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Le donne conquistano il voto
Le donne conquistano il voto
1943 | |||
28 novembre |
A Milano ancora occupata dai tedeschi Ada Gobetti ( partito d’azione) , Giovanna Barcellona, Lina Fibbi ( partito comunista), Lina Merlin ( partito socialista) , Rina Picolato promuovono con un documento programmatico «Gruppi di difesa della donna», aperti alle donne disposte a sostenere e assistere i partigiani, gli antifascisti e rastrellati. Nascono fogli clandestini come «Noi donne» e «La voce delle donne» che incitano alla lotta sociale e politica, avanzano rivendicazioni, quali gli alloggi per i sinistrati, il riscaldamento nelle scuole, migliori razioni alimentari. Nel giugno 1944 il CLNAI riconoscerà i GDD come «organizzazione aderente al Comitato di liberazione nazionale». Sitografia La Resistenza italiana. Donne nella Resistenza. Gruppi di difesa delle donne
[Associazione nazionale partigiani d’Italia ] Resistenza. I gruppi di difesa della donna Gruppi di difesa della donna [Biblioteca Salaborsa Bologna] Gruppi di difesa della donna ( GDD) [Storie dimenticate] La Resistenza e i gruppi di difesa della donna [Un granello di sabbia]
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1944 | |||
giugno | il CLNAI riconosce i GDD come «organizzazione aderente al Comitato di liberazione nazionale». «Il Comitato di liberazione per l’Alta Italia, riconoscendo nei Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà un’organizzazione unitaria di massa che agisce nel quadro delle proprie direttive, ne approva l’orientamento politico e i criteri di organizzazione, apprezza i risultati sin ora ottenuti nel campo della mobilitazione delle donne per la lotta di liberazione nazionale e la riconosce come organizzazione aderente al Comitato di liberazione nazionale.» Dopo la Liberazione, i Gruppi confluiranno nell'UDI (Unione Donne Italiane). |
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10 settembre 23 ottobre |
La Repubblica partigiana della Val D’Ossola Gisella Floreanini Della Porta ( nome di battaglia Amelia Valli ) , prima donna ad assumere un incarico di governo, il 7 ottobre è nominata Commissario per l’assistenza e i rapporti con le organizzazioni popolari nella «Giunta provvisori di governo» della Repubblica partigiana della Val d’Ossola insediatasi l’11 settembre e rioccupata dai fascisti il 23 ottobre 1944 . Gisella Floreanini sarà nominata alla Consulta Nazionale e eletta alla Camera , nelle liste del PCI , nella I e nella II Legislatura. Bibliografia Gisella Floreanini, Una donna nel governo dell'Ossola
Fiamma Lussana (a cura di), Una storia nella Storia. Gisella Floreanini e l'antifascismo italiano dalla clandestinità al dopoguerra, Roma, Res Cogitans, 1999 Sitografia La Repubblica della Val d’Ossola [ Associazione nazionale dei Partigiani d’Italia]
Video La Repubblica dell’’Ossola. L’Italia della Resistenza [ video da Rai Storia]
La Repubblica dell’utopia. Partigiani in Val d’Ossola [ video da La storia siamo noi]
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15 settembre |
Si costituisce il «Comitato provvisorio dell’Unione donne italiane». La riunione è preparata con l’uscita del primo numero di «Noi donne» stampato a Napoli nel giugno 1944- stampato a Napoli sotto la direzione di Laura Bracco , con la collaborazione di Nadia Spano e Rosetta Longo.. |
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Alla conquista del voto | |||
7 ottobre |
la Commissione per il voto alle donne dell’UDI si reca dal presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi «per esprimergli la necessità che venga concesso alle grandi masse femminili il diritto di partecipare alle elezioni amministrative. Il presidente del Consiglio ha assicurato le delegate di tutto il suo interessamento per questa importante questione» L’UDI inoltre avvia una petizione «da far firmare dal maggior numero di donne possibile» per richiedere al Governo di Liberazione Nazionale il diritto di voto e di eleggibilità. Si formerà il Comitato nazionale pro-voto che unisce: UDI, centri femminili del Partito liberale, Democratico cristiano, Democratico del lavoro, Partito d’azione, Partito socialista, Partito comunista italiano, Partito repubblicano, Sinistra Cristiana, le associazioni femminili Alleanza “pro suffragio” e la Federazione donne laureate e diplomate «Noi Donne», 15 gennaio 1945. |
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25 ottobre |
