I Governo Badoglio 25 luglio 1943 al 22 aprile 1944 | ||
1943 | ||
25-27 luglio
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Il Partito d’azione (Pd’A ) pubblica 3 numeri di «Italia libera» e un’ edizione straordinaria del quindicinale «Giustizia e libertà».
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Per ordine del governo iniziano a essere liberati i detenuti politici e i gruppi di opposizione al fascismo . Anche se il governo Badoglio ne vieta la ricostituzione ufficiale, cominciano a riorganizzarsi i partiti politici antifascisti.
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26 luglio
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A Roma, è ricostituita la Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI). Esce un’edizione del quotidiano socialista «Avanti!».
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A Milano, si svolge la riunione dei rappresentanti antifascisti . Vi partecipano Stefano Jacini per la Democrazia cristiana, Lelio Basso e Luzzatto per il Movimento di unità proletaria, Arpesani per il gruppo di Ricostruzione Liberale e Grilli per il Partito comunista e ..per il Partito d’azione . Il documento approvato proclama la volontà unitaria di battersi per la : «liquidazione totale del fascismo e di tutti i suoi strumenti di oppressione; armistizio per la conclusione di una pace onorevole; ripristino di tutte le libertà civili e politiche, prima fra tutte la libertà di stampa; libertà immediata di tutti i detenuti politici; ristabilimento di una giustizia esemplare, senza procedimenti sommari, ma inesorabile nei confronti di tutti i responsabili; abolizione delle leggi razziali; costituzione di un governo formato dai rappresentanti di tutti i partiti che esprimono la volontà nazionale».
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Sono stampate in diverse città Le idee ricostruttive della Democrazia cristiana , documento programmatico del nuovo partito. Preparato da Alcide De Gasperi con la collaborazione di Paolo Bonomi, Pietro Campilli , Camillo Corsanego, Guido Gonella , Achille Grandi, Giovanni Gronchi , Stefano Riccio, Pasquale Saraceno, Mario Scelba e Giuseppe Spataro , il documento era stato fatto circolare in forma ciclostilata sin dai primi mesi del 1943.
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27 luglio
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Si svolge la prima riunione del governo presieduto da Pietro Badoglio.
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Per reprimere le manifestazioni antifasciste che dilagano nel Paese il generale Mario Roatta emana una circolare in cui ordina all’esercito di sparare contro i perturbatori dell’ordine pubblico e di deferire al Tribunale di guerra “istigatori e caporioni dei disordini. Nei quaranticinque giorni il bilancio, per difetto, della repressioni è di 93 morti, 536 feriti e 2276 arrestati.
La circolare Roatta
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27 -28 luglio
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A Roma si riunisce . il «Comitato nazionale delle correnti antifasciste», lo presiede Ivanoe Bonomi a cui è dato mandato di rappresentare al governo Badoglio la necessità di provvedere urgentemente allo scioglimento del Partito fascista e delle sue istituzioni; alla liberazione dei detenuti politici e dei confinati; a riconoscere la libertà di stampa.
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28 luglio
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Il governo Badoglio scioglie il Partito nazionale fascista e le sue organizzazioni collaterali , il Gran consiglio del fascismo e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato ( i decreti portano la data del 2 agosto ) . Alcuni dei maggiori leader politici fascisti sono tratti in arresto, altri costretti all’espatrio e alla clandestinità. Continuano in tutto il paese manifestazioni spontanee antifasciste. I partiti politici antifascisti cercano di riprendere libertà di azione e si organizzano anche localmente in comitati e gruppi.
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A Reggio Emilia una manifestazione antifascista che vede insieme gli operai delle Officine meccaniche Reggiane e la cittadinanza è sciolta con un violento attacco dell’esercito. Nove operai uccisi , fra cui una donna incinta.
L’eccidio delle Reggiane da Istituto per la storia della Resistenza e la società contemporanea Reggio Emilia , www.istoreco.re.it
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A Bari, un corteo di giovani antifascisti che si dirige si dirige verso il carcere cittadino per chiedere la liberazione dei detenuti politici è raggiunto da tre scariche di moschetto sparate da un reparto militare appostato nella vecchia sede del fascio. Il bilancio è di 19 morti e 36 feriti (secondo altra fonte, 60 feriti). Arrestato il liberale Luigi De Sicly, direttore della «Gazzetta del Mezzogiorno» per il suo editoriale di quel giorno Viva la libertà che si ritiene abbia sobillato i giovani.
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29 luglio
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A Milano, nel corso dello sciopero generale, le forze militari e di polizia aprono il fuoco, uccidendo 3 dimostranti e ferendone altri 4
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30 luglio
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A Milano, prosegue lo sciopero generale e si arriva a nuovi scontri nel corso dei quali le forze militari e di polizia uccidono 5 dimostranti e ne feriscono 3.
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A Milano, è stampato il primo numero di «Gioventù d’azione », organo della Federazione giovanile del Partito d’azione.
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31 luglio
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Il governo Badoglio tenta di stabilire un contatto diplomatico con gli Alleati attraverso i rappresentanti inglese e statunitense accreditati presso la Santa Sede.
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agosto | I confinati politici antifascisti, in modo saltuario, sono rilasciati. Nel corso del mese tornano in libertà fra gli altri Bruno Buozzi, Pietro Nenni, Sandro Pertini | |
2 agosto
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E’ sciolta la Camera dei Fasci e delle Corporazioni e dichiarata chiusa la XXX legislatura (marzo 1939). E’ annunciato ufficialmente che entro quattro mesi dalla fine del conflitto si svolgeranno elezioni politiche generali per la formazione di una nuova Camera dei Deputati , per il riordinamento del Senato e il ripristino di tutte le garanzie istituzionali e statutarie.
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A Roma,la riunione dei rappresentanti dei sei partiti antifascisti, affronta il problema di giungere alla conclusione della guerra.
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3 agosto
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Una delegazione del Comitato nazionale delle opposizioni composta da Ivanoe Bonomi, Alcide De Gasperi, Luigi Salvatorelli, Meuccio Ruini e Giorgio Amendola si reca da Badoglio per chiedere la fine della guerra.
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4 agosto
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Lo stato di guerra è esteso a tutto il territorio dello Stato (regio decreto 4 agosto 1943, n. 714)
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Il Partito socialista ( PSIUP ) lancia un appello al paese contro il governo Badoglio che « non significa una liquidazione della dittatura fascista, ma un tentativo estremo di salvare lo stato monarchico, la struttura sociale e l’impero. Dietro la facciata della dittatura militare sono conservati gli elementi essenziali del fascismo e, per alcuni lati, anche rafforzati. La dittatura è un fascismo senza Mussolini».
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4 agosto |
Bruno Buozzi informa Oreste Lizzadri, Pietro Nenni e Sandro Pertini delle proposta del ministro Leopoldo Piccardi sulla ricostruzione del sindacato e di aver posto come «condizione pregiudiziale» la presenza dei comunisti Giovanni Roveda e Giuseppe Di Vittorio .
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A Roma, comunisti e socialisti, rappresentati rispettivamente da Giorgio Amendola e Giovanni Roveda, e da Giuseppe Romita, Bruno Buozzi e Olindo Vernocchi, firmano un Patto di unità d’azione
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5 agosto
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Gli alleati occupano Catania
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6 agosto
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A Tarvisio si svolgono colloqui italo-tedeschi. L'Italia chiede una rapida uscita dalla guerra.
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6 agosto |
E’ scarcerato Mario Alicata (PCI)
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6 agosto |
A Palermo, inizia la pubblicazione del quotidiano «Sicilia liberata». Il giornale è stampato sotto il diretto controllo del Psychological Warfare Branch ( Pwb) , organo alleato preposto alla vigilanza sulla stampa. La prima colonna è scritta in inglese.
Bibliografia
Paolo Murialdi, «La stampa italiana del dopoguerra 1943-1972», Laterza, 1973, pp.6-7
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7 agosto | Il Comitato unitario milanese vota un ordine del giorno di condanna del governo Badoglio che ritiene non abbia corrisposto alle richieste del Comitato. | |
8 agosto
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Bruno Buozzi e Oreste Lizzadri (PSI), Giovanni Roveda e Giuseppe Di Vittorio (PCI), Gioacchino Quarello, Achille Grandi e Ezio Vanoni (DC) e Guido De Ruggiero (Pd'A) sono nominati commissari straordinari delle confederazioni sindacali per procedere alla ricostruzione dei sindacati italiani.
