XIII Legislatura - I governo Dini
XII Legislatura - 1994-1996
I Governo Dini
17 gennaio 1995-17 maggio 1996
- 1995
- I governo Dini - 17 gennaio 1995-17 maggio 1996
Lamberto Dini forma il governo composto da 19 ministri «tecnici » e con un programma che prevede: la manovra correttiva, la riforma del sistema pensionistico, la legge elettorale per le regioni e la riforma dell'informazione. Il governo sarà sostenuto dal PPI, dalla Lega Nord, dal Patto Segni e dai Progressisti ad eccezione degli esponenti del PRC.
«Rassegna sindacale»
«Rassegna sindacale», n. 3, 30 gennaio 1995 [pp.6-7]
A. Giancane, Saveria Sechi, Le sfide di fronte ai ministri economici del governo Dini. Tecnici alla prova. Appalti e ambiente, fisco, Enel, rinnovo dei Bot, Mezzogiorno, pensioni: nell'agenda dei “professori» un compito che appare proibitivo
«l'Unità»
«l’Unità», 18 gennaio 1995 [pp.1-9]
p.1-Titolo pagina : Cambio a Palazzo Chigi. Meno ministri , tutti non parlamentari . Appello di Dini Forza Italia e AN. Tremano i mercati. Sondaggio “ Rete 4” boccia il Cavaliere e Fini. D’Alema: irresponsabili. Dissidenti in fuga dalla Lega. Dini fa il governo, il Polo sfascia. La destra minaccia di votare no e aggredisce Scalfaro ;
pp.1-2- Editoriale , Luigi Berlinguer , Il rischio dell’avventura ; Francesco De Martino , Se la democrazia fa naufragio ;
p.2- Maria Novella Oppo, Enzo Biagi giornalista. “ Se ne va il governo peggiore”[ intervista a Enzo Biagi ] ;
p.3- Bruno Miserendino , Dini : “ Ho rispettato il mandato”. Governo al via. Scalfaro : “ Ma cosa si voleva di più ?” ; Pasquale Cascella , Difficile maggioranza alla Camera. 167 progressisti , 33 PPI , 20 gruppo misto , 28 Lega. E i “ maroniani” ? Giurano gli uomini del presidente : ce la faremo ;
p.4- Il governo Dini. Età media 60 anni. , 37 anni, il ministro più giovane. Primo
esecutivo di soli tecnici , ridotti all'osso i dicasteri . Record di “prof ”, en plein della “Sapienza” [ i ministri del governo Dini ] ;
p.5-Fabrizio Rondolino , Berlusconi : ma se indica la data delle elezioni vedremo … Della Valle: prima di dire impeachment pensarci cento volte . Il Polo non voterà la fiducia. Guerra a Scalfaro : sarà crisi istituzionale ; Paola Sacchi , “ Scalfaro ha sistematicamente boicottato Berlusconi. Bossi è l’esecutore dinamitardo”. Ferrara : “ Al Quirinale c’è un imbroglione”
[ intervista a Giuliano Ferrara ] ;
p.6-Stefano Di Michele Un bivacco dei resti del Polo a permanente consiglio di guerriglia tra interminabili “colazioni” e vertici . Palazzo Chigi come Fort Alamo ; Antitrust. Amato: basta col duopolio televisivo ; Letizia Paolozzi , Storia di una formula nata ai tempi di Berlinguer. Il parere di Barbera e Accornero. Quando il PRI diceva : “ Governo di tecnici” ;
p.7 – Alberto Leiss : “ L’interesse del Paese ci spinge a dire sì, chiedo la diretta sulla fiducia, si vedrà chi vuole colpire l’Italia. “ Irresponsabile affossare Dini” . D’ Alema : “Accuse a Scalfaro ingiuste e demenziali” ; Ritanna Armeni , Tesa riunione dei maroniani. Decisioni rimandate a oggi . Lega, dissidenti in attesa “ Valutiamo meglio l'esecutivo” ; Rosanna Lampugnani , Formigoni e Rocco dal Cavaliere. Ma la mediazione fallisce. Buttiglione : “ Fiducia in Dini”. Andreatta : “ IL Polo ? Eversori “;
p.8- Fabio Inwinkl , Il ministro che si occupa delle TV è uno dei “ tre saggi” nominati dal Cavaliere per affrontare il blind trust. Gambino, alle Poste un consulente Fininvest. La Giustizia al moderato Mancuso. Sarà la pace coi magistrati ? ; Gianpaolo Tucci, Per la prima vola un militare va a dirigere il dicastero. Proteste di deputati e obiettori . Corcione , un generale alla Difesa ; Silvia Garambois , È la richiesta dei popolari . I progressisti : rimettere in discussione l’intero vertice dell'azienda. “La nomina del direttore RAI va revocata” ;
p.9-Raul Wittemberg , Treu : “ Che Dio ce la mandi buona “ [ intervista a Tiziano Treu] ; Dario Venegoni , Il no del Polo affonda la lira. Il marco vola a 1.063, la Borsa precipita ; Antonio Pollio Salimbeni, Parla Andrea Delitala, Deutsche Bank . Ore 17, scattano le vendite. Ondata di sfiducia nella City [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 18 gennaio 1995 [pp.1-7]
p.1- Titolo, Il premier: ho fiducia, vado avanti. AN e FI: traditore. PPI, PDS e Confindustria: siate responsabili. Lira in crisi. Dini vara il Governo, il Polo non lo vota. Fini e Previti contro Scalfaro: devi andartene anche tu; L’elenco dei ministri;
pp.1-2- Editoriale, Luigi La Spina, I ribelli di Palazzo Chigi;
p.1-p.6- Alberto Statera, La sfida del tecnico;
p.2- Maria Teresa Meli, I lealisti di Berlusconi: «Non voteremo l’esecutivo, tradito il mandato degli elettori». «Se cade il Governo, Scalfaro deve dimettersi»; Augusto Minzolini, Nella trincea degli azzurri. Nel bunker parlando di «grande truffa». Si «pente» anche Letta: il Colle ci ha preso in giro; I numeri del Governo (grafico);
p.3- Alberto Rapisarda, Il premier non si arrende e chiede il voto agli ex alleati. Buttiglione: il discorso è aperto. La sfida di Dini: conquisterò la fiducia. «Lavoro per il bene del Paese, il Polo mi ha deluso»; Massimo Gramellini, La cerimonia al Quirinale. Ore 20,25, giura il Lamberto I. E Scalfaro ai tecno-ministri: «Grazie molte»;
p.4- Fabio Martini, Il leader della Quercia: demenziali le accuse a Scalfaro, noi non gli abbiamo chiesto nulla. D’Alema: vogliamo dire sì in diretta TV. Bertinotti: ma io boccio Dini; Giovanni Cerruti, Ribelli divisi. Lega, per Bobo Maroni la giornata più nera; Fabio Martini, Pannella: Silvio, stai calmo. «L’importante è ottenere il voto a giugno»;
p.5- Paolo Guzzanti, Dopo il giuramento il nuovo premier non ha potuto sedersi alla scrivania di Palazzo Chigi. La resistenza del Cavaliere: tornerò. Ma che sofferenza vedere quel trasloco per Arcore; Guido Tiberga, «Lamberto, anche tu mi hai tradito». Berlusconi: hai promesso ai ministri che dureranno a lungo [intervista a Silvio Berlusconi]; Curzio Maltese, Nuovo Governo, nuovo teatrino: colonnelli e bandoleri al «pronunciamento» del Polo contro il premier. Quel sapore di Sudamerica nei TG Rainvest;
p.7- Diciannove ministri e tre sottosegretari: con professori, due magistrati e un generale. Tutti gli uomini del Grande Banchiere. Il nuovo governo dei «tecnici» nasce negli Atenei
Nell’ambito dell’inchiesta sui finanziamenti occulti da parte delle cooperative rosse verso il PCI– PDS, i sostituti procuratori Gianfranco Mantelli e Maria Teresa Saragnano interrogano Achille Occhetto, ex segretario del PCI, e Massimo D’Alema, attuale segretario del PDS.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 18 gennaio 1995 [p.15]
Ninni Andriolo, «Sulle coop, tutto chiarito». D'Alema e Occhetto dai giudici a Roma
«La Stampa»
«La Stampa», 18 gennaio 1995 [p.6]
Giovanni Bianconi, Il segretario della Quercia e Occhetto sono stati interrogati nella procura bunker di Roma. D’Alema: soldi Coop? Io non li ho mai visti
Cecenia
Il 276° reggimento motorizzato dell’Armata rossa conquista il Palazzo presidenziale di Groznij. Il presidente russo Boris Eltsin annuncia la fine delle operazioni militari relative alla crisi cecena ma i ribelli continuano la resistenza. A Mosca intanto iniziano le epurazioni degli alti ufficiali che si erano opposti alle operazioni militari. La guerra continua.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 20 gennaio 1995 [p.17]
Titolo: L'agonia di Groznij. Mosca annuncia la conquista della sede presidenziale. Ma la tregua promessa è fallita e lo scontro continua; La UE congela il patto economico con la Russia; Eltsin annuncia «Guerra finita»; Pavel Kozlov, Bandiera russa sul bunker ceceno. Preso il palazzo ormai vuoto, i ribelli non disarmano; Lo spionaggio militare «Dudaev non ha lasciato la città»; Destituito anche il veterano dell'Afghanistan Gromov. In congedo il capo delle forze di terra
Silurati i generali contrari al conflitto
Israele attentato
Nel giorno commemorativo di Auschwitz due kamikaze palestinesi della Jad islamica si fanno esplodere a Natanya a pochi chilometri da Tel Aviv. Le esplosioni provocano la morte di 19 persone. Arafat con una telefonata esprime la sua solidarietà a al premier israeliano Rabin e condanna l’eccidio. Rabin, a sua volta, assicura che i negoziati non si fermeranno.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 23 gennaio 1995 [pp.1-4]
p.1-Titolo: Strage contro la pace. Commando suicida a Tel Aviv: 19 morti;
pp.1-2- Editoriale, Renzo Foa, Questo sangue nel giorno di Auschwitz;
p.3- Titolo pagina: Strage in Israele. Due kamikaze autori della carneficina: 19 morti, 65 feriti. L'ira della folla contro il premier: «Ci hai traditi»; Umberto De Giovannangeli, La Jihad scatena l'inferno a Beit Lid. Arafat condanna, Rabin contestato chiude i Territori; U. D.G., Il presidente Weizman invoca uno stop ai colloqui con l'OLP. La destra minaccia barricate. Il governo: «Continuiamo i negoziati»;
p.4- Titolo pagina: Lo scrittore israeliano: «Bombe nel giorno di Auschwitz per dire che il destino degli ebrei è quello di morire»; Umberto De Giovannangeli, «Non mi pento della pace». Grossman difende la via del negoziato [intervista a David Grossman]; Marcella Emiliani, Tanti errori nell'intesa alimentano gli ultrà; Giancarlo Lannutti, Aprile dell'83, in Libano nasce il kamikaze
Entra in carica la nuova Commissione europea guidata da Jacques Santer, di cui fanno parte i commissari italiani Emma Bonino e Mario Monti. |
Il presidente del Consiglio, Lamberto Dini, presenta il programma di governo al Parlamento.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 24 gennaio 1995 [pp.1-6]
p.1- Titolo: D'Alema: «Non ha parlato di elezioni». Scende l'inflazione. Dini, fiducia ormai certa.