Il 25 ottobre 1944 si costituisce a Roma il «Comitato pro voto» che unisce: UDI , centri femminili di tutti i partiti del Comitato di liberazione nazionale , le associazioni femminili Alleanza «pro suffragio» e la Federazione donne laureate e diplomate. |
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novembre | UDI, CIF e altre organizzazioni commissionano a Laura Lombardo Radice l’ opuscolo intitolato «Le donne italiane hanno diritto al voto». | ||
25 dicembre | Esce come supplemento a «Il Popolo» il primo numero di «Azione femminile» organo del movimento femminile democristiano | ||
1945 | |||
3 gennaio |
Conversazione alla radio con Laura Lombardo Radice sul diritto delle donne al voto «l’Unità», 4 gennaio 1945 [p.2] |
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6 gennaio |
«l’Unità», 7 gennaio 1945 [p.2] |
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9 gennaio |
Una delegazione del Comitato «pro voto» si incontra con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Spataro e gli consegna un memorandum sul diritto delle donne al voto , chiedendo precise assicurazioni sull’approvazione del provvedimento . Spataro garantisce di farsi interprete della richiesta presso il governo. «l’Unità», 10 gennaio 1945 [p.1] |
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15 gennaio |
Dai microfoni di Radio Roma Il «Comitato pro-voto» formato dai movimenti femminili dei partiti del CLN, l’associazione pro suffragio e la FILDS lanciano l’«Appello alle donne dell’ Italia nuova» |
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15 gennaio |
«l’Unità», 16 gennaio 1945 [p.1] |
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20 gennaio |
Togliatti, scrive una lettera a De Gasperi nella quale afferma che è necessario porre la questione del voto alle donne nell'imminente consiglio dei ministri. Alla lettera De Gasperi risponde : «ho fatto più rapidamente ancora di quanto mi chiedi. Ho telefonato a Bonomi, preannunciandogli che lunedì sera o martedì mattina tu e io faremo un passo presso di lui per pregarlo di presentare nella prossima seduta un progetto per l'inclusione del voto femminile nelle liste delle prossime elezioni amministrative. Facesse intanto preparare il testo del decreto. Mi ha risposto affermativamente.» Bibliografia Il testo della lettera di Palmiro Togliatti in, Palmiro Togliatti, «La guerra di posizione in Italia», Epistolario 1944- 1964, Einaudi 2014, pp. 36-37
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24 gennaio |
Nel Consiglio dei ministri inizia la discussione sul voto alle donne. Il ministro liberale Manlio Brosio , nonostante la sua personale convinzione , si fa interprete delle esitazioni del suo partito e chiede di rinviare l’esame del provvedimento che, infatti, sarà approvato solo nel Consiglio dei ministri del 30 gennaio , superate le incertezze liberali. |
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28 gennaio |
«l’Unità», 28 gennaio 1945 [p.1] |
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30 gennaio |
Il consiglio dei ministri su proposta di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti approva all’unanimità il decreto legislativo che estende il diritto di voto alle donne. Tuttavia il decreto dimentica di sancire il diritto di eleggibilità delle donne per cui occorrerà un nuovo decreto : il n. 74 del 10 marzo 1946 «l'Unità» «l’Unità», 31 gennaio 1945 [p.1] «Il Popolo» «Il Popolo», 31 gennaio 1945 [p.1] |
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2 febbraio |
il decreto che estende il voto alle donne è accolto con scarso entusiasmo, un atto dovuto , una «concessione» più che reale una conquista delle donne , minimizzato quando non apertamente criticato. Sul «Resto del Carlino» l’approvazione del decreto è così commentata : «mentre in Italia si muore di fame ci si preoccupa del voto alle donne». Panfilo Gentile su «Risorgimento liberale» scrive che il voto alle donne non porterà grandi novità perché le donne voteranno come i padri e i mariti. Per Mario Borsa un fatto irrilevante non essendo frutto di una conquista frutto di lotte di massa. Persino Palmiro Togliatti rileva , con preoccupazione, che : «La ‘concessione’ del voto alle donne è giunta prima che la massa femminile italiana nella sua estensione fosse effettivamente mobilitata intorno a questa rivendicazione. Esiste ancora in Italia un notevole disinteresse femminile all’esercizio della democrazia, esiste soprattutto una profonda ignoranza » Note Pietro Scoppola, «La repubblica dei partiti», Il Mulino, 1991, pp.77-78 ;
Anna Rossi Doria, Le donne sulla scena politica in «Storia dell’Italia Repubblicana», vol. I – La costruzione della democrazia, Einaudi, 2001, p.814 |
