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TINA ANSELMI Donne nella storia del ‘900, di Graziella Falconi

Il libro si apre con una ragionata culturalmente, politicamente e socialmente biografia di Tina Anselmi, dalla quale si comprende in modo molto chiaro ed efficace e, oserei dire quasi inevitabile, le ragioni e il valore profondo delle sue scelte di vita.

Una scelta compiuta dall’autrice del libro, Graziella Falconi, che consente di attraversare i diciassette discorsi successivi di Tina Anselmi, presenti nel libro, con maggiore possibilità di conoscere e riconoscere l’alto valore del suo impegno civico e politico.

In questi tempi di crisi delle democrazie liberali, delle Istituzioni costruite e configurate dalla nostra Costituzione, la rilettura dei discorsi di Tina Anselmi è davvero fonte di studio, riflessione e di necessità di recupero dei concetti fondamentali alla base della nostra convivenza civile, laica e democratica.

 Una guida per le giovani generazioni che scelgono di partecipare alla vita pubblica, politica e culturale dell’Italia ed in particolare per le giovani donne, oggi maggiormente protagoniste nello studio, nel lavoro, ma ancora sottoposte a forti e radicate discriminazioni, stereotipi e pregiudizi di genere che ne impediscono la piena libertà di scelta e di autodeterminazione.

Tina Anselmi raccontata in questo libro, si rivolge ancora all’insieme delle donne, alle loro diverse condizioni sociali e le sprona ad un’autentica capacità di partecipazione politica per conquistare diritti per se e per l’insieme della società.

Colpiscono tanti aspetti presenti nei suoi discorsi a partire dal valore della partecipazione organizzata nei partiti e sulla rappresentanza nelle Istituzioni assieme al fondamentale, secondo me, concetto di “potere” che oggi sembra smarrito se non capovolto, tema molto caro alle donne impegnate in politica:

“L’esercizio del potere è un esercizio a cui siamo obbligati, che ci è consentito dalla libertà. Ma se il potere non è servizio, esso finisce per ferire la libertà e la dignità dell’uomo su cui si esercita. Se il potere non è a servizio dell’uomo, il potere finisce con l’asservire l’uomo, diventa demoniaco. Non bisogna dunque negare il valore del potere come servizio, ma rafforzare il controllo del cittadino sull’eletto, non dell’eletto sul cittadino. Altrimenti è la fine della democrazia”

C’è quindi una straordinaria attualità dei suoi discorsi, del suo impegno, della sua visione di donna politica.

Dice di lei Dacia Maraini “Aveva la bellezza di una donna che pensa, la bellezza di una donna che sa prendere le decisioni, la bellezza di una donna che ha un mondo interiore”

Da questo libro escono i temi principali e i contributi molto importanti per tutto il Paese, di Tina Anselmi.

La partecipazione femminile per lei rappresenta un modello pionieristico per le donne in politica in Italia. La sua stessa carriere dimostra che le donne possono occupare ruoli istituzionali importanti, non solo marginali o subalterni.

La qualità del suo impegno morale e la sua coerenza si sono sempre distinti per rigore, integrità personale, serierà. Nonostante le pressioni e gli ostacoli, ha sempre mantenuto la sua posizione di indipendenza morale.

Leggendo il libro di Graziella Falconi, se ne deduce che il lascito di Tina Anselmi è davvero ampio, da un lato molto concreto con le leggi fondamentali sul lavoro, parità salariale uomo-donna, la riforma sanitaria con accesso universale, la difesa delle Istituzioni con l’indagine sulla P2, e insieme simbolico, come esempio per le generazioni successive, per la dignità e il valore della politica, dei partiti, per la dimensione e valore democratico e civile della dimensione femminile nella partecipazione pubblica.

Questo libro è una pubblicazione importante e utile, che merita di essere presente e letto, nelle biblioteche, nelle librerie delle case, delle scuole, dei luoghi pubblici.

Conoscere la vita, l’impegno, le azioni delle donne che hanno fatto la nostra storia, la storia del nostro Paese, e che l’hanno profondamente e positivamente segnata in termini di riforme, di benessere collettivo, di rigore etico e morale, di trasparenza, significa sia studiare la storia, quanto mai necessario, sia dare riconoscimento e valore alla nostra identità nazionale.

VALERIA FEDELI

Ragazza celebra la fondazione della Repubblica Italiana

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