XIII Legislatura - I governo Prodi
XIII Legislatura - 1996-2001
I Governo Prodi
17 maggio 1996-21 ottobre 1998
1996-09-01
Sviluppi della crisi curda
Il capo di gabinetto della Casa Bianca, Leon Panetta, in televisione annuncia l’imminente reazione all’attacco iracheno nel Kurdistan. Saddam Hussein dichiara di aver ritirato le proprie truppe ma queste dichiarazioni sono smentite dalle foto scattate dai satelliti spia. Gli iracheni proseguono nella loro offensiva bombardando la città di Sulaimaniya. Il 3 settembre inizia l’operazione «Desert Strike», la rappresaglia USA. 27 missili Cruise, lanciati da bombardieri B52 e unità navali presenti nel Golfo, colpiscono le basi irachene a Sud di Bagdad. Muoiono 5 civili. L’operazione militare Usa è contestata da Francia e Russia. Il 4 in seguito nuovi attacchi americani Saddam Hussein ordina il ritiro dei carri armati iracheni dalla zona protetta dall’ONU.
1996-09-03
A Ivrea (Torino), Carlo De Benedetti si dimette dalla carica di presidente della Olivetti, che ricopriva da 18 anni, dopo le pesanti contestazioni mossegli dall’amministratore delegato della società Francesco Caio. Quest’ultimo conserva la carica (dalla quale si dimetterà in un secondo tempo, per essere indagato per false comunicazioni sociali), mentre la presidenza del gruppo passa ad Antonio Tesone. La crisi sarà superata grazie al salvataggio patrocinato da Enrico Cuccia tramite partner anglosassoni.
1996-09-04
Al valico di Eretz alla frontiera fra Israele e Gaza di incontrano pe la prima volta il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente dell’autorità palestinese Yasser Arafat
1996-09-09
A Perugia, al processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, Tommaso Buscetta torna ad affermare che esso fu deciso su richiesta dei cugini Salvo "nell’interesse di Giulio Andreotti" e di avere avuto conferma di questo da Tano Badalamenti e Stefano Bontade.
11 settembre
Al processo in corso a Perugia sull’omicidio Pecorelli, il pentito della banda della Magliana Antonio Mancini afferma che Danilo Abbruciati gli disse «che a chiedere l’omicidio…che il mandante è Vitalone» ed esecutori Massimo Carminati e ‘Angelino il biondo’, poi identificato con Angelo La Barbera. Sarebbe stato Pippo Calò a chiedere ad Abbruciati l’uccisione del giornalista. La difesa di Claudio Vitalone afferma invece che il pentimento di Mancini è teleguidato ed interessato, avendo il malvivente continuato nei traffici di droga dopo aver iniziato la collaborazione con la giustizia, ed insiste sui benefici da questa derivati al pentito.
1996-09-09
Ai primi di settembre l'incontro Prodi- Bertinotti ( 9 settembre 1996), vi partecipano anche il sottosegretario alla presidenza Micheli, il vicepresidente Veltroni, e il ministro Ciampi. Al centro del colloquio la Finanziaria. Rifondazione chiede ed ottiene un vertice della maggioranza che si svolgerà il 19 settembre alla presenza dei ministri finanziari e dei capigruppo dell'Ulivo. Non sono presenti i segretari dei partiti della maggioranza, un veto che è stato posto per dare al vertice il carattere di un incontro parlamentare limitato alla finanziaria. Si manifestano differenziazioni sul valore da attribuire alla riunione e alle eventuali future trattative. Masi, per Rinnovamento italiano, insiste per impegnare Rifondazione in un confronto più generale che affronti temi spinosi come la vicenda Stet e Mastricht. Unitario invece l'orientamento a scongiurare il ricorso a possibili quanto equivoche maggioranze
1996-09-09
Torino: il consiglio comunale approva un ordine del giorno che impegna il sindaco Valentino Castellani a proporre al Governo al vendita delle droghe leggere. Contrari PPI e Polo ad eccezione dell’antiproibizionista Marco Taradash. Lo stesso giorno il Consiglio regionale del Lazio approva una delibera che permette la distribuzione di morfina ai tossicodipendenti in cura.
1996-09-12
Su "l’Espresso", Claudio Rinaldi scrive che il salvataggio delle 3 reti Mediaset, operato dal decreto del 27 agosto, è il "coronamento di un riscatto aziendale che ha dell’incredibile. Con la defenestrazione da Palazzo Chigi, nel dicembre ’94, Berlusconi ha perso le insegne del potere politico ma ha miracolato la Fininvest. Prima 3 soci stranieri, il tedesco Leo Kirch, il sudafricano Johann Rupert e l’arabo saudita Al Waleed, sono accorsi al capezzale della Fininvest. Poi sono arrivate alcune banche italiane, ovviamente dell’area pubblica, ovviamente con la benedizione del governo Dini in carica nel 1995. Infine è scattata la quotazione in Borsa dei titoli Mediaset, con il maxi collocamento sul mercato. Tutto questo ha fatto affluire nelle casse del Biscione migliaia di miliardi, abbattendo nel giro di pochi mesi l’indebitamento che da molti anni soffocava il gruppo. Non solo: ha procurato alla Fininvest, one-man company per antonomasia, una formidabile massa di alleati e di non belligeranti: oltre alle banche, oltre ai grandi investitori esteri, adesso Berlusconi può contare su un autentico scudo umano di 250mila risparmiatori, accaniti nella difesa dei loro investimenti…"
1996-09-12
I sindacati confederali dei metalmeccanici interrotte la trattative sul contratto con la Federmeccanica indicono uno sciopero nazionale di categoria per il 27 settembre. La rottura della trattativa si è interrotta sulla richiesta sindacale di un aumento di 262 mila lire al mese mentre la Federmeccanica è disponibile al massimo ad un aumento di 180 mila lire.