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8 agosto |
Milano e Torino sono bombardate dall’aviazione alleata.
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9 agosto |
A Milano, comunisti, azionisti e socialisti costituiscono il «Comitato permanente di vigilanza e di difesa per la libertà e la pace del popolo italiano». I partiti esprimono un giudizio negativo sul governo Badoglio, chiedono l’ immediata necessità di una pace separata e decidono di preparare la resistenza in forma di lotta armata all’occupazione tedesca.
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9 agosto
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Il Ministero delle corporazioni assume il nome di Ministero dell'industria, del commercio e del lavoro (regio decreto 9 agosto 1943, n. 718) .
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9 agosto |
Sono proclamati scioperi in Piemonte e in Lombardia. Gli operai chiedono la fine della guerra e la costituzione delle commissioni interne. L'esercito reprime con le armi la nuova ondata di scioperi.
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10 agosto
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La direzione del Partito d’azione approva un ordine del giorno in cui critica il governo Badoglio per la sua incapacità di «risolvere la crisi angosciosa in cui il paese si dibatte» e per la sua mancata reazione all’ invasione tedesca. L’organo di stampa del partito, «l’Italia libera» scrive: «Il governo Badoglio, in questo suo estremo tentativo di salvare il salvabile, di fronte alla situazione estera, vuol essere lasciato solo e rinunzia all’apporto che potrebbe essere prezioso delle voci del paese. E noi prendiamo atto che ancora una volta ci si impedisce di parlare, ci si impedisce di agire. E anche questa volta, noi privi di responsabilità, saremo mondi di colpe».
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11 agosto
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A Roma i rappresentanti dei partiti antifascisti , riuniti a casa dell’avvocato Spataro, discutono se lanciare un appello insurrezionale al popolo per cacciare i tedeschi, come richiesto dai rappresentanti militari presenti. Prevale, infine, la tesi di Ivanoe Bonomi secondo cui un appello di questo tipo potrà essere lanciato solo quando le armate anglo-americane raggiungeranno il continente.
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12 agosto
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Solo quando avremo cacciato Badoglio e fatta la pace potremo dire che incomincia veramente per l’Italia l’era della libertà.
Palmiro Togliatti, «Da Radio Milano libertà», Editori Riuniti- Rinascita, 1974, pp.
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12 agosto | Il generale G. Castellano parte da Roma per trattare l’armistizio con gli alleati | |
13 agosto
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Il Comitato unitario romano con un documento consegnato a Badoglio accusa il governo di non aver realizzato le condizioni di «vera libertà che consentano al popolo di manifestare il suo pensiero e di non aver proceduto alla effettiva liquidazione di tutte le strutture fasciste». Nel documento si denuncia la crescente presenza di truppe tedesche in Italia.
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12-13 agosto
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Nel corso della notte, l’aviazione alleata bombarda ancora Milano e Torino. A Milano, 405 bombardieri alleati Lancaster e Stirling sganciano sulla città 1.904 tonnellate di bombe Il 13 agosto, mentre Torino subisce la 24^ incursione aerea, a Milano un secondo bombardamento a cui seguirà il terzo nella notte tra il 15 e il 16 agosto
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13 agosto
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Secondo attacco aereo alleato su Roma. Alle 11 il primo bombardamento , ne seguono altri due , l'ultimo il più lungo e più violento per il numero delle bombe lanciate e per i suoi effetti . Particolarmente colpiti i quartieri popolari di S. Giovanni e S. Lorenzo. Numerose bombe sulla Casilina, dove veniva mitragliato anche un treno, colpite in misura minore la Flaminia e la zona di Tor di Quinto. Pio XII, subito dopo l'incursione, si reca sui luoghi devastati .
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A Roma, i partiti antifascisti approvano un ordine del giorno che prende le distanze dal governo del maresciallo Badoglio.
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A Roma, convocati da Bruno Buozzi, si riuniscono i sindacalisti antifascisti che, a differenza degli esponenti politici, intendono proseguire nel dialogo con il governo Badoglio.
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Nessuna collaborazione con Badoglio e col suo governo. Chi si mette su un’altra strada, chi accetta di collaborare con Badoglio e quindi accetta la sua politica di guerra mussoliniana fascista, rompe con il movimento popolare, si stacca dal popolo, si mette contro la volontà della nazione».
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14 agosto
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A Québec (Canada) si apre la conferenza «Quadrant», vi partecipano Roosevelt, Churchill, il premier Canadese MacKenzie King e i rispettivi capi di Stato Maggiore. E’ esaminata la situazione creatasi in Italia dopo la caduta del fascismo.
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14 agosto |
Il governo Badoglio , richiamandosi alla convezione dell'Aja del 1907, dichiara Roma «città aperta», ossia estranea ad ogni operazione militare. Gli alleati disconoscono la decisione.
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14 agosto |
A Roma, dopo un incontro con il ministro Leopoldo Piccardi, i sindacalisti antifascisti s’incontrano con il maresciallo Pietro Badoglio e gli consegnano un documento in cui dichiarano che : «Considerando che la funzione a cui siamo chiamati ha uno stretto carattere sindacale che non implica nessuna corresponsabilità politica, dichiariamo di accettare le nomine nell’interesse del Paese e dei nostri organizzati, per procedere alla liquidazione del passato e alla sollecita ricostruzione dei sindacati italiani, che tenga conto delle tradizioni del vecchio movimento sindacale e ad avviare al più presto gli organizzati a nominare direttamente i propri dirigenti». Badoglio si limita ad assumere l’ impegno della liberazione dei detenuti politici e accetta la dichiarazione di «non corresponsabi1ità politica» dei sindacati.
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15 agosto
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In un clima di diffidenza reciproca gli alti comandi militari italiani e tedeschi si incontrano a Bologna. Il feldmaresciallo Erwin Rommel è il nuovo comandante delle truppe tedesche in Italia.
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15 agosto |
A Roma, è costituito il Comitato interconfederale dei sindacati . Presidente Bruno Buozzi e segretario Oreste Lizzadri.
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15 agosto |
«Giustizia e Libertà», quindicinale del Partito d’azione ( Pd’A ) ,scrive: «I compagni del Partito d’azione sono invitati a non accettare nessuna carica di carattere pubblico, sindacale o altro, che possa importare una qualsiasi collaborazione sia diretta che indiretta con l’attuale governo».
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15-16 agosto
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L’aviazione alleata, nel corso della notte, bombarda Milano con 405 bombardieri Lancaster e Halifax sganciano sulla città 1.534 tonnellate di bombe
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15-20 agosto
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Massicci scioperi a Torino, Milano e Sesto San Giovanni: si chiede la pace immediata, la liberazione dei detenuti politici, la ricostruzione delle commissioni interne.
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16-17 agosto
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L’aviazione alleata, nel corso della notte, bombarda Torino.
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16 agosto
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Vittorio Emanuele , con un memorandum, impartisce a Badoglio disposizioni per mantenere l’ordine pubblico e di vietare ogni attività dei partiti antifascisti |
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17 agosto
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Messina è occupata dagli Alleati. Tutta la Sicilia è liberata. In concomitanza con l’ingresso in città delle truppe alleate, è pubblicato il foglio «Movimento di Sicilia libera».
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17 agosto |
A Torino, l'esercito spara sugli operai che tentano di uscire dalla fabbrica della Fiat - Grandi motori : 2 morti e 7 feriti. La città risponde con lo sciopero generale. All’ordine di sparare sui lavoratori, impartito dal generale Adami Rossi, i soldati rifiutano.
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17-19 agosto
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A Milano e Torino e in altre città del Nord entrano in agitazione i lavoratori di diverse fabbriche per chiedere la fine della guerra, la liberazione dei detenuti politici e il riconoscimento delle commissioni interne
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19 agosto
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A Lisbona il generale Giuseppe Castellano incontra ,segretamente, il generale americano Walter Bedell Smith che gli sottopone il testo dell’armistizio in 12 punti, redatto dal generale Eisenhower, comandante supremo delle forze alleate in Europa. Presenti all’incontro l’ambasciatore britannico Ronald Campbell e il brigadiere generale Kenneth Strong
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19 agosto |
L’aviazione alleata bombarda Salerno.
