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Governi di Transizione
- 1 Gennaio – 25 luglio 1943
- I Badoglio - (Governo militare) - 25 luglio 1943 - 22 aprile 1944
- II Badoglio - (Governo di unità nazionale) - 22 aprile 1944 - 18 giugno 1944
- I Bonomi - (DC - PCI - PSI- PLI - PRI - PdL - Pd'A - PSIUP) - 18 giugno 1944 - 12 dicembre 1944
- II Bonomi - (DC - PCI - PLI - PdL) - 12 dicembre 1944 - 21 giugno 1945
La Transizione costituzionale - 1 gennaio 1943-21 giugno 1945
II Governo Bonomi (DC-PCI-PLI-PdL) - 12 dicembre 1944-21 giugno 1945
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2 dicembre | In risposta all’appello del generale Alexander il Comitato di Liberazione nazionale in un documento afferma che «Campagna invernale» non significa «stasi invernale» e i partigiani non debbono cessare ogni operazione ma solo quelle organizzate su vasta scala che possono nuocere allo sviluppo dell’avanzata alleata. | |
7 dicembre | Una delegazione del Comitato di Liberazione nazionale composta da A. Pizzoni, Ferruccio Parri, Giancarlo Pajetta ( PCI), e Edgardo Sogno firma con il generale M. Wilson i «protocolli di Roma» secondo i quali il Comando Volontari della Libertà si impegna , con la ritirata del nemico, ad eseguire qualsiasi ordine del Comando alleato compreso quello dello scioglimento e della consegna delle armi in cambio del riconoscimento del Comitato di Liberazione nazionale come «governo di diritto” dell’Italia occupata e una assegnazione mensile di 160 milioni. | |
7 dicembre
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Gli alleati riconoscono il Corpo volontari della libertà.
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10 dicembre |
PSIUP- La Direzione rende pubbliche con una risoluzione le motivazioni della decisione del partito di non partecipare al II Governo Bonomi. Nel documento si accusa il presidente del Consiglio di «umiliare i nuovi organismi sorti nel Paese attraverso la lotta di Liberazione nazionale e di restaurare la vecchia Italia burocratica e monarchica» inoltre di aver proposto «la pratica liquidazione del Commissariato per l’epurazione». Il PSI, prosegue il documento, sposterà la sua azione dal Governo al Paese. Dopo aver messo in guardia dai rischi reazionari presenti nella situazione , ribadisce , nel quadro dei CLN visti come «cellule viventi del nuovo Stato» , la solidarietà ai partiti antifascisti e nel quadro dei CLN e, sia pure nelle differenti posizioni, l’importanza del rapporto con il PCI. «Avanti!», 10 dicembre |
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12 dicembre |
PCI – Intervista a Palmiro Togliatti «l’Unità», 12 dicembre 1944 |
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12 dicembre
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Entra in carica il II Governo Bonomi. Non vi fanno il PSIUP e il Pd’A. Vicepresidenti Palmiro Togliatti e Giulio Rodinò ; ministro degli Esteri Alcide De Gasperi.
Composizione
Risoluzioni della Direzione del PCI.Il secondo governo Bonomi e la politica del Partito comunista italiano
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Il Ministero delle comunicazioni è ripartito in Ministero dei trasporti e in Ministero delle poste e telecomunicazioni (decreto luogotenenziale 12 dicembre 1944, n. 413).
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È istituito il Ministero dell'Italia occupata (decreto luogotenenziale 12 dicembre 1944, n. 395).
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13 dicembre
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È istituito, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Alto commissariato per l'alimentazione, con il compito di provvedere alla disciplina degli approvvigionamenti, della distribuzione e del consumo dei prodotti nazionali e di importazione necessari per l'alimentazione delle Forze armate e della popolazione civile (decreto legislativo luogotenenziale 13 dicembre 1944, n. 410).
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16 dicembre | Inizia in Grecia la guerra civile fra i partigiani dell’ELAS che si rifiutano di consegnare le armi e si oppongono al ritorno della monarchia e le truppe greco-britanniche. | |
16 dicembre
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RSI Al Teatro Lirico di Milano, l’ultimo discorso pubblico di Benito Mussolini.
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26 dicembre
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È firmato un accordo tra il Governo Bonomi e il CLNAI, in base al quale il Governo riconosce il CLNAI come «organo dei partiti antifascisti nel territorio occupato dal nemico». A sua volta il CLNAI accetta di essere subordinato al comando supremo dell’esercito.
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Esce a Roma il settimanale di politica e cultura «La nuova Europa»
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27 dicembre
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Esce a Roma il settimanale «L'Uomo qualunque» , fondato e diretto dal commediografo Guglielmo Giannini. La vignetta che appare in testata esplicita il programma e l’ideologia qualunquista : un ometto tenta di scrive su un muro Abbasso tutti! Dopo aver tentato di scrivere vari evviva, alla monarchia, alla repubblica, ai partiti. In due giorni, con le ristampe, il settimanale venderà 80.000 copie. Sull'Unità del 7 gennaio 1945 appare un commento critico sul nuovo settimanale.
L’uomo qualunque
Bibliografia Sandro Sette, «L’Uomo qualunque», 1943-1948, Laterza
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1945 | ||
2-3 gennaio | «L’Osservatore Romano» pubblica una dichiarazione di condanna dei principi e delle tendenze della Sinistra cristiana. | |
5 gennaio | Carlo Sforza si dimette dalla carica di alto commissario per l'epurazione.A Ragusa e nella provincia divampa una sollevazione contro la leva militare. | |
6 gennaio |
Mauro Scoccimarro, commissario aggiunto , presenta i risultati raggiunti dall’Alto commissariato per l’epurazione dal 15 agosto 1944 al 31 dicembre 1944. Rapporto dell’Alto commissariato per l’epurazione sull'attività e i risultati al 31 dicembre 1944
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7 gennaio |
«l’Unità» le risoluzione della Direzione «l’Unità», 7 gennaio 1945 [p.1] |
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11 gennaio |
«Il Popolo» 11 gennaio 1945 «l’Unità», 11 gennaio 1945 [p.1] |
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12 gennaio |
«l’Unità» denuncia le resistenze nell’applicazione delle leggi sull’epurazione Per la liberazione, per la democrazia, Bisogna applicare la legge! Bisogna schiacciare il fascismo!Burocrazia
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12 gennaio |
Nella riunione del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia i socialisti Pertini e Marzola avanzano riserve sui «protocolli di Roma» firmati con gli Alleati il 7 dicembre. A loro avviso gli accordi siglati «minacciano di asservire il CLNAI alla politica britannica» |
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Giuseppe Di Vittorio dalla radio trasmissione la Voce dei lavoratori, esaltando il loro sacrificio ed esempio, rivolge ai lavoratori del Nord un appello a intensificare la lotta al nazifascismo. Di Vittorio ai lavoratori del Nord.“Al di qua e al di là del fronte gli operai lottano per la liberazione”
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L'Armata rossa sferra l’attacco decisivo a Budapest. Il 27 gennaio Varsavia è liberata | ||
15 gennaio | Esce il primo notiziario della agenzia giornalistica ANSA . Il progetto di un’agenzia di stampa, non controllata dal governo, per organizzare la raccolta e la distribuzione delle notizie agli organi di stampa che vanno ricostituendosi dopo il ventennio fascista, nasce dall’accordo fra i direttori amministrativi de Il Popolo ( DC) , l’Unità ( PCI) , l’Avanti ! ( PSIUP) , rispettivamente Giuseppe Liverani , Amerigo Terenzi, Primo Parrini. La direzione dell’agenzia è affidata a Renato Mieli che nel corso dell’anno sarà sostituito da Edgardo Longoni. | |
20 gennaio |
Al Comitato di Liberazione nazionale Alta Italia Sandro Pertini esprime parere contrario alla proposta avanzata dal PCI e dal Pd’A di abolire ogni dipendenza dei partigiani dai partiti politici per trasformarli in un vero e proprio corpo dell’esercito con gradi corrispondenti a quelli dei militari. Una trasformazione che secondo Pertini muterebbe la fisionomia delle forze partigiane non sono chiamate a scacciare i nazifascisti ma di essere «forza efficiente per la conquista e il presidio delle libertà democratiche» |
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27 gennaio | L’Armata Rossa entra nel campo sterminio di Auschwitz abbandonato dai tedeschi da 10 giorni. | |
28 gennaio
2 febbraio
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Si apre a Napoli il primo congresso della Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL). Successivamente sarà indicato come Convegno di Napoli . Alla guida del sindacato sono confermati il comunista Giuseppe Di Vittorio, il cattolico Achille Grandi e il socialista Oreste Lizzadri «l’Unità», 28 gennaio 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 30 gennaio 1945 [p.1] «l’Unità», 31 gennaio 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 1 febbraio 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 2 febbraio 1945 [pp.1-2] Bibliografia Sergio Turone, «Storia del sindacato in Italia 1943-1969», Laterza, pp.113-115
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30 gennaio |
Il Consiglio dei ministri delibera il voto alle donne sin dalle prossime amministrative. (decreto legislativo luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23). Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo» 3 gennaio 1945 [p.1] «l’Unità» «l’Unità», 28 gennaio 1945 [p.1] «l’Unità», 30 gennaio 1945 [p.1] «l’Unità», 31 gennaio 1945 [p.1]
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3 febbraio |
Palmiro Togliatti , Si deve aumentare il prezzo del pane?
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4 febbraio | Regno Unito, Russia e Stati Uniti aprono la conferenza di Yalta ( Crimea) , nella quale vengono definiti accordi per il futuro assetto dell'Europa e la sua divisione in sfere d'influenza. | |
24 febbraio |
A Milano una squadra di militi della RSI uccide il comunista Eugenio Curiel, direttore de «l’Unità» clandestina e de «La nostra lotta», promotore del «Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà». Il Fronte della gioventù sito dell’ANPI |
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28 febbraio | Il Governo Bonomi ristabilisce normali relazioni diplomatiche con la Francia | |
28 febbraio 3 marzo |
DC – Consiglio nazionale «Il Popolo», 4 marzo 1945
Conclusione dei lavori del Consiglio nazionale della Democrazia cristiana.Una relazione di De Gasperi sul momento politico e sugli indirizzi del partito. Linee programmatiche sui sui problemi sociali e del lavoro. Per la proporzionale amministrativa. Plauso all'opera dl Governo. Modifiche all'organizzazione del partito nei grandi centri. L'apporto delle donne nella ricostruzione morale e materiale del Paese; La dichiarazione conclusiva del Consiglio nazionale
Discorso conclusivo di Alcide De Gasperi: Prospettive democratiche [Testo ]
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1 marzo | È istituito, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, l'Alto commissariato per i reduci (decreto legislativo luogotenenziale 1 marzo 1945, n. 110). | |
12 marzo | A partire dal 1° aprile è autorizzata l'emissione di buoni del tesoro a scadenza quinquennale all'interesse del 5% (prestito della liberazione) (decreto legislativo luogotenenziale 12 marzo 1945, n. 70) | |
11 marzo | Si svolge il I Convegno nazionale delle ACLI. I partecipanti sono ricevuti da Pio XII. | |
13 marzo | Gli Alleati respingono le proposte di resa che Mussolini gli ha fatto pervenire tramite il cardinale di Milano Schuster. | |
26-29 marzo |
Aldobrando Medici Tornaquinci ( PLI) , sottosegretario alle Terre occupate, paracadutato il 21 marzo nell’Italia settentrionale, si incontra con il Comitato di Liberazione regionale piemontese e a Milano con il Comitato di Liberazione Alta Italia. È incaricato dal governo, sollecitato dagli Alleati, di intervenire affinché le formazioni partigiane accettino di essere smobilitate e i Comitati di Liberazione delle regioni liberate cedano i loro poteri amministrativi al governo militare alleato trasformandosi in giunte consultive. Una posizione condivisa insieme alle altre forze di governo, anche da Palmiro Togliatti, vicepresidente del Consiglio. Il 26 si svolge l’incontro a Torino. I componenti del CLN sono decisamente contrari, dopo una aspra discussione il comitato accoglie la proposta subordinandola però alla decisione del Comitato di Liberazione nazionale Alta Italia. Questa riunione si svolge il 29 marzo. Medici incontra la stessa opposizione. La discussione si protrae per dodici ore, molte le critiche al governo Bonomi per aver accettato l’imposizione degli alleati ma alla fine la proposta è accolta. Medici , fra molte difficoltà e persino il rischio di essere imprigionato, riuscirà a consegnare il testo dell’accordo al governo Bonomi il 15 aprile. |
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28 marzo | Inizia un'ampia ondata di scioperi nei territori controllati dai nazifascisti | |
29 marzo | Il CLN Alta Italia e il governo Bonomi definiscono un accordo per impartire all’ormai prossimo ordine di insurrezione generale. In particolare il governo affida alle forze partigiane il compito di assicurare la difesa degli impianti industriali. Il Comitato nazionale di liberazione Alta Italia (CLNAI) decreta l'unificazione delle formazioni partigiane. Fanno parte del comando unificato Leo Valiani ( Pd’A) , Sandro Pertini ( PSIUP ) Emilio Sereni ( PCI) , lo presidede Rodolfo Morandi ( PSIUP) | |
3 aprile |
Giuseppe Saragat membro della Direzione del PSIUP è nominato ambasciatore a Parigi. |
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5 aprile |
È istituita la Consulta Nazionale, con il compito di dare pareri sui problemi generali e sui provvedimenti legislativi ad essa sottoposti dal Governo. I Consultori sono nominati dal Governo e da esso direttamente assegnati alle singole Commissioni (decreto legislativo luogotenenziale 5 aprile 1945, n. 146). L’insediamento della Consulta avverrà il 25 settembre ( vedi) . Consulta nazionale 1945-1946 [Archivio storico Camera dei deputati] |
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Riprende l’avanzata alleata sul versante tirrenico. | ||
6 aprile |
I rappresentanti dei sei partiti antifascisti chiedono la convocazione di Convegno nazionale dei comitati di liberazione nazionale Titolo: Stamani si apre il 2° Consiglio nazionale del PCI . Dare la parola al popolo ! Questo chiedono oggi i comunisti italiani; Editoriale, Verso la democrazia ; I capi dei sei partiti per la convocazione di un convegno nazionale dei CLN; I delegati di 52 Federazioni a Convegno nella sala del Planetario
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7 aprile |
Si svolge il II Consiglio nazionale del PCI. «l’Unità», 8 aprile 1945[pp.1-2]
Titolo pagina: La relazione del compagno Togliatti al secondo Consiglio nazionale del PCI. Per un profondo rinnovamento democratico; La classe operaia e le masse popolari hanno dimostrato di esssere all'avanguardia della Nazione
«l’Unità»,10- 11 aprile 1945 «l’Unità», 12 aprile 1945 [pp.1-2]
p.1- Partito comunista italiano. Unità nazionale per la liberazione e per la democrazia! (Risoluzione del Consiglio nazionale)p.1-2- Al consiglio nazionale del PCI. Il discorso di chiusura di Togliatti [segue su l'Unità 14 aprile 1944]
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10 aprile |
Il PCI emana le direttive per l’Insurrezione nazionale «Rinascita», Anno II, nn.5-6-maggio-giugno 1945 [pp.139-140] |
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12 aprile |
Le truppe sovietiche, dopo accaniti combattimenti, conquistano Vienna. |
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12 aprile | USA : muore il presidente Franklin Delano Roosevelt. Nuovo presidente : Harry Truman. | |
16 aprile | A Gargnano si svolge l'ultimo consiglio dei ministri della Repubblica di Salò (RSI) . Mussolini comunica la decisione di trasferire il governo a Milano. | |
17 aprile | Presso Argenta (Ferrara) avviene lo sfondamento della Linea Gotica e l'avanzata degli alleati verso il Po. | |
18 aprile |
I ferrovieri dell’Italia occupata proclamano lo sciopero ad oltranza. |
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18 aprile |
Torino lo sciopero generale avvia l'insurrezione della città. Il 25 aprile i partigiani entrano in città ; il 28 i reparti tedeschi si ritirano. Gli Alleati arriveranno nel capoluogo piemontese il 10 maggio. «Rinascita», Anno II, n.11, novembre 1945 [pp.237-239] Pietro Secchia, Le quattro giornate di Torino «L’insurrezione in Piemonte», Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Milano, FrancoAngeli, 1987. |
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RSI : Mussolini giunge a Milano e si stabilisce nel palazzo della prefettura. | ||