1996-09-13
A Piano del Re, presso le sorgenti del Po, Umberto Bossi annuncia la proclamazione della repubblica di Padania.
1996-09-14
A Torino, la polizia carica i giovani dei centri sociali che contestano una manifestazione della Lega nord, con un bilancio di oltre 30 feriti.
1996-09-14
Bosnia Erzegovina: dopo 4 anni di guerra si svolgono le prime elezioni presidenziali. L’affluenza alle urne si attesta tra il 60-70% ma scende al 30% nel caso dei profughi, in particolare bosniaci. Il presidente uscente e leader musulmano Alija Izetbegovic accusa i serbi di aver impedito agli elettori di recarsi alle urne e chiede al Consiglio di Sicurezza dell’ONU l’annullamento della consultazione. Il 16 settembre l’inviato USA Richard Holbrooke, artefice degli accordi di Dayton del 1995, conferma la validità delle elezioni. Il 18 settembre i risultati: Izetbegovic è proclamato presidente della Bosnia Erzegovina con 729 mila voti e vince sul serbo Momcilo Krajisnik (690 mila voti) e il croato Kresimir Zubak ( 342 mila voti). Izetbegovic dovrebbe guidare una presidenza collegiale con gli altri due candidati e condurre la Bosnia alle prossime elezioni previste per il 1998.
«l'Unità»
«l’Unità», 16 settembre 1996 [p.13]
Titolo: Il dopo Dayton; Salve le elezioni di Bosnia. Via al primo vertice Izetbegovic- Milosevic; [Scheda - Calendario elettorale]; Kinkel: «Un passo imperfetto ma irrinunciabile». Mosca: «Ora via le sanzioni». L’Europa tira un sospiro di sollievo.
«l’Unità», 17 settembre 1996 [p.15]
Titolo: Il dopo Dayton; Gianni Marsilli, In Bosnia è testa a testa. Sfida all’ultimo voto tra musulmani e serbi; «Elezioni né libere né democratiche». L’ICG smentisce l’OSCE; Triumvirato alla guida del Paese (scheda)
1996-09-15
Venezia: si conclude la marcia leghista iniziata ai piedi del Monviso. Lungo il Po circa 130 mila partecipanti. Umberto Bossi ammaina il tricolore e al suo posto issa la bandiera leghista e ripete il giuramento secessionista: «Noi, popoli della Padania, solennemente proclamiamo: la Padania è una repubblica federale, indipendente e sovrana». E prosegue: «Il Governo provvisorio si dà un anno di tempo per trattare con Roma. Trascorso tale termine, la dichiarazione di indipendenza e sovranità acquisterà piena efficacia».
Milano: la manifestazione anti Bossi e contro la secessione organizzata da Alleanza Nazionale (AN) vede la partecipazione di 250 mila persone, per gli organizzatori, 130-150 mila per la questura.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 16 settembre 1996 [pp.1-8]
p.1-Titolo: In piazza soprattutto militanti, non più di 130 mila lungo il Po e a Venezia. Scalfaro: «Non bisogna avere remore a usare il codice penale, se si è violato». Il Nord lascia solo Bossi. Prodi: ora il dialogo. 150 mila con Fini a Milano;
p.1-p.6-Mario Deaglio, Il tramonto della secessione;
p.1-p.8-Corrado Augias, Il nostro essere italiani;
p.2- Carlo Brambilla, La «sacra secessione» si sgonfia. Bossi parla di doppia legalità: «Non so cosa accadrà»; Rosanna Lampugnani, «Un referendum sulla secessione lo vinciamo di sicuro. Camice verdi «doc» tra rabbia e delusione; Susanna Ripamonti, Il sarto del Carroccio. «Le divise? Un business. Le faccio anche a Bari»;
p.3-Jenner Meletti, Catena umana addio. Dall’ampolla al fiasco. «E da domani si torna al lavoro»; Carla Chelo, Ai «seggi» ‘è chi firma anche dieci volte. Così ho votato e rivotato per l’indipendenza padana;
p.4- Michele Sartori, Venezia con ironia nel giorno più lungo. Le «mille bandiere» di San Siro. Gli autonomi, musica e non cortei; Susanna Ripamonti, A pranzo con la Pivetti nell’Oltrepò. Irene pregusta la vendetta. «Bossi ha perso, pagherà»;
p.5- Walter Dondi, «Ora riproviamo col dialogo». Prodi soddisfatto: «Un comizio come tanti»; Vincenzo Vasile, Scalfaro a Bari: «Restiamo sereni». «La democrazia usa anche il codice penale»; Letizia Paolozzi, Gallo: «Sì, istigare alla secessione è reato». Rodotà: «Solo se organizza milizie». Paladin: «Valuteranno i giudici». Arrestare Bossi? I giuristi si dividono;
