Il presidente incaricato, Antonio Maccanico, svolge le consultazioni per la formazione del Governo. Nascono le prime difficoltà: il Polo chiede che il Governo si impegni a varare una riforma istituzionale semipresidenzialista sul modello francese, mentre per il centrosinistra la definizione della riforma istituzionale spetta al Parlamento.
«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 1996 [pp.1-7]
p.1-p.4-Editoriale, Walter Veltroni, I pericoli e le opportunità di questa crisi. La scelta strategica dell’Ulivo;
p.1- Titolo: Maccanico: «Convergenze sulle istituzioni, voglia di far presto». Politici nel governo?
Si del Polo, no del PDS. D'Alema: riforme, niente governissimi;
p.2- Achille Occhetto, Dico si alle riforme ma attenti ai pasticci;
p.3-Pasquale Cascella, Veto di Fini a Dini e Ciampi. L'assalto del Polo ai ministeri minaccia l'intesa; Sulla stampa estera Maccanico è «Mr Fix-it» l’aggiusta-tutto;
p.4-Raffaele Capitani, «Chi ha compiti di governo deve anche poter essere deposto dal Parlamento». Miglio: un presidente ma rovesciabile [intervista a Gianfranco Miglio];
p.5-Giorgio Frasca Polara, Maccanico: «Ora le riforme non si parla di ministri»;
p.6- Silvio Trevisani, «Vedo solo titoli ma chi scrive il libro?». Martinazzoli per una Costituente [intervista a Mino Martinazzoli]; Letizia Paolozzi, Ma il cancellierato alla tedesca piace ancora;
p.7-Walter Dondi, II Professore da Biagi nel primo «compleanno» della coalizione Prodi: l’Italia
ha bisogno dell'Ulivo. «Critico l'intesa ma resto al mio posto»; Giuseppe F. Mennella, Incontro di due ore con i Verdi sulle riforme, dialogo a distanza con il PPI. D'Alema: non ci sarà governo col Polo. Maccanico ha il 50% di possibilità; Stefano Di Michele, Tanti messaggi a Botteghe Oscure, esortazioni e critiche. E «il manifesto» si veste a lutto. Dal popolo dei fax: «Caro Massimo, non è facile»; Bianco: «Il PDS ha sbagliato ma non vuole scaricarci»
«l’Unità», 4 febbraio 1996 [pp.1-6]
p.1-Titolo: Governo non politico: Polo d'accordo. Spunta lo scoglio referendum. «Larghe convergenze». Maccanico è ottimista. Dini saluta: non serve una manovra-bis;
p.1-p.2-Editoriale, Giorgio Napolitano, Non sarà facile quadrare il cerchio;
p.2-Stefano di Michele, «Sinistra, c'e disagio ma guardiamo avanti» [intervista a Vittorio Foa]
p.3- Giorgio Frasca Polara, Maccanico: accordo possibile. Ma sulle riforme AN innesca la mina-referendum; Quando la Bicamerale propose il voto popolare «di conferma»; G.F.P. (Giorgio Frasca Polara), II colloquio col presidente incaricato: «C'e una precondizione...». I progressisti: «Regole certe per il sistema maggioritario»; E In serata Maccanico incontra Amato e sale al Colle;
p.4- II Polo non farà barricate sul referendum chiesto da AN. Berlusconi frena sui ministri politici; Bianco: spero che il presidente ce la faccia; Carlo Brambilla, «Sto alla finestra, il governo partirà senza un no iniziale della Lega». Bossi dà una chance a Maccanico; Bertinotti: è ancora possibile evitare I’intesa; Severe critiche ai protagonisti della crisi. «Maccanico? Resterà, rappresenta poteri forti». Dossetti: no ad ogni presidenzialismo; Ripa di Meana «Dal governo forti rischi per l’ambiente»;
p.5- Fabrizio Rondolino, Le condizioni di D'Alema. «No ai veti e al governissimo»; Raffaele Capitani, Spini: sulle riforme meno esitazioni [intervista a Valdo Spini];
p.6- Bruno Ugolini, Dini: la manovra bis non serve. «Bene Maccanico, ma non rovinate il mio lavoro»; Edgardo Gardumi, Abete resta prudente «All'esecutivo poniamo queste tre condizioni»; Angelo Faccinetto, Cofferati: «Il nuovo governo? Non mi convince»
«La Stampa»
«La Stampa», 3 febbraio 1996 [pp.1-6]