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«Azione femminile» , n.2 marzo 1945 |
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«Azione femminile» , n.6 aprile 1945 p.1 |
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PCI - Conferenza delle donne comuniste | |||
2-5 giugno |
PCI - Conferenza delle donne comuniste, Teatro Brancaccio Roma. Svolge la relazione Rita Montagnana «l’Unità», 2 giugno 1945 «l’Unità», 3 giugno 1945 «l’Unità», 5 giugno 1945 «l’Unità», 6 giugno 1945 [pp.1-2] Palmiro Togliatti, Intervento alla Conferenza delle donna comuniste Discorso di Palmiro Togliatti al convegno femminile comunista - «l'Unità» 7-12 giugno 1945 «l’Unità», 7 giugno 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 9 giugno 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 10 giugno 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 12 giugno 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 13 giugno 1945 [pp.1-2] |
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21 giugno |
Si insedia il governo presieduto da Ferruccio Parri |
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25 settembre | Si insedia la Consulta Nazionale | ||
Alla Consulta Nazionale sono nominate 13 donne su 440 membri «Il Popolo», 25 settembre 1945 [p.1] «La Nuova Stampa» , 26 settembre 1945 |
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1 ottobre | Si costituisce l’ «Unione donne italiane» ( UDI) , pochi giorni dopo il primo congresso nazionale i Gruppi di difesa della donna confluiscono nell'Unione | ||
1 ottobre |
Primo intervento di una donna alla Consulta nazionale Angela Guidi Cingolani : nella sua dichiarazione ricorda l’impegno delle donne nella lotta antifascista e il concorso dato alla Liberazione. Afferma il valore della presenza femminile nella ricostruzione morale e materiale del Paese. Con orgoglio afferma : « Non si tema, per questo nostro intervento, quasi un ritorno a un rinnovato matriarcato, seppur mai esistito! Abbiamo troppo fiuto politico per aspirare a ciò ; ma comunque peggio di quello che nel passato hanno saputo fare gli uomini di certo non riusciremo mai a fare ! » Consulta nazionale Assemblea plenaria Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 2 ottobre 1945 [p.1] «La Stampa» «La Nuova Stampa», 2 ottobre 1945 [p.1] «Azione femminile» «Azione femminile» n. 29 – 5 ottobre 1945 [p.1] |
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2 ottobre |
Rina Picolato ricorda il contributo delle donne alla lotta di Liberazione, le sofferenze che molte hanno affrontate in carcere e nei campi di concentramento tedeschi come antifasciste e partigiane., il loro impegno nella guerra partigiana. Parla della necessità del risanamento morale del Paese, del lavoro delle donne e dell’assistenza ai reduci e ai partigiani. Consulta nazionale Assemblea plenaria Azione femminile, n.30 |
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UDI - I Congresso, Firenze, 20-23 ottobre 1945 | |||
20-23 ottobre |
Le donne nella partecipazione alla vita pubblica, nella lotta, nella ricostruzione. Bibliografia Maria Michetti, Margherita Repetto, Luciana Viviani, «UDi laboratorio di politica delle donne», Idee e materiali per una storia, Rubbettino, 1998, pp.13-19
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CIF - I Congresso nazionale 21-22 ottobre 1945 | |||
21-22 ottobre |
Il Congresso si apre all’insegna della necessità di una vasta « Campagna per il risanamento morale » del Paese. Bibliografia Maria Chiaia , « Donne d’Italia», Il Centro Italiano Femminile, la Chiesa e il Paese dal 1945 agli anni Novanta , Edizioni Studium, 2015
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22 ottobre |
Pio XII esorta le donne ad uscire dalla sfera privata per difendere la famiglia e l'ordine: la vita pubblica è qui rappresentata come uno spazio ulteriore in cui combattere la battaglia per la difesa e la diffusione dei valori cristiani. «Azione femminile» n. 31- 19 ottobre 1945 p.1 «Azione femminile» ,n.32, 26 ottobre 1945 p.2-3 |
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6 novembre |
Teresa Noce : interviene «sulla concessione di un sussidio temporaneo a favore dei reduci, dei disoccupati e bisognosi». Propone che al posto di «sussidi » si parli di «provvidenze» in modo da ampliare il campo delle misure da adottare. Per i reduci chiede varie agevolazioni, prima fra tutte la precedenza nell’assunzione la lavoro. Consulta nazionale- |
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10 dicembre |