p.6-Aldo Varano, Arbore: «Senza retorica diciamo al Nord di restare» [intervista a Renzo Arbore];
p.7- Paola Sacchi, 150 mila a Milano con Fini «Siamo noi la sola risposta alla secessione»; Raffaele Capitani, Nazisti pagano la Lega? Dini «Non mi risulta ma certo la Kermesse costa»; Silvio Trevisani, Con Dario Fo davanti alla TV: «Oggi i media minimizzano …». «Un clown che fiuta i bisogni popolari» [intervista a Dario Fo];
p.8-R. A. (Ritanna Armeni), «Un insuccesso la milizia? Vigileremo». Veltroni a Fini: «Oggi protesti ma Maroni ministro l’hai fatto tu»; Raffaele Capitani, Modena anche applausi per Fini. Ma il popolo della Festa apprezza la scelta di no manifestare. E il PDS? «Giusto non andare in piazza»
1996-09-16
Arrestato Lorenzo Necci, amministratore delegato delle Ferrovie.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 17 settembre 1996 [pp.1-4]
p.1-Titolo: Il Governo: non sono a rischio le grandi opere previste per le FS. Torna Mani pulite. Necci arrestato per tangenti nelle Ferrovie. Polemiche sui pm. Mancino: nessun complotto;
p.1-p.3-Editoriale, Lucio Villari, Non ci sono scorciatoie;
p.2- Titolo pagina: L’ultimo grande boiardo; Marco Ferrari, In manette Lorenzo Necci. L’accusa: tangenti per gli appalti delle FS; Cardino e Franz, giudici garantisti. L’ultima leva di «Mani Pulite»; Raul Wittenberg, Ascesa e caduta dell’uomo più potente d’Italia; Parla uno dei figli del manager «Un fulmine a ciel sereno»; Danesi, dalla DC alla P2. Pacini Battaglia, legato al PSI;
p.3- Titolo pagina: L’ultimo grande boiardo; Gildo Campesato, Centomila miliardi a rischio. Ma il Governo assicura: niente stop agli appalti; Le grandi opere a rischio (scheda); Luana Benini, Sorpresa tra gli impiegati ma c’è chi dice: «Era ora». «Incredibile, un colpo duro». Choc nel palazzo delle FS;
p.4- Titolo pagina: L’ultimo grande boiardo; Giampaolo Tucci, Mancino: «I pm non complottano». Necci, i Verdi criticano il Governo; Marco Brando, Il sostituto Greco: «Resti reato penale il falso in bilancio»
1996-09-16
Francesco Saverio Borelli, Procuratore della Repubblica di Milano, critica la proposta di Legge presentata da Cesare Salvi del PDS sulla separazione delle funzioni dei pubblici ministeri e dei magistrati giudicanti. Per Borelli la legge prefigurerebbe una separazione delle carriere per arrivare al controllo del Governo sui pubblici ministeri.
1996-09-17
Francesco Storace (AN) è nominato presidente della Commissione di Vigilanza della RAI. La nomina è contestata da CCd e CDU che accusano il leader del Polo, Silvio Berlusconi, di aver deciso la nomina che spetta alla destra secondo gli accordi con l’Ulivo senza aver consultato tutte le forze politiche della coalizione.
Franco Frattini, ex ministro della Funzione Pubblicaè eletto presidente del Comitato di controllo su Servizi Segreti.
1996-09-18
Cassazione non è reato picchiare la moglie per gelosia
1996-09-21
Romano Prodi intervista a «La Stampa». Il presidente del Consiglio affronta i temi del momento: la corruzione che definisce una «impurità» della vecchia Italia, la minaccia leghista della secessione a cui non crede , i rapporti con Rifondazione e il Polo. Ottimista sulla prospettiva europea.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 21 settembre 1996 [p.3]
Pino Corrias, Il presidente del Consiglio. «Non vedo rischi per la democrazia: né camice nere né camice verdi. «Caso Necci, impurità della vecchia Italia». Prodi ci salveranno l’alternanza e l’Europa
1996-09-21
Dublino vertice Europeo sulla moneta unica
1996-09-22
Grecia elezioni
1996-09-24
Patto per il lavoro
- Patto per il lavoro
1996-09-24
Governo e parti sociali firmano l’ accordo, noto come «Patto per il Lavoro» finalizzato a promuovere l’occupazione e rilanciare lo sviluppo economico in Italia attraverso un ampio e articolato pacchetto di misure di intervento. L’accordo si inserisce all’interno della strategia di concertazione fra le parti sociali Il Patto prevede lo stanziamento di una somma totale di circa 15,000 miliardi nel triennio 1997-1999.