p.1-Titolo: Fini no a Dini e Ciampi. D’Alema: governo di garanzia, con uomini sganciati dai partiti. Maccanico ottimista: «Farò presto». Ma è battaglia sui ministri: tecnici o politici?;
p.1-p.6-Editoriale, Gianni Vattimo, La riforma della paura;
p.2-Fabio Martini, Veti e diffidenze: la delegazione che oggi vedrà Maccanico formata da sei persone. Nell’Ulivo sale il «no» dei cespugli. Bianco: Massimo ci scavalca, Ripa: coalizione in forse; Filippo Ceccarelli, Il tormentone delle Logge; Pierluigi Battista, Processo al segretario: «D’Alema va destituito». Parlato: è un leader senza principi; m.g. (Massimo Gramellini); «Sono solo un povero ferroviere». Necci: io ministro? Non credo proprio. Vogliamo scommettere diecimila lire?; m. t. m. (Maria Teresa Meli), Tremaglia: no al governo- imbroglio. «Se AN vuole appoggiarlo tolgo il disturbo. E in questo caso me ne vado con Di Pietro»;
p.3-Alberto Rapisarda, D’Alema esclude «un esecutivo in cui ci siano tutti i partiti», guerra per le vicepresidenze. Le poltrone, prima grana per Maccanico. Il Polo; nel governo tornino i politici; Augusto Minzolini, La trattativa sulle nomine. “Nessuno vuole tecnici di area». Berlusconi: non si rompe l’intesa sui nomi; Maria Teresa Meli, Ruggine fra i Poli. Il Cavaliere si rassegna al «sacrificio» di Letta;
p.4-r. m., Il leader dell’Ulivo parla del suo futuro da Biagi a «Il Fatto» dopo il grande freddo con Massimo D’Alema. Prodi: pullman fermo? Più potente. «Ho paura che l’accordo non raggiunga l’obiettivo» [intervista con Romano Prodi]; Maurizio Tropeano, Bossi: Maccanico? Io vado a Mantova; Luciano Borghesan, Bianco: ma D’Alema non è stato corretto; Veltroni: all’Unità nessuna rivolta [lettera di Walter Veltroni];
p.5-Cesare Martinetti, Inchiesta. L’accordo spacca i pidiessini. Viaggio alla base della Quercia e di AN dopo il Grande Patto tra PDS, forzisti ed ex missini. E l’operaio-spot non ci sta. «La fabbrica non vuole papocchi»; (Ansa), Pro e contro via fax; Massimo Gramellini, Le paure della destra. AN. che fatica digerire la Quercia. «Se s’ha da fare, si faccia, ma che duri poco»
«La Stampa», 4 febbraio 1996 [pp.1-6]
p.1-Titolo: Su ministri e «garanti» nel governo è ancora scontro tra Polo e centro-sinistra. Maccanico: «Decido in sette giorni». Ma sul presidenzialismo Fini vuole il referendum;
p.1-p.6-Editoriale, Sergio Romano, L’accordo raggiinto nell’ombra;
p.2- Enzo Bacarani, Un consiglio a Maccanico: pretenda accordi specifici, latrimenti cadrà. Dini: «Salvate il mio lavoro». «non serve una manovra aggiuntiva». E D’Antoni bacia l’ex premier; Ugo Bertone, Il Carroccio a Mantova. Bossi: resto alla finestra ma come un carabiniere;
p.3- Alberto Rapisarda, Il ruolo dei «garanti» e il «doppio referendum» ostacolano la strada del presidente incaricato. Dal Polo «imboscate» per Maccanico. Ma Berlusconi frena i partner. D’Alema: ancora difficoltà; Augusto Minzolini, Braccio di ferro. «Gianfranco, non ti capisco». Il Cavaliere e Fini si parlano sui giornali; Raffaella Silipo, Satira e insulti. Vauro: Massimo cane al guinzaglio di Silvio;
p.4-Cesare Martinetti, Inchiesta. L’accordo spacca i pidiessini. Viaggio nella base della Quercia dopo il Grande Patto: alla sezione del Gratosoglio di Milano. «La verità? Abbiamo paura». «Nelle urne col Polo non la spuntiamo»;
p.5- Maria Teresa Meli, Da AN un nuovo ostacolo per Maccanico: il voto popolare su due proposte di presidenzialismo. La Quercia: il doppio referendum? Mai. Bassanini: quello di Fini è plebiscitarismo bello e buono; Massimo Gramellini, I militanti via antenna. Ulivo, buonismo in onde medie. D’Alema a Italia Radio: dov’è il dissenso?
