i punti dell’appello : no ai licenziamenti, no alla mobilità, no alla cassa integrazione, correttezza dell'informazione, a Torino le trattative. La RAI si impegna a diffondere il testo dell'appello. Non manterrà
La sera un folto numero di lavoratori , spontaneamente, è davanti. Discussione accesa , alle 23 , con un gruppo di di un folto gruppo, inquadrato, di capi. A Mirafiori, primo turno, organizzazione del corteo per la manifestazione di piazza Castello: tutti chiedono trattativa a Torino. Secondo turno, la Carrozzeria continua con le modali tà di sciopero del giorno precedente. Alle Presse un grosso corteo interno spazza i crumiri. Ci si unisce alle Meccaniche e si va in giro per il quartiere a popolarizzare i contenuti della lotta A Chivasso i lavoratori della Lancia bloccano l'autostrada Rivalta: 4 ore di sciopero e grandi cortei. Materferro: anche qui, dopo lo sciopero, picchetti nella notte. Notizie da fuori: a Crescenzago ha scioperato la Magneti Marelli al 98 per cento- A sesto ha scioperato l'Ercole Marelli, che non è FIAT. AII'Alfa Romeo di Arese il CdF ha votato un ordine del giorno di solidarietà. Continuano le mobilitazioni e le assemblee a Desio, a Suzzara, a Brescia. Il ministro Foschi incontra separatamente FLM e FIAT Ottaviano Del Turco dichiara che la mobilità esterna va bene, ma solo da posto a posto. Il cardinale Ballestrero, presidente della CEl e arcivescovo di Torino redige un messaggio in cui auspica una soluzione positiva della vertenza, Dirigenti del PCI incontrano dirigenti della FLM e testimoniano l'appoggio del partito alle richieste della federazione dei metalmeccanici. A Pisa, l'assemblea nazionale degli studenti medi della FGCI lamenta l'ancora insufficiente mobilitazione attorno alla FIAT.
«l’Unità», 13 settembre 1980 [p.1-p.6] p.1- Titolo : A tarda sera al ministero del Lavoro si è riaperto un dialogo ancora difficile. Fiat un’altra giornata di lotta. Lunedì riprendono le trattative. Un immenso corteo è partito da Mirafiori. Assemblea in piazza col presidente e il vicepresidente della Regione Piemonte. I sindacati siamo disposti a discutere sulla mobilità purché sia da posto di lavoro a posto di lavoro ; Il PCI dopo l’incontro con la FLM. Con i licenziamenti non si risana la FIAT ; p.1-p.6- Bruno Ugolini, Picchetti e bandiere ai cancelli di Mirafiori ; s. ci. ( Stefano Cingolani) , Il lungo pomeriggio degli incontri paralleli ; p.6- Titolo: Ieri Torino in piazza, a Roma gli incontri ; Michele Costa, La FIAT parla di mobilità ma dove sono i “posti“ ? L’arcivescovo di Torino contro i licenziamenti. Tutta la città con gli operai
«il manifesto», 13 settembre 1980 [p.1] Editoriale , Luigi Pintor , Uomini e larve; Loris Campetti, A Torino la popolazione manda la sua lettera d’avviso a padroni, politici e sindacalisti. Gli operai tracciano per Torino un no lungo chilometri. Lo sciopero diventa dell’intera giornata. Timori per la trattativa romana ; Stefano Bonilli, A Roma trattative truccate con la FIAT che tiene puntata la pistola dei licenziamenti. A tarda sera il ministro Foschi comunica la ripresa delle trattative. Confederazioni, PCI e Psi lavorano ai fianchi la FLM
«La Stampa»,13 settembre 1980[pp.1-2] pp.1-2- Eugenio Palmieri, Un passo avanti nella seconda giornata di incontri a Roma. Fiat e sindacati si discute di mobilità. Il ministro del Lavoro moderatamente ottimista : “ Si può giungere ad una soluzione consensuale alternativa ai licenziamento”, I sindacti non escludono più l’ipotesi di uno spostamento da FIAT ad altre aziende ma chiedono rigorose garanzie. Lunedì riprendono gli incontri ; Sergio Devecchi, “ Torino garantisce 5-6 mila posti”. Lo afferma l’Unione Industriale ; p.2- Caso Fiat: La FLM mobilita le forze politiche. Tutti i partiti premono per soluzioni concordate. Dopo il PSI, che già si era espresso in tal senso, ieri è stata la volta di DC, PCI, PRI e PSDI. Dichiarazione di Zanone ; Negli stabilimenti FIAT e collegati. Scioperi e cortei anche in Lombardia
|
|
13 settembre |
PCI – A Torino , Giancarlo Pajetta si incontra con gli iscritti comunisti alla FIAT. Il dirigente comunista dichiara che la mobilità da posto a posto è accettabile. Deciso no a licenziamenti e mobilità esterna. Per quel che riguarda le forme di lotta, bisogna esprimere la massima forza, partecipazione, autodisciplina. Il PCI deve essere alla testa delle lotte. «l’Unità», 14 settembre 1980 [p.1-p.6] Michele Costa , Combattiva assemblea a Torino dei quadri del PCI con il compagno Gian Cario Pajetta. I comunisti Fiat: “Ci giochiamo i prossimi 2 0 anni”“ Se in Italia c'è un sindacato operaio , libero, democratico, questo non giustifica il fatto che il governo resti assente”. Domani le trattative ; Stefano Cingolani, Da Mirafiori a palazzo Chigi
«il manifesto», 14 settembre 1980 [p.1] Titolo : Gli operai di Torino non sono mobili tantomeno sotto il bastone del padrone. un consiglio si rimuovano gli Agnelli ; Articoli : Rina Gagliardi, A Torino Pajetta grida : “ Siamo il partito della classe operaia” . Silenzio in sala ; Daria Lucca, “O cambiano idea loro o la cambiamo noi”. Le trattative di Roma non piacciono agli operai di Torino ; corsivo l.p. ( Luigi Pintor) , Berlinguer è più di Walesa
|
|
13 settembre |
Alla Festa nazionale de «l’Unità» in corso Bologna : dibattito su «I sindacati e la crisi» vi partecipano Gerardo Chiaromonte ( PCI), Fabrizio Cicchitto ( PSI) Sergio Garavini ( CGIL) Agostino Marianetti ( CGIL ) , Nino Pagani ( CISL ) Giorgio Benevenuto ( UIL) . Modera l’incontro Eugenio Scalfari, direttore de «la Repubblica».
«l’Unità», 14 settembre 1980 [p.7] Dibattito a Bologna tra PCI, PSI e dirigenti sindacali. Ma la sinistra come vede la crisi ? Su governo dell'economia e partecipazione delle masse si sono confrontati Gerardo Chiaromonte, Fabrizio Cicchitto, Sergio Garavini, Giorgio Benvenuto, Agostino Marianetti, Nino Pagani - Il moderatore del vivace incontro Eugenio Scalfarì
|
|
|
Berlinguer alla festa dell'Unità |
|
14 settembre |
Concludendo la Festa dell’Unità a Bologna Berlinguer pone con forza la necessità di un nuovo governo, la modifica dei decreti economici, il rifiuto della lottizzazione negli enti pubblici, nella Rai- tv, nelle banche e nella stampa. Commenta l’ «Avanti !»: «Il discorso non mostra ne capo ne coda accentua la radicalizzazione dei rapporti politici senza indicare soluzioni positive, rifluisce verso schemi vetero-comunisti che sembrano raggelare ogni possibile interlocutore», solo « Improperi» , « Isteria», per «Il Popolo» «un salto indietro preoccupante». «l’Unità», 15 settembre 1980 [p.1-pp.3-4- p.16] p.1- Titolo pagina: A Bologna da tutta Italia in una straordinaria entusiasmante giornata di festa e di lotta Forse un milione. Senza la classe operaia non si governa. Il discorso di Berlinguer. ll male più grande del Paese è l'incertezza politica e di prospettiva: occorre una guida stabile e certa. Niente si può migliorare alla FIAT se gli operai vengono colpiti e avviliti. Resteremo all'opposizione di qualsiasi governo cui non parteciperemo e in ogni caso giudicheremo dai fatti. La nostra solidarietà internazionalista . Ai bolognesi la riconoscenza per come hanno reagito alla strage. Un caloroso augurio al compagno Longo ; p.1-pp.3-4- Il discorso di Berlinguer a Bologna. L’attuale governo aggrava la degradazione e lo smarrimento del Paese. Cambiarlo è divenuta un'esigenza sempre più giusta. Ci opporremo con il vigore necessario al grave patto di «lottizzazione» che sarebbe stato siglato fra i segretari della DC , del PSI e del PRI per la formazione delle Giunte locali ancora aperte [ Baduel ] p.16- Così ieri Bologna [ foto] «l’Unità», 16 settembre 1980 [p.1-16 ] p.1- Editoriale , A qualcuno saltano i nervi ; p.1-p.16 - c.f. ( Candiano Falaschi) , Dopo il discorso di Bologna. Gli echi a Berlinguer confermano in pieno la crisi del tripartito. Aspro commento del giornale socialista che si schiera in modo acritico a difesa del governo Cossiga. Apprezzamenti di esponenti socialdemocratici e della sinistra DC. Elusivo intervento di Piccoli. Domani direzione DC
«l’Unità», 17 settembre 1980 [p.2] c.f. ( Candiano Falaschi) , Il dibattito politico dopo il discorso di Bologna. La sinistra DC: “Si può discutere sulle condizioni di Berlinguer”. Sorpresa per la reazione di Craxi. Oggi direzione della DC : punti caldi la FIAT, l’accordo Alfa Nissan e la Calabria. Tra i socialisti contrasti sul governo e sul metodo del Congresso
«Il Popolo», 16 settembre 1980 [pp.1-2] Editoriale , Remigio Cavedon, Berlinguer a Bologna La logica dello scontro; Alessandro M. Caprettini , Mentre l’azienda conclude un grosso accordo con Peugeot- trattative FIAT uno “spiraglio” ? ; Franco Foschi , i margini ci sono
«l’Unità», 18 settembre 1980 [p.2] Presa di posizione di De Martino nella polemica sul discorso di Berlinguer. “Nel PSI non lutti la pensano come Craxi “. Si andrebbe al “peggio” se i socialisti rinunciassero alla loro funzionedi stimolo e di avanzamento politico. Interventi di Signorile e di Saragat
«il manifesto», 16 settembre 1980 [p.1] Corsivo r.r. ( Rossana Rossanda ) , L’idea fissa ; Titolo: Santa pazienza degli operai di Torino che bloccano la fiat ma ancora non l’occupano mentre a Roma si negozia in segreto ; Articoli : lo.c. ( Loris Campetti ) , Gli operai di Lingotto aprono la seconda settimana FIAT : scioperano 8 ore, vanno alla “Stampa” e presentano i loro cinque punti; Vittorio Rieser, “Non va sottovalutato l’effetto che hanno avuto le lotte degli operai polacchi”. Intervista a un delegato delle carrozzerie, in FIAT dal 1967 ; s.bo. ( Stefano Bonilli) , Il nuovo faccia a faccia FIAT-FLM è ripreso dopo una giornata di incontri e negoziati ; corsivo Stefano Bonilli , e se la trattativa si facesse a mirafiori ?
«La Stampa»,16 settembre 1980 [p.5] m.tos. ( Marco Tosatti), Duri commenti al comizio che il segretario del PCI ha fatto a Bologna. Il PSI : “ IL discorso di Berlinguer peggiora i rapporti tra i partiti”. Secondo il “ Popolo”, organo della DC, si tratta di “ un salto indietro preoccupante”. Il segretario del PRI : “ Non c’è lottizzazione di maggioranza in materia di giunte difficili “
«La Stampa»,17 settembre 1980 [p.5] Marco Tosatti, Le dure critiche di Berlinguer al governo tripartito. Continuano le polemiche PCI-PSI. L’area Zac : non facciamo drammi. L’ “Unità” replica con veemenza ai socialisti. Oggi la Direzione DC affronta il problema del rapporto con i due partiti della sinistra. De Mita : “ Quello di Berlinguer è stato solo un comizio” . L’atteggiamento dei preambolisti
|
|
15 settembre |
Wojtyla ( Giovanni Paolo II ) parlando a Siena si appella a cattolici e non cattolici per la modifica della legge sull’aborto. L’ appello del pontefice suscita le immediate reazioni dei partiti laici. «La Stampa»,16 settembre 1980[p.9]
Lamberto Furno, Reazione fra i laici dopo il discorso di Siena. Scoppiano le polemiche dopo l’intervento di papa Wojtyla. Appello del pontefice per la revisione della legge. Fortuna ( PSI ) : “ Un attacco alla sovranità dello Stato”. Critiche anche di radicali e comunisti |
|
15 settembre |
Federazione CGIL-CISL-UIL – Riunione della segreteria «l’Unità», 16 settembre 1980 [p.6] Divergenze nel sindacato. Documento “ aperto” al Direttivo unitario
«La Stampa», 16 settembre 1980[p.2] Convocato il direttivo unitario per il 23 e 24 settembre. Divergenze nella CGIL-CISL-UIL “ esistono e le confronteremo”. L’intero ventaglio di opinioni – dice Ravenna- dovrà essere messo in luce”. Nei prossimi giorni riunioni separate delle tre organizzazioni
|
|
15 settembre |
Lunedì' 15 Settembre, sesto giorno C'è la Cassa integrazione a Mirafiori, Rivalta (esclusa la Delta), Lancia di Chivasso, Lingotto (per 1.800), Carrozzerie, Presse, Costruzioni stampi. Lancia San Paolo, ecc. A Lingotto, primo turno, alcuni propongono di andare all'articolazione della lotta. L'assemblea riconferma invece le 8 ore. Corteo interno, blocco dei cancelli. L'assemblea del secondo turno riconferma lo sciopero a oltranza. Vota cinque punti: 1. Ritiro immediato dei licenziamenti; 2. No alla mobilità esterna; 3. No alla Cassa integrazione a O ore; 4. Trattative a Torino; 5. Sciopero generale nazionale. Corteo che va alla Stampa e ne ottiene la pubblicazione. La sera, nuova sortita organizzata dei capi. Manifestazione esterna alla Lancia di Chivasso, con mantenimento dei presidi ai cancelli. Tre ore di fermata alla Delta di Rivalta. Blocco di Fonderie e Fucine alla Teksid. Fermate alla Meccanica 3 di Mirafiori, dove non c'è Cassa integrazione. La Pininfarina annuncia che chiederà la mobilità esterna per 500 operai eccedenti, un quinto della manodopera. A Pisa la Motofides (FIAT al 60 per cento) minaccia 200 licenziamenti su 1.000 dipendenti. Dopo i nuovi incontri separati con FLM e FIAT, il ministro Foschi dichiara che ci sono possibilità di riassorbimento della manodopera espulsa dalla FIAT. Il 15 la Flm accetta di affrontare il tema della «mobilità esterna». Gli operai chiedono forme di lotta più incisive, temono la resa sindacale. Il 17 settembre è indetto lo sciopero provinciale. Guida la mobilitazione il consiglio di fabbrica. Ha il pieno appoggio della Flm e dei sindacati regionali. Fausto Bertinotti all’assemblea che lancia lo sciopero afferma « come a Danzica si giocano a Torino non soltanto i destini degli operai licenziati e delle loro famiglie, non soltanto le questioni legate al salario e alle condizioni di fabbrica, ma anche il destino e il ruolo della classe operaia nel paese». Nella vicenda torinese Bertinotti , allora segretario regionale Cgil , coglie una contraddizione del sindacato, il dilemma fra il manifestarsi di una nuova centralità-protagonismo operaio , non solo in Italia, e il farsi istituzione del movimento sindacale. Fiat licenziamenti? No grazie
«l’Unità», 16 settembre 1980 [p.1-p.6-p.16] p.1-Titolo: Sono ripresi gli incontri sindacati-azienda al Ministero del Lavoro. Trattativa FIAT subito difficile ; p.1-p.16- Michele Costa, “ Il negoziato deve svolgersi qui, a Torino”. Il cartello sui cancelli di Lingotto. Sciopero. Storie di licenziamenti per “ assenteismo” ; Stefano Cingoilani, Sulla mobilità l’azienda non dà garanzie . Annunciato un accordo con la Peugeotper la produzione di un nuovo motore ; p. 6 - Michele Ruggiero, Molto difficile la mobilità dalla FIAT ai cantieri edili. Lo sostengono i sindacati torinesi. Teorico il calcolo di 30.000 nuovi posti grazieagli investimenti pubblici. In alcune aree tensione sul mercato del lavoro
«La Stampa», 16 settembre 1980[pp.1-2] Renzo Villare, Importante accordo industriale, mentre continuano gli incontri sindacali. FIAT- Peugeot lavoreranno insieme. Difficili le trattative per i 24 mila. L’intesa fra la Casa italiana e quella francese prevede la costruzione in comune di un motore rivoluzionario per i futuri modelli di bassa cilindrata. A Roma la FLM torinese ribadisce il no alla mobilità esterna dei lavoratori ; Sergio Devecchi , A Roma si discute sulle cifre ; Paolo Patruno , Riserbo e soddisfazione alla Peugeot. Parigi: l’accordo rafforza entrambi ; p.1- Mario Pirani, Scommessa europea ; p.2- Foschi : Perché è importante
«La Stampa», 16 settembre 1980 [ Cronaca di Torino p. 14] Francesco Bullo , Anche ieri bloccata tutta la FIAT auto la base operaia : “Trattiamo a Torino”. Il timore di essere scavalcati dal vertice espresso da una delegazione della Lingotto alla “Stampa”. Domani fermata di tre ore proclamata per i metalmeccanici, ma i lavoratori della FIAT sollecitano : Sciopero generale”. Pininfarica. “ Crescono 500” ( ma non si parla di licenziamenti) ; Pier Paolo Benedetto, Che cosa ne pensa la gente ; Marina Cassi, La crisi FIAT nelle barriere operaie : San Paolo. Si compra di meno e si spende con cautela e preoccupazione
Fausto Bertinotti, A partire dal caso Fiat. La contraddizione che abbiamo di fronte; 4Rs7 , Luciano Lama, Due esigenze: chiarezza e spirito di unità , «Rassegna sindacale», n. 36, 2 ottobre 1980 Proposta di documento al Comitato direttivo unitario, 23 settembre 1980 verificare …numero di Rassegna
|
|
16 - 17 settembre |
CGIL- Comitato direttivo. Relaziona Enzo Ceremigna sulle prospettive della ripresa sindacale, conclude Lama. Approvato un documento su tecnici, impiegati e quadri. Nelle conclusioni Lama , affrontando la questione FIAT, afferma che se l’azienda non recede dai suoi propositi di licenziamento si va allo sciopero generale. «Rassegna sindacale», n. 35, 25 settembre 1980Comitato direttivo Cgil, 16-17 settembre 1980, Prospettive della ripresa sindacale - Relazione Enzo Ceremigna, conclusioni Lama «Rassegna sindacale», n. 35, 25 settembre 1980Documento su tecnici,impiegati e quadri
«l’Unità», 18 settembre 1980 [p.6] Una forte e combattiva risposta dei lavoratori contro le minacce all’occupazione e le ambiguità governative. Lama : “ Se la FIAT non recede si va allo sciopero generale”.Il segretario generale della CGIL lo ha affermato ieri , concludendo i lavori del Comitato direttivo. Dal Nord al Sud la classe operaia ha segnato con la sua protesta fabbriche e piazze, nodi ferroviari e autostrade. Quelli dell’Alfa Sud partiti in massa verso Napoli. “ Nubi” sull’economia milanese
|
|
16-17 settembre |
Martedì 16 Settembre, settimo giorno Continua la Cassa integrazione. Rientrano però al lavoro alle Carrozzerie di Mirafiori la 127, la Lancia di Borgo San Paolo, 500 operai della Diesel alla Meccanica di Rivalla. A Lingotto continua l'oltranza. Corteo nel quartiere fino a corso Marconi. Al secondo turno, corteo interno che invita i capi a uscire. Poi blocco della stazione ferroviaria: breve discussione con i pendolari, molti dei quali hanno già scioperato nel corso della mattina. Perciò si decide di far passare i convogli, dopo un breve comizio. I lavoratori, dal treno, ripartono salutando a pugno chiuso. La sera, durante il picchettaggio, un lavoratore è ferito a freddo da un capo, uscito furtivamente dallo stabilimento. Quando arriva la polizia, vorrebbe arrestare alcuni picchettanti; poi però se ne va senza effettuare fermi. A Rivalla, alle 8,15 la dirczione mette senza lavoro i dipendenti "causa la mancanza di rifornimenti da Lingotto". In Verniciatura e Montaggio parte lo sciopero, fino al termine del turno. Alla Lancia di Chivasso, blocco totale delle merci. Tremila in assemblea. La lotta è diretta da un comitato misto di delegati e operai. Iniziative e comunicati sono adottati in comune dal CdF e da questo comitato di sciopero. A corso Marconi, sede degli uffici centrali FIAT, dove la FLM ha proclamato uno sciopero per tutta la giornata, folto picchetto fin dalle 4 del mattino. Molti dei picchettanti sono lavoratori in Cassa integrazione. A Mirafiori ['esecutivo del CdF si pronuncia per un indurimento della lotta. In Carozzeria gli operai della 127 bloccano per otto ore, con manifestazione e presidio ai cancelli. Corteo interno alle Presse. Lancia di borgo San Paolo: 4 ore di sciopero con assemblea. Ma l'assemblea decide di prolungare l'astensione dal lavoro fino al termine del turno. Anche a Villar Perosa i 400 dipendenti bloccano in maniera totale. Attivo regionale della FLM in via Porpora. Si afferma che non importa dove si svolgono le trattative, purché siano trasparenti e chiare ai lavoratori. Opposizione della V Lega Mirafiori. La FIAT annuncia l'accordo con la Peugeot: insieme produrranno "un motore rivoluzionario, per i modelli di bassa cilindrata a consumi ridottissimi". Alla vigilia della riunione del governo. La Malfa si pronuncia decisamente contro l'accordo Alfa-Nissan.