Commenti e resoconti
«Rassegna sindacale»
«Rassegna sindacale», anno XLII, n. 34, 8 ottobre 1996 [pp.5-6]
pp.5-6-Romano Benini, Patto per il lavoro /I contenuti dell’intesa. La risorsa occupazione. Luci e ombre di un accordo che dovrebbe dare nuovo impulso allo sviluppo;
p.5- Enrico Pugliese, Patto per il lavoro /Una lettura critica Prospettive vaghe; Patto per il lavoro/ I finanziamenti. Un impegno per tre anni
«l'Unità»
«l’Unità», 25 settembre 1996 [p.3 ]
Piero Di Siena, Via al patto per l’occupazione Prodi: «È stato firmato un accordo storico». Raggiunto a palazzo Chigi l’accordo sul pacchetto occupazione. Circa 15 mila miliardi di risorse aggiuntive nel triennio. Dopo mesi di confronto tra governo e parti sociali varato un provvedimento che spazia dalla formazione, al piano per le infrastrutture, al mercato del lavoro. Superati i punti controversi dei contratti di formazione e dell’orario con un’autonoma assunzione di responsabilità del governo. Prodi: «Un accordo nella tradizione europea»; Le misure dell’accordo sottoscritto. Ecco tutti i punti del documento. Ecco i punti più rilevanti del documento sottoscritto tra il governo e le parti sociali. In primo luogo si stabilisce una «corsia preferenziale» per tutti quei provvedimenti che non rientreranno nella finanziaria ‘97. Prodi ha quantificato in circa 15mila miliardi i soldi disponibili. Oltre agli investimenti sono indicate specifiche misure di politica attiva del lavoro. Le risorse saranno reperite tramite la lotta all’evasione e la privatizzazione dei beni demaniali; Angelo Melone, Parla il leader della CGIL, Sergio Cofferati: un’intesa mai fatta prima, garantisce tutti i lavoratori. «Nuovo lavoro senza violare i diritti». È un accordo mai sperimentato prima in Europa, che carica sindacato, governo e Confindustria di enormi responsabilità. Finalmente c’è una ragnatela legislativa su cui ci si potrà muovere per rendere il mercato del lavoro più flessibile, per cambiare gli orari. Questo lo spirito con cui Cofferati ha apposto la sua firma. Ma «tutto senza violare i diritti
fondamentali dei futuri lavoratori: questo è il risultato raggiunto e per questo la trattativa ha rischiato la rottura» [intervista a Sergio Cofferati]
«La Stampa»
«La Stampa», 24 settembre 1996 [p. 18]
p.pat. ( Paolo Patruno) , Mentre i metalmeccanici preparano la protesta di venerdì. Lavoro, Treu tira le fila. Diktat a Fossa e sindacati
«La Stampa», 25 settembre 1996 [p. 19]
Paolo Patruno, Intesa a Palazzo Chigi. Sindacati soddisfatti. Confindustria: un primo passo. Svolta “storica” per il lavoro. Pìù flessibilità, sbloccati 15 mila miliardi; Il “patto ritrovato”. I punti principali dell’accordo; Ripartono le grandi opere. Orari ridotti e sgravi per il Meridione; v. corn., Congiuntura. L’industria “in panne”. La produzione continua a non tirare. Calo dello 0,2% tra gennaio e luglio, male settembre
1996-09-24
Commissione contro la corruzione
1996-09-24
Alle Nazioni Unite è firmato il «Comprehensive Test Ban Treaty» il trattato che mette al bando gli esperimenti nucleari. Lo firmano 44 nazioni tra cui gli USA, la Francia, la Cina, La Russia e l’Italia. Entrerà in vigore solo dopo che i Parlamenti dei 44 paesi possessori di armamenti atomici l’avranno ratificato. Un perorso non facile per le numerose resistenze.
1996-09-24
Scontri fra palestinesi e israeliani a Gerusalemme e in Cisgiordania.
1996-09-26
il consiglio dei ministri approva la finanziaria per il 1997
1996-09-27
Varata una finanziaria per 62.500 miliardi.