«La Stampa», 5 febbraio 1996 [pp.1-3-p.5]
p.1- Titolo: Casini: chi entra nel governo s’impegni a non candidarsi alle elezioni. Primi scogli per Maccanico. D’Alema insiste su Dini, veto di AN;
p.1-p.3-Paolo Guzzanti, Trattativa in salotto. Grandi manovre al terzo piano. I vip sfilano in casa del premier incaricato;
p.2-Ugo Bertone, Oggi confronto col presidente incaricato, mentre i dissidenti s’incontrano per dare battaglia (forse c’è Trentin). I sindacati: patto per il lavoro. Ma il leader UIL anticipa il vertice con Maccanico; r. i., Il portavoce di Di Pietro. «Nonostante tutto, Tonino riceve migliaia di fax di gente che lo vorrebbe in politica». «Maccanico riporti la legalità». Veltri: non solo riforme costituzionali; m. tor., La sinistra spaccata. E Del Buono ironizza su Gallipoli: ha un posto nella storia d’Italia. Pintor: D’Alema, non sei re Mida. Il «popolo dei fax» si scatena su «manifesto» e «Liberazione»;
p.3- Alberto Rapisarda, Riprende quota l’ipotesi di due vicepremier: Napolitano per il centro-sinistra, Letta per il Polo. Maccanico in salita, guerra sui nomi. E Fini insiste: no a Dini, sì al doppio referendum;
p.5- r. mas., Dini candidato «difficile» per almeno due poltrone. Un posto sicuro per Lorenzo Necci. Nel totoministri rispuntano i «tecnici». I «cespugli» dei due Poli adesso bocciano i politici; Raffaella Silipo, Destra e vecchi miti. AN: la lezione di Almirante per rifare la Costituzione; Fabio Martini, La madre nobile. “Il mio Giorgio resta il meglio”. Donna Assunta: Fini non ha patito abbastanza [intervista a Assunta Stramandinoli vedova Almirante]
«La Stampa», 6 febbraio 1996 [pp.1-4]
p.1-Titolo: Cofferati: resto molto scettico. D’Alema: fatto il governo si va al Congresso del PDS. Per Maccanico le spine dei sindacati. Agnelli: pagare subito il biglietto per l’Europa;
pp.1-2- Editoriale, Mario Deaglio, Economia serve un segnale;
p.2- m. zat. (Marco Zatterin), «Il Paese ha le spalle abbastanza larghe per sopportare un nuovo sforzo». Agnelli: Maccanico ce la farà». Ma il governo deve pensare subito a come risanare i conti dello Stato; Bossi. «È lo scenario di Weimar»; Filippo Ceccarelli, Diario della crisi. Brivido in politica con la regola del tre; Marco Zatterin, Il commissario dell’Unione. L’allarme di Monti «Non solo riforme» [intervista a Mario Monti];
p.3-Alberto Rapisarda, Il leader della destra: «Berlusconi non deve dimenticare che dentro il Polo ci sono anche i partiti». Fini punta i piedi, impasse per il governo. AN: il veto su Dini? È la quinta colonna di D’Alema; (Adn Kronos), Pannella insiste per il no. «Scalfaro – Maccanico, tandem temibile»; Massimo Giannini, Le spine di Maccanico. «Il Cinese» gela gli entusiasmi. Cofferati: parole chiare sull’economia;
p.4- Fabio Martini, Sul segretario i fulmini dei «grandi vecchi» e di una parte della CGIL: «il dissenso non mi fa paura». Sotto la Quercia esplode la fronda. E D’Alema: se si fa il governo, subito il Congresso; f. mar. (Fabio Martini), L’ex-comunista all’attacco. «Il PDS come il PSI di Craxi». Macaluso: non c’è vita democratica; (Adn Kronos), Nuova rivista. «Le ragioni del socialismo»
«La Stampa», 7 febbraio 1996 [pp.1-3-p.5]
p.1-Titolo: Maccanico riferisce a Scalfaro: «Indietro non torno». Berlusconi: «Deve prevalere il senso di responsabilità». Riforme, braccio di ferro Fini- D’Alema. AN vuole garanzie dal premier, il PDS: no, deciderà il Parlamento;
p.2-ma. gr. (Massimo Gramellini); «Più donne nell’esecutivo». Spuntano i nomi della Moratti e di Ida Magli. Veti incrociati, totoministri in tilt. La destra minaccia di candidare Mancuso; Il Totoministri [scheda]; Umberto Agnelli. «Il governo dia priorità all’Europa»;
p.3-Alberto Rapisarda, «Deciderò entro il weekend». Berlusconi: ci vuole senso di responsabilità. Maccanico: non torno indietro. Ma si inasprisce il duello tra Fini e D’Alema; Maria Teresa Meli, Il nervosismo della destra. E Gianfranco si fa colomba «Lascio ad altri la rottura»; m. t.m. (Maria Teresa Meli), Il veterano della Fiamma. L’ex ardito non si scandalizza. Baghino: ormai contano solo gli interessi;