20 aprile | Il Consiglio dei ministri riconosce ufficialmente l'opera svolta dal Comitato di liberazione nazionale e dai partigiani in Italia settentrionale. Il Governo, con pubblica dichiarazione, riafferma il proprio consenso e la propria fiducia nella politica unitaria del C.L.N.A.I. e nell'opera del Comando Corpo Volontari della Libertà «che degnamente assolvono i compiti ad essi delegati quali rappresentanti del Governo nazionale nell'Italia occupata». | |
21 aprile |
Le truppe alleate entrano a Bologna già liberata nei giorni precedenti dai partigiani. Titolo : Liberata Bologna Gli Alleati avanzano su Modena ; Editoriale, Saluto a Bologna
Museo della Resistenza di Bologna, www.museodellaresistenzadiBologna.it |
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23 aprile | Gli alleati superano il Pò | |
Genova insorge contro i nazifascisti. Cronaca dell’insurrezione [Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, www.istitutoresistenza-ge.it] |
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25 aprile | Il CLNAI emana l'ordine di insurrezione generale alle formazioni partigiane. | |
25 aprile | I partigiani entrano a Torino. | |
25 aprile | A Milano inizia lo sciopero generale , la città è liberata , sfilano i partigiani. | |
25 aprile |
Nelle principali città il CLNAI assume i poteri civili e militari prima dell’arrivo degli Alleati. «l’Unità», 26 aprile 1945 «l’Unità», 27 aprile 1945
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Nelle principali città il CLNAI assume i poteri civili e militari prima dell’arrivo degli Alleati. | ||
RSI : Mussolini s’ incontra all'arcivescovato di Milano con i vertici del CLNAI che chiedono la resa incondizionata. . In serata , con alcuni ministri della RSI e un gruppo di SS, fugge verso Como | ||
Si apre, a San Francisco, una conferenza mondiale, che si chiude il 26 giugno, con la sottoscrizione della carta istitutiva dell'ONU | ||
26 aprile | Mussolini e il gruppo di gerarchi fuggiti da Milano raggiungono Menaggio, dove si aggregano a una colonna tedesca in ritirata. | |
Le truppe sovietiche e statunitensi si incontrano a Torgau, sull'Elba. | ||
27 aprile | La Presidenza del Consiglio comunica che «In conformità degli accordi presi tra il Comando alleato e il Governo italiano, d'intesa con il Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia, nell'intervallo fra l'uscita e la resa delle truppe tedesche e l'ingresso degli alleati, il solo Governo legittimo è rappresentato dal Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia». | |
27-28 aprile |
A Musso, nei pressi di Dongo, Mussolini ed i gerarchi fuggiti con lui sono catturati da una formazione partigiana guidata dal comandante Valerio (Walter Audisio ) I partigiani processano i gerarchi fascisti, condannandoli a morte. La sentenza nei confronti di Benito Mussolini e di Claretta Petacci è eseguita il 28 aprile a Giulino di Mezzegra. Gli altri dirigenti fascisti (tra cui Alessandro Pavolini, Fernando Mezzasoma, Paolo Zerbino, Nicola Bombacci) sono fucilati poche ore dopo nella piazza dì Dongo. Nello stesso giorno, a Vimercate, sono giustiziati Achille Starace, a Milano, e Roberto Farinacci Walter Audisio racconta : Missione a Dongo, «l’Unità, dal 25 al 29 marzo 1947 «l'Unità» «l’Unità, 25 marzo 1947 [pp.1-2] «l’Unità, 26 marzo 1947 [pp.1-2] «l’Unità, 27 marzo 1947 [pp.1-2] «l’Unità, 28 marzo 1947 [pp.1-2] «l’Unità, 29 marzo 1947 [pp.1-2]
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29 aprile | I cadaveri di Mussolini, di Claretta Petacci e di alcuni gerarchi sono esposti a Milano a piazzale Loreto. | |
30 aprile | Nella reggia di Caserta il colonnello Schweinitz, in rappresentanza del comando tedesco in Italia, firma la resa incondizionata di tutte le truppe tedesche in Italia a partire dalle 14 del 2 maggio. Intanto truppe britanniche raggiungono Venezia. | |
Adolf Hitler si suicida a Berlino, ormai interamente in mano all’Armata rossa. | ||
Sono emanate le disposizioni per la composizione della Consulta Nazionale , precisando le proporzioni numeriche delle singole rappresentanze. Sono previsti 304 consultori (decreto legislativo luogotenenziale 30 aprile 1945, n. 168). | ||
1 maggio |
Appello del PCI e del PSI «l’Unità, 1 maggio 1945 |
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1 maggio |
Palmiro Togliatti , a nome della Direzione del PCI, invita i lavoratori di Trieste ad accogliere come liberatrici le truppe di Tito e di collaborare con loro e ad evitare di essere vittime di «elementi provocatori interessati a seminare discordia fra il popolo italiano e la Jugoslavia democratica…» «l’Unità, 1 maggio 1945 |
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1 maggio | Radio messaggio di Alcide De Gasperi,ministro degli Esteri, ai «fratelli del Nord» | |
2 maggio |
DC - Direzione – Guido Gonella riferisce sulle conclusioni della Commissione Esteri del partito. Al temine della riunione è approvato un ordine del giorno sulle questioni che si aprono con la fine della guerra . Nell’ordine del giorno si rivendica l’italianità di Trieste contro le pretese di annessione avanzate da Radio Belgrado. |
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2 maggio |
L'Armata rossa conquista Berlino. Titolo pagina: Stalin annunzia la resa di Berlino. Il criminale di guerra Doenitz, nuovo "fuehrer" della Germania , aveva precedentemente annunziato la morte di Hitler. Sarà il cadavere ritrovato tra le macerie? I residui delle armate tedesche in Italia si sono arresi; Editoriale, Crollo
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5 maggio |
La delegazione del Comitato di Liberazione nazionale Alta Italia, composta dal presidente Riccardo Morandi e da Sandro Pertini, Leo Valiani, Emilio Sereni, Marazza e Aprisani , giunge a Roma per discutere con il presidente del Consiglio e il Comitato centrale di Liberazione nazionale la saldatura formale fra Nord e Sud del Paese e la formazione di un nuovo governo espressione del CLN, quindi con l’entrata nell’esecutivo di tutti i partiti antifascisti compresi il PSI e il PdA non presenti nel II governo Bonomi . Nel pomeriggio, al Viminale, con il presidente del Consiglio che ascoltate le proposte si rimette alle decisioni che assumeranno i partiti rappresentati nel Comitato centrale di Liberazione nazionale. «l’Unità, 6 maggio 1945 [pp.1-2]
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5 maggio |
Trieste - Terzo giorno in cui la città è sotto il controllo dell' "esercito" di Tito. Manifestazione di popolo per l’italianità di Trieste. Nei pressi di Piazza Goldoni è fermata a colpi di mitraglia dalle truppe jugoslave. Muoiono Graziano Novelli, anni 20 ;Carlo Murra, anni 19; Mirano Sanzin, anni 26; |
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5 maggio | «Civiltà cattolica» pubblica l’articolo di padre Lombardi Una mano tesa minacciosa. A proposito del discorso di Togliatti. | |
I rappresentanti del CLNAI si incontrano con il presidente Bonomi Il Governo di fronte al Paese dopo la liberazione del Nord. I rappresentanti del CLNAI giunti ieri a Roma esigono una direzione politica più italiana e più democratica; Editoriale, Incontro; I comunisti e la nuova situazione politica (Radio discorso di Eugenio Reale della direzione PCI),
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6 maggio | «L’Osservatore Romano» torna a condannare la Sinistra cristiana | |
7 maggio |
La Germania si arrende agli alleati ed all'Unione sovietica. Finisce la guerra in Europa. «l’Unità», 8 maggio 1945 [p.1] |
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7-10 maggio |
Nella sede di Piazza Sant’Apostoli a Roma Si svolgono le riunione fra i rappresentanti del CLNAI e la direzione del CLN. L’8 maggio sulla piazza il presidente del CLNAI , Rodolfo Morandi, parlando ai cittadini romani rivendica a nome del Comitato «un governo di liberazione e di Costituente» Nella riunione del 10 maggio Pietro Nenni pone ufficialmente la candidatura socialista alla presidenza del Consiglio. Candidatura sostenuta anche dal PCi, PdA e PLI, a cui è stata prospettata l’ipotesi del ministero dell’Interno. La DC, con un intervento di Mario Scelba , si pronuncia contro, avviando così il braccio di ferro DC - PSI sulla candidatura. Mentre Democrazia del Lavoro tenta una ricandidatura Bonomi. Commenti e resoconti «l'Unità» «l’Unità, 8- 9 - 11 maggio 1945 «l’Unità, 9 maggio 1945 [pp.1-2] «l’Unità, 11 maggio 1945 Bibliografia Leo Valiani, L’avvento di De Gasperi, ed. De Silva, 1949
Giulio Andreotti, De Gasperi e il suo tempo, Mondadori, 1956, pp.213-221
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8 maggio |
Dusăn Kveder , proclamato da Tito governatore del Litorale Adriatico, annuncia che Trieste non va più considerata italiana ma «una città autonoma nell’ambito della Repubblica jugoslava». |
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9 maggio |
Il Consiglio dei ministri affronta di nuovo la questione di Trieste. |
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11 maggio |
Dopo gli incontri del con i delegati del CLNAI si riuniscono i sei partiti del CLN per esaminare la situazione politica e formazione di un nuovo governo. Nella mattinata un incontro fra PSI e PdA e successivamente un colloquio dei due partiti con Togliatti. Si decide che il presidente del Consiglio e i membri dei sei partiti del CCNL si recherà al Nord per prendere contatti con il CLNAI e i partiti che vi partecipano. Nenni sconsiglierà Bonomi di recarsi al Nord per evitare di accentuare il dualismo fra Governo e il CLN. Il viaggio Italia settentrionale inizierà il 17 maggio. «l’Unità», 12 maggio 1945 [p.1] Bibliografia Leo Valiani, L’avvento di De Gasperi, ed. De Silva, 1949
Giulio Andreotti, De Gasperi e il suo tempo, Mondadori, 1956, pp.213-221
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14 maggio | Truppe francesi entrano in Val d'Aosta. Saranno obbligate a ritirarsi dagli angloamericani dopo una breve occupazione. | |
15 maggio |
Dichiarazioni di Rodolfo Morandi , presidente del CNLAI , dopo gli incontri avuti a Roma. «l’Unità», 16 maggio 1945 [p.1] |
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16 maggio |
Palmiro Togliatti in editoriale polemizza con le deformazioni di parte della stampa italiana delle posizioni del PCI sulla questione di Trieste |
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17 maggio |
«l’Unità» pubblica un’ intervista alla corrispondente del “Manchester Guardian”che , di ritorno da Trieste, smentisce le notizie di deportazioni e stragi di italiani da parte degli occupanti jugoslavi «l’Unità», 17 maggio 1945 [p.1] |
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17 maggio |
Come deciso nella riunione del 10 maggio ministri e rappresentanti del Comitato centrale nazionale di Liberazione si recano al Nord per discutere con i partiti del CNLAI la soluzione da dare al governo. «Il Popolo», 18 maggio 1945 «l’Unità», 18 maggio 1945 [p.1] |
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18 maggio |
Velio Spano direttore dell’Unità definisce menzogne e provocazioni le notizie che vengono date su Trieste «l’Unità», 18 maggio 1945 [p.1] |
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22 maggio |
Alcide De Gasperi espone alla DC milanese il programma del partito. |
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23 maggio |
Si svolge a Milano la riunione del Comitato nazionale di Liberazione Alta Italia con i rappresentanti dei partiti del Comitato nazionale di Liberazione in delegazione al Nord. |
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29 maggio |
Palmiro Togliatti in un’intervista all’Unità espone la posizione del PCi sulla crisi di governo in atto e si pronuncia per «l’Unità», 29 maggio 1945 [p.1] |
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29-30 maggio | ||
1 giugno | Il Governo Militare Alleato assume tutti i poteri. Le disposizioni I Comitati di liberazione nazionale e gli altri Comitati funzioneranno solo come organi consultivi. | |
5 giugno | Con la dichiarazione di Berlino, le potenze vincitrici dividono la Germania e la capitale Berlino in quattro sfere di influenza. | |
6 giugno | I CLN regionali, riuniti a Milano, chiedono la costituzione di un nuovo Governo esteso a tutti i partiti rappresentati nei comitati. | |
7 giugno |
Alcide De Gasperi scrive una lettera a Pietro Nenni in cui propone una presidenza DC , senza il ministero dell’Interno da assegnarsi al PLI e una vicepresidenza socialista con il compito di preparare la Costituente. Nenni risponde negativamente. «Avanti!», 8 giugno 1945 Bibliografia Giulio Andreotti , «De Gasperi e il suo tempo», Mondadori, p. 219
Pietro Nenni, «Tempo di guerra fredda», Diari 1943 -1956, SugarCO-Edizioni, 1981, p. 122 [ appunto del 7 giugno 1945] |
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9 giugno |
Tito e il generale Alexander ratificano l’accordo per la Venezia Giulia viene divisa in due zone d occupazione, la zona A, con Trieste, sotto il controllo anglo-americano, la zona B, con l'Istria, sotto il controllo Jugoslavo. «l’Unità», 10 giugno 1945 [p.1] |
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9 giugno |
Giungono a Roma i delegati del Comitato nazionale di Liberazione Alta Italia. Previsti incontri con il Comitato nazionale di Liberazione e con il presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi. Il loro mandato è rappresentare l’esigenza della formazione immediata di un governo rappresentativo del CLN e dei partiti che vi sono rappresentati «l’Unità», 10 giugno 1945 [p.1] |
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11 giugno | La Venezia Giulia viene divisa in due zone d occupazione, la zona A, con Trieste, sotto il controllo anglo-americano, la zona B, con l'Istria, sotto il controllo Jugoslavo. Un riconoscimento dell’occupazione dei partigiani iugoslavi, che da quando hanno occupato questi territori hanno dato vita ad operazioni di pulizia etnica nei confronti degli italiani, con il seppellimento di migliaia di persone nelle foibe. | |
12–17 giugno | Ivanoe Bonomi rassegna le dimissioni da presidente del Consiglio, per permettere l'allargamento della base governativa dopo la liberazione dell'Italia settentrionale. Si apre una lunga trattativa fra i partiti. A Nenni che rivendica la presidenza al Psi, si contrappone l’analoga richiesta avanzata da De Gasperi per la DC. Alla fine si giunge ad una mediazione sul nome di Ferruccio Parri , con la condizione che siano presenti tutti i partiti compresi i liberali su cui le sinistre hanno posto le loro riserve. Il 17 giugno il Luogotenente incarica il comandante partigiano Ferruccio Parri ( PdA ) di formare il nuovo Governo | |
La trattativa | ||
12-17 giugno |
Commenti e resoconti «Il Popolo» «Il Popolo», 12 giugno 1945 «Il Popolo», 13 giugno 1945 «Il Popolo», 14 giugno 1945 «Il Popolo», 15 giugno 1945 «Il Popolo», 20 giugno 1945 «l’Unità» «l’Unità», 13 giugno 1945 [p.1]
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13 giugno |
Nelle varie riunioni che si accavallano restano le divergenze. Lo scontro principale riguarda i ruoli che debbono ricoprire i vari partiti. Dopo la contrarietà della DC ad una presidenza Nenni, proposta avanzata e sostenuta dal PCI, il PLI si oppone ad assegnare al PSI il ministero dell’Interno. Entrambi i partiti pur orientati ad avere nel governo le sinistre puntano a ridimensionarne il ruolo. Di fronte ai contrasti sia sulla candidatura a presidente che sui diversi dicasteri i sei partiti del CNL decidono di chiamare a Roma per tentare la formazione del governo Ferruccio Parri. «l’Unità», 14 giugno 1945 [p.1] |
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14-20 giugno |
Ferruccio Parri arrivato a Roma il 13 pomeriggio inizia le consultazioni. Il 15 il l’incontro fra Parri e De Gasperi. Molti gli ostacoli che deve superare il presidente incaricato. La diffidenza del PCI e PSI che chiedono il ministero dell’Interno. L’ostilità del PLI. Benedetto Croce che , riferendosi all’impegno partigiano di Parri , parla di «una seconda marcia su Roma» e , in difesa della laicità, il veto posto ad un DC al ministero della Pubblica Istruzione. Ostacolo superato dopo una lunghissima riunione. Solo il 20 giugno la conclusione delle laboriose trattative e la formazione del governo. Commenti e resoconti «l'Unità» «l’Unità», 15 giugno 1945 [p.1] «l’Unità», 16 giugno 1945 [p.1] «l’Unità», 17 giugno 1945 [p.1] «l’Unità», 19 giugno 1945 [pp.1-2] «l’Unità», 19 giugno 1945 [p.1] «l’Unità», 20 giugno 1945 [p.1] «l’Unità», 21 giugno 1945 [p.1]
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17 giugno |
Editoriale di «Rinascita» sullo svolgimento della crisi e sulle prospettive dopo a formazione del governo Parri. «Rinascita», anno II, nn.5-6, maggio-giugno 1945 [pp.129-131]
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17 giugno |
Vicino a Randazzo ( CT) in un conflitto a fuoco i carabinieri uccidono Antonio Canepa, comandante dell’ Esercito dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS) , il suo braccio destro Carmelo Rosano di 22 anni, e Giuseppe Lo Giudice di 18 anni. «l’Unità», 31 luglio 1995 [p.2] Bibliografia Antonio Canepa nel 1944 con lo pseudonimo di Mario Turri ha pubblicato : «La Sicilia ai siciliani! » Catania, Battiato, 1944.
