XIII Legislatura - I governo Dalema
XIII Legislatura - 1996-2001
I Governo D'Alema
21 ottobre 1998-22 dicembre 1999
1998-10-15
L’incarico a Massimo D’Alema
- L’incarico a Massimo D’Alema
1998-10-15
Nella riunione dei capigruppo dell'Ulivo Romano Prodi propone per l'incarico Massimo D'Alema nella convinzione che il segretario DS possa portare aventi il progetto che ha cercato di realizzare per tutta la restante legislatura. Il 16 ottobre il presidente della Repubblica, dopo le consultazioni, conferisce a Massimo D’Alema l’incarico di verificare l’esistenza di una maggioranza di Governo, l’incarico pieno per la formazione del Governo avverrà il 19 ottobre.
«l'Unità»
«l’Unità», 16 ottobre 1998 [pp.1-7]
p.1- Titolo: L’Ulivo unito candida D’Alema premier. «Commozione per la proposta di Prodi». L’UDR: sì solo se è una nuova maggioranza;
pp.1-2- Giuseppe Caldarola, Un’occasione storica e una via stretta;
p.3- Roberto Roscani, Palazzo Chigi, l’Ulivo punta su D’Alema. Prodi rinuncia, il leader della Quercia verso l’incarico. Cossiga alza il prezzo; Massimo D’Alema premier dicono di lui; Luana Benini, E il Professore riprende il pullman. «Volevano che uccidessi l’Ulivo. Mi rifiuto e ricomincerò»;
p.4- Vincenzo Vasile, Scalfaro avvisa i partiti: ultima spiaggia. Senza una «maggioranza politica» il Quirinale vede le urne anticipate; Oreste Pivetta, L’annuncio della Lega. Il no del Carroccio
«Voteremo contro»; Vladimiro Frulletti, E il Polo spiazzato invoca le elezioni. Summit del centrodestra: «Sì solo a un esecutivo di garanzia»;
p.5- Morena Pivetti, Botteghe oscure, il giorno dell’attesa. D’Alema cerca «maggioranze solide» e punta all’astensione di Cossiga; Nicola Fano, Il Presidente candidato esordisce con la bioetica; E Minniti nella crisi si vestì da ambasciatore; Da Savona a Nesi, vola il totoministri. Un «reggente» a capo della Quercia fino al Congresso?; Occhetto: «Se passa l’UDR non voterò questo Governo»;
p.6- Giampiero Rossi, Cossutta lancia il suo partito. «Pronti a governare»; Rifondazione non ha più gruppo per andare alle consultazioni. I «Comunisti italiani» invece sì; Nuccio Ciconte, Bertinotti: «L’appoggio di RC senza questa Finanziaria» [intervista a Fausto Bertinotti];
p.7- Ro. La., L’altalena di Cossiga. Mastella spinge per il sì a D’Alema; Rosanna Lampugnani, PPI in affanno per l’operazione UDR. Marini: «Devono entrare anche loro». E alla Nunziatura il Picconatore cerca l’accordo con i popolari
«La Stampa»
«La Stampa», 16 ottobre 1998 [pp.1-3-pp.5-6-p.8]
p.1- Titolo: Designato dall’Ulivo, consultazioni al Quirinale: l’incarico di Scalfaro solo se si troverà una maggioranza. In campo D’Alema, ma l’arbitro è Cossiga. Il leader DS a caccia di voti;
p.1-p.8- Editoriale, Luigi La Spina, Per piacere bandiere rosse, no;
p.1-p.3- Augusto Minzolini, Chi entra. «Rischio, per salvare la sinistra». La sfida del leader. Marini: non bruciamolo;
p.1-p.5- Filippo Ceccarelli, Chi esce. La mortadella, la bicicletta, la grande famiglia: un repertorio che non esclude il ritorno. Che cosa resta dei 900 giorni di Prodi;
pp.2-3- Titolo: Il premier rinuncia: non potevo distruggere la coalizione che guidavo. L’Ulivo e Cossutta indicano il segretario dei DS, ma il Carroccio dice no;
p.2- Alberto Rapisarda, Prodi lascia, ci prova D’Alema. Oggi l’incarico da Scalfaro, decisivi i voti di Cossiga; Pino Corrias, Il segretario di Rifondazione. Bertinotti: con Massimo adesso si può trattare [intervista a Fausto Bertinotti];
p.3- Raffaella Silipo, La staffetta. Venti giorni di voci e smentite; Le possibili maggioranze di D’Alema (grafico); Guido Tiberga, Foa: non ha le bandiere rosse. «Il passato nel PCI? Nessuno se lo ricorda» [intervista a Vittorio Foa];
p.5- Fabio Martini, Un’ascesa costante costruita anche con i contatti al di fuori della sinistra: da Bernabei ai salotti. La tela di ragno di D’Alema. Lo strano partito trasversale del segretario;
p.6- r.i., Summit in via del Plebiscito, poi solo un laconico comunicato al termine dei colloqui con Scalfaro. Il Polo ripete il suo no: andiamo a votare; Maria Grazia Bruzzone, Il sì di Cossutta, «Non più desistenza. Anche noi al governo»; ant. ram (Antonella Rampino), La strategia dei centristi. Cossiga tiene tutti sulla corda. L’UDR: prima vediamo cosa ci offrono
«La Stampa», 17 ottobre 1998 [pp.1-3-pp.5-8]
p.1- Titolo: Scalfaro: maggioranza possibile, ma serve prudenza. Semaforo verde dall’UDR ai cossuttiani. Accordo D’Alema-Cossiga, via all’incarico. «La guerra fredda è finita». E il senatore a vita dice sì;
pp.1-2- Paolo Guzzanti, Il Tessitore. «È finita la guerra fredda». Ecco la chiave della svolta;
p.1-p.6- Editoriale, Gad Lerner, Si ricordi che la sinistra è minoranza;
p.1-p.5- Augusto Minzolini, Dieci lunghissime ore; Maurizio Molinari, Berlusconi annuncia per domani una iniziativa clamorosa a Roma. Il Polo in trincea: è una truffa. Ma il segretario DS offre il dialogo;
p.1-p.7- Filippo Ceccarelli, Il leader «Scomunista»;
p.1-p.8- Pierluigi Battista, Digerire quella «K»;
p.2- Alberto Rapisarda, Sì di Cossiga, incarico a D’Alema. Da oggi le consultazioni, lunedì al Quirinale; Da Prodi a D’Alema (crono); Maria Grazia Bruzzone, «Intoccabili» solo Ciampi e Dini. Due ministri per Cossutta, 3 all’UDR. Gli interni al PPI?;
p.3- Vizi e virtù del designato (scheda); Luigi La Spina, Personaggio. Radiografia di un leader. Massimo, un «politico di professione». Vademecum per imparare a conoscere il quasi- premier; Il taccuino della crisi. Le Monde: fine del tabù. L’Economist: dramma-farsa. Pieroni: Cavaliere come Berisha. Bertinotti non molla;
p.5- (AdnKronos), Rebuffa. «Niente atti eversivi»; p.cor. (Pino Corrias), «Il ri-ribaltone è servito», Dell’Utri: in giro vedi tanti traditori [intervista a Marcello Dell’Utri];
p.6- Cesare Marinotti, Bologna: restiamo sobri. Non ci saranno bandiere rosse al vento»; Mario Baudino, E Mirafiori fa fina di nulla. I dubbi su Cossiga «rovinano la festa»;
p.7- Fabio Martini, Sul quotidiano Avvenire dure critiche all’«esponente ex comunista»: «La via più disinvolta per il potere. Il Vaticano tenta di stoppare D’Alema. Ma i cattolici di PPI e UDR cercano di mediare;
p.8- Raffaello Masci, «Proceda, e faccia in fretta». Confindustria e sindacati «Basta con gli schieramenti»
1998-10-19
Il 19 ottobre il presidente della Repubblica conferisce l’incarico pieno a Massimo D’Alema che avvia le consultazioni con le forze politiche. Dura polemica del quotidiano del Vaticano «l’Osservatore Romano» sulla possibilità di un Governo guidato da un post comunista. Una polemica che si smorzerà in seguito alla visita di Giovanni Paolo II al Quirinale, occasione in cui Oscar Luigi Scalfaro difenderà la laicità dello Stato. Contro la formazione del nuovo esecutivo il Polo che criticando le scelte del capo dello Stato chiede nuove elezioni. Il 20 ottobre la Direzione dei DS tenendo conto del nuovo ruolo di D’Alema, avanza la proposta di affidare la segreteria a Walter Veltroni che lascia il ministero della Cultura. La proposta dovrà essere approvata dall’Assemblea congressuale del partito. La sera del 20 ottobre D’Alema presenta la lista dei ministri al presidente della Repubblica.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 18 ottobre 1998 [pp.1-6-p.10]
p.1- Titolo: Il ministro: non mi avete difeso dai veti di Cossiga. Il leader PC: il Quirinale temeva la svolta a destra. Caso Ciampi, una mina per D’Alema. Gaffe di Cossutta su Scalfaro, il Polo insorge;
p.1-p.10- Editoriale, Barbara Spinelli, La poltica dei complici;
p.1-p.3- Filippo Ceccarelli, Il gran rifiuto;
p.2- Alberto Rapisarda, Domani vede Berlusconi, poi UDR e Comunisti. E Ciampi, dopo gli attacchi, vuole garanzie. D’Alema va avanti, scoppia il «caso Quirinale». Riforme, potrebbe arrivare il ministero; (Ansa), Andreotti «Il mio voto favorevole»; Pino Corrias, La gaffe sul Colle. «Scalfaro temeva la destra». Cossutta attacca, poi si pente; Maria Grazia Bruzzone, Esplode la rabbia del Polo «Gestione inquietante della crisi»;
p.3- Raffaello Masci, Dini e Andreatta candidati alla successione. Il PPI vuole il vicepremier: Veltroni verso la Farnesina. Un’ombra sul Governo: Ciampi se ne va. Lite sugli attacchi di Cossiga; Il superministro (scheda); Il toto ministri (scheda); Fabio Martini, Il segretario dell’UDR. Mastella: il nostro dissenso non era una ghigliottina [intervista a Clemente Mastella];
p.4- Ugo Bertone, Il leader Confindustria raffreda la polemica sulle pensioni, la CGIL spinge per la Finanziaria. Fossa: giudicheremo D’Alema dai fatti. Mediazione dei DS sulle 35 ore: la parola ai contratti; r. int., «Risali sul pullman, ti serve l’esercito». Di Pietro a Prodi: ti aspetto con il mio camper;