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19 agosto |
In varie città del nord è proclamato lo sciopero generale. A Torino, l’adesione degli operai è totale.
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20 agosto | Il ministro dell’Industria L. Piccardi accompagnato da Bruno Buozzi e Roveda si incontrano nella prefettura di Milano e di Torino con le delegazioni degli operai in lotta e promette adeguamenti salariali e libere elezioni per le Commissioni interne. | |
21 agosto
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«L’Italia libera», giornale del Partito d’azione ( Pd’A) , elenca le rivendicazioni degli operai in sciopero: «1) immediata ed effettiva liberazione di tutti i detenuti politici; 2) scarcerazione di tutti gli operai arrestati in seguito ai recenti avvenimenti e abrogazione di ogni sanzione di qualsiasi tipo già adottata o in corso di adozione da parte dell’autorità militare o delle direzioni degli stabilimenti; 3) allontanamento delle truppe dalle fabbriche; 4) allontanamento dalle fabbriche degli squadristi e degli esponenti fascisti che ancora vi rimangono; 5) adozione immediata di misure per la costituzione delle commissioni interne di fabbrica». Infine scrive : «Poiché sinora nessun provvedimento pare dimostrare una seria e precisa volontà di attuare queste speranze (della pace e della libertà), gli operai hanno posto il governo dinanzi alle sue responsabilità».
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22-23 agosto
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Convegno di fondazione del Partito socialista di unità proletaria ( PSIUP) Dalla fusione del Partito socialista italiano (PSI ) con il Movimento di unità proletaria (MUP) e l’Unione proletaria ( UPI ) rinasce il Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP). Pietro Nenni è nominato segretario , Sandro Pertini e Carlo Andreoni nominati vicesegretari. Bibliografia Oreste Lizzadri, «Il regno di Badoglio», Ed.Avanti! , 1963
Pietro Nenni, «Tempo di guerra fredda» , Diari 1943-1956 , Sugarco Edizioni, 1981, pp.31-34
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22-23 agosto |
Nuovo bombardamento alleato su Salerno.
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23 agosto
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Il Comitato unitario antifascista di Milano invita il Comitato romano a rivolgere un appello al Paese in cui si chieda l’immediata fine della guerra e la cacciata del governo Badoglio. Sono incaricati di portare l’ordine del giorno nella capitale, Giovanni Grilli per il Partito comunista e Gioacchino Malavasi per la Democrazia cristiana.
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24 agosto
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A Roma, il Comitato di liberazione nazionale ( CLN) chiede con un ordine del giorno al maresciallo Pietro Badoglio una «politica di riscossa nazionale» che rompa i rapporti con la Germania
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24 agosto |
Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Badoglio e il Re lavorano per la morte dell’Italia».
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25 agosto
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A Roma, il Comitato antifascista, esaminato il documento stilato a Milano e portato da Grilli e Malavasi il giorno precedente, con un ordine del giorno invita ad una mobilitazione propagandistica per indurre il popolo a lottare contro i tedeschi, e chiede la formazione di un governo democratico.
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26 agosto
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L’«Avanti!» pubblica la Dichiarazione politica del partito socialista di unità proletaria ( PSIUP ). Il documento si pronuncia per una Repubblica Socialista dei lavoratori
Cfr. Dichiarazione politica del Partito socialista di unità proletaria, «Avanti!» , supplemento al numero del 26 agosto 1943. |
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26 agosto |
Mario Vinciguerra, esponente del Partito d’azione ( Pd’A) , è nominato commissario nazionale del ricostituito sindacato dei giornalisti.
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27 agosto
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Nuovo bombardamento alleato su Salerno.
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27 agosto |
Benito Mussolini è trasferito dalla Maddalena a Campo Imperatore sul Gran Sasso. E’ affidato alla sorveglianza dell’ispettore generale di Ps Giuseppe Gueli.
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27 agosto |
A Palermo, si costituisce l’Unione per l’indipendenza siciliana (UPIS) che riunisce elementi fedeli ad Andrea Finocchiaro Aprile e militanti di «Sicilia e libertà» di Vincenzo Purpura.
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27 agosto |
L’aviazione alleata bombarda Cosenza.
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29-30 agosto
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Si costituisce a Roma la nuova direzione del Partito comunista italiano (PCI). Nei giorni successivi aderisce alla pregiudiziale repubblicana avanzata dal Pd'A e decide di formare una giunta militare antifascista con Pd'A e PSIUP che sarà composta da Luigi Longo, della direzione del PCI, Sandro Pertini, vicesegretario dello PSIUP, e da Riccardo Bauer, del Pd'A.
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A Roma, si svolge al Quirinale una riunione per decidere se accogliere, entro la data del 30 agosto fissata dagli alleati, le condizioni stabilite nel testo dell’armistizio cosiddetto «corto». Per il Re la responsabilità della decisione ricade sul capo del governo Pietro Badoglio
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A Firenze, si svolge la riunione della direzione del Partito d’azione ( Pd’A) per decidere la formazione della struttura del partito. Presenti rappresentanti della Toscana, Emilia, Veneto e Umbria . Si decide che vi sarà un comitato esecutivo centrale, comitati provinciali e regionali composti da 5 membri, e centri sindacali per consentire «l’affiatamento tra gli aderenti delle varie categorie sociali». La direzione del partito indirizza ai comitati regionali la circolare n.1 in cui riferendosi ai comportamenti da assumere rispetto al governo Badoglio afferma : «Le cariche, se necessario, devono essere assunte solo a scopo di penetrazione e di lotta, in special modo presso quegli organismi in cui ci sia consentito di prendere immediato contato con masse da controllare, inquadrare – associazioni sindacali d’ogni natura – in particolare cercando di avere nostri rappresentanti in tutte le commissioni di fabbrica, associazioni sportive, culturali, dei combattenti e mutilati»
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L'8 settembre
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1 settembre
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Badoglio decide di accettare le condizioni poste dagli alleati nell’incontro di Lisbona. Il governo italiano invia un telegramma al Comando Alleato: «La risposta est affermativa ripeto affermativa. In conseguenza nota persona arriverà mattinata giovedì 2 settembre ora et località stabilita. Punto. Prego confermare»
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L’esercito alleato passa lo stretto di Messina e sbarca in Calabria
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2 settembre
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Lo Stato maggiore dell’esercito italiano invia a tutti i reparti dell'esercito la vaga e reticente «Memoria 44 OP» relativa al comportamento da tenere in caso di attacco tedesco.
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2 settembre | Con un accordo firmato da Bruno Buozzi per la Confederazione dei lavoratori e da G. Mazzini per gli industriali sono ricostituite le Commissioni interne. | |
Il Comitato nazionale delle opposizioni chiede al governo di distribuire le armi ai cittadini per difendere Roma dalle forze tedesche. La richiesta non è accolta.
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3 settembre
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A Cassibile, l'Italia, rappresentata dal generale Giuseppe Castellano , firma l'armistizio con gli Alleati , rappresentati dal generale Eisenhower . Il testo ( Short MilitaryArmistice ) di 12 punti detta una resa senza condizioni, in seguito alla quale l'Italia non è accettata tra gli Alleati, ma solo nell’'ambiguo ruolo di «cobelligerante». Indefinita la data di entrata in vigore dell’armistizio, subordinato all’avvio di un’operazione militare tesa a proteggere il territorio italiano dalla reazione tedesca.
www.resistenzaitaliana.it ( Portale della guerra di liberazione - ANPI)
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5 settembre
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Si svolge a Firenze il Convegno nazionale del Partito d'azione ( Pd’A).
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8 settembre
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Alle 18.30, mentre le truppe alleate si preparano a sbarcare a Salerno , da Algeri il gen. Eisenhower comunica, a insaputa del governo italiano, la notizia dell’armistizio tra gli Alleati e gli italiani. Un breve annuncio: «Qui è il gen. Eisenhower. Il governo italiano si è arreso incondizionatamente a queste forze armate. Le ostilità tra le forze armate delle Nazioni Unite e quelle dell’Italia cessano all’istante. Tutti gli italiani che ci aiuteranno a cacciare il tedesco aggressore dal suolo italiano avranno l’assistenza e l’appoggio delle nazioni alleate».
