XIII Legislatura - I governo Prodi
XIII Legislatura - 1996-2001
I Governo Prodi
17 maggio 1996-21 ottobre 1998
1996-12-12
Al III congresso la mozione di Bertinotti e Cossutta favorevole a «influenzare l’esperienza del governo Prodi» ottiene l’85,48% dei consensi.
Documenti
Mozione n.1- Documento Cossutta Bertinotti
Mozione n.2- La natura e le scelte del terzo Congresso del partito
Relazione di Fausto Bertinotti
(630 voti pari all’85,48% dei delegati)
Documento politico di minoranza
(107 voti pari al 14,51 dei delegati
Statuto del Partito della Rifondazione Comunista
Approvato dal III Congresso
«l'Unità»
«l’Unità», 12 dicembre 1996 [p.10 ]
Si apre oggi a Roma il terzo Congresso. Bertinotti e Cossutta: «Anticapitalisti, ma con Prodi». Rifondazione in cerca di «progetto».
«l’Unità», 13 dicembre 1996 [pp.3-4]
p.3- Titolo: Rifondazione a Congresso; Letizia Paolozzi, «Due sinistre, ma Prodi va». Bertinotti: una crisi apre la strada alla destra; Pasquale Cascella, I destini paralleli di Fausto e Romano; La minoranza: «Restano plateali contraddizioni»; Stefano Di Michele, Un singolare incidente apre il Congresso: crolla il simbolo del comunismo... Caduta e ascesa della falce e martello;
p.4- Titolo: Rifondazione a Congresso; Vittorio Ragone, D’Alema: «C’è la conferma dell’alleanza di Governo». Ma sono conservatori su troppe cose; Minniti (PDS) La sinistra oggi può essere unita
«l’Unità», 14 dicembre 1996 [p.8]
Letizia Paolozzi, Il leader di RC: «Vedete? C’è un’offensiva di destra». E Vendola critica le «penne della borghesia». Bertinotti «incassa» l’attacco di Romiti; l. p., Ferrando, leader della minoranza interna «Ma lasciamo subito Prodi» [intervista a Marco Ferrando]
«l’Unità», 15 dicembre 1996 [p.4]
Letizia Paolozzi, Si conclude oggi il Congresso dei neocomunisti, scontata la conferma di Bertinotti. Da Rifondazione ancora un no. Cossutta: «Comprendo D’Alema, ma niente patti»; Il messaggio di Veltroni «Servono coraggio e innovazione»; Buffo e Grandi «Stabiliamo un orientamento comune»
«La Stampa»
«La Stampa», 12 dicembre 1996 [p.6]
Titolo: Da oggi a Roma il terzo Congresso della «nuova sfida»; Filippo Ceccarelli, Il leader di Rifondazione. Fausto, il massimalista. Appoggia Prodi e il malcontento; I numeri di Rifondazione
«La Stampa», 13 dicembre 1996 [p.3]
Maria Teresa Meli, Il leader di Rifondazione: con Prodi ma alle nostre condizioni. Confindustria? È come la Lega. Bertinotti lancia la sfida a D’Alema. «Non ci sono mai state in Italia due sinistre così diverse»; Augusto Minzolini, Nel panterre dell’Ergife. «Questo PDS ci vuole morti». Fausto e Massimo, ora il duello è aperto; L’alfabeto neocomunista
«La Stampa», 14 dicembre 1996 [p.7]
Maria Teresa Meli, Il leader di Rifondazione al Congresso: rimpiango Donat Cattin, un vero ministro. Bertinotti: caro Prodi non mi basta. «Una proposta del Governo al tavolo dei metalmeccanici»; Filippo Ceccarelli, La «svolta» dell’ex PSI. Il banchiere diventato comunista. Nesi, lungo viaggio fra potere e contro-potere; r. i., D’Alema. «La sinistra è unitaria»
«La Stampa», 15 dicembre 1996 [p.2]
Maria Teresa Meli, Il presidente di Rifondazione esclude patti di Governo o verifiche. Cossutta, nove pagine di «no». «Siamo più determinanti del grande PCI»; (Asca), Con «Rifondazione». Debutta Marco Berlinguer;
1996-12-13
Parte la raccolta di firma per una proposta di legge popolare per l’istituzione di un’Assemblea Costituente per le riforme istituzionali. L’iniziativa promossa da Mario Segni è sostenuta da un arco di forze trasversali che va dai socialisti (SI) ad Alleanza Nazionale (AN). Fra i primi firmatari l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 14 dicembre 1996 [p.7]
Maria Grazia Bruzzone, Uno schieramento trasversale (dal SI ad AN) appoggia la proposta di legge popolare. «No alla Bicamerale, viva la Costituente». Segni lancia la nuova campagna, Cossiga firma per primo
1996-12-13
Bruxelles: i paesi dell’Unione europea firmano il cosiddetto «patto di stabilità», che fissa i criteri da seguire per il rispetto dei parametri economici previsti dal trattato di Maastricht.