Il Polo spaccato si astiene. Appello del premier: risaniamo l'Italia;
pp.1-2- Editoriale, Enzo Roggi, L’autogol della destra; Corrado Augias, La sfida di Lamberto il navigatore;
p.3- Fabrizio Rondolino, Dini: «Svelenire le polemiche». «Transitorio l'esecutivo, non le cose che faremo»; Bruno Miserendino, «Discorso costituzionalmente perfetto». Il Colle avrebbe preferito che fosse evitato il riferimento a dimissioni. E Scalfaro si complimenta: «Ineccepibile»;
p.4- Stefano Di Michele, La prova del fuoco del Lamberto I. Ministri all'esordio: finché non arrivano mazzate …; L'Avvocato voterà la fiducia? Sì, ci mancherebbe...;
p.5- Pasquale Cascella, Berlusconi sbotta: mi ha ignorato. E la spaccatura nel Polo partorisce l'astensione; Ritanna Armeni, Forza Italia si adegua: voterà come gli alleati; Michele Urbano, Il presidente di Confindustria: «Obiettivi giusti, da realizzare». Abete: i tempi? Se fa bene... [intervista a Luigi Abete]; «Il Fatto», in 5 minuti al microscopio la sconfitta del Cavaliere. Biagi: perché crolla il Polo;
p.6- Alberto Leiss, Si dei progressisti. «L'idea della tregua passa anche nel paese»; Rosanna Lampugnani, Dicono si la Lega e molti dissidenti. Maroni: «Programma serio, ma non c’è la criminalità». Bossi applaude: «Dini, un vero liberale»; Fabio Inwinkl, Bertinotti: «Il discorso di Dini in continuità programmatica con Berlusconi». Garavini: «Non dividiamo i progressisti» [intervista a Sergio Garavini]
Processo Andreotti
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 24 gennaio 1995 [p.9]
«Sono tranquillo, ma queste accuse mi stanno logorando. Credo nella giustizia, io ho sempre combattuto i boss». L’autodifesa di Andreotti: «È solo un complotto»; Saverio Lodato, Cosa Nostra progettava un attentato per vendicare il presunto «tradimento» dell’ex leader DC «Dobbiamo uccidere un figlio del senatore»
Camera dei deputati: si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Andreatta (PPI), Berlinguer (Progressisti-Federativo), Masi (I democratici), Bosi (I democratici), Ugolini (I democratici), Petrini (Misto), Caveri (Misto) e Brugger (Misto) è approvata con 302 voti favorevoli, 39 contrari e 270 astenuti. Votano a favore il PPI, la Lega Nord e i Progressisti con l’eccezione del PRC che vota contro. Il centrodestra si astiene.
XIII Legislatura Camera dei deputati sedute del 24-25 gennaio 1995
Seduta n. 126 – 24 gennaio 1995
Seduta n. 127- 25 gennaio 1995
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [pp.1-6]
p.1- Titolo: Duro attacco a Bossi poi Forza Italia abbandona l'aula. Insulti e diktat. Berlusconi fa l’ultrà. D'Alema: Dini non farti intimidire;
pp.1-2- Editoriale, Giuseppe Caldarola, Se questo è un leader;
p. 2- Ritanna Armeni, «Centro e sinistra, uniti non solo ora» [intervista a Leopoldo Elia]; Gino e Michele, E il buon Cavaliere scatenò l’odio;
p. 3- Fabrizio Rondolino, II Cavaliere, che aveva definito questo esecutivo «un pugno nello stomaco», conferma l'astensione di Forza Italia. Berlusconi torna alle minacce. Insulti a Bossi, «ordini» a Dini sulle elezioni; Buttiglione: «Il Polo si disgrega». E Segni: «Alternativa alla Delors»; Carlo Brambilla, L'intervento del Senator interrotto e contestato dalla destra. Il Cavaliere esce dall'aula. Napolitano: vergogna. E Bossi accusa il Polo di «sedizione»; M. C., Cofferati incoraggia Dini. «Però sarebbe più difficile riformare le pensioni sotto l’incubo delle elezioni»;
p. 4- Pasquale Cascella, La tesa assemblea dei deputati azzurri l'altra notte. Berlusconi snobba i 62 «sì» di Forza Italia. Liquidato il dissenso «Mi date una croce …». II Cavaliere prigioniero di Fini. «Chi non si astiene e fuori»; Alessandro Galiani, L'ex ministro degli Esteri. «Avrei preferito dire si a Dini, ma questo govemo non mi piace». Martino: «La tregua? Un concetto militare» [intervista a Antonio Martino];
p. 5- «Cito Berlusconi: non ci sono esecutivi a termine». E lui: «Mai detto». Ma il suo libro lo smentisce. D'Alema: Dini, non ceda a ricatti. E sul «Governo a termine» il Cavaliere fa una gaffe;
Enrico Vaime, TV non stop, tra look e citazioni;
p. 6 - Rosanna Lampugnani, A Dini: «Lei è vittima di un impazzimento della politica». Oggi comincia il Congresso che porterà il MSI in AN. Fini: «Ci asterremo». E attacca Scalfaro. «Ha commissariato la politica». Ma sul voto a Dini AN si divide; L'esordio di AN Cifre, curiosità gadget e tosi di laurea; Stefano De Michele, I Congressi del MSI visti dal «Secolo». I «mussoliniani» Tatarella, Mennitti, Storace... E Gianfranco giurò: «Il nome non si tocca»
«l’Unità», 26 gennaio 1995 [p.1-pp.3-5]
p. 1- Titolo: Fiducia alla Camera: 302 sì, 39 no, 270 astensioni. Ora c'è Dini Scalfaro: mai detto voto a giugno. Fini: «Il MSI ormai non serve più»;
p. 3-Fabrizio Rondolini, Alla Camera 302 voti a favore, 39 contrari, 270 astenuti. D'Alema: «Se potrà continuare di certo non si dispiacerà». Dini passa senza fare concessioni. Il Cavaliere perde le staffe: sono super delegittìmati; Giuseppe F. Mennella, È guerra delle cifre. Ma a Palazzo Madama il Polo è ininfluente; Alberto Leiss, Parla il capogruppo progressista alla Camera. Berlinguer: «Destre aggressive? È un sintomo di impotenza» [intervista a Luigi Berlinguer];
p. 4 - Rosanna Lampugnani, Il leader del PPI: «Il Cavaliere si radicalizza a destra?» Su D'Alema e i valori: «Non sentiamo più la sinistra nemica». «Ma quale sconfitta c'è un nuovo governo». Buttìglione: «Difendo il Quirinale» [intervista a Rocco Buttiglione] ; F. M., Progressisti «Ora dobbiamo collaborare»; Andreatta attacca il Polo e Rocco raccoglie la penna; Carlo Brambilla, L'ex ministro: se resta leader, mi ritiro, il segretario: se è amico di Berlusconi deve lasciare la Lega. Bossi e Maroni sul ring: chi perde è fuori; Formentini: Bobo sbaglia “Ferite gloriose contro i restauratori” [intervista a Marco Formentini];
p.5- Bruno Miserendino, Per i falchi la votazione suonerebbe sfiducia a Scalfaro. II Colle risponde per le rime: Dini lo avete indicato voi... «Mai promesse elezioni a giugno» II Quirinale reagisce all'assalto della destra; Pasquale Cascella, Berlusconi blandisce i dissidenti forzisti: «Ha vinto il ni: no a Scalfaro e si a Dini». II Cavaliere lancia il nuovo proclama: «Impediremo l’offesa del rinvio del voto»
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [pp.1-3]
p.1- Titolo: L’ex premier e Fini attaccano Scalfaro e annunciano l’astensione. Oggi la fiducia. Berlusconi e Bossi, guerra in aula. «Sei un falsario», «E tu un piccolo dittatore»;
p.2- Maria Teresa Meli, Bassanini: «L’importante è superare il 25 aprile». Macaluso: «La manovra sarà una manovrina». Sinistra, sì a Dini tra disagio e paura. Visco: «è vero non c’è entusiasmo»; Curzio Maltese, Il Governo in TV. Silvio e Umberto Franti duello da libro «Cuore»; Augusto Minzolini, Il giorno del rancore. Il Cavaliere sale sull’Aventino. «Basta anche i miei volevano sfiduciarmi»; Giovanni Cerruti, Lo scisma della Lega. «Addio Umberto crudele». I dissidenti fondano un gruppo al Senato. E a Montecitorio si spera nell’adesione di Tremonti;
p.3- Alberto Rapisarda, Insulti in Aula, il Cavaliere annuncia l’astensione a Dini. Oggi la fiducia al nuovo Governo. Berlusconi- Bossi, ultimo duello. E al Senatur il «bravo» di Napolitano; Paolo Guzzanti, Uno show in diretta. Le sciabolate dei Grandi Offesi. Silvio rimprovera il premier e lui sorride; Maurizio Tropeano, L’altalena delle battute. Dal tradimento allo stupore. Il Cavaliere e Dini, simpatia e diffidenza
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [pp.1-3]
p.1- A Fiuggi AN chiude col vecchio MSI: «ci hanno fatto uomini, ora ha esaurito il suo ruolo». Fiducia a Dini ma il Polo lo attacca. Scalfaro: mai promesse le elezioni a Berlusconi;
p.2- Giovanni Cerruti, «La Lega deve tornare nel Polo, ma non con Umberto segretario». Bossi- Maroni, è strappo. Bobo: «Potrei lasciare la politica»; Lietta Tornabuoni, Fantastico strip-tease; Augusto Minzolini, La guerra con il Colle. Il segnale del Polo a Dini «Portaci al voto e sarai di nuovo premier». Di Muccio: «La fiducia dimostra che il Governo è un “ribaltino” in salsa scalfariana»; r. i., Audience. Il Cavaliere batte tutti;
p.3- Alberto Rapisarda, Il capo dello Stato: non è un Governo del presidente, non avete i numeri, non ho promesso nulla. Fiducia a Dini e attacco a Scalfaro. Berlusconi: ma il Quirinale aveva assicuarto la data. Dini è «soddisfatto» , anche per i giudizi personali di stima» venuti dal Polo; Paolo Guzzanti, Al Grand Hotel di Montecitorio. E già si preparano le imboscate. Ironie nel Polo: Governo con le gambe corte. D’Onofrio: Rocco deve decidere da che parte intende stare; M. T. M. (Maria Teresa Meli), Le due anime dei popolari. Gli applausi spaccano il PPI. Andreatta: anime morte in Forza Italia. Gelo di Buttiglione dopo il discorso del suo capogruppo. Bindi e Mattarella spingono verso il PDS