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8 settembre
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Il maresciallo Badoglio, alle 18.45, rende noto l'armistizio concluso con gli alleati, dichiarando che l'Italia reagirà ad ogni altro atto ostile. Le truppe tedesche iniziano ad impadronirsi dell'Italia centro – settentrionale.
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9 settembre
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Il re Vittorio Emanuele III , Badoglio , militari e funzionari del governo abbandonano Roma e si rifugiano a Brindisi sotto la protezione degli Alleati. L'esercito comincia a sbandarsi.
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9 settembre |
Gli alleati sbarcano a Salerno incontrando una forte resistenza dell’esercito tedesco.
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9 settembre |
Il Comitato nazionale delle opposizioni si costituisce in Comitato di liberazione nazionale (CLN), vi partecipano : il Partito liberale, la Democrazia cristiana, la Democrazia del lavoro, il Partito socialista, il Partito d'azione e il Partito comunista. Lo compongono : Giorgio Amendola e Mauro Scoccimarro per il PCI, Pietro Nenni e Giuseppe Romita per il PSIUP, Sergio Fenoaltea e Ugo La Malfa per il Pd'A, Alcide De Gasperi per la DC, Alessandro Casati per il PLI, Meuccio Ruini per la Democrazia del Lavoro. In ottobre saranno formati i CLN regionali.
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9 settembre |
Dalla Germania , dove si sono rifugiati dopo il 25 luglio , Farinacci, Pavolini, Buffarini, Guidi, e altri gerarchi fascisti contrari lanciano un proclama in cui annunciano la prossima costituzione di un nuovo governo fascista.
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Roma la battaglia di Porta San Paolo
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10 settembre |
Dopo l'eroica resistenza di singoli reparti militari , di partigiani e singoli cittadini, la « battaglia di Porta S. Paolo» , Roma capitola all'esercito tedesco. «l’Unità», 8 settembre 1963 [speciale pp.7-8] «l’Unità», 10 settembre 1963 [speciale p.9] 08-09-2003 https://www.storiaxxisecolo.it/Resistenza/resistenza2c5.html Bibliografia Enzo Piscitelli, «Storia della resistenza romana», Laterza. 1965.
Lorenzo D’Agostino- Roberto Forti ( a cura), «Il sole è sorto a Roma», ANPI, Roma, 1965, p. 48. Sul contributo di Bandiera Rossa, Silverio Corvisieri, «Bandiera rossa nella resistenza romana», 1968, pp. 38-39. Giorgio Amendola, «Lettere a Milano», p. 166.
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9-10 settembre
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Dopo l'eroica resistenza di singoli reparti militari , di partigiani e cittadini, il 10 settembre i capi militari rimasti a Roma firmano la resa all'esercito tedesco.
«l’Unità», 8 - 10 settembre 1963 [speciali]
Roberto Battaglia, La tragedia dell’8 settembre; Mario Alicata, Il grido antifascista del “ Lavoro italiano” ; Alessandro Curzi Si combatte all’Esedra; Pietro Mascioli, Una ragazza mi portò un caricatore.
Porta San Paolo e la difesa di Roma da www.resistenzaitaliana.it
Bibliografia Enzo Piscitelli, «Storia della resistenza romana», Laterza. 1965.
Lorenzo D’Agostino- Roberto Forti ( a cura), «Il sole è sorto a Roma», ANPI, Roma, 1965, p. 48. Silverio Corvisieri, «Bandiera rossa nella resistenza romana», 1968, pp. 38-39. Giorgio Amendola, «Lettere a Milano», p. 166. |
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11-12 settembre
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Amendola e la Malfa nella riunione del CLN propongono di dichiarare decaduta la monarchi e lanciare un appello insurrezionale contro i tedeschi. De Gasperi, per la DC , Cattani e Bonomi , per i liberali frenano. A loro avviso la monarchia va deplorata ma resta il principale contatto con gli alleati. Le riunioni si concludono con un generico odg di deplorazione.
Bibliografia Ivanoe Bonomi, «Diario di un anno», p. 106.
Giorgio Tupini, «I democratici cristiani», 1954, p. 62.
Giuseppe Spataro, «I democratici cristiani dalla dittatura alla resistenza», p. 224.
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12 settembre
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Sulle montagne del cuneese nuclei di antifascisti, per lo più azionisti , guidati da Duccio Galimberti e D.L. Bianco, danno inizio alla guerra partigiana.
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12 settembre |
Un reparto tedesco libera Mussolini dalla sua prigionia a Campo Imperatore ( Gran Sasso) e lo conducono in Germania.
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14 settembre
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A Cefalonia la divisione Acqui rifiuta di arrendersi ai tedeschi. Dopo una dura battaglia di 10 giorni , gli italiani capitoleranno e saranno in larga parte giustiziati. La resistenza della divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943 e gli eccidi perpetrati dalla Wehmarcht [ www.divisioneacqui.com] Cefalonia 1943-l’eccidio della Divisione Acqui [ Rai storia]
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15 settembre
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L'Agenzia Stefani comunica che Mussolini ha ripreso «la suprema direzione del fascismo in Italia».
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16 settembre | Le truppe britanniche provenienti dalla Calabria si congiungono con quelle americane sbarcate a Salerno | |
18 settembre
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Da radio Monaco Mussolini annuncia la costituzione del Partito fascista repubblicano che avrà sede nel Nord Italia.
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19 settembre
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Con l'incendio di Boves, alle porte di Cuneo, inizia la rappresaglia nazi-fascista contro le formazioni partigiane. L’incendio di Boves [ ANPI- Lissone ] |
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19 settembre |
PCI e PSIUP sui rispettivi organi di stampa, il 19 e il 26 settembre, dichiarano che l’unità del paese è rappresentata dal CLN e , anche se si combatte lo stesso nemico, non dal governo Badoglio. .
La politica di Badoglio,« l’Unità», 19 settembre 1943
Responsabilità , «Avanti!», 26 settembre 1943
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23 settembre
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Mussolini rientra in Italia e fonda la Repubblica sociale italiana ( RSI) con un goveno con sede a Salò, sul lago di Garda, zona sotto il controllo militare tedesco.
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27 settembre
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Mussolini presiede alla Rocca delle Caminate (Forlì) il primo Consiglio dei ministri della Repubblica sociale.
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28 settembre 1 ottobre |
A Napoli iniziano le «quattro giornate». La popolazione insorge contro gli occupanti tedeschi che il 1° ottobre sono costrette ad abbandonare la città, prima ancora dell’arrivo delle truppe alleate.
«l’Unità», 10 settembre 1963 [p. 6]
Aldo De Jaco , La tragica settimana di Piedigrotta settembre del 1943- Da Berlino venne l'ordine "ridurre Napoli fango e cenere!".
Bibliografia Giacomo De Antonellis, «Le quattro giornate di Napoli», Milano,1973.
Filmografia Nanni Loy, Le quattro giornate di Napoli
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28 settembre
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A Roma Scoccimarro, Amendola per il PCI, Nenni , Pertini e Saragat per il PSIUP rinnovano il Patto d’unità azione fra i due partiti.
Bibliografia Il testo del documento in «Trenta anni di vita e di lotte del PCI», anche in «l’Unità» , n. 21 , 26 ottobre 1943. La data è controversa: il documento porta la data del 28 settembre mentre secondo la testimonianza di Oreste Lizzadri, la firma sarebbe del 17 ottobre cfr. Oreste Lizzadri , «Il regno Badoglio», Milano, 1963.
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29 settembre
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A Malta , Eisenhower e Badoglio firmano il cosiddetto «armistizio lungo», 44 articoli che stabiliscono il totale controllo politico, economico e militare degli Alleati sull’Italia Su richiesta di Badoglio il testo non è reso pubblico. In novembre, in base alle clausole del trattato, sarà insediata l ’Allied Control Commission, alla quale devono essere sottoposte per l’approvazione tutte le decisioni assunte dal governo italiano
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30 settembre |
Giulio Andreotti con una lettera agli esponenti del Partito della Sinistra Cristiana esprime «a nome del Papa» la contrarietà a una collaborazione tra cattolici e Partito Comunista. Contemporaneamente De Gasperi e Spataro formulano a Adriano Ossicini e Franco Rodano la richiesta di far confluire il movimento nella Democrazia Cristiana; Ossicini rifiutò e Rodano prospettò addirittura un ingresso del movimento nel PCI; ciò creò la prima frattura tra i due Bibliografia Adriano Ossicini, Un’isola sul Tevere, Editori Riuniti, Roma, 1999, p.186-187
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Il partito comunista al popolo italiano, «l’Unità», supplemento al n. 17, edizione di Roma, 29 settembre 1943. L'appello apre un serrato dibattito fra i centri dirigenti del PCI.
