PRC: il Collegio nazionale di garanzia, presieduto da Luigi Arata, con sole tre astensioni decide sei mesi di sospensione dal partito per il senatore Carpi per aver votato la fiducia al governo Dini contro le indicazioni del partito.

A nulla servono le prese di posizione di politici e intellettuali Senese, Rodotà, Ferraioli, Saraceni, Palma, Palombarini, Ippolito e Stajano che in documento di sostegno scrivono «Il senatore Carpi non è stato eletto solo da Rifondazione ma come espressione di vari gruppi del fronte progressista». Carpi annuncia che lascerà il partito. Il segno di solidarietà si autosospende anche l’ex segretario Sergio Garavini che in quegli stessi giorni firma una lettera di adesione al Comitato Prodi di Roma. Altre autospensioni: Marino Dorigo, Beppe Giulietti che non potendo autosospendersi in quanto indipendente eletto nelle liste di Rifondazione minaccia di abbandonare il gruppo. Si dimette Roberto Di Matteo del collegio di garanzia. Si dimette da responsabile dell’informazione Gianfranco Nappi