L’ex magistrato di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, svolge la sua prima lezione all’Università di Castellanza (Varese)
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.7]
Roberto Carollo, Prima e affollatissima lezione all’Università di Castellanza: «Non farò lo 007 per il SIS». «Nuove regole per questa Italia». Il professor Di Pietro: così usciamo dalla crisi
«l’Unità», 26 gennaio 1995 [p.2]
Pubblichiamo il discorso pronunciato alla Libera Università di Castellanza dall'ex pm di Mani pulite. «Ecco le mie regole». La lezione del prof. Di Pietro [testo]
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [p.6]
Pierangelo Sapegno, Lezione del pm all’Università: «Il popolo alzi la voce quando va a votare». «No alla politica e al SIS». E dall’aula si alza una ovazione. Di Pietro: servono politici migliori. «Non vado a Roma per scaldare sedie inutili»
USA: il presidente Bill Clinton pronuncia il discorso sullo stato dell’Unione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.15]
Piero Sansonetti, L'astro nascente dei conservatori Christie Whitman ha bocciato il programma del presidente. Clinton: «Salari più alti». Ma i repubblicani dicono no
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [p.8]
Paolo Passarini, La classe media al centro del discorso sullo stato dell’Unione. L’ultima spiaggia del presidente contro la valanga repubblicana
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [p.9]
Paolo Passarini, Sterzata conservatrice della Casa Bianca che promette meno burocrazia e meno stato sociale. Applausi nemici al convertito Clinton. Repubblicani soddisfatti per il discorso al Congresso; America, perché sei così grande? Gingrich: ancora quattro sfide da vincere [articolo di Newt Gingrich - speaker del Congresso]
Camorra
I giudici di Salerno ordinano l’arresto dei magistrati Ciro Demma e Antonio Esti, ripettivamente consiglieri della Corte d’appello di Ancona e Bologna. Sono accusati di aver «aggiustato» alcuni processi in cui erano imputati boss camorristi. Con la stessa imputazione finiscono agli arresti i periti del tribunale Luigi Macchiarelli e Aurelio Ghio e alcuni avvocati. L’operazione è resa possibile dalla collaborazione dei boss pentiti Pasquale Galasso e Carmine Alfieri
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.10]
Titolo: Bufera sui giudici. L'operazione è stata resa possibile dalla collaborazione di due boss pentiti, Carmine Alfieri e Pasquale Galasso; Mario Riccio, Mafia, manette a due magistrati. Salerno, in cella anche periti legali ed avvocati; Gigi Marcucci, Strage di Bologna. Antonio Esti cancellò gli ergastoli
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [p.13]
Fulvio Milone, Fra gli arrestati, due magistrati e due docenti: «Aggiustavano i processi prendendo soldi dalla camorra». «Patto giudici- periti per aiutare i boss». Sei in manette a Napoli; Vincenzo Tessandori, Detective di laboratorio. Il principe degli esperti tradito da un’impronta. Contribuì a scagionare il giudice Di Pisa sospettato di essere il corvo di Palermo. Nella carriera di Ghio le inchieste sul caso Moro la tragedia dello Statuto e gli agguati delle BR
Bosnia
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.14]
Si aprono spiragli nella trattativa. Il bosniaco Ganic. «Pace più vicina». I serbo-bosniaci sono orientati ad accettare il piano internazionale di pace». È il governo di Sarajevo ad esprimere, per la prima volta, la convinzione che Karadzic possa accogliere il piano di spartizione. Un segnale questo da cui sì evince che le trattative in corso in queste ore starebbero portando a risultati significativi. In attesa della pace vera i popoli della ex Jugoslavia cominciano a riparlarsi attraverso la rete telematica intern
Israele: a due giorni dalla strage di Beit Lid, a nord di Tel Aviv, che ha provocato la morte di diciannove israeliani, quasi tutti militari, prende corpo nel Governo l’ipotesi di recintare l’intera Cisgiordania per impedire ai fedayn islamici di poter compiere attentati in Israele. L’ipotesi rea stata implicitamente accennata nel messaggio televisivo di Rabin del 23 dopo la strage.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.14]
Umberto De Giovannangeli, «Frontiera annata coi palestinesi». Rabin ha un piano, Clinton blocca i beni degli ultrà. Rabin ha deciso: una «linea di separazione», militarmente difesa, separerà Israele dalla Cisgiordania occupata. I Coloni si ribellano. Intanto Clinton congela i depositi bancari dei gruppi fondamentalisti mediorientali; Retata Islamica. In Cisgiordania. Chiuse moschee. Sessanta arresti
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [p.7]
Aldo Baquis, Per separare i Territori di Israele: « Ma sarà una linea fortificata, non un confine politico». La Maginot di Cisgiordania. Il piano di Rabin contro il terrorismo. Costerà 300 milioni di dollari. Taglierà fuori da Israele decine di migliaia di coloni; Un recinto di 300 chilometri [mappa]
L’ex segretario del PSI, Bettino Craxi, alla vigilia della conclusione del processo Enimont, chiede la «rimessione ad altra sede» del processo. Una richiesta che provoca il ritardo di un mese sulla sentenza definitiva. Nel memoriale presentato da Craxi un duro attacco a Antonio Di Pietro.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [p.6]
Susanna Marzolla, L’ex leader socialista chiede la «rimessione ad altra sede», la sentenza è rinviata di almeno un mese. Craxi fa slittare il processo Enimont. Un memoriale sparge nuovi veleni anche su Di Pietro
MSI: si svolge a Fiuggi il XVII Congresso, per la prima volta è presente una delegazione del PDS. Il Congresso delibera con una schiacciante maggioranza, 1400 delegati a favore e solo una settantina di contrari, la fine del partito e di trasformare, il giorno successivo Alleanza Nazionale da cartello elettorale in partito.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 1995 [p.1-pp.4-5]
p.1-p. 4-Gad Lerner, Il lungo addio al fascismo;
p. 4- Fabio Martini, Mini scissione dei nostalgici guidati da Pisanò. Buontempo: io resto, a meno di provocazioni eccessive. MSI addio, sotto i colpi di AN. Via al Congresso, per la prima volta ci sarà il PDS; Israele. Niente delegazione al Congresso;
p.5- Pierluigi Battista, Lo strappo dal passato. Il leader del PDS: la legittimazione di AN si sta compiendo «Caro Fini, basta guerre». Veltroni: la destra è a metà del guado. «è vero che c’è differenza con Le Pen ma non vedo ancora un Balladur. Oggi siamo avversari, non più nemici» [intervista a Walter Veltroni]
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [p.1-pp.4-5]
p.1-p.4- Pierluigi Battista, Camerati tra ieri e domani;
p.4- m. tor., Donna Assunta al Congresso vestita di rosso Pisanò un imbroglio ci scippa anche la Fiamma. I nostalgici all’attacco: viva Almirante. Buontempo: Fini non spiega perché il MSI deve morire; Guido Tiberga, La storia. I 48 anni della Fiamma; Massimo Gramellini, Anatomia dello strappo. Prova generale a lume di candela. E Tremaglia non trova posto in albergo;
p.5- Fabio Martini, Solo 22 secondi di applausi per il leader, dopo il discorso della svolta storica. Fini: il MSI è finito per sempre. «Ma il simbolo resterà»; Filippo Ceccarelli, Un leader a sangue freddo per spegnere la nostalgia; f. mar (Fabio Martini), Divisi sulla massoneria. Scompare in AN il divieto d’iscrizione
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [pp. 6-7]
p. 6-Massimo Gramellini, Dalla tribuna nessuno cita Berlusconi, molti tentano però di imitarlo. La svolta nera senza il Cavaliere. Gli yuppies della Fiamma producono gadget e fumetti. Il loro leader è un parente di Fini: «Vendo il futuro»; (Adn-Kronos), Bossi a Fini. «picconatore di sloveni»; m. gra. (Massimo Gramellini), La vedova di Almirante. Donna Assunta: Giorgio non l’avrebbe mai fatto [intervista a Donna Assunta Almirante];
p.7-Fabio Martini, Al Congresso Rauti, Buontempo e Tremaglia infiammano la platea. Lo «sgarbo» di Scalfaro. Fini tratta con i tribuni della nostalgia. AN rischia di incepparsi sull’ «elogio dell’antifascismo»; Filippo Ceccarelli, Er Pecora, ultimo descamisado. Cazzotti e comizi, una vita da irriducibile; Pierluigi Battista, Personaggi e ruoli delle svolte: Rauti – Ingrao, Assunta – Nilde, Tremaglia - Tortorella. MSI e PCI, le affinità degli addii
«La Stampa», 28 gennaio 1995 [p.3]
Fabio Martini, Al Congresso maggioranza schiacciante in favore della svolta: 1400 delegati contro 60-70. Fini rischia e vince, così è morto l’MSI. I duri attaccano. Il segretario: o con me o con loro; Massimo Gramellini, Il Gramsci nero. Rauti scoppia in lacrime “Ma io non mi arrendo”; Pierluigi Battista, La svolta più sofferta. Sì al taglio delle radici. “Antifascismo” non è più una bestemmia