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ottobre
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Ai primi di ottobre l’ala massimalista del PSIUP critica la politica del CLN sostenendo che la collaborazione dei partiti proletari con le forze moderate imbriglia il CLN e propone la costruzione di un blocco di forze «incrollabilmente repubblicane» comprendente PSIUP- PCI – Pd’A - Sinistra cristiana- Bandiera Rossa.
«Critica marxista», n.2, marzo-aprile 1965.
Il Comitato di liberazione nazionale e la politica attuale del Partito socialista di unità proletaria ( settembre – ottobre 1943)
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13 ottobre
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Il Consiglio dei ministri della Repubblica di Salò assegna allo stato fascista repubblicano il nome di Repubblica sociale italiana ( RSI ) .
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13 ottobre |
Il governo italiano presieduto da Badoglio dichiara guerra alla Germania, gli alleati riconoscono all’Italia il solo ruolo di nazione cobelligerante.
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15 ottobre |
IL governo di Mussolini emana il primo bando di chiamata alle armi. Nonostante minaccie e rastrellamenti, numerose le renitenze.
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16 ottobre
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Alle 5.30 del mattino le SS tedesche , con la collaborazione di poliziotti italiani, iniziano il rastrellamento del ghetto di Roma. 1.259 persone: 363 uomini, 689 donne, 207 bambini sono prelevati dalle loro case e portati al Collegio Militare di via della Lungara . 1.022 saranno deportati nei campi di concentramento in Germania.
Bibliografia Fausto Coen, «16 ottobre 1943», La grande razzia degli ebrei di Roma, Giuntina, 1994.
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17 ottobre
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PCI e PSI stipulano un nuovo Patto d'unità d'azione.
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18 ottobre
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Togliatti da «Radio Mosca» lancia l’appello «Per un governo nazionale, antifascista e democratico».
«l’Unità 24 gennaio 1971» [p.11]
Quattro ineditidelle trasmissioni radiofoniche che dall’Urss raggiunsero l’Italia dal luglio 1941 al gennaio 1944.
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Il Comitato di Liberazione Nazionale riunito a Roma approva una mozione che chiede la formazione di un governo con pieni poteri costituzionali e in cui siano presenti le forze che si sono battute contro il fascismo. Inoltre si afferma che la guerra di Liberazione deve essere combattuta a fianco delle Nazioni Unite e appena conclusa il popolo dovrà decidere sulla forma istituzionale dello Stato.
Un deliberato del CLN
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Nel Nord Italia si vanno costituendo le brigate Garibaldi, raggruppamenti partigiani che fanno capo al Partito comunista; per la realizzazione di colpi di mano nelle aree urbane si formano i Gruppi di azione partigiana, i Gap. A dicembre si calcola che le formazioni partigiane contino 9.000 unità. Al momento della Liberazione saranno circa 250 mila.
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19 ottobre
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A Mosca i ministri degli Esteri americano, inglese e sovietico riconoscono il diritto del popolo italiano a scegliersi i propri ordinamenti costituzionali.
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PSIUP e Movimento cristiano sociale firmano un patto d’unità d’azione in cui è scritto che si deve lottare per la «trasformazione della struttura economica della società sulla base della socializzazione dei grandi mezzi di produzione di massa e di scambio». La direzione del PSIUP approva una deliberazione in cui si afferma che intende subordinare la partecipazione al CLN al rifiuto di ogni collaborazione col re e la formazione di un governo provvisorio.
«Avanti!», 19 ottobre 1943
La deliberazione del Partito socialista di unità proletaria.
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Si veda lo scambio di lettere fra Andreotti e Rodano.
Bibliografia Ruggero Orfei, «Andreotti», Feltrinelli, Milano, 1975, pp.20-33
Giulio Andreotti, «De Gasperi visto da vicino», Rizzoli, Milano,
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25 ottobre | A Milano è pubblicato «Bandiera rossa», organo del «Fronte proletario rivoluzionario» lo dirige Lelio Basso che critica di moderatismo la politica del Fronte dei partiti antifascisti. L’editoriale è esplicito: Rivoluzione proletaria.
da Stampa e Resistenza, raccolta stampa clandestina conservata presso la fondazione ISEC
Nel Nord Proliferano i fogli dei gruppi partigiani. Il 2 novembre nasce a Lagnano il Lavoratore ; a Torino Stella rossa del gruppo omonimo vedi i giornali della Resistenza
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28 ottobre
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A Brindisi si svolge la prima riunione del governo Badoglio dopo la fuga da Roma.
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30 ottobre
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È stabilita la pubblicazione di una serie speciale della «Gazzetta Ufficiale del Regno», in sostituzione della «Gazzetta Ufficiale», che continua ad essere pubblicata dalla Repubblica sociale italiana (regio decreto 30 ottobre 1943, n. 3).
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30 ottobre | Mosca - I ministri degli Esteri di Gran Bretagna ( A.Eden), degli Stati Uniti ( C. Hull) e dell’Unione Sovietica ( V.M. Molotov) affermano in una dichiarazione comune il diritto del popolo italiano di scegliere liberamente le proprie istituzioni politiche | |
3 novembre
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Ferruccio Parri e Leo Valiani, esponenti del CLN, s’incontrano in Svizzera con emissari degli alleati per porre l’esigenza che il movimento partigiano fosse espressione di una guerra di popolo contro il nazifascismo. Gli alleati oppongono un netto rifiuto , propendono per gruppi di sabotatori ma non per truppe popolari.
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5 novembre
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano Libertà» si pronuncia per l’’abdicazione del re , la sospensione dei poteri della corona, la formazione di un governo provvisorio, assegnare ad una Assemblea Costituente, da eleggere alla fine del conflitto, la decisione sulla questione istituzionale.
«Rinascita», «Il Contemporaneo», n. 13, 29 marzo 1974.
Il problema della monarchia, «Radio Milano Libertà», p. 391- 393
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9 novembre
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La Repubblica sociale emana un bando per la chiamata alle armi delle leve del 1924-25.
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Gli Alleati istituiscono l’ United nations relief and rehabilitation administration (UNRRA), organismo internazionale destinato a fornire aiuti economici ai paesi liberati dall’occupazione tedesca.
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10 novembre
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Sono dettate norme speciali per le attribuzioni dei Sottosegretari di Stato durante l'assenza dei rispettivi Ministri per le contingenze di guerra (regio decreto legge 10 novembre 1943, n. 5).
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14 novembre
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«Il Popolo» rispondendo, retoricamente, a un lettore sull’interrogativo Repubblica o monarchia , in polemica con i settori più intransigenti del CLN, si pronuncia per il rinvio della questione istituzionale alla consultazione del popolo e , per fronteggiare la situazione creatasi dopo l’armistizio e la fuga del re , propugna un governo di unità nazionale al di là di ogni spirito di fazione.