1996-09-27
Metalmeccanici: sciopero nazionale per il rinnovo del contratto. Oltre 250 mila lavoratori in piazza. I sindacati valutano l’astensione dal lavoro all’80%. La Federmeccanica del 39 %.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 settembre 1996 [p. 20]
fr.bru., Domani lo sciopero nazionale per il rinnovo del contratto. Metalmeccanici in campo. Manifestazioni a Milano e Torino; I contratti già rinnovati; E quello delle tute blu; Gianni Italia, Claudio Sabattini, Luigi Angeletti, segretari generali di FIM-FIOM-UILM, Noi ,penalizzati in busta paga. «Ma le impresa può sopportare l’incremento del costo-lavoro»; Gabriele Albertini, presidente Federmeccanica, Il vero «nemico»» è a Roma. «Se funzionasse come la fabbrica lo Stato metterebbe meno tasse”
«La Stampa», 27 settembre 1996 [p. 17]
Paolo Patruno, Lo scontro salariale è sull’accordo del ’93. La Federmeccanica: «Un’agitazione che non serve a nessuno». Le tute blu tornano in piazza. Sciopero nazionale per il nuovo contratto. Per Federmeccanica la partita da giocare è sul costo del lavoro: «La manifestazione non ci influenzerà»; Federmeccanica. Parte l’iniziativa «Paghe trasparenti»
«La Stampa», 28 settembre 1996 [p. 10]
Ugo Bertone, Da Milano a Napoli metalmeccanici si fermano per il contratto. In piazza 250 mila tute blu. Scioperi e cortei in tutta l’Italia. Sabattini dice no alla mediazione di Treu. Pochi gli incidenti. Tafferugli a Torino tra autonomi e studenti del PDS; Giovanni Trovati, Quando nella fiducia si apre la prima crepa
1996-09-30
In opposizione alla Finanziaria 1997 presentata dal Governo Prodi il Polo presenta la sua «controfinanziaria». Proposti tagli per 60 mila miliardi, blocco delle pensioni di anzianità ma si abbassamento le aliquote fiscali
Commenti e resoconti
«Il Foglio»
«Il Foglio», 1° ottobre 1996 [p.1-p.3]
p.1-Un risanamento senza tasse. La controfinaziaria del Polo annuncia che, forse ci sarà opposizione. Proposte tagli per 60 mila miliardi con blocco delle pensioni di anzianità, ma si abbassano le aliquote fiscali. Le avances di Pagliarini;
p.3-Editoriale, Il tuttosiaggiusta di Prodi
1996-10-01
Il presidente francese Jacques Chirac in un incontro ad Arles con alcuni imprenditori tessili si dichiara perplesso sulle possibilità dell’Italia di rispettare i parametri di Maastricht per l’adesione all’unione monetaria europea. Le affermazioni provocano una immediata reazione del Governo Italiano. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, convoca l’ambasciatore francese in Italia e rilascia una dura dichiarazione nei confronti del Governo francese affermando che le dichiarazioni di Chirac sono da attribuirsi alla timore della concorrenza italiana. La polemica rientra dopo un chiarimento da parte di Chirac secondo cui la stampa ha riportato in modo impreciso le sue dichiarazioni e anzi esprime apprezzamenti sul risanamento economico che sta portando avanti il Governo Prodi.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 1° ottobre 1996 [pp.1-3-p.6]
p.1- Titolo: La Spagna: Roma chiese sconti, ma il premier nega. Parigi accusa: la lira danneggia la nostra industria. Aznar e Chirac, attacco all’Italia. Visco denuncia: un complotto per escluderci dalla moneta unica;
p.1-p.6- Editoriale, Sergio Romano, Le forche caudine di Prodi;
p.2-Flavia Amabile, Il ministro delle Finanze denuncia: c’è stato un complotto internazionale ai danni dell’Italia». Visco: «Volevano tenerci fuori dall’UEM». Chirac attacca la lira debole: penalizza il nostro export; Stefano Lepri, Le reazioni dei Quindici. Ciampi replica ai francesi «Basta tornare nello SME»;
p.3-Andrea di Robilant, Palazzo Chigi smentisce: a Valencia abbiamo dichiarato il nostro impegno per l’Unione. Prodi-Aznar, alta tensione sull’Europa. Il premier spagnolo: volevate rallentare Maastricht; La corsa verso Maastricht (tabella); Le ragioni della svolta. I giorni del «Grande Equivoco». Dal DPEF morbido alla maximanovra; Emanuele Novazio, La Germania e l’Euro. «Roma non è un problema». Bonn: «incoraggiante» la Finanziaria
«La Stampa», 5 ottobre 1996 [p.5-p.11]
p.1-Andrea di Robilant, A Napoli confermate le scadenze di Maastricht. Il presidente francese si complimenta per la «politica di rigore». Prodi e Chirac: nessun ritardo per l’Europa. Presto i colloqui per la lira nello SME; Mistero tecnico. I colloqui diffusi in sala stampa; Fulvio Milone, Il vertice «parallelo». A Pompei la pace delle dame. Archeologia e mozzarella per le first lady;
p.11-Andrea di Robilant, Colloqui separati con Prodi e Chirac anche se i 2 leader erano al vertice partenopeo insieme. Minuetto italo-francese per Arafat. Spola fra Napoli e Parigi; Giuseppe Zaccaria, Il venerdì di Gerusalemme. Gli imam fermano l’odio. Appello in moschea: insieme niente violenze
«Il Foglio»
«Il Foglio», 5 ottobre 1996 [p.1-p.3]
p.1- I francesi a Napoli. Prodi e Chirac evitano lo scontro, ma tra lira e franco non c’è accordo. I trucchi contabili di Roma spaventano Parigi, preoccupata che i tedeschi non accettino più i suoi maquillage. Il veloce passaggio di Arafat;
p.3-Editoriale, Ometti una sera a cena
1996-10-01
Israele-Palestina
Su iniziativa del presidente americano, Bill Clinton, si incontrano alla Casa Bianca a Washington il presidente di Israele Benjamin Netanyahu e il leader palestinese Yasser Arafat. Prende parte all’incontro anche re della Giordania Hussein. Scopo della riunione il superamento delle difficoltà che incontra il processo di pace, reso ancora più arduo dalla vittoria in Israele della destra. La riunione si conclude con un fallimento: Arafat e Netanyahu non riescono a raggiungere un accordo neppure sull’ordine del giorno
1996-10-01
USA: entra in vigore la riforma dello Stato sociale, legge promulgata da Bill Clinton il 22 agosto. La legge segna la fine del Welfare State voluto dal presidente Franklin D. Roosevelt infatti prevede, tra l’altro, una forte riduzione dei fondi pere l’assistenza e il trasferimento delle competenze specifiche ai singoli stati dell’Unione, la decadenza dei benefici per chi ha usufruito dei sussidi per cinque anni e non abbiano trovato lavoro.