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I Governo Bonomi - (DC-PCI-PSI-PLI-PRI-PdL-Pd'A-PSIUP) - 18 giugno 1944-12 dicembre 1944
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10 giugno
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Con l’appoggio di tutti i partiti antifascisti si costituisce il Governo presieduto da Ivanoe Bonomi. Composizione del governo
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19 giugno
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Il Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia (CLNAI), costituisce il Corpo volontari della libertà (CVL) con il compito di coordinare sotto un comando unico le operazioni delle diverse formazioni partigiane. Presiede il CVL il generale Raffaele Cadorna, affiancato da Ferruccio Parri (Pd’A), Luigi Longo (PCI), Sandro Pertini (PSIUP), Enrico Mattei (DC) e Mario Argenton (PLI)
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19 giugno | Torino – Gli operai scioperano per impedire il trasferimento dei macchinari in Germania. | |
22 giugno
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A Montefiorino (Modena) nasce la prima repubblica partigiana.
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22 giugno
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È ricostituito il Ministero del tesoro (decreto luogotenenziale 22 giugno 1944, n. 154)
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25 giugno
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È emanato il Decreto legislativo luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, una sorta di "costituzione provvisoria", che prevede la convocazione di un'Assemblea costituente alla fine della guerra e, fino a tale data, la possibilità per il Governo di emanare atti con forza di legge purché non compromettano la soluzione istituzionale. Introdotta una nuova formula per il giuramento dei ministri che sopprime la clausola della «fedeltà alla Corona» |
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30 giugno
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Il governo Bonomi si trasferisce da Salerno a Roma
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30 giugno
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Con d.l 30 giugno 1944, n. 466, il governo di Salò ( RSI) costituisce le Brigate nere, corpo paramilitare del partito
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giugno |
Palmiro Togliatti fonda la rivista «La Rinascita». «La Rinascita», anno I, n.1, giugno 1944 [p.1-p.2] |
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3 luglio
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È soppresso il Ministero per la cultura popolare ed è istituito un Sottosegretariato per la stampa e le informazioni, alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei Ministri (decreto luogotenenziale 3 luglio 1944, n. 163).
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5 luglio | PSI- A Roma al teatro Adriano Pietro Nenni commemora Bruno Buozzi in occasione del trigesimo del suo assassinio. | |
11 luglio |
Fossoli ( Modena) – 68 prigionieri politici sono uccisi dai nazisti. |
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15 luglio
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Si svolge la prima riunione a Roma del governo Bonomi.
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20 luglio | Rastemburg (Prussia Orientale) – Fallisce l’attentato a Hitler messo in atto dal colonnello C. von Stauffenberg . Seguirà una dura repressione e la fucilazione dei congiurati. | |
20 luglio
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Pietro Tommasi della Torretta è nominato Presidente del Senato dal Presidente del Consiglio Bonomi.
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22 luglio
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Sono firmati gli accordi internazionali di Bretton Woods, che riorganizzano il sistema dei cambi in vista della fine della guerra, imperniandoli sul dollaro
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27 luglio
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È emanato il decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159, contenente le norme per l’epurazione e le sanzioni contro il fascismo.
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Alcide De Gasperi Replica a Nenni
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29-30 luglio
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Si svolge a Napoli il IV congresso della DC nell’Italia liberata.
I problemi organizzativi del partito discussi al Convegno di Napoli. Rodinò alla presidenza dell'assemlea. Le relazioni di riccio e di Chiri. Le dichiarazioni di De Gasperi
Titolo: I problemi organizzativi della Democrazia cristiana. Le discussioni e le conclusioni del Convegno di Napoli; Guido Gonnella, Il partito ; Entusiastica manifestazione a Don Luigi Sturzo ; La relazione di Chiri sull'attività nell'Italia centrale ; Il discorso di De Gasperi ; La Dichiarazione programmatica votata a conclusione del Convegno
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1 agosto
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Varsavia insorge contro i tedeschi che la riconquistano dopo feroci combattimenti all'inizio di ottobre.
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10 agosto
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Con decreto legislativo luogotenenziale 10 agosto 1944, n. 224, è abolita, nel Codice penale, la pena di morte.
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8 agosto |
Le Direzioni del PCI e del PSI confermano il Patto d’unità d’azione. Presiedono la riunione Palmiro Togliatti e Pietro Nenni. Bibliografia Pietro Nenni , «Tempo di guerra fredda », Diari 1943- 1956, SugarCo edizioni, 1981, p. 92
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11 agosto |
Firenze- Nelle prime ore della mattina i partigiani raccolti Oltrarno ricevono l’ordine di passare il fiume e attaccare le truppe tedesche. Contemporaneamente il Comitato Toscano di Liberazione entra a Palazzo Medici Ricciardi. In città è affisso un manifesto con cui il Comitato assume tutti i poteri e invita i cittadini a combattere per la liberazione della città. La battaglia di Firenze si protrarrà fino al primo settembre. Sarà la prima città liberata dalle forze partigiane prima dell’arrivo degli Alleati. «Rinascita», Anno II, nn.9-10-settembre-ottobre 1945 [pp.206-208] https://www.zoomedia.it/Firenze/storia/1900/liberazione/cronologia.html https://www.instoria.it/home/1944_liberazione_firenze.htm Filmografia «Firenze 1944», film documentario promosso dall’Istituto Storico della Resistenza, con il patrocinio ed il contributo del Comune di Firenze, basato sul documentario sonoro del 1954 dei giornalisti ( EIAR ) Amerigo Gomez e Victor De Sanctis che nei giorni della liberazione di Firenze, registrarono a rischio della propria vita suoni e testimonianze di quei tragici avvenimenti con un’apparecchiatura di fortuna. Dieci anni dopo, dalle registrazioni su dischi in cera fu tratto da Amerigo Gomez un “documentario sonoro” di circa 30 minuti, mandato in onda su Radio RAI nel 1954. Alla versione integrale il film associa immagini e filmati d’epoca, realizzati da civili italiani o da operatori inglesi, americani, neozelandesi e tedeschi, provenienti da vari archivi e gran parte inediti.
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12 agosto
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A Sant'Anna di Stazzema reparti tedeschi massacrano la popolazione : 570 vittime.
La memoria dell’eccidio (Portale di San’Anna di Stazzema)
Bibliografia Marco Palla (a cura di), «Tra storia e memoria. 12 agosto 1944: la strage di Sant’Anna di Stazzema», Roma, Carocci, 2003.
Filmografia |
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15 agosto | Forze franco americane sbarcano nella Costa Azzurra e in Provenza. | |
19 agosto
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Mentre le truppe angloamericane avanzano in Francia, Parigi insorge contro i tedeschi
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23 agosto | La Romania accetta l’armistizio e volta le armi contro i tedeschi. | |
25 agosto
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Le truppe alleate entrano a Parigi
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28 agosto
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Nascono a Roma le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (ACLI).
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3 settembre
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Le truppe alleate entrano a Bruxelles.
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7 settembre
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Sono reintegrati in servizio i professori universitari che non avevano giurato fedeltà al fascismo (decreto legislativo luogotenenziale 7 settembre 1944, n. 255).
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9 settembre
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Sconfitti i fascisti a Domodossola , i partigiani liberano l’intero territorio e fondano la Repubblica partigiana della Val d’Ossola. L’esperienza, che è seguita con interesse da tutta la stampa democratica internazionale, avrà fine il 23 ottobre dopo che i partigiani hanno resistito alla massiccia offensiva fascista iniziata il 10 ottobre.
Bibliografia Giorgio Bocca, « Una repubblica partigiana» Ossola, 10 settembre - 23 ottobre 1944 , Edizioni Il Saggiatore , 1964.
Luigi Pellanda, « L' Ossola nella tempesta. Dal settembre 1939 alla liberazione» , Tipografia Provera , 1954.
Filmografia Quaranta giorni di libertà , di Luciano Codignola regia di Leandro Castellani
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Le bandiere della Val D’Ossola https://www.youtube.com/watch?v=OhEmiHXsK5A&feature=feedu finale https://www.youtube.com/watch?v=sjjt-FL3nBM
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3-6 settembre |
PSI - A Napoli si svolge il primo Convegno nazionale. Approvata una mozione che ribadisce le rivendicazioni del partito e dichiara la volontà di promuovere in vista della Costituente l’unione di tutti partiti e le forze pronte a battersi per una repubblica democratica. Su queste basi , prosegue il documento, il partito è disponibile ad estendere al campo politico l’accordo in atto con la DC in campo sindacale. Molto critici sullo stato del partito le considerazioni riportate da Nenni nel suo «Diario». Bibliografia Pietro Nenni, «Tempo di guerra fredda», Diari 1943-1956, SugarCo Edizioni, 1981, p. 94
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10 settembre | Dopo un colpo di Stato la Bulgaria chiede l’armistizio e si schiera contro i tedeschi. | |
10-11- 12 settembre
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Consiglio nazionale della DC
la Mozione approvata
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13 settembre
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A Firenze s’insedia il primo sindaco della città liberata : il socialista Gaetano Pieraccini .
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19 settembre | Mosca – Firmato l’armistizio fra l’URSS e la Finalandia. | |
20 settembre | L’avanzata delle forze Alleate, indebolite delle unità impiegate nella Francia meridionale, si attesta sulla Linea Gotica che va da Pisa a Rimini. | |
26 settembre
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Il 26 settembre si costituisce in Friuli la repubblica partigiana della Carnia.
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28 settembre- 5 ottobre
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A Marzabotto e nei territori di Grizzana e Monzuno ( Bologna) le truppe tedesche iniziano un rastrellamento che si conclude il 5 ottobre con il massacro di oltre 1.800 civili. Al comando dei reparti tedeschi il maggiore Reder, responsabile dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.
Eccidio Marzabotto [sito Associazione vittime eccidi nazifascisti]
Bibliografia Luca Baldissara, Paolo Pezzino, «Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole», Bologna, Il Mulino, 2009.
Luciano Gherardi, « Le querce di Monte Sole, Vita e morte delle comunità martiri fra Setta e Reno (1898-1944) », Bologna, Il Mulino, 1986.
Renato Giorgi, «Marzabotto parla», Venezia, Marsilio Editore, 1999.
Lutz Klinkhammer, «Stragi naziste in Italia», Roma, Donzelli, 1977, p.118-141.
«Marzabotto, quanti, dove, chi», a cura del Comitato regionale per le onoranze di Marzabotto, Bologna, Ponte nuovo, 1995.
Jack Olsen , «Silenzio su Monte Sole», Milano, Garzanti, 1971.
Filmografia L'uomo che verrà (2009) , di Giorgio Diritti presentato al Festival Internazionale del Film di Roma
Documentari Quello che abbiamo passato. Memorie di Monte Sole (2007) di Marzia Gigli, Maria Chiara Patuelli e Comunicative (a cura di Scuola di pace di Monte Sole)
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5 ottobre
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A Roma è pubblicato il primo numero di «Bandiera Rossa», redatto da Francesco Cretara e Felice Chilanti. La posizione è netta : la fine della guerra significa deve significare la fine del capitalismo. Il 10 ottobre «l’Unità» polemizza con
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10 ottobre
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I partigiani liberano il territorio di Alba
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11 ottobre
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Alcide De Gasperi Radiomessaggio ai lavoratori del Nord
La voce della Democrazia cristiana. Un radio-messaggio di De Gasperi. Saluto ai combattenti e ai lavoratori dell'Italia settentrionale. unione dei partiti e l'esigenza di un governo democratico. Noi e gli Alleati. Non dittature ma libertà. Vivere, rivivere, rifarsi
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15 ottobre |
In Ungheria il reggente ammiraglio M. Horty chiede l’armistizio agli alleati ma è subito rovesciato dai tedeschi che da marzo occupano il Paese. Insiediato un governo presieduto dal Partito fascista dekke Croci frecciate F. Szalasi. |
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21 ottobre |
Dopo un settimana di aspri combattimenti è liberata Belgrado. Ai combattimenti partecipano insieme ai partigiani jugoslavi e alle truppe sovietiche i battaglioni Matteotti e Mazzi che daranno vita alla Divisione Italia. |
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31 ottobre
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Il principe Umberto propone di risolvere la questione istituzionale attraverso un referendum, la proposta incontra l’opposizione delle sinistre e del Pd’A.
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2 novembre
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A Taormina nel suo I Congresso il Movimento indipendentista siciliano ( MIS) assume la decisione di passare alla lotta armata contro lo stato italiano. A febbraio del 1945 , su impulso di Antonio Canepa (pseudonimo Mario Turri ), nascerà l'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS) a difesa degli interessi dei grandi proprietari dell’isola e della mafia
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3 novembre | Il generale R. Cadorna è nominato comandante del Corpo volontari della Libertà con Luigi Longo ( PCI) e Ferruccio Parri ( PdA) come vicecomandanti. | |
7 novembre
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A Bologna : Battaglia di Porta Lame. La più importante tra i pochi episodi di battaglie in campo aperto combattute da partigiani in centri urbani occupati dai tedeschi . Contro i partigiani : 150 militi delle brigate nere, 50 soldati tedeschi, 50 agenti del reparto d'assalto della Polizia a cui si aggiunsero nella stessa giornata reparti tedeschi con un cannone da 88 e una mitragliera pesante.
La Battaglia di Porta Lame da Museo virtuale la Certosa ( Bologna)
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9 novembre
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USA : Franklin Delano Roosevelt è eletto per la terza volta presidente.
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13 novembre
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Il generale inglese Harold Alexander , comandante in capo delle truppe alleate, lancia un proclama ai partigiani, invitandoli a sospendere le azioni militari in grande stile in attesa di una ripresa dell’avanzata alleata rinviata alla primavera. Nel frattempo i rastrellamenti e la controffensiva dei tedeschi e dei fascisti causano molte perdite alle formazioni partigiane e riportano allo stato di occupazione le ultime Repubbliche partigiane.
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14 novembre
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Raffaele De Courten presenta le proprie dimissioni da ministro della Marina per contrasti sull'epurazione degli apparati amministrativi da elementi fascisti.
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20 novembre
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Il dibattito sulle Cinque Lettere Il partito d’azione ( Pd’A) invia una «Lettera aperta ai i partiti aderenti al Comitato di liberazione nazionale in cui , definiti i compiti del CLN , affronta il tema della « ricostruzione dello Stato» affermando che non ci si può limitare alla ricostruzione del « vecchio apparato antidemocratico, né dello Stato fascista né di quello liberale prefascista». Questione che caratterizzerà, in vario modo il dibattito e le politiche dei vari partiti e si prolungherà nello stessa scrittura della Costituzione. La Lettera aperta apre quello che sarà definito il «Dibattito sulle cinque lettere» . Al pronunciamento azionista risponde, pochi giorni dopo , il PCI che si dichiara d’accordo sottolineando il ruolo che vanno assumendo i « nuovi organismi democratici » e di massa che si vanno formando “ strumenti straordinari dell’inquadramento del popolo italiano nella vita pubblica e nello sforzo militare del paese , sia prima che dopo la Liberazione». Nel gennaio 1945, in un contesto mutato, formazione del II governo Bonomi in cui non sono entrati socialisti e azionisti, la Lettera del PSIUP. Una forte critica alla soluzione data da Togliatti alla crisi del I governo Bonomi e al CLN incapace di «imprimere una direttiva politica propria alla Lotta di Liberazione». Tuttavia il PSIUP si dichiara impegnato ad “ animare di nuovo slancio e potenziare l’azione del CLN” chiamando ogni partito alle proprie responsabilità di fronte all’indilazionabile questione di « definire , fuor di ogni equivoco, le direttive popolari della lotta di Liberazione». La risposta della DC appare su «Il Popolo» nel febbraio 1945, ormai imminente la liberazione dell’Intero paese. Si respinge l’ipotesi che l’unione fra i partiti espressa nel CLN debba continuare “ al di là della lotta e della vittoria, per le necessità della ricostruzione”. Alla «creazione di un specie partito unico» si preferisce una politica in cui si distinguono chiaramente maggioranza e opposizione. la DC, pur riconoscendone la funzione svolta, si pronuncia contro ogni l’assunzione dei pieni poteri dello Stato da parte del CLN come , invece richiesto da Pd’A e PCI. La “ rivoluzione progressiva”, evocata dalla Resistenza” doveva accompagnarsi ad un “ ordine evolutivo”, a cui la lettera assegna maggiore importanza. Infine, sempre nel febbraio 1945, la Lettera del PLI. Un pronunciamento molto vicino alla linea espressa dalla DC. Si dichiara «infecondo e nocivo» il tentativo di trasformare il CLN e le sue diramazioni periferiche, semplice strumenti dell’insurrezione, un organi permanenti del nuovo assetto statuale. Considerazioni che si accompagnano alla difesa del comportamento della monarchia nella crisi del I governo Bonomi che si era protratta così a lungo perche il Pd’A e il PSIUP avevano tentato di “imporre al paese una soluzione a priori del problema istituzionale.
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21 novembre
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A Torino entrano in sciopero le maestranze della Fiat Lingotto e Mirafiori, il 28- 29 novembre la Fiat materiale Ferroviario, Fiat Spa, Fiat Ferriere, Fiat Grandi Motori, Aeritalia, Riv, Dubosch, Venchi Unica, Snia Viscosa, Capamianto, Tubi Metallici, Ambra, Fiat Accieierie, Cimat, Rasetti, Viberti, Lancia, Ceat, Nebiolo, Westinghouse.