Dubbi e certezze
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13-15 novembre |
Ferrara – Nella notte fra il 13 e il 14 è ucciso il federale di Ferrara Igino Ghisellini. Il cadavere è ritrovato a Castel d’Argile in provincia di Bologna. La notizia dell’uccisione è comunicata a Verona dove i fascisti sono riuniti a Congresso. I delegati ferraresi, insieme a quelli di Padova e Verona rientrano a Ferrara per vendicare l’assassinio. Nella notte del 14 sono arrestate 75 persone. All’alba del giorno dopo i cadaveri di 11 ebrei e antifascisti innocenti sono ritrovati nel fossato del Castello Estense. Sulla morte di Ghisellini resterà il mistero : secondo alcune ricerche gli autori sarebbero stati partigiani di Bologna, altre ipotizzano una faida interna ala partito fascista. Celebrazioni per l’eccidio del Castello Estense del 15 novembre 1943- Bibliografia Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, La guerra di liberazione in Emilia-Romagna, in: «Resistenza in Emilia Romagna», a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, p. 25
Giorgio Bassani, Una notte del '43, Torino, Einaudi, 2003 Sivio Bertoldi, «Salò. Vita e morte della Repubblica sociale italiana», Milano, Rizzoli, 1978, pp. 14-17 Vito Cavallini, L'eccidio di Ferrara del novembre 1943, in Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, «Lotte e libertà in Emilia-Romagna, 1943-1945», Bologna, APE, 1973, pp. 8-9 Carlo D'Adamo e William Pedrini, «Un passato che non passa. Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi», Bologna, Pendragon, 2012, pp. 156-157 «Ferrara 1943-1993. A cinquant'anni dall'eccidio di Castello Estense», 15 novembre 1993, atti del Convegno a cura di Anna Maria Quarzi, Ferrara, Istituto di storia contemporanea G. Corbo, 1996 Mimmo Franzinelli, «RSI. La Repubblica del duce, 1943-1945», Milano, Mondadori, 2007, p. 56 Giorgio Gandini, «La notte del terrore. 15 novembre 1943: l'eccidio del Castello estense cinquant'anni dopo», Castel Maggiore, Book, 1994 Antonella Guarnieri,« Ferrara 1943. Dal 25 luglio a Salò. Interpretazione della "lunga notte"», Casalecchio di Reno (Bo), Grafis, 1993 Davide Guarnieri, Ferrara, in «La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia», a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli-Roma, L'ancora, 2008, p. 153 sgg. L.Q., La lunga notte del '43 (1960) di Florestano Vancini, in: «Tradizione e innovazione nel cinema degli autori emiliano romagnoli», rassegna cinematografica, convegno - tavola rotonda, Modena 22-28 novembre 1976, catalogo critico a cura di Adelio Ferrero, Modena, Comune di Modena, 1976, pp. 34-36 Claudio Silingardi, «Alle spalle della Linea Gotica. Storie, luoghi, musei di guerra e Resistenza in Emilia-Romagna», Modena, Artestampa, 2009, pp. 97-102 Florestano Vancini, «La lunga notte del ’43». La sceneggiatura originale, Ferrara, Liberty House, 1994 Filmografia Florestano Vancini, La lunga notte del ’43.
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14 novembre
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Ferrara - Come rappresaglia per l'uccisione del fascista Igino Ghisellini, gli squadristi assassinano undici ebrei e antifascisti sotto le mura del Castello Estense. Le salme sono esposte a lungo sul luogo dell'uccisione.
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14 novembre
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RSI : il partito fascista repubblicano si riunisce in congresso a Verona ed enuncia il suo programma.
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16 novembre
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Il CLN discute l’annuncio di Badoglio di ritirarsi appena Roma avrà ripreso le sue funzioni di capitale e ribadisce le posizioni assunte il 16 ottobre : un governo con tutti i poteri costituzionali per restituire la democrazia al paese e una consultazione popolare da svolgersi alla fine della guerra per la questione istituzionale .
«Il Popolo», 28 novembre 1943 [p.1]
L'odg del Comitato di liberazione nazionale
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18 novembre
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A Torino, occupata dai tedeschi , gli operai della FIAT Mirafiori scendono in sciopero. La protesta si estenderà ad altri impianti industriali del Piemonte,della Lombardia e della Liguria.
Sciopero a Torino
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27 novembre
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Il Governo Badoglio ripristina la tradizionale intestazione degli atti : aboliti per il re Vittorio Emanuele III i titoli di imperatore d'Etiopia e re d'Albania (regio decreto-legge 27 novembre 1943, n. 11)
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28 novembre
1 dicembre
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Si svolge la conferenza di Teheran ( nome in codice Eureka) . Per la prima volta si incontrano i «tre grandi», Roosevelt , Churchill e Stalin. Regno Unito, Stati Uniti e Unione sovietica decidono di appoggiare i partigiani di Tito; per il maggio 1944 lo sbarco in Normandia ( operazione Overland) ; i futuri confini della Polonia e la costituzione dell’ONU dopo la fine del conflitto.
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28 novembre |
Demofilo ( Alcide De Gasperi), Ieri, oggi, domani. La nostra Democrazia cristiana e le sue tradizioni.
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1 dicembre
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A Torino, occupata dai tedeschi, scioperi agli stabilimenti Fiat Aeronautica, Grandi Motori, Ferriere, Acciaierie e Fonderie ghisa, Spa e Fiat Materiale Ferroviario.
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Nella RSI inizia su largo raggio l'arresto e la deportazione degli ebrei italiani nei campi di prigionia.
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La federazione del PCI campano approva un ordine del giorno che condanna l’inerzia della monarchia e il nuovo governo Badoglio nella gestione della lotta contro i tedeschi e nel condurre l’epurazione . Proclama la necessità di un «controgoverno» delle forze antifasciste.
p.1- Editoriale Uscire dal caos;
p.2- Abbasso il Re fascista ! Un odg del Partito comunista
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6-7 dicembre
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A Bari si svolge il Convegno delle Federazioni Comuniste delle Puglie. Approvato un ordine del giorno che chiede il ritorno in Italia di Ercoli ( Palmiro Togliatti ). «l’Unità» rivendica la necessità di un « esercito di popolo» contro il nazifascismo.
p.1- Editoriale Vogliamo un esercito senza scudetto; Il convegno delle Federazioni comuniste delle Puglie ;Il capo del nostro partito Ercoli ( Palmiro Togliatti )
«l’Unità» commenta criticamente la condotta degli Alleati rivendicando una coerente azione di epurazione e, in quanto antifascisti , l’esigenza di un esercito popolare e nazionale. Nello stesso tempo mette in guardia i propri militanti dai rischi dell’impazienza che potrebbe portare ad una dannosa divisione delle forze dell’antifascismo.
Editoriale Noi e gli alleati; Il pericolo delle impazienze,
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8 dicembre
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A Montelungo un raggruppamento motorizzato dell’esercito italiano entra in azione a fianco degli alleati.
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12 dicembre
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A firma Demofilo ( Alcide De Gasperi), «Il Popolo» pubblica con il titolo La parola ai democratici cristiani , «Le Idee ricostruttive della DC»
«Il Popolo», 12 dicembre 1943 [pp.1-2]
Demofilo, La parola ai democratici cristiani
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16 dicembre
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Il Comitato centrale della DC vota un odg che rimanda la questione istituzionale ad una consultazione di tutto il popolo da svolgersi dopo la fine del conflitto. Pur riconoscendo le ragioni che spingono a chiedere l’abdicazione del re afferma l’esigenza di un governo straordinario per fronteggiare la situazione e preparare i nuovi ordinamenti. «Il Popolo» pubblicherà il testo dell'odg il 23 gennaio 1944, alla vigilia del Congresso del Comitato di liberazione nazionale del 28-29 gennaio 1944
« Il Popolo» 23 gennaio 1944 [p.1]
Titolo: Le direttive della Democrazia Cristiana di fronte ai problemi dell'ora; G.Z., Chiarezza; L' Ordine del giorno del Comitato Centrale
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16 dicembre | Genova – Nella sanguinosa repressione dello sciopero che si propaga da Genova a Vado e Savona i tedeschi fucilano 3 operai. | |
19 dicembre
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Le federazioni del PCI della Campania , delle Puglie e della Calabria chiedono il ritorno in Italia di Togliatti. L’editoriale, Mani legate critica le timidezze e le esitazioni dell’antifascismo che favoriscono il “ risorgere di quella specie di fascismo che si nasconde, oggi, dietro la persona del re e invita ad un ‘azione unitaria per mobilitare le masse nella lotta di liberazione. A Napoli , 21- 22 dicembre si riuniscono i rappresentanti comunisti delle 14 province liberate per programmare un convegno sindacale del Meridione.
Editoriale Mani legate; Per il ritorno di Ercoli ; I comunisti del Mezzogiorno si fanno promotori di un convegno sindacale
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20 dicembre
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PSI- Per la prima volta dopo l’avvento del fascismo si riunisce a Napoli una libera assemblea del partito. I lavori si concludono con l’elezione di un Consiglio nazionale formato dai rappresentati di ogni federazione. L’ordine del giorno presentato da N. Gaeta conferma la fusione con il Movimento di Unità proletaria. Il Consiglio nazionale elegge all’unanimità segretario del partito L. Porzio
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28 dicembre
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Sono emanate le norme per la defascistizzazione delle amministrazioni dello Stato, degli enti locali e parastatali, degli enti sottoposti a vigilanza o tutela dello Stato e delle aziende private esercitanti servizi pubblici e di interesse nazionale (regio decreto-legge 28 dicembre 1943, n. 29).