1996-10-01
Gran Bretagna
Blackpool: Congresso del Labour Party. Il leader Tony Blair, in vista delle elezioni politiche previste per la primavera del 1997, presenta il programma del partito
1996-10-02
Bulgaria
Sofia: l’ex primo ministro Andrej Lukanov, è assassinato con due colpi di pistola sparati da uno sconosciuto. Lukanov , nel 1990 aveva guidato il primo Governo della Bulgaria post-comunista e successivamente aveva assunto la direzione di un’impresa che gestiva l’importazione in Bulgaria del gas russo.
1996-10-03
Premio Nobel per la letteratura alla poetessa polacca Wislawa Szymborska
1996-10-03
Bosnia e Repubblica di Jugoslavia
Parigi: con il patrocinio del presidente francese Jacque Chirac si svolge un incontro fra il leader serbo Slobodan Milosevic e il presidente bosniaco Alija Izetbegovic. A conclusione della riunione è annunciata l’apertura di relazioni diplomatiche tra la Bosnia- Erzegovina e la Repubblica federale di Jugoslavia ( Bosnia e Montenegro). Milosevic e Izetbegovic confermano inoltre il loro consenso e sostegno al piano adottato a giugno nel G7 di Lione per le elezioni generali in Bosnia entro due anni.
1996-10-04
PDS-Consiglio nazionale: in discussione i temi la mozione per il Congresso nella prospettiva della cosiddetta «Cosa due». il progetto perseguito da D’Alema di riunificare le sinistre non esclusa Rifondazione. il segretario conferma il sostegno del partito al Governo Prodi e al suo ruolo di premier. Richiesta di chiarimenti politici a Rifondazione, ma anche una parziale autocritica da parte di D’Alema per qualche suo eccesso polemico nei confronti del partito di Bertinotti. Sullo sfondo il tema delle Riforme e gli accordi per la Bicamerale. Cenni di malessere interno nel dibattito. Il CN approva le regole per il Congresso fissato per il 20-23 febbraio del 1997.
Lo stesso giorno si svolge a Roma il seminario sull’opposizione organizzato fa Forza Italia (FI). Ribadite le critiche alla Finanziaria e al Governo Prodi, da parte del Cavaliere si guarda ad una strategia di avvicinamento al PDS sul tema delle riforma, disponibilità a larghe intese, una linea in parte divergente dalle posizioni di Alleanza Nazionale (AN).
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 4 ottobre 1996 [p.2]
m.t.m. (Maria Teresa Meli), Il segretario del PDS punta a riunificare la sinistra. Oggi la mozione congressuale al Consiglio. La «Cosa due» alle amministrative del ’97. La Quercia dovrebbe rimanere, dopo un «restyling»; Antonella Rampino, «Sull’ICI non sapevamo nulla». Bertinotti e Cossutta contro il PDS «Basta Massimo, ci hai denigrato»; Augusto Minzolini, Manovre nel Palazzo. Bicamerale, si profila l’accordo. D’Alema leader, Berlusconi vice; Maria Teresa Meli, «Ma il PDS deve darsi una carta d’identità». «Riunificare Rifondazione e Quercia? Il PDS è sinistra di governo, RC antagonista» [intervista a Claudio Petruccioli]
«La Stampa», 5 ottobre 1996 [p.3]
Fabio Martini, Al Consiglio Nazionale del partito contro il segretario spunta solo la fronda della vecchia guardia. «Il premier è Prodi e non si tocca». Il leader PDS: ma Bertinotti parli chiaro; Maria Teresa Meli, Dal Cavaliere primo sì a Massimo. «Grandi intese? Non le propongo io»
«La Stampa», 5 ottobre 1996 [pp.1-3-p.10]
p.1- Titolo: Verso la bicamerale dei leader. Vertice di Napoli: tra Prodi e Chirac «piena identità di vedute». Riforme, tandem D’Alema-Berlusconi. Il segretario PDS: ma la maggioranza non cambia;
pp.1-2-Editoriale, Gianni Vattimo, Una settimana difficile. L’azione e l’immagine del premier;
pp.1-10- Il doppio binario;
p.2-Alberto Rapisarda, Ma AN frena Forza Italia, e Mario Segni progetta mobilitazioni popolari per la Costituente. D’Alema, Berlusconi e Fini: «troika» per le riforme;
p.3- Fabio Martini, Al Consiglio Nazionale del partito contro il segretario spunta solo la fronda della vecchia guardia. «Il premier è Prodi e non si tocca». Il leader PDS: ma Bertinotti parli chiaro; Maria Teresa Meli, Dal Cavaliere primo sì a Massimo. «Grandi intese? Non le propongo io»
1996-10-04
Nel vertice di Alma Ata Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan esprimono forti perplessità sulla svolta integralista impressa dai Talebani in Afghanistan. Il 5 ottobre nella valle del Pashir si registrano forti combattimenti fra i Talebani e le truppe tagike di Ahmad Shah Massud fedeli al deposto premier Rabbani.