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25 novembre
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Per i contrasti insorti tra le forze moderate e quelle di sinistra sui criteri di conduzione dell'epurazione dal fascismo Ivanoe Bonomi presenta al luogotenente del Regno le dimissioni da presidente del Consiglio. Lo stesso Bonomi è incaricato di formare il nuovo Governo.
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27 novembre |
Si svolge un incontro fra Palmiro Togliatti, Alcide De Gasperi e Pietro Nenni. Secondo una precisa testimonianza di Giulio Andreotti il segretario del PCI avanza la proposta di un governo dei tre partiti di massa ( DC – PCI-PSI) e la presidenza di De Gasperi. La proposta non convince Nenni e De Gasperi considera più opportuna riproporre la candidatura di Bonomi. Bibliografia Giulio Andreotti, «De Gasperi e il suo tempo», Rizzoli, 1964, p. 205
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II Governo Badoglio - 22 aprile 1944 - 18 giugno 1944 Governo di unità nazionale |
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22 aprile |
Col sostegno delle principali forze antifasciste si forma il II Governo Badoglio, il primo governo di unità nazionale. Entrano nel governo : Benedetto Croce ( PLI) , Carlo Sforza ( indipendente vicino al PdA) , Palmiro Togliatti ( PCI), Rodinò ( DC), Pietro Mancini ( PSI) , Cerabono ( DL) Adolfo Omodeo ( PdA) e Alberto Tarchiani ( PdA). La prima riunione del nuovo esecutivo si svolgerà il 27 aprile. La formazione del governo e la nuova situazione creatasi fa rientrare la crisi creatasi nel Comitato di Liberazione nazionale e il presidente Bonomi ritira le dimissione presentate il 24 marzo. «l’Unità», 23 aprile 1944 |
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23 aprile |
PSI - Direzione |
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27 aprile |
Si svolge la prima riunione del nuovo governo Badoglio. |
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11-18 maggio |
Ha inizio la Quarta battaglia di Cassino [ operazione Diadem] , l'offensiva alleata, che porterà allo sfondamento della linea Gustav. |
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16 maggio |
Con regio decreto legge 16 maggio 1944, n. 136 la denominazione di Capo del Governo e Primo ministro è sostituita con quella di Presidente del Consiglio. |
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26 maggio |
Le forze alleate provenienti da Cassino si congiungono con quelle sbarcate ad Anzio. |
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27 maggio |
Roma – è ucciso dai fascisti Eugenio Colorni, redattore capo dell ‘ “Avanti!” ed estensore con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi del «Manifesto di Ventotene » |
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29 maggio |
Il Ministero dell'educazione nazionale cambia la denominazione in «Ministero della pubblica istruzione» (regio decreto 29 maggio 1944, n. 142). |
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2 giugno |
È soppresso il Ministero per gli scambi e le valute e le sue attribuzioni sono ripartite tra i Ministeri delle Finanze e dell'Industria, del commercio e del lavoro (regio decreto 2 giugno 1944, n. 150). |
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3 giugno |
Giuseppe Di Vittorio (PCI), Emilio Canevari ( PSI, Achille Grandi ( DC) sottoscrivono il «Patto di Roma] per la creazione della Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL). La Confederazione è provvisoriamente diretta in modo paritetico da un segretario per ogni componente politica. La struttura è organizzata in una Federazione nazionale per ogni settore produttivo, un’unica Camera del Lavoro in ogni provincia, un solo sindacato provinciale per ogni categoria di attività. Il patto di Roma [testo] Il patto di Roma , «Quaderni della Fondazione Bruno Buozzi» |
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4 giugno |
Roma è liberata dalle forze angloamericane. I tedeschi in ritirata fucilano a La Storta 13 prigionieri politici, tra cui il socialista Bruno Buozzi . |
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5 giugno |
Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto di Savoia luogotenente generale del Regno (regio decreto 5 giugno 1944, n. 140). |
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5 giugno |
PSI – A Roma, dopo 18 anni riprende le pubblicazioni l’ «Avanti!» |
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6 giugno |
Per consentire la partecipazione al Governo degli uomini politici più rappresentativi della Capitale e delle altre province liberate si dimette il II Governo Badoglio. |
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6 giugno |
Ivanoe Bonomi, presidente del Comitato di Liberazione, parla ai romani dal balcone della antica Sede della Associazione della Stampa in Piazza Colonna, dove si è installato il Comitato. |
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6 giugno |
Le truppe angloamericane sbarcano in Normandia. Si apre il «secondo fronte» |
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8 giugno |
Roma - Badoglio si incontra con il Comitato di liberazione nazionale per esaminare la nuova situazione. I membri del Comitato illustrano le ragioni per cui chiedono la formazione di un nuovo governo democratico che deve concretizzarsi non in un rimpasto ma nelle dimissioni del governo ed un nuovo esecutivo. Badoglio accetta la decisione del Comitato e si dichiara pronto a dimettersi. Il Comitato indica Ivanoe Bonomi come candidato alla successione che poche ore dopo è incaricato dal Luogotenente del Regno. Bibliografia Una testimonianza della riunione in Ivanoe Bonomi, «Diario di un anno ( 2 giugno 1943-10 giugno 1944)» Castelvecchi, 2014, pp.179-181
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I Governo Badoglio 25 luglio 1943 al 22 aprile 1944 | ||
1943 | ||
25-27 luglio
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Il Partito d’azione (Pd’A ) pubblica 3 numeri di «Italia libera» e un’ edizione straordinaria del quindicinale «Giustizia e libertà».
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Per ordine del governo iniziano a essere liberati i detenuti politici e i gruppi di opposizione al fascismo . Anche se il governo Badoglio ne vieta la ricostituzione ufficiale, cominciano a riorganizzarsi i partiti politici antifascisti.
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26 luglio
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A Roma, è ricostituita la Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI). Esce un’edizione del quotidiano socialista «Avanti!».
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A Milano, si svolge la riunione dei rappresentanti antifascisti . Vi partecipano Stefano Jacini per la Democrazia cristiana, Lelio Basso e Luzzatto per il Movimento di unità proletaria, Arpesani per il gruppo di Ricostruzione Liberale e Grilli per il Partito comunista e ..per il Partito d’azione . Il documento approvato proclama la volontà unitaria di battersi per la : «liquidazione totale del fascismo e di tutti i suoi strumenti di oppressione; armistizio per la conclusione di una pace onorevole; ripristino di tutte le libertà civili e politiche, prima fra tutte la libertà di stampa; libertà immediata di tutti i detenuti politici; ristabilimento di una giustizia esemplare, senza procedimenti sommari, ma inesorabile nei confronti di tutti i responsabili; abolizione delle leggi razziali; costituzione di un governo formato dai rappresentanti di tutti i partiti che esprimono la volontà nazionale».
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Sono stampate in diverse città Le idee ricostruttive della Democrazia cristiana , documento programmatico del nuovo partito. Preparato da Alcide De Gasperi con la collaborazione di Paolo Bonomi, Pietro Campilli , Camillo Corsanego, Guido Gonella , Achille Grandi, Giovanni Gronchi , Stefano Riccio, Pasquale Saraceno, Mario Scelba e Giuseppe Spataro , il documento era stato fatto circolare in forma ciclostilata sin dai primi mesi del 1943.
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27 luglio
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Si svolge la prima riunione del governo presieduto da Pietro Badoglio.
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Per reprimere le manifestazioni antifasciste che dilagano nel Paese il generale Mario Roatta emana una circolare in cui ordina all’esercito di sparare contro i perturbatori dell’ordine pubblico e di deferire al Tribunale di guerra “istigatori e caporioni dei disordini. Nei quaranticinque giorni il bilancio, per difetto, della repressioni è di 93 morti, 536 feriti e 2276 arrestati.
La circolare Roatta
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27 -28 luglio
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A Roma si riunisce . il «Comitato nazionale delle correnti antifasciste», lo presiede Ivanoe Bonomi a cui è dato mandato di rappresentare al governo Badoglio la necessità di provvedere urgentemente allo scioglimento del Partito fascista e delle sue istituzioni; alla liberazione dei detenuti politici e dei confinati; a riconoscere la libertà di stampa.
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28 luglio
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Il governo Badoglio scioglie il Partito nazionale fascista e le sue organizzazioni collaterali , il Gran consiglio del fascismo e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato ( i decreti portano la data del 2 agosto ) . Alcuni dei maggiori leader politici fascisti sono tratti in arresto, altri costretti all’espatrio e alla clandestinità. Continuano in tutto il paese manifestazioni spontanee antifasciste. I partiti politici antifascisti cercano di riprendere libertà di azione e si organizzano anche localmente in comitati e gruppi.
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A Reggio Emilia una manifestazione antifascista che vede insieme gli operai delle Officine meccaniche Reggiane e la cittadinanza è sciolta con un violento attacco dell’esercito. Nove operai uccisi , fra cui una donna incinta.
L’eccidio delle Reggiane da Istituto per la storia della Resistenza e la società contemporanea Reggio Emilia , www.istoreco.re.it
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A Bari, un corteo di giovani antifascisti che si dirige si dirige verso il carcere cittadino per chiedere la liberazione dei detenuti politici è raggiunto da tre scariche di moschetto sparate da un reparto militare appostato nella vecchia sede del fascio. Il bilancio è di 19 morti e 36 feriti (secondo altra fonte, 60 feriti). Arrestato il liberale Luigi De Sicly, direttore della «Gazzetta del Mezzogiorno» per il suo editoriale di quel giorno Viva la libertà che si ritiene abbia sobillato i giovani.
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29 luglio
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A Milano, nel corso dello sciopero generale, le forze militari e di polizia aprono il fuoco, uccidendo 3 dimostranti e ferendone altri 4
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30 luglio
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A Milano, prosegue lo sciopero generale e si arriva a nuovi scontri nel corso dei quali le forze militari e di polizia uccidono 5 dimostranti e ne feriscono 3.
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A Milano, è stampato il primo numero di «Gioventù d’azione », organo della Federazione giovanile del Partito d’azione.
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31 luglio
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Il governo Badoglio tenta di stabilire un contatto diplomatico con gli Alleati attraverso i rappresentanti inglese e statunitense accreditati presso la Santa Sede.
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agosto | I confinati politici antifascisti, in modo saltuario, sono rilasciati. Nel corso del mese tornano in libertà fra gli altri Bruno Buozzi, Pietro Nenni, Sandro Pertini | |
2 agosto
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E’ sciolta la Camera dei Fasci e delle Corporazioni e dichiarata chiusa la XXX legislatura (marzo 1939). E’ annunciato ufficialmente che entro quattro mesi dalla fine del conflitto si svolgeranno elezioni politiche generali per la formazione di una nuova Camera dei Deputati , per il riordinamento del Senato e il ripristino di tutte le garanzie istituzionali e statutarie.
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A Roma,la riunione dei rappresentanti dei sei partiti antifascisti, affronta il problema di giungere alla conclusione della guerra.
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3 agosto
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Una delegazione del Comitato nazionale delle opposizioni composta da Ivanoe Bonomi, Alcide De Gasperi, Luigi Salvatorelli, Meuccio Ruini e Giorgio Amendola si reca da Badoglio per chiedere la fine della guerra.
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4 agosto
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Lo stato di guerra è esteso a tutto il territorio dello Stato (regio decreto 4 agosto 1943, n. 714)
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Il Partito socialista ( PSIUP ) lancia un appello al paese contro il governo Badoglio che « non significa una liquidazione della dittatura fascista, ma un tentativo estremo di salvare lo stato monarchico, la struttura sociale e l’impero. Dietro la facciata della dittatura militare sono conservati gli elementi essenziali del fascismo e, per alcuni lati, anche rafforzati. La dittatura è un fascismo senza Mussolini».
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4 agosto |
Bruno Buozzi informa Oreste Lizzadri, Pietro Nenni e Sandro Pertini delle proposta del ministro Leopoldo Piccardi sulla ricostruzione del sindacato e di aver posto come «condizione pregiudiziale» la presenza dei comunisti Giovanni Roveda e Giuseppe Di Vittorio .
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A Roma, comunisti e socialisti, rappresentati rispettivamente da Giorgio Amendola e Giovanni Roveda, e da Giuseppe Romita, Bruno Buozzi e Olindo Vernocchi, firmano un Patto di unità d’azione
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5 agosto
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Gli alleati occupano Catania
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6 agosto
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A Tarvisio si svolgono colloqui italo-tedeschi. L'Italia chiede una rapida uscita dalla guerra.
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6 agosto |
E’ scarcerato Mario Alicata (PCI)
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6 agosto |
A Palermo, inizia la pubblicazione del quotidiano «Sicilia liberata». Il giornale è stampato sotto il diretto controllo del Psychological Warfare Branch ( Pwb) , organo alleato preposto alla vigilanza sulla stampa. La prima colonna è scritta in inglese.
Bibliografia
Paolo Murialdi, «La stampa italiana del dopoguerra 1943-1972», Laterza, 1973, pp.6-7
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7 agosto | Il Comitato unitario milanese vota un ordine del giorno di condanna del governo Badoglio che ritiene non abbia corrisposto alle richieste del Comitato. | |
8 agosto
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Bruno Buozzi e Oreste Lizzadri (PSI), Giovanni Roveda e Giuseppe Di Vittorio (PCI), Gioacchino Quarello, Achille Grandi e Ezio Vanoni (DC) e Guido De Ruggiero (Pd'A) sono nominati commissari straordinari delle confederazioni sindacali per procedere alla ricostruzione dei sindacati italiani.
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8 agosto |
Milano e Torino sono bombardate dall’aviazione alleata.
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9 agosto |
A Milano, comunisti, azionisti e socialisti costituiscono il «Comitato permanente di vigilanza e di difesa per la libertà e la pace del popolo italiano». I partiti esprimono un giudizio negativo sul governo Badoglio, chiedono l’ immediata necessità di una pace separata e decidono di preparare la resistenza in forma di lotta armata all’occupazione tedesca.
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9 agosto
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Il Ministero delle corporazioni assume il nome di Ministero dell'industria, del commercio e del lavoro (regio decreto 9 agosto 1943, n. 718) .
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9 agosto |
Sono proclamati scioperi in Piemonte e in Lombardia. Gli operai chiedono la fine della guerra e la costituzione delle commissioni interne. L'esercito reprime con le armi la nuova ondata di scioperi.
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10 agosto
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La direzione del Partito d’azione approva un ordine del giorno in cui critica il governo Badoglio per la sua incapacità di «risolvere la crisi angosciosa in cui il paese si dibatte» e per la sua mancata reazione all’ invasione tedesca. L’organo di stampa del partito, «l’Italia libera» scrive: «Il governo Badoglio, in questo suo estremo tentativo di salvare il salvabile, di fronte alla situazione estera, vuol essere lasciato solo e rinunzia all’apporto che potrebbe essere prezioso delle voci del paese. E noi prendiamo atto che ancora una volta ci si impedisce di parlare, ci si impedisce di agire. E anche questa volta, noi privi di responsabilità, saremo mondi di colpe».
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11 agosto
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A Roma i rappresentanti dei partiti antifascisti , riuniti a casa dell’avvocato Spataro, discutono se lanciare un appello insurrezionale al popolo per cacciare i tedeschi, come richiesto dai rappresentanti militari presenti. Prevale, infine, la tesi di Ivanoe Bonomi secondo cui un appello di questo tipo potrà essere lanciato solo quando le armate anglo-americane raggiungeranno il continente.
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12 agosto
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Solo quando avremo cacciato Badoglio e fatta la pace potremo dire che incomincia veramente per l’Italia l’era della libertà.
Palmiro Togliatti, «Da Radio Milano libertà», Editori Riuniti- Rinascita, 1974, pp.
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12 agosto | Il generale G. Castellano parte da Roma per trattare l’armistizio con gli alleati | |
13 agosto
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Il Comitato unitario romano con un documento consegnato a Badoglio accusa il governo di non aver realizzato le condizioni di «vera libertà che consentano al popolo di manifestare il suo pensiero e di non aver proceduto alla effettiva liquidazione di tutte le strutture fasciste». Nel documento si denuncia la crescente presenza di truppe tedesche in Italia.
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12-13 agosto
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Nel corso della notte, l’aviazione alleata bombarda ancora Milano e Torino. A Milano, 405 bombardieri alleati Lancaster e Stirling sganciano sulla città 1.904 tonnellate di bombe Il 13 agosto, mentre Torino subisce la 24^ incursione aerea, a Milano un secondo bombardamento a cui seguirà il terzo nella notte tra il 15 e il 16 agosto
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13 agosto
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Secondo attacco aereo alleato su Roma. Alle 11 il primo bombardamento , ne seguono altri due , l'ultimo il più lungo e più violento per il numero delle bombe lanciate e per i suoi effetti . Particolarmente colpiti i quartieri popolari di S. Giovanni e S. Lorenzo. Numerose bombe sulla Casilina, dove veniva mitragliato anche un treno, colpite in misura minore la Flaminia e la zona di Tor di Quinto. Pio XII, subito dopo l'incursione, si reca sui luoghi devastati .