p.5- Carlo Bastasin, «Italia e Germania hanno potuto cambiare Governo evitando turbolenze monetarie». «È l’Europa l’àncora della stabilità». Padoa Schioppa: proseguire nel risanamento dei bilanci [intervista a Tommaso Padoa Schioppa];
p.6- Marco Tosatti, Attacco dell’Osservatore Romano. Il vescovo di Foggia «scomunica» l’UDR. Il Vaticano grida allo scandalo «Scelto un uomo dell’apparato dell’ex PCI»; Lorenzo Mondo, Della fatica d’ingoiare rospi; Il taccuino della crisi; Cesare Martinetti, La sinistra divisa. Migliaia di «fedeli» di Rifondazione a Roma. Sberleffi a Cossutta. Bertinotti, la sfida della piazza. «Cambino la Finanziaria e rientreremo in gioco»
«La Stampa», 19 ottobre 1998 [pp.1-5-p.10]
p.1- Titolo: Ministeri: no di Di Pietro, forse Amato alle Riforme, la Jervolino all’Interno, Bassolino al Mezzogiorno. D’Alema al traguardo, Ciampi dice sì. Il Polo attacca Scalfaro e chiede un’Assemblea costituente; Nuovo Governo. I ministri possibili (scheda);
p.1-p.10- Editoriale, Edmondo Berselli, Se Fini strizza l’occhio;
pp.1-2- Augusto Minzolini, La pacificazione;
p.2- Alberto Rapisarda, Cossiga si scusa col superministro. Il premier incaricato pronto ad annunciare l’elenco. D’Alema riconquista Ciampi, Governo al via. Totoministri: una donna al Viminale e Amato per le riforme; Fabio Martini, Verso un Centro «aperto». Per ora un cartello PPI- UDR-RI. Poi anche Di Petro e i sindaci;
p.3- Flavia Amabile, Berlusconi: «Colpo basso alla democrazia». Contro Scalfaro già una richiesta di impeachment. Super-offensiva del Polo contro il Quirinale. «Niente dimissioni ma una battaglia per le riforme»; Paolo Guzzanti, Le correnti della destra. «L’arbitro falsa la partita». Il Cavaliere: sta giocando per gli altri;
p.4-Cesare Martinetti, «Ma non darò pugnale alla schiena al leader della Quercia». Di Pietro: ho detto di no a una poltrona di ministro; (Ansa), Prodi «Lascio senza tristezza e rimpianti»; Filippo Ceccarelli, A Palazzo Chigi ma toccando ferro;
p.5- Guido Tiberga, Domani il Papa in visita ufficiale da Scalfaro. Buttiglione: noi garanti dei valori cattolici. «L’Osservatore? Un giornale straniero». D’Alema: «Le critiche? Io devo trovare una maggioranza»; Giuseppe Sangiorgio, «La Lega, una forza di Governo». Bossi: ma per ora saremo all’opposizione; Giovanni Cerruti, Lo stato dei rapporti fra il Senatùr e il premier incaricato. Il Barbaro e l’Aquilotto;
«La Stampa», 20 ottobre 1998 [pp.1-3-pp.5-6]
p.1-Titolo: Nel programma: restituzione dell’Eurotassa, 35 ore, parità scolastica. Mancino e Violante difendono Scalfaro. «La maggioranza c’è», via libera a D’Alema. Caso giustizia: costretto a dimettersi dopo 48 ore il presidente ANM;
p.1-p.3- Editoriale, La solita guerra di poltrone;
pp.2-3- Titolo: Ulivo, UDR e Cossutta raggiungono l’intesa, Scalfaro gli ha dato l’incarico pieno: forse il Governo a Montecitorio prima di sabato. Confermata la restituzione dell’Eurotassa;
p.2- Alberto Rapisarda, D’Alema trova la maggioranza. C’è accordo sul programma, oggi i ministri; (Ansa),; Fabio Martini, Il presidente di AN. «Perché Cossiga fallirà». Fini: non ci metteranno nell’angolo [intervista a Gianfranco Fini];
pp.2-3- g. tib. (Guido Tiberga), Berlusconi: è un Governo abusivo. Violante e Mancino difendono il Quirinale;
p.3- Così il Governo D’Alema alle Camere (grafici); Il programma del Governo D’Alema (scheda); Maria Grazia Bruzzone, Ministri, lady Moratti dice no. Tre posti all’UDR, la Salvato si ritira;
p.5- Giovanni Bianconi, Il presidente dell’ANM, eletto sabato, lascia dopo i giudizi azzardati sui possibili ministri. Bufera su Almerighi, dimissioni lampo. «Non voglio imbarazzi o strumentalizzazioni»; Borelli «Niente pareri sul ministro»; Chiara Beria di Argentine, Clamorosa invasione di campo; Fabio Poletti, Il numero due del pool. «Il guardasigilli? Meglio politico». D’Ambrosio: dovrà riformare la giustizia [intervista a Gerardo Chiaromonte]; Taccuino della crisi;
p.6-Cesare Martinetti, Summit con D’Alema a Botteghe Oscure. L’elezione tra una decina di giorni all’Assemblea congressuale. A Veltroni la segreteria della Quercia. Placati i malumori ulivisti; Filippo Ceccarelli, Il vicepremier dimenticò persino il nome dei DS che sta per guidare. Walter, un leader anti-partito
«La Stampa», 21 ottobre 1998 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Wojtyla: tutelare famiglia e scuola. Scalfaro al Papa «Lo Stato è laico»;
p.1-p.3- Paolo Guzzanti, La storia e i sussurri;
pp.2-3- Titolo: Durante la visita di Giovanni Paolo II al Quirinale l’accorato appello per la famiglia, la difesa della vita e la parità scolastica. Imbarazzo dopo le polemiche; Fotocronaca di una giornata storica;
p.2- Marco Tosatti, «Governare è responsabilità nostra». Scalfaro difende la laicità dello Stato davanti al Papa; Flavia Amabile, Il sindaco filosofo. Cacciari: il vero problema? Finanziare la scuola privata [intervista a Massimo Cacciari];
p.3- Scalfaro e la Chiesa; Giovanni Paolo II e l’Italia; Mario Tortello, Black out dell’Osservatore. Il giornale vaticano non cita il premier
1998-10-21
I Governo D’Alema -21 ottobre 1998-22 dicembre 1999
- I Governo D’Alema -21 ottobre 1998-22 dicembre 1999
1998-10-21
Il primo Governo D’Alema giura davanti al presidente della Repubblica. Il giorno dopo si presenta alla Camera per la fiducia. Il governo è formato da 25 ministri, di cui 6 donne. Per la prima volta il ministero dell’Interno sarà guidato da una donna. Presenti tre ex presidenti del Consiglio, Amato, Dini e Ciampi. 10 ministri del governo Prodi sono riconfermati. La maggioranza è composta dai partiti dell’Ulivo, dai Comunisti italiani e dall’UDR.
Composizione del Primo Governo D’Alema.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 22 ottobre 1998 [pp.1-2-p.10-p.13]
p.1- Titolo: Via al governo D’Alema. Venticinque ministri, sei donne, tredici sono i volti nuovi
Il premier: «Squadra forte ed equilibrata». Domani la fiducia; Il nuovo governo (composizione);
pp.1-2- Editoriale, Paolo Gambescia, Nell’interesse del Paese
«l’Unità», 22 ottobre 1998 [pp.3-13]
p.3- Bruno Miserendino, D’Alema: «Governo equilibrato e forte». «Ce l’ho messa tutta, ora ci giudicheranno i cittadini». All’Ulivo: aiutatemi; Già domani la fiducia alla Camera; Marcella Ciarnelli, La cerimonia fra scongiuri e sorrisi. Corni anti-jella al giuramento, e Melandri scappa via per la poppata;
p.4- Paola Soave, In squadra giocano tre ex premier. Sono Amato, Ciampi e Dini. Dodici ministri provengono dal governo Prodi; E ora D’Alema sta preparando il suo staff;
p.5- Morena Pivetti, Sei ministre, record italiano. Per la prima volta l’Interno sarà retto da una donna; Roberto Weber, Sull’onda dell’effetto «nuovo ruolo» sale la fiducia in Massimo D’Alema;
p.6- Rosanna Lampugnani, «Io, prima donna nel regno degli uomini». Jervolino agli Interni nonostante i pregiudizi: «L’importante è la pari dignità di ruolo» [intervista a Rosa Russo Jervolino]; Gianni Cipriani, Il Viminale accoglie la ministra. «Quello che conta è la stabilità»; La lettera. Emma Bonino scrive a D’Alema: «Il mio no una decisione sofferta»;
p.7- Luana Benini, È scontro sul Guardasigilli comunista. Diliberto: «Farò parlare solo i fatti». Ma il Polo è già sul piede di guerra; Antonio Cipriani, Magistrati prudenti: «Vedremo il programma»; Giuliano Campocelatro, «Speriamo che Cossiga non sia un Bertinotti di destra». L’astronoma Hack, Ronchey e Ferrarotti d’accordo: l’alleanza con l’UDR presenta dei rischi;
p.8- G.C., Confindustria apre al nuovo esecutivo. Fossa: «C’è continuità». Agnelli: «Ho qualche dubbio, ma voterò la fiducia»; Roberto Giovannini, Per l’economia la carica dei «confermati». Ciampi, Visco e Bersani restano ai loro posti: in agenda l’Euro e le riforme;
p.9-Fernanda Alvaro, Bassolino: «Per il lavoro servono fatti». Il nuovo ministro: Welfare da riformare, occorre una riflessione per salvare l’Ulivo; Chi si occuperà del Mezzogiorno?; Mario Riccio, Brindisi e applausi a Napoli. Ma il Polo chiede le dimissioni;
p.10- Raffaele Capitani, Prodi: «Col PPI ma per rilanciare il 21 aprile». Ieri l’addio tra gli applausi a Palazzo Chigi. E oggi a Roma per votare la fiducia; Luigi Quaranta, Salvato senza ministero abbandona Cossutta; «Grazie della solidarietà». Il premier a Napolitano: «Lezione di stile»;
p.11- Pier Francesco Bellini, «Ma ora ci giochiamo proprio tutto...». La «sobria allegria» del popolo della sinistra nella giornata attesa da anni;
p.12- Roberto Roscani, Veltroni: «Un partito aperto e moderno». Il giorno dell’addio a Palazzo Chigi: «Governo D’Alema nel segno della novità»; M.D.G., Buffo: «In questo esecutivo due strategie opposte» [inter vista a Gloria Buffo]; N.C., Senatori Ds polemici: «Perché nessun ministero?». Zani «amareggiato» con D’Alema: «Non cerco notorietà ai margini del leader»;