1996-12-13
ONU: il Consiglio di sicurezza nomina segretario generale dell’organizzazione il diplomatico del Ghana Kofi Annan, già responsabile delle missioni di pace delle Nazioni Unite. Succede a Boutros Boutros-Ghali. La nomina di Annan sarà ratificata dall’Assemblea generale il 17 dicembre.
1996-12-14
«Sì difenderò Romano, ma non sono soddisfatto» così il quotidiano «la Repubblica» titola un'intervista di Federico Geremicca a Massimo D'Alema. Il segretario del principale partito della coalizione si fa interprete del malessere che si agita nel PDS e afferma criticamente: «
L'Ulivo non può ridursi a una forza di gestione e resistenza contro un paese cattivo, che non capisce...Se andassimo avanti solo rovesciando olio bollente su chi ci assedia, non andremo avanti ancora molto...».
Commenti e resoconti
«La Repubblica»
«la Repubblica», 14 dicembre 1996
Federico Geremicca, «Sì, difenderò Romano, ma non sono soddisfatto» [intervista a Massimo D’Alema]
1996-12-15
Monteveglio (Bologna): muore a 83 anni Giuseppe Dossetti. Insieme a De Gasperi fondatore, nel 1943, della Democrazia Cristiana di cui divenne vicesegretario e leader della corrente di sinistra. Deputato alla Assemblea Costituente. Nel 1951 si ritiro dalla vita politica e nel 1959 fu ordinato sacerdote. Torna a far sentire la sua voce in politica nel 1994 dando vita a varie iniziative in difesa della
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 16 dicembre 1996 [pp.1-3]
p.1-Titolo: La morte di Dossetti. Un padre della Costituzione profeta politico dei cattolici;
p.2- Edmondo Berselli, Un fenomeno politico culturale divenuto quasi «sinonimo» della sinistra cattolica. Il dossettismo, tra utopia e potere. Combatteva i comunisti, ma criticava De Gasperi; r.i., Martini: «Con lui perdo un ispiratore»; (Ansa), Da Gerusalemme. «Si sentiva figlio della Terrasanta»;
p.3- Ugo Bertone, Si è spento a 83 anni nella sua comunità. Prodi: padre spirituale del Paese. Mercoledì i funerali. Addio a Dossetti, guida di umili e potenti. Scalfaro: «È stato testimone del valore del Vangelo»; Filippo Ceccarelli, Una missione lunga 50 anni. Una «sentinella» in convento. La forza profetica di un monaco-politico; La vita (biografia)
1996-12-15
Roma: scontri fra polizia e studenti all’Università «La Sapienza».
1996-12-15
Castelvolturno (Caserta): nella periferia del comune viene ritrovato il cadavere di Baba Seidi, un immigrato di 27 anni della Costa d’Avorio con precedenti per furto e detenzione di stupefacenti. Gli extracomunitari danno vita ad una violenta protesta non consentendo la rimozione del cadavere e accusando i carabinieri di aver percosso in caserma l’immigrato provocandone la morte. I carabinieri smentiscono affermano di aver solo perquisito Baba Seidi.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 16 dicembre 1996 [p.11]
Fulvio Milone, Castel Volturno: spacciatore trovato cadavere in strada, in 300 gridano «l’hanno ucciso i carabinieri». Un morto scatena la rivolta dei neri. Gli immigrati accusano l’Arma; Enzo La Penna, Il vescovo di Acerra. «Non credo al pestaggio». Riboldi: sarebbe violenza inaudita [intervista a don Antonio Riboldi]
1996-12-16
Nuova intesa fra Polo per le libertà e Ulivo sull’emittenza televisiva: prevista la proroga fino al 31 maggio delle concessioni alle reti Mediaset e approvazione entro il 31 luglio della legge per il riassetto del settore.
In mancanza di questa legge il Governo provvederà con un decreto su cui porrà la fiducia. L’accordo è recepito come emendamento alla Finanziaria.