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A Roma, i partiti antifascisti approvano un ordine del giorno che prende le distanze dal governo del maresciallo Badoglio.
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A Roma, convocati da Bruno Buozzi, si riuniscono i sindacalisti antifascisti che, a differenza degli esponenti politici, intendono proseguire nel dialogo con il governo Badoglio.
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Nessuna collaborazione con Badoglio e col suo governo. Chi si mette su un’altra strada, chi accetta di collaborare con Badoglio e quindi accetta la sua politica di guerra mussoliniana fascista, rompe con il movimento popolare, si stacca dal popolo, si mette contro la volontà della nazione».
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14 agosto
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A Québec (Canada) si apre la conferenza «Quadrant», vi partecipano Roosevelt, Churchill, il premier Canadese MacKenzie King e i rispettivi capi di Stato Maggiore. E’ esaminata la situazione creatasi in Italia dopo la caduta del fascismo.
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14 agosto |
Il governo Badoglio , richiamandosi alla convezione dell'Aja del 1907, dichiara Roma «città aperta», ossia estranea ad ogni operazione militare. Gli alleati disconoscono la decisione.
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14 agosto |
A Roma, dopo un incontro con il ministro Leopoldo Piccardi, i sindacalisti antifascisti s’incontrano con il maresciallo Pietro Badoglio e gli consegnano un documento in cui dichiarano che : «Considerando che la funzione a cui siamo chiamati ha uno stretto carattere sindacale che non implica nessuna corresponsabilità politica, dichiariamo di accettare le nomine nell’interesse del Paese e dei nostri organizzati, per procedere alla liquidazione del passato e alla sollecita ricostruzione dei sindacati italiani, che tenga conto delle tradizioni del vecchio movimento sindacale e ad avviare al più presto gli organizzati a nominare direttamente i propri dirigenti». Badoglio si limita ad assumere l’ impegno della liberazione dei detenuti politici e accetta la dichiarazione di «non corresponsabi1ità politica» dei sindacati.
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15 agosto
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In un clima di diffidenza reciproca gli alti comandi militari italiani e tedeschi si incontrano a Bologna. Il feldmaresciallo Erwin Rommel è il nuovo comandante delle truppe tedesche in Italia.
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15 agosto |
A Roma, è costituito il Comitato interconfederale dei sindacati . Presidente Bruno Buozzi e segretario Oreste Lizzadri.
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15 agosto |
«Giustizia e Libertà», quindicinale del Partito d’azione ( Pd’A ) ,scrive: «I compagni del Partito d’azione sono invitati a non accettare nessuna carica di carattere pubblico, sindacale o altro, che possa importare una qualsiasi collaborazione sia diretta che indiretta con l’attuale governo».
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15-16 agosto
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L’aviazione alleata, nel corso della notte, bombarda Milano con 405 bombardieri Lancaster e Halifax sganciano sulla città 1.534 tonnellate di bombe
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15-20 agosto
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Massicci scioperi a Torino, Milano e Sesto San Giovanni: si chiede la pace immediata, la liberazione dei detenuti politici, la ricostruzione delle commissioni interne.
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16-17 agosto
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L’aviazione alleata, nel corso della notte, bombarda Torino.
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16 agosto
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Vittorio Emanuele , con un memorandum, impartisce a Badoglio disposizioni per mantenere l’ordine pubblico e di vietare ogni attività dei partiti antifascisti |
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17 agosto
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Messina è occupata dagli Alleati. Tutta la Sicilia è liberata. In concomitanza con l’ingresso in città delle truppe alleate, è pubblicato il foglio «Movimento di Sicilia libera».
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17 agosto |
A Torino, l'esercito spara sugli operai che tentano di uscire dalla fabbrica della Fiat - Grandi motori : 2 morti e 7 feriti. La città risponde con lo sciopero generale. All’ordine di sparare sui lavoratori, impartito dal generale Adami Rossi, i soldati rifiutano.
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17-19 agosto
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A Milano e Torino e in altre città del Nord entrano in agitazione i lavoratori di diverse fabbriche per chiedere la fine della guerra, la liberazione dei detenuti politici e il riconoscimento delle commissioni interne
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19 agosto
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A Lisbona il generale Giuseppe Castellano incontra ,segretamente, il generale americano Walter Bedell Smith che gli sottopone il testo dell’armistizio in 12 punti, redatto dal generale Eisenhower, comandante supremo delle forze alleate in Europa. Presenti all’incontro l’ambasciatore britannico Ronald Campbell e il brigadiere generale Kenneth Strong
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19 agosto |
L’aviazione alleata bombarda Salerno.
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19 agosto |
In varie città del nord è proclamato lo sciopero generale. A Torino, l’adesione degli operai è totale.
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20 agosto | Il ministro dell’Industria L. Piccardi accompagnato da Bruno Buozzi e Roveda si incontrano nella prefettura di Milano e di Torino con le delegazioni degli operai in lotta e promette adeguamenti salariali e libere elezioni per le Commissioni interne. | |
21 agosto
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«L’Italia libera», giornale del Partito d’azione ( Pd’A) , elenca le rivendicazioni degli operai in sciopero: «1) immediata ed effettiva liberazione di tutti i detenuti politici; 2) scarcerazione di tutti gli operai arrestati in seguito ai recenti avvenimenti e abrogazione di ogni sanzione di qualsiasi tipo già adottata o in corso di adozione da parte dell’autorità militare o delle direzioni degli stabilimenti; 3) allontanamento delle truppe dalle fabbriche; 4) allontanamento dalle fabbriche degli squadristi e degli esponenti fascisti che ancora vi rimangono; 5) adozione immediata di misure per la costituzione delle commissioni interne di fabbrica». Infine scrive : «Poiché sinora nessun provvedimento pare dimostrare una seria e precisa volontà di attuare queste speranze (della pace e della libertà), gli operai hanno posto il governo dinanzi alle sue responsabilità».
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22-23 agosto
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Convegno di fondazione del Partito socialista di unità proletaria ( PSIUP) Dalla fusione del Partito socialista italiano (PSI ) con il Movimento di unità proletaria (MUP) e l’Unione proletaria ( UPI ) rinasce il Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP). Pietro Nenni è nominato segretario , Sandro Pertini e Carlo Andreoni nominati vicesegretari. Bibliografia Oreste Lizzadri, «Il regno di Badoglio», Ed.Avanti! , 1963
Pietro Nenni, «Tempo di guerra fredda» , Diari 1943-1956 , Sugarco Edizioni, 1981, pp.31-34
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22-23 agosto |
Nuovo bombardamento alleato su Salerno.
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23 agosto
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Il Comitato unitario antifascista di Milano invita il Comitato romano a rivolgere un appello al Paese in cui si chieda l’immediata fine della guerra e la cacciata del governo Badoglio. Sono incaricati di portare l’ordine del giorno nella capitale, Giovanni Grilli per il Partito comunista e Gioacchino Malavasi per la Democrazia cristiana.
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24 agosto
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A Roma, il Comitato di liberazione nazionale ( CLN) chiede con un ordine del giorno al maresciallo Pietro Badoglio una «politica di riscossa nazionale» che rompa i rapporti con la Germania
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24 agosto |
Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», afferma: «Badoglio e il Re lavorano per la morte dell’Italia».
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25 agosto
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A Roma, il Comitato antifascista, esaminato il documento stilato a Milano e portato da Grilli e Malavasi il giorno precedente, con un ordine del giorno invita ad una mobilitazione propagandistica per indurre il popolo a lottare contro i tedeschi, e chiede la formazione di un governo democratico.
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26 agosto
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L’«Avanti!» pubblica la Dichiarazione politica del partito socialista di unità proletaria ( PSIUP ). Il documento si pronuncia per una Repubblica Socialista dei lavoratori
Cfr. Dichiarazione politica del Partito socialista di unità proletaria, «Avanti!» , supplemento al numero del 26 agosto 1943. |
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26 agosto |
Mario Vinciguerra, esponente del Partito d’azione ( Pd’A) , è nominato commissario nazionale del ricostituito sindacato dei giornalisti.
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27 agosto
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Nuovo bombardamento alleato su Salerno.
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27 agosto |
Benito Mussolini è trasferito dalla Maddalena a Campo Imperatore sul Gran Sasso. E’ affidato alla sorveglianza dell’ispettore generale di Ps Giuseppe Gueli.
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27 agosto |
A Palermo, si costituisce l’Unione per l’indipendenza siciliana (UPIS) che riunisce elementi fedeli ad Andrea Finocchiaro Aprile e militanti di «Sicilia e libertà» di Vincenzo Purpura.
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27 agosto |
L’aviazione alleata bombarda Cosenza.
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29-30 agosto
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Si costituisce a Roma la nuova direzione del Partito comunista italiano (PCI). Nei giorni successivi aderisce alla pregiudiziale repubblicana avanzata dal Pd'A e decide di formare una giunta militare antifascista con Pd'A e PSIUP che sarà composta da Luigi Longo, della direzione del PCI, Sandro Pertini, vicesegretario dello PSIUP, e da Riccardo Bauer, del Pd'A.
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A Roma, si svolge al Quirinale una riunione per decidere se accogliere, entro la data del 30 agosto fissata dagli alleati, le condizioni stabilite nel testo dell’armistizio cosiddetto «corto». Per il Re la responsabilità della decisione ricade sul capo del governo Pietro Badoglio
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A Firenze, si svolge la riunione della direzione del Partito d’azione ( Pd’A) per decidere la formazione della struttura del partito. Presenti rappresentanti della Toscana, Emilia, Veneto e Umbria . Si decide che vi sarà un comitato esecutivo centrale, comitati provinciali e regionali composti da 5 membri, e centri sindacali per consentire «l’affiatamento tra gli aderenti delle varie categorie sociali». La direzione del partito indirizza ai comitati regionali la circolare n.1 in cui riferendosi ai comportamenti da assumere rispetto al governo Badoglio afferma : «Le cariche, se necessario, devono essere assunte solo a scopo di penetrazione e di lotta, in special modo presso quegli organismi in cui ci sia consentito di prendere immediato contato con masse da controllare, inquadrare – associazioni sindacali d’ogni natura – in particolare cercando di avere nostri rappresentanti in tutte le commissioni di fabbrica, associazioni sportive, culturali, dei combattenti e mutilati»
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L'8 settembre
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1 settembre
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Badoglio decide di accettare le condizioni poste dagli alleati nell’incontro di Lisbona. Il governo italiano invia un telegramma al Comando Alleato: «La risposta est affermativa ripeto affermativa. In conseguenza nota persona arriverà mattinata giovedì 2 settembre ora et località stabilita. Punto. Prego confermare»
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L’esercito alleato passa lo stretto di Messina e sbarca in Calabria
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2 settembre
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Lo Stato maggiore dell’esercito italiano invia a tutti i reparti dell'esercito la vaga e reticente «Memoria 44 OP» relativa al comportamento da tenere in caso di attacco tedesco.
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2 settembre | Con un accordo firmato da Bruno Buozzi per la Confederazione dei lavoratori e da G. Mazzini per gli industriali sono ricostituite le Commissioni interne. | |
Il Comitato nazionale delle opposizioni chiede al governo di distribuire le armi ai cittadini per difendere Roma dalle forze tedesche. La richiesta non è accolta.
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3 settembre
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A Cassibile, l'Italia, rappresentata dal generale Giuseppe Castellano , firma l'armistizio con gli Alleati , rappresentati dal generale Eisenhower . Il testo ( Short MilitaryArmistice ) di 12 punti detta una resa senza condizioni, in seguito alla quale l'Italia non è accettata tra gli Alleati, ma solo nell’'ambiguo ruolo di «cobelligerante». Indefinita la data di entrata in vigore dell’armistizio, subordinato all’avvio di un’operazione militare tesa a proteggere il territorio italiano dalla reazione tedesca.
www.resistenzaitaliana.it ( Portale della guerra di liberazione - ANPI)
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5 settembre
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Si svolge a Firenze il Convegno nazionale del Partito d'azione ( Pd’A).
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8 settembre
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Alle 18.30, mentre le truppe alleate si preparano a sbarcare a Salerno , da Algeri il gen. Eisenhower comunica, a insaputa del governo italiano, la notizia dell’armistizio tra gli Alleati e gli italiani. Un breve annuncio: «Qui è il gen. Eisenhower. Il governo italiano si è arreso incondizionatamente a queste forze armate. Le ostilità tra le forze armate delle Nazioni Unite e quelle dell’Italia cessano all’istante. Tutti gli italiani che ci aiuteranno a cacciare il tedesco aggressore dal suolo italiano avranno l’assistenza e l’appoggio delle nazioni alleate».
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8 settembre
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Il maresciallo Badoglio, alle 18.45, rende noto l'armistizio concluso con gli alleati, dichiarando che l'Italia reagirà ad ogni altro atto ostile. Le truppe tedesche iniziano ad impadronirsi dell'Italia centro – settentrionale.
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9 settembre
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Il re Vittorio Emanuele III , Badoglio , militari e funzionari del governo abbandonano Roma e si rifugiano a Brindisi sotto la protezione degli Alleati. L'esercito comincia a sbandarsi.
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9 settembre |
Gli alleati sbarcano a Salerno incontrando una forte resistenza dell’esercito tedesco.
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9 settembre |
Il Comitato nazionale delle opposizioni si costituisce in Comitato di liberazione nazionale (CLN), vi partecipano : il Partito liberale, la Democrazia cristiana, la Democrazia del lavoro, il Partito socialista, il Partito d'azione e il Partito comunista. Lo compongono : Giorgio Amendola e Mauro Scoccimarro per il PCI, Pietro Nenni e Giuseppe Romita per il PSIUP, Sergio Fenoaltea e Ugo La Malfa per il Pd'A, Alcide De Gasperi per la DC, Alessandro Casati per il PLI, Meuccio Ruini per la Democrazia del Lavoro. In ottobre saranno formati i CLN regionali.
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9 settembre |
Dalla Germania , dove si sono rifugiati dopo il 25 luglio , Farinacci, Pavolini, Buffarini, Guidi, e altri gerarchi fascisti contrari lanciano un proclama in cui annunciano la prossima costituzione di un nuovo governo fascista.
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Roma la battaglia di Porta San Paolo
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10 settembre |
Dopo l'eroica resistenza di singoli reparti militari , di partigiani e singoli cittadini, la « battaglia di Porta S. Paolo» , Roma capitola all'esercito tedesco. «l’Unità», 8 settembre 1963 [speciale pp.7-8] «l’Unità», 10 settembre 1963 [speciale p.9] 08-09-2003 https://www.storiaxxisecolo.it/Resistenza/resistenza2c5.html Bibliografia Enzo Piscitelli, «Storia della resistenza romana», Laterza. 1965.
Lorenzo D’Agostino- Roberto Forti ( a cura), «Il sole è sorto a Roma», ANPI, Roma, 1965, p. 48. Sul contributo di Bandiera Rossa, Silverio Corvisieri, «Bandiera rossa nella resistenza romana», 1968, pp. 38-39. Giorgio Amendola, «Lettere a Milano», p. 166.
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9-10 settembre
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Dopo l'eroica resistenza di singoli reparti militari , di partigiani e cittadini, il 10 settembre i capi militari rimasti a Roma firmano la resa all'esercito tedesco.
«l’Unità», 8 - 10 settembre 1963 [speciali]
Roberto Battaglia, La tragedia dell’8 settembre; Mario Alicata, Il grido antifascista del “ Lavoro italiano” ; Alessandro Curzi Si combatte all’Esedra; Pietro Mascioli, Una ragazza mi portò un caricatore.
Porta San Paolo e la difesa di Roma da www.resistenzaitaliana.it
Bibliografia Enzo Piscitelli, «Storia della resistenza romana», Laterza. 1965.
Lorenzo D’Agostino- Roberto Forti ( a cura), «Il sole è sorto a Roma», ANPI, Roma, 1965, p. 48. Silverio Corvisieri, «Bandiera rossa nella resistenza romana», 1968, pp. 38-39. Giorgio Amendola, «Lettere a Milano», p. 166. |
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11-12 settembre
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Amendola e la Malfa nella riunione del CLN propongono di dichiarare decaduta la monarchi e lanciare un appello insurrezionale contro i tedeschi. De Gasperi, per la DC , Cattani e Bonomi , per i liberali frenano. A loro avviso la monarchia va deplorata ma resta il principale contatto con gli alleati. Le riunioni si concludono con un generico odg di deplorazione.
Bibliografia Ivanoe Bonomi, «Diario di un anno», p. 106.
Giorgio Tupini, «I democratici cristiani», 1954, p. 62.
Giuseppe Spataro, «I democratici cristiani dalla dittatura alla resistenza», p. 224.
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12 settembre
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Sulle montagne del cuneese nuclei di antifascisti, per lo più azionisti , guidati da Duccio Galimberti e D.L. Bianco, danno inizio alla guerra partigiana.
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12 settembre |
Un reparto tedesco libera Mussolini dalla sua prigionia a Campo Imperatore ( Gran Sasso) e lo conducono in Germania.