p.5-Fabio Martini, Il leader del PDS costretto a «frenare» nella mediazione col centro-destra sul presidenzialismo. D’Alema fa il duro: Fini deve arrendersi. In trincea per arginare i malumori della sinistra spaccata; Pierluigi Battista, La rivolta via fax. «Così perdiamo l’anima». Contronatura l’intesa con la destra; Raffaella Silipo, L’ex leader comunista. Natta: non sono convinto. «Ma non voglio demonizzare D’Alema»
«La Stampa», 8 febbraio 1996 [pp.1-3-p.6]
p.1-Titolo: Tasse, lo Stato pagherà i rimborsi ai contribuenti con Buoni del Tesoro. Maccanico alla stretta finale. «Prodi vicepremier», ma il leader dell’Ulivo dice no;
p.1-p.6 –Editoriale, Filippo Ceccarelli, L’impossibile Cencelli dei tecnici;
p.2-ma. gra. (Massimo Gramellini), Cresce la candidatura di Sartori alle Riforme. Agnelli verso gli Esteri, spiraglio per Dini al Tesoro. Prodi. Non sarò il vice di Maccanico. Ma al governo propone il suo «secondo» Veltroni; Fabio Martini, Clemente Mastella. «Ciampi, Dini, Maccanico. Tornano tutti, e noi no?» [intervista a Clemente Mastella]; g. tib., Le donne di Vespa. La Venier di nuovo da Silvio. Il Cavaliere: con il PDS un documento d’intesa;
p.3-Alberto Rapisarda, Il leader di AN vero ostacolo al varo del nuovo governo. Bossi promette l’astensione. D’Alema chiede aiuto a Berlusconi. «Conferma le riforme, perché Fini vuole le elezioni»; r.i., Confindustria «Via libera a Maccanico; Augusto Minzolini, Telefono rosso tra i due leader. «Tornare indietro? Sarebbe un massacro per tutti»; r. sil. (Raffaella Silipo), Bertinotti in TV: sono nonno. «Ma dovrei essere con la madre, non qui»
«La Stampa», 9 febbraio 1996 [pp.1-5]
p.1-Titolo: Il capo di AN: semipresidenzialismo nel programma o niente accordo. Dini vicepremier? Maccanico a un passo dall’intesa. Forse domani i ministri, ma Fini non ci sta;
pp.1-2-Editoriale, Marcello Sorgi, La fine della rivoluzione;
p.2- ma. gr. (Massimo Gramellini), L’ex presidente del Consiglio affiancherebbe Gianni Letta come garante politico del governo. La Agnelli: gli Esteri o me ne vado; r. i., L’Avvocato: «Sì a Maccanico ha le spalle larghe»; Fabio Martini, Gli ultimi appelli. D’Alema stringe al petto il PPI. «Adeguatevi, l’accordo va difeso»; Sartori: «I popolari? Sono 24 gatti»; r.i., A «Tempo Reale». Presidenzialismo. È scontro tra Fini e Salvi; (Ansa), Scontro nel PDS. Occhetto polemico: la Seconda Repubblica nasce sull’inciucio;
p.3- Alberto Rapisarda, Il presidente incaricato è fiducioso, forse già domani o lunedì la lista dei nuovi ministri. Maccanico: sto pedalando in pianura. L’intesa pare vicina, ma AN rischia di spaccare l’Ulivo; Maria Teresa Meli, Fini: io la vedo molto brutta. «Siamo in una situazione kafkiana per questo blocco il compromesso» [intervista a Gianfranco Fini]; Augusto Minzolini, Le divisioni nel Polo. Il Cavaliere ha voglia di Blitz. Tatarella: attenti che chiude da solo;
p.5-g. l., La strategia del Professore. «Ecco perché ho detto no a Maccanico e al PDS. Prodi: caro D’Alema l’Ulivo vira al Centro; Pierluigi Battista, Un padre conteso. Popolari contro Liberal. «Non toccateci Sturzo»
«Il Foglio»
«Il Foglio», 6 febbraio 1996 [pp.1-3]
p.1-Massoneria e politica. La vecchia Chiesa laica dei liberi pensatori si riaffaccia sulla scena. Mai tanti tecnici e funzionari hanno occupato i gangli della vita pubblica. Una tradizione rimessa a nuovo. Cadono antichi pudori; Il governo. Maccanico: le cose da fare. Debito, tasse, nomine, grandi affari, Europa;
p.2-Marco Pannella, Perché dico «no» a Maccanico (e al tandem con Scalfaro) [lettera al direttore];
p.3- Editoriale, I Padri Ricostituenti; Come Fazio ha difeso il potere di Bankitalia. Una guida autorevole, una liturgia da iniziati, un partito trasversale, una cultura, uno stile
«Il Foglio», 7 febbraio 1996 [p.1]
Sinistra sindacale. Perché e come nasce una opposizione sociale al governo Maccanico. Dopo l’alto protettorato CGIL su Dini, ora si salda un patto antigoverno di comunisti, cristiani e sindacalisti. Le inquietudini di Cofferati; D’Alema & Berlusconi. Esecutivo in difficoltà, ministeri senza candidati. Lamberto Dini sempre più in rotta con gli ex amici di Forza Italia
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