p.13- Paola Sacchi, La rabbia del Polo: «Ostruzionismo». Duecentoundici iscritti a parlare alla Camera. Fini: «Siamo al Cencelli»; Stefano Di Michele, La destra sprofonda nel caos «È vero, ormai siamo allo psicodramma»; Giorgio Frasca Polara, Buttiglione: «Ma la Chiesa puntava su di me...» [intervista a Rocco Buttiglione]
1998-10-21
Si insedia il Governo presieduto da Massimo D’Alema sostenuto da Democratici di sinistra, Partito popolare italiano, Unione democratica per la Repubblica, Rinnovamento italiano, Federazione dei Verdi, Partito dei Comunisti italiani, Socialisti democratici italiani, Indipendenti. Vicepresidente Sergio Mattarella. Per la prima volta un Governo presieduto da un ex comunista. 25 ministri, 5 più del governo Prodi, di cui 2 ai Verdi, due ai Comunisti italiani, un socialista, sette diessini, tre all’ UDR, due a Rinnovamento, sei ai popolari, tre indipendenti. Presenti tre ex presidenti del Consiglio: Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini. Nel Governo 6 ministri donne, per la prima volta il ministero dell’Interno è assegnato ad una donna Rosa Russo Jervolino. Fa discutere il ministero della Giustizia assegnato a Oliviero Diliberto dei Comunisti italiani. Per accontentare tutte le forze della maggioranza sale a 56 il numero dei sottosegretari, 22 DS, 11 PPI, 9 UDR, 5 Rinnovamento Italiano, 3 Verdi, 3 PCDI, 1 SDI, 2 indipendenti
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 22 ottobre 1998 [p.1-pp.3-13]
p.1- Titolo: Via al Governo D’Alema. Venticinque ministri, sei donne, tredici sono i volti nuovi. Il premier: «Squadra forte ed equilibrata». Domani la fiducia; Il nuovo Governo (composizione);
pp.1-2-Editoriale, Paolo Gambescia, Nell’interesse del Paese;
p.1-p.10- Giorgio Napolitano, Nel segno della continuità;
p.1-p.12- Letizia Paolozzi, Se il politico non è più macho;
p.3- Bruno Miserendino, D’Alema: «Governo equilibrato e forte». «Ce l’ho messa tutta, ora ci giudicheranno i cittadini». All’Ulivo: aiutatemi; Già domani la fiducia della Camera; Marcella Ciarnelli, La cerimonia fra scongiuri e sorrisi. Corni anti-jella al giuramento, e Melandri scappa via per la poppata;
p.4- Paola Soave, In squadra giocano tre ex premier. Sono Amato, Ciampi e Dini. Dodici ministri provengono dal governo Prodi; E ora D’Alema sta preparando il suo staff;
p.5- Morena Pivetti, Sei ministre, record italiano. Per la prima volta l’Interno sarà retto da una donna; Così all’estero (scheda); Roberto Weber, Sull’onda dell’effetto «nuovo ruolo»
sale la fiducia in Massimo D’Alema;
p.6- Rosanna Lampugnani, «Io, prima donna nel regno degli uomini». Jervolino agli Interni nonostante i pregiudizi: «L’importante è la pari dignità di ruolo» [intervista a Rosa Russo Jervolino]; Susanna Ripamonti, Le richieste dei sindaci: riforme subito; Gianni Cipriani, Il Viminale accoglie la ministra. «Quello che conta è la stabilità»; Emma Bonino scrive a D’Alema: «Il mio no una decisione sofferta»;
p.7- Luana Benini, È scontro sul Guardasigilli comunista. Diliberto: «Farò parlare solo i fatti». Ma il Polo è già sul piede di guerra; Antonio Cipriani, Magistrati prudenti: «Vedremo il programma»; Giuliano Capecelatro, «Speriamo che Cossiga non sia un Bertinotti di destra»
L’astronoma Hack, Ronchey e Ferrarotti d’accordo: l’alleanza con l’UDR presenta dei rischi;
p.8- G.C., Confindustria apre al nuovo esecutivo. Fossa: «C’è continuità». Agnelli: «Ho qualche dubbio, ma voterò la fiducia»; Roberto Giovannini, Per l’economia la carica dei «confermati»
Ciampi, Visco e Bersani restano ai loro posti: in agenda l’Euro e le riforme;
p.9- Fernanda Alvaro, Bassolino: «Per il lavoro servono fatti». Il nuovo ministro: Welfare da riformare, occorre una riflessione per salvare l’Ulivo [intervista a Antonio Bassolino]; Chi si occuperà del Mezzogiorno?; Brindisi e applausi a Napoli. Ma il Polo chiede le dimissioni;
p.10- Raffaele Capitani, Prodi: «Col PPI ma per rilanciare il 21 aprile». Ieri l’addio tra gli applausi a Palazzo Chigi. E oggi a Roma per votare la fiducia; Luigi Quaranta, Salvato senza ministero abbandona Cossutta; «Grazie della solidarietà». Il premier a Napolitano: «Lezione di stile»;
p.11- Pier Francesco Bellini, «Ma ora ci giochiamo proprio tutto...». La «sobria allegria» del popolo della sinistra nella giornata attesa da anni;
p.12- Roberto Roscani, Veltroni: «Un partito aperto e moderno». Il giorno dell’addio a Palazzo Chigi: «Governo D’Alema nel segno della novità; M.D.G., Buffo: «In questo esecutivo due strategie opposte» [intervista a Gloria Buffo], N.C. (Nedo Canetti), Senatori DS polemici: «Perché nessun ministero?». Zani «amareggiato» con D’Alema: «Non cerco notorietà ai margini del leader»;
p.13- Paola Sacchi, La rabbia del Polo: «Ostruzionismo» Duecentoundici iscritti a parlare alla Camera. Fini: «Siamo al Cencelli; Stefano Di Michele, La destra sprofonda nel caos «È vero, ormai siamo allo psicodramma»; Giorgio Frasca Polara, Buttiglione: «Ma la Chiesa puntava su di me...» [intervista a Rocco Buttiglione]
«La Stampa»
«La Stampa», 22 ottobre 1998 [pp.1-6-p.12]
p.1- Titolo: Prima mossa: cancellare le querele ai giornali. Oggi i sottosegretari e il discorso programmatico alla Camera. Sei donne nel Governo D’Alema. «Una crisi difficile, come scalare una montagna»; Editoriale, Nato per durare; Titolo: La Salvato, esclusa, lascia Cossutta. Buttiglione amareggiato con Cossiga. Il Polo: battaglia alla Camera e sabato la protesta in piazza; La lista dei ministri;
p.1-p.3- Paolo Guzzanti, Il rito di sempre;
p.1-p.5- Augusto Minzolini, Passaggio stretto;
p.1-p.12- Pierluigi Battista, Mai dire mai;
p.2- Alberto Rapisarda, Ieri mattina la lista dei ministri da Scalfaro, subito dopo l’insediamento. Il Governo D’Alema si tinge di rosa. Oggi l’Esecutivo alla Camera, domani la fiducia; ant. ram. (Antonella Rampino), La rabbia della Salvato «Silurata dal mio partito»; f. mil., L’ottimismo di Bassolino «Sarò sindaco e ministro»; Industriali e sindacati. «E ora provvedimenti eccezionali». Li chiede Fossa. Tronchetti: riforme e stabilità;
p.3- Il primo Governo D’Alema (composizione); m.g.b., La Malfa «Mancano i veri laici»; Maurizio Molinari, Prodi «fugge» in Egitto. Ieri ha scordato la moglie a Palazzo Chigi;
p.4- Sedici facce nuove, nove i confermati dal Governo Prodi: ci sono tre ex premier. Ecco la squadra del presidente D’Alema. Ciampi il decano, Letta (32 anni) il più giovane;
p.5- Il centrodestra in aula farà allungare i tempi: tutti i deputati parleranno per due minuti. Il Polo promette ostruzionsimo giapponese. E sabato la marcia su Roma contro «l’imbroglio»; (Ansa), Bonino scrive a D’Alema. «Ecco perché non ho accettato il ministero per l’Europa»; (Ansa), E adesso i sottosegretari. Erano 48, forse aumenteranno. Fra i nuovi Minniti e Burlando;
p.6- Giovanni Bianconi, I DS: «Scelta obbligata: si dovevano accontentare le richieste di Cossutta». Giustizia, la Quercia si tira indietro. Folena: Diliberto sarà un buon ministro. Ma ci sono divergenze con i popolari; Lietta Tornabuoni, Prossimo ricatto; Francesco La Licata, Il ministro delle Poste. Cardinale, il sopravvissuto al terremoto democristiano; Stefano Bartezzaghi, I segreti dei ministri «anagrammati» dal «solo sorriso» della Jervolino ai «brindisi» della Bini. E Prodi «smammò la sedia»; r. int., Al Quirinale. L’Osservatore citò D’Alema; Querele rimesse. Il premier come Ferrara
«Il Foglio»
«Il Foglio», 22 ottobre 1998 [p.1-p.3]
p.1- I ministri dell’endecapartito. Bassolino e Amato sono due novità, poi molte piccole concessioni. Bassanini a Palazzo Chigi: il perché di una sorpresa, Le punizioni di Buttiglione e Napolitano, frondisti. Craxi non esclude miracoli; Dini che visse due volte. Il titolare resta, Fassino va (e la Bonino non arriva). Ultime trattative per i sottosegretari, che potrebbero diventare quattro; La guardia ai sigilli. Un comunista alle prese con i giudici (dopo molti giuristi&garantisti). Cossutta malizioso: Diliberto al posto che fu d Togliatti, cioè il ministro dell’amnistia. Un uomo riservato. Curriculum a doppia faccia;
p.3- Editoriali: Un fragile governissimo; Il caso Prodi; Nel Polo, dopo lo sdegno, si ricomincia a parlare di politica; Sapessi com’è strano il dialogo tra l’ex comunista e il Vaticano. Da Oltretevere si attacca D’Alema, ma c’è anche chi ricorda i Concordati con gli avversari Mussolini e Craxi
1998-10-21
Governo e Enichem siglano un accordo di programma per Porto Marghera. L’Enichem si impegna a ridurre l’inquinamento e a porre rimedio ai disastri ambientali procurati negli anni precedenti.
1998-10-22
Camera voto di fiducia
- Camera voto di fiducia
1998-10-22
Il presidente del Consiglio Massimo D’Alema illustra il programma del suo primo Governo. Camera dei deputati: la fiducia è approvata con 333 voti a favore, 281 contrari e 3 astenuti. Votano contro Forza Italia (FI), Alleanza Nazionale (AN), Lega Nord e Rifondazione Comunista (PRC).