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A Campegine (Reggio Emilia), sono fucilati dai nazisti i sette fratelli Cervi, organizzatori della Resistenza nella zona.
Istituto Alcide Cervi – Museo Cervi, www.fratellicervi.it
Bibliografia Alcide Cervi – Renato Nicolai, «I miei sette figli», Einaudi , Torino 2010 ( nuova edizione del testo pubblicato nel 1955)
Filmografia I sette fratelli Cervi, regia di Gianni Puccini , 1968 Scheda tratta dal Morandini
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1944 | ||
3 gennaio
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PSI - Si ricostituisce a Torino la Direzione clandestina del partito per l’Italia Centro- settentrionale, autonoma da quella di Roma e con giurisdizione fino alla Toscana. M. Cirenei è nominato segretario, lo affinacano come vicesegretari O. Pieraccini e A. Lorenzetti. | |
6 gennaio
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Sono riammessi in servizio gli impiegati delle amministrazioni pubbliche licenziati per motivi politici (regio decreto-legge 6 gennaio 1944, n.9). | |
8–11 gennaio
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A Verona il tribunale speciale della Repubblica di Salò condanna a morte i 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano sfiduciato Mussolini il 25 luglio del 1943. Unica eccezione Tullio Cianetti che ritrattata la sua scelta è condannato a 30 anni. I cinque gerarchi che sono in stato di detenzione nella RSI , Emilio De Bono, Giovanni Marinelli, Luciano Gottardi, Carlo Pareschi e il genero di Mussolini Galeazzo Ciano, sono fucilati l’11 gennaio. Gli altri condannati in contumacia. Condanna a morte di diciotto membri del Gran consiglio
Bibliografia Giorgio Bocca , «La Repubblica di Mussolini», Mondadori, 1990
Gian Franco Venè , «Il processo di Verona», Mondadori, 1970
G. Silvestri , «Albergo degli Scalzi», Neri-Pozza, 1963
Vincenzo Cersosimo, «Dall'istruttoria alla fucilazione», Garzanti, Milano 1949
B. Palmiro Boschesi , «L'Italia nella II guerra mondiale» (26/VII/1943-2/V/1945), Mondadori, 1976
Arnaldo Fortini, «Quelli che vinceranno», Edizione L. del Romano, 1946
Guidotti L. (a cura di) , «Il processo di Verona», Curcio, 1950
Filmografia Il processo di Verona, regia di Carlo Lizzani, 1963
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12 gennaio 12 febbraio |
Cassino – Inizia la prima delle quattro battaglie di Monte Cassino. Le forze alleate americane e francesi si spostano in direzione della linea Gustav , la linea difensiva tedesca. Le forze alleate subiscono pesanti perdite senza riuscire ad operare lo sfondamento. La speranza era di spostare l'attenzione tedesca da Anzio dove le forze americane intendevano arrivare a sorpresa, e sconfiggere rapidamente le forze tedesche. Dopo l’esito infelice di questa prima battaglia prenderà corpo la controversa decisione di bombardare l'abbazia di Montecassino ( la seconda battaglia) . | |
14-27 gennaio
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Leningrado- Le truppe sovietiche sconfiggono le divisioni tedesche che assediano la città dal 26 settembre del 1941 |
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20 gennaio
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Sono emanate le norme per la reintegrazione nei diritti civili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica o considerati tali (regio decreto-legge 20 gennaio 1944, n. 25). | |
Eugenio Reale e Paolo Tedeschi , rappresentanti del PCI, sono chiamati a colloquio da Badoglio che invita il PCI a partecipare ad un nuovo governo insieme alle altre forze antifasciste. Gli esponenti comunisti criticano aspramente la condotta di Vittorio Emanuele III, responsabile dell’impossibilità di formare un governo democratico, e domandano a Badoglio di dimettersi « onde Vittorio Emanuele , completamente isolato, sia costretto a scegliere tra l’abdicazione necessaria e un colpo di forza che né gli Alleati né il popolo italiano potrebbero in alcun modo tollerare». Editoriale, Fare un Governo!; Basta con l'equivoco! Dichiarazione della segreteria del Pci ( Delegazione per l’Italia Meridionale);
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21 gennaio
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«l’Unità» con un numero speciale celebra l’anniversario della fondazione del partito. |
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22 gennaio
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Il corpo di spedizione angloamericano sbarca ad Anzio. ( Operazione Shingle ) al comando il maggiore generale John P. Lucas , obiettivo militare aggirare le forze tedesche attestate sulla linea Gustav e conquistare Roma. La resistenza tedesca costringerà gli alleati ad una battaglia che si protrarrà per circa quattro mesi: la battaglia di Anzio. Filmografia Anzio, regia di Duilio Coletti, Edward Dmytryk , coproduzione Italia, USA, Francia, Spagna 1968
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«l’Unità» pubblica il documento che sigla il Patto d’unità d’azione stipulato dalle direzioni del PCI e del PSIUP. Il nostro patto d’unità d’azione col Partito socialista
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23 gennaio
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«Il Popolo» pubblica a firma Demofilo ( Alcide De Gasperi ) Il nostro movimento e la sua ideologia. Sullo stesso numero l’editoriale Chiarezza , in vista del Congresso del Comitato di liberazione nazionale, riprende il deliberato del 16 dicembre 1943 [ vedi ] in cui si pronunciava per un rinvio della questione istituzionale, abdicazione del re e scelta repubblicana , alla fine del conflitto. |
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24 gennaio | Oreste Lizzadri , dopo un avventuroso viaggio, raggiunge Napoli proveniente da Roma. Porta un messaggio dei Comitato di liberazione nazionale in vista dell’imminente Congresso dei Comitati di liberazione previsto a Bari, il testo del nuovo Patto di unità d’azione con il PCi siglato a Roma e una lettera, elaborata da Pietro Nenni e Bruno Buozzi per il PSI. La lettera elenca le direttive della Direzione centrale : lotta a fianco degli alleati per scacciare i tedeschi, lotta contro il fascismo comunque mascherato, lotta contro la monarchia, lotta per la Repubblica socialista dei lavoratori | |
27 gennaio
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È soppresso il Ministero per la produzione bellica. Le sue attribuzioni sono ripartite fra altri Ministeri (regio decreto legge 27 gennaio 1944, n. 24). | |
Il Congresso nazionale dei Comitati di Liberazione |
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28-29 gennaio
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Si svolge al Teatro Piccinini di Bari il Congresso del Comitato di liberazione nazionale ( CNL). Nel dibattito si manifesta una forte opposizione alla monarchia e al governo in carica. I delegati dei partiti di sinistra arrivano a prospettare una mozione per l’incriminazione del re Vittorio Emanuele III e la formazione di un governo straordinario dotato di pieni poteri. Di fronte all’ opposizione dei partiti moderati si ripiega su una mozione finale che chiede l’abdicazione del re e la formazione di un governo rappresentativo di tutti i partiti presenti al Congresso. La questione istituzionale è rinviata ad un referendum, da tenersi alla fine delle operazioni militari. «Gli atti del Congresso di Bari», Prima libera assemblea dell'Italia e dell'Europa liberata. Teatro comunale «Piccinini», 28-29 gennaio 1944 Commenti e resoconti «l’Unità» «l’Unità», n. 9, Febbraio 1944 [pp. 1-2]
p1- Editoriale: Più che mai, fare un governo! ; Il congresso antifascista di Bari manifestazione di forza e di unità; [la giunta esecutiva]; Ai margini del congresso; p.2- Al congresso antifascista di Bari.La nostra prima mozione [PCI- PSIUP – PdA] «l’Unità»,14 aprile 1964 [p. 6] «Il Popolo» «Il Popolo» n. 2 , 20 febbraio 1944
Dopo il congresso di Bari. Le condizioni della rinascita Bibliografia Paolo Spriano, «Storia del Partito comunista italiano», vol. V, Torino, Einaudi 1975, pp.284- 285
Pietro Secchia, Filippo Frassati, «Storia della Resistenza. La guerra di liberazione in Italia 1943-1945»,vol. I, Roma, Editori Riuniti, 1965, pp. 290-315
Aurelio Lepre, 28 gennaio 1944: il congresso degli antifascisti a Bari, «Rinascita», n.4, 25 gennaio, 1964
Ezio Santarelli, Il governo di unità nazionale sbloccò la questione italiana, «Rinascita», n.13, 29 marzo 1964
Franco De Felice, A proposito del Congresso di Bari dei CLN, in «Le origini della rivoluzione antifascista», Quaderno n. 7 di «Critica marxista», 1974