«l’Unità», 17 settembre 1980 [p.1-p.6-p.16] p.1-p.17- Bruno Ugolini , Mentre il negoziato al ministero del Lavoro è giunto a un punto morto. Fiat : cresce la combattività operaia. I sindacalisti oggi a Torino per riferire sulla trattativa. Ancora scioperi e cortei. Mobilitate tutte le sezioni comuniste. Ribadita da Chiaromonte la richiesta che le parti si incontrino a Torino. Ponte radio dal ministero al Festival dell’Unità. Mancano tuttora le garanzie sulla mobilità esterna. Riprendono gli incontri a Roma ; Stefano Cingolani, Raffica di “no” alle proposte della FLM
|
|
17 settembre |
DC- Direzione «La Stampa», 18 settembre 1980 [pp.1-2] l.f. ( Lamberto Furno) , Direzione DC: ha seguito la proposta di Piccoli all’area Zac. Anche i dorotei più disponibili verso la minoranza di sinistra. Difesa della centralità democristiana rispetto alle richieste del PSI. Invito agli amici di Bisaglia all’unità. Il segretario invita Cossiga a realizzare il programma coinvolgendo l’opposizione
|
|
17 settembre |
Il 17 settembre è indetto lo sciopero provinciale. Guida la mobilitazione il consiglio di fabbrica. Ha il pieno appoggio della Flm e dei sindacati regionali. Fausto Bertinotti all’assemblea che lancia lo sciopero afferma « come a Danzica si giocano a Torino non soltanto i destini degli operai licenziati e delle loro famiglie, non soltanto le questioni legate al salario e alle condizioni di fabbrica, ma anche il destino e il ruolo della classe operaia nel paese» . Mercoledì 17 Settembre, ottavo giorno Giornata di mobilitazione, con manifestazioni di zona presenti i segretari della FLM, Parla Pio Galli. Enorme la partecipazione, moltissimi giovani e donne. Gai promette lo scopero nazionale dei metalmeccanici e che, quando ci sarà l'ipotesi di accordo i dirigenti sindacali verranno a Torino per sottoporla a verifica Se i lavoratori, la rifiuteranno, non si firmerà. Molti striscioni e cartelli comunque, reclamano ancora la trattativa pubblica a Torino. Davanti alla Indesit, presenti anche i lavoratori di Rivalta parla Bentivogli. Tende soprattutto ad appoggiare chi vorrebbe la lotta articolata che - sostenuta qui dal CdF - trova tantissime resistenze nella base che vuole l'oltranza. Mattina parla in piazza Crispi. A Ivrea la manifestazione degli operai dell'Olivetti davanti all'Unione industriali. Altre iniziative alla Pininfarina, Ipra, ecc. Sa Desio arriva la notizia che I'Autobianchi ha deciso il blocco degli stock. Pomeriggio. Assemblee in quasi tutte le situazioni. Rivalta, Mirafiori Meccaniche e Presse passano all'articolazione (un'ora di lavoro all'inizio e alla fine del turno). A Lingotto comincia a circolare l'ideadi un comitato di sciopero Si decide anche di fare un documento da portare, il giorno dopo, alla riunione dei quadri sindacali al cinema Massimo, documento in cui si richiede la riunione di tutti i CdF FIAT per unificare l'iniziativa e le forme di lotta; la riunione, qualora la segreteria provinciale non la convocasse, potrebbe essere fatta a Lingotto o alla porta 5 di Mirafiori. Alla Regione ['assessore del Lavoro, Alasia, tiene una conferenza-stampa: non c'è spazio sul mercato del lavoro torinese – dice – per un'estesa mobilità. Il dirigente della Confindustria, Merloni, dichiara che la mobilità esterna è indispensabile e che ci vuole l'agenzia del lavoro.
«il manifesto», 17 settembre 1980 [p.1] Titolo : Sciopero generale oggi a Torino ; articoli : Stefano Bonelli , Le trattative sono di nuovo rotte ma nessuno lo vuole dire. La FIAT chiede la mobilità esterna e subito. Cioè licenziare 12.000 operai ; Loris Campetti , FIAT . I segretari FLM parlano in fabbrica. Tensioni contro le trattative di vertice. Oggi Torino sarà piena di operai. Ma tutti in strada ; Una Peugeot targata Torino; Partiti. Berlinguer vuol bloccare la marcia di Craxi verso Palazzo Chigi e mette nel conto anche le elezioni anticipate «il manifesto», 18 settembre 1980 [p.1] Titolo : Torino si è fermata e chiede che tutti si fermino: Sciopero generale Agnelli vuole 600 Miliardi, le commesse di stato, l'affondamento dell'alfa; articoli : Loris Campetti , Tutta la FIAT ha scioperato.I tre segretari FLM spiegano le trattative e dicono : “ non firmeremo nessun accordo se voi non lo approverete” ; s. bo ( Stefano Bonilli, FIAT. Le trattative sono bloccate ma la Fiat usa i licenziamenti anche su altri tavoli. Le confederazioni orientate verso lo sciopero generale ; Valentino Parlato , Seri ma non tranquilli ; Stefano Bonilli , Questo non dirlo
|
|
18 settembre |
Giovedì 18 Settembre, nono giorno A Mirafiori Carrozzerie continua lo sciopero di 8 ore e cosi' a Lingotto e alla Lancia di Chivasso, dove prosegue il presidio ai cancelli. Manifestazione di oltre 5.000 all'Unione industriali, anche con gli operai della Materferro. Al pomeriggio sì mantengono le stesse forme di lotta che al mattino. Nuovo corteo di Lingotto all'Unione industriali. Tentativo del collettivo dell'Autonomia di dirottare la manifestazione alla stazione centrale di Porta Nuova; non riesce. Concitato dibattito, davanti all'Unione industriali, tra operai della FLM e membri del collettivo. Riunione di quadri sindacali al cinema Massimo. Viene letta la richiesta di Lingotto per una riunione di tutti i CdF FIAT, sabato. La FLM nazionale proclama lo sciopero dei metalmeccanici per il 25. In Piemonte lo sciopero sarà generale di tutte le categorie. Aprendo il Comitato centrale della UIL, Benvenuto auspica il voto segreto, il referendum tra i lavoratori, un meccanismo di "codecisione" alla tedesca per aprire la strada della partecipazione operaia alle imprese. Il ministro Foschi annuncia di aver elaborato un piano per la soluzione della vertenza.
«il manifesto», 19 settembre 1980 [p.1] Editoriale , Michelangelo Notarianni , Non sono ostaggi , Titolo : Agnelli governa, Cossiga neanche regna. tremila operai di pomigliano a Roma. lo sciopero del 25 unirà Torino e Roma ; articoli : Loris Campetti, Sciopero a Torino in tutta la FIAT. I delegati discutono di sciopero generale e occupazione ; Rina Gagliardi , ALFA- NISSAN. Lo scontro FIAT-ALFA passa dentro tutti i partiti. Ora tutti pendono dalle labbra di Cossiga che non ce la fa a decidere; Giovanna Pajetta, ALFA NISSAN. Oggi gli operai di Napoli a Roma. La FLM “ Dobbiamo spuntarla all’Alfa e alla FIAT”
|
|
19 settembre |
Ciriaco De Mita, esponente dell’area Zaccagnini, in una intervista pone le condizioni per un riavvicinamento della sinistra alla maggioranza del «preambolo» : subito la formazione di un nuovo governo per bloccare l’egemonia del PSI e preparare le condizioni per un accordo con il PCI per un programma comune.
«La Stampa», 20 settembre 1980 [p. 2] a.rap. ( Alberto Rapisarda) , De Mita pone le condizioni al “ preambolo”. “Nuovo governo subito” chiede la sinistra DC. Per bloccare l’egemonia PSI e preparare l’accordo col PCI per un programma comune. PRI conferma l’appoggio a Cossiga
|
|
19 settembre |
UIL – Comitato centrale «La Stampa», 20 settembre 1980 [p. 2] Giancarlo Fossi , La UIL aggiorna la strategia dell’EUR. Benvenuto : “ Il sindacato deve governare la crisi”. “ Non possiamo lasciarci mettere fuori gioco”. Contro la minaccia all’occupazione “ Vi sarà una risposta ferma , che avrà conseguenze sui rapporti tra sindacato , imprenditori e governo “
|
|
19 settembre |
Venerdì 19 Settembre, decimo giorno A Mirafiori assemblee con i rappresentanti degli enti locali, al primo e secondo turno. Continuano alle Carrozzerie le 8 ore di sciopero. 6 a Meccaniche e Presse. Grande partecipazione ache di cittadini non operai, alle assemblee. Il sindaco Novelli afferma che se la FIAT manterrà i licenziamenti, il prossimo incontro con lui sarà dentro la fabbrica. Interviene Antonio Gil, operaio della SEAT, membro delle Comisiones obreras e militante della Liga comunista revolucionaria, la sezione spagnola della Quarta internazionale. Porta 1’appoggio della classe operaia SEAT e sottolinea il carattere unito della lotta operaia, che deve tradursi in concrete azioni comuni. Operai di Lingotto si recano quindi negli altri stabilimenti per invitare rappresentanti delle diverse fabbriche al loro CdF, che si terrà domani. Da Termini giunge la notizia che è stata bloccata la produzione della Panda e che è in atto un presidio ai cancelli. Foschi annuncia che se la FIAT licenzia si dimetterà. Si discute sulla sua bozza che però resta segreta. La FLM, dopo la riunione, ne nega addirittura l’esistenza. Torino, sera. Assemblea generale dei quadri operai della LCR. Antonio Gil informa che, alla proposta delle Comisiones obreras di inviare una folta delegazione.
«il manifesto», 20 settembre 1980 [p.1] Corsivo, Maramaldo , Se fossi cossiga – se fossi berlinguer – se fossi craxi ; corsivo r.r. ( Rossana Rossanda) , Il lavoratore immobile ; Titolo : L’occupazione della FIAT è questione di giorni – gli operai dell’alfa sud a palazzo Chigi ; articoli : Valentino Parlato , Agnelli voleva una vertenza aziendale. Gli operai torinesi l’hanno trasformata in crisi politica nazionale ; r.g. ( Rina Gagliardi ), Forse maxicomizio di Berlinguer a Torino ; g. l. , ALFA NISSAN. Operai di Pomigliano per tre ore nel cemtro di Roma. Urlano a Cossiga di non essere servo della FIAT e di sbrigarsi
|
|
20 settembre |
Sabato 20 Settembre, undicesimo giorno Al ministero del lavoro per tutta la mattina si svolgono incontri separati fra il ministro Foschi e la FLM e la FIAT. Successivamente gli esperti del ministero predispongono un “ documento tecnico” che, come spiega Pio Galli , segretario della FLM , non è una proposta di mediazione ma è semplicemente la sintesi delle diverse proposte presentate dai sindacati e dall’azienda al ministro. Solo a mezzanotte riprenderà la trattativa. Intanto la FLM in un suo documento chiede di stringere i tempi e lo sblocco delle trattative prima dell’inizio della settimana.
A Torino in programma un fitto calendario di iniziative in vista dello sciopero del 25 settembre Lingotto Consiglio di fabbrica aperto alla partecipazione di altre situazioni. Introduzione e replica rituali, di un esponente della segreteria provinciale FLM. Dibattito molto vivo tra chi vuole andare all'articolazione e chi pone invece l'esigenza di un ulteriore inasprimento della lotta con l'occupazione delle fabbriche Alcuni interventi pongono il problema dell'insufficiente strategia della FLM e l’esigenza della riduzione di orario a Parità di paga. Intervengono anche rappresentanti della Motori Avio, dell’IVECO e di Rivalla. 11 CdF si conclude con un documento che mantiene la proposta delle 8 ore per lunedì mattina ma rimette ulteriori decisioni al Consiglione di Mirafiori convocato per il pomeriggio.
«l’Unità», 21 settembre 1980 [p.6] m.v. ( Marcello Villari) , Si entra nel merito per superare le resistenze FIAT. Lo scoglio continua ad essere la mobilità. Galli fa il punto della situazione. Il ministro del Lavoro Foschi ha predisposto un “documento tecnico” presentato all’esame delle parti. La FLM piemontese “ Bisogna stringere i tempi” ; m.c. ( Michele Costa) , Piemonte giovedì grande sciopero
|
|
20 settembre |
Il presidente del Consiglio Francesco Cossiga autorizza il ministro delle partecipazioni statali Gianni De Michelis ( PSI ) a firmare all'accordo fra l’ Alfa e la Nissan, la casa automobilistica giapponese. «l’Unità», 21 settembre 1980 [p.1-p.16] Marcello Villari, L’Alfa Nissan si farà. Ambiguità del “ sì” di Cossiga. Minacciosa reazione della FIAT. Il presidente del Consiglio autorizza il ministro delle Partecipazioni Statali a varare l’accordo con la casa automobilistica giapponese. Il sì subordinato a condizioni poco chiare.
|
|
21 settembre |
Bettino Craxi, segretario del PSI, con un articolo su «L’Espresso» replica agli attacchi della DC e minaccia il ricorso alle elezioni anticipate nel caso la DC rompesse l’alleanza di governo «La Stampa», 21 settembre 1980 [p.5] Alberto Rapisarda , Monito del segretario del PSI contro “ manovre politiche”, Craxi : Elezioni anticipate se la DC rompe l’alleanza”. Galloni replica : “ Non può esserci dialogo costruttivo col soispetto che i socialisti mirino all’alternanza di sinistra, a ridurci al ruolo subalterno”. Invito a superare le chiusure rigide verso il PCI
|
|
21 settembre |
Donat Cattin chiude il Convegno di Forze Nuove. Il leader della corrente , ideatore del «preambolo» DC nei confronti del PCI, elogia il segretario del PSI e la sua politica. Riguardo alla presidenza del Consiglio a cui punta Craxi lo consiglia di attendere le elezioni politiche previste per il 1984. «l’Unità», 22 settembre 1980 [p.4] Giovanni Fasanella, Chiuso a Sain Vincent il Convegno di Forze Nuove. Donat Cattin elogia Craxi e lo consigli di attendere l’84. Nell’attesa va bene il governo Cossiga che è “operazione strategica di lungo respiro». Dura polemica con Andreotti definito “astro nascente della sinistra italiana”. Le trattative con l’area Zac
|
|
21 settembre |
Il segretario generale della CGIL , Luciano Lama , intervistato dall’ «l'Unità» afferma che la FIAT vuole colpire il potere del sindacato. Di fronte alle resistenze della casa automobilistiche appare necessario lo sciopero generale appare necessario. Affronta inoltre il tema della democrazia operaia, sottolineando come le contestazioni e le polemiche di luglio sono un esperienza traumatica da cui trarre insegnamenti e che sollecitano a sottoporre tutta la strategia sindacale al giudizio dei lavoratori . «l’Unità», 21 settembre 1980 [p.1-p.7] Stefano Cingolani, Non ci può essere governabilità senza la lotta e la partecipazione dei lavoratori. Lama: più democrazia per rinnovare il sindacato. La FIAT vuole colpire il potere degli operai. Le gravi colpe del governo. Ci vuole lo sciopero generale. Il dibattito con CISL e UIL. Sottoporremo tutta la nostra strategia al giudizio della base. I rapporti fra comunisti e socialisti. L’unità sindacale [intervista a Luciano Lama- testo]
|
|
21 settembre |
Domenica 21 Settembre, dodicesimo giorno Alla Lancia di Chivasso prosegue il blocco totale dei cancelli. Il comitato di lotta riceve Toledano e Gii della SEAT e Góte Kilden, dell'esecutivo sindacale della Volvo-camion di Gòteborg, membro della sezione svedese della Quarta Internazionale. La discussione viene trasmessa attraverso gli altoparlanti a circa cinquecento operai e alle loro famiglie che stanno attendendo lo spettacolo organizzato per solidarietà da un gruppo di animazione
|
|
22 settembre |
Prosegue la Cassa integrazione con le stesse modalità del lunedì precedente. A Lingotto 8 ore di sciopero su entrambi i turni. Sotto la pioggia dopo il primo turno, corteo che fa uscire gli impiegati dalla filiale di corso Bramante. Breve comizio agli impiegati da parte di una giovane operaia. Poi si va alla Framtek di via Genova invitando ad una assemblea. Ma il CdF preferisce mantenere le forme di lotta articolate. Alla Teksid scioperi a scacchiera bloccano la produzione di tutto il gruppo. A Rivalta la FIAT dichiara senza lavoro la Delta, in Verniciatura e Lastroferratura. Il Montaggio sciopera dalle 8 alle 11 il primo turno e dalle 16,45 in poi il secondo. Alla Lancia di Chivasso, nonostante la Cassa integrazione continua il presidio dei cancelli. Alla IVECO, 3 ore di sciopero alla SOT e alla Ricambi Al secondo turno, un corteo blocca il lungostura Lazio. Foschi riceve i presidenti delle amministrazioni torinesi e della regione Novelli, Maccari ed Enrietti. Poi Lama, Camiti e Benvenuto che hanno appena incontrato Galli, Bentivogli e Mattina. Cossiga riceve l'amministratore delegato della FIAT Cesare Romiti.