XIII Legislatura Camera dei Deputati sedute del 23 e 24 ottobre 1998
Seduta n. 425 - 22 ottobre 1998 [video della seduta]
Comunicazioni del presidente del Consiglio. Discussione sulle comunicazioni del Governo
Seduta n. 426 - 23 ottobre 1998 [video della seduta]
Seguito discussione e votazione della mozione di fiducia
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 23 ottobre 1998 [pp.1-8]
p.1- Titolo: D’Alema lancia il governo delle riforme. Appello alle opposizioni per il dialogo, dure critiche a Bertinotti: «Questo sarà un esecutivo vicino ai lavoratori». Il Polo diviso, Berlusconi sceglie l’ostruzionismo: un ex comunista a Palazzo Chigi è un’operazione spregiudicata;
p.1-p.8- Editoriale, Giuseppe Caldarola, La sfida dell’Italia bipolare;
p.1-p.6- Cesare Salvi, Diciamo a Cossiga: L’Ulivo non si cancella;
p.3-Bruno Miserendino, «Un governo per i lavoratori, i giovani e le donne». D’Alema critica Bertinotti e invita il Polo a collaborare per le riforme; Marcella Ciarnelli, Il lungo applauso dell’aula per Prodi
Il premier al microfono ringrazia il Professore e scatta il battimani; Tony Blair: con Massimo
come con Romano;
p.4-Stefano Di Michele, Il Polo inventa il dibattito-fotocopia. Testo standard per gli interventi. Deputati in rivolta: «Trovata da dementi»; La Lega sta a guardare. «Apertura interessante»;
p.5-Paola Sacchi, Berlusconi sceglie il muro contro muro. Ma fa breccia nel centrodestra l’invito del premier a riprendere il dialogo; Rosanna Lampugnani, Riforme, Forza Italia teme Amato «Quell’ex del PSI può portarci via un milione di voti»;
p.6-Morena Pivetti, «Sarà svolta con la riforma elettorale» [intervista a Emma Marcegaglia]; Eurotassa a Natale per decreto. Visco: l’ipotesi è in campo, ne discuterà il governo; Raul Wittenberg, Morese, l’anti-D’Antoni, dalla CISL balza a via Flavia. Sottosegretario al Lavoro: «La concertazione con le parti sociali sarà la principale risorsa;
p.7- La carica dei vice, governo a quota 56. Cresce il numero dei sottosegretari: nove sono dell’UDR e tre del PDCI; I viceministri (elenco); La citazione di Moro commuove gli ex DC; E l’immigrato resta fuori. Senegalese PDCI, era entrato nella «rosa»; «Mi hanno nominato? Lo ignoravo». Piccolo giallo su Gian Giacomo Migone. Oggi il chiarimento;
p.8-Massimiliano Di Giorgio, «Pari opportunità, ma non solo per le donne». Parla la neoministra Laura Balbo: «Più che verde, sono di area rosso-verde» [intervista a Laura Balbo]; E a Palazzo Chigi arriva lo staff- Da Botteghe Oscure approda Minniti, numero due dei DS
«La Stampa»
«La Stampa», 23 ottobre 1998 [pp.1-6]
p.1- Titolo: La protesta dell’opposizione: d’ora in poi leggi solo in aula. Stasera la fiducia. D’Alema al Polo: facciamo insieme le riforme. Visco conferma: a Natale restituita l’Eurotassa;
p.1-p.6- Editoriale, Luigi La Spina, La rivincita della politica;
pp.1-2- Augusto Minzolini, Bocciati alla maturità;
p.1-p.3- Paolo Guzzanti, Promossi alla maturità;
pp.2-3- Titolo: Il premier parla un’ora all’insegna del realismo: «La crisi del sistema è ancora irrisolta». La Rete ritira la firma dall’accordo e anche Di Pietro prende le distanze;
p.2- Alberto Rapisarda, D’Alema, primo esame: oggi la fiducia. Il centrodestra rifiuta il dialogo: gente spregiudicata;
pp.2-3- Filippo Ceccarelli, La battaglia degli incarichi. Tutti gli uomini del presidente. Scelta anche la squadra dei consiglieri personali;
p.3- Il discorso i punti caldi del programma; (Ansa), Moro «Non parlate di mio padre»; r.i., Fossa «Le mie proposte al Governo»; (Ansa), Cossutta «Alla Salvato resta con noi»;
p.4- Fabio Martini, Si parte con interventi fotocopia, poi il dibattito scade fra battute, ilarità e nervosismi. Dal Polo, 211 volte no. Tutti i deputati parlano contro D’Alema; r.i., I vescovi «Vedremo cosa farà»; (Ansa), Blair «Con D’Alema buon rapporto»;
p.5- Maria Grazia Bruzzone, Ai trasporti Luca Danese, nipote di Giulio Andreotti. Al lavoro Raffaele Morese, numero 2 CISL. La carica dei sottosegretari: da 49 a 56. Marco Minniti, dal Bottegone a Palazzo Chigi; f. c., Il «duro» Caron, vice di Bassolino. Operaio, sindacalista della CGIL ad Asti. «È la terza volta che metto la cravatta»; m. mo., Migone dice «no» alla Farnesina. «è stato un equivoco, non posso accettare. Sono impegnato alla Commissione Esteri» [intervista a Gian Giacomo Migone];
p.6- c. n., Ma c’è il pericolo che non tutte le aziende facciano in tempo ad effettuare i calcoli. «Il 60% dell’Eurotassa restituito a Natale». Visco: gli impegni saranno rispettati; Francesco Manacorda, La presidenza europea. Bruxelles scommette su Prodi. L’insidia può venire dalla concorrenza di Kohl
«Il Foglio»
«Il Foglio», 23 ottobre 1998 [p.3]
Editoriali, Buon discorso, complimenti
1998-10-22
Allarme occupazione
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 23 ottobre 1998 [Economia e Finanza]
Gian Carlo Fossi, Bersani ammette l’emergenza, ma resta ottimista: le piccole aziende compensano il calo. Allarme occupazione nelle grandi imprese. Persi 16 mila posti a luglio. Unioncamere: ripresa nel ’99; Inflazione. Meglio del previsto:1,7%; Giovanni Lamberti, Fra crisi e sviluppo. Confindustria pessimista per la crescita. «Difficile anche rispettare le magre previsioni UE»; (Ansa), Fossa «Da rivedere i patti del ‘93»
1998-10-23
Israele-Palestina
Memorandum Wye River: Alla Casa Bianca, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il premier palestinese Yasser Arafat, re Hussein di Giordania e il presidente americano Bill Clinton firmano l’accordo che stabilisce il ritiro delle truppe israeliane dal 13% del territorio della Cisgiordania. Come contropartita l’Autorità palestinese si impegna a reprimere la resistenza islamica e i gruppi terroristici.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 23 ottobre 1998 [p.7]
Andrea di Robilant, Sulle garanzie di sicurezza richieste da Gerusalemme decisivo l’intervento del capo della CIA. «Pace entro l’alba», ordine di Clinton. Al negoziato Arafat-Netanyahu; Le richieste di Netanyahu. Le richieste di Arafat (schede); Aldo Baquis, Chi vuole rovinare la festa. Pronto l’agguato degli ultrà. Gli 007: attenti a coloni e islamici
1998-10-24
Lega Congresso Nazionale Brescia 24-26 ottobre 1998
- Lega Congresso Nazionale Brescia 24-26 ottobre 1998
1998-10-24
Il Congresso approva la svolta proposta da Umberto Bossi del passaggio dalla secessione al federalismo. Apprezzamenti per le aperture del presidente del Consiglio sulle riforme, anche se occorre verificare se alle intenzioni corrisponderanno i fatti.
Intervento del segretario federale Umberto Bossi
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 ottobre 1998 [p.6]
Carlo Brambilla, La Padania resta, ma Roma è un’altra cosa. Dalle prossime elezioni si cambia. Ora registriamo la fine del consociativismo». «Apprezzo l’apertura di D’Alema sulle riforme ma vedremo se davvero l’intenzione sarà diversa dal “patto della crostata”». «Lega al Governo, ma non ora». Bossi chiede a una platea inquieta di avviare la svolta; C.B., Il dibattito. E il Congresso scalpita: «Chi la spiega la Bavaria?»
«l’Unità», 26 ottobre 1998 [p.8]
Carlo Brambilla, Discorso record del Senatùr, parla tre ore. «Niente etichette, questa è una svolta e basta. È ora che per il Nord cambi la storia...». Inizia la fase di dialogo col premier D’Alema. Al primo punto c’è la riforma elettorale. E dopo il voto, «si va a Roma per governare». E a Vito Gnutti che teme di poter diventare «la ruota di scorta della sinistra» risponde: «Tranquilli, non ci facciamo condizionare». Il Congresso soffre, poi dà l’ok a Bossi
Voto finale quasi compatto: sì accordi politici, no alleanze elettorali romane; C.B., La Lega chiude le porte alla «Guardia Padana»
«La Stampa»
«La Stampa», 25 ottobre 1998 [p.5]
Giovanni Cerruti, Parte da Brescia la doppia via della Lega: col premier si può trattare, però i padani restino uniti. Bossi: vicini al Governo, ma con prudenza. «Anche il Sud fuori dalla palude»; g. c., La base del Carroccio è perplessa: come spieghiamo ai veneti la nuova svolta? Ma oggi tutti si adegueranno al «capo»
«La Stampa», 26 ottobre 1998 [p.1-p.4]
p.1-Titolo: La Lega: «Se D’Alema vuol cambiare siamo qui». Vince la svolta di Bossi «A Roma per governare»;
p.4- Giovanni Cerruti, Il leader del Carroccio rifonda la Lega Nord: «Entreremo nell’esecutivo chiunque vinca le elezioni». «La Padania nel Governo di Roma». Bossi: se D’Alema vuol cambiare, siamo qui»; Le frasi di Bossi; r. int., «Il senatùr cialtrone coerente». Ma il Polo preferisce attaccare l’ex picconatore: è lui il pericolo; Cesare Martinetti, «Questa destra è eversiva». Cossiga caccerò Berlusconi dalla politica
1998-10-24
Giornata europea antirazzista. A Trieste la polizia aggredisce i manifestanti, fra i feriti Luca Casarini, leader dei No global. A Milano per protesta i manifestanti occupano simbolicamente il Centro di detenzione di via Corelli.