PDS: le donne di sinistra criticano il segretario, Massimo D’Alema, che in una intervista a «Famiglia Cristiana» a ipotizzato un a revisione della legge 194.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 1995 [p.8]
Titolo: Politica e etica. Il segretario del PDS e l'eurodeputato PPI intervistati da «Famiglia Cristiana». Repliche di Chiaromonte e Buffo; Luciana Di Mauro, Bioetica e famiglia dialogo D'Alema-Casini «Sono contrario alle adozioni gay». È polemica con le associazioni
«La Stampa»
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [p.7]
Maria Teresa Meli, Politica e coscienza. Il segretario della Quercia in un’intervista a «Famiglia Cristiana» aveva parlato della possibilità di rivedere la 194. Le donne di sinistra contro D’Alema. Ma la Turco lo difende: no agli schematismi sull’aborto; Hutter al segretario PDS: «Anche la coppia omosessuale è famiglia»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.5]
Raffaella Silipo, Polemiche in rosa. Il segretario del PDS finisce sotto accusa: «La legge 194 non si tocca». «Cara Livia, non assolvere D’Alema». Sull’aborto è polemica fra le donne della sinistra. Ma su un punto sono tutte d’accordo «La gravidanza non è merce di scambio»
Berlusconi propone la «sua» par condicio
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 gennaio 1995 [p.7]
Andrea di Robilant, Dini in mattinata aveva ribadito: non toccheremo il rapporto tra video e carta stampata. Berlusconi: la mia par condicio «Dividiamo gli spazi secondo i consensi». Il Cavaliere insiste «TV e giornali abbiamo lo stesso trattamento. Un partito ricco deve poter sfruttare le sue risorse in pubblicità»; «Criteri inaccettabili». Paissan: la democrazia non è una merce; Curzio Maltese, Elezioni e TV. Una proposta troppo «intelligente»
Primo vertice della maggioranza che ha votato la fiducia al governo Dini. Vi partecipano il PDS, la Lega e il PPI, senza la presenza di Buttiglione.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.5]
Alberto Rapisarda, Mentre l’ex maggioranza continua ad accusare Scalfaro di mentire sulla data delle elezioni. Ribaltone, primo vertice zoppo. Insieme PDS, Lega e PPI, senza Buttiglione; Silvano Costanzo, Sulla par condicio volano insulti. Il ministro «installa» i tecnici ma tra i partiti è subito rissa
Roberto Maroni incontra Silvio Berlusconi nella sua residenza in via dell’Anima a Roma.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.5]
Giovanni Cerruti, Un summit a colazione. Maroni dal Cavaliere. Bossi: io non ho paura
Enzo Biagi nella sua rubrica televisiva «Il Fatto» presenta il «campionario» dei parlamentari che hanno cambiato partito o collocazione politica. Da sottofondo la musica di «Carosello»
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.8]
m. tr., Tradimenti di Palazzo. Da Ferrara a Bossi. La Maiolo: io liberal, la sinistra no. E Biagi «crudele» porta in TV il carosello dei voltagabbana
Stato di agitazione dei giornalisti contro le nomine alla RAI, il cosiddetto «sacco RAI». Lanciato un appello agli abbonati per un diverso servizio di informazione. Chiesto un incontro con il presidente della Repubblica.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 gennaio 1995 [p. 6]
Titolo pagina: Informazione e potere. Blitz al vertice. Sono in arrivo altre 120 promozioni? Progressisti, Lega, PPI e Patto: ora basta, subito una legge; Silvia Garambois, Il sacco della RAI. «Nomine da CAF». Il CdA impone i «suoi» manager. Insorgono Parlamento e sindacati; Dario Venegoni, Telematica e elezioni. Chiami la «Video On Line» trovi Gianni Pilo e la sede di Forza Italia; Roberto Carollo, Pagnoncelli, Abacus: «Importante è la qualità dei programmi e delle informazioni». «Par condicio? Non è solo contare i minuti...»
«l’Unità», 28 gennaio 1995 [p. 6]
Titolo: Informazione e potere. Deciso lo stato di agitazione contro le nomine. Santoro:
hanno scelto delle scamorze. Chiesto incontro a Scalfaro; Silvia Garambois, «Abbonato, alza la voce». Appello dei giornalisti contro l'assalto alla RAI
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [p. 2]
Silvia Garambois, “Santoro ha ragione, RAI ribellati”. “Hanno stuprato la Rai. Capisco Santoro, che non vuole più rappresentare un alibi per questa azienda”. Paolo Garimberti, direttore del Tg2 tra i protagonisti della primavera di Saxa Rubra epurato da Letizia Moratti, non si considera neppure più un “collega» dei nuovi direttori: “lo sono un giornalista, loro commissari politici. I redattori dei TG devono fare scioperi a oltranza. Ci sono fior di professionisti, è drammatico debbano restare sotto il giogo” [intervista a Paolo Garimberti]
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.8]
Raffaello Masci, La Moratti: normale amministrazione. Lega, PPI e sinistre: arroganza di un vertice dimezzato. RAI, ventitre nomine scatenano la rivolta; m. tr., Il caso. Tradimenti di Palazzo. Da Ferrara a Bossi. La Maiolo: io liberal, la sinistra no. E Biagi «crudele» porta in TV il carosello dei voltagabbana
«La Stampa», 28 gennaio 1995 [p.6]
Maria Corbi, Giornalisti in rivolta, appelli a Dini e Scalfaro, proclamato lo stato di agitazione. Venti di guerra sulla «nuova RAI». Santoro: no al monopolio Rainvest; (Agi), Segni: «Ai privati non più di una rete a testa»
Assolto Claudio Burlando, sindaco di Genova dal 1990-1992, accusato e sottoposto dal gip di Genova a custodia cautelare in carcere per un’inchiesta su un sottopasso e un parcheggio. Nel 1997 sarà assolto definitivamente dalle accuse di truffa e abuso d’ufficio e la Corte d’appello di Genova stabilirà un risarcimento economico per ingiusta detenzione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 gennaio 1995 [p.10]
Rossella Michienzi, Assolto l’ex sindaco Burlando. Parcheggio di Genova, «non commise reati»; Giancarlo Pasquini, Per le imprese rischi d'immagine ed economici. Nelle inchieste e necessaria maggiore serenità. Meno clamore, più rispetto per gli indagati
«l’Unità», 28 gennaio 1995 [pp.1-2-p.12]
pp.1-2- Andrea Barbato, La lezione di un errore;
p.12- Titolo: Giustizia e politica. L'ex sindaco di Genova racconta la sua terribile esperienza dagli arresti nella notte all'assoluzione con formula piena; Nuccio Cicconte, «Mi basta il rispetto della gente». Burlando: «Sono soddisfatto, ma che angoscia» [intervista a Claudio Burlando]; Claudia Arletti, Dopo i titoli gridati di due anni fa oggi alcuni giomali ignorano la notizia dell'assoluzione. II «mostro» in prima pagina, e ora il silenzio
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.8]
Attilio Lugli, Genova, l’ex sindaco venne arrestato. Il gip assolve Burlando per i «parcheggi d’oro». L’esponente PDS: nessun rancore verso i magistrati che mi accusavano
Dopo che il 17° Congresso del MSI ha decretato lo scioglimento del MSI, si svolge a Fiuggi il 1º Congresso di Alleanza nazionale. Gianfranco Fini è eletto presidente. La nascita di Alleanza nazionale (AN) è approvata con 1.507 voti a favore su 1.679 votanti. Pino Rauti e Giorgio Pisanò rifutano di entrare nel nuovo partito e convocano un Congresso alternativo.
Commenti e resoconti
«Rassegna sindacale»
«Rassegna sindacale», n.5, 13 febbraio 1995 [p.5]
Renato D’ Agostini, Il PPI e il Congresso di Alleanza nazionale. Se il centro va a destra
«l'Unità»
«l’Unità», 26 gennaio 1995 [p.6]
Titolo pagina: La morte del MSI. «Ostracismo del Quirinale». Il leader vuole dividere il PPI e indica il sì al referendum sulla trattenuta sindacale; Fabio Ihwinkl, Fini archivia l'epoca missina. Scalfaro, Confindustria e sindacati i nemici di AN. L'avvio del Congresso missino di Fiuggi, a poche ore dal voto a Dini, è un duro attacco di Gianfranco Fini ai «colpevoli» della caduta del governo Berlusconi. Aspra requisitoria contro Scalfaro e Bossi, slide a Confindustria e sindacati (con l'appello a votare il referendum sulla trattenuta sindacale). Fini auspica una «Rifondazione democristiana».. Ai militanti l'invito a chiudere l'epoca missina, ad archiviare il fascismo. Il Congresso è con lui; Stefano Di Michele, In platea. Umori, sconcerto, paure dei militanti. Vecchi miti e nuove promesse, filmati e gadget. Tra parabole familiari e lo spettro della DC. La prima giornata dell'ultimo Congresso del MSI. Viaggio tra i delegati e i dirigenti della Fiamma. La Russa: «Non siamo più zitelle, abbiamo trovato marito». Tremaglia: «Ho tanta nostalgia». Gasparri: «lo no». Donna Assunta Almirante non applaude la relazione di Fini. L'opposizione furiosa di Buontempo, quella «letteraria» di Rauti. Un delegato: «Ma questi non ci faranno prendere, dopo cinquant’anni, la tessera della DC?»