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14 settembre
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A Cefalonia la divisione Acqui rifiuta di arrendersi ai tedeschi. Dopo una dura battaglia di 10 giorni , gli italiani capitoleranno e saranno in larga parte giustiziati. La resistenza della divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943 e gli eccidi perpetrati dalla Wehmarcht [ www.divisioneacqui.com] Cefalonia 1943-l’eccidio della Divisione Acqui [ Rai storia]
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15 settembre
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L'Agenzia Stefani comunica che Mussolini ha ripreso «la suprema direzione del fascismo in Italia».
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16 settembre | Le truppe britanniche provenienti dalla Calabria si congiungono con quelle americane sbarcate a Salerno | |
18 settembre
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Da radio Monaco Mussolini annuncia la costituzione del Partito fascista repubblicano che avrà sede nel Nord Italia.
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19 settembre
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Con l'incendio di Boves, alle porte di Cuneo, inizia la rappresaglia nazi-fascista contro le formazioni partigiane. L’incendio di Boves [ ANPI- Lissone ] |
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19 settembre |
PCI e PSIUP sui rispettivi organi di stampa, il 19 e il 26 settembre, dichiarano che l’unità del paese è rappresentata dal CLN e , anche se si combatte lo stesso nemico, non dal governo Badoglio. .
La politica di Badoglio,« l’Unità», 19 settembre 1943
Responsabilità , «Avanti!», 26 settembre 1943
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23 settembre
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Mussolini rientra in Italia e fonda la Repubblica sociale italiana ( RSI) con un goveno con sede a Salò, sul lago di Garda, zona sotto il controllo militare tedesco.
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27 settembre
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Mussolini presiede alla Rocca delle Caminate (Forlì) il primo Consiglio dei ministri della Repubblica sociale.
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28 settembre 1 ottobre |
A Napoli iniziano le «quattro giornate». La popolazione insorge contro gli occupanti tedeschi che il 1° ottobre sono costrette ad abbandonare la città, prima ancora dell’arrivo delle truppe alleate.
«l’Unità», 10 settembre 1963 [p. 6]
Aldo De Jaco , La tragica settimana di Piedigrotta settembre del 1943- Da Berlino venne l'ordine "ridurre Napoli fango e cenere!".
Bibliografia Giacomo De Antonellis, «Le quattro giornate di Napoli», Milano,1973.
Filmografia Nanni Loy, Le quattro giornate di Napoli
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28 settembre
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A Roma Scoccimarro, Amendola per il PCI, Nenni , Pertini e Saragat per il PSIUP rinnovano il Patto d’unità azione fra i due partiti.
Bibliografia Il testo del documento in «Trenta anni di vita e di lotte del PCI», anche in «l’Unità» , n. 21 , 26 ottobre 1943. La data è controversa: il documento porta la data del 28 settembre mentre secondo la testimonianza di Oreste Lizzadri, la firma sarebbe del 17 ottobre cfr. Oreste Lizzadri , «Il regno Badoglio», Milano, 1963.
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29 settembre
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A Malta , Eisenhower e Badoglio firmano il cosiddetto «armistizio lungo», 44 articoli che stabiliscono il totale controllo politico, economico e militare degli Alleati sull’Italia Su richiesta di Badoglio il testo non è reso pubblico. In novembre, in base alle clausole del trattato, sarà insediata l ’Allied Control Commission, alla quale devono essere sottoposte per l’approvazione tutte le decisioni assunte dal governo italiano
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30 settembre |
Giulio Andreotti con una lettera agli esponenti del Partito della Sinistra Cristiana esprime «a nome del Papa» la contrarietà a una collaborazione tra cattolici e Partito Comunista. Contemporaneamente De Gasperi e Spataro formulano a Adriano Ossicini e Franco Rodano la richiesta di far confluire il movimento nella Democrazia Cristiana; Ossicini rifiutò e Rodano prospettò addirittura un ingresso del movimento nel PCI; ciò creò la prima frattura tra i due Bibliografia Adriano Ossicini, Un’isola sul Tevere, Editori Riuniti, Roma, 1999, p.186-187
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Il partito comunista al popolo italiano, «l’Unità», supplemento al n. 17, edizione di Roma, 29 settembre 1943. L'appello apre un serrato dibattito fra i centri dirigenti del PCI.
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ottobre
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Ai primi di ottobre l’ala massimalista del PSIUP critica la politica del CLN sostenendo che la collaborazione dei partiti proletari con le forze moderate imbriglia il CLN e propone la costruzione di un blocco di forze «incrollabilmente repubblicane» comprendente PSIUP- PCI – Pd’A - Sinistra cristiana- Bandiera Rossa.
«Critica marxista», n.2, marzo-aprile 1965.
Il Comitato di liberazione nazionale e la politica attuale del Partito socialista di unità proletaria ( settembre – ottobre 1943)
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13 ottobre
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Il Consiglio dei ministri della Repubblica di Salò assegna allo stato fascista repubblicano il nome di Repubblica sociale italiana ( RSI ) .
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13 ottobre |
Il governo italiano presieduto da Badoglio dichiara guerra alla Germania, gli alleati riconoscono all’Italia il solo ruolo di nazione cobelligerante.
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15 ottobre |
IL governo di Mussolini emana il primo bando di chiamata alle armi. Nonostante minaccie e rastrellamenti, numerose le renitenze.
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16 ottobre
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Alle 5.30 del mattino le SS tedesche , con la collaborazione di poliziotti italiani, iniziano il rastrellamento del ghetto di Roma. 1.259 persone: 363 uomini, 689 donne, 207 bambini sono prelevati dalle loro case e portati al Collegio Militare di via della Lungara . 1.022 saranno deportati nei campi di concentramento in Germania.
Bibliografia Fausto Coen, «16 ottobre 1943», La grande razzia degli ebrei di Roma, Giuntina, 1994.
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17 ottobre
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PCI e PSI stipulano un nuovo Patto d'unità d'azione.
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18 ottobre
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Togliatti da «Radio Mosca» lancia l’appello «Per un governo nazionale, antifascista e democratico».
«l’Unità 24 gennaio 1971» [p.11]
Quattro ineditidelle trasmissioni radiofoniche che dall’Urss raggiunsero l’Italia dal luglio 1941 al gennaio 1944.
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Il Comitato di Liberazione Nazionale riunito a Roma approva una mozione che chiede la formazione di un governo con pieni poteri costituzionali e in cui siano presenti le forze che si sono battute contro il fascismo. Inoltre si afferma che la guerra di Liberazione deve essere combattuta a fianco delle Nazioni Unite e appena conclusa il popolo dovrà decidere sulla forma istituzionale dello Stato.
Un deliberato del CLN
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Nel Nord Italia si vanno costituendo le brigate Garibaldi, raggruppamenti partigiani che fanno capo al Partito comunista; per la realizzazione di colpi di mano nelle aree urbane si formano i Gruppi di azione partigiana, i Gap. A dicembre si calcola che le formazioni partigiane contino 9.000 unità. Al momento della Liberazione saranno circa 250 mila.
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19 ottobre
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A Mosca i ministri degli Esteri americano, inglese e sovietico riconoscono il diritto del popolo italiano a scegliersi i propri ordinamenti costituzionali.
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PSIUP e Movimento cristiano sociale firmano un patto d’unità d’azione in cui è scritto che si deve lottare per la «trasformazione della struttura economica della società sulla base della socializzazione dei grandi mezzi di produzione di massa e di scambio». La direzione del PSIUP approva una deliberazione in cui si afferma che intende subordinare la partecipazione al CLN al rifiuto di ogni collaborazione col re e la formazione di un governo provvisorio.
«Avanti!», 19 ottobre 1943
La deliberazione del Partito socialista di unità proletaria.
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Si veda lo scambio di lettere fra Andreotti e Rodano.
Bibliografia Ruggero Orfei, «Andreotti», Feltrinelli, Milano, 1975, pp.20-33
Giulio Andreotti, «De Gasperi visto da vicino», Rizzoli, Milano,
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25 ottobre | A Milano è pubblicato «Bandiera rossa», organo del «Fronte proletario rivoluzionario» lo dirige Lelio Basso che critica di moderatismo la politica del Fronte dei partiti antifascisti. L’editoriale è esplicito: Rivoluzione proletaria.
da Stampa e Resistenza, raccolta stampa clandestina conservata presso la fondazione ISEC
Nel Nord Proliferano i fogli dei gruppi partigiani. Il 2 novembre nasce a Lagnano il Lavoratore ; a Torino Stella rossa del gruppo omonimo vedi i giornali della Resistenza
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28 ottobre
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A Brindisi si svolge la prima riunione del governo Badoglio dopo la fuga da Roma.
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30 ottobre
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È stabilita la pubblicazione di una serie speciale della «Gazzetta Ufficiale del Regno», in sostituzione della «Gazzetta Ufficiale», che continua ad essere pubblicata dalla Repubblica sociale italiana (regio decreto 30 ottobre 1943, n. 3).
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30 ottobre | Mosca - I ministri degli Esteri di Gran Bretagna ( A.Eden), degli Stati Uniti ( C. Hull) e dell’Unione Sovietica ( V.M. Molotov) affermano in una dichiarazione comune il diritto del popolo italiano di scegliere liberamente le proprie istituzioni politiche | |
3 novembre
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Ferruccio Parri e Leo Valiani, esponenti del CLN, s’incontrano in Svizzera con emissari degli alleati per porre l’esigenza che il movimento partigiano fosse espressione di una guerra di popolo contro il nazifascismo. Gli alleati oppongono un netto rifiuto , propendono per gruppi di sabotatori ma non per truppe popolari.
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5 novembre
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Palmiro Togliatti da «Radio Milano Libertà» si pronuncia per l’’abdicazione del re , la sospensione dei poteri della corona, la formazione di un governo provvisorio, assegnare ad una Assemblea Costituente, da eleggere alla fine del conflitto, la decisione sulla questione istituzionale.
«Rinascita», «Il Contemporaneo», n. 13, 29 marzo 1974.
Il problema della monarchia, «Radio Milano Libertà», p. 391- 393
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9 novembre
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La Repubblica sociale emana un bando per la chiamata alle armi delle leve del 1924-25.
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Gli Alleati istituiscono l’ United nations relief and rehabilitation administration (UNRRA), organismo internazionale destinato a fornire aiuti economici ai paesi liberati dall’occupazione tedesca.
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10 novembre
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Sono dettate norme speciali per le attribuzioni dei Sottosegretari di Stato durante l'assenza dei rispettivi Ministri per le contingenze di guerra (regio decreto legge 10 novembre 1943, n. 5).
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14 novembre
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«Il Popolo» rispondendo, retoricamente, a un lettore sull’interrogativo Repubblica o monarchia , in polemica con i settori più intransigenti del CLN, si pronuncia per il rinvio della questione istituzionale alla consultazione del popolo e , per fronteggiare la situazione creatasi dopo l’armistizio e la fuga del re , propugna un governo di unità nazionale al di là di ogni spirito di fazione.
Dubbi e certezze
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13-15 novembre |
Ferrara – Nella notte fra il 13 e il 14 è ucciso il federale di Ferrara Igino Ghisellini. Il cadavere è ritrovato a Castel d’Argile in provincia di Bologna. La notizia dell’uccisione è comunicata a Verona dove i fascisti sono riuniti a Congresso. I delegati ferraresi, insieme a quelli di Padova e Verona rientrano a Ferrara per vendicare l’assassinio. Nella notte del 14 sono arrestate 75 persone. All’alba del giorno dopo i cadaveri di 11 ebrei e antifascisti innocenti sono ritrovati nel fossato del Castello Estense. Sulla morte di Ghisellini resterà il mistero : secondo alcune ricerche gli autori sarebbero stati partigiani di Bologna, altre ipotizzano una faida interna ala partito fascista. Celebrazioni per l’eccidio del Castello Estense del 15 novembre 1943- Bibliografia Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, La guerra di liberazione in Emilia-Romagna, in: «Resistenza in Emilia Romagna», a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, p. 25
Giorgio Bassani, Una notte del '43, Torino, Einaudi, 2003 Sivio Bertoldi, «Salò. Vita e morte della Repubblica sociale italiana», Milano, Rizzoli, 1978, pp. 14-17 Vito Cavallini, L'eccidio di Ferrara del novembre 1943, in Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, «Lotte e libertà in Emilia-Romagna, 1943-1945», Bologna, APE, 1973, pp. 8-9 Carlo D'Adamo e William Pedrini, «Un passato che non passa. Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi», Bologna, Pendragon, 2012, pp. 156-157 «Ferrara 1943-1993. A cinquant'anni dall'eccidio di Castello Estense», 15 novembre 1993, atti del Convegno a cura di Anna Maria Quarzi, Ferrara, Istituto di storia contemporanea G. Corbo, 1996 Mimmo Franzinelli, «RSI. La Repubblica del duce, 1943-1945», Milano, Mondadori, 2007, p. 56 Giorgio Gandini, «La notte del terrore. 15 novembre 1943: l'eccidio del Castello estense cinquant'anni dopo», Castel Maggiore, Book, 1994 Antonella Guarnieri,« Ferrara 1943. Dal 25 luglio a Salò. Interpretazione della "lunga notte"», Casalecchio di Reno (Bo), Grafis, 1993 Davide Guarnieri, Ferrara, in «La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia», a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli-Roma, L'ancora, 2008, p. 153 sgg. L.Q., La lunga notte del '43 (1960) di Florestano Vancini, in: «Tradizione e innovazione nel cinema degli autori emiliano romagnoli», rassegna cinematografica, convegno - tavola rotonda, Modena 22-28 novembre 1976, catalogo critico a cura di Adelio Ferrero, Modena, Comune di Modena, 1976, pp. 34-36 Claudio Silingardi, «Alle spalle della Linea Gotica. Storie, luoghi, musei di guerra e Resistenza in Emilia-Romagna», Modena, Artestampa, 2009, pp. 97-102 Florestano Vancini, «La lunga notte del ’43». La sceneggiatura originale, Ferrara, Liberty House, 1994 Filmografia Florestano Vancini, La lunga notte del ’43.
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14 novembre
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Ferrara - Come rappresaglia per l'uccisione del fascista Igino Ghisellini, gli squadristi assassinano undici ebrei e antifascisti sotto le mura del Castello Estense. Le salme sono esposte a lungo sul luogo dell'uccisione.
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14 novembre
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RSI : il partito fascista repubblicano si riunisce in congresso a Verona ed enuncia il suo programma.
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16 novembre
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Il CLN discute l’annuncio di Badoglio di ritirarsi appena Roma avrà ripreso le sue funzioni di capitale e ribadisce le posizioni assunte il 16 ottobre : un governo con tutti i poteri costituzionali per restituire la democrazia al paese e una consultazione popolare da svolgersi alla fine della guerra per la questione istituzionale .
«Il Popolo», 28 novembre 1943 [p.1]
L'odg del Comitato di liberazione nazionale
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18 novembre
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A Torino, occupata dai tedeschi , gli operai della FIAT Mirafiori scendono in sciopero. La protesta si estenderà ad altri impianti industriali del Piemonte,della Lombardia e della Liguria.
Sciopero a Torino
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27 novembre
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Il Governo Badoglio ripristina la tradizionale intestazione degli atti : aboliti per il re Vittorio Emanuele III i titoli di imperatore d'Etiopia e re d'Albania (regio decreto-legge 27 novembre 1943, n. 11)
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28 novembre
1 dicembre
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Si svolge la conferenza di Teheran ( nome in codice Eureka) . Per la prima volta si incontrano i «tre grandi», Roosevelt , Churchill e Stalin. Regno Unito, Stati Uniti e Unione sovietica decidono di appoggiare i partigiani di Tito; per il maggio 1944 lo sbarco in Normandia ( operazione Overland) ; i futuri confini della Polonia e la costituzione dell’ONU dopo la fine del conflitto.
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28 novembre |
Demofilo ( Alcide De Gasperi), Ieri, oggi, domani. La nostra Democrazia cristiana e le sue tradizioni.
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1 dicembre
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A Torino, occupata dai tedeschi, scioperi agli stabilimenti Fiat Aeronautica, Grandi Motori, Ferriere, Acciaierie e Fonderie ghisa, Spa e Fiat Materiale Ferroviario.
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Nella RSI inizia su largo raggio l'arresto e la deportazione degli ebrei italiani nei campi di prigionia.
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La federazione del PCI campano approva un ordine del giorno che condanna l’inerzia della monarchia e il nuovo governo Badoglio nella gestione della lotta contro i tedeschi e nel condurre l’epurazione . Proclama la necessità di un «controgoverno» delle forze antifasciste.
p.1- Editoriale Uscire dal caos;
p.2- Abbasso il Re fascista ! Un odg del Partito comunista
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6-7 dicembre
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A Bari si svolge il Convegno delle Federazioni Comuniste delle Puglie. Approvato un ordine del giorno che chiede il ritorno in Italia di Ercoli ( Palmiro Togliatti ). «l’Unità» rivendica la necessità di un « esercito di popolo» contro il nazifascismo.
p.1- Editoriale Vogliamo un esercito senza scudetto; Il convegno delle Federazioni comuniste delle Puglie ;Il capo del nostro partito Ercoli ( Palmiro Togliatti )
«l’Unità» commenta criticamente la condotta degli Alleati rivendicando una coerente azione di epurazione e, in quanto antifascisti , l’esigenza di un esercito popolare e nazionale. Nello stesso tempo mette in guardia i propri militanti dai rischi dell’impazienza che potrebbe portare ad una dannosa divisione delle forze dell’antifascismo.