Entra in carica il I governo De Gasperi |
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1946 | |||
9 gennaio |
Consulta nazionale Assemblea plenaria Clementina Caligaris : commemora la consultrice Bastianina Musu Martiti indicata dal Partito d’Azione e deceduta prima di poter partecipare ai lavori della Consulta Consulta nazionale Assemblea plenaria «l’Unità», 10 gennaio 1946[p.1]. |
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11 gennaio |
Consulta nazionale Assemblea plenaria Clementina Caligaris protesta contro le lungaggini della discussione sul regolamento che avrebbe avuto valore solo per uno o due mesi. Chiede che si affronti con urgenza il problema posto dai reduci che fra le altre loro rivendicazioni chiedono che le donne siano allontanate dai pubblici uffici Seduta n. X – 11 gennaio 1946 «l’Unità», 12 gennaio 1946[p.1]. |
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15 febbraio |
Consulta nazionale Assemblea plenaria Virginia Minoletti Quarello , nel corso della discussione sulla legge elettorale politica per l’Assemblea Costituente, interviene valorizzando il significato del diritto al voto conquistato dalle donne e sulla necessità di renderlo obbligatorio per consentire loro di prendere parte attiva nella vita politica. «l’Unità», 16 febbraio 1946[p.1]. |
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Primo Convegno delle delegate provinciali della DC | |||
17 febbraio |
Primo Convegno delle delegate provinciali della DC . Conclude i lavori Alcide De Gasperi «Il Popolo», 16 febbraio 1946 [p.2] « Il Popolo», 17 febbraio 1946 [p.1] « Il Popolo», 19 febbraio 1946 [p.1] |
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26 febbraio |
«l’Unità», 26 febbraio 1946 [p.2] |
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6 marzo |
Consulta nazionale Assemblea plenaria Le consultrici Teresa Noce, Rina Picolato, Cingolani, Della Porta, Bianchini, Maffioli, Lombardi, Minoletti e Caligaris con una interrogazione chiedono al governo italiano di intervenire presso il governo spagnolo per risparmiare la vita a Mercedes Gomez Otero, Isal Sans Toletano, Maria Teresa Toral condannate a morte per i loro ideali antifascisti. Il sottosegretario agli esteri Celeste Negarville assicura l’impegno del governo. Tersa Noce si dichiara soddisfatta della risposta. «l’Unità», 7 marzo 1946[p.1] |
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8 marzo |
Il primo 8 marzo Un comitato formato da UDI, ANPI, l’Associazione ragazze d’Italia , Associazione combattenti, Alleanza per i diritti della Donna, Comitato Reduci , CGIL , FIDAPA e FILDIS organizza in tutta Italia manifestazioni, incontri, feste , rappresentazioni teatrali e cinematografiche e distribuzione di rami di mimosa in tutta Italia per celebrare la «Giornata internazionale della donna ». La scelta della mimosa si deve a Teresa Mattei , dirigente nazionale dell’UDI , che ne discusse con Luigi Longo, vicesegretario del Partito Comunista e allora membro della Consulta nazionale. Alle violette proposte da Longo la giovane dirigente dell’UDI preferì la mimosa , «un fiore povero, facile da trovare nelle campagne», che diverrà il simbolo dell’8 marzo. «l’Unità», 7 marzo 1946 [p.1] «l’Unità», 8 marzo 1946 [p.1] |
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«Azione femminile» n.2- 9 marzo 1946 p.1 |
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10 marzo |
Nel decreto del 31 gennaio mancava l’accesso all’elettorato passivo, cioè la possibilità per le donne di essere elette. Da subito l’UDI e le altre organizzazioni femminile avevano sollevato la questione alla presidenza del Consiglio . Tuttavia solo con il nuovo decreto approvato il 10 marzo 1946 in concomitanza delle prime elezioni amministrative, le donne potranno essere candidate ed elette |
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Le elezioni amministrative - Per la prima volta votano le donne | |||
10-11 marzo |
Il primo turno delle amministrative si svolge in cinque domeniche dal 10 marzo al 7 aprile, in cui viene eletto il 78 per cento dei consigli comunali italiani. Risulteranno elette nei consigli comunali circa 2000 donne. |
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17-18 marzo |
Si vota in 1083 comuni |
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24-25 marzo | Si vota in 1469 comuni di cui 12 capoluoghi | ||
31-marzo - 1 aprile | Si vota in 1560 comuni di cui 22 capoluoghi | ||
7 aprile | Si vota in 1186 comuni di cui 22 capoluoghi | ||