«La Stampa», 23 settembre 1980 [ cronaca di Torino p. 12] Francesco Bullo, Il consiglione di Mirafiori ( 800 delegati) riunito a porte chiuse al cine Smeraldo. Occupazione come ultima spiaggia. Questa estrema ipotesi subordinata a una serie di “ se” e manifesti , all’andamento delle trattative romane, all’atteggiamento del ministro , all’eventuale ricorso a Cossiga. Intanto si prepara lo sciopero di giovedì ( i giornali torinesi non saranno in edicola). Il PCI preme l’acceleratore : comizi , dibattiti , manifesti , venerdì Berlinguer parla in piazza San Carlo ; Carlo Novara, Le fermate nelle fabbriche . Alla Lingotto , Mirafiori , Lancia , hanno lavorato solo gli impiegati per preparare le paghe . Adesioni allo sciopero generale ; Guido J. Paglia , La confessione di due capisquadra della Lingotto. “ Sciopero va bene , il blocco no molti lo fanno di malavoglia “. “ Per chi non aderisce , sputi e minacce all’uscita “, “ Il 60% dei nostri uomini ha un doppio lavoro “. “ I licenziamenti non li approvo ma chi boicotta la produzione o rifiuta la fabbrica dovrebbe andarsene “ ; In Consiglio l’eco degli incontri romani. Novelli : “ Non ho mai detto di voler occupare la fabbrica “. Precisa : “ Ho soltanto ribadito che la giunta è dalla parte degli operai”. Aggiunge : “ Mi auguro che queste ore portino consiglio a tutti“; c.ga. , I riflessi del caso Fiat sull’estesissima “ rete “ dell’indotto . In decine di fabbriche a Moncalieri crescono i timori per la crisi- auto. Ma il sindacato dice : “ Il quadro non è drammatico , la nostra struttura produttiva è molto diversificata”. La situazione azienda per azienda. Richiesta manodopera , netta flessione
|
|
|
La guerra Iraq - Iran |
|
|
«l’Unità», 23 settembre 1980 [p. 2]
«l’Unità», 24 settembre 1980 [p. 2]
«l’Unità», 25 settembre 1980 [p. 2]
«l’Unità», 26 settembre 1980 [p. 2]
|
|
|
Le dimissioni del governo Cossiga |
|
23 settembre |
La Camera dei deputati respinge le pregiudiziali di costituzionalità al «decretone» avanzate dall’opposizione . Per evitare la discussione dei 90 articoli del provvedimento e degli emendamenti presentati il governo pone la fiducia a cui seguirà il voto a scrutinio segreto sul testo come approvato dalle commissioni . Passa la fiducia : 329 sì , 264 no. Mezz’ora dopo , a scrutinio segreto , il decreto di politica economica è bocciato: 298 voti contrari e 297 voti a favore , un solo voto di scarto. Una trentina i franchi tiratori. Si dimette il governo Cossiga. Commenta Craxi: « Il Pci ha riservato al governo a partecipazione socialista un trattamento del tutto speciale e straordinario, fino al tentativo di sopravanzare perfino i sindacati , presentandosi come l’unico e vero interprete , rappresentante e aspirante signore della classe operaria…un ‘impostazione dogmatica, accademica, molto lontano dalla realtà».
«l’Unità», 23 settembre 1980 [p. 2] g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara) , Oggi in aula riprende la battaglia sul provvedimento economico. Super decreto: PCI e Sinistra indipendente propongono il voto sull’incostituzionalità. Analoghe iniziative annunciate da altri gruppi. Il governo cederà alle pressioni in atto ponendo la questione di fiducia ? Spagnoli, Colonna, Rodotà, Minervini motivano l’opposizione all’abuso della decretazione d’urgenza
«l’Unità», 24 settembre 1980 [p.1-p.15] p.1-p.15 - Giorgio Frasca Polara, Nelle prime due votazioni sul decretone economico. Clamoroso alla Camera : il governo senza maggioranza si salva soltanto per un voto. Decine di franchi tiratori. Sulla pregiudiziale di merito si è avuto un voto di parità : 267 sì e 267 no. Una trentina i voti contrari al governo provenienti dalla maggioranza. Il Consiglio dei ministri si era spaccato sull’imposizione della fiducia ; p.1- Natta : governo e maggioranza ne traggano le conclusioni
«l’Unità», 26 settembre 1980 [p. 1-p.15] p.1- Di Giulio : Decisione estremamente grave ; p.1-p.15- g.f.p. ( Giorgio Frasca Polara), Il governo Cossiga in agonia paralizza il Parlamento. Posta la questione di fiducia per nascondere la crisi della maggioranza . “Decisione rischiosa” afferma la sinistra. Pietro Longo: “Il governo sopravviverà poco”
«l’Unità», 27 settembre 1980 [p. 1-p.17] c.f. ( Candiano Falaschi) , Alla Camera la questione di fiducia e l’approvazione del decretone. Oggi due voti per un governo traballante
«il manifesto», 24 settembre 1980 [p.1] Titolo : La fiat respinge la mediazione del governo tutto è pronto per sciopero e occupazione ; Giovanna Pajetta , Domani un grande sciopero dei metalmeccanici e sciopero generale il 2 ottobre ; Rina Gagliardi, Governo. Cossiga allo sbando. Sei voti appena per superare il primo scoglio del superdecreto
|
|
23 settembre |
CGIL-CISL-UIL Direttivo unitario. |
|
23 settembre |
Cassa integrazione con le modalità del martedì precedente. Lingotto. Al primo turno l'assemblea conferma l'oltranza. Numeroso corteo alla stazione di Porta Nuova, con volantinaggio ai treni e lettura di un comunicato sindacale dagli altoparlanti deila stazione. Poi delegazione in regione dove si chiede il rinvio di bollette della luce, del gas, del telefono e un intervento degli enti locali per ottenere un rinvio e una dilazione del pagamento degli affitti. Al secondo turno, corteo che giunge ai confini di Nichelino con speakeraggi che chiedono la solidarietà della popolazione. Volantinaggio ai negozi. A Mirafiori il picchetto sbarra l'accesso alla fabbrica di impiegati e dirigenti. In Carrozzeria gli operai della 127 si riuniscono in assemblea e decidono lo sciopero fino alla fine del turno. Alla Materferro tre ore di sciopero e blocco di corso Orbassano. A Porosa fermata totale. Alla Lancia di borgo San Paolo, sciopero di 8 ore. A Rivalta, 4 ore di sciopero alla Delta in Verniciatura e al Montaggio. 60 operai della Lastroferratura sono dichiarati senza lavoro. Lavorano invece gli impiegati. Alla Lancia di Chivasso, dove prosegue il blocco dei cancelli, gli operai partecipano al consiglio comunale. Alla Teksid due ore di sciopero alle Fonderie e alle Fucine, 4 a Crescentino. AII'IVECO due ore di sciopero ai telai, 3 a Spa Stura; nel pomeriggio corteo alla RAI. La FIAT annuncia il raddoppio del capitale sociale: "Con questo - si dichiara - la famiglia Agnelli smentisce nei fatti presunti disimpegni della FIAT", Al direttivo CGIL-CISL-UIL proposte differenziate sulle funzioni del sindacato nella crisi. Dissensi anche sullo 0,50 per cento. Tutti però sono per un "ancoramento alla linea dell'EUR".
«il manifesto», 24 settembre 1980 [p.1] Titolo : La fiat respinge la mediazione del governo tutto è pronto per sciopero e occupazione ; Giovanna Pajetta , Domani un grande sciopero dei metalmeccanici e sciopero generale il 2 ottobre ; Rina Gagliardi, Governo. Cossiga allo sbando. Sei voti appena per superare il primo scoglio del superdecreto
«La Stampa», 24 settembre 1980 [ cronaca di Torino p. 14] Carlo Novara , Domani la manifestazione di protesta per il caso FIAT. Così lo sciopero generale. Si svolgerà in tutto il Piemonte , per 4 ore , contemporaneamente alla fermata ( 8 ore ) dei metalmeccanici . Pullman e treni porteranno a Torino i Lavoratori di tutto il Nord. Quattro cortei , Carniti e Mattina parleranno in piazza San Carlo ; Modalità dello sciopero ; Dopo una sosta a Porta Nuova gli operai hanno affollato la sala del Consiglio. Corteo dal Lingotto va alla Regione. “ Dilazione per luce , gas e telefono “ . All’arrivo dei lavoratori è stata sospesa la seduta . Una delegazione si è poi incontrata con presidente , giunta e capigruppo . Impegno ad appoggiare le richieste dei sindacati ; Anche ieri scioperi e cortei ; I sindacati analizzano la crisi del settore. Cassa integrazione per 17 mila in 136 fabbriche indotto auto. Hanno complessivamente 32 mila dipendenti. In settembre ci sarebbe stato un aumento di 9 mila iscritti nelle liste di disoccupazione ; Una seduta del Consiglio dedicata ai loro problemi. Gli operai Lancia protagonisti al Palazzo Civico di Chivasso . “ Chiediamo agli amministratori di presentarsi , con tutti i colleghi del circondario , ai cancelli della fabbrica per solidarizzare con gli operai “ ; Gli artigiani : “ La crisi ci strangola le aziende ci pagano dopo sei mesi “ ; Panda e A112 interviene il pretore ; Giuliano Dolfini , Disagio di un “ piccolo capo “. Lavora alla Lancia di Torino , in un reparto senza problemi : “ La vertenza da noi non è sentita da tutti , molti scioperano per timore
|
|
24 settembre |
La lotta alla FIAT - Mercoledì, quindicesimo giorno Assemblea con le forze politiche sulla pista a Mirafiori. Un delegato della Carrozzeria, Liberato Norcia, dice no alla mediazione Foschi per la Cassa integrazjone a 0 ore per tremesi. Così Marchesane, del CdF Lingotto. Poi tocca ai politici e spesso è contestazione. L'esponente della DC (Garocchio) non riesce a parlare. Fischi e slogan quando interviene Cicchitto, che appare decisamente un esponente del PSI al governo e non tanto la sinistra di quel partito. In Marco Boato non si riconosce Lotta Continua ma il Partito Radicale, di cui è deputato: contestato duramente anche lui. E siccome se ne esce con un: "Ma è questa la vostra democrazia?" la dose di fischi aumenta. Seguiti invece con interesse gli interventi per il PCI (Minucci), per il PdUP (Castellina), per DP (Calamida), per la LCR (Caforio). Stessa scena, più o meno, il pomeriggio. Solo Boato rettifica: "Fischiate pure; questa è democrazia" e anche per lui c'è qualche applauso. I lavoratori IVECO vanno alla Stampa, bloccano via Roma, reclamano una corretta informazione. Organizzata dall'intercategoriale donne di Torino, manifestazione, la sera, a Rivalta. Si sentono operatrici sindacali e operaie sulla condizione femminile, sulla donna in fabbrica, sulla famiglia e sulle istituzioni, su come organizzare le donne per la manifestazione di sciopero, domani. Si decide lo striscione "A casa non si torna". Spettacolo, con Franca Rame. Nel corso della giornata, sempre a Rivalta, ci sono stati vari cortei, fino alla vicina Indesit e picchettaggi che hanno sbarrato l'entrata impiegati. Il direttivo delle confederazioni decide per il 2 Ottobre lo sciopero generale nazionale di 4 ore. La sera, il telegiornale accusa: tortissimo assenteismo all'Alfa-sud. Punte del 40 per cento a casa. Un telegramma della direzione alla FLM. La FLM stigmatizza gli assenteisti.
«il manifesto», 25 settembre 1980 Titolo : O ggi gli operai occupano la FIAT. non si fidano di Cossiga né di chi si fida di lui. la trattativa si trascina equivoca e incerta. chi pensa che possa uscire qualcosa di buono ? ; articoli : Loris Campetti , Dal nord vanno a Torino, la mattina in piazza S. Carlo, la sera negli stabilimenti. Aspra assemblea con i partiti ieri a Mirafiori ; Rina Gagliardi , Governo : Cossiga tenta un’estrema ( e improbabile) mediazione sulla FIAT . Velenoso avvertimento di Craxi alla DC ; corsivo Rossana Rossanda, se Danzica strizza l’occhio a Torino
|
|
|
Sciopero dei metalmeccanici |
|
25 settembre |
Sciopero generale nazionale dei metalmeccanici, generale di tutte le categorie in Piemonte. Centomila manifestanti a Torino. Mattina, anche se spesso interrotto da slogan per lo sciopero generale intercategoriale, per le 35 ore, per l'occupazione delle fabbriche può concludere senza eccessiva difficoltà. Forti i fischi, più forti slogan quando prende la parola Carniti. Le mani si alzano per chiedere che lo sciopero generale sia di 8 ore. Chiude in fretta e furia, sotto la crescente contestazione, specie della base del PCI e degli operai della LCR. Questi ultimi, appena Carniti è sceso ed è stata data l'indicazione di scioglimento del comizio, salgono sul palco e intonano, ripresi da molti lavoratori: "Né mobilità, né licenziamenti/occupiamo gli stabilimenti" e "Ci piace di più un governo in tuta blu". A Napoli manifestazione del Centro-Sud. Parlano Pio Galli e un delegato di Mirafiori. Anche qui grossa partecipazione, caratterizzata dalla forte presenza dei disoccupati. Sempre a Torino, al cinema Smeraldo, riunione del Consiglione di Mirafiori aperto alle altre situazioni. Molto accesa la discussione. Più interventi sottolineano che la proposta Foschi non può essere un punto di riferimento; che così com'è la trattativa è un bluff. Si tratta di far pesare la forza operaia: viene fori riproposta l'occupazione delle fabbriche. Morese tenta di dimostrare che non c'è contraddizione tra la proposta Foschi e la Cassa integrazione a rotazione. Sabattini determina col suo intervento l'esito dell'assemblea, teorizzando che il rifiuto della mediazione Foschi porterebbe il sindacato all'isolamento: è necessario che, se rottura ci deve essere, sia la F IAT a operarla. Viene cosi' votato a maggioranza un documento che vede nella proposta di Foschi – contestata dalla maggior parte degli interventi – una base accettabile di discussione e che riconferma "forme di lotta estreme" nel caso che la FIAT non accetti la mediazione (a proposito di Danzica, di trattativa pubblica e di comportamenti trasparenti: non solo questa mozione non sarà mai pubblicata ma è praticamente impossibile ritrovarne il testo integrale). Sull'Unità appare un appello di operai della Lancia di Chivasso per il coinvolgimento di tutti i giovani nella lotta. Sarà sottoscritto da altri CdF e avrà l'adesione di FGCI, FGSI, PdUP, DP, MLS, GIOC (giovani cattolici), LCR. La stesura finale {vedi appendice} sarà frutto di un utile dibattito soprattutto tra i rappresentanti della FGCI e quelli della LCR. A Roma, conferenza-stampa della FIAT. Annibaldi e Romiti affermano: chiedendo la mobilità esterna, chiediamo solo l'applicazione del contratto (vedi in appendice l'art. 4); se la FLM non ci sta, licenziamo. Agnelli va da Cossiga. Qualche ora prima, è partita una lettera di Agnelli ai dipendenti, per dimostrare la bontà della mobilità esterna La commissione Lavoro della Camera in una mozione approva come base di accordo la proposta Foschi. Votano a favore anche Boato (PR) e Gianni (PdUP).
«l’Unità», 26 settembre 1980. [p.1-p. 15] Bruno Ugolini , grande risposta operaia alla sfida della fiat - Centomila in piazza a Torino - Clima teso e fischi durante il comizio - Oggi Berlinguer ai cancelli della Fiat - L'azienda invia 80.000 lettere «personali» ai dipendenti per isolare il sindacato; a.d. m. la camera unanime la fiat receda dai licenziamenti - Una risoluzione impegna il governo « a utilizzare tutti glistrumenti a sua disposizione » - Richiamo di Foschi all'art.41 della Costituzione – L’intervento di Napolitano
«l’Unità», 26 settembre 1980. [p.6] Luigi Vicinanza , dal nord al sud forte monito alla fiat – Trentamila in piazza a Napoli –operai “garantiti” e disoccupati ; Michele Costa , dalla liguria , dalle marche “ insieme per contare di più” ; insieme agli operai fiat di termoli tutto il basso molise
«il manifesto», 26 settembre 1980 Titolo : Centomila operai a torino manifestano contro il golpe bianco della famiglia Agnelli. l’occupazione della FIAT diventa il laboratorio di una nuova linea operaia ; articoli : Loris Campetti , “ Sciopero generale subito, e di otto ore. E occupazione” . Fischi a Carniti, indirizzati alle confederazioni. Grande tensione fra gli operai ; Giovanna Pajetta, FIAT. Gli uomini di Agnelli : “ Cossiga è debole, Foschi non esiste, finora siamo stati troppo signorili, i 14 mila se ne devono andare e presto” ; Valentino Parlato, Un giorno di crescita ; Rina Gagliardi , Governo. Craxi sospinge Cossiga a porre la fiducia sul superdecreto. Martedì il voto. Sempre più forte l’aria di crisi
«La Stampa», 26 settembre 1980 [pp.1-2] Sergio Devecchi, La delegazione dell’aziensa tiene una conferenza stampa aRoma. Fiat : “ SE si rifiuta la mobilità restano solo i licenziamenti”. “ La mobilità esterna non significa passare dalla fabbrica al marciapiede: i lavoratori restano sempre dipendenti FIAT”. “ chiedimao l’applicazione del contratto che il sindacto si rifiuta di rispettare”. A tarda sera il presidente Cossiga ha ricevuto Agnelli e Romiti. Si prepara un decreto legge per congelare l’occupazione ?
|
|
25 settembre |
Alla Camera il presidente del Consiglio Francesco Cossiga, temendo i franchi tiratori all’interno della maggioranza, pone la fiducia sull’artico unico di conversione del decreto legge sulle misure economiche.