Editoriale Noi e gli alleati; Il pericolo delle impazienze,
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8 dicembre
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A Montelungo un raggruppamento motorizzato dell’esercito italiano entra in azione a fianco degli alleati.
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12 dicembre
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A firma Demofilo ( Alcide De Gasperi), «Il Popolo» pubblica con il titolo La parola ai democratici cristiani , «Le Idee ricostruttive della DC»
«Il Popolo», 12 dicembre 1943 [pp.1-2]
Demofilo, La parola ai democratici cristiani
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16 dicembre
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Il Comitato centrale della DC vota un odg che rimanda la questione istituzionale ad una consultazione di tutto il popolo da svolgersi dopo la fine del conflitto. Pur riconoscendo le ragioni che spingono a chiedere l’abdicazione del re afferma l’esigenza di un governo straordinario per fronteggiare la situazione e preparare i nuovi ordinamenti. «Il Popolo» pubblicherà il testo dell'odg il 23 gennaio 1944, alla vigilia del Congresso del Comitato di liberazione nazionale del 28-29 gennaio 1944
« Il Popolo» 23 gennaio 1944 [p.1]
Titolo: Le direttive della Democrazia Cristiana di fronte ai problemi dell'ora; G.Z., Chiarezza; L' Ordine del giorno del Comitato Centrale
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16 dicembre | Genova – Nella sanguinosa repressione dello sciopero che si propaga da Genova a Vado e Savona i tedeschi fucilano 3 operai. | |
19 dicembre
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Le federazioni del PCI della Campania , delle Puglie e della Calabria chiedono il ritorno in Italia di Togliatti. L’editoriale, Mani legate critica le timidezze e le esitazioni dell’antifascismo che favoriscono il “ risorgere di quella specie di fascismo che si nasconde, oggi, dietro la persona del re e invita ad un ‘azione unitaria per mobilitare le masse nella lotta di liberazione. A Napoli , 21- 22 dicembre si riuniscono i rappresentanti comunisti delle 14 province liberate per programmare un convegno sindacale del Meridione.
Editoriale Mani legate; Per il ritorno di Ercoli ; I comunisti del Mezzogiorno si fanno promotori di un convegno sindacale
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20 dicembre
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PSI- Per la prima volta dopo l’avvento del fascismo si riunisce a Napoli una libera assemblea del partito. I lavori si concludono con l’elezione di un Consiglio nazionale formato dai rappresentati di ogni federazione. L’ordine del giorno presentato da N. Gaeta conferma la fusione con il Movimento di Unità proletaria. Il Consiglio nazionale elegge all’unanimità segretario del partito L. Porzio
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28 dicembre
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Sono emanate le norme per la defascistizzazione delle amministrazioni dello Stato, degli enti locali e parastatali, degli enti sottoposti a vigilanza o tutela dello Stato e delle aziende private esercitanti servizi pubblici e di interesse nazionale (regio decreto-legge 28 dicembre 1943, n. 29).
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A Campegine (Reggio Emilia), sono fucilati dai nazisti i sette fratelli Cervi, organizzatori della Resistenza nella zona.
Istituto Alcide Cervi – Museo Cervi, www.fratellicervi.it
Bibliografia Alcide Cervi – Renato Nicolai, «I miei sette figli», Einaudi , Torino 2010 ( nuova edizione del testo pubblicato nel 1955)
Filmografia I sette fratelli Cervi, regia di Gianni Puccini , 1968 Scheda tratta dal Morandini
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1944 | ||
3 gennaio
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PSI - Si ricostituisce a Torino la Direzione clandestina del partito per l’Italia Centro- settentrionale, autonoma da quella di Roma e con giurisdizione fino alla Toscana. M. Cirenei è nominato segretario, lo affinacano come vicesegretari O. Pieraccini e A. Lorenzetti. | |
6 gennaio
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Sono riammessi in servizio gli impiegati delle amministrazioni pubbliche licenziati per motivi politici (regio decreto-legge 6 gennaio 1944, n.9). | |
8–11 gennaio
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A Verona il tribunale speciale della Repubblica di Salò condanna a morte i 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano sfiduciato Mussolini il 25 luglio del 1943. Unica eccezione Tullio Cianetti che ritrattata la sua scelta è condannato a 30 anni. I cinque gerarchi che sono in stato di detenzione nella RSI , Emilio De Bono, Giovanni Marinelli, Luciano Gottardi, Carlo Pareschi e il genero di Mussolini Galeazzo Ciano, sono fucilati l’11 gennaio. Gli altri condannati in contumacia. Condanna a morte di diciotto membri del Gran consiglio
Bibliografia Giorgio Bocca , «La Repubblica di Mussolini», Mondadori, 1990
Gian Franco Venè , «Il processo di Verona», Mondadori, 1970
G. Silvestri , «Albergo degli Scalzi», Neri-Pozza, 1963
Vincenzo Cersosimo, «Dall'istruttoria alla fucilazione», Garzanti, Milano 1949
B. Palmiro Boschesi , «L'Italia nella II guerra mondiale» (26/VII/1943-2/V/1945), Mondadori, 1976
Arnaldo Fortini, «Quelli che vinceranno», Edizione L. del Romano, 1946
Guidotti L. (a cura di) , «Il processo di Verona», Curcio, 1950
Filmografia Il processo di Verona, regia di Carlo Lizzani, 1963
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12 gennaio 12 febbraio |
Cassino – Inizia la prima delle quattro battaglie di Monte Cassino. Le forze alleate americane e francesi si spostano in direzione della linea Gustav , la linea difensiva tedesca. Le forze alleate subiscono pesanti perdite senza riuscire ad operare lo sfondamento. La speranza era di spostare l'attenzione tedesca da Anzio dove le forze americane intendevano arrivare a sorpresa, e sconfiggere rapidamente le forze tedesche. Dopo l’esito infelice di questa prima battaglia prenderà corpo la controversa decisione di bombardare l'abbazia di Montecassino ( la seconda battaglia) . | |
14-27 gennaio
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Leningrado- Le truppe sovietiche sconfiggono le divisioni tedesche che assediano la città dal 26 settembre del 1941 |
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20 gennaio
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Sono emanate le norme per la reintegrazione nei diritti civili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica o considerati tali (regio decreto-legge 20 gennaio 1944, n. 25). | |
Eugenio Reale e Paolo Tedeschi , rappresentanti del PCI, sono chiamati a colloquio da Badoglio che invita il PCI a partecipare ad un nuovo governo insieme alle altre forze antifasciste. Gli esponenti comunisti criticano aspramente la condotta di Vittorio Emanuele III, responsabile dell’impossibilità di formare un governo democratico, e domandano a Badoglio di dimettersi « onde Vittorio Emanuele , completamente isolato, sia costretto a scegliere tra l’abdicazione necessaria e un colpo di forza che né gli Alleati né il popolo italiano potrebbero in alcun modo tollerare». Editoriale, Fare un Governo!; Basta con l'equivoco! Dichiarazione della segreteria del Pci ( Delegazione per l’Italia Meridionale);
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21 gennaio
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«l’Unità» con un numero speciale celebra l’anniversario della fondazione del partito. |
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22 gennaio
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Il corpo di spedizione angloamericano sbarca ad Anzio. ( Operazione Shingle ) al comando il maggiore generale John P. Lucas , obiettivo militare aggirare le forze tedesche attestate sulla linea Gustav e conquistare Roma. La resistenza tedesca costringerà gli alleati ad una battaglia che si protrarrà per circa quattro mesi: la battaglia di Anzio. Filmografia Anzio, regia di Duilio Coletti, Edward Dmytryk , coproduzione Italia, USA, Francia, Spagna 1968
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«l’Unità» pubblica il documento che sigla il Patto d’unità d’azione stipulato dalle direzioni del PCI e del PSIUP. Il nostro patto d’unità d’azione col Partito socialista
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23 gennaio
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«Il Popolo» pubblica a firma Demofilo ( Alcide De Gasperi ) Il nostro movimento e la sua ideologia. Sullo stesso numero l’editoriale Chiarezza , in vista del Congresso del Comitato di liberazione nazionale, riprende il deliberato del 16 dicembre 1943 [ vedi ] in cui si pronunciava per un rinvio della questione istituzionale, abdicazione del re e scelta repubblicana , alla fine del conflitto. |
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24 gennaio | Oreste Lizzadri , dopo un avventuroso viaggio, raggiunge Napoli proveniente da Roma. Porta un messaggio dei Comitato di liberazione nazionale in vista dell’imminente Congresso dei Comitati di liberazione previsto a Bari, il testo del nuovo Patto di unità d’azione con il PCi siglato a Roma e una lettera, elaborata da Pietro Nenni e Bruno Buozzi per il PSI. La lettera elenca le direttive della Direzione centrale : lotta a fianco degli alleati per scacciare i tedeschi, lotta contro il fascismo comunque mascherato, lotta contro la monarchia, lotta per la Repubblica socialista dei lavoratori | |
27 gennaio
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È soppresso il Ministero per la produzione bellica. Le sue attribuzioni sono ripartite fra altri Ministeri (regio decreto legge 27 gennaio 1944, n. 24). | |
Il Congresso nazionale dei Comitati di Liberazione |
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28-29 gennaio
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Si svolge al Teatro Piccinini di Bari il Congresso del Comitato di liberazione nazionale ( CNL). Nel dibattito si manifesta una forte opposizione alla monarchia e al governo in carica. I delegati dei partiti di sinistra arrivano a prospettare una mozione per l’incriminazione del re Vittorio Emanuele III e la formazione di un governo straordinario dotato di pieni poteri. Di fronte all’ opposizione dei partiti moderati si ripiega su una mozione finale che chiede l’abdicazione del re e la formazione di un governo rappresentativo di tutti i partiti presenti al Congresso. La questione istituzionale è rinviata ad un referendum, da tenersi alla fine delle operazioni militari. «Gli atti del Congresso di Bari», Prima libera assemblea dell'Italia e dell'Europa liberata. Teatro comunale «Piccinini», 28-29 gennaio 1944 Commenti e resoconti «l’Unità» «l’Unità», n. 9, Febbraio 1944 [pp. 1-2]
p1- Editoriale: Più che mai, fare un governo! ; Il congresso antifascista di Bari manifestazione di forza e di unità; [la giunta esecutiva]; Ai margini del congresso; p.2- Al congresso antifascista di Bari.La nostra prima mozione [PCI- PSIUP – PdA] «l’Unità»,14 aprile 1964 [p. 6] «Il Popolo» «Il Popolo» n. 2 , 20 febbraio 1944
Dopo il congresso di Bari. Le condizioni della rinascita Bibliografia Paolo Spriano, «Storia del Partito comunista italiano», vol. V, Torino, Einaudi 1975, pp.284- 285
Pietro Secchia, Filippo Frassati, «Storia della Resistenza. La guerra di liberazione in Italia 1943-1945»,vol. I, Roma, Editori Riuniti, 1965, pp. 290-315
Aurelio Lepre, 28 gennaio 1944: il congresso degli antifascisti a Bari, «Rinascita», n.4, 25 gennaio, 1964
Ezio Santarelli, Il governo di unità nazionale sbloccò la questione italiana, «Rinascita», n.13, 29 marzo 1964
Franco De Felice, A proposito del Congresso di Bari dei CLN, in «Le origini della rivoluzione antifascista», Quaderno n. 7 di «Critica marxista», 1974
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31 gennaio
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Su delega del CLN centrale, il CLN di Milano assume i poteri di «governo straordinario del Nord», trasformandosi così in Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (CLNAI). | |
Si costituiscono le formazioni partigiane di Giustizia e libertà, aderenti al Partito d’azione. | ||
febbraio | Enrico De Nicola, ex presidente della Camera, riesce ad ottenere dal re la promessa della delega dei poteri al figlio Umberto fino a quando i cittadini non potranno esprimersi sulla forma istituzionale dello Stato. Tuttavia la delega entrerebbe in funzione solo al momento della Liberazione di Roma. | |
1-2 febbraio |
Gli Alleati restituiscono all’amministrazione italiana la Sicilia e le provincie al limite settentrionale delle provincie di Salerno, Potenza e Bari. Fino ad allora l’amministrazione italiana era limitata alla Sardegna e alle Puglie. Il governo Badoglio si trasferisce da Brindisi a Salerno il 10 febbraio la prima riunione del consiglio dei ministri nella nuova sede. |
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2 febbraio
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Gli Alleati restituiscono all'amministrazione italiana la Sicilia e le province a sud del limite settentrionale delle provincie di Salerno, Potenza e Bari. Il governo Badoglio si trasferisce da Brindisi a Salerno, il 10 prima riunione del Consiglio dei ministri nella nuova sede. VERIFICARE CON 11 Febbraio | |
9 febbraio
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Il PSIUP con una deliberazione della direzione manifesta le sue critiche alla mozione conclusiva del Congresso di Bari e polemizza con le interpretazioni restrittive che ne danno democristiani e liberali. «Il Popolo», n. 3, 27 marzo 1944 [la replica DC]
df. (Demofilo), Commenti e chiarimenti su una mozione socialista
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11 febbraio
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Nel Governo Badoglio è attuato un ampio rimpasto. Il Governo si trasferisce da Brindisi a Salerno Gli alleati restituiscono al governo italiano l'amministrazione civile dei territori liberati. | |
12 febbraio
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Il Governo della Repubblica sociale italiana ( RSI ) approva uno schema di decreto legislativo per la socializzazione delle imprese | |
15 febbraio
18 febbraio |
Inizia la seconda battaglia di Montecassino [ Operazione «Avenger» ] . Gli alleati, nella convinzione errata che fosse occupata dai tedeschi, decidono di bombardare l'Abbazia di Montecassino, fondata da San Benedetto nel 529. A partire dalle 9.25 del 15 febbraio iniziano i bombardamenti che procederanno ad andate successive il 16 e il 17. La distruzione dell’Abbazia è totale. Falliscono i tentativi alleati di assalto alla quota 593. La terza battaglia inizierà il 15 marzo. Sitografia https://www.dalvolturnoacassino.it/asp/n_4battaglie.asp
Cassino Monastery Bombed (1944) - British Pathè
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https://www.youtube.com/watch?v=lADbjDBvYZQ dal programma Ulisse https://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-252b4caf-a25c-465b-b4b7-f5963205d196.html?p=0 confronta con 4 gennaio |
18 febbraio
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La Repubblica sociale commina la pena di morte ai renitenti alla leva. | |
1- 8 marzo
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Il CLN proclama lo sciopero generale in tutte le zone sottoposte al controllo della Repubblica sociale. L’agitazione, frutto di una lunga preparazione, blocca per 10 giorni la produzione di tutti i principali impianti industriali. Lo sciopero, nonostante le repressioni, mobilita più di un milione di lavoratori. «Rinascita», Anno II, nn. 5-6, maggio- giugno 1945 [pp.265-267]
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7 marzo
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Le truppe alleate a Remagen superano il Reno e iniziano l'invasione della Germania. | |
8 marzo
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È formato il Corpo italiano di Liberazione, costituito da reparti dell'esercito che combattono a fianco degli Alleati. | |
14 marzo
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L'Unione sovietica riconosce il «Regno del Sud», seguiranno gli Stati Uniti e l’Inghilterra. | |
15-24 marzo | Cassino – Inizia la Terza battaglia per Cassino [Operazione Dickens] – l’assalto delle truppe alleate è preceduto da un intenso bombardamento sulla città. Anche in questa dura battaglia gli alleati, nonostante i ripetuti assalti, non riescono ad avere la meglio sulle difese tedesche. Dopo l’insuccesso il fronte di Cassino si stabilizza per quasi due mesi. La Quarta e ultima battaglia inizierà l’11 maggio. | |
18 marzo
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È istituito l'Alto commissariato civile per la Sicilia (regio decreto legge 18 marzo 1944, n. 91) | |
23 marzo
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A Roma, in via Rasella, un reparto di tirolesi è fatto oggetto di un attentato partigiano. Per rappresaglia vengono fucilati 335 italiani alle Fosse Ardeatine. Intervista a Rosario Bentivegna Lettera di Giorgio Amendola a Leone Cattani sui fatti di via Rasella Bibliografia |
Intervista a Rosario Bentivegna https://www.youtube.com/watch?v=QyiZSdCZPOE
Rosario Bentivegna |
24 marzo
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Ivanoe Bonomi , a causa delle divisioni interne sulla questione istituzionale, si dimette da presidente del Comitato centrale di Liberazione nazionale ( CCLN ). | |
La svolta di Salerno | ||
27- 28 marzo
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Palmiro Togliatti sbarca a Napoli e annuncia di aderire ad una strategia di unità nazionale antifascista ( la svolta di Salerno). Una linea in parte già annunciata nelle interviste rilasciate al Cairo e ad Algeri. Il suo primo discorso è ai dirigenti della Federazione napoletana. Il 31 marzo esporrà la linea al 1° Consiglio nazionale delle regioni liberate. Palmiro Togliatti (Ercoli ) a Napoli, Il Partito Comunista Italiano saluta il suo capo tornato finalmente in Italia;Ercoli, Ai compagni del Partito comunista.