«l’Unità», 27 gennaio 1995 [p.9]
Titolo: La morte del MSI. Si annuncia una guerra di emendamenti. Ma il leader sarà presidente di AN con grandi poteri. Nessun saluto a Scalfaro; Fabio Inwinkl, Rauti e Buontempo all'ultimo assalto. Fini: «Frullato di luoghi comuni». Er Pecora: «Non ci casco, resto». E Buontempo e Rauti eccitano la platea del Congresso con i loro appelli alla continuità del partito. Dagli oppositori di Fini vengono duri attacchi ai ministri di AN nel governo Berlusconi: è Tatarella il personaggio più bersagliato. Fini li provoca, «sono un frullato di luoghi comuni». Ma Buontempo non ci casca, resta con AN. Rauti, invece, deciderà oggi. Continuano gli attacchi a Scalfaro, cui non è andato il tradizionale saluto del Congresso; Stefano Di Michele, Le affermazioni nelle tesi di Fini e un emendamento fanno discutere i delegati del congresso di Fiuggi. Fascismo e antisemitismo dividono la platea. Antifascismo e antisemitismo tra i partecipanti al Congresso. Le tesi di Fini e un emendamento fanno discutere. Adolfo Urso: «L'antifascismo ha garantito la libertà, che è un valore. E in questo è certo superiore al fascismo». Ma tra i delegati tante perplessità. Il giovane del FdG: «Non è un valore». Altri congressisti: «Certi emendamenti frutto di una cattiva coscienza». Il «nuovo» di AN: «Fino alla guerra fece un sacco di cose buone»
«l’Unità», 28 gennaio 1995 [pp.1-5]
p.1-Titolo: Il presidente: «Non ho mai parlato di elezioni». Strappo di Fini. Addio al MSI guerra a Scalfaro. D'Alema: «Attacchi inquietanti»;
pp.1-2-Bruno Ugolini, Vittorio Foa: «Il vero problema di AN è il suo presente» [intervista a Vittorio Foa];
p.3-Titolo: L'assalto al Quirinale. Nota ufficiale del capo dello Stato: «Mai indicate date
sarebbe anticostituzionale». L'equidistanza di Buttiglione; «Il Quirinale fa sapere che...». Così da una indiscrezione RAI e nato l'ultimo affondo del Polo; Bruno Miserendino, Scalfaro: «Non parlo di elezioni». AN insulta: «Ti votò il Parlamento di Tangentopoli»; Ritanna Armeni, «Connivenze con il Polo sono assolutamente inimmaginabili»..Iervolino: «Un attacco indegno. Rocco, nessuna alleanza con la destra» [intervista a Rosa Russo Iervolino];
p.4-Titolo: Lo scontro politico. «Importante lo strappo col fascismo, ma Fini non fa i conti col ruolo del MSI negli anni bui dello stragismo»; Alberto Leiss, «Questa destra resta illiberale». D'Alema: inquietante l'attacco a Scalfaro [intervista a Massimo D’Alema]; Letizia Paolozzi, Il segretario del PPI oggi prenderà la parola al Congresso di AN. Buttiglione: vertice di maggioranza? Il governo Dirti è soltanto tecnico; Maroni: «Vado solitario al Congresso». L'ex ministro vuol tornare con il Polo. Ma Bossi avvisa: «Con Fini proprio non si può»;
p.5- Titolo: La morte del MSI. Asse Storace-Alemanno contro Tatarella, Gasparri, La Russa. Aggredita troupe del TG3. Oggi nasce AN, ma senza Tremaglia; Fabio Inwinkl, Fini: basta fascismo, chi non ci sta e fuori. Ma se ne va solo Rauti. In AN e già guerra fra i colonnelli; AN condanna l’antisemitismo. Ma Gasparri zittisce gli antirazzisti; Stefano Di Michele, Storia di Don Alfio Spampinato, il carcere, la legione straniera. Oggi parlerà dal palco. «Io, picchiatore fascista e ora prete nero»
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [pp.1-5]
p.1-Titolo: Il leader PPI divide il partito. D'Alema: destra plebiscitaria. Dini difende Scalfaro. Il Polo frena l'assalto. Buttiglione ad AN: venite al Centro;
pp.1-2-Editoriale, Gianfranco Pasquino, Fini in mezzo al guado;
p.3-Titolo: Nasce Alleanza Nazionale. «Lezione» di Storia al Congresso: «È finito il '900 fondato sull'ateismo» . Bindi, Mancino e Bianchi: non aprire a destra; Boldrini: Attenti certe cose possono tornare; Cossiga.Toccata, fuga e battute a 360 gradi; Rosanna Lampugnani, Buttiglione a Fini: Fai una destra moderna. «Aspetto AN al Centro». Ma tra i popolari è già rivolta; Pasquale Cascella, Mini vertice tra Rocco e Fini dietro le quinte. Quando scopre l'insidia, Berlusconi sbotta: «Il vero centro sono io». Trattative a due sotto il naso del Cavaliere;
p.4-Titolo: Nasce Alleanza Nazionale. Un fatto inedito la presenza di dirigenti della Quercia. In platea a Pecchioli: «Rispettiamo i partigiani comunisti»; Arriva un applauso per i delegati PDS. Zani: «È come l'onore delle armi tra ex nemici, che restano avversari»; E Petruccioli scrive al Cavaliere. «Lettera privata», dopo gli attacchi ai «comunisti»; Stefano Di Michele, A Fiuggi scaffali e banchi straripano dì giornali e giornaletti che inneggiano al «miracolo di Gianfranco». «Destroverso» e «Nazionale», il boom dei fogli del Polo;
p.5-Titolo: Nasce Alleanza Nazionale. Fini invita i suoi ad «archiviare» la polemica con Scalfaro. Parlano Sogno e Muccioli. Contestati alcuni degli ospiti; Fabio Inwinkl, AN va, tra fischi e effetti speciali. Fini: «Italia pacificata, si è chiuso il dopoguerra»; I dissidenti Rauti lascia. Controcongresso di Pisanò; Stefano Di Michele, Il capo storico del MSI diserta il congresso di AN e critica Fini. «Mi hanno scippato l'odg sull'antifascismo...». Il pianto di Tremaglia: «Attenti a La Russa e Gasparri» [intervista a Mirko Tremaglia]
«l’Unità», 30 gennaio 1995 [pp.1-4]
p.1-Titolo: Rivolta nei popolari: non andremo mai con le forze dei Polo. L'ultimatum di Fini «PPI, vieni a destra». D'Alema: ora la coalizione democratica;
pp.1-2-Editoriale, Giuseppe Caldarola, Se Fini supera il Cavaliere;
p.3- Titolo: Nasce Alleanza Nazionale. Chiuso il Congresso. Il leader, eletto presidente, stempera gli ultimatum a Dini. Buontempo scontento: «Creiamo mostri»; Fabio Inwinkl, «Costringerò il PPI a scegliere». Fini: se slittano le politiche, vinceremo le regionali; SDM., E il cardinale «nero» battezza la nuova destra; Stefano Di Michele, Tatarella racconta AN. «Ora D'Alema faccia il suo Polo» [intervista a Giuseppe Tatarella];
p.4-Titolo: Nasce Alleanza Nazionale. In un albergo di Roma il raduno di chi non vuol rinunciare al MSI. Giovani e reduci di Salò, grida: «Boia chi molla»; Alessandra Baduel, Gli irriducibili vogliono la Fiamma. Assemblea con Rauti e Pisano. Scontro legale su simbolo e sedi; Paolo Branca, «AN dimostri coerenza nei fatti. Sulla Resistenza non cade l'oblìo». Pecchioli: «I miei dubbi in quel Congresso» [intervista a Ugo Pecchioli]; Mauro Curati, Offerta-sfida in un documento della sezione ANPI che patrocinò la svolta del PDS . «Sono cambiati davvero?». Invito dalla Bolognina: «AN celebri il 25 aprile»
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio 1995 [pp.1-4]
p.1 - Il premier: il Quirinale garanzia per tutti. Berlusconi e Fini: insieme per la rivincita. Dini: basta con gli attacchi a Scalfaro. Al battesino di AN i «big» della politica;
p.1- p.4- Editoriale, Alessandro Galante Garrone, La storia. Le parole e il dubbio;
p.2- Massimo Gramellini, Il leader pi diessino: «Bravi, ma sbagliate a distinguere tra antifascisti buoni e cattivi». Applausi al partigiano del PDS. Pecchioli capo-delegazione della Quercia; Oreste Del Buono, Dal MSI ad AN. Ma perché soffocare le vecchie passioni?; f. mar. (Fabio Martini), La sfida della nomenclatura. E sotto la crosta di AN bollono vecchie correnti; r. m., Il filosofo: elezioni non oltre primavera ’96. Cacciari: credo a Fini svlta vera e inevitabile [intervista a Massimo Cacciari];
p.3- Fabio Martini, Cala il sipario sul MSI. AN «legittimata» dagli ospiti Buttiglione e PDS: basta con gli esami. Fini: «Oggi è finito il dopoguerra». Berlusconi: ora per la sinistra resto il solo nemico; Filippo Ceccarelli, Il Professore trascendente. Fisichella, snobismo e cucina politica; La Fiamma segreta
«La Stampa», 30 gennaio 1995 [p.1-pp.4-5]
p.1-Titolo: AN dà pieni poteri al suo leader. Fini: ora il PPI deve scegliere;
p.1-p.4- Editoriale, Enzo Bettiza, E il PDS segna il passo;
p.4- Fabio Martini, Il Congresso incorona Fini presidente di AN, sei mesi di «pieni poteri». «Ora allarghiamo il Polo». Fini: Buttiglione scelga con chi stare; Filippo Ceccarelli, E l’entusiasmo scopre il calore della Fiamma;
p.5- Maria Teresa Meli, Contromanifestazione in un albergo di Roma. L’ex segretario: terremo in vita il MSI. E Rauti battezza «Rifondazione fascista». Il leader degli irriducibili siamo il 20 per cento; Augusto Minzolini, Com’è nata la “frattura”. “Che fortuna, questa scissione”. Tatarella: così abbiamo via libera in Europa; Maurizio Tropeano, La svolta dei partigiani. “Festa insieme il 25 aprile”. Dall’ANPI-Bolognina invito agli ex nemici
Processo Andreotti: a Palermo è rinviata al 17 febbraio l’udienza preliminare, in quella occasione il gip dovrà decidere se il senatore a vita Giulio Andreotti deve essere rinviato a giudizio.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 27 gennaio 1995 [p.9]
Francesco La Licata, Oggi a Palermo l’udienza preliminare, ma l’ex premier non ci sarà. Scontato un rinvio. Caso Andreotti, primo test in tribunale. E sui legami con i Salvo spunta un nuovo testimone; Paolo Guzzanti, La strategia del senatore. «Smaschererò da solo i miei nemici». «Per un detective servono miliardi che non ho» [intervista a Giulio Andreotti]
«La Stampa», 28 gennaio 1995 [p.13]
Francesco La Licata, Palermo, il senatore a vita era assente, disposto il rinvio, l’udienza preliminare si terrà a febbraio. Andreotti aspetta venerdì 17. Incriminato il regista De Pasquale; I capi d’accusa; Giovanni Bianconi, Il regista sott’accusa. «Mi sono messo nei guai per fare una buona azione» [intervista a Enzo De Pasquale]
Governo Dini- primo vertice dei ministri economici in vista della manovra bis. Da reperire oltre 15 mila miliardi di lire.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 28 gennaio 1995 [p.7]
f. ama., Primo vertice di ministri economici in vista della manovra bis: si cercano 15 mila miliardi. Iva più cara e nuove tasse in arrivo. Aumenteranno le aliquote; L’Economist: «I problemi restano»; Gian Carlo Fossi, Liquidazioni. Treu garantisce «Nessuno scippo»; Alberto Statera, La profezia di Andreatta. «Il sogno di Berlusconi? Dini bocciato in economia». «Il Cavaliere punta al Quirinale, Fini a Palazzo Chigi». «La lira pesante ci può aiutare» [intervista a Beniamino Andreatta]
Carlo De Benedetti, da Davos dove si trova per una Conferenza internazionale, dichiara il suo apprezzamento per il nuovo governo presieduto da Lamberto Dini.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 gennaio 1995 [p. 6]
Antonio Pollio Salimbeni, Da Davos ottimismo dell'Ingegnere. «Finita l'epoca delle illusioni, via i fardelli della vecchia Italia». De Benedetti: «Governo Dini, buona notìzia». «Ora ci si deve liberare dei fardelli della vecchia Italia». Carlo De Benedetti lancia da Davos un segnale dì aperto sostegno al nuovo esecutivo. Priorità al rientro nello SME al risanamento finanziano, alle pensioni «Attenzione i mercati ci guardano tutti i giorni». Pieno appoggio al presidente della Confindustria Abete dopo le critiche di Romiti.