1996-10-05
Silvio Berlusconi ricusa Carlo Crivelli, presidente della settima sezione penale del Tribunale di Milano, che lo sta processando dal 17 gennaio 1996 per l’accusa di aver corrotto la Guardia di Finanza, e chiede la sospensione del giudizio. Secondo Berlusconi il giudice Crivelli mancherebbe di imparzialità nei suoi confronti, rivelando una visione pregiudizialmente colpevolista.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 6 ottobre 1996 [p.7]
r.m., Berlusconi ricusa il presidente Crivelli: nei miei confronti non è imparziale, è d’accordo col pm. «Quel giudice mi ha già condannato». «Sospendete il processo»; Alberto Gaino, Processo. L’ex presidente di Publitalia. «Otto miliardi l’anno». Dell’Utri, Il mio stipendio
1996-10-05
Unione Europea
Dublino: si svolge un vertice straordinario dell’Unione Europea. Vi partecipano i capi di Stato e i ministri degli Esteri. Per l’Italia il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro degli Esteri, Lamberto Dini. Oggetto del vertice: la definizione del progetto di riforma dell’organizzazione la cui approvazione è prevista per il giugno 1998. Fra le proposte più discusse: una maggiore flessibilità nelle adesioni e la possibilità dei singoli paesi di limitare l’integrazione a determinati settori, l’aumento dei poteri del Parlamento, l’eliminazione della regola della unanimità, l’istituzione di un segretariato dell’UE per il coordinamento della politica estera
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 6 ottobre 1996 [p.4]
Fabio Squillante, A Dublino il premier inglese elogia l’Italia. Dini critico sulla Bicamerale. Da Major, «bravo Prodi». «è una Finanziaria spettacolare»
«La Stampa», 6 ottobre 1996 [p.9]
Fabio Galvano, Dini: abbiamo lanciato alle parti un fermo invito a rispettare i patti firmati. Il Medio Oriente riunisce l’Europa. Da Dublino iniziativa comune dei Quindici; Aldo Baquis, Secondo round per la pace. Vertice tra Netanyahu e Arafat a Erez: tensione, poche speranze; Nathan Gardels, Le paure di Peres «Netanyahu, non basta stringere la mano» [intervista a Shimon Peres]; Fabio Squillante, Vertice UE. Il premier Major si riserva in un’intervista la possibilità di aderire alla moneta unica «se i criteri resteranno rigidi». Kinkel: se Maastricht non darà risultati dovremo bloccare i futuri partners
1996-10-06
Il presidente del Consiglio, prima di partire da Dublino dove ha partecipato al vertice dell’UE, si intrattiene con i giornalisti. Nel corso della conversazione si pronuncia per una Commissione Bicamerale per le riforme istituzionale ed esprime la sua contrarietà all’ipotesi di un’Assemblea Costituente sostenuta dall’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e dal Polo. Inoltre afferma che a guidare la Bicamerale vedrebbe bene il segretario del PDS Massimo D’Alema.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 ottobre 1996 [p.1-pp.4-5]
p.1-Titolo: «No alla Costituente». «Cossiga? E la debolezza del Polo». Prodi promuove D’Alema guida della Bicamerale;
p.1-p.4-Editoriale, Luciano Gallino, Il leader le tasse e la gente;
p.5-Fabio Squillante, «Prego che Berlusconi resti leader del Polo, però anche l’uomo delle esternazioni non andrebbe male». «Voterei D’Alema alla Bicamerale». Prodi: Cossiga vuole che mi dimetta. Sarebbe un suicidio; Antonella Rampino, Alla ricerca di un padre costituente. Picconatore o de Gaulle? Fisichella: impensabile. Pera: è un leader; Maria Teresa Meli, Il leader del CCD. «Cossiga è come Maradona». Casini: «Stiamo cercando un leader per vincere»
1996-10-06
Orvieto: Cesare Salvi, capogruppo al Senato del PDS, parlando al Convegno promosso da «Unità per la Costituzione», una corrente dell’Associazione Nazionale Magistrati, critica l’operato del pool «Mani pulite». Salvi accusa il pool milanese di aver commesso errori investigativi e di utilizzare tecniche di indagine discutibili. Nella stessa occasione, modificando le posizioni sostenute finora dal PDS, sostiene l’esigenza di una riforma della Giustizia che assicuri la separazione fra pubblici ministeri e giudici.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 ottobre 1996 [p.7]
Maria Grazia Bruzzone, Il leader dei senatori PDS: anche Pacini Battaglia aveva collaborato con i magistrati. Salvi spara su Mani Pulite. Borelli: almeno non saremo più toghe rosse; Chiara Beria Di Argentine, Il procuratore. «Convergenze preoccupanti» [intervista a Francesco Saverio Borelli]
«La Stampa», 8 ottobre 1996 [p.5]
Maria Grazia Bruzzone, Maccanico: la Bicamerale dovrà affrontare la questione delle «garanzie». L’Ulivo si divide. Giustizia, bufera sulla svolta del PDS. Salvi: essere con i giudici non significa evitare le critiche; Maria Teresa Meli, La giustizia e la Quercia. «E ora separiamo le carriere». Segnali al Polo: l’intesa è possibile
1996-10-06
Francia: attentato dei separatisti corsi
Bordeaux: un attentato dinamitardo colpisce il Municipio provocando ingenti danni. L’attentato è rivendicato il 7 ottobre dal «Fronte di Liberazione nazionale della Corsica». Il Governo francese ribadisce la linea dura nei confronti dei separatisti corsi.