«l’Unità», 26 settembre 1980 [p.-p.15] p.1- Di Giulio : decisione estremamente grave ; p.1-p.15- g.f.p. , ( Giorgio Frasca Polara), Il governo Cossiga in agonia paralizza il Parlamento. Posta la questione di fiducia per nascondere la crisi della maggioranza. “ Decisione rischiosa” afferma la sinistra PSI. Pietro Longo : “Il governo sopravviverà poco “
«La Stampa», 26 settembre 1980 [pp.1-] Alberto Rapisarda, Con le misure economiche si gioca la sorte del governo. Cossiga chiede la fiducia sul decreto : il voto domani. I DC erano contrari, ma il presidente del Consiglio ha ceduto alle pressioni di socialisti e repubblicani. Berlinguer propone un patto di alleanza con il PSI ; Aldo Rizzo, Nebbia all’orizzonte
|
|
|
Berlinguer ai cancelli della FIAT |
|
26 settembre |
Enrico Berlinguer intervista a «La Repubblica» «l’Unità», 26 settembre 1980 [p.3] Un’ampia intervista del segretario del PCI alla “Repubblica”. I “punti “caldi” del mondo e la politica italiana. Berlinguer risponde
«Stampa Sera», 26 settembre 1980[p.2 ] Governo, crisi internazionale : intervista al segretario PCI . Berlinguer ai socialisti . “ Trattiamo uniti con la DC”
«La Stampa», 27 settembre 1980[p.6 ] m. tos. , In un’intervista, il segretario PCI aveva invitato il PSI a un accordo. La proposta di Berlinguer lascia freddi i socialisti : “ Meglio soli”. Balzamo la ritiene un ritorno al frontismo, inaccettabile. Silenzio della segreteria. Soltanto la sinistra del PSI la giudica positiva. Dura polemica per un Convegno sull’ Afghanistan
|
|
26 settembre |
La lotta alla FIAT - Venerdì', diciassettesimo giorno Nella mattinata il segretario del PCI Enrico Berlinguer parla a migliaia di lavoratori a Mirafiori, a Rivalta, e a Lingotto, alla Lancia. Alle 11 è alla porta 5 delle Carrozzerie . Alla domanda del delegato Norcia, che gli chiede cosa farà il PCI se la fabbrica sarà occupata, risponde che la deciisone spetta agli operai e vi sarà il totale appoggio del PCI alle loro decisioni degli operai.
«l’Unità», 27 settembre 1980 [p.1-p.17] p.1-p.3- Berlinguer fra gli operai. “Lotteremo insieme a voi fino in fondo. Nessun licenziamento”. Forte appello all'unità dei lavoratori . I calorosi incontri ai cancelli dello stabilimento con migliaia di operai, tecnici, impiegati - Ieri sera il comizio in piazza San Carlo [ resoconto di Bruno Ugolini ] p.1- Berlinguer replica ai falsi di Piccoli
«l’Unità», 28 settembre 1980 [p.1-p.15] Giorgio Frasca Polara, Il discorso del segretario del PCI a Torino, in piazza San Carlo . Il caso Fiat venti ore prima. Berlinguer : non saranno» gli operai a pagare la crisi Rinnovato impegno dei comunisti a sostegno della dura lotta dei lavoratori - ”Nonvogliamo scavalcare nessuno. Siamo qui per portare la nostra mobilitazione e la nostragrande forza politica” L'esigenza di avviare una nuova politica. economica [ nota - il resoconto è pubblicato dopo la caduta del governo Cossiga il 27 settembre e la sospensione dei licenziamenti per tre mesi da parte della FIAT ]
«l’Unità», 27 settembre 1980 [p.3] Berlinguer fra gli operai. “Lotteremo insieme a voi fino in fondo. Nessun licenziamento”. Forte appello all'unità dei lavoratori . I calorosi incontri ai cancelli dello stabilimento con migliaia di operai, tecnici, impiegati - Ieri sera il comizio in piazza San Carlo [ resoconto di Bruno Ugolini ] p.1- Berlinguer replica ai falsi di Piccoli
«La Stampa», 27 settembre 1980[pp.1-2] pp.1-2- Sergio Devecchi, Mancano dieci giorni all’inizio dei licenziamenti. FIAT: se ne occupa il governo la dura sfida di Berlinguer. Il presidente del Consiglio invita le parti a tenersi pronte per riprendere i contatti. Forse oggi nuovo incontro. Piccoli definisce “ avventurista” la posizione dei comunisti che si dichiarano pronti ad appoggiare l’occupazione dell’azienda. Carniti : “ Il PCI non si illuda di prevaricare il sindacato” ; p.2- Renzo Villare , Intervento di Luca Montezemolo al convegno di Stresa. La FIAT polemizza con il PCI : “ La crisi è anche colpa sua” . “ Nel ’74 ha costretto l’azienda a privilegiare l’occupazione al di là della reale esigenza del mercato” – Di Capua : “ Solo nell’85 la domanda in Europa ritornerà ai livelli del ’79 , ma sul piano dell’occupazione risulteranno in eccesso circa 130 mila lavoratori “. Massaccesi richiama il sindacato sull’assenteismo all’Alfa
«La Stampa», 27 settembre 1980[ cronaca di Torino p.14] Pier Paolo Benedetto, Francesco Bullo, Berlinguer con gli operai e , alla sera, comizio in piazza San Carlo. Il PCI gioca la carta FIAT : “ Decidere subito, o Cossiga se ne deve andare”. I punti chiave ribaditi ai cancelli di Rivalta ( dove c’era folla), Mirafiori, Lingotto, Lancia ( dove ce n’era molto meno). Far presto , se le trattative falliscono la lotta diventerà più dura “ e il modo lo deciderete voi”. In caso di occupazione la lotta diventerà più dura i comunisti la sosterranno anche economicamente ; Carlo Novara, Un grido d’allarme dell’Associazione piccoli imprenditori. Il “blocco” della produzione alla FIAT paralizza oltre un migliaio di imprese. Aumenta il ricorso alla “cassa” : 348 casi a fine luglio oggi 3230 ( 1724 a zero ore). Crisi di liquidità. Ai sindacati : “ Garantire il posto di lavoro, non “quel ‘posto’ a tutti i costi” ; ro.re. , L’aspra agitazione dei lavoratori della FIAT. Settore auto 15° giorno la paralisi continua. Ieri sono rimaste bloccate anche le fonderie officina Teksid. Bolcchi stradali a Carmagnola. Stabilimenti dove s’è lavorato ; Marina Cassi, Che dice la gente in questi giorni difficili ? Da un tram all’altro, spezzoni di discorsi, affanni e timori. “ Non prenderemo una lira”. “ Licenzieranno noi ragazze”. “Manderanno via gli assenteisti”. “ Per Torino sarà un disastro” ; Un forno in pericolo è salvato da operai. Alla Teskid sospeso il picchettaggio hanno scongiurato l’esplosione ; In un comizio alla Lancia. Critiche sindacali per la lettera FIAT. “ Un inganno, ci impone nuove strategie”. Sì all’incontro in Regione ; La Lega delle Cooperative “ Mobilità, ma garantita”
|
|
|
A Lingotto gli operai iniziano a predisporre servizi di vigilanza nel caso di occupazione della fabbrica, A Rivalla numerosi cortei interni . Uno di questo raggiunge a palazzina degli impiegati e li fa uscire tra fischi e ironici applausi, qualche sputo, All'IVECO assemblea di tre ore al secondo turno. A maggioranza passa la proposta Passa in maggioranza la proposta che se Mirafiori occuperà lo stesso farà l'IVECO. |
|
27 settembre |
Sabato 27 Settembre, diciottesimo giorno
Tra sabato 27 e la domenica 28 la Cgil preme sui dirigenti sindacali torinesi e sui delegati più rappresentativi per sospendere il blocco dei cancelli e rientrare in fabbrica per valutare con i lavoratori come affrontare la nuova fase. Le divergenze nel sindacato non si fanno dibattito pubblico , Carniti autocriticamente : « Ci siamo limitatati a nascondere tra le “mura domestiche” una situazione di divisione che, se resa pubblica, avrebbe potuto creare imbarazzo sociale e politico». Le divisioni non sfuggono alla Fiat . Nel già ricordato libro intervista a Pansa Cesare Romiti affermerà: «Il sindacato italiano, in quel tempo, si stava scardinando. Ed era anche una babele di linguaggi diversi e di decisioni contraddittorie. I vertici romani sostenevano una cosa, le federazioni un'altra, gli organismi provinciali un’altra ancora. Il “Consiglione” di Mirafiori faceva di testa sua, le leghe della Flm marciavano per conto loro…. Che fine può fare un sindacato così? Va al tappeto da solo».
A Lingotto si riunisce con Giatti il CdF. All'ordine del giorno è la discussione sull'occupazione. La relazione e alcuni interventi propongono una versione piuttosto rigida, che limita molto una vasta partecipazione operaia. Dopo una discussione sulle implicazioni politiche e tecniche viene proposto un comitato diviso in commissioni politica, di vigilanza e per i contatti con la stampa. Opposizione (di minoranza) a questa proposta; al di là dei compiti, tecnici, il comitato potrebbe diventare la vera direzione dell'occupazione. Questa opposizione non è presa in considerazione; ma in realtà nei giorni successivi sarà proprio il comitato ad assumere l'esclusiva direzione a Lingotto. Alle 15, sul decretone, cade il governo Cossiga. Alle 17, la FIAT annuncia la sospensione, per 3 mesi, dei licenziamenti. Romiti parla di ricorso alla Cassa integrazione. CGIL, CISL, UILM e FLM ritirano lo sciopero generale. All'Alfasud sono licenziati per assenteismo 22 operai e 3 impiegati. La FLM minaccia di ritirare la copertura al CdF.
|
|
|
Le dimissioni del governo Cossiga |
|
27 settembre |
Camera – Discussione sul disegno di legge di conversione del decreto legge 30 agosto 1980 n.503 , concernente disposizioni in materia tributaria e misure dirette a frenare l’inflazione, a sostenere la competitività del sistema industriale e ad incentivare l’occupazione e lo sviluppo del Mezzogiorno ( C. n. 1984). Il Governo pone la questione di fiducia sull’approvazione dell’articolo unico del ddl, che è approvata con 329 voti a favore e 264 contrari . Dopo solo mezz’ora , a scrutinio segreto, il provvedimento è respinto : 298 voti contrari e 297 voti a favore. Una trentina di deputati della maggioranza , nel segreto dell’urna , hanno votato contro. Si dimette il governo Cossiga. Dopo tre ore dalle dimissioni del governo la direzione Fiat , « per spirito di responsabilità», sospende i licenziamenti per tre mesi e conferma la cassa integrazione per 24 mila lavoratori . La segreteria nazionale CGIL_ CISL- UIL revoca lo sciopero generale di 4 ore programmato per il 2 ottobre . Il PCI torinese fa affiggere sui muri della città un manifesto: «Vittoria operaia. Caduto il governo. Ritirati i licenziamenti». Nelle stesse ore, i sindacalisti dei metalmeccanici torinesi respingono ogni possibilità di trattare. Una divaricazione. Alla cautela dei vertici si contrappone l’intransigenza dei metalmeccanici.
Testo
VIII Legislatura Camera dei deputati Seduta n.213– 27 settembre
«l’Unità», 28 settembre 1980 [pp.1-2- p.6- p.15] pp.1-2 – c.f. ( Candiano Falaschi ) , Il ministero Cossiga costretto alle dimissioni dopo l’ennesima sconfitta in Parlamento. Il governo travolto dal suo fallimento. Almeno 30 voti contrari dalle file del tripartito. Pertini rientra : da domani le consultazioni. Dichiarazione di Berlinguer. Reazioni emotive di PRI e PSI. Vaghi accenni di Forlani a nuove soluzioni [ titolo prima pagina ] ; Editoriale , Alfredo Reichlin , Un bene per il Paese ; La Camera boccia il decretone ; p.1- p.15 - s. ci. ( Stefano Cingolani) , Sospesi i licenziamenti. È un primo grande successo. La lotta operaia ha costretto l’azienda a riaprire con la FLM . Il clamoroso annuncio tre ore dopo le dimissioni del governo. La casa torinese accetta la strada proposta dai sindacati : cassa integrazione per 24 mila, prepensionamento, blocco del turn-over. Dichiarazioni di Novelli e Gianotti . CGIL-CISL-UIL revocano lo sciopero generale ; p.6- Le proposte FLM erano realistiche. La prova ? Il dietrofront della FIAT. Ieri, in mattinata, conferenza stampa dei dirigenti sindacali. Le misure che hanno permesso di evitare i licenziamenti. Bentivogli : sarebbe stato strano se Berlinguer non fosse andato a Torino ; Gli operai della Lingotto Dopo Berlinguer vengano anche gli altri. Risposta a Piccoli e a sindacalisti ; Un intervento del vice-sindaco di Torino sulla crisi aziendale “ Esistono delle alternative ai licenziamenti ; Alfa Sud : “ assenteisti licenziati. Nuovo Consiglio di fabbrica ? Domani le lettere a 22 operai e 3 impiegati. FLM : chiediamo rigore, ma pretendiamo limpidezza. Il sindacato potrebbe togliere copertura all’attuale CdF
«La Stampa», 28 settembre 1980 [pp.1-2-p.4] Titolo : Una sola giornata due colpi di scena nella vita politica ed economica del Paese. Ore 14,30 : si dimette il Governo Cossiga. Ore 16,30 : sospesi i licenziamenti FIAT. Dopo il voto di fiducia, ottenuto a larga maggioranza, oltre 30 “ franchi tiratori” hanno bocciato il “ decretone” costringendo Cossiga a dimettersi. Oggi il presidente del Consiglio da Pertini. Caso Fiat : la decisione valida per 3 mesi. Revocato lo sciopero generale ; Aldo Rizzo, Ultima imboscata ; pp.1-2- Alberto Rapisarda , Per un solo voto ; Emilio Pucci , Il decretone è decaduto : che cosa accadrà. La lira torna in pericolo. Attese misure immediate ; p.1-p.4- Sergio De Vecchi, Integrazione per 24 mila ; Mario Pirani, Una tregua preziosa ; p.2- Titolo pagina : Crisi di Governo in un grave momento per l’economia ; g.fe. , Chi è il franco tiratore ? Dubbi sospetti e ipotesi. Contro Cossiga avrebbero votato una trentina di deputati della maggioranza. La caccia a colpevole comincia dopo la bocciatura del governo ; Ennio Carretto , Colombo, Bisaglia e Pandolfi d’urgenza in Italia dagli USA. I tre ministri erano a New York e Washington per una serie di incontri politici e economici. L’ambasciatore Gardner : “ Non vogliamo interferire” ; Il comunicato del governo ; Piccoli: inqualificabile l’uso del voto segreto ; Il PCI : siamo disposti a aiutare gli sconfitti ; Craxi : la più odiosa manovra alla Camera ; Spadolini : mai ci fu tanta irresponsabilità ; p.4- Il ministro sulla decisione della FIAT . Foschi : un atto di distensione ; Giuseppe Zaccaria, Venticinque dipendenti hanno già ricevuto la lettera. Alfasud. I licenziati saranno 400 ? L’FLM non difende gli assenteisti. “Nessuno si batterà in difesa di posizioni indifendibili”. Molti “ assenteisti cronici” sono accusati di privilegiare il doppio lavoro. L’azienda non fornisce altri chiarimenti «La Stampa», 28 settembre 1980[ cronaca di Torino p. 14] Titolo pagina : La sospensione dei licenziamenti FIAT ha colto di sorpresa la gente, sindacati, politici, industriali. Adesso la città tira il fiato e riflette ; Francesco Bullo, Poco ottimismo nei sindacati ; Simonetta Conti, Roberto Reale, Imprenditori : “ Il nodo resta la mobilità” ; Le reazioni della chiesa torinese : È motivo di speranza ; Renato Rizzo, Marina Cassi, Le reazioni all’annuncio dell’azienda: animi più distesi dopo un settembre d’angoscia. “Questa tregua è come una boccata d’ossigeno ma l’autunno diventa solo un po’ meno grigio”. Stupore e sollievo per la decisione della FIAT, però i commenti a caldo sottolineano che la situazione rimane grave. “ Speriamo che in tre mesi si riesca a trovare un accordo”. “La battaglia non è ancora terminata”
«il manifesto», 28 settembre 1980 [p.1]Titolo : Cossiga rovesciato dai franchi tiratori per far fuori di rimbalzo i socialisti. agnelli sospende subito i licenziamenti. bene se la lotta operaia domina la crisi male se riaprisse l’intesa fra DC e PCI ; articoli : Rina Gagliardi , Prima la fiducia palese, dopo venti minuti la sfiducia segreta. Il PCI esalta il suo successo e ripropone alla DC un ‘opposizione “ diversa”; FIAT. Agnelli sospende i licenziamenti e accoglie la proposta Foschi. Il sindacato revoca lo sciopero generale ; Valentino Parlato, un successo del Berlinguer torinese
|
|
28 settembre |
Enrico Berlinguer parlando a Catania, tracciato un bilancio delle dimissioni del governo e della lotta alla FIAT , che considera successi dell’iniziativa operaia e del PCI , rivendica la necessità di una partecipazione del partito al governo del Paese. «l’Unità», 29 settembre 1980 [pp.1-2] Berlinguer a Catania trae un primo bilancio delle dimissioni del governo e della lotta alla FIAT. La lezione della caduta di Cossiga. Non è possibile governare la crisi senza la forza e le idee del PCI. Due successi che recano l’impronta della nostra lotta e che aiutano la causa dell’unità. Il nostro impegno a fianco degli operai Fiat . La questione del nuovo governo. I compiti del Partito comunista nel Mezzogiorno e in Sicilia
|
|
28 settembre |
La lotta alla FIAT - Domenica, diciannovesimo giorno
Dopo la decisione della FIAT , la FLM regionale discute sulle nuove forme di lotta da adottare. Si rivendica di spostare la trattativa sindacati- azienda a Torino
«l’Unità», 29 settembre 1980[p.1-4] Bruno Ugolini , Dopo il primo importante successo. Per la FIAT ora urge una trattativa rapida. Si discute delle forme di lotta ; Michele Costa, Davanti ai cancelli con gli operai della Lancia
|
|
29 settembre |
l presidente della Repubblica, Sandro Pertini, inizia le consultazioni per il conferimento dell’incarico per la formazione di un nuovo governo.
«La Stampa», 30 settembre 1980 [ pp.1-2] pp.1-2 - Alberto Rapisarda , Pertini ha cominciato ieri le consultazioni. Piccoli a Craxi e Spadolini : “ Non cediamo Palazzo Chigi” ; p.2- Pertini consulta oggi i leaders DC e PCI. “ Situazione difficile dovrò meditare”. Ieri ha sentito gli ex presidenti della Repubblica Saragat e Leone, quindi i presidenti di Senato e Camera, Fanfani e Nilde Jotti. Soltanto Saragat ha rilasciato dichiarazioni : un governo con la più larga maggioranza democratica possibile”. Smentita l’ipotesi che il Cossiga II si presenti alle Camere ; Giuseppe Fedi, Il PCI per un governo “meno pericoloso”. I socialisti : cos’è questa pericolosità. I comunisti sostengono che non spetta a loro indicare formule. Badano soprattutto ai programmi. L’ “Avanti!” polemizza con Berlinguer. Domani si riunisce la Direzione del PSI
|
|
29 settembre |
La lotta alla FIAT - Lunedì, ventesimo giorno
Riunione alla sede della FLM dl coordinamento del Gruppo Fiat A Lingotto, all'assemblea del primo turno, spaccatura tra CdF, che propone di mantenere l'oltranza, e settori dell'assemblea che sono per l'articolazione. Si decide infine di mantenere le 8 ore fino a mercoledì, quando nelle altre situazioni ci sarà il rientro dalla Cassa integrazione e si potrà quindi decidere una forma di lotta unitaria. Confermata l'oltranza al secondo turno e corteo interno. Sciopero di 8 ore alla Delta di Rivalta. La FIAT mette a senza lavoro i pochi che non scioperano. A Mirafiori, 8 ore di sciopero alla 127 e agli Enti centrali. Alla Teksid, bloccate per 8 ore Fonderie. Fucine e Crescentino. Si lavora invece ad Avigliana e a Carmagnola. Alla Lancia di Chivasso prosegue il presidio ai cancelli. Alla Lancia di Borgo San Paolo, sciopero fino a fine turno. All'IVECO, dove si lavora ai Telai e alla Ricambi, treore di sciopero articolato. La FIAT afferma che solo a Termini Imerese, oggi, la produzione è quasi regolare. A Desio il pretore Rambolà condanna i picchetti all'Autobianchi, reclama la fine del blocco degli stock. Condanna anche "mandanti e istigatori". Minaccia l'intervento della forza pubblica. L'ufficio personale Alfasud annuncia che i licenziamenti per assenteismo dovrebbero diventare 500. Guarino, segretario regionale FLM, dice che gli va bene purché quei lavoratori siano rimpiazzati da nuovi assunti, Incontro informale di Sabattini, Morese e Veronese a Torino con la FIAT. Decisione di riprendere l'indomani ma nel frattempo la FIAT non dovrà annunciare la Cassa integrazione.