MSI - Si svolge a Fiuggi il XVII e ultimo Congresso. E’ sancita la nascita di ALLEANZA NAZIONALE, che prende le distanze dal fascismo e rifiuta razzismo e antisemitismo. Gianfranco Fini è eletto presidente della nuova formazione politica. La minoranza guidata da Pino Rauti e Giorgio Pisanò da vita al MOVIMENTO SOCIALE-FIAMMA TRICOLORE.
PDS: il segretario Massimo D’Alema ai margini del Convegno dei sindaci dell’Internazionale socialista che si svolge a Bologna incontra i giornalisti sul dopo voto al governo Dini e le prossime scadenze politiche.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [p. 6]
Titolo: Lo scontro politico. Il leader del PDS: «Voto regionale per legge entro aprile». «Buttiglione sul conflitto Scalfaro-Cavaliere? Frase infelice»; Raffaele Capitani, «Berlusconi fa solo propaganda». D'Alema: «Un'ossessione, non pensa al Paese»
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [p. 16]
Raffaele Capitani, A Bologna il Convegno dell'Internazionale socialista. Summit dei sindaci «Serve l'ONU delle città»
«l’Unità», 30 gennaio 1995 [p. 6]
Titolo: Lo scontro politico. Da Bologna il leader PDS sfida l’asse Berlusconi-Fini. Mauroy: «Il Cavaliere non può dire: “Lo stato sono io”»; Alberto Leiss, D'Alema: le regionali sono vicine Buttiglione decida. «5 Tg diretti da uomini Fininvest»; Raffaele Capitani, Alla Conferenza di Bologna dell'Internazionale socialista. Nasce la Carta dei sindaci. «Città, le nuove protagoniste»
Intervista a «l’Unità» di Michele Emiliano, il giudice che il CSM ha trasferito da Brindisi a Bari per proteggerlo dalla criminalità organizzata che lo ha più volte minacciato di morte.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [p. 10]
Titolo: Il caso del magistrato Michele Emiliano che il CSM ha spostato da Brindisi a Bari per proteggerlo; Luigi Quaranta, «Io, nel mirino dei boss». Parla il giudice costretto a trasferirsi [intervista a Michele Emiliano]
Continua a far discutere il futuro di Antonio Di Pietro: dirigerà il SIS, fonderà un partito, farà il ministro? Sceglierà l’insegnamento?
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio 1995 [p.6]
Armando Zeni, Fonderà un partito, sarà ministro, dirigerà il SIS? No, potrebbe addirittura tornare in Procura. Di Pietro forse ci ripensa. Una lettera al CSM apre il giallo. A dicembre decise di lasciare la toga ma ora ha chiesto l’autorizzazione per l’insegnamento
Bosnia
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 1995 [p. 14]
Titolo: Bosnia. Celebrati ufficialmente i mille giorni di assedio. Da settimane non si spara più; Mauro Montali, In punta di piedi torna la vita. Dialogo del filosofo e del poeta, ecco l'anima di Sarajevo; Zagabria: «Milosevic ci riconoscerà»
Genova: prima dell’inizio della partita Genoa - Milan nei pressi dello stadio Marassi tre giovani provocano un gruppo di tifosi genoani fra cui Vincenzo Spagnolo che è accoltellato. La partita inizia e sarà interrotta solo quando si diffonde la notizia dell’accoltellamento. Sospese contemporaneamente le trasmissioni TV dedicate al calcio.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità-2», 30 gennaio 1995 [pp.1-5]
p.1-Titolo: Tragedia a Genova. I giocatori bloccano la partita e la TV lo show. Morte allo stadio. Si chiude. La coltellata a freddo, poi la guerriglia; Claudio Ferretti, Lutto o timore, battuta l'ipocrisia; Giovanni Giudici, Quel killer dentro ognuno di noi;
pp.1-2- Gianni Minà, E domenica nessuno scenda in campo;
p.2- Titolo: Morte allo stadio. Il dolore e lo sgomento di giocatori, dirigenti e arbitro «È assurdo. Questa rischia di essere la fine del calcio»; I precedenti. Olimpico 1979, Genova 1995. La lunga scia di sangue lasciata dalla guerra degli ultrà; Sergio Costa, «Sospendete la partita». Il capitano del Genoa: «Lo chiedevano i tifosi»; Stefania Boldrini, Ieri vertice in Federcalcio. Oggi incontro con Matarrese. Paura e sospetti di una matrice politica. Pescante: «Cercavano il morto, eccolo...»;
p.3- Titolo: Morte allo stadio. Vincenzo Spagnolo, 25 anni, accoltellato prima della partita. La reazione dei tifosi genoani: 22 feriti, guerriglia in città; Rossella Michienzi, In due ondate di arrivi al Pronto Soccorso medicati più di 20 feriti; Chiara Carenini, Assassinato in nome del calcio; Vialli: «Bisognerebbe smetterla». Bianchi: «Meglio tornare a fare gli operai». Enksson: «Una vergogna». Bergomi: «E ora sospendiamo il campionato»;
p.4- Titolo: Morte allo stadio. La testimonianza dell'ex sindaco Claudio Burlando. «Un'aggressione a freddo, impossibile prevederla»; Rossella Michienzi, La denuncia di Maroni «Quei gruppi di teppisti protetti dalle società»; Gianni Cipriani, «Una città violentata» [intervista a Claudio Burlando];
p.5- Titolo: Morte allo stadio. «Quelli che il calcio...» interrotta in segno di lutto. Poi Gialappa's e Biscardi: protesta senza precedenti; SIULP: «Fermiamo il campionato perché questo non è più sport»; Alessandra Baduel, «Il superhooligan è arrivato in Italia» [intervista a Valerio Marchi]; Stefania Scatemi, La violenza nella TV spenta; Maria Novella Oppo, Studio vuoto, ma telecamere accese. Bartoletti: 41 calcio? Ormai non è più un gioco». Fabio Fazio: «Continuare era impossibile» [intervista a Fabio Fazio]
«La Stampa»
Stampa», 30 gennaio 1995 [pp.1-3]
p.1- Titoli: L’aggressione prima dell’incontro, i fans rossoneri assediati nello stadio fino a notte. Tifoso ucciso, guerriglia a Genova. Sedici feriti sospesa la partita Genoa-Milan; Fazio interrompe la trasmissione, stasera soppressi il «Processo» e «Mai dire Gol». Choc in diretta, si spegne la TV del calcio. Maroni denuncia: le società non isolano i violenti;
p.1-p.3- Roberto Beccantini, Quando muore il gioco;
pp.2-3- Titolo: Genova: l’aggressione nelle vicinanze dello stadio prima dell’incontro. Poi la battaglia con la polizia. I fans rossoneri assediati fino a notte;
p.2- Pierangelo Sapegno, Scia di sangue sul campionato. Pugnalato a morte un tifoso, sospesa la partita; Matarrese: «Sono contrario allo stop»; Bruno Bernardi, Dentro lo stadio. «Non ce la sentiamo più di giocare». Dall’altoparlante annuncio choc di Baresi e Torrente;
p.3- Laura Carassai, E le TV si vestono a lutto. Fazio: impossibile scherzare; p. cor. (Pino Corrias), Maroni: società indulgenti coi teppisti. L’ex ministro: ho provato a cambiare, mi hanno isolato [intervista a Roberto Maroni]
Stampa», 31 gennaio 1995 [pp.1-5]
p.1- Titolo: È la prima volta dopo la guerra, il CONI: basta con le violenze. Lutto a Genova e Milano. Domenica l’Italia cancella lo sport. Arrestato l’assassino del tifoso: ho colpito per paura;
p.1-p.4- Editoriale, Lorenzo Mondo, Gli alibi sporchi di sangue; Curzio Maltese, Tempo di penitenza;
p.2- Giovanni Bianconi, Decisione senza precedenti di Coni e Federcalcio: via libera dal Governo che prepara altri interventi. «Basta violenza», lo sport ferito si ferma. Cancellate tutte le gare nazionali previste domenica; Gianni Romeo, Le ragioni dello stop. Scelta dolorosa che non va sprecata; Piero Serantoni, Il presidente del Comitato olimpico. “Non è una resa ai criminali». Pescante: « Vogliono uccidere il calcio» [intervista a Pescante]; g.p.c., Da Monaco a Senna, le date del dolore;
p.3- Pierangelo Sapegno, È un ultrà milanista di 19 anni: dopo l’omicidio è andato allo stadio, smascherato dai compagni. «l’Ho accoltellato per difendermi» Confessa in lacrime l’assasino del tifoso genoano; p. sap., «Ciao Vincenzo». Il padre: mai più andrò al Marassi; Pino Corrias, Nel quartiere di Simone. Identikit di un killer senza storia. Gli amici: era un isolato anche nel calcio;
p.4- Armando Zeni, «Noi, ostaggi del terrore» La notte d’incubo di mille rossoneri; Fulvio Milone, Lezioni di guerriglia. «A me, in trasferta mi piace fare a botte». La violenza sui campi raccontata dai ragazzi del carcere di Napoli; Gian Paolo Ormezzano, «Sicurezza, paghino le società». Nove miliardi l’anno per polizia e carabinieri;
p.5- Marco Ansaldo, I tifosi hanno assediato Marassi, volevano colpire i «nemici» rossoneri: sono venuti per uccidere. Genova, Fantasmi di vendetta. «Ma il dolore è più forte della violenza»; Roberto Beccantini, Il capitano del Milan. Baresi, rabbia e tristezza. «È il momento di smettere» [intervista a Franco Baresi]
CGIL: Il segretario Guglielmo Epifani critica la scelta dei referendum e, al contrario, pone con forza l’esigenza di una legge sulla rappresentanza.