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31 gennaio
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Su delega del CLN centrale, il CLN di Milano assume i poteri di «governo straordinario del Nord», trasformandosi così in Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (CLNAI). | |
Si costituiscono le formazioni partigiane di Giustizia e libertà, aderenti al Partito d’azione. | ||
febbraio | Enrico De Nicola, ex presidente della Camera, riesce ad ottenere dal re la promessa della delega dei poteri al figlio Umberto fino a quando i cittadini non potranno esprimersi sulla forma istituzionale dello Stato. Tuttavia la delega entrerebbe in funzione solo al momento della Liberazione di Roma. | |
1-2 febbraio |
Gli Alleati restituiscono all’amministrazione italiana la Sicilia e le provincie al limite settentrionale delle provincie di Salerno, Potenza e Bari. Fino ad allora l’amministrazione italiana era limitata alla Sardegna e alle Puglie. Il governo Badoglio si trasferisce da Brindisi a Salerno il 10 febbraio la prima riunione del consiglio dei ministri nella nuova sede. |
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2 febbraio
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Gli Alleati restituiscono all'amministrazione italiana la Sicilia e le province a sud del limite settentrionale delle provincie di Salerno, Potenza e Bari. Il governo Badoglio si trasferisce da Brindisi a Salerno, il 10 prima riunione del Consiglio dei ministri nella nuova sede. VERIFICARE CON 11 Febbraio | |
9 febbraio
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Il PSIUP con una deliberazione della direzione manifesta le sue critiche alla mozione conclusiva del Congresso di Bari e polemizza con le interpretazioni restrittive che ne danno democristiani e liberali. «Il Popolo», n. 3, 27 marzo 1944 [la replica DC]
df. (Demofilo), Commenti e chiarimenti su una mozione socialista
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11 febbraio
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Nel Governo Badoglio è attuato un ampio rimpasto. Il Governo si trasferisce da Brindisi a Salerno Gli alleati restituiscono al governo italiano l'amministrazione civile dei territori liberati. | |
12 febbraio
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Il Governo della Repubblica sociale italiana ( RSI ) approva uno schema di decreto legislativo per la socializzazione delle imprese | |
15 febbraio
18 febbraio |
Inizia la seconda battaglia di Montecassino [ Operazione «Avenger» ] . Gli alleati, nella convinzione errata che fosse occupata dai tedeschi, decidono di bombardare l'Abbazia di Montecassino, fondata da San Benedetto nel 529. A partire dalle 9.25 del 15 febbraio iniziano i bombardamenti che procederanno ad andate successive il 16 e il 17. La distruzione dell’Abbazia è totale. Falliscono i tentativi alleati di assalto alla quota 593. La terza battaglia inizierà il 15 marzo. Sitografia https://www.dalvolturnoacassino.it/asp/n_4battaglie.asp
Cassino Monastery Bombed (1944) - British Pathè
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https://www.youtube.com/watch?v=lADbjDBvYZQ dal programma Ulisse https://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-252b4caf-a25c-465b-b4b7-f5963205d196.html?p=0 confronta con 4 gennaio |
18 febbraio
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La Repubblica sociale commina la pena di morte ai renitenti alla leva. | |
1- 8 marzo
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Il CLN proclama lo sciopero generale in tutte le zone sottoposte al controllo della Repubblica sociale. L’agitazione, frutto di una lunga preparazione, blocca per 10 giorni la produzione di tutti i principali impianti industriali. Lo sciopero, nonostante le repressioni, mobilita più di un milione di lavoratori. «Rinascita», Anno II, nn. 5-6, maggio- giugno 1945 [pp.265-267]
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7 marzo
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Le truppe alleate a Remagen superano il Reno e iniziano l'invasione della Germania. | |
8 marzo
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È formato il Corpo italiano di Liberazione, costituito da reparti dell'esercito che combattono a fianco degli Alleati. | |
14 marzo
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L'Unione sovietica riconosce il «Regno del Sud», seguiranno gli Stati Uniti e l’Inghilterra. | |
15-24 marzo | Cassino – Inizia la Terza battaglia per Cassino [Operazione Dickens] – l’assalto delle truppe alleate è preceduto da un intenso bombardamento sulla città. Anche in questa dura battaglia gli alleati, nonostante i ripetuti assalti, non riescono ad avere la meglio sulle difese tedesche. Dopo l’insuccesso il fronte di Cassino si stabilizza per quasi due mesi. La Quarta e ultima battaglia inizierà l’11 maggio. | |
18 marzo
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È istituito l'Alto commissariato civile per la Sicilia (regio decreto legge 18 marzo 1944, n. 91) | |
23 marzo
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A Roma, in via Rasella, un reparto di tirolesi è fatto oggetto di un attentato partigiano. Per rappresaglia vengono fucilati 335 italiani alle Fosse Ardeatine. Intervista a Rosario Bentivegna Lettera di Giorgio Amendola a Leone Cattani sui fatti di via Rasella Bibliografia |
Intervista a Rosario Bentivegna https://www.youtube.com/watch?v=QyiZSdCZPOE
Rosario Bentivegna |
24 marzo
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Ivanoe Bonomi , a causa delle divisioni interne sulla questione istituzionale, si dimette da presidente del Comitato centrale di Liberazione nazionale ( CCLN ). | |
La svolta di Salerno | ||
27- 28 marzo
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Palmiro Togliatti sbarca a Napoli e annuncia di aderire ad una strategia di unità nazionale antifascista ( la svolta di Salerno). Una linea in parte già annunciata nelle interviste rilasciate al Cairo e ad Algeri. Il suo primo discorso è ai dirigenti della Federazione napoletana. Il 31 marzo esporrà la linea al 1° Consiglio nazionale delle regioni liberate. Palmiro Togliatti (Ercoli ) a Napoli, Il Partito Comunista Italiano saluta il suo capo tornato finalmente in Italia;Ercoli, Ai compagni del Partito comunista.
Bibliografia Aldo Agosti, «Palmiro Togliatti», UTET,1996, p.278.
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aprile
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Sorgono le Brigate Matteotti, formate da militanti socialisti. |
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6 aprile
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È istituito l'Alto commissariato per i prigionieri di guerra (regio decreto legge 6 aprile 1944, n. 107). | |
9 aprile
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«l’Unità» si pronuncia per un Governo di guerra e popolare. Editoriale: Governo di guerra! Governo popolare!; Unità nazionale contro l'invasore! Vogliamo un governo che abbia un programma di guerra e di sollievo delle miserie del popolo. Risoluzione votata del Consiglio nazionale del Partito comunista italiano
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11 aprile
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Pamiro Togliatti, rapporto ai quadri napoletani.
La politica di unità nazionale del Partito Comunista. Rapporto del compagno Ercoli ai militanti di Napoli
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12 aprile
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Vittorio Emanuele III annuncia la sua abdicazione in favore del figlio Umberto, da attuare alla liberazione di Roma. | |
13 aprile
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È istituito l'Alto commissariato per l'epurazione nazionale dal fascismo (regio decreto legge 13 aprile 1944, n. 110). | |
13 aprile
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Bruno Buozzi (PSI) è arrestato a Roma dalla polizia nazista. | |
15 aprile
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Il filosofo Giovanni Gentile è ucciso da un gruppo di partigiani fiorentini. | |
15-17 aprile
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PSI -Consiglio nazionale. | |
17 aprile
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Per consentire ai rappresentanti dei partiti del CLN di far parte di un nuova compagine ministeriale si dimette il I Governo Badoglio. | |
18 aprile | Il raggruppamento motorizzato si trasforma in Corpo italiano di liberazione (CLI). |
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