nelle elezioni amministrative sono elette circa 2000 donne | |||
Elezione del 2 giugno – L’ Assemblea Costituente | |||
Il «Corriere della sera », la mattina del voto, pubblica un articolo dal titolo Senza rossetto in cabina elettorale e spiega : «Siccome la scheda deve essere incollata e non deve avere nessun segno di riconoscimento, nelle donne nell’umettare con le labbra il lembo da incollare potrebbero, senza volerlo, lasciarvi un po’ di rossetto e in questo caso rendere nullo il loro voto. Dunque il rossetto lo si porti con sé, per ravvivare le labbra fuori dal seggio» | |||
la partecipazione delle donne al voto Al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta tra monarchia e repubblica la loro partecipazione era stata dell’89,1%, , alla votazione simultanea del 2 giugno 1946, per il Referendum istituzionale tra monarchia e repubblica e per le elezioni all’Assemblea costituente, la presenza delle elettrici fu altissima, con interessanti differenziazioni: Nord: 91,3% uomivni e 90,3% donne; Centro: 89,7 % uomini e 88,0% donne;Sud 84,8% uomini e 86,2% donne; Sicilia: 84.8% uomini e 86,2% donne; Sardegna: 84,4% uomini e 87,3% donne. Risulta che al Sud e nelle Isole l’elettorato femminile fu più numeroso di quello maschile: questo a causa del grande esodo migratorio postbellico che impedì a molti uomini di tornare subito indietro |
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21 Donne elette alla Costituente su 556 3,7% dei componenti dell’Assemblea – 9 su 208 per la DC – 9 su 104 per il PCI- 2 su 104 per il PSIUP, 1 su 30 per l’Uomo qualunque |
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Le elette alla Assemblea Costituente | |||
Su 226 candidate nelle varie liste sono elette all’ Assemblea Costituente 21 donne su 556 membri. Il 3,7% dei componenti: 9 su 208 deputati per la DC ; 9 su 104 per il PCI ; 2 su 104 per il PSIUP ; 1 su 30 per l’Uomo qualunque Adele Bei Ciufoli gruppo parlamentare comunista |
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Nella Commissione dei 75 | |||
15 luglio |
L'Assemblea Costituente delibera l'istituzione della« Commissione per la Costituzione», composta da 75 deputati la «Commissione dei 75» incaricata di «elaborare e proporre il progetto di Costituzione», e deferisce la nomina dei componenti della Commissione al Presidente dell'Assemblea Giuseppe Saragat, il quale si impegna a seguire il criterio della proporzionalità dei gruppi dell'Assemblea. |
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19 luglio |
Il presidente Saragat comunica all’Assemblea l'elenco dei componenti della Commissione per la Costituzione , che è convocata per il giorno successivo. Solo cinque delle ventuno neo deputate entrano a far parte della Commissione : Angela Gotelli (DC), Maria Federici ( DC ) , Nilde Iotti (PCI ) , Teresa Noce (Pci) e Angelina Merlin (PSI ) e Teresa Noce. Un rappresentanza peraltro minore rispetto alla percentuale delle elette circa il 7% dei membri dell’Assemblea. Assemblea Costituente , Seduta n. 8 , 19 luglio 1946. |
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20 luglio | Si insedia la commissione dei 75 | ||
22 luglio |
Bianca Bianchi interviene sulle dichiarazioni del presidente del primo Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi affrontando il tema della scuola e del ruolo che deve svolgere nella nuova Repubblica. Assemblea Costituente Adunanza plenaria Seduta n. X - 22 luglio 1946 |
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23-25 luglio |
La Commissione per la Costituzione decide di suddividersi in tre Sottocommissioni. Il 24 luglio decide la composizione delle tre Sottocommissioni : di 18 componenti la prima e la terza e di 38 la seconda. Il 25 luglio definisce gli argomenti delle tre Sottocommissioni e ne nomina i presidenti e i segretari. Commissione per la Costituzione sedute dal 23 al 25 luglio 1946 Seduta n. 4, 25 luglio 1946 |
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25 luglio |
Assemblea Costituente Nadia Gallico Spano svolge un ordine del giorno di cui è prima firmataria in cui si chiede l’estensione alle vedove di guerra e alle mogli dei prigionieri del «premio della Repubblica» concesso dal governo per fronteggiare le necessità più urgenti delle classi lavoratrici. Seduta n. XIII – 25 luglio 1946 |
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le relatrici | |||
Commissione per la Costituzione I Sottocommissione |
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Commissione per la Costituzione Relazione di Angelina Merlin, Garanzie economiche e sociali per l’esistenza della famiglia Relazione di Teresa Noce, Garanzie economiche e sociali per l’assistenza della famiglia |