Commenti e resoconti
«Rassegna sindacale»
«Rassegna sindacale», n.3, 30 gennaio 1995 [pp.8-9]
pp.8-9- Giovanni Rispoli, La prova dei referendum. Raccogliere la sfida. Con la campagna sulla delega si vuoi colpire il sindacato e il diritto dei lavoratori di finanziarlo. Il problema della rappresentanza [intervista a Guglielmo Epifani];
p.9-G. Ri. (Giovanni Rispoli), Il sindacato nell’urna
«Rassegna sindacale», n.3, 30 gennaio 1995 [pp.10-11]
pp.10-11-G. Ri. (Giovanni Rispoli), Rappresentanza e delega. Cercasi legge urgentemente. Il testo discusso dalla commissione Lavoro del Senato, l'apprezzamento CGIL, le obiezioni;
p.11-Le decisioni della Consulta
Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, parlando a Reggio Emilia, nella storica sala del Tricolore, difende la Costituzione e replica agli attacchi che gli sono stati mossi dal Polo in merito alla data delle elezioni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 1995 [p.5]
Titolo: Lo scontro politico. il capo dello Stato a Reggio Emilia dopo gli attacchi subiti dal Polo: «Resistere contro chi turba la verità»; Raffaele Capitani, Scalfaro: «Costituzione trincea da difendere». «Le sarò fedele, e non sono solo»; Tatarella : «Fini e AN non hanno mai iniziato la polemica contro il Quirinale»
Senato della Repubblica: si svolge la discussione sulle comunicazioni del governo. La mozione di fiducia presentata da Salvi (Progressisti-Federativo), Tabladin (Lega Nord), Mancino (PPI), Ronchi (Progressisti-Verdi- La Rete), Sellitti (Prog) è approvata con 191 voti a favore, 17 contrari e 2 astenuti.
XIII Legislatura Senato della Repubblica sedute dal 30 gennaio al 1° febbraio 1995
Seduta n. 110 - 30 gennaio 1995
Comunicazioni del governo. Discussione
Seduta antimeridiana n.111- 31 gennaio 1995
Seguito Discussione
Seduta pomeridiana n.112 - 31 gennaio 1995
Seguito Discussione
Seduta n. 113 - 1° febbraio 1995
Comunicazioni del governo-replica del presidente del Consiglio e ministro del Tesoro,
Votazione per appello nominale della mozione di fiducia: 191 voti a favore, 17 voti contrari e 2 astensioni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 1995 [p. 6]
Titolo: Il nuovo governo. Ampia maggioranza. Progressisti-Lega-PPI. La destra non voterà Il presidente: «Dal Polo non mi aspetto nulla di particolare»; Fabrizio Rondolino, Dini al Senato per la fiducia. In aula i leghisti incappucciati contestano Berlusconi e la P2. È cominciato a palazzo Madama il dibattito-bis sulla fiducia al governo, che si concluderà domattina con la replica di Dini e il voto. Al Senato progressisti. PPI e Lega dispongono di una solida maggioranza. Il «Polo» uscirà dall'aula. A chi gli chiedeva se si aspettasse novità dal «Polo» Dini ha risposto: «Non abbiamo aspettative particolari». Vivace sceneggiata leghista in diretta TV: quattro senatori si sono incappucciati, esibendo cartelli su «Berlusconi piduista»; AN sotto esame «Regole e antitrust banco di prova»; Rocco e il Cavaliere nel magma del Centro E dietro la doppiezza di Fini si staglia l'incognita Di Pietro
«La Stampa»
Stampa», 31 gennaio 1995 [p.7]
Alberto Rapisarda, Aperto al Senato il dibattito sulla fiducia. Bossi: Berlusconi diventerà il manichino di AN. Fini frena, il voto non è più urgente. Parte la corsa per la leadership nel Polo; r.int., Leghisti incappucciati in aula. La protesta contro Berlusconi mentre parla il senatore Grillo; Maria Teresa Meli, Popolari al bivio. Buttiglione: dopo Fiuggi possiamo trattare con AN
PPI: le aperture al Polo berlusconiano in vista elezioni regionali del segretario Rocco Buttiglione aprono un forte scontro all’interno del PPI. Il capogruppo al Senato Nicola Mancino minaccia le dimissioni. Dura polemica di Rosy Bindi. Prevista una verifica sul segretario al prossimo Consiglio Nazionale del partito.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 1995 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Tensione nel PPI per l'apertura a AN in vista delle regionali. Buttiglione a Fini «Insieme si può». Scalfaro: difendo la Costituzione;
pp.1- 2, Nicola Tranfaglia, Cosa stiamo aspettando?; Alberto Monticone, Rocco pensa a De Gasperi;
p.3-Titolo: Popolari in rivolta. Buttiglione prospetta un accordo con Fini per le regionali. La minoranza dice no. Al prossimo CN «verifica» sul segretario; Rosanna Lampugnani, «Alleanza con AN, rischio ragionevole». Rocco spacca il PPI, Mancino minaccia dimissioni; Come si divide il Centro (scheda); Ritanna Armeni, La scossa del Filosofo crea problemi ai gruppi dirigenti Popolari in gran parte d'Italia. Ma nelle regioni vince l’accordo con la sinistra
«l’Unità», 1° febbraio 1995 [pp.1-2-pp.5-6]
p.1- Titolo: Rivolta nel PPI dopo la svolta. Buttiglione sotto accusa dice ai suoi: «Provate a farmi fuori». Berlusconi indagato anche per fondi neri. Bossi prepara dossier;
p.1-2- Miriam Mafai, Non giochiamo di rimessa;
p.5- Titolo: Lo scontro nel PPI. Il segretario a colloquio con Berlusconi: gli ho chiesto di votare Dini. L'apertura a AN non piace a Marini e De Mita; Sfida sulle alleanze. Tutti i numeri del CN; Rosanna Lampugnani, Rivolta contro la svolta a destra. Buttiglione: vogliono sfiduciarmi? Ci provino; Il presidente del PPI: «Il nostro approdo non può essere solo moderato, siamo riformatori». Bianchi: «Il ruolo del centro è determinante» [intervista a Giovanni Bianchi];
p. 6-Titolo: Lo scontro nel PPL Zani: «Buttiglione rischia di ridursi a supporter di Fini». Bertinotti: «La sinistra non può inseguire ancora il centro»; Alberto Leiss, «Così Rocco porta il PPI al suicidio». Il PDS: «Ora il polo democratico»; Fabio Inwinkl, Con Fini dissidenti della Lega. Ma l'impegno è rivolto al PPI e ai cattolici. AN inaugura la campagna acquisti; Alceste Santini, Il portavoce vaticano smentisce, ma precisa: «I politici hanno il diritto di incontrare ì loro vescovi». «Non è previsto un vertice tra cardinali e Fini»
«La Stampa»
Stampa», 31 gennaio 1995 [p.7]
Maria Teresa Meli, Popolari al bivio. Buttiglione: dopo Fiuggi possiamo trattare con AN. Il segretario filosofo «rischio ragionevole». La Bindi: ha svelato i suoi veri obiettivi
Algeri: attentato jadista nel cuore della città. Un’autobomba provoca 38 morti, fra cui numerose donne e bambini.
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«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 1995 [p.1-p.13]
p.1- Titolo: Strage di donne e bambini. Autobomba nel cuore d'Algeri, 38 morti;
p.13- Titolo: Massacro per il Ramadan. Un'auto esplode in pieno centro falciando donne e bimbi. È l'attentato integralista più grave degli ultimi tre anni; Dall'omicidio Boudla alla carneficina degli scout; Umberto De Giovannangeli, Autobomba fa tremare Algeri. Gli ultrà fanno strage di civili, 38 morti; U. D.G., E la Jihad palestinese minaccia Israele. «Armeremo i kamikaze»; Marcella Emiliani, Porta sangue l'anatema sulla pace di Roma
Lega Nord: Roberto Maroni, in dissenso con Umberto Bossi in merito alla crisi del governo Berlusconi, si dimette dal movimento
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«l'Unità»
«l’Unità», 1° febbraio 1995 [p.7]
Titolo: Lo scontro politico. L'ex ministro a Davos: «L’ultimo colpo l'ha dato Buttiglione. Umberto si illudeva di fare il governo con Popolari e PDS»; Antonio Pollio Salimbeni, L’addio di Maroni. «La Lega è distrutta. Colpa di Bossi». Roberto Maroni, l'anti-Bossi. Dice che la Lega si sta disgregando, «la Lega è finita; scomparirà». L'unica soluzione? «Fare la sinistra del Polo della Libertà». L’ex ministro dell'Interno si sfoga nei corridoi della conferenza internazionale di Davos: «Bossi voleva andare al governo con popolari e PDS, dimenticando che il 60% dei gruppi parlamentari era contro». Ora si parla solo dei contrasti tra i due, non di politica. La paura di diventare un «peone»
RAI: continua con successo la campagna «Abbonato alza la voce». Appello di 400 «firme illustri».
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«l'Unità»
«l’Unità», 1° febbraio 1995 [p.8]
Titolo: Informazione e politica. I giornalisti organizzano incontri pubblici per informare gli utenti. Santoro: «Via il CdA o chiudiamo la trasmissione»; Monica Luongo, Appello agli abbonati 400 firme illustri per salvare la RAI; PC., II Polo rifiuta le designazioni per la Commissione speciale sulle TV. Par condicio, scatta l’ostruzionismo; mo. lu., II conduttore del telegiornale di RAI Uno: servizio pubblico né pro né contro alcuno. Badaloni: la nostra battaglia per TG imparziali [intervista a Piero Badaloni]
Milano: il comico Beppe Grillo, nel corso della sua premiazione per meriti ecologici da parte della rivista «Airone», si lancia in un duro attacco contro la pubblicità e la RAI.
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«l'Unità»
«l’Unità», 1° febbraio 1995 [p.12]
Maria Novella Oppo, Premiato dalla rivista «Airone», il comico caccia la Rai e si scatena in uno show contro i consumi, la benzina... La frusta di Grillo contro la pubblicità
Luigi Locatelli, direttore di RAITRE chiede a Michele Santoro di cambiare alcuni degli ospiti previsti nella puntata della trasmissione «Tempo reale» sul tema «È in pericolo la libertà di informazione?» che deve andare in onda il 2 febbraio. Nonostante la richiesta la trasmissione andrà in onda con gli ospiti previsti.