1998-10-24
Polo delle libertà: si svolge a Roma la manifestazione nazionale contro il Governo D’Alema. Un corteo, secondo gli organizzatori di un milione di persone, attraversa la capitale da piazza dell’Esedra a San Giovanni. Sul palco: Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 ottobre 1998 [p.1-p.4-p.7]
p.1- Titolo: Il Polo in piazza attacca Scalfaro. Slogan contro il Governo: un regime nato dalla congiura;
p.1-p.4- Alberto Leiss, Non sprecate un’occasione;
p.1-p.7- Stefano Di Michele, L’ossessione del nemico;
p.7- Paola Sacchi, Roma alcune centinaia di migliaia. Per gli organizzatori oltre un milione
ma la Questura rifiuta la guerra delle cifre. Il Cavaliere ripropone il riferimento alle BR. «E per spaventare chi non china la testa mandano le visite della Guardia di finanza». Il leader di AN: «Perché questa volta il capo dello Stato non ha detto una parola contro i trasformismi e l’immoralità?». La piazza del Polo contro Scalfaro e il governo. Berlusconi: «Siamo stati fin troppo responsabili». Fini: «Dal Quirinale ipocrisia politica»
«La Stampa»
«La Stampa», 25 ottobre 1998 [pp.1-3]
p.1-Titolo: A Roma un milione di persone. Bossi: vicini al Governo, ma con prudenza. Il Polo in piazza sfida D’Alema. Il premier: la protesta non frena il dialogo;
p.1-p.3-Paolo Guzzanti, Prova di forza;
pp.2-3- Titolo: Roma, imponente manifestazione dell’opposizione in piazza San Giovanni. Berlusconi incita la folla («non ci stiamo»), e Fini accusa il Colle di «ipocrisia politica»;
p.2-Maria Grazia Bruzzone, Un milione di no a D’Alema. Nuovi attacchi a Scalfaro e al «Governo truffa»; (Ansa), Il premier: «Rispetto le manifestazioni di tutti»; Cesare Martinetti, Un solo urlo: traditori, traditori. Esplode la rabbia contro i deputati dell’UDR;
p.3-Gli slogan e gli striscioni; Quando il Polo scende in piazza (cronologia); Raffaella Silipo, Venditti e Celentano, Modugno e Puccini. Ecco la colonna sonora della protesta. E il Polo scopre il corteo Karaoke
1998-10-24
Unione Europea
Poertschach (Austria) Vertice informale dei capi di Stato e di Governo: si discute di una nuova fase della storia europea quella del lavoro, dell’attenzione alle questioni sociali e non solo della finanza. Su questi temi gli impegni sottoscritti dai capi di Stato e di Governo presenti al vertice per un maggiore coordinamento delle politiche economiche e sociali. I vari governi solleciteranno la Banca centrale europea (BCE) a seguire politiche per riassorbire la disoccupazione. Netta l’affermazione di Massimo D’Alema: «L’Europa non è dei banchieri».
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 ottobre 1998 [p.1-pp.3-4]
p.1- Titolo: L’Europa lancia la sfida del lavoro. D’Alema insiste per la svolta. Il premier: è ora di ridurre i tassi;
p.1-p.4- Paolo Soldini, Le frontiere della sinistra che governa;
p.3- Sergio Sergi, «Cari banchieri, è l’ora di ridurre i tassi». Il vertice dei leader socialisti: rigore sì, ma la parola d’ordine è creare lavoro; Schröder: «In Germania comando io»; Alessandro Galiani, Da Delors al piano Prodi L’occupazione torna in cima all’agenda dei premier; Vito Faenza, Bassolino: «La priorità è lo sviluppo». Serve uno sforzo pari a quello fatto per l’Europa monetaria;
p.7- Bruno Miserendino, La prima volta di D’Alema al vertice europeo. «È il momento della politica e del sociale». Il Polo? «Per cultura rispetto chi manifesta»; Renzo Cassigoli, Mèny: «Europa sì, ma in Francia Prodi non sarebbe mai caduto» [intervista a Yves Mèny]
1998-10-25
Un gommone di immigrati albanesi esplode a largo di Valona provocando 6 vittime, fra cui una bambina di 6 mesi. Salvate venti persone ripescate nell’Adriatico. Una collisione nelle vicinanze della costa pugliese: nessuna vittima.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 ottobre 1998 [p.1-p.3-p.8]
p.1-Titolo: Esplode un gommone a Valona, 6 vittime. In un giorno 600 sbarcati in Puglia. Albania, fuga senza ritorno. D’Alema: stop ai mercanti di immigrati;
p.1-p.8- Aldo Rizzo, L’Europa assente;
p.3- Sandro Tarantino, Altro incidente a Lecce, ma l’esodo continua: nella notte 600 migranti sbarcano in Puglia. Esplode un gommone, l’inferno in Adriatico. Sei morti a largo di Valona. D’Alema: fermiamo i negrieri; Una notte di naufragi (mappa); Vincenzo Tessandori, I trafficanti di carne umana. Un business alla luce del sole. A Valona nessuno ferma l’imbarco dei disperati; f. man., «Ho visto da vicino quel dramma». Il capo del Governo: intervenga l’Europa. Anche io ho raccolto un SOS nel Canale; s.t., «La Puglia sta per esplodere». Bari, l’allarme lanciato dalla Regione «Esodo sottovalutato» [intervista a Salvatore Distaso]
1998-10-26
Senato voto di fiducia
- Senato voto di fiducia
1998-10-26
Senato della Repubblica: è approvata la fiducia al primo Governo D’Alema con 188 voti a favore e 116 contrari
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 ottobre 1998 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Il premier: il dialogo via obbligata. «Non combattiamo Mediaset, è un patrimonio del Paese»;
p.5- S. B. (Stefano Bocconetti), D’Alema sul TUS: «Ringraziamo Prodi». Nuovo invito al dialogo sulle riforme. «Il mio governo? Non nasce da un ribaltone»; Bertinotti: «Fazio doveva decidersi sei mesi fa»; Marcella Ciarnelli, E il premier «difende» le reti Mediaset. «Patrimonio nazionale». Cossiga: «Ma il problema è Berlusconi»; Di Pietro: sono l’ultimo giapponese dell’Ulivo; Il Polo apre sulla legge elettorale. Violante: «Partiamo da lì». La Loggia: «Si può discutere
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.1-p.3]
p.1- Titolo: Via libera al governo: ora stabilità e riforme. Sì anche dal Senato. Show di Cossiga: «Sciolgo l’UDR se Berlusconi si ritira»;
p.3- Marcella Ciarnelli, «Non siamo golpisti, governo legittimo». D’Alema, fiducia anche al Senato. «E il Polo non insulti l’arbitro Scalfaro»; Di Pietro: «Sì al premier ma diffido dei transfughi. Possono ancora tradire»; Giuseppe F. Mennella, Lo show di Cossiga accende Palazzo Madama. Attacchi a Pera, D’Onofrio e Di Pietro. «Forza Italia è opposizione antisistema»; Gli auguri di Aznar, Blair e Jospin; Il voto dei senatori a vita
«La Stampa»
«La Stampa», 27 ottobre 1998 [pp.1-3-p.10]
p.1-Titolo: Bankitalia premia il Governo: «Ora pensi al lavoro». Il costo del denaro mai così basso dal ’72. Fazio a sorpresa: tasso di sconto al 4%- E al Senato scintille tra Di Pietro e l’ex capo dello Stato;
pp.1-2-Pierluigi Battista, Cossiga-Polo addio difficile;
p.1-p.10- Mario Deaglio, Il coraggio contro la recessione; Boris Biancheri, Compromessi impossibili;
p.2-Maria Grazia Bruzzone, Dopo gli attacchi di Cossiga a Berlusconi, il premier frena sul «conflitto di interessi». Riforme, il Polo non dice no a D’Alema. Casini: noi siamo pronti; r.i., Agnelli vota sì «Ma preferivo De Gasperi»; g. tib. (Guido Tiberga), La destra applaude Di Pietro. L’ex pm: UDR senza voti. Cossiga: ti ridono dietro; Fabio Martini, I piani del Governo. Le TV e l’editoria. Il presidente del Consiglio smorza i toni dell’UDR: Mediaset patrimonio del Paese. Va in onda la pacificazione delle TV. Il premier: niente guerra alle aziende del Cavaliere;
p.3- v. cor., Bankitalia porta il costo del denaro al minimo da 26 anni. Ciampi: un altro passo verso l’età dell’Euro. Da Fazio «una spinta allo sviluppo». Il Tasso di sconto cala al 4%; La marcia della convergenza (tabella); Ugo Bertone, I conti del risparmio. E ora un punto in meno per i mutui. Prestiti meno cari, ma guai per i Bot people
1998-10-26
Il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, annuncia la riduzione di un punto del costo del denaro, dal 5 al 4%. Una misura sollecitata dal Governo e dalle istituzioni europee e finalizzata all’introduzione dell’Euro.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.1-p.7]
p.1-Titolo: Banche allineate, denaro meno caro. La Borsa apprezza: più 1,5%. Bot al minimo storico; Statali: euro tassa in ritardo (tabella);
p.7-La Borsa festeggia la scelta di Fazio. Le banche si adeguano al taglio di Bankitalia, i Bot ai minimi storici; Morena Pivetti, Eurotax a Natale ma non per tutti. Torna in scena l’indennità di maternità per le casalinghe; La caduta dei rendimenti (tabella); Si avvera il sogno di Prodi. Mutui casa sotto il 5%; Silvia Biondi, Onida: «Nessuno pensi che inizia il tempo delle cicale» [intervista a Fabrizio Onida]
«La Stampa»
«La Stampa», 26 ottobre 1998 [pp.1-3-p.10]
p.1-Titolo: Bankitalia premia il Governo: «Ora pensi al lavoro». Il costo del denaro mai così basso dal ’72. Fazio a sorpresa: tasso di sconto al 4%- E al Senato scintille tra Di Pietro e l’ex capo dello Stato;
p.1-p.10- Mario Deaglio, Il coraggio contro la recessione;
p.3- v. cor., Bankitalia porta il costo del denaro al minimo da 26 anni. Ciampi: un altro passo verso l’età dell’Euro. Da Fazio «una spinta allo sviluppo». Il Tasso di sconto cala al 4%; La marcia della convergenza (tabella); Ugo Bertone, I conti del risparmio. E ora un punto in meno per i mutui. Prestiti meno cari, ma guai per i Bot people; «Una sfida al premier» [intervista a Renato Brunetta]; «È solo l’inizio» [intervista a Giacomo Vaciago]
1998-10-27
Kosovo: scade l’ultimatum della NATO a Belgrado. Il Consiglio atlantico si riunisce a Bruxelles per valutare la situazione dopo l’accordo del 12 ottobre e decidere l’intervento militare contro i serbi. La ritirata dell’esercito sta procedendo mentre le forze speciali della milizia serba ancora non si sono allontanate dalla regione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.12]
Kosovo, niente raid ma resta la minaccia. La NATO riconosce il ritiro serbo. «Pronti a intervenire se le cose cambiano»
«La Stampa»
«La Stampa», 27 ottobre 1998 [p.7]