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Gli interventi sul progetto di Costituzione | |||
Commissione dei 75 |
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Teresa Noce intervenendo sulla relazione presentata da Togni sul «diritto di assistenza» precisa le differenze fra assistenza e previdenza e insiste sul dovere di solidarietà verso chi non gode di alcuna forma previdenziale con particolare riferimento alle casalinghe. Nella stessa seduta interviene Angelina Merlin che si dichiara in disaccordo con la proposta di articolo sull’assistenza formulata da Togni e ne illustra una nuova stesura che puntualizza il ruolo dello Stato nel campo dell’assistenza. Seduta n. 4 -11 settembre 1946 |
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In tre sedute della sottocommissione si discutono le garanzie e economiche e sociali per l’assistenza della famiglia relazionano Maria Federici , Angelina Merlin e Teresa Noce. Seduta n. 7 – 18 settembre Seduta n. 8 - 19 settembre |
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DIRITTO DI PROPRIETÀ E INTRAPRESA ECONOMICA | |||
4 ottobre |
Teresa Noce intervenendo sulla discussione avviata nella seduta del 1 ottobre «sul diritto di proprietà e sull’intrapresa economica» sottolinea l’assenza nella relazione presentata da Corbi della dizione « consigli di gestione» e chiede che nell’articolo proposto si espliciti la loro istituzione e il loro compito di «controllo della produzione». Nella seduta pomeridiana rispondendo all’intervento di Amintore Fanfani chiarisce e sottolinea le divergenze di opinione tra comunisti e democristiani sul significato per la collettività dei «consigli di gestione». Seduta pomeridiana n. 23 «l’Unità», 5 ottobre 1946 [p.2] |
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Diritti e doveri dei cittadini | |||
30 ottobre |
Nilde Iotti, relatrice sul tema della famiglia polemizza con il correlatore Corsanego. Non affronta i temi su cui si è trovato l’accordo e si concentra sulle differenze : riconoscimento della famiglia, uguaglianza giuridica dei coniugi, figli illegittimi e indissolubilità del matrimonio. Per comporre le divergenze si forma un gruppo di lavoro formato da Nilde Iotti, Corsanego, Togliatti e Dossetti che deve presenterà una nuova formulazione nella seduta del 5 novembre «l’Unità», 31 ottobre 1946 [p.2] |
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Commissione dei 75 | |||
15 gennaio |
Commissione per la Costituzione – Adunanza plenaria Nella discussione sul testo proposto dal comitato di redazione dei tre articoli sulla famiglia Maria Federici esprime il suo dissenso sulla formulazione del primo articolo che considera troppo generica e parziale, considerazioni a cui si associa Nilde Iotti. |
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31 gennaio |
Commissione per la Costituzione – Adunanza plenaria Maria Federici, Nilde Iotti e Angela Gotelli contestano la posizione di Giovanni Leone che si è dichiarato contrario ad una “ partecipazione illimitata delle donne alla funzione giudiziaria» e quindi al loro accesso agli lati gradi della magistraura Seduta pomeridiana n. 27 – 31 gennaio 1946 |
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1947 | |||
11 gennaio |
La scissione di Palazzo Barberini . L’ala riformista del PSIUP ( PSI) guidata da Giuseppe Saragat fonda il Partito socialista dei lavoratori italiani che successivamente assumerà il nome di Partito socialdemocratico italiano ( PSDI). |
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1 febbraio |
Commissione per la Costituzione – Adunanza plenaria Nilde Iotti interviene sul tema delle autonomie locali dichiarando , per motivi storici, economici e culturali, l’improponibilità di una divisione in due parti della regione Emilia Romagna Seduta antimeridiana n. 28 |
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6 febbraio |
Assemblea Costituente Elisabetta Conci interviene in occasione della commemorazione di Luigi Battisti. Seduta n. XXX – 6 febbraio 1947 |
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17 febbraio |
Nadia Gallico Spano presenta un’ interrogazione sugli episodi di violenza verificatisi a Nemi (provincia di Roma) e sul comportamento delle forze dell’ordine che definisce «intimidatorio» Assemblea Costituente |
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18 febbraio |