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«l'Unità»
«l’Unità», 2 febbraio 1995 [pp.1-3]
p.1-Titolo: Diktat del direttore di rete per la puntata sull'informazione. È censura alla RAI. Stasera salta Santoro? Si autodenunciano 60 giornalisti TG2;
pp.1-2- Nuccio Ciconte, «La migliore TV produce valori» [intervista a Alfio Marchini];
p.1-p.3-Antonio Zollo, Sette lunghi mesi di incursione;
p.2- Daniela Brancati, Alla RAI ci sono ancora spazi di libertà. Difenderli è possibile;
p.3- Titolo: Informazione e potere. Nel mirino la puntata di oggi sulla liberta d'informazione. Viale Mazzini mette il veto sugli invitati alla trasmissione; Monica Luongo, RAI, censura per «Tempo reale». Ultimatum di Santoro: «Non ci sto, fate dietrofront»; Mo. Lu. (Monica Luongo), Redazioni all'attacco. In Parlamento i dossier anti-direttori; «Enzo Biagi presidenti di tregua per la RAI»; Letizia Paolozzi, Il direttore: «La censura a Santoro è gravissima, non c'era mai stata neppure col CAF... ». Curzi: «E lasciano morire TMC, TV libera»
«l’Unità», 3 febbraio 1995 [p.7]
Titolo: In onda ieri la puntata di «Tempo reale» sulla par condicio. Berlusconi telefona e contesta il direttore di «Repubblica»; Monica Luongo, Da Santoro scontro Scalfari- Silvio. «Debiti Fininvest». E il Cavaliere: «Mi calunni»; Bruno Miserendino, Scalfaro: «Un delitto ferire l'autonomia dei giornalisti...»; Paola Sacchi, Prima della trasmissione. «La terza rete, non esiste più come progetto, siamo schegge. E Michele lanciò la sfida: «No al fascismo dolce» [intervista a Michele Santoro]
Romano Prodi si candida alla guida di una coalizione di centrosinistra ( L’Ulivo) da contrapporre al Polo capeggiato da Silvio Berlusconi. La candidatura, immediatamente sostenuta dal Pds, suscita tensioni all’interno del Partito popolare, che è diviso tra le correnti di sinistra che decidono di sostenerla, e il segretario Rocco Buttiglione impegnato a spostare a destra il partito. |
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 1995 [pp.1- 4]
p.1- Titolo: Un vertice con Andreatta, Mancino e Bianchi lancia la candidatura. Si fa avanti Prodi. Dal centro un leader per il polo democratico. Largo accordo nel PPI ma Buttiglione dice no;
pp.1-2- Editoriale, Gianfranco Pasquino, Una scelta importante;
p.2- Giuseppe F. Mennella, «Questo leader aiuta l'alternativa» [intervista a Cesare Salvi]
p.3-Titolo pagina: Prodi sulla scena. La proposta in un incontro con il presidente del PPI, Andreatta e Mancino. Oggi l'economista scioglierà la riserva; Alberto Leiss, Vertice a Roma, si fa avanti Prodi. Bianchi: «Si Candida a guidare un polo di centrosinistra»; Rosanna Lampugnani, E ai Popolari dice: voi siete il cuore di questa prova; Edgardo Gardumi, Il personaggio. Ritratto di un uomo che ama citare Confucio e ha una grande passione: la bici. II professore saggio, dopo I'IRI la politica;
p.4-Titolo pagina: Prodi sulla scena. Il segretario del PPI colto in contropiede si irrita. Segni entusiasta. La destra: può servire al bipolarismo; Rosanna Lampugnani, Il nome di Prodi scompiglia i giochi Buttiglione: «Faccia, ma non con me». D'Alema: lo guardiamo con interesse; Walter Dondi, Ma i figli dicono. «L'abbiamo saputo da Televideo»; Fabio Inwinkl, Da Veca a Panebianco, da Vattimo a Scoppola: prevalgono i consensi sul nome dell'ex presidente dell'IRI. «Una buona scelta, un economista ci voleva»
«l’Unità», 4 febbraio 1995 [pp.1- 3-pp.5-6]
p.1-Titolo: PPI spaccato, Buttiglione scomunica i sostenitori del professore. «Con coraggio e serenità». Inizia il viaggio di Prodi. Dini a Clinton: non siamo un paese a rischio;
pp.1-2- Editoriale, Pietro Scoppola, Un contributo alla chiarezza;
p.3- Titolo: Prodi in campo. «Sarà competizione sui contenuti, non scontro personale. Un compito difficile reso facile dai desideri di tanti»; Walter Dondi, Prodi: «Riscopriamo l'Italia vincente». «Un viaggio attraverso le cento città per parlare al paese»; Andrea Guermandi, Chiambretti: l'ho lanciato. E Volcic lo promuove: «Sa spiegare bene le cose»; Marina Morpurgo, «Dice un po' troppo la verità... Dovrà fare meno il professore, ma lo sa già». Mannheimer. «Ha chances, non perda tempo» [intervista a R. Mannheimer];
p.5- Titolo: Prodi in campo. L'alleanza tra centro e sinistra: «L'anello è il programma». Ci sono già convergenze. «Il PDS non è un'armata in attesa»; Pasquale Cascella, «Un leader aperto, non un divo». Napolitano: il Polo non boicotti il governo Dini [intervista a Giorgio Napolitano]; Il testo dell’appello di Prodi; Ritanna Armeni, Il coordinamento politico: «Si avvia un chiarimento all'interno del centro democratico». Progressisti favorevoli, Rifondazione divisa;
p.6-Titolo: Prodi in campo. Il leader referendario: «In gara con Berlusconi non c'è il vecchio statalismo, ma una proposta moderna e europea»; Alberto Leiss, Segni: «Ora l'Italia può scegliere». A marzo convention con Prodi [intervista con Mario Segni]; Fabrizio Rondolino, Il Polo insiste sulle elezioni e prepara una proposta di «par condicio» capestro Berlusconi: evviva! Così si va al voto
«l’Unità», 4 febbraio 1995 [p.4]
Titolo: Prodi in campo. Il segretario non esclude l'ipotesi di una scissione. Bianchi: «Non è illegittimo proporre quella candidatura»; Rosanna Lampugnani, Buttiglione grida al tradimento. Spaccatura nel PPI: «Rocco usa metodi da caserma»; Roberto Carollo, Petrini: è l'ex polo a essere illiberale. Mozione anti-Bossi sponsor Maroni; Claudia Arletti, In provincia di Brindisi un ordigno perfettamente imitato. «Ma non ho paura. E non mi fermo, anzi...». Avvertimento alla Bindi, finta bomba sul palco
«La Stampa»
«La Stampa», 3 febbraio 1995 [pp.1-4-p.6]
p.1- Titolo: Il professore scende in campo, popolari verso la spaccatura. Sarà Prodi l’anti-Berlusconi. Il centro-sinistra prepara il suo leader;
p.1-p.6- Alberto Statera, Il Professore contro il Cavaliere;
p.2- Massimo Gramellini, «Prodi? La gente non lo conosce». Piepoli, il “mago” dei sondaggi «Ma è telegenico, può sperare» [intervista a Nicola Piepoli];
p.3-Maria Teresa Meli, L’economista ha deciso di guidare il centro-sinistra e vuole puntare su Palazzo Chigi. Scende in campo Prodi, sfida alla destra. «Si tratta di una cosa seria, ci pensavo da molti mesi»; Augusto Minzolini, Annuncio a sorpresa. E il professore disse sì. «Ma resto uomo di centro»: Filippo Ceccarelli, La coppia bolognese. Andreatta, il gran suggeritore. Nino e Romano, simili come fratelli; ma. gra. (Massimo Gramellini), Gianni Bugno «Quando Romano pedalava con me»;
p.4- Giovanni Cerruti, L’ex ministro attacca di nuovo il leader del Carroccio: «Non c’era bisogno di fare tutto questo casino». «Prodi? Solo roba di poltrone». Bossi prima l’antitrust, poi forse torno nel Polo; (AGI), Berlusconi. «Mai più allo stesso tavolo con lui»; r.i., Duello senza fine. «Dietro Silvio c’è Gelli». Il senatur: vuole un nuovo ventennio; Cesare Martinetti, « È Umberto il vero fascista». Rocchetta: senza di lui siamo più forti
PPI: cresce la critica al segretario Rocco Buttiglione. Ormai si va alla conta interna e alla spaccatura del partito. No deciso alla linea del segretario da parte di Franco Marini fra i suoi principali sostenitori al Congresso.
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«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 1995 [p.5]
Titolo: Il no dell'ex sindacalista che gli fece vincere il Congresso. Martinazzoli: «Me ne andrei». Colombo: «Pendolarismo»; Ritanna Armeni, I popolari sparano su Rocco. E Marini attacca: «A destra? Contro il nostro Dna».
PRC: la segreteria nazionale annuncia provvedimenti nei confronti del senatore Carpi per aver votato, contro le indicazioni del partito, la fiducia al governo Dini.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 1995 [p.5]
Rifondazione: Carpi rischia l'espulsione. Garavini: sarebbe folle Per il si al governo Dini il senatore di Rifondazione Umberto Carpi rischia l'espulsione Lo ha annunciato la segreteria del PRC quel gesto è «incompatibile» con la linea del partito. Il senatore rivendica la sua libertà critica I’ isolamento e I’ intolleranza dei vertici e annuncia che resterà a Rifondazione. Solidarietà a Carpi dai deputati Garavini e Dorigo. «Ogni decisione contro Carpi sarà come presa anche contro di me» afferma I’ex segretaio
A Washington, il presidente del Consiglio Lamberto Dini incontra il presidente americano Bill Clinton.
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«l'Unità»
«l’Unità», 4 febbraio 1995 [p.7]
Titolo: Pranzo alla Casa Bianca. Debito pubblico, economia, politica interna e internazionale. Sostegno italiano sul «caso Messico». Oggi il G7 in Canada; Piero Sansonetti, Dini e Clinton si scambiano fiducia. E sulle tasse: «Si promette di tagliarle quando non si governa; P. S., Dalla subalternità del dopoguerra ai nuovi rapporti. 50 anni di viaggi Oltreoceano. Da De Gasperi a Ciampi, le rotte per gli States
PDS: Arcigay e Arcilesbica incontrano il segretario Massimo D’Alema e si chiariscono le polemiche che aveva suscitato una sua intervista a «Famiglia Cristiana» sul tema della famiglia. D’Alema nel corso dell’incontro dichiara l’impegno del PDS a sostenere una legge per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 febbraio 1995 [p.9]
Delia Vaccarello, «Ricucito lo strappo col PDS». Arcigay e Arcilesbica incontrano D'Alema. Pace fatta tra i gay e il PDS. Dopo l'intervista di D'Alema a Famiglia Cristiana, ieri un incontro tra il segretario e Arcìgay-Arcilesbìca. Franco Grillini: «C'è l'ìmpegno del PDS ha sostenerti una proposta di legge per il riconosciménto dei diritti delle coppie gay»
Milano, circa 500 delegati della CGIL discutono di pensioni e manovre finanziarie del Governo, rimproverando alla Confederazione di presentarsi agli incontri con il Governo senza proposte chiare, e chiedono un Congresso diverso dal precedente per contenuti, procedure e protagonismo dei delegati.
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