Ingrid Badurina, Jugoslavia. Lunghe colonne in marcia sotto la pioggia. Ma per la NATO restano 20 mila uomini. Kosovo, dietro front all’ultimo minuto. Scade l’ultimatum, l’esercito serbo si ritira
«La Stampa», 28 ottobre 1998 [p.8]
Ingrid Badurina, Gli osservatori OSCE confermano: l’esercito serbo sta ritirandosi dal Kosovo. La NATO rimette la sicura. A Milosevic una proroga indefinita
1998-10-27
Antonio Bassolino, nuovo ministro del Lavoro, intervenendo alla riunione dei ministri del Lavoro europei afferma l’intenzione di procedere ad una rapida revisione del patto sindacati industriali stipulato in Italia nel 1993, patrocinato all’epoca da Carlo Azeglio Ciampi, di agire per una riduzione del costo del lavoro e di riprendere nel nostro Paese come in Europa gli obiettivi del «Libro Bianco» di Delors.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.9]
Bassolino: «Agirò sul costo del lavoro». Prima uscita europea: «Riprenderemo gli obiettivi del libro bianco di Delors»; Il ministro in visita da Billè UIL, CGIL e Confindustria; Walter: «La Bundesbank non si piega a Bonn»; Agnelli: le 35 ore per noi sono un tabù
1998-10-27
Germania
Il neo cancelliere della Repubblica Federale tedesca Gerhard Schöder giura nelle mani del presidente della Repubblica Herzog.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.10]
Paolo Soldini, L’investitura del cancelliere rosso-verde. L’emozione di Schröder. Kohl esce di scena dopo aver stretto la mano al successore; P. SO., Ma Oskar Lafontaine non è poi così «vetero»; D’Alema scrive al neo premier. «Ora cooperiamo nell’ONU»
1998-10-28
DS Direzione: Massimo D’Alema, nuovo presidente del Consiglio, dichiara che non intende accumulare il nuovo incarico con quello di segretario del partito e propone come Walter Veltroni alla guida del partito. La proposta sarà presentata per l’approvazione all’Assemblea congressuale del 6 novembre insieme ad una modifica dello Statuto che consentirà l’elezione di D’Alema a presidente del partito.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 ottobre 1998 [p.5]
B. Mi. (Bruno Miserendino), DS, si cambia. Veltroni diventa segretario. D’Alema lo proporrà alla Direzione, per il premier si profila la presidenza; Beni culturali è nato il nuovo ministero; Manconi: «L’Ulivo? Profondamente lesionato. Nel Governo prevale il negoziato fra partiti» [intervista a Luigi Manconi]
«l’Unità», 29 ottobre 1998 [p.1-pp.3-5]
p.1- Titolo: Veltroni: DS più forti nell’Ulivo. D’Alema lo candida: sarà un aiuto e una garanzia per il governo;
p.1-p.4- Roberto Roscani, Il Governo e la società. Le due facce della sinistra;
p.3- Il premier si dimette dalla Bicamerale; Stefano Bocconetti, D’Alema lancia la candidatura Veltroni. «Un segretario di alto profilo». E sull’Ulivo: «Deve crescere ma non diventi un partitino»; Stefano De Michele, E il buono e il cattivo si scambiano i ruoli; Presidenza del Consiglio. De Ioanna nominato segretario generale;
p.4- M. P., Il segretario inizierà dalle «cento sezioni». In programma un viaggio nell’Italia diessina per capire i problemi del partito; Bruno Gravagnuolo, «L’ulivista leader? Un felice paradosso» [intervista a Giorgio Ruffolo];
p.5- Morena Pivetti, Veltroni: «Un partito più forte e plurale». L’Ulivo? «Non è morto, a sfaldarsi è stata l’anomalia della desistenza»; Vladimiro Frulletti, «Non è una scommessa già vinta». I DS discutono le opzioni e le forme politiche; Giorgio Frasca Polara, Quando il segretario «durava» a vita
Da Togliatti a Veltroni, com’è cambiato il processo di successione alla guida del PCI-PDS
1998-10-28
Antonio Di Pietro presenta il simbolo dell’«Italia dei Valori»: un gabbiano ad ali aperte, dipinto con i colori, sullo sfondo del cielo e nella parte bassa il suo nome con sotto la scritta Italia dei Valori. Di Pietro annuncia che nelle comunali fissate per il 29 novembre si l’Italia dei Valori si presenterà da sola in sei comuni: Treviso, Manduria, Massafra, Casoria, Torre del Greco, Guglionese.
Romano Prodi rilancia il progetto dell’Ulivo in un’assemblea del Movimento che si svolge a Bologna. Invita gli ulivisti a sostenere il referendum in difesa del maggioritario e a lavorare per una lista unitaria per le elezioni europea.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 ottobre 1998 [p.6]
Luana Benini, Di Pietro a Prodi: insieme rifaremo l’Ulivo. Il Professore: «Lista unica per l’Europa». Occhetto: ripristinare il bipolarismo; Romano sposa i referendum. «Salviamo il maggioritario»
1998-10-29
Firmato il contratto per i 280 mila dipendenti dei ministeri. I lavoratori avranno un aumento di 128 mila lire comprensive della quota destinata agli integrativi, 24 mila lire. Miglioramenti per quanto riguarda il part time e misure di inquadramento.
1998-10-30
Il Consiglio dei ministri vara il decreto per la restituzione del 60% dell’eurotassa. Il rimborso sarà a scaglioni e gli ultimi a riceverlo saranno i pensionati.
1998-10-31
Iraq
Il Governo annuncia il blocco di ogni collaborazione con la Commissione ONU incaricata di verificare lo smantellamento degli arsenali missilistici convenzionali e non. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, riunitosi d’urgenza, condanna la decisione irachena che considera una violazione dell’accordo raggiunto con Kofi Annan, segretario generale dell’ONU
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 1° novembre 1998 [p.11]
Il Consiglio di Sicurezza aveva appena offerto all’Iraq una «revisione globale» delle relazioni. Saddam, ricomincia, bloccati, gli ispettori dell’ONU. Gli USA: è un fatto grave. Riunione urgente al Palazzo di Vetro
1998-11-02
La Corte costituzionale accoglie il ricorso presentato dai magistrati di tutta Italia dichiara illegittimo annullare le dichiarazioni dei pentiti (ma non solo) non ripetute in aula modificando così l’articolo 513 del Codice di proceduta penale approvato dal Parlamento l’anno precedente. Maggioranza e opposizione unite nella polemica con la Consulta, ancora una volta lo scontro fra magistratura e politica.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 3 novembre 1998 [pp.1-2]
p.1- Titolo: «Illegittimo annullare le dichiarazioni non». È scontro aperto sui pentiti. Sul 513 la Consulta dà ragione ai magistrati; Editoriale, Trappola per i referendum;
p.2- Giovanni Bianconi, La Corte Costituzionale modifica la norma che annullava le dichiarazioni (soprattutto dei pentiti) non ripetute in aula. 513: «bocciato» il Parlamento. Maggioranza e opposizione: la Consulta fa politica; r.i., In rivolta anche la Quercia. Forza Italia: con questa sentenza oggi è morto il processo penale; Paolo Colonnello, Il Pool: vittoria della giustizia [intervista a Gerardo D’Ambrosio]; Palermo: colpo contro la mafia [intervista a Antonio Ingroia]
1998-11-02
Il presidente USA, Bill Clinton, minaccia l’Iraq per aver disposto la cessazione delle ispezioni ONU.
1998-11-03
Camera dei deputati: bocciata per soli 6 voti di differenza la proposta del Polo per le libertà di istituire una Commissione d’inchiesta parlamentare su Tangentopoli. Socialisti e Verdi votano con il Polo. Rissa in aula fra parlamentari dell’UDR e del Polo.
XIII Legislatura Camera dei deputati seduta del 3 novembre 1998
Seduta n. 429 - 3 novembre 1998 [video della seduta]
Proposta di legge: Commissione parlamentare di inchiesta sulla corruzione politica. Seguito della discussione e reiezione
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 novembre 1998 [p.1-p.3]
p.1-Titolo: Inchiesta Tangentopoli bocciata, l’ira del Polo. Minacce di «guerriglia parlamentare». Fini: «Ma quali riforme, non resta che il referendum». Ancora polemiche sul «513». Intervista a Pietro Folena: «Non è stato uno schiaffo al Parlamento;
p.1-p.3- Bruno Miserendino, Il dialogo non è spezzato;
p.3- Antonio Cipriani, Tangentopoli, la commissione non si farà. Bocciata per sei voti la richiesta del Polo. Finisce a urla e lanci di monetine; Paola Sacchi, Fini-Berlusconi, le parti si invertono. Il Cavaliere «trattativista», il leader AN punta sul referendum; Mancino: fare presto le riforme; Alla Camera domani il voto su Commissioni
1998-11-03
Il Consiglio dei ministri discute la revisione della tassazione sugli immobili al fine di ridurre la pressione fiscale. Novità nella Finanziaria a favore dei pensionati più poveri, 1200 miliardi in più per il diritto allo studio e per la legge sulla parità scolastica che continua a far discutere, 300 miliardi per la rottamazione di alcuni elettrodomestici stanziamenti per la scuola. nella Finanziaria. Nella stessa giornata il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, incontra i rappresentanti della imprenditorialità minore e poi della Confindustria che chiede la riduzione di dieci punti dell’Irpeg in cinque anni. Positivi i commenti agli incontri.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 novembre 1998 [p.1-pp.4-5]
p.1- Meno tasse sulla prima casa. Per la scuola 1.200 miliardi. Parte bene la concertazione;
p.1-p.4- Bruno Ugolini, Il sindacato accetti questa sfida;
p.4- Raul Wittenberg, Saranno ridotte le tasse sull’abitazione. Rivoluzione fiscale. Finanziaria, 1.200 miliardi per il diritto allo studio; Il Tesoro riduce dello 0,75% il rapporto debito/PIL del ’98; Pensionati, Eurotassa restituita con la tredicesima; Gli emendamenti della maggioranza (scheda);
p.5- Alessandro Galiani, Tra D’Alema e Fossa è scoppiata la pace. La proposta di Confindustria: nuovi investimenti «sottratti» dalle tasse; Fernanda Alvaro, La «luna di miele» del premier alla prova con il sindacato; Prezzi alla produzione. In ottobre ancora in discesa
1998-11-03
È costituita a Strasburgo la Corte internazionale per i diritti umani.