Nel corso della discussione sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio, durante la crisi politica del mese di febbraio, Adele Bei interviene contro la soppressione del ministero dell’Assistenza e per il suo smembramento tra vari ministeri Assemblea Costituente |
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8 marzo |
Per la prima volta a Montecitorio si celebra la Giornata della donna. Prendono la parola Nadia Gallico Spano e Elisabetta Conci che chiedono che i diritti di cittadinanza e di parità, rivendicati dalle donne, siano espressi con chiarezza nella Costituzione repubblicana. Assemblea Costituente |
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13 marzo | II Convegno nazionale femminile della DC , Assisi | ||
Assemblea plenaria | |||
18 marzo |
Teresa Mattei interviene in sede di discussione generale sul progetto di Costituzione soffermandosi in particolare sull’articolo 7 ( nella testo finale diventerà l’articolo 3 ) per difendere l’affermazione dei diritti delle donne e pur sottolineando il riconoscimento affermato nell’articolo denuncia il permanere anche in seno alla stessa Assemblea Costituente di pregiudizi e luoghi comuni , residui di una mentalità retriva Seduta pomeridiana n. LXVIII -18 marzo 1947 «l’Unità», 19 marzo 1947 [p.1] |
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17-21 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Nelle sedute del 17 del 19 e del 21 si discute dell’istituto della famiglia ( gli articoli 29-30 e 31 del testo finale della Costituzione). Nel dibattito intervengono numerose costituenti cercando di risolvere le questioni lasciate i sospeso o comunque non risolte nella Commissione dei 75. |
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17 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Nadia Spano interviene per affermare l’esigenza di nuovi rapporti che debbono intercorrere non solo tra i coniugi ma anche tra i genitori e i figli, compresi quelli illegittimi e sulla necessità che lo Stato garantisca condizioni economiche dignitose alla famiglia «La Nuova Stampa», 18 aprile 1947 |
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19 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Filomena Delli Castelli affronta il rapporto tra Stato e famiglia. A suo avviso lo Stato deve svolgere una funzione preventiva per eliminare tutti i fattori che concorrono a debilitare la famiglia |
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21 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Laura Bianchini espone la posizione della DC favorevole alla scuola privata. Tuttavia cerca punti d’intesa con le altre forze politiche e cerca di dissipare i malintesi che dividono. Seduta antimeridiana n. XCVIII – 21 aprile |
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21 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Maria Maddalena Rossi interviene sulla formulazione e sul contenuto degli articoli riguardanti la famiglia e il matrimonio per rompere con il passato e dare una nuova visione dei problemi che si pongono. Si pronuncia a nome del PCI contro l’inserimento nella Costituzione dell’indissolubilità del matrimonio. «La Nuova Stampa», 22 aprile 1947 [p.1] «l’Unità», 22 aprile 1947 [p.1-p.2] |
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«l’Unità», 24 aprile 1947 [pp.1-2] «La Nuova Stampa», 24 aprile 1947 |
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24 aprile |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Bianca Bianchi interviene sulla questione della parificazione e del finanziamento della scuola privata |
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3 maggio |
Assemblea Costituente «Il Popolo», 4 maggio 1947 [p.2] |
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3 maggio |
Angela Guidi Cingolani interviene sui «sui rapporti economici » ( art. 55 del testo finale della Costituzione) soffermandosi sulla partecipazione dell’Italia all’Organizzazione internazionale del lavoro e sui problemi degli emigrati « Il Popolo», 4 maggio 1947 [p.1-p.4] «l’Unità», 4 maggio 1947 |
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CIF - II Congresso nazionale maggio 1947 - Opere di assistenza sociale cristiana | |||
10 maggio |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Maria Federici e Angelina Merlin intervengono sul dibattito sui problemi delle donne lavoratrici ( art.37 del Testo finale della Costituzione). Maria Federici sottolinea di migliorare la condizione delle donne lavoratrici con una serie di provvidenze che, tuttavia, non debbono essere un pretesto per inficiare il diritto di parità dei sessi. Angelina Merlim svolgendo un emendamento insiste sul concetto della parità salariale dei sessi e denuncia il tentativo di escludere le donne dal lavoro extradomestico attraverso l’introduzione nel testo dell’articolo delle parole «essenziale funzione familiare» «Il Popolo», 11 maggio 1947 [p.1] «l’Unità», 11 maggio 1947 [p.1] «La Nuova Stampa», 11 maggio 1947 |