Bibliografia Aldo Agosti, «Palmiro Togliatti», UTET,1996, p.278.
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aprile
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Sorgono le Brigate Matteotti, formate da militanti socialisti. |
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6 aprile
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È istituito l'Alto commissariato per i prigionieri di guerra (regio decreto legge 6 aprile 1944, n. 107). | |
9 aprile
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«l’Unità» si pronuncia per un Governo di guerra e popolare. Editoriale: Governo di guerra! Governo popolare!; Unità nazionale contro l'invasore! Vogliamo un governo che abbia un programma di guerra e di sollievo delle miserie del popolo. Risoluzione votata del Consiglio nazionale del Partito comunista italiano
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11 aprile
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Pamiro Togliatti, rapporto ai quadri napoletani.
La politica di unità nazionale del Partito Comunista. Rapporto del compagno Ercoli ai militanti di Napoli
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12 aprile
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Vittorio Emanuele III annuncia la sua abdicazione in favore del figlio Umberto, da attuare alla liberazione di Roma. | |
13 aprile
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È istituito l'Alto commissariato per l'epurazione nazionale dal fascismo (regio decreto legge 13 aprile 1944, n. 110). | |
13 aprile
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Bruno Buozzi (PSI) è arrestato a Roma dalla polizia nazista. | |
15 aprile
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Il filosofo Giovanni Gentile è ucciso da un gruppo di partigiani fiorentini. | |
15-17 aprile
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PSI -Consiglio nazionale. | |
17 aprile
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Per consentire ai rappresentanti dei partiti del CLN di far parte di un nuova compagine ministeriale si dimette il I Governo Badoglio. | |
18 aprile | Il raggruppamento motorizzato si trasforma in Corpo italiano di liberazione (CLI). |
1 gennaio |
E’ diffuso in Italia il primo numero di Italia libera, organo del Partito d’Azione (Pd’A). «Italia Libera», n. 1, 1 gennaio 1943 [pp.1-4] |
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2 gennaio |
Palmiro Togliatti da «Radio Milano libertà», commentando il comunicato dell’Armata rossa che annuncia la disfatta dell’esercito tedesco sotto Stalingrado e sul Don, lancia l’ appello a tutti « coloro che hanno un’autorità e non hanno perduto il senso della loro responsabilità di fronte alla nazione» e al popolo , «gli operai, i contadini, gli impiegati, i giovani», perché si impegnino a fondo per cacciare il governo di Mussolini e imporre la pace. Palmiro Togliatti, La libertà si avvicina anche da noi , «Radio Milano libertà», Editori Riuniti – Rinascita, 1974, p. 235-236 |
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10 gennaio |
A Milano nasce il Movimento di unità proletaria ( MPU) promotori Lelio Basso, Domenico Viotto, Corrado Bonfantini, Carlo Andreoni, Paolo Fabbri, Roberto Veratti, Lucio Luzzatto. Vi confluiscono i gruppi clandestini di Bologna, Torino, Roma, Venezia, Firenze, Brescia, tutti animati dalla volontà di superare la diaspora socialista (massimalisti e riformisti) e realizzare la massima unità del movimento operaio «attorno ad un programma concreto e attuale». Nella dichiarazione programmatica i promotori pongono come obiettivo immediato «l’instaurazione di una repubblica socialista» per «l’esercizio del potere da parte del popolo lavoratore». Ideologicamente vicino al MUP a Roma opera un gruppo di giovani formato da Tullio Vecchietti, A. Corona, Mario Zagari, Giuliano Vassalli, M. Fioretti, Vezio Crisafulli che hanno dato vita all’Unione proletaria italiana ( UPI). Bibliografia Giancarlo Monina, Il Movimento di unità proletaria (1943-1945), con due contributi su Lelio Basso e il PSI nel dopoguerra, Annali della Fondazione Basso, Carocci editore, 2005
Sarah Verrengia, Il Movimento di unità proletaria
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14-24 gennaio | A Casablanca, Marocco, si svolge l’incontro tra il presidente americano Franklin Roosevelt e il primo ministro inglese Winston Churchill, assistiti dai rispettivi capi di Stato maggiore. Presente anche la Francia rappresentata dal generale Charles De Gaulle. Stalin, trattenuto a Mosca dalle operazioni militari, non potendo partecipare fa pervenire la sua proposta : aprire un nuovo fronte in Europa. Riconfermata la determinazione di condurre la guerra fino alla resa incondizionata dell’Asse, si decide di attaccare l’ Italia che Churchill definisce «the soft underbelly of the Axis» (il ventre molle dell’Asse ) e di intensificare i bombardamenti sulla Germania . Prendono avvio le operazioni che porteranno allo sbarco alleato in Sicilia. | |
17 gennaio | Sul fronte orientale il Corpo d’armata italiano, accerchiato, riceve l’ordine di ritirata. L’abbandono delle linee si trasforma in rotta. Il bilancio finale della partecipazione italiana all’operazione Barbarossa è di 84.830 tra caduti e dispersi. | |
23 gennaio | Incalzate dall’VIlI Armata inglese le truppe dell’Asse evacuano la Libia e si attestano in Tunisia | |
2 febbraio | A Stalingrado le truppe tedesche firmano la resa con l’armata rossa. Inizia l’offensiva sovietica. | |
I giornali riportano a tutta pagina il «Non molleremo» pronunciato da Mussolini davanti ai Legionari in risposta alla conferenza di Casablanca, |
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6 febbraio | Mussolini sostituisce 9 ministri su 12, i ministri dimissionati non ottengono nuove cariche, uniche eccezioni Galeazzo Ciano, nominato ambasciatore in Vaticano, e Dino Grandi che mantiene la carica di presidente della Camera dei fasci e delle corporazioni. | |
8 febbraio | Pietro Nenni arrestato | |
14 febbraio |
138 aerei Lancaster bombardano Milano. Un bilancio tremendo : 459 morti, 442 feriti. 10 mila cittadini senza tetto. 203 case distrutte, 220 gravemente danneggiate, 376 con danni gravi, 3000 con danni lievi ( nella memorialistica non vi è concordanza sulle cifre ) . Colpite fabbriche, chiese storiche, musei. Cesare De Simone, Febbraio 1943. Milano brucia «Corriere della sera», 15 febbraio 1993 scritto nell’anniversario dei bombardamenti |
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3 marzo | A Lione i rappresentanti del Partito comunista (Giorgio Amendola), del Partito socialista (Giuseppe Saragat)e di Giustizia e libertà (Emilio Lussu) sottoscrivono un accordo in cui confermano l’ unità d’azione di tutte le forze antifasciste. Nelle settimane successive Giorgio Amendola ( PCI) rientra in Italia. | |
Gli scioperi del marzo ‘43 | ||
5 – 18 marzo | Torino , entrano in sciopero le Officine Rasetti e altri stabilimenti ; il 6 sciopero alla Microtecnica; il 12 agli operai si uniscono i tranvieri che richiedono l’assegnazione delle 192 ore; nei giorni seguenti gli scioperi coinvolgono tutte le fabbriche torinesi. | |
17 marzo |
Di fronte alla combattività operaia e all’estensione dello sciopero il regime, nel tentativo di normalizzare la situazione, invia a Torino il vicesegretario del Partito fascista Carlo Scorza che si incontra con i gerarchi locali e con gli esponenti dei sindacati fascisti. Palmiro Togliatti il 22 marzo dai microfoni di Radio Milano libertà esaltando il valore delle lotte degli operai torinesi si richiamerà polemicamente all’iniziativa fascista Commenti e resoconti |
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18 marzo |
Torino, fine delle agitazioni operaie e ripresa del lavoro. www.istoreto.it/to38-45_industria Convegno promosso dalla Fondazione Di Vittorio, I lavoratori, il Sindacato e la lotta di Liberazione., Milano 10 marzo 2007
Umberto Massola, Fiat Mirafiori, ore 10
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22 marzo |
Palmiro Togliatti dai microfoni di Radio Milano libertà , richiamandosi polemicamente alla visita del vicesegretario del partito fascista a Torino, mette in luce il significato della lotta degli operai torinesi. Palmiro Togliatti, Da «Radio Milano libertà» , 22 marzo 1943
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31 marzo | Il governo di Mussolini proclama la mobilitazione civile totale. | |
2 aprile | Il governo , piegato dagli scioperi operai , è costretto ad annunciare la concessione di aumenti salariali a partire dal 21 aprile | |
7 aprile | A Klessheim (Austria) in un incontro con Hitler, Mussolini sostiene, senza successo, la necessità di giungere a un armistizio con l’URSS e concentrare tutti gli sforzi militari nel Mediterraneo. | |
14 aprile | Carmine Senise è rimosso da capo della polizia per non aver contrastato e represso con sufficiente energia gli scioperi operai del marzo. Lo sostituisce Renzo Chierici. | |
maggio | Pietro Nenni viene estradato in Italia e assegnato al confino di Ponza | |
13 maggio | Si arrende Biserta, l’ ultimo caposaldo in Nord Africa degli eserciti dell’Asse. 275.000 soldati sono fatti prigionieri dagli eserciti alleati. Termina la guerra in Africa. | |
15 maggio | Il Presidium dell’ Internazionale comunista propone ai vari partiti comunisti lo scioglimento dell’organizzazione. La risoluzione , dopo la ricostruzione delle ragioni e origini della Terza Internazionale, ricorda che già prima della seconda guerra mondiale a fronte della situazione dei diversi Paesi l’organizzazione centralizzata aveva manifestato i suoi limiti tanto da costituire un «impedimento al rafforzamento delle ulteriore dei partiti operai nazionali ». Per il Partito comunista d’Italia (PCdI) la risoluzione è firmata da Vincenzo Bianco. L’8 giugno, dopo l’accettazione dei vari partit comunisti , la proposta diverrà esecutiva | |
26 maggio |
Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dal 1921 al 1922 prima dell’avvento del fascismo, che presiede il Comitato delle opposizioni antifasciste, si incontra con il duca P. Acquarone, ministro della Real Casa , per rappresentargli la volontà di avere un colloquio diretto con il re e rappresentargli la necessità di revocare l’incarico a Mussolini e arrestarlo. Presente all’incontro l’avvocato Enzo Storoni. Acquarone assicura Bonomi che interverrà presso il re per sollecitare l’incontro che si svolgerà il 2 giugno Bibliografia Sull’incontro e i contatti che lo hanno preceduto cfr. Ivanoe Bonomi, Diario di un anno, 2 giugno 1943-10giugno 1944, Castelvecchi, 2014 [nuova edizione] , pp. 31-43
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giugno | Il Partito comunista d’Italia muta la sua denominazione in Partito comunista italiano ( PCI) | |
2 giugno |
Ivanoe Bonomi si incontra con Vittorio Emanuele III. Il presidente del Comitato delle opposizioni chiede al re di far dimettere Mussolini . Dal colloquio nessuna decisione da parte del re. La stessa proposta è avanzata , il 4 giugno , da Dino Grandi a cui Vittorio Emanuele suggerisce di avviare il mutamento con un pronunciamento del Gran consiglio del fascismo . Bibliografia cfr. Ivanoe Bonomi, «Diario di un anno», 2 giugno 1943-10 giugno 1944 , Castelvecchi, 2014 [nuova edizione] , pp. 47-50
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8 giugno |
La proposta avanzata dal Presidiun dell’Internazionale comunista, accolta all’unanimità dai vari partiti comunisti, diventa esecutiva. |
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11 giugno | Dopo dieci giorni di attacchi aeronavali, il presidio di Pantelleria firma la resa: sull’isola sbarca la 1ª divisione inglese. Dall’8 maggio sono state scaricate sull’isola oltre 5.000 tonnellate di bombe. | |
10 giugno | Nell’anniversario della morte di GiacomoMatteotti il Partito socialista e il Partito comunista redigono un manifesto comune | |
La monarchia inizia a considerare necessaria l’uscita dalla guerra. Maria José, moglie del principe di Piemonte Umberto, tesse rapporti con le opposizioni. | ||
La Germania teme la defezione italiana . Albert Kesselring , comandante delle forze tedesche in Italia, informa il capo di Stato maggiore Vittorio Ambrosio della decisione di inviare in Italia un consistente numero di divisioni che prive di aviazione fanno presagire un’occupazione più che una difesa dall’offensiva alleata. | ||
24 giugno |
Milano : Prima riunione dei partiti antifascisti. |
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2 luglio |
Milano : in una seconda riunione, dopo quella del 24 giugno, si costituisce il Comitato delle opposizioni a cui partecipano le varie formazioni antifasciste. Lo compongono Giovanni Gronchi (DC ) , Lelio Basso ( MPU) , Riccardo Lombardi (PdA), Concetto Marchesi (PCI), Roberto Veratti ( PSI) , Leone Cattani ( Liberali) . |
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15 luglio | Vittorio Emanuele III, in vista della costituzione di un nuovo governo, incontra il maresciallo Pietro Badoglio. | |
9 - 10 luglio | Gli alleati sbarcano in Sicilia ( Operazione Husky ). Impegnati oltre 160 mila uomini : la VII Armata USA, comandata da George S. Patton ; l’VIII Armata britannica, comandata da Bernard Law Montgomery ; riunite nella XV Armata al comando del generale inglese Harold Alexander. Prima dello sbarco , segretamente, il governo americano ha cercato appoggi e collaborazioni con la mafia dell’isola. Al centro della trattativa il mafioso italo-americano Lucky Luciano che nel 1946 sarà rimesso in libertà dal governo americano e potrà rientrare in Italia. |
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16 luglio | Esponenti di primo piano del regime fascista come De Bono, De Vecchi, Farinacci, Giuriati, Teruzzi, Bottai e Acerbo, in varie occasioni , esprimono a Mussolini le loro critiche alla gestione della guerra e chiedono la convocazione del Gran consiglio. | |
19 luglio | Mussolini e Hitler s’incontrano a Feltre (Belluno) . I generali Ambrosio, Bastianini e Alfieri che accompagno il duce cercano, inutilmente, di convincerlo a chiedere l’uscita dell’Italia dalla guerra. Gli aiuti militari promessi da Hitler hanno tutte le caratteristiche di una minaccia di occupazione. E’ sempre più diffusa la sensazione che Mussolini non sia più in grado di governare la situazione. | |
19 luglio | Primo bombardamento a Roma. In due ore sono sganciate 1060 tonnellate di esplosivo ( oltre 4000 bombe). 3.000 morti. 11 mila feriti. Solo al quartiere San Lorenzo 1.500 morti e 4.000 feriti. Colpiti inoltre i quartieri Tiburtina, Prenestina, Casilina, Tuscolano e Nomentano. Cessati i bombardamenti il pontefice Pio XII si reca al quartiere San Lorenzo accolto da migliaia di cittadini. | |
22 luglio | Gli alleati entrano a Palermo. | |
Vittorio Emanuele III incontra Mussolini che gli prospetta l’uscita dalla guerra entro due mesi. | ||
Il 25 luglio: la caduta del fascismo
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24 luglio
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Alle ore 17.00, dopo oltre quattro anni ( l’ultima seduta si era svolta nel dicembre 1939, a Palazzo Venezia, a Roma, inizia la seduta del Gran consiglio del fascismo per per approvare la posizione di «non belligeranza» del Paese . Dopo una lunga discussione è approvato a maggioranza (17 voti su 26) l’ ordine del giorno di Dino Grandi col quale si propone il ritorno dei poteri militari e politici al Sovrano, a norma dell’articolo 5 dello Statuto albertino. La riunione termina alle 02,40.
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25 luglio
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Alle ore 17.00, Benito Mussolini è ricevuto da Vittorio Emanuele III che gli comunica di averlo sostituito nella carica di presidente del Consiglio con il maresciallo Pietro Badoglio. Uscito da Villa Savoia, il duce è prelevato dai carabinieri e condotto in stato di arresto in una caserma della capitale, dove rimane fino alla sera del 27 quando, passando da Gaeta, viene trasferito dapprima all’isola di Ponza e, successivamente, in Sardegna, alla Maddalena.
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Alle ore 20.00 circa , la radio interrompe le trasmissioni per annunciare: «Sua Maestà il Re e imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di capo del governo, primo ministro, segretario di stato, di Sua Eccellenza il cavalier Benito Mussolini e ha nominato capo del governo, primo ministro, segretario di stato, il cavalier maresciallo d’Italia Pietro Badoglio».
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Video La caduta del fascismo | |
Alle ore 22.45, un comunicato radio annuncia che Vittorio Emanuele III ha ripreso il comando delle Forze armate e conclude: «Nell’ora solenne che incombe sui destini della patria ognuno riprenda il suo posto di dovere, di fede e di combattimento: nessuna deviazione deve essere tollerata, nessuna recriminazione essere consentita». Successivamente con un comunicato radio il maresciallo Pietro Badoglio annuncia l’assunzione dei pieni poteri ed afferma: «La guerra continua, l’Italia duramente colpita nelle sue province invase, nelle sue città distrutte, mantiene fede alla parola data, gelosa custode delle sue millenarie tradizioni». |