«l’Unità», 30 settembre 1980[p. 6] Titolo pagina : La sospensione dei licenziamenti : un primo risultato, si apre una fase nuova ; Bruno Ugolini , A Torino una lotta intelligente che pesi anche a Roma ; Michele Costa, La FIAT ha incassato il colpo e reagisce male ma nelle fabbriche continua la mobilitazione. In una conferenza stampa Annibaldi attacca con parole pesanti Berlinguer e il sindacato. Vorrebbe decidere unilateralmente i nomi dei 24 mila lavoratori da collocare in CIG. Incontro tra azienda e FLM per stabilire la modalità del negoziato
«Stampa sera», 29 settembre 1980 [cronaca p. 4] Si decidono le modalità con cui proseguire le agitazioni. Alla FIAT oggi ancora assemblee. Per la FLM la mobilitazione continua. Convocato per il pomeriggio alle 15 il Coordinamento dell’intero Gruppo. Domani mattina riunione di tutti i consigli di fabbrica di Mirafiori, che è stata allargata a rappresentanze di altri stabilimenti
«Stampa sera», 29 settembre 1980 [cronaca p. 5] Oggi pomeriggio all’ FLM di via Porpora riunione del coordinamento sindacale del Gruppo. Continua il blocco degli stabilimenti FIAT nonostante la sospensione dei licenziamenti
«La Stampa», 30 settembre 1980[ pp.1-2] Sergio Devecchi, La cassa integrazione per 24 mila dal 6 ottobre per tre mesi. Continuano blocchi e scioperi alla FIAT dopo la sospensione dei licenziamenti. L’azienda definisce “ incredibile” questa situazione. Oggi si terrà l’assemblea di 1500 delegati
|
|
30 settembre |
Il capo dello Stato conclude le consultazioni. La DC non fa proposte rispetto all’incarico , anche se è noto che due sono i possibili candidati : Arnaldo Forlani e Flaminio Piccoli. Il segretario del Psi, Bettino Craxi, sembra una conferma del tripartito con l’esclusione socialdemocratica, non esclude il ricorso alle elezioni. Si annuncia una difficile Direzione socialista. In aperto contrasto con la linea del segretario la sinistra. Enrico Berlinguer dichiara che il PCI è pronto a partecipare da un governo di svolta e pone come inderogabili condizioni per la valutazione di ogni futuro governo un nuovo indirizzo di politica economica e una « pubblica moralità».
«l’Unità», 1 ottobre 1980[p. 1-p.16] p.1- “ Indirizzi economici e pubblica moralità i banchi di prova” [ dichiarazione di Berlinguer - testo] p.1-p.16 - Nette dichiarazioni di Berlinguer dopo il colloquio con il presidente della Repubblica. Pronti a partecipare ad un governo di svolta. Divisioni nella DC che non fa nomi . Anche nel PSI si riapre un confronto di linea ; Candiano Falaschi, Pertini ha concluso le consultazioni : nella giornata di domani forse l’incarico. Craxi e Spadolini vorrebbero una riedizione del vecchio tripartito. La posizione del PSDI ; Antonio Caprarica , La sinistra socialista chiede lo slittamento del Congresso. Dure critiche all’azione del tripartito. Il valore del rapporto con i comunisti. Una piattaforma per risolvere la crisi
|
|
30 settembre |
In seguito alla non conversione in legge e l’apertura della crisi decadono i decreti sulle misure anti-inflazione previste dal governo.
«La Stampa», 1 ottobre 1980 [ p.1] Titolo : Drammatici risultati di un durissimo scontro tra le forze politiche. Economia paralizzata : decadono i decreti su Iva e oneri sociali. Benzina 700 lire. Il governo non è riuscito a recuperare tre mesi di lavoro. Le misure anti-inflazione non sono più valide da oggi. Nel Sud pericoli per l’occupazione. Il ministro Reviglio : “ L’aumento dell’inflazione adesso sarà pari a uno scatto di contingenza” ; Editoriale , Vittorio Gorresio , I cocci rotti ; Eugenio Palmieri , Cossiga chiede al Parlamento di convalidare gli atti sino al 30 settembre. Si tenta di correre ai ripari con l’assenso di tutti i gruppi ; Mario Pirani , Ma si può salvare il salvabile ? La Malfa : “ Lo dica l’opposizione “ [ intervista a Ugo La Malfa ]
|
|
30 settembre |
La lotta alla FIAT - Martedì, ventunesimo giorno
Proseguono gli scioperi. Mentre è in corso la trattativa con i sindacati la FIAT comunica che saranno posi in Cassa integrazione a zero ore 22.884 lavoratori fino alla fine dell'anno. In alcune situazioni sono affissi gli elenchi con i nominativi . Appresa la notizia il « Consiglione» riunito al Teatro Nuovo , un’ Assemblea molto partecipata, decide per i presidi a tutti i cancelli e invita i sindacati nazionali a promuovere uno sciopero generale. Alle porte e ai vari stabilimenti si estendono i presidi. Numerosi i cortei interni e le assemblee di reparto.
Lingotto, primo turno: un grosso corteo recupera le difficoltà del giorno precedente. Quando arriva la notizia della Cassa integrazione si decide di aspettare le decisioni del Consiglione che si deve riunire al teatro Nuovo. Sul secondo turno si sciopererà 8 ore. Una riunione conferma il comitato già eletto. Ha inizio il presidio. La riunione del Consiglione era stata ritardata per l'arrivo delle comunicazioni di Cassa integrazione. Si decide l'immediato presidio di tutti i cancelli e si reclama lo sciopero generale (anche la mozione di questo Consiglione è irreperibile). Mirafiori, Carrozzerie: assemblee dentro ai cancelli, quindi inizio del presidio. Alle Presse e alle Meccaniche il presidio comincia al secondo turno. A Rivalta erano proclamate 4 ore di sciopero. Se ne fanno 8. Cortei con gli operai che sventolano le lettere di sospensione. Inizio dei presidi. Alla Lancia di Chivasso il presidio prosegue. Alle Lancia di Borgo San Paolo e Verrone, sciopero di 8 ore. Villar Porosa e Acciai scioperano per 2 ore. All'IVECO, 3 ore di sciopero per reparto al primo turno, con il presidio ai cancelli. La partecipazione è però modesta. Nel pomeriggio i presidi coinvolgono anche FIAT-Avio e Energia. A Desio, la FIAT ritira il direttore affermando che gli operai hanno estromesso tutti gli altri dirigenti. Chiaromonte, per il PCI, difende la proposta Foschi "già accettata dalla FLM". La segreteria della CGIL-CISL-UIL annuncia che se la FIAT intende di fatto espellere migliaia di lavoratori si andrà allo sciopero generale.
«l’Unità», 1 ottobre 1980[p. 1-p.6] p.1- p.6 - Bruno Ugolini , Grave provocazione dell’azienda che invia 23 mila lettere di sospensione mentre era in corso la trattativa con i sindacati. Gli operai presidiano i cancelli della FIAT. La Federazione CGIL-CISL-UIL : adesso si ripropone lo sciopero generale. Colpiti dal provvedimento membri del Consiglio di fabbrica , donne e comunisti. La lettera a dipendenti degli stabilimenti di Cassino , Termoli , Sulmona , Firenze e Vado Ligure . “ Una scelta contro il sindacato , una sfida non solo ai lavoratori ma a tutto il Paese ; Dichiarazione di Chiaromonte [ testo ] ; m.v. ( Marcello Villari) , La nota dei sindacati ; p. 6- Michele Costa , La serrata all’ Autobianchi di Desio accresce la tensione
«Stampa sera», 30 settembre 1980 [cronaca p. 6] g. d. s. , Gruppi di lavoratori sosteranno giorno e notte davanti ai cancelli . La FLM decide il “ presidio” degli stabilimenti ; La situazione di stamane
«La Stampa»,1 ottobre 1980[ p.1] Sergio Devecchi , L’azienda definisce “ irresponsabile” l’atteggiamento del sindacato. La Fiat annuncia la cassa per 22.884 la FLM decide di presidiare i cancelli «La Stampa», 1 ottobre 1980[ cronaca di Torino p.12] Francesco Bullo , Cassa integrazione a zero ore ( tre mesi ) per 21.515 della FIAT auto e 1369 della Teksid. Così la notizia arriva tra 1500 sindacalisti . Riuniti al Nuovo , aspettavano che i “ nazionali” riferissero sul contatto con l’azienda. A un tratto circola la voce : “ La FIAT ha messo fuori gli elenchi” . Il vertice delibera : “ Presidiare subito le fabbriche , lunedì porteremo dentro tutti i sospesi” . La FIAT : “ le misure non sono premessa di licenziamento “ ; Giuseppe Sangiorgio , Riunioni straordinarie della giunta in Comune e del Consiglio regionale. Il sindaco in volo da Colonia. Enrietti incontra i sindacati ; Carlo Novara , Solidarietà con i lavoratori FIAT non rompiamo il fronte unitario ; I 22.884 interessati alla Cassa integrazione [ tabella ] ; Pier Paolo Benedetto , È scattato ieri pomeriggio il presidio degli stabilimenti. Cordoni di operai davanti ai cancelli vietato l’accesso a mezzi e materiali. Nessun incidente. Gli impiegati di Mirafiori escono tra i fischi. In giornata l’azienda ha avviato procedure di licenziamento per 5-6 persone per “ comportamento scorretto” ; Adriano Provera , Perché il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria. Pininfarina e Bertone spiegano “ Senza scorte, non c’è lavoro “. “ Subiamo le conseguenze della crisi. Se la FIAT si ferma, toccherà anche a noi” . Alle linee del Fiorino e della 124 spider mancano i pezzi ; Quali le possibilità occupazionali ? Insediata commissione del Comune. Positivi commenti dei vari gruppi : “ Finalmente potremo dare un contributo concreto, facendo luce sul mercato del lavoro”
«il manifesto», 1 ottobre 1980 [p.1] Titolo : La famiglia Agnelli affigge liste di 22.884 proscritti. Picchetti operai dentro e fuori la fabbrica predispongono il controllo degli impianti ; articoli : Loris Campetti , La FIAT scrive una lettera, anzi due. Metà dei proscritti non sono in cassa integrazione ma prelicenziati. È la mobilità secondo Agnelli ; g.p. ( Giovanna Pajetta) , FIAT. Oggi a Torino i segretari nazionali della FLM. Lama, Carniti e Benvenuto negano lo sciopero generale ; Rossana Rossanda , chi avrà più filo ? ; Rina Gagliardi , La crisi come battuta di caccia: la preda è craxi, le mute sono nella DC, nel PSDI, nel PCI (e altrove)
|
|
1 ottobre |
PSI – Direzione.
«l’Unità», 2 ottobre 1980[p. 1-p.19] p.1-Titolo : Pertini convoca stamane per l’incarico un esitante Forlani. Craxi dimette la Direzione per ridimensionare la sinistra ; p.1-p.19 - Candiano Falaschi, Il presidente della DC stamane al Quirinale. Quale tipo di “confronto”: una lettera di Galloni al nostro giornale ; Antonio Caprarica, Il Congresso è stato rinviato ma il segretario socialista punta ad assicurarsi subito una maggioranza di due terzi
«La Stampa»,1 ottobre 1980[ p.2] Giuseppe Fedi , Oggi Signorile chiederà il rinvio del Congresso. La sinistra PSI polemica con Craxi ripropone l’alternativa con il PCI. “ è semplicistico liquidare come frontista la proposta di Berlinguer” . Movimenti interni : Achilli vuole confluire nel gruppo di Lombardi , Aniasi sempre più vicino alla maggioranza , forse si scioglie la corrente di De Martino
«La Stampa», 2 ottobre 1980[ p.1] Alberto Rapisarda , Il presidente vuole accelerare i tempi della crisi. Pertini ha convocato Forlani. Si è dimessa la Direzione PSI. Domani il Comitato centrale eleggerà la nuova Direzione, che confermerà Craxi. Signorile non sarà più vicesegretario. Gli uffici importanti alla maggioranza. Stamane incarico al presidente DC ; Aldo Rizzo , Governo a tre
«La Stampa», 5 ottobre 1980 [ p.2] Alberto Rapisarda , Signorile : “ Ha una concezione bonapartista del partito”. Si sfogano gli sconfitti del PSI dopo il blitz compiuto da Craxi
|
|
1 ottobre |
La lotta alla FIAT - Mercoledì, ventiduesimo giorno
A Torino lunga riunione, sette ore, fra Confederazione sindacale e FLM nazionale, regionale e provinciale. Al termine di decide per lo sciopero generale , data e modalità saranno fissate dal direttivo CGIL-CISL- UIL del 5 ottobre. A Mirafiori anche le Meccaniche e le Presse adottano le 8 ore di sciopero, con presidio. Assemblee di chiarificazione sulla situazione si tengono alle Carrozzerie. Parla Gialli. Al fungo delle Meccaniche il relatore è Balli. A Rivalla si entra, si bloccano tutte le linee e poi tutti ai cancelli. Un lavoratore che minaccia di lanciarsi da un'autogru se non gli sarà revocata la Cassa integrazione viene convinto dagli altri, dopo ore, a desistere. Assemblea con De Alessandri. Al Centro ricerche di Orbassano inizio del blocco con presidio. In tutte le situazioni si tengono assemblee, la determinazione operaia di non cedere è fortissima. I presidi sono ovunque molto folti. Corteo all'IVECO al centro tecnico DEL. In seguito a questo corteo, peraltro pacifico, la FIAT invierà due lettere di licenziamento. Assemblea a Mirafiori: Angelo Caforio denuncia il carattere di rappresaglia della lista di Cassa integrazione e lo dimostra - rispondendo più tardi a domande dei giornalisti - con il caso della Verniciatura dove, su 5 delegati della Finizione 127, uno è stato licenziato e quattro sono in Cassa integrazione; e con l'esempio della cellula LCR Mirafiori, messa in Cassa integrazione al 70 per cento. Gli enti locali incontrano la FIAT chiedendo il ritiro del provvedimento unilaterale. Il presidente della regione, Enrietti, definisce il ruolo degli amministratori come quello di "mediatori istituzionali". L'Avanti! se la prende con il PCI "perché è stato trionfalista".
«l’Unità», 2 ottobre 1980[p. 1-p.3-p.19] p.1-p.19 - FIAT : in fabbrica anche i 23.000. Si va verso lo sciopero generale. Foschi annuncia e poi in serata fa smentire una e riconvocazione delle parti. Assemblee per preparare la seconda fase della lotta. Il Direttivo unitario fisserà la data della giornata di lotta nazionale [ articoli di m.v ( Marcello Villari e Bruno Ugolini ] ; p.3- Massimo Cavallini , Lotte, sofferenze, conquiste di uno dei ventitremila. Lalettera che scrivo ad Agnelli
«La Stampa», 2 ottobre 1980 [ p.2] Sergio Devecchi, Anche ieri a Torino fabbriche presidiate ma senza incidenti. FIAT se continuerà il blocco ricorreremo al magistrato. CGIL-CISL e UIL ripropongono lo sciopero generale se l’azienda non darà garanzie sui criteri della Cassa. I fornitori : se la FIAT non produce anche noi dovremo sospendere i lavoratori ; Mario Pirani, I punti della partita auto
|
|
2 ottobre |
La lotta alla FIAT - Giovedì, ventitreesimo giorno
Arriva alla porta 5 di Mirafiori il pullman dell'ATM, affittato a prezzo politico per farne il centro di coordinamento. Un grande Marx viene dipinto e affisso davanti alla palazzina. Assemblea con Bentivogli e Serafino. A Lingotto viene organizzata, nel piazzale interno delle Carrozzerie, la mensa popolare a prezzo politico. All'IVECO l'assemblea decide 7 ore di sciopero, 1 di lavoro e presidio, che durerà fino all'ultimo giorno. Continuano, dappertutto, i presidi. Mattina parla a Rivalta e Galli a Chivasso. Galli, Mattina e Bentivogli chiedono i criteri con cui sono state compilate le liste. Affermano che le forme di lotta devono consentire di resistere il più a lungo possibile. Assemblee e presidi anche alla Teksid. Dalla Materferro, corteo per borgo San Paolo. Arrivano notizie di blocchi e cortei da Termini lmerese, Sulmona, Firenze, Vado Ligure. Esce sui quotidiani la pubblicità antisciopero della FIAT. I tipografi del Corriere della Sera impongono che ugual spazio, in una pagina a fronte, sia dato a una contropubblicità sindacale. La FIAT fa un esposto alla procura perché valuti i contenuti delle disposizioni sindacali in materia di presidi. L'Unione industriali denuncia, in una lettera agli associati, il comportamento illecito dei sindacati. Per la prima volta, un gruppo di capi - tra cui il direttore - tenta lo sfondamento di un picchetto, alla Teksid di Carmagnola. Sono messi in fuga. Alle Frattocchie, seminario del PCI sull'organizzazione sui luoghi di lavoro. Assenti giustificati i lavoratori FIAT. La relazione afferma che il PCI ha 1.140 sezioni operaie e 3.300 cellule in fabbrica.