1996-12-16
PRC – Su «Liberazione», organo del partito, l’articolo «No all’ultima proroga per le reti di Berlusconi» si pronuncia contro l’approvazione di un maxi emendamento che dovrebbe consentire alle reti Fininvest di continuare a trasmettere fino al maggio 1997, al di fuori di ogni regolamentazione
1996-12-17
Camera, prima della scadenza della proroga di 5 mesi concessa il 27 agosto, è approvato il maxi emendamento che consente alle reti Fininvest- Mediaset di continuare le trasmissioni fino al maggio 1997, in contrasto con la sentenza della Corte costituzionale che aveva stabilito la loro regolamentazione entro il mese di agosto del 1996. Vota a favore anche il gruppo di Rifondazione comunista. Il capogruppo Franco Giordano si giustifica affermando che si è trattato di un «errore tecnico».
Il ministro Antonio Maccanico si difenderà dalle molte critiche della stampa afferma «Il termine inciucio mi pare ripugnante. Quando sento questo termine mi sdegno. L’iniziativa in corso … è in tentativo di un accordo per normalizzare la vita parlamentare italiana, che in questo momento è bloccata».
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 17 dicembre 1996 [p.5]
Titolo: La guerra delle TV; TV, accordo tra Prodi e Polo. No di Rifondazione: «Ma il governo non rischia»; Marcella Ciarnelli, Più poteri alla Vigilanza. RAI, niente pay-tv. Proroga per Mediaset. Slitta il piano frequenze; Rosanna Lampugnani, Angelo Sanza (CDU) preme per la federazione. «Il più scontento? È Fini...».«Ora Berlusconi saldi i conti a destra» [intervista a Angelo Sanza]
1996-12-17
Contratto dei metalmeccanici
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 17 dicembre 1996 [p.20]
Gian Carlo Fossi, Il ministro incontra oggi le parti: entro sabato l’accordo o una proposta di mediazione. «Metalmeccanici, si può chiudere». Treu: questa è la settimana decisiva
«La Stampa», 18 dicembre 1996 [p.19]
p.pa. (Paolo Patruno), Da ieri si tratta non-stop. Treu vuole chiudere in settimana. Metalmeccanici da Prodi. Il contratto alla stretta finale
1996-12-18
Il Senato approva (con 160 sì) la Legge Finanziaria 1997. Le opposizioni non partecipano al voto. Il testo passa alla Camera per l’approvazione definitiva il 22 dicembre.
Gazzetta Ufficiale, 28 dicembre 1996, n.303
pp.138-p-214-Legge 23 dicembre 1996, n. 663- Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1997)
p.215-Lavori preparatori
Iter parlamentare:
Camera dei deputati: Esaminato dalle Commissioni dal 3 al 28 ottobre 1996. Esaminato in aula il 31 ottobre, il 3,4, 15 novembre e approvato il 16 novembre 1996.
Senato della Repubblica: Esaminato dalle Commissioni il 21 novembre. Esaminato dall’Aula nelle sedute dal 10 al 13 dicembre, approvato il 18 dicembre 1996.
Camera dei deputati: Esaminato in Commissione il 20 dicembre. Esaminato in Aula il 20 dicembre e approvato il 22 dicembre 1996.
1996-12-20
Il Parlamento approva la legge sul finanziamento pubblico dei partiti che stravolge il risultato del referendum del 1993, votato da oltre il 90%. La legge consente il prelievo del 4 per mille dell’Irpef e prevede un fondo di 160 miliardi da suddividersi proporzionalmente. Contro si sono espressi solo Verdi e Radicali.
1996-12-20
Il Consiglio dei ministri nomina i vertici dell’Esercito, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il generale Francesco Cervone è nominato capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Sergio Siracusa comandante generale dei Carabinieri e Rolando Mosca Moschini della Guardia di Finanza.
1996-12-22
La Camera dei deputati approva in via definitiva (con 316 sì, 2 no e 2 astenuti) la Legge Finanziaria 1997, legge 23 dicembre 1996, n.663.