1998-11-05
Milano: circa 5000 immigrati in attesa per ore davanti alla Questura per chiedere di essere regolarizzati.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [p.13]
Interrogazioni e accuse per il caos nelle questure. Nel ’99 altro decreto per regolarizzare chi ha i requisiti. «Inumane le file degli immigrati». Il ministro Jervolino ordina l’apertura di nuovi sportelli; Daniela Daniele, «Un racket dei falsi permessi». Allarme per le organizzazioni che vendono documenti truccati; s. mar., L’attesa dei clandestini. L’assalto dei settemila. Malori in coda, feriti 3 agenti
1998-11-06
DS: Walter Veltroni, con una maggioranza dell’89% è eletto segretario. Esito del voto: 1069 sì, 48 contrari e 70 astenuti. Massimo D’Alema è eletto presidente.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 7 novembre 1998 [p.1-pp.3-5]
p.1-Titolo: «Costruirò un partito giovane e aperto». Veltroni segretario dei DS con l’89% dei voti. D’Alema presidente;
p.1-p.4-Editoriale, Giuseppe Caldarola, Due leader un destino;
p.3-Stefano Bocconetti, Veltroni segretario, D’Alema presidente. L’impegno di Walter: «Apriamo ai giovani, non saremo un governo ombra»; M. D. G., Primo brindisi all’Unità. E crolla il mito Nutella; Aldo Varano, Il leader DS: «Vera riforma elettorale o referendum». E dalla Cassazione trapela la notizia: scrutinio delle firme quasi ultimato, raggiunto il quorum;
p.4-Bruno Gravagnuolo, Il ritratto. Radici culturali e politiche del leader dei DS. Le passioni di Walter l’americano;
p.5-Marcella Ciarnelli, E D’Alema con un abbraccio passa il testimone. «Rafforziamo il partito: ha una testa grande ma il corpo è molto gracile»; Morena Pivetti, «E ora via le magliette da tifosi». Comincia con segnali di unità il toto-dirigenti. Segreteria snella, in pole position il «gruppo FGCI»; Raffaele Capitani, Prodi: «Walter, pensa all’Ulivo». Il professore chiuso nel suo studio guarda alle Europee
e chiede a Veltroni di non lavorare solo per il partito
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [p.1-pp.6-8]
p.1-p.8- Editoriale, Luigi La Spina, Sinistra a due facce;
p.1-p.7- Augusto Minzolini, In platea la sedia vuota di Prodi;
p.6- Guido Tiberga, Nel discorso del neo-segretario un salto culturale in avanti verso gli immigrati e gay. La mescolanza, nuova frontiera a sinistra. Manconi finora questa era solo patrimonio delle minoranze; Filippo Ceccarelli, Il leader uscente: solo diverse sensibilità. Il neoeletto: nessuna rivalità. Una puntata dell’eterno dualismo;
p.7-Fabio Martini, Eletto segretario con il 90 per cento dei voti. «In caso di crisi, autoscioglimento dei Consigli regionali». Veltroni: una legge «anti-ribaltone». E lancia il «partito aperto». Il nuovo leader: «Sulla riforma elettorale se il Parlamento non riuscirà a legiferare ci sarà ancora la strada referendaria»
1998-11-06
PPI: il vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella (PPI), commenta l’assemblea dei DS che ha eletto Il nuovo segretario Walter Veltroni. Nell’intervista concessa a «l’Unità», rivendicando la funzione dei Popolari, afferma che i Democratici di sinistra non possono essere contemporaneamente sinistra e centro.
Lo stesso giorno si svolge la riunione della Direzione con i gruppi parlamentari e preparare la prossima Assemblea Nazionale convocata per il 13 novembre. Al centro della discussione i rapporti con i DS e quelli da stabilire con l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi che si invita ad iscriversi al partito.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 7 novembre 1998 [p.6]
Rosanna Lampugnani, Il vicepresidente del Consiglio. «Bene l’omaggio a Dossetti, ma attenti all’illusione di rappresentare tutto». Mattarella: i DS non possono essere centro e sinistra [intervista a Sergio Mattarella]; Ro. La., «Prodi ha avuto più di quel che ha dato». Marini polemico. Pressing del PPI: Romano iscriviti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [p.8]
c. t.. PPI, la «doppia sfida» di Marini. «Facciamo una lista che vada da Prodi all’UDR». Il segretario: «Nessun complotto i popolari devono togliersi il senso di colpa di aver fatto cadere l’Ulivo». Ma i dissidenti prendono le distanze dal Governo D’Alema e chiedono accordi con il movimento dei sindaci
1998-11-06
Sindacati confederali, autonomi e Aras firmano l’accordo per i 70 mila parastatali: un aumento di 144 mila lire e le 35 ore in cambio di una maggiore flessibilità nei servizi cruciali. Flessibilità che consente al presidente dell’INPS, Gianni Billia, di prospettare l’ apertura delle sedi anche la domenica e le festività.
I sindacati dei metalmeccanici informano che, per motivi organizzativi, l’incontro con la Federmeccanica per il rinnovo contrattuale slitta di cinque giorni rispetto alla data già fissata del 13 novembre. Iniziate le trattative fra sindacati, Unionmeccanica- Confapi per il contratto delle piccole e medie aziende (400 mila addetti complessivi). Prossimo incontro previsto per il 23 novembre.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [p.16]
Accordo sul nuovo contratto con un aumento di 144 mila lire. D’Antoni: importante la flessibilità. Arrivano le 35 ore per i parastatali. Billia: INPS anche la domenica; L’esercito dei dipendenti pubblici (tabella); Fra pensioni e bilanci. Buon ’98 per la previdenza ma ora c’è un anno a rischio; Problemi organizzativi mentre il clima resta teso. Meccanici, la trattativa slitta di cinque giorni
1998-11-06
Israele- Palestina
Gerusalemme: attentato al mercato di Machené Yehuda. Nell’esplosione dell’autobomba muoiono i due kamikaze islamici. 27 i feriti, fortunosamente evitata una strage. Il Governo Netanyahu continua a bloccare l’accordo di pace di Wye. Dagli USA, l’appello di Bill Clinton: la pace vada avanti. L’accorso di pace sarà sbloccato solo l’11 novembre.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [pp.1-2-p.5]
p.1- Titolo: Saltano in aria i due terroristi-kamikaze, 27 i feriti. Arafat si appella agli Stati Uniti per la sicurezza. Gerusalemme, bomba di Hamas blocca la pace. Netanyahu sospende la firma degli accordi. Clinton: il dialogo continui;
pp.1-2- Igor Man, Non c’è più tempo;
p.5- Aldo Baquis, Attentato a Gerusalemme, morti i due kamikaze. Clinton: non abbandonate la via del dialogo. Hamas sigla la sua pace con il sangue. Autobomba al mercato, Israele blocca l’accordo con Arafat; Fiamma Ninerstein, La strada delle stragi. Così si muore facendo la spesa. Le urla dei feriti tra i banchi devastati; (Agi-Ansa), Lo schiaffo di Parigi. «Netanyahu sfrutta le tragedie per non rispettare gli impegni»
1998-11-07
Intervista a «La Stampa» del ministro delle Finanze Vincenzo Visco. Deciso impegno a non aumentare la tassazione, anzi a ridurre la pressione fiscale come indicato dal programma di Governo, e a incentivare la lotta all’evasione.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 novembre 1998 [p.3]
Stefano Lepri, Il ministro delle Finanze. L’IRAP darà 6-7000 miliardi di meno, ma andremo in pari recuperando i soldi di chi non paga. «Niente nuove tasse se frena l’economia». Visco: il gettito va grazie alla lotta all’evasione [intervista a Vincenzo Visco]
1998-11-10
Il Governo vara un decreto per la liberalizzazione del settore dell’elettricità. L’ENEL dovrà ridurre la capacità produttiva del 50% del totale, dovrà vendere 15mila megawatt di potenza installata entro il 2003 e sarà trasformata in una holding che controllerà cinque distinte società: produzione, trasmissione, distribuzione (a bassa tensione), vendita e dismissione del settore nucleare. Il decreto entrerà in vigore il 1 aprile 1999.
«Gazzetta Ufficiale», 31 marzo 1999, n.75 [pp.8-24]
pp.8-18- Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n.79. Attuazione della direttiva 96/92 CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica;
p.19-24- Note
1998-11-11
Venezia: Carlo Nordio, sostituto procuratore della Repubblica, a conclusione dell’inchiesta sulle cooperative «rosse» e il finanziamento illecito al PCI, chiede il proscioglimento di Achille Occhetto e Massimo D’Alema e contestualmente il rinvio a giudizio di un centinaio di imputati. Tuttavia l’archiviazione esprime anche l’accusa al PCI di inattendibilità dei bilanci, l’occultamento per distrazione di beni di società in crisi, senza che sia riusciti a risalire ai beneficiari finali.