«La Stampa», 3 ottobre 1980 [ cronaca di Torino p. 14] Continuano i presidi alle fabbriche , si moltiplicano gli incontri tra politici , sindacalisti e lavoratori . La Regione invitata a organizzare nuovi posti di lavoro in Piemonte. Nel dibattito in Consiglio questa sollecitazione è venuta dalla DC , dal PSI , dal PSDI e dal PRI. Il PLI : “ è legittima l’azione a tutela del posto di lavoro , è doveroso , per l’azienda , garantirsi produttività e competitività internazionale “ ; Pier Paolo Benedetto , Carlo Novara e Giuseppe Sangiorgio , La FLM s’interroga ( non senza incertezza) su sciopero , occupazione e forme di lotta . Mattina ( UIL ) , Bentivogli ( CSIL ) , e Galli (CGIL) hanno parlato a Rivalta , Mirafiori e Lancia di Chivasso . Tutti d’accordo che la “ strategia di resistenza “ sarà lunga. Il timore di “ inutili fughe in avanti “ e di “ strumentalizzazioni ; Terzo giorno tranquillo di presidi ; Una lettera dell’Unione industriali ai 2600 associati. “ Con questi sistemi è in gioco la credibilità del sindacato “. “ L’atteggiamento della FLM mette in discussione l’opinione di chi crede che i conflitti sociali possano essere superati con la ragionevolezza “ ; Si è barricato mercoledì pomeriggio a 30 metri di altezza. A Rivalta da 30 ore un operaio minaccia di gettarsi dalla gru . Padre di 4 figli. “ Non mi muovo se non revocano la sospensione dal lavoro” . Vano finora ogni tentativo di convincerlo a scendere ; Una pubblicità della FIAT e un comunicato sindacale ; La CISNAL ricorre al pretore. Per “ comportamenti antisindacali” della FIAT nella messa in Cassa integrazione dei 22.884 dipendenti ; Flessibilità o assistenza ? Il presidente del Comitato piccola industria , Aldo Ravaioli : “ Una controversia in cui l’ala più intransigente del sindacato e l’azienda vanamente discutono da mesi , pagando prezzi spaventosi ; Teksid : incidenti
|
|
3 ottobre |
La lotta alla FIAT - Venerdì, ventiquattresimo giorno
Continuano i presidi, numerosi, davanti alle fabbriche. Radio lotta, notiziario registrato e trasmesso da auto con trombe, da oggi, al centro di coordinamento FLM Mirafiori-Rivalta-Lingotto, annuncia che al Centro ricerche di Orbassano continua il presidio dello stabilimento. Alla Materferro, mentre proseguono il blocco, i lavoratori del primo turno organizzano una manifestazione nel quartiere di borgo San Paolo. La FLM organizza un presidio in via Garibaldi e a porta Palazzo, per spiegare alla popolazione la lotta dei lavoratori FIAT. Lucio Magri, per la direzione del PdUP, incontra i lavoratori davanti ad alcuni stabilimenti. Le direzioni di Chivasso e Cassino vengono ritirate dalla FIAT. A Termini Imerese viene denunciato il CdF. I direttori di tutti gli stabilimenti denunciano con nomi e cognomi i partecipanti ai presidi. Fine delle trattative separate Foschi-FIAT e Foschi-sindacato. Di nuovo tutti attorno allo stesso tavolo. La commissione Barattieri consegna a Bisaglia il piano auto: prevede l'esigenza di nuovi modelli, il decongestionamento del Nord a vantaggio di uno sviluppo nel Sud, la mobilità interna e quella esterna e la riduzione dell'assenteismo.
|
|
4 ottobre |
La lotta alla FIAT - Sabato, venticinquesimo giorno
In tutti gli stabilimenti prosegue il presidio ai cancelli. Al centro di coordinamento FLM della porta 5 arrivano messaggi di solidarietà (tra gli altri quelli del nuovi sindacato Solidarnosc della FIAT polacca, di 8.000 delegati delle Comisiones obreras di Catalogna, della CGT e della CFT francesi e della Federazione sindacale europea). A Bruxelles e Waterloo i lavoratori belgi della FIAT scioperano per solidarietà e bloccano le vetture che Agnelli ha richiamato sul mercato italiano. In via Garibaldi e a porta Palazzo proseguono i presidi di informazione della città sulla lotta dei lavoratori FIAT. Anche a Orbassano presidio di informazione, al supermercato Conti. Presidi molto numerosi all'IVECO. A Lingotto, la sera, proiezione del film "Bronte" con la partecipazione di centinaia di abitanti del quartiere. A Chivasso, riunione del CdF con una delegazione comunale che si impegna a sottoporre alla Giunta una proposta per ridurre del 50 per cento il prezzo della refezione scolastica e dei nidi, per la gratuità della prescuola e del doposcuola, per dilazionare di 3 mesi il pagamento dei riscaldamenti, per stanziare un'altro fondo di solidarietà con i lavoratori in lotta, l'ATM e lo IACP si dichiarano disposti a confrontarsi con il sindacato per il rinvio delle bollette; l'ENEL e la SIP dichiarano che non possono decidere su scala torinese, che serve un'autorizzazione centrale da Roma. Grande partecipazione di operai e cittadini alle discussioni che si tengono per tutto il giorno alla porta 5. II coordinamento donne FLM, l'Intercategoriale CGIL-CISL-UIL, l'UDI, il Collettivo giuridico e il Bollettino donne cominciano la distribuzione di un appello firmato da Camilla Ravera, Camilla Cederna, Bianca Guidetti Serra, Natalia Aspesi, Lisa Foa, Franca Rame, Giovanna Marini, ecc. contro l'espulsione delle donne dalla fabbrica. Gli studenti del D'Azeglio e dell'ITIS Grugliasco convocano per lunedì alla Camera del lavoro un'assemblea di tutti i comitati studenteschi per organizzare la solidarietà. La FLM torinese chiede ai quotidiani di pubblicare gratuitamente degli annunci pubblicitari per rispondere alla pubblicità di Agnelli. Pajetta incontra gli operai del PCI allo Smeraldo. Dichiara che non andrà ai presidi "per impedire altre strumentalizzazioni". Vittorio Merloni dichiara all'Espresso di volere una seconda Repubblica "di tipo inglese" (cioè col re? Mah!), All'Alfasud la FLM chiede una più severa regolamentazione del sistema di visite fiscali.
«La Stampa», 5 ottobre 1980 [ pp. 1-2] pp. 1-2 - Sergio Devecchi , Momenti importanti per la vertenza che dura da un mese. Oggi il vertice FIAT- sindacati. Domani la cassa per i 23 mila. Da Foschi s’incontrano la delegazione dell’azienda guidata da Romiti e i tre leader Lama , Carniti e Benvenuto. La FLM conferma : “ Domani portiamo in fabbrica i lavoratori sospesi “ ; p.2- Comunicati e polemiche sulla pubblicità FIAT
«La Stampa», 5 ottobre 1980 [ pp. 1-2] pp. 1-2 - Luca Giurato , Improvvisa leggera schiarita nel pessimismo della crisi. Forlani parla con Craxi forse governo a quattro. Verrebbero esclusi i liberali. I socialdemocratici entrerebbero inizialmente nella maggioranza , poi nei ministeri dopo il Congresso socialista. Craxi a casa di Pertini : il presidente avrebbe svolto opera di moderazione. Spadolini condivide le posizioni del PSI ; p.1- g. san. ( Giuseppe Sangiorgio ) , Zanone : non ci vogliono ? Si saprà chi è settario ; Vittorio Gorresio , Voto segreto o no ? Tiratori sotto accusa ; p.2 – Giuseppe Fedi , Un quesito per politici e costituzionalisti dopo la caduta di Cossiga. Il voto segreto è mezzo di sabotaggio o difende l’autonomia dei deputati ? Spadolini ( PRI ) : “ Sono per l’abolizione di questo strumento , contro il quale Aldo Moro si batté alla Costituente “. Dello stesso parere Segni ( DC) e Signori ( PSI ) . Tra i contrari a modificare questa parte del regolamento della Camera Bozzi ( PLI ) e Tortorella ( PCI )
|
|
5 ottobre |
Il 5 ottobre Lama, Carniti e Benvenuto si incontrano con Romiti e Foschi. Il ministro autorizza la cassa integrazione per un mese. In serata Annibaldi, portavoce della Fiat, minaccia misure contro di chi entrerà in fabbrica non autorizzato. Si apre la fase più acuta e controversa della lotta. Continuano i presidi davanti ai cancelli. Intanto la Fiat punta sul neonato Coordinamento quadri intermedi, capeggiato da Luigi Arisio, che troveremo eletto nel 1983 nelle liste del Pri. Iniziano a circolare i suoi comunicati. Qualche incidente davanti ai cancelli. I sindacalisti dei metalmeccanici piuttosto che cercare un modo per uscire da una situazione ormai ai limiti , al meglio, decidono di chiamare al blocco dei cancelli i delegati di tutta Italia. Mentre a Roma Cgil, Cisl e Uil discutono di possibili soluzioni che includano ipotesi di mobilità esterna per un certo numero di lavoratori in esubero, a Torino si moltiplicano gli sforzi organizzativi per proseguire ad oltranza la lotta. La lotta alla FIAT - Domenica, ventiseiesimo giorno Presidi davanti ai cancelli; in più parti, spettacoli. A Volvara una squadracela fascista tenta una provocazione contro il picchetto. E' sventata dagli operai, appoggiati anche da numerosi lavoratori fatti giungere da Rivalta. La FIAT fa affiggere comunicati che diffidano i lavoratori dall'entrare, lunedì, negli stabilimenti. La FLM da l'indicazione di entrare, all'alba, nei piazzali ma di tenere le assemblee senza varcare le porte delle officine. A Desio la FIAT insiste con il pretore perché faccia togliere i presidi all'Autobianchi. Notizie di assemblea aperta all'OM di Broscia e di blocco alla Lancia-IVECO di Bolzano. Ai picchetti, visite da parte di una folta delegazione del PCI di Alessandria; arriva anche Signorile del PSI; Sanlorenzo e Pugno vanno a Lingotto. Sempre a Lingotto, dove vengono preparati cartelli a mano che saranno appesi ai tram, le guardie limitano l'accesso mensa popolare che si trova all'interno dello stabilimento. Allo stadio comunale, manifestazione degli operai delle Carrozzerie di Mirafiori durante Juventus-Bologna, con positive reazioni del pubblico. Dagli altoparlanti, Monzeglio della FLM legge un comunicato. Nella notte, rafforzamento di tutti i presidi.
|
|
6 ottobre |
La lotta alla FIAT - Lunedì, ventisettesimo giorno
Giornata di lotta dei lavoratori FIAT con ingresso nei piazzali dei lavoratori posti in Cassa integrazione. Gli stabilimenti FIAT sono fermi in tutta Italia. A Sulmona entrano anche nei reparti i 75 messi in Cassa integrazione. Mirafiori : 20.000 lavoratori si affollano alla porta 5: c'è Io sciopero di quattro ore dei metalmeccanici e molte sono le delegazioni di altre fabbriche. Aloia ribadisce le posizioni della FLM sulla trattativa. Diego Novelli dichiara di non voler essere il sindaco di chi vuole licenziare. Si legge il testo delle donne diffuso da sabato. Dopo il comizio, i dipendenti della CIPAS e delle altre mense (numerosissime le donne) danno vita ad un corteo attorno a Mirafiori, per la loro vertenza aziendale. Al pullman, prima riunione di donne, operaie e delegate, per organizzarsi e decidere iniziative. A Lingotto sono 5.000 lavoratori partecipano all'assemblea del primo turno. E’ allestita una nuova mensa sul piazzale antistante la Carrozzeria le cooperative forniranno i prodotti agricoli. Al secondo turno assemblea meno partecipata , presente Regazzi , qualche tensione è negata la parola ad alcuni lavoratori. A sera, proiezione del film "Trevico/Torino". Iniziative e picchetti alla Lancia di Chivasso, a Rivalta, all'IVECO che decide di portare a ore lo sciopero. Alla Teksid di Carmagnola la FIAT sospende 8 dei lavoratori aggrediti dai capi. Alla Camera del lavoro i comitati studenteschi decidono di convocare per il prossimo sabato una manifestazione nazionale dei giovani, a Torino. Appello di FGCI, FGSI, AGLI, PdUP, DP e LCR. Decisa anche la partecipazione allo sciopero generale e si invierà una delegazione di giovani, operai e studenti, a Roma. La federazione nazionale CGIL-CISL-UIL dichiara per venerdì 10 lo sciopero generale di 4 ore (1 per servizi e scuola) e lancia una sottoscrizione volontaria di 5.000 lire a lavoratore, in sostegno della lotta FIAT.
|
|
7 ottobre |
La lotta alla FIAT - Martedì, ventottesimo giorno
Prosecuzione di tutti i presidi. A Lingotto la Eurest (mense) sospende alcuni lavoratori, senza Cassa integrazione, proporzionalmente al numero dei sospesi FIAT. Alla Ventana vengono scoperti a lavorare alcuni impiegati della Lancia di Chivasso. II coordinamento capi, ribattezzatesi "Comitato centrale del coordinamento quadri e capi intermedi", emette un comunicato "a nome di 18.000 quadri FIAT", attaccando i sindacati. Solidarietà con la lotta FIAT di alcuni docenti del Politecnico di Torino. Notizie al pullman della porta 5: l'IVECO-OM di Broscia comunica che presidia da una settimana e che ieri hanno fatto una assemblea di 3.000 operai. Primi dati della sottoscrizione, diffusi da Radio lotta: 4 milioni raccolti al pullman, 100 milioni stanziati dalla regione, 50 ciascuno da comune e provincia, 10 milioni e mezzo dagli amministratori del PCI. Si distribuisce il latte offerto da una cooperativa. Dal Belgio perviene la notizia che i lavoratori della FIAT continuano a bloccare 2.300 vetture chiamate in Italia. Raggiunto raccordo per la vertenza Indesit. Presidi sindacali alle sedi industriali della Lombardia. Forlani incontra Lama, Camiti e Benvenuto. Poi Agnelli. Riprende la trattativa a Roma. Patto di alleanza tra Craxi e Longo.
|
|
8 ottobre |
La lotta alla FIAT - Mercoledì, ventinovesimo giorno
Una e mezza di notte, Mirafiori. Cominciano a concentrarsi folti gruppi di capi. Ronde di picchettanti li tengono lontani. A quasi un chilometro dallo stabilimento, vicino al Centro sportivo FIAT, si forma un grosso concentramento. Verso le 330 BW una cinquantina di capi tenta di forzare alla porta O, non molto Si sorvegliata e a cancello aperto. Improwisamente la guardia apre anche il secondo cancello, i capi fanno irruzione, i picchettanti sono travolti ed alcuni feriti. Pochi minuti dopo nuovo assalto questa volta alla porta 11: scontro durissimo, diversi operai feriti ma riescono a respingere l'assalto. Altro concentramento alla 1, dove d'improvviso viene aperto anche un cancello di ingresso alla pista di collaudo. Ma è subito coperto dal folto picchetto. Vola qualche sasso, i capi fuggono. In pochi secondi, via sgombra e resta lì un pullman, vuoto: l'azienda aveva evidentemente predisposto la ritirata. Quasi alla stessa ora, a Rivalta. Capi ed elementi estranei alla fabbrica (secondo la denuncia della VI Lega) attaccano a colpi di lanciarazzi, protetti da un'improvvisa e certo non casuale interruzione della luce e delle comunicazioni telefoniche tra le porte. E' la porta 3: quando i capi fanno irruzione, alcuni picchettanti restano feriti. Quando arrivano i pullman con gli operai del primo turno, si illuminano le officine della Lastroferratura per far credere che lì si lavora. Tre cortei entrano nello stabilimento e si concentrano davanti al reparto; dopo una lunga trattativa i capi, che hanno nel frattempo consultato la direzione, escono, scortati da un cordone di operai. Nessuna violenza, solo qualche sputo. Fuori ai cancelli, c'è la polizia. A Lingotto, all'arrivo del primo turno, alcuni capi cercano di convincere gruppi di lavoratori, specie impiegati, a unirsi a loro per sfondare. Ma alcuni picchettanti intervengono, si formano capannelli in cui si spiega che cosa è successo a Mirafiori e Rivalta e i motivi della lotta. L'azione dei capi fallisce. La FIAT mette a senza lavoro la Teksid di Avigliana. II coordinamento capi emette un comunicato in cui si afferma di essere tornati "alle condizioni di ieri, in cui il terrorismo dettava legge in fabbrica e fuori". La FIAT respinge i figli delle donne in Cassa integrazione dall'asilo-nido. Delia Guevara, sorella del "Che", porta ai cancelli la solidarietà della resistenza argentina. Radio lotta annuncia che la sottoscrizione ha raggiunto i 700 milioni. Seconda riunione, molto più affollata, di donne alla porta 5. Discussione sul ruolo della donna in fabbrica, nella famiglia, nella società. In via Porpora, coordinamento nazionale delle delegate FLM. Al teatro Nuovo, riunione degli esecutivi dei CdF che presto si allarga fino ad essere il Consiglione; la relazione di Pio Galli riferisce sulle trattative e ripropone il ritorno alla lotta articolata. I presenti non sono d'accordo e lo scontro si fa molto duro. II documento finale viene modificato per ben tre volte, prima di essere approvato. E vengono riconfermate le forme di lotta in corso.
«l’Unità», 9 ottobre 1980.[p.6 ] Bruno Ugolini , L’atteggiamento intransigente dell’azienda impone lo sviluppo della lotta e il più ampio movimento unitario - Mobilitazione nazionale per gli operai della FIAT sciopero generale. Arriva il primo miliardo Lavoratori di tutte le regioni si affiancano ai picchetti di Torino – L’assemblea dei delegati riunita a Mirafiori ogni stabilimento gemellato con una regione per assicurare tutti i giorni uomini e mezzi; Editoriale , Luciano Lama, Se lì vinciamo è una vittoria per tutti; Massimo Cavallini , Un episodio rissoso che non si deve ripetere - Hanno provato (con scarso successo) a contrapporre i “capi” agli operai - Convocati alle due di notte si sono presentati in 400 «intermedi» (su 18mila) - Sfondati due picchetti a Mirafiori e Rivalta - Il ripensamento di molti ; Titolo pagina : Il movimento ricerca l'accordo pronto ad una lotta lunga ; Marcello Villari, La trattativa continua senza niente di nuovo ; Michele Costa , Davanti ai cancelli anche la sorella del “ Che”; n. F. , da tutta italia i giovani a Torino – L’appuntamento sabato in piazza San Carlo —La manifestazione si concluderà a Mirafiori — La FGCI prepara un'iniziativa a Napoli sul tema del lavoro e dello sviluppo per metà novembre
«La Stampa», 9 ottobre 1980. Sergio Devecchi , Sempre lontane le parti su come attuare la Cassa integrazione – Torino: scontri ai cancelli della FIAT a Roma si continua a trattare – Aggrediti alcuni capi e operai che volevano entrare negli stabilimenti di Mirafiori e di Rivalta – Al “ consiglione” dei delegati sono emerse divergenze sui metodi di lotta
|
|
9 ottobre |
La lotta alla FIAT - Giovedì, trentesimo giorno
Mirafiori, verso le 4 del mattino. Nuovo concentramento di capi segnalato a Stupinigi; li hanno visti operai che vanno a Rivalta per i picchetti. I capi riescono a travolgere il picchetto alla 31, ferendo alcuni picchettanti. Rivalta, cambio turno: circa 600 tra capi ed impiegati, in fila per tre, danno vita a una manifestazione silenziosa fino alla palazzina. Contrasti tra i lavoratori in sciopero, tra chi propone un'immediata contromanifestazione per sciogliere i capi e chi dice di lasciar fare. Alle 22, i capi vogliono uscire, in macchina, dalla porta 23. Lunghe trattative tra polizia e FLM, alla fine i capi escono tra due file di lavoratori, che li insultano e percuotono le auto. Lancia di Chivasso, 5.30: un gruppo di carabinieri staziona davanti allo stabilimento per agevolare l'ingresso dei dirigenti. Comunicato della FLM rivolto a quei capi che non condividono la linea dello scontro frontale: si dissocino dalle provocazioni. L'Unità titola in prima pagina: "Hanno provato (con scarso successo) a contrapporre i 'capi' agli operai". A Mirafiori e a Lingotto manifestazione di donne con Franca Rame, come già a Rivalta. Interventi molto duri contro i licenziamenti, con quel che vorrebbero dire per le donne e più in generale per l'insieme della classe operaia. Oltre ali'Intercategoriale donne CGIL-CISL-UIL e al movimento di Torino, che hanno organizzato le scadenze, sono presenti anche operaie e delegate della CIPAS, dell'Autobianchi di Desio e della Borlotti di Milano. Alla 5, nel pomeriggio, spettacolo con Ivan Della Mea. Altro spettacolo a Rivalta. Sempre alla porta 5, dibattito FLM-consigli di fabbnca-sindacalisti dei giornalisti: gli operai chiedono una battaglia per ottenere dalla RAI-TV venti minuti al giorno autogestiti dai lavoratori in lotta. Un altro spettacolo a Lingotto e uno anche alla Lancia di Chivasso, con il collettivo Koinè, Radio lotta annuncia che il PdUP ha versato 5 milioni e il PSI 50. Benvenuto fa un giro per i picchetti e verifica una forte diffidenza nei riguardi delle confederazioni. A Venezia, nella riunione dei parlamentari socialisti d'Europa, Bettino Craxi afferma che è "per rinnovare il regime politico'. L'uscita di Merloni sulla seconda Repubblica, insomma fa qualche passo avanti. A Tokio si firma raccordo Alfa/Nissan. Il CIPI (comitato interministeriale per il coordinamento della politica industriale) rinvia l'esame del piano auto per vizio procedurale: non è stato fatto valutare al ministro per il Mezzogiorno.