1996-10-06
Israele Palestina
Erez, al confine fra Israele e la Striscia di Gaza: riprendono i colloqui fra israeliani e palestinesi. Presente ai colloqui, come mediatore, Warren Christopher, segretario di Stato USA. Restano aperte le questioni più controverse. In particolare il mancato ritiro di Israele da Hebron e l’opposizione palestinese alla decisione di Israele di aprire una galleria archeologica nella parte araba di Gerusalemme.
Il 7 ottobre Yesser Arafat è ricevuto dal presidente della Repubblica israeliana Ezer Weizman.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 ottobre 1996 [p.8]
Giuseppe Zaccaria, Nonostante l’impegno USA le trattative a Erez si aprono in un clima teso. Christopher non piega Netanyahu. «Gli accordi con Arafat devono essere corretti»; Nathan Gardels, Hussein di Giordania. «Vincerà la pace, parola di re». «Ma Israele dovrà trattare alla pari» [intervista a re Hussein di Giordania]; Aldo Rizzo, Se L’Europa parla con una voce sola
1996-10-07
Verso la Bicamerale
Il segretario del PDS, Massimo D’Alema cerca un accordo per la Bicamerale e sulla sua presidenza della Commissione ed esplora la disponibilità delle altre forze politiche. Fra i primi incontri quello il segretario del Partito popolare (PPI), Gerardo Bianco. Parziali aperture da parte del presidente di Alleanza Nazionale (AN) Gianfranco Fini. Fra le questioni più controverse resta il presidenzialismo.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 8 ottobre 1996 [p.6]
Fabio Martini, Il leader PDS cerca l’accordo e l’esplorazione parte dal PPI- A colloquio con Bianco. Bicamerale, si apre uno spiraglio. Fini prima di dire no a D’Alema riflettiamo; Sinistra democratica. Cinque ipotesi per le riforme; Augusto Minzolini, Religione e politica. Le tonache di Silvio e Romano. I «consiglieri» Baget Bozzo e Dossetti. Sarebbero loro i veri oppositori dell’accordo per la Bicamerale
1996-10-07
Una sentenza della Corte Costituzionale dichiara illegittima la reiterazione, da parte del governo, dei decreti legge non convertiti dalle Camere entro il termine di 60 giorni previsto dalla Costituzione, una sentenza che avrà profonde ripercussioni sul quadro politico e istituzionale.
1996-10-07
Il premio Nobel per la Medicina è assegnato agli immunologhi Peter Doherty, australiano residente negli USA, e allo svizzero Rolf ZinKernagel. Entrambi hanno condotto le loro ricerche presso l’Università di Camberra in Australia.
1996-10-07
Attentato dell’IRA
Lisburn, nei pressi di Belfast: due autobombe sono fatte scoppiare nella sede del quartier generale dell’esercito britannico nell’Irlanda del Nord. L’esplosione provoca il ferimento di 31 persone, 21 militari e 10 civili. L’attentato è rivendicato dall’IRA, l’organizzazione clandestina per l’indipendenza dell’Irlanda dal Regno Unito.
1996-10-08
Inchiesta sulle telepromozioni: avvisi di garanzia per le conduttrici Mara Venier e Rosanna Lambertucci
1996-10-08
Afghanistan
Le truppe di Massud e le milizie uzbeke di Rachid Dostum, che con oltre 30 uomini controllano il Nord-orientale del Paese, raggiungono un accordo e nei giorni successivi lanciano insieme una controffensiva contro i Talebani. Il 20 ottobre arriveranno vicino a Kabul.
1996-10-09
Camera dei deputati: con 241 voti a favore e 248 contrari e 9 astensioni è respinto il decreto legge proposto dal ministro dei Lavori Pubblici, Antonio Di Pietro, che prevedeva la proroga degli sfratti fino al gennaio 1997 e alcune misure per il rilancio dell’edilizia e delle opere pubbliche. Hanno determinato la bocciatura le assenze dei deputati della maggioranza. Tuttavia il decreto sarà convertito in legge il 31 ottobre e la proroga sarà portata al 30 giugno 1997.
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