1998-11-12
Caso Öcalan
Giunge a Roma proveniente da Mosca, accompagnato dal deputato di Rifondazione comunista Ramon Mantovani, Abdullah Öcalan, leader del PKK curdo, colpito da 2 mandati di arresto internazionale emessi dalla Turchia e dalla Germania. Öcalan si consegna immediatamente alla polizia italiana e chiede asilo politico all’Italia.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 novembre 1998 [p.1-p.3]
p.1- Titolo: Abdullah Ocalan, capo del PKK, per ora agli arresti: è ricercato per omicidio dai due Paesi. Leader curdo chiede asilo a Roma. Caso diplomatico con Turchia e Germania; Editoriale, Aldo Rizzo, Non scambiatelo per un immigrato;
p.3- Titolo: Ocalan, leader del partito dei lavoratori, era ricercato in Turchia e Germania per omicidio; Questione curda (scheda); Maurizio Molinari, Arrestato a Roma il capo dei ribelli curdi. Si è consegnato a Fiumicino e ha chiesto asilo politico; Giovanni Bianconi, Il dilemma sul tavolo di Diliberto. Impossibile consegnarlo ad Ankara; Mimmo Cándito, Personaggio. Il professore con il mitra. La fuga senza fine di Abdullah. Il terrorista è stato tradito da tutti i suoi padrini
«La Stampa», 15 novembre 1998 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Il Governo nega ogni contatto con emissari del PKK. Cossiga: sì all’asilo politico. Ocalan, è giallo sulla trattativa. Curdi da tutta Europa a Roma: va liberato;
p.1-3- Giovanni Bianconi, Nella «prigione» del leader. «Cara Italia, ora ti chiedo di non consegnarmi alla Turchia»;
pp.2-3- Titolo: «Ha scelto Roma perché solidale con noi, tanto che a Fiumicino si è subito consegnato spontaneamente». La Farnesina: nessun contatto con emissari curdi;
p.2- Maurizio Molinari, Ocalan diventa un giallo. I curdi: era d’accordo con l’Italia, Il Governo smentisce;
pp.2-3- Francesco Grignetti, «Apo, sei il nostro Arafat». Tra i seguaci arrivati da tutta Europa; (Ansa), Asilo politico. Come si ottiene lo status di rifugiato; (Ansa), Ankara «Una strage di ribelli»;
p.3- g.ce., Cossiga: concediamogli l’asilo. «È un combattente, occorre una soluzione politica» [intervista a Francesco Cossiga]
1998-11-13
DS: decisi i nuovi organismi dirigenti. Eliminato l’ufficio di presidenza e il Comitato politico. Sfoltita la Direzione ridotta da 170 a poco più di 50 membri. Forte rinnovamento in segreteria: Fulvia Bandoli (ambiente), Bogi (riforme istituzionali), Burlando (economia), Crucianelli (diritti di cittadinanza), De Giovanni (cultura), Dominici (enti locali), Folena coordinatore della segreteria), Morando (politiche sociali), Passuello (organizzazione), Ruffolo (progetto), Antonella Spaggiari (sindaco di Reggio Emilia) e membro di diritto Francesca Izzo (portavoce delle donne)
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 novembre 1998 [pp.1-2-p.15]
ant. ram. (Antonella Rampino), Eletti i nuovi organismi dirigenti della Quercia. Un ex aclista all’organizzazione, E il PPI protesta. Veltroni pensiona la vecchia guardia. Ma subito esplode la polemica delle donne; siamo poche; Filippo Ceccarelli, Come nel PCI, anche tra i DS serpeggia il malcontento verso un partito «maschilista». Riparte l’eterna guerra dei sessi; r. mas., Scuola, programmi al maschile
1998-11-13
Romano Prodi rinvia il coordinamento nazionale dell’Ulivo che ha convocato per il 16 novembre. Nella lettera inviata ai leader dell’Ulivo l’ex premier scrive che dai contatti avuti le sue proposte non hanno avuto il consenso necessario. Pesa sul rinvio il secco no del segretario del PPI, Franco Marini, alla presentazione di una lista unitaria alle elezioni europee.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 novembre 1998 [p.5]
u.m. (Ugo Magri), Rinviato a sorpresa il coordinamento nazionale di lunedì. La sospensione potrebbe durare mesi. Prodi: manca il consenso, Ulivo congelato. Brucia il no del PPI alle liste comuni; Fabio Martini, Le tensioni dei popolari. Marini attacca Veltroni «Il Centro è assediato»; m.g.b. (Maria Grazia Bruzzone), La proposta di Salvi sul nuovo doppio turno piace al Cavaliere, Fini punta al referendum. D’Alema rilancia: avanti con le riforme. Violante: revisione costituzionale «antiribaltone»
«La Stampa», 15 novembre 1998 [p.8]
Ugo Magri, Il Professore: ormai siamo una coalizione storica. Riforme: telefonata Veltroni-Marini. Prodi: l’Ulivo non diventerà un partitino. Di Pietro: alle europee io ci sarò
1998-11-13
Buenos Aires: Convegno internazionale contro l’effetto serra. Restano sullo sfondo le resistenze USA. A conclusione del lavori approvato un piano d’azione che prevede le modalità di attuazione del Protocollo di Kyoto in relazione alla diminuzione di emissioni di gas che producono l’effetto serra, meccanismi finanziari, sviluppo e trasferimento di tecnologie, supporto ai Paesi colpiti da disastri ambientali. Pareri contrastanti sulle conclusioni del Convegno.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 novembre 1998 [pp.1-2-p.15]
pp.1-2-Mario Deaglio, Se vincono i malati di nostalgia;
p.3- Gabriele Beccaria, Rimandato di un anno l’accordo sui tagli ai gas che provocano il riscaldamento della Terra. Effetto serra, vince la linea USA. A Buenos Aires poche novità sull’ambiente; 40 anni di lotta all’effetto serra (crono); I gas serra (grafica); Dominique Legiu, Lo studioso del clima. «La catastrofe è alle porte. È un errore aspettare
«La Stampa», 15 novembre 1998 [p.10]
Raffaello Masci, Il ministro dell’Ambiente. «Non sono disposti a rinunciare ad uno stile di vita iper-consumista». «Effetto serra, il freno è USA». Ronchi: temono di perdere consenso [intervista a Edo Ronchi]; r. cri, Buenos Aires. Emissioni di gas, accordo in extremis
1998-11-13
Irak
Saddam Hussein, dopo uno scambio epistolare e telefonico con il presidente russo Boris Eltsin e il premier Evgeny Primakov, dichiara di non voler provocare una crisi con l’ONU e di essere pronto a ogni iniziativa di pace purché tenga conto delle legittime richieste dell’Irak. Hanno concorso e concorrono alla mediazione Francia e Cina, mentre Italia e Germania frenano sulla possibilità di raid contro l’Irak.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 novembre 1998 [p.2]
Andrea di Robilant, Ma Clinton non blocca il poderoso dispiegamento militare nel Golfo, arrivano anche i B-52. L’ultima chance di Washington all’Iraq. «Collaborate, fermeremo i missili»; Forze d’attacco mobilitate nel Golfo (scheda); m. mo. (Maurizio Molinari), Roma: niente Tornado senza voto ONU. D’Alema chiama Clinton: sostegno politico, non militare
«La Stampa», 14 novembre 1998 [p.1-p.6]
Tony Blair, «L’Europa deve aiutare gli USA a difendere l’ordine mondiale»
«La Stampa», 15 novembre 1998 [p.1-pp.4-5]
p.1- Titolo: Gli USA: risposta inaccettabile. Clinton non crede al sì di Saddam; Editoriale, Gianni Riotta, Se la guerra diventa spettacolo;
p.4- m.mo. (Marcello Molinari), Solo Verdi e Rifondazione contrari. Da domani ne discutono a Roma i ministri dell’UE. «Blair ha indicato la strada all’Unione». Molti sì alla difesa europea; f. p., Bin Laden. Gli USA: è legale assassinarlo; Ingrid Badurina, Solo un brivido per il falco Seselj. In Bosnia fermato e poi espulso dalle truppe NATO;
p.5- Franco Pantarelli, Il lancio di duecento missili fissato per ieri sera è stato fermato all’ultimo istante. «Inaccettabili le condizioni di Saddam». Clinton non si fida della svolta e annulla il viaggio in Asia; Igor Man, Personaggio, Un maestro del bluff. Le irresistibili sconfitte del Raíss. Come trasformare una ritirata in una mezza vittoria
1998-11-16
La prima sezione penale della Corte di Cassazione condanna in via definitiva all’ergastolo l’ex capitano delle SS Erich Priebke e Karl Hans per la strage delle Fosse ardeatine, ed è trasferito nel carcere militare di Forte Boccea. Confermata così la sentenza emessa dalla Corte d’appello militare di Roma. Karl Hans resta nella casa di cura dove è ricoverato in quanto ritenuto in condizioni da non poter sostenere il regime carcerario.
1998-11-19
Franco Bernabè, dal 1992 alla guida dell’ENI, è nominato amministratore delegato di Telecom Italia. Al suo posto all’ENI il Consiglio di amministrazione nomina all’unanimità Vittorio Mincato.
1998-11-20
Caso Öcalan
Roma: Abdullah Öcalan è scarcerato con l’obbligo di non allontanarsi dalla capitale. La Corte d’Appello ha ritenuto impossibile estradarlo in un Paese dove vige la pena di morte.
1998-11-27
Il cancelliere tedesco Gerard Schoeder informa il presidente del Consiglio Massimo D’Alema che la Germania non chiederà l’estradizione di Abdullah Ocalan come auspicato dal Governo italiano.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 28 novembre 1998 [pp.1-3]
p.1-Titolo: Ankara: no al processo internazionale. Berlusconi siamo i fessi d’Europa. Schoeder: non voglio Ocalan. E D’Alema ora pensa all’espulsione;
pp.1-2- Editoriale, Carlo Bastasin, Se i tedeschi fanno gli italiani;
p.1-p.3- Augusto Minzolini, Il premier racconta. «Un rifiuto che peserà»;
p.2-Mimmo Càndito, Spedito ai giudici italiani un dossier di 800 pagine con i capi d’accusa contro il leader del PKK. Turchia, esplode la rabbia: ridateci «Apo». Bomba sul bus, fondamentalisti assaltano un carcere; Germania-PKK. Patto non scritto che risale a tre anni fa; f. m., «Non diamogli asilo politico». Andreotti: sarebbe come dire che ad Ankara non c’è libertà [intervista a Giulio Andreotti]; Maurizio Molinari, Diplomazia al lavoro. Roma punta su Austria o Spagna. 007, cala la polemica ma i vertici tremano;
p.3-Emanuele Novazio, Bonn teme episodi di violenza con la comunità turca. Ankara respinge la soluzione internazionale. Ocalan, la Germania dice no. Schroeder: non chiederemo l’estradizione
«La Stampa», 29 novembre 1998 [pp.1-3]
p.1-Titolo: Intervista con il ministro degli Esteri: il leader curdo si è macchiato di reati da condannare. Ocalan, Dini frena sull’espulsione. D’Alema: ma è la Turchia a non volere il processo;
pp.1-2- Editoriale, Barbara Spinelli, Giustizia senza confini;
p.2- Mimmo Càndito, Il PKK rivendica l’abbattimento di un elicottero militare (17 morti). La Turchia: è un incidente. Un nuovo nemico per Ankara: Schroeder. «Egoista», «scandaloso»; Emanuele Novazio, Media tedeschi. «Governo vile e ricattabile»; Francesco Manacorda, Tre soluzioni europee per il rebus Ocalan;
p.3-Maurizio Molinari, Il ministro degli Esteri. Dopo gli accordi raggiunti a Bonn due Commissioni sono già al lavoro: «Schroeder ci è debitore». «Tribunale europeo in 20 giorni». Dini: Ocalan espulso? Vedremo dopo il processo [intervista a Lamberto Dini]; r. i., Alla TV curda. «O il negoziato con Ankara o lotta dura»; m. mo., «È Ankara che rifiuta». D’Alema: rispetto le leggi, sono un fesso?
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