|
|
10 ottobre |
«l’Unità», 11 ottobre 1980 c.f. ( Candiano Falaschi) , Via libera a Forlani dalle Direzioni di PSI, PSDI e PRI. Governo a quattro. Con quale politica ? Questa mattina il presidente incaricato si incontra con Berlinguer. Poi riunirà i quattro partiti governativi. Incerto il PLI se dare o no l’appoggio esterno. Intervista di Andreotti. Napolitano: che cosa può significare un opposizione diversa
|
|
|
lo sciopero generale |
|
10 ottobre |
La lotta alla FIAT - Venerdì, trentunesimo giorno
Sciopero generale nazionale di tutte le categorie. La manifestazione a Torino si fa alla porta 5 di Mirafiori ad indicare la centralità della lotta alla FIAT. Oltre 40.000 persone , numerose le delegazioni di altre fabbriche . Lavoratrici , giovani, pensionati distribuiscono un volantino di solidarietà con la lotta FIAT. Apre gli interventi Falcone, del Consiglio di fabbrica delle Carrozzerie Mirafiori. Poi Giorgio Benvenuto : nessuna ipotesi di Cassa integrazione è accettabile, se restano le liste discriminatorie. Nell’intervento racconta il colloquio con un operaio alla cui domanda, su come va a finire aveva risposto : "Le strade sono due: o molliamo noi o molla la FIAT"; e l'operaio aveva ribattuto: "No, compagno Benvenuto: o molla la FIAT o la FIAT molla". Interviene Antonio Gil, delle Comisiones obreras della SEAT di Barcellona , presente a Torino con una delegazione ufficiale. Una docente universitaria legge l’appello degli intellettuali a sostegno della lotta alla Fiat Nel pomeriggio, a Mirafiori, un cordone di polizia protegge l'uscita dei capi che si sono introdotti nello stabilimento, alla porta 14. La FIAT annuncia che a Cassino si è costituito un comitato «contro il blocco dei cancelli» e ha inoltrato ai carabinieri un esposto. Alla FIAT-Allis di Lecce gli operai avevano avuto il permesso di entrare in mensa a fare l'assemblea, perché pioveva; ora vengono denunciati per "comportamento sconfacente". Denunce a Torino contro gli operai aggrediti dai capi, alla Teksid di Crescentino e a Rivalta. Conferenza stampa di Annibaldi: respinge l’accusa che la FIAT voglia colpire con le sospensioni i sindacalisti e nega che le liste prefigurino quelle di mobilità esterna. Nega che colpiscano in particolare le donne.
«l’Unità», 11 ottobre 1980 [p.1-p.23] p.1- Titolo pagina : Dal Nord al Sud pieno successo della giornata generale di lotta. In dieci milioni hanno scioperato. Controparte di Agnelli adesso è tutto il mondo del lavoro. Grandi manifestazioni in tutte le città e in particolare a Milano, Roma , Bologna, Firenze, Napoli, in Basilicata, in Puglia, in Sicilia. Un monito al governo in formazione. Un forte impegno per la sottoscrizione e nella vigilanza. Tenere unite le forze lavoratrici e rinsaldare le alleanze ; Editoriale, s.ci. ( Stefano Cingolani) ; Un appello di intellettuali torinesi ; p.1-p.23- Bruno Ugolini , Significativa prova di unità nella manifestazione di Torino
«l’Unità», 11 ottobre 1980 [p.6] Titolo pagina : Adesso la FIAT sa che gli operai non sono soli ; Bianca Mazzoni, Lama a Milano : questa piazza così unita è un monito per Agnelli. La consapevolezza del livello dello scontro. Una prova che pesa : centomila sul sagrato del Duomo. “Una battaglia per tutti” ; Pasquale Cascella, Roma tra i lavoratori di tante “piccole FIAT “ ; Oggi a Torino giovani da tutta Italia ; Da Nord a Sud una risposta eccezionale ; Michele Costa , Annibaldi a Torino conferma la linea dura della FIAT ; Foschi per gli operai corsi di formazione ; Dopo le Regioni, anche i piccoli comuni sottoscrivono
«l’Unità», 11 ottobre 1980 [Firenze p.] Massiccia partecipazione in tutta la regione allo sciopero - Torino chiama e la Toscana risponde – I cortei di Firenze, Pisa ed altre città confermano che la posta in gioco è molto alta – Davantiai cancelli di Mirafiori e di Rivalta si difendono anche migliaia di posti di lavoro in tutta Italia ; Angelo Melone, Anche da Firenze: «No ai licenziamenti» - Dietro lo striscione della Fiat di Novoli, migliaia di lavoratori hanno manifestato per la difesa dell'occupazionee per una nuova e politica del Paese - Forte presenza di studenti universitari e medi – Il comizio di Del Turco è stato preceduto dall’intervento di un operaio di Mirafiori - Tanti slogan hanno accompagnato i cortei,
«l’Unità», 11 ottobre 1980 «l’Unità», 11 ottobre 1980
«l’Unità», 11 ottobre 1980 «l’Unità», 11 ottobre 1980 Titolo pagina : Quattro grandi cortei; Non è soltanto solidarietà; a Napoli tanti disoccupati fianco agli operai - Circa 10 mila per il centro della città - Alta l'adesione allo sciopero in tutte le fabbriche –Hanno parlato Clarizia, Del Piano e un rappresentate dell’UDM ; Mario Bologna , Ad Anversa diecimila dietro lo striscione dell'Indesit – Comizio con Trentin – Una lunga teoria di bandiere – Presenza dei lavoratori delle fabbriche in crisi - La consapevolezza della posta in gioco a Torino - Una ferma risposta all’attacco padronale; Gino Anzalone, A Flumeri l'ultima provocazione Fiat è arrivata poco prima dello sciopero - La direzione ha tentato di far entrare , nascosti in un pullmino, cinque impiegati – Questa mattina arrivano i lavoratori torinesi che incontreranno le famiglie degli emigrati irpini
|
|
11 ottobre |
Il presidente incaricato, Forlani, incontra il segretario del PCI «l’Unità», 12 ottobre 1980 [p.1-17] L’incontro del PCI con Forlani. Berlinguer : Giudicheremo il governo dai fatti e dall’indirizzo
«La Stampa», 12 ottobre 1980[pp.1-2] p.1 –Luca Giurato, Si completa il programma, il quadripartito sarà pronto sabato. Governo: armistizio fra Forlani e PCI. Ultimo nodo la scelta dei ministri. Il presidente incaricato vorrebbe nella maggioranza il PLI ( che decide oggi) . PCI e Pri soluzione rapida per la FIAT ; pp.1-2- Vittorio Gorresio , I cugini ritrovati
|
|
|
La solidarietà |
|
11 ottobre |
La lotta alla FIAT - Sabato, trentaduesimo giorno. Giornata di manifestazione nazionale dei giovani in appoggio alla lotta FIAT. Da piazza San Carlo, verso le 9, si muove un corteo di circa 25.000 giovani. Sfila davanti al Lingotto , accolto con entusiasmo dal picchetto. Arriva alla porta 5. Al termine il comizio, parlano : un delegato di Mirafiori, una studentessa , una rappresentante dell'lntercategoriale donne CGIL-CISL-UIL che mette in relazione l'attacco contro il lavoro con l’offensiva contro l'aborto. Conclude Sergio Garavini della segreteria CGIL . Segue Ivan Della Mea che canta «O cara moglie», una canzone sui 61 licenziati , «Bandiera rossa». Nel pomeriggio, festa popolare ancora con Della Mea e altri gruppi. Appelli del cardinal Bellestrero e del vescovo di Ivrea, mons. Bettazzi, che invitano le parti ad una rapida soluzione della vertenza e i cittadini ad intervenire a favore dei lavoratori “ con ogni tipo di contributo”. La sottoscrizione a favore della lotta viaggia verso i 2 miliardi
«l’Unità», 12 ottobre 1980[p.1-17] p.1- Titolo : Si fa più ampio il fronte di solidarietà giovani da tuttaItalia davantiai cancelli della FIAT . L'arcivescovo di Torino e mons. Bettazzi : aiutiamo i lavoratori e le loro famiglie. In ventimila hanno sfilato nel centro della città sino alla porta 5 di Mirafiorii . La sottoscrizione verso i 2 miliardi . Il messaggio del presidente della CEI stamane sarà letto nelle chiese torinesi; p.1- p.17 -Editoriale , Gerardo Chiaromonte , Debbono vincere gli operai e il paese ; p.6- Massimo Cavallini , Da ogni parte a Torino a fianco degli operai . Giovani: dieci chilometri di marcia fino alla «porta 5 » . Oltre ventimila all'appuntamento a Piazza San Carlo . Folte delegazioni dal Sud . L’iniziativa dei movimenti giovanili. L’incontro studenti-operai .Comizio di Garavini ; Marcella Ciarnelli , Napoli -Torino una pagina della nuova solidarietà. Un viaggio in pullman nella notte. Generazioni emotivi diversi. Una lotta che parla davvero a tutti ; Michele Costa , Lavoratori di tutte le regioni da oggi ai presìdi . A Torino operai di altre città italiane per presidiare . Lettera aperta della FLM ai “ capi “ FIAT. I gemellaggi ; p.7 - Verso il secondo miliardo per la lotta
«La Stampa», 12 ottobre 1980[pp.1-2] Sergio De Vecchi , Lo ha annunciato ieri l’azienda, increduli lo contestano i sindacati. A Mirafiori capi e operai “clandestini” hanno prodotto 85 automobili. In un mese di scioperi la FIAT ha perso un fatturato di 500 miliardi, i dipendenti 60 miliardi di retribuzione
«La Stampa», 12 ottobre 1980[cronaca di Torino p.16] Titolo: La FIAT è bloccata da un mese, domani riprendono le trattative a Roma ; “ Diamo una prova di buona volontà”. Il cardinale Ballestrero scrive da Roma alle parti impegnate nella difficile vertenza ; Adriano Provera, Solidarietà di 20.000 studenti agli operai davanti ai cancelli ; Carlo Novara, Settimana di tensione e speranza ; “ Siamo tutti lavoratori, riflettiamo”. Lettera aperta della FLM ai “capi”. “La drammatica situazione non si può ridurre ad un problema di diritto di entrare”
|
|
12-13 ottobre |
PCI- Il capogruppo alla Camera Fernando Di Giulio in un editoriale delinea i caratteri di quella che sarà l’opposizione del partito al nuovo governo Forlani
«l’Unità», 13 ottobre 1980 [p.1] Crisi risolta entro sabato ? Quadripartito : si decide programma e composizione. I liberali si riservano la forma di appoggio. Forlani incontra i sindacati e il padronato ; Editoriale, Ferdinando Di Giulio , La nostra opposizione
|
|
|
I capi si organizzano |
|
12 ottobre |
La lotta alla FIAT – Domenica, trentatreesimo giorno Continuano i picchetti ai cancelli. Solidarietà delle delegazioni operaie di varie parti d’Italia. Lettera aperta della FLM ai capi, con richiesta di poter partecipare all'assemblea convocata dal Coordinamento capi e intermedi per il 14 ottobre. Radio lotta annuncia che solo al pullman sono stati raggiunti 45 milioni di sottoscrizione; la cifra complessiva sta andando verso i due miliardi.
«l’Unità», 13 ottobre 1980 [p.1-2] pp.1-2- Michele Costa, Mentre si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Una settimana cruciale per le trattative FIAT. Ieri ai cancelli dell’azienda centinaia di delegazioni. Il sindacato disponibile a trovare un’intesa ma anche a inasprire la lotta. Applausi alla delegazione del PCI ; p.2- m.c. ( Michele Costa) , Mentre l’azienda si sforza di dividere i lavoratori. Sui muri di Torino una lettera della FIOM ai “ capi” della FIAT. “ Lottiamo anche perché voi non siate più sergenti di ferro”
«l’Unità», 13 ottobre 1980 [spettacoli -p.8] Michele Serra, Col «Canzoniere italiano» ai cancelli della FIAT. Rivalta non è Detroit è tutta un’altra musica. Vecchi canti sopravvivono nella cultura operaia. Dov’erano gli estesi dell’emarginazione ?
«Stampa Sera», 13 ottobre 1980 [p.1-p.4] p.1- Giorgio De Stefanis , Questa sera nuovo incontro a Roma. Fiat: riforzi da altre regioni per i “ picchetti” ; p.4- Gli stabilimenti fermi quasi completamente ormai dall’11 settembre. Già un mese di blocco alla FIAT. La paralisi dell’attività in quasi tutte le officine si è iniziata quando l’azienda ha avviato la procedura per il licenziamento di oltre 14 mila dipendenti. Il provvedimento è stato sospeso subito dopo la caduta del governo. Lo scontro si è riacceso dopo che è stato dato l’annuncio della cassa integrazione per 22.884 dipendenti
|
|
13 ottobre |
Il presidente incaricato , Arnaldo Forlani, incontra i sindacati . Una consultazione sul programma del nuovo governo in discussione fra i quattro partiti della futura coalizione ( DC-PSI-PSDI-PRI) .
«l’Unità», 14 ottobre 1980 [p.1-p.16] c.f. ( Candiano Falaschi) , Venerdì il governo: una danza di nomi per il ministro del Tesoro
«La Stampa», 14 ottobre 1980 [pp.1-2] Luca Giurato, Sul programma del nuovo governo. Forlani vuole avere il sì di CGIL, CISL e UIL. Ieri ha incontrato i sindacati. I 4 partiti preparano il piano economico. La sinistra del PSI accetterà i ministeri?
|
|
13 ottobre |
La lotta alla FIAT - Lunedì, trentaquattresimo giorno
Riprendono le trattative al ministero del Lavoro, sospese quattro giorni prima alla vigilia dello sciopero generale. Continuano i picchetti in tutte le situazioni. Gemellaggio davanti ai cancelli degli stabilimenti con compagni che arrivano inviati dai CdF di altre città e regioni: lombardi e toscani a Mirafiori, emiliani a Rivalta, liguri e di Novara alla Lancia. Lavoratori della CIPAS denunciano che un gruppetto di dirigenti ha scassinato e fatto man bassa nella dispensa della mensa aziendale nella Carrozzeria Mirafiori. Mirafiori, pomeriggio, porta 23: polizia e carabinieri bloccano le strade adiacenti, isolano la zona. Intimano al picchetto di sgomberare l'ingresso. I lavoratori, in numero insufficiente e impossibilitati a ricevere rinforzi, non possono opporsi. Escono così 5-6 pullman aziendali con le tendine calate; non è possibile capire quanti nè chi sono gli occupanti. A Lingotto, in serata, il picchetto di via Passo Suole prende posizione perché si organizzi una contropresenza al teatro Nuovo, dove i capi si sono dati convegno per domani. Vanno a fare questa proposta (lanciata, nel frattempo, da un volantino della LCR) al cancello Carrozzerie, dove però trovano una secca opposizione di un operatore sindacale che sostiene che la manifestazione dei capi sarà un fallimento, che al massimo saranno 1.500 e che comunque andare al Nuovo significherebbe lo scontro fisico. Alcuni elementi estremisti danno una mano all'operatore, alzando il tiro ("o si occupa il Nuovo o non vale la pena di far niente") e facilitano l'operazione di pompieraggio. II coordinamento capi fa sapere alla FLM che la sua presenza non è gradita e che i rappresentanti sindacali non saranno fatti parlare nè entrare. I capi si mobilitano anche a Sulmona e a Termoli, dove occupano il consiglio comunale. Riunioni separate a Roma di CGIL, CISL e UIL. Poi riunione congiunta, le tre confederazioni più la FLM e il coordinamento FIAT. I dirigenti spingono perché si passi all'articolazione ma la risposta del coordinamento è negativa. Forlani incontra Lama, Camiti, Benvenuto e poi Foschi. La procura emette 300 comunicazioni giudiziarie contro operai e delegati attivi ai picchetti.
1.218 capi e intermedi presentano alla procura, e per conoscenza al prefetto, alla FLM e agli enti locali, un esposto contro "la violenza dei picchetti" e richiedono ufficialmente che si faccia un referendum per vedere quanti vogliono ritornare al lavoro.