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22 maggio |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Maria Federici contesta la formulazione , da parte della Commissione dei 75, dell’articolo riguardante l’accesso dei cittadini di ambo i sessi ai pubblici uffici ( art. 51 della Costituzione) in quanto vi coglie il tentativo di limitare la possibilità delle donne di accedere alle cariche pubbliche. «Il Popolo», 22 maggio 1947 [p.1-2] |
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31 maggio |
Entra in carica il IV governo De Gasperi che segna la fine dell’unità nazionale |
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18 giugno |
Assemblea Costituente : dibattito sulle dichiarazioni programmatiche |
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28 luglio |
Assemblea Costituente : ratifica del Trattato di pace |
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4 giugno |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Vittoria Titomanlio intervenendo nel dibattito sulle autonomie locali ( art.117 della Costituzione) si dichiara per un ampliamento del concetto di «autonomia» e sottolinea i benefici che l’attuazione delle Regioni significherebbe nel campo della scuola e del lavoro femminile. § «Il Popolo», 5 giugno 1947 [pp.1-2] «l’Unità», 5 giugno 1947 [p.4] |
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UDI - II Congresso , Milano, 19-23 ottobre 1947 | |||
19-23 ottobre |
La parola d’ordine è «Per una famiglia felice pace e lavoro». Presenti oltre 1000 delegate e numerose delegazioni straniere . Le relazioni d’apertura sono svolte da Rosetta Longo e Rita Montagnana ( parlamentare PCI) . Nella seduta antimeridiana del 20 ottobre relaziona Rina Picolato della Commissione femminile della CGIL. Mentre la seduta pomeridiana dello stesso giorno vede impegnate le donne impegnate nei consigli comunali affrontano le questioni dell’amministrazione cittadina. «l’Unità», 22 ottobre 1947 [p.1] «l’Unità», 23 ottobre 1947 [p.1] «l’Unità», 24 ottobre 1947 [p.1] |
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20 ottobre |
Assemblea Costituente : interrogazione Angelina Merlin , a nome delle elette comuniste e socialiste, illustra una interrogazione sulla condotta della polizia che definisce di «stampo fascista» nel corso di una protesta popolare a Palermo , occasione in cui le forze dell’ordine non hanno esitato persino a caricare un pacifico corteo di donne e bambini. Denuncia , inoltre, di essere sottoposta a controlli da parte della polizia come quando il regime fascista la considerava «una sovversiva». Seduta n. CCLXIV – 20 ottobre 1947 |
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26 novembre |
Assemblea Costituente : Progetto di Costituzione Maria Federici interviene per sostenere l’accesso delle donne alla Magistratura ( art. 106 della Costituzione) . Maddalena Rossi polemizza con chi vorrebbe impedire tale accesso o comunque limitarlo a settori e gradi inferiori della magistratura. Nonostante il consenso di tutte le costituenti l’emendamento presentato per esplicitare tale diritto è respinto nella votazione segreta richiesta dal gruppo liberale e alcuni deputati DC. Le costituenti , tuttavia, presentano un ordine del giorno che richiamandosi ad altri articoli della Costituzione, già discussi , ribadisce la parità dei sessi in tutti i campi. L’ordine del giorno è approvato. Seduta antimeridiana n. CCCVI – 26 novembre 1947 Seduta pomeridiana n. CCCVII «Il Popolo», 27 novembre 1947 «l’Unità», 27 novembre 1947 [p.4] «La Stampa», 27 novembre 1947 [p.1] |
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26 novembre | A Milano le donne aderenti all’UDI e ad altri movimenti di sinistra danno vita al Fronte | ||
22 dicembre |
L’ Assemblea Costituente con votazione a scrutinio segreto approva la «Costituzione della Repubblica Italiana» con 453 voti favorevoli e 62 contrari. |
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27 dicembre | Enrico De Nicola, Capo provvisorio dello Stato, promulga la Costituzione della Repubblica italiana che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948, secondo quanto stabilito dalla XVIII disposizione transitoria. |