«l’Unità», 14 ottobre 1980 [p.1-p6] p.1-Titolo : Una giornata di discussioni e incontri al ministero. FIAT: sul tavolo nuove proposte. Intanto a Torino l’azienda tenta la carta della divisione. Riuniti i segretari confederali, la FLM e il coordinamento FIAT. Oggi assemblea retribuita dei capi indetta dalla direzione. Pecchioli: la vertenza sin d’ora banco di prova del nuovo governo ; p.1-p.6- Marcello Villari , Nuove proposte ; Bruno Ugolini , Intanto a Torino ; p.6- Pasquale Cascella , Perché Agnelli punta su Termoli per la prova dello scontro. Nella città molisana ( come a Cassino e Sulmona) i capi chiedono l’intervento della forza pubblica. La DC paga vecchie cambiali ; Federico Geremicca , Parte da due passi da Trevico un aiuto a vincere la lotta. Lavoratori torinesi con i contadini dell’Irpinia. Attivo operaio ad Avellino. L’incontro ai cancelli della FIAT di Flumeri. Una serie di interrogativi ; Michele Costa , Piccoli industriali “solidali” ma allarmati dalle scelte della FIAT. Un’assemblea a Torino e un incontro con la stampa. Le gravi ripercussioni nell’indotto ( 20 mila a cassa integrazione e crollo della produzione). Un “pacchetto” di richieste. La casa torinese ha fatto “rientrare” dall’estero 15 mila auto per far fronte al mercato interno ; Poliziotti, artisti, operai : una solidarietà che cresce ogni giorno
«La Stampa», 14 ottobre 1980[pp.1-2] p.1-Titolo : Trentaduesimo giorno, riprese le trattative. FIAT, vertice dei sindacati. Avvisi giudiziari a Torino. Si insiste sulla proposta di riprendere il lavoro e attuare scioperi articolati. A Cassino Sulmona e Termoli manifestazioni contro il picchettaggio. 1.200 fra operai e capi chiedono un referendum. Forlani : concludere prima di sabato ; pp.1-2- Sergio Devecchi , FIAT, un vertice sindacale ; p.2- Giuseppe Zaccaria, I due schieramenti faccia a faccia davanti ai cancelli. Cassino, i capi sfilano in silenzio evitato lo scontro coni picchetti. Presentate, al termine di una controassemblea, 397 denunce contro gli scioperanti ; Cresce la tensione in tutti gli stabilimenti FIAT. A Termoli duecento dissidenti occupano il Consiglio comunale
«La Stampa», 14 ottobre 1980 [cronaca di Torino p.14] Titolo pagina : È cominciata alla FIAT la quinta settimana di blocco totale della produzione automobilistica ; Francesco Bullo, I capi riuniti stamane al Teatro Nuovo “Pochi scioperanti ci vietano il lavoro”. L’Union quadri annuncia la partecipazione all’assemblea. Sarà presente anche il vicesindaco. Respinto l’invito al dialogo della FLM che afferma : “Rifiuto estremamente grave”. Lettera di un gruppo di capi schierati con il sindacato ed esposto di 1218 di Rivalta alla Procura. Critiche all’autorità ; Beppe Minetto, Picchetti nella tredicesima notte. La forte tensione si è stemperata durante le gelide, lunghissime ore. Vigilanza assidua, falò per rompere il buio e il freddo, auto della ronda operaia, polizia mobilitata. Alle 5 i tram scaricano quelli del “turno”. Invece del lavoro, assemblea. E i più tornano melanconicamente a casa ; ad.pro. Trecento comunicazioni giudiziarie. In seguito a rapporti FIAT per i fatti del 2 e 8 ottobre. Altri ordini della magistratura ai picchetti perché lascino entrare i dirigenti ? ; Pier Paolo Benedetto, I dissidenti, malgrado tutto, hanno prodotto ( tra notte e giorno ) altre 67 auto “127” ; Carlo Novara, L’ing. Ravaioli per Piccole Industrie. “ Ormai per noi è il vuoto”. “Una sola speranza per l’indotto che questa sia la settimana decisiva”. “ Non ci pagano, non possiamo fare consegne”vUrge l’intervento delle banche e la volontà del governo. Solidarietà con la FIAT. Oggi riunito il direttivo dell’Unione Industriali
|
|
13 ottobre |
L’ENI nomina Guglielmo Zucconi, ex parlamentare DC e già direttore del settimanale DC «La Discussione» , direttore del quotidiano, di sua proprietà. Sostituisce Gaetano Alfetra «l’Unità», 14 ottobre 1980 [p.2] Imposto dalla DC nella logica della lottizzazione Zucconi direttore de “II Giorno “
|
|
14 ottobre |
Si svolge il secondo vertice sul programma fra le forze politiche che intendono dar vita al governo presieduto da Arnaldo Forlani.
«l’Unità», 15 ottobre 1980 [p.1-p.16] c.f. ( Candiano Falaschi ) , Il numero dei ministeri rischia un nuovo record “. Per l'economia terapia d'urto” dice Piccoli. L a sinistra del PSi entrerà nel governo . Andreotti: “no “ al Tesoro
«La Stampa», 15 ottobre 1980 [pp.1-2] p.1-Titolo: Dopo il secondo vertice sul programma. Governo. Accordo sui grandi temi. Il PSDI insiste per ridurre le imposte sui redditi di lavoro dipendente. Impegno per risolvere le nomine bancarie ; Renato Cantoni, Economia in rosso ; pp.1-2- Luca Giurato, Fanfani deciso a non svalutare
|
|
|
La marcia dei quarantamila |
|
14 ottobre |
La lotta alla FIAT - Martedì, trentacinquesimo giorno
Il procuratore capo Bruno Coccia e il sostituto procuratore Bruno Tinti emettono un'ordinanza alla PS di Torino e ai carabinieri della cintura perché garantiscano gli accessi alla FIAT. Il primo dei 300 denunciati per i picchetti è rinviato a giudizio. Sei licenziati a Rivalta , sono accusati di essersi opposti all'aggressione dei capi. Al teatro Nuovo si svolge l’assemblea promossa dal Coordinamento Quadri per rivendicare il «diritto al lavoro» , garantire l’entrata in fabbrica di chi vuole lavorare. Fra i principali organizzatori Luigi Aurisio che nel 1983 sarà eletto deputato nelle liste del PRI . Una grande partecipazione. Poi il corteo che attraversa per tre ore il centro cittadino. Sul numero dei partecipanti le cifre divergono. La prima cifra ufficiale della prefettura di Torino è : 10-12.000 . Nei resoconti de «La Stampa» : 30.000. Per la Questura : 40.000 , questa la cifra che resterà nelle cronache . La marcia dei Quarantamila e l’impatto mediatico suscitato spinge i sindacati a concludere in fretta . Si teme una spaccatura del mondo del lavoro e un isolamento della classe operaia . Alle 22,30 le segreteria della CGIL-CISL-UIL e della FLM e i vertici della FIAT avviano la fase conclusiva delle trattative. Dopo 7 ore di discussione è raggiunta l’intesa su un’ipotesi di accordo da siglare dopo le assemblee dei lavoratori FIAT. Due i punti cardine dell’accordo : 1) Cassa senza rotazione ad eccezione di un migliaio di addetti alle linee della “131” e della “ 132” , 2) Mobilità esterna da posto a posto dal 30 giugno 1981 al 30 giugno 1983. Con l’impegno che , a quella data , chi non avrà trovato un’occupazione rientrerà in FIAT.
«l’Unità», 15 ottobre 1980 [p.1-p.6] p.1- Titolo: Lo scontro nella più grande fabbrica italiana sta diventando drammatico. FIAT : ore decisive . Stretta per le trattative . Alla preoccupante manifestazione antisindacale di Torinosi risponde rafforzando la vigilanza e la lotta unitaria . Il sindacato decide di accertare se esistono le condizioni per concludere la vertenza. Migliaia di capi nel corteo organizzato dal coordinamento quadri della FIAT. Grave iniziativa della procura di Torino che chiede l’intervento della polizia ; Renzo Giannotti, La risposta a quel corteo ; p.1-p.6- Marcello Villari, Torino si risponde rafforzando la vigilanza ; Bruno Ugolini, Ore decisive per la trattativa ; p.6- La solidarietà da Livorno al Teatro Regio ; Michele Costa, Pininfarina si allinea ai falchi della FIAT. Riunione straordinaria del direttivo degli industriali torinesi. Inaccettabile attacco ai rappresentanti delle istituzioni.La casa automobilistica licenzia 5 dei 23 mila in cassa integrazione. La strana storia delle “127” “prodotte” dai capi ; A Termini Imerese 2700 sospesi alla Fiat
«La Stampa», 15 ottobre 1980 p.1- Titolo: Nella lunga crisi di Torino si affacciano due avvenimenti imprevisti. In trentamila contro i picchetti FIAT. Il magistrato : sbloccare i cancelli. Nessuno si aspettava una manifestazione di protesta così clamorosa. Il corteo dei capi, quadri e operai FIAT ha attraversato la città senza incidenti. L’ordinanza della Procura di Torino in vigore da questa mattina, vuole garantire l’entrata un fabbrica a chi vuole lavorare. Dura reazione della FLM. A Roma febbrili trattative nella notte [ servizio Claudio Cerasuolo] ; pp.1-2- Pier Paolo Benedetto, Vogliamo lavorare ; Sergio Devecchi, Speranze d’intesa
«La Stampa», 15 ottobre 1980 [cronaca di Torino p. 12 ] Francesco Bullo , Dal Valentino a Porta Nuova, per via Roma fino alla sede della Prefettura, della Regione e del Comune. Trentamila dalla FIAT un imponente corteo “La libertà di lavoro è diritto costituzionale”. La manifestazione al Nuovo, dove capi e quadri intermedi hanno manifestato la loro volontà di ritornare in fabbrica, è stata seguita da una sfilata come Torino non aveva mai visto, che è andata via via ingrossandosi. La FLM convoca per stamane assemblee davanti alle “ porte” e fa rinforzare i presidi ; Gruppo di lavoratori contesta i quadri ; Carlo Novara, All’Unione Industriale attento esame della situazione. “La paralisi si estende alla città ed è il frutto dei blocchi illegali” ; c.nov. ( Carlo Novara), “Instaurare in azienda un confronto più civile” ; La manifestazione dei capi nel commento dei partiti. Il presidente Enrietti : “ Un episodio che fa riflettere le forze politiche” ; Un appello del Consiglio comunale “Sforzo unitario per superare la crisi” ; c, cer. ( Carlo Cerasuolo), Rinviato a giudizio il primo dei 300 operai accusati di violenza durante il picchettaggio ; Davanti ai cancelli “Adesso è più dura” ; Rivalta 6 licenziati dopo gli incidenti
|
|
|
Il sindacato firma l'accordo |
|
15 ottobre |
La lotta alla FIAT - Mercoledì, trentaseiesimo giorno
Nella notte si diffonde la notizia dell'ipotesi di accordo. Dagli operai critiche al pronunciamento del PCI a sostegno dell’accordo. Gerardo Chiaromonte in una dichiarazione che apparirà su «l’Unità» del 16 ottobre dichiara l’accordo un «compromesso» da accettare tenendo conto del protarsi della lotta e dei rischi di divisione dei lavoratori. La decisione della magistratura di intimare lo sgombero e il rischio di un intervento della poIizia mobilita i picchetti. La tensione cresce quando si diffonde la voce che alla Lancia di Verrone, protetti dai carabinieri, cento capi hanno travolto il presidio. Alle porte 13 e 14 per qualche minuti si fronteggiano carabinieri e lavoratori. Davanti ai cancelli discussioni , assemblee improvvisate, comizi volanti. Per il pomeriggio è annunciato l’arrivo a Torino dei dirigenti nazionali dei sindacati per riferire al « Consiglione » l’ipotesi di accordo. Pomeriggio. Al Cinema Smeraldo si riunisce il Consiglio dei delegati. Presenti Luciano Lama, Giorgio Benvenuto, Pierre Carniti, Vincenzo Mattina e Bruno Trentin e i dirigenti FLM , Pio Galli , Bentivogli e Veronese . La sala è affollatissima di delegati, operatori sindacali, operai di tutte le situazioni. Numerosi slogan contro i sindacati , cartelli che invitano a continuare la lotta, fischiati gli interventi dei dirigenti nazionali. . Qualche applauso ad un accorato appello di Trentin a sostegno dell’accordo. I delegati esigono che si vada alle assemblee di ratifica solo dopo che il Consiglio abbia votato una posizione. Nel clima teso e di fronte alle contestazioni ogni decisione è rinviata alle Assemblee che si svolgeranno la mattina dopo. Per i sindacati nazionali il “ Consiglione” non può decidere, lo ritengono “ non valido” . L’assemblea non si chiude, usciti i dirigenti sindacali, i delegati continuano. L’operaio Andrea Papandrea, delegato di Mirafiori, propone una mozione che rifiuta l’accordo. Segue una breve discussione, poi l’Assemblea vota quasi all’unanimità il no all’accordo , pochi voti contrari e una decina di astenuti. Una riunione durata complessivamente quasi dieci ore.
«l’Unità», 16 ottobre 1980 [p.1-p.6] p.1- [Dichiarazione di Chiaromonte - testo] p.1-p.6- Bruno Ugolini, Prima assemblea molto tesa. L’accordo è discusso. La FIAT non è passata. Il “ Consiglione” si trasforma in una prima verifica con i lavoratori. Interventi polemici e contestazioni ai dirigenti sindacali, poi un appassionato intervento di Trentin riceve applausi. Una dichiarazione di Chiaromonte ; Michele Costa , Il primo punto prevede che non saranno attuati licenziamenti. Gli undici capitoli dello schema d’accordo, Si parla di mobilità esterna, ma da posto a posto di lavoro ; Massimo Cavallini, Davanti ai cancelli la mattina della svolta ; p.6- Le prime reazioni sull’ipotesi di accordo .La trattativa di Roma è terminata alle 6,30. Forse oggi si riprende al ministero del Lavoro. Dichiarazioni di PSI, PRI, ACLI e “ Forze Nuove” ; La sottoscrizione non si deve fermare. Solidarietà di intellettuali e operai. Un invito della Casa della cultura di Roma. Un appello di intellettuali da Bari : contribuire al fondo, punto di partenza. Cento milioni dalle fabbriche emiliane
«La Stampa», 16 ottobre 1980 [pp.1-2] p.1- Titolo : Nessun incidente ai cancelli, dopo 35 giorni soluzione vicina. C’è l’accordo FIAT-sindacati. Oggi decidono le assemblee. L’ipotesi d’intesa è stata raggiunta alle sei di ieri mattina. Poggia su due punti : 1) Cassa senza rotazione tranne che per un migliaio di addetti alle linee della “131” e della “ 132” , 2) Mobilità esterna da posto a posto dal 30 giugno 1981 al 30 giugno 1983. A quella data chi non avrà trovato un’occupazione rientrerà in FIAT. È quasi certo che le assemblee daranno il loro assenso. È probabile che le 400 mila lire perse in media per lo sciopero vengano diluite in diversi mesi ; Editoriale, Mario Pirani, Né vinti né vincitori ; pp.1-2- Sergio De Vecchi, Due pagine undici punti ; Francesco Bullo, Lama, Carniti e Benvenuto a confronto con 800 delegati. Ore di fuoco al Consiglione tra autocritiche e polemiche ; p.2- Le forze politiche commentano il “ caso FIAT”. Il PCI : compromesso necessario l’accordo deve essere firmato. Per la DC è “ la vittoria della ragione”. Il PDUP parla invece di “ sconfitta” ; Il ministro sull’ipotesi di accordo. Foschi : abbiamo evitato 15 mila licenziamenti
|
|
|
Le assemblee sull' accordo |
|
16 ottobre |
La lotta alla FIAT - Giovedì, trentasettesimo e ultimo giorno Si svolgono le Assemblee per l'ipotesi di accordo. Luciano Lama (CGIL) alle Carrozzerie, Giorgio Benvenuto (UIL) alle Presse e Carniti ( CISL) alle Meccaniche. Tutti e tre i segretari confederali a Mirafiori. La tensione è altissima. La maggioranza degli interventi è contro l’accordo. Molti lavoratori per protesta non partecipano al voto. Votazioni confuse , esiti incerti e contrastati. Alle Meccaniche un tentativo di aggressione nei confronti di Camiti. Nei vari reparti l’accordo passa di misura, in altri è respinto. A Mirafiori approvato la mattina, bocciato dal secondo turno il pomeriggio. A Rivalta bocciato senza neppure passare ai voti. Malessere e delusione operaia. Protesta contro i sindacati. Nel pomeriggio da Lingotto un corteo muove verso Mirafiori , slogan contro i leader sindacali, vorrebbe raggiungere la sede RAI di Torino per protestare per come è stata descritta la lotta.. Distrutta la telecamera di un giornalista RAI , ferito l’operatore. Fortunosamente è evitata la carica della polizia. I lavoratori concordano con le forze dell’ordine un corteo che si conclude al Lingotto con una breve assemblea. La sera la segreteria della CGIL-CISL-UIL con un comunicato , che ne illustra «limiti e valore» , annuncia che l'accordo si ritiene approvato. Poco dopo la FLM torinese fa proprio il comunicato della segreteria confederale. Nella notte si sciolgono i presidi e i picchetti. Il voto sull’accordo nei diversi stabilimenti
«l’Unità» , 17 ottobre 1980[p.1-p.16] p.1-p.16- Bruno Ugolini , Una maggioranza in molti stabilimenti sembra orientata per l'approvazione. Contrastate assemblee sull’ipotesi di accordo FIAT. Una giornata drammatica. Al mattino prevalgono i sì, ma nel pomeriggio la situazione si capovolge. Tentata aggressione contro Carniti ; Adalberto Minucci , La FIAT non ha vinto ; p.16- I risultati delle assemblee negli altri stabilimenti ; La segreteria CGIL-CSIL-UIL sottolìnea il valore e i limiti dell'accordo [testo del comunicato ] ; Massimo Cavallini, Il giorno dopo, parlano operai e delegati . Colloqui davanti ai cancelli. Si ricomincia, senza euforia, sotto il peso delle amarezze e delle divisioni
«Stampa Sera», 16 ottobre 1980 [p.1-pp.6-7] p.1-Malgrado durissime contestazioni ai leaders nelle assemblee. Sì all’accordo FIAT a larga maggioranza. Fischi e insulti a Trentine Benvenuto, calci e pugni a Carniti ( medicato al CTO un operaio che lo proteggeva) , Lama esce scortato dai sorveglianti ; p.6- Le delegazioni FIAT e sindacale domani mattina si vedono al ministero. L’incontro romano rinviato a domani si aspetta il giudizio delle assemblee ; Daniela Danieli , Conferenza stampa dei tre leaders confederali. “ La vittoria è il no ai licenziamenti” ; p.7- Movimentate assemblee stamane negli stabilimenti, altre previste per oggi. La “base” discute l’accordo FIAT-FLM contestazioni, ma la maggioranza approva ; Carniti malmenato alla fine del comizio : ombrellate e sassaiola. Lama. Trentin
«La Stampa», 17 ottobre 1980 [pp.1- 2] p.1- Titolo pagina: Oggi la valutazione definitiva dopo il voto degli ultimi stabilimenti. Duri contrasti nelle assemblee FIAT. Sindacati : maggioranza per l’accordo. Fischiati i leaders GCIL, CISL, UIL . Le Confederazioni : più affollate le assemblee dove sono prevalsi i “sì ”. In alcuni stabilimenti non si è votato. Le contestazioni hanno rivelato una spaccatura fra i lavoratori. Una minoranza ha bloccato un risultato favorevole scontato ? ; Pier Paolo Benedetto [ commento] ; Editoriale, Giovanni Trovati, Gli idoli infranti ; pp.1-2- Titolo : I leaders contestati dalla “base”, una giornata tesa nelle fabbriche torinesi ; Franco Badolato , Carniti aggredito. Un delegato ferito ; Francesco Bullo , Lama è stato protetto dal servizio d’ordine ; Guido J. Paglia, Grida, urla e fischi attorno a Benvenuto ; Clemente Granata, A Mirafiori due votazioni diverse sì al mattino no al pomeriggio ; Sergio Devecchi , Il ministro rivela i retroscena della vertenza FIAT. Foschi : i violenti hanno interessi diversi da quelli dei lavoratori ; p.2- Titolo : CGIL, CISL, UIL : “ Evitiamo il suicidio del sindacato” ; Giuseppe Sangiorgio, Lama: Sulle trattative ha pesato la protesta dei 40.000 a Torino . Benvenuto: “ Il problema dei capo va affrontato con maggior coraggio”. “Le nostre ipotesi svanivano con l’arrivare delle notizie sulla manifestazione” ; g.san ( Giuseppe Sangiorgio), Carniti : “M’hanno colpito i teppisti non li si confonda con i lavoratori”. “Sono un’esigua minoranza”. “Se l’intimidazione entra in fabbrica danneggia la democrazia sindacale”. “L’incidente è marginale”. “Nei delusi deve nascere maggiore serenità” ; Renato Rizzo, Un corteo ordinato di ottocento operai sino al “Lingotto”
|
|