Gazzetta Ufficiale, 28 dicembre 1996, n.303
pp.138-p-214-Legge 23 dicembre 1996, n. 663- Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1997)
p.215-Lavori preparatori
1996-12-23
Metalmeccanici contratto. No degli industriali alla proposta del ministro del lavoro, Treu che riconvoca le parti per i primi di gennaio.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 24 dicembre1996 [pp.1-3]
p.1-Titolo: I sindacati scelta grave. Il ministro riconvoca le parti ai primi di gennaio. Prodi: se serve, manovra di soli tagli. Metalmeccanici, Il no degli industriali. “inaccettabile la proposta del governo”. Treu sbagliano i conti;
pp.1-2- Editoriale, Mario Deaglio, Cercare l’interesse comune;
p.2-m. t.m. (Maria Teresa Meli), Il leader della Quercia attacca la Confindustria e Federmeccanica: “Hanno obiettivi politici”. “Gli industriali vogliono la guerra”. D’Alema: Fossa sta cercando la rivincita sul governo; Raffaello Masci, Treu: “Nessuna sconfitta. Albertini sbaglia i conti” [intervista a Tiziano Treu]; f. ama (Flavia Amabile), D’Antoni: “I lavoratori trattati come ostaggi” [intervista a Sergio D’Antoni];
p.3- Flavia Amabile, “Così il costo del lavoro aumenterebbe del 10%. I sindacati siamo allo scontro totale. Federmeccanica, “schiaffo” al ministro. Le imprese bocciano la proposta delle 200 mila di aumento. Le parti saranno convocate nei primi giorni di gennaio per rilanciare la trattativa ; Massimo Giannini, Le ragioni del duello. Callieri: governo inesistente. “L’idea di Treu fa riaccendere l’inflazione”. “Il 30 dicembre aiuti all’industria e all’auto? Facciano loro a loro coscienza” [intervista a Carlo Callieri]
1996-12-27
Primo Greganti è condannato in primo grado per finanziamento illecito del partito a 10 mesi (ridotti di quasi la metà in appello) e 6 milioni di multa, insieme all’amministratore della società ‘Itinera’ di Tortona, condannato per falso in bilancio.
1996-12-27
Brescia: il Tribunale della Libertà accoglie il ricorso presentato da Antonio Di Pietro è dichiara illegittime le perquisizioni subite dall’ex magistrato eseguite il 6 dicembre dalla Guardia di Finanza.
1996-12-27
Tortona: un sasso lanciato da un cavalcavia colpisce uccidendola Maria Letizia Berdini mentre con la sua auto sta percorrendo l’autostrada Torino Piacenza.
1996-12-28
Antonio Maccanico, ministro delle Poste, presenta alla stampa, con un documento di sei pagine, la proposta di aggregare i soggetti «moderati» dell’Ulivo per costruire una «formazione politica e parlamentare che possa stabilire un rapporto federativo con i popolari». Manifestano interesse alla proposta i socialisti di Enrico Boselli, i repubblicani di Giorgio La Malfa. Incerta la posizione di Lamberto Dini e del suo gruppo. Favorevole Gerardo Bianco del Partito popolare.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 29 dicembre1996 [p.2]
Maria Teresa Meli, Boselli e La Malfa interessati, Bianco dà l’ok. Il Polo scettico: è un salvagente a Prodi. Maccanico. Moderati dell’Ulivo, uniamoci. Parte il progetto, ma la grande incognita è Dini. Il ministro delle Poste ho la benedizione del professore; La mappa della politica italiana [grafico]; Giovanni Cerruti, Martinazzoli resta scettico. «Il Centro? Va chiamata la protezione civile». «Troppe scosse e tanti ‘centrini ’ non fanno nulla. Le vere novità dobbiamo aspettarcele da Di Pietro»
1996-12-29
Romano Prodi intervista a «La Stampa».
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 29 dicembre1996 [p.3]
Ugo Magri, L’uomo dell’anno per «La Stampa». Il presidente del Consiglio traccia il bilancio del 1996 e preannuncia le prossime mosse del suo governo. Prodi: ho vinto la scommessa. «La mia medicina è amara, ma guarirà il Paese». «Sono orgoglioso soprattutto di essere il primo premier che non ha fatto gravare i sacrifici economici sugli strati più deboli». «Gli indici di gradimento del governo sono bassi? È perché io non inseguo la facile popolarità del giorno per giorno». «Il biglietto per Maastricht dobbiamo comprarcelo da soli. Bertinotti? Accetta proposte lontane dalle sue richieste». «Con D’Alema ci sono state divergenze di giudizio ma il suo sostegno è fuori discussione» [intervista a Romano Prodi]
1996-12-29
Roma: profanate tombe ebraiche nel cimitero di Prima Porta.
1996-12-30
Il Consiglio dei ministri vara il cosiddetto «decretone» con misure fiscali per oltre 4.300 miliardi di lire.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 30 dicembre1996 [pp.1-2]
p.1- Il governo vara il decretone. Sì agli sgravi per l’industria;
pp.1-2- Editoriale, Massimo Giannini, Il futuro appeso ai tagli;
p.2- Flavia Amabile, Il governo vara oggi il «pacchetto» da 4300 miliardi. Le misure incerte fino all’ultimo. Super meno cara, sgravi a imprese e Sud. Aumenta la benzina verde. Una «spinta» ai contratti; Le misure di capodanno. Cosa porterà l’anno nuovo; L’Italia dei conti, un anno vissuto pericolosamente. Per il governo oggi finisce l’emergenza ma la vera svolta si avrà evitando le manovre vecchio stile
«La Stampa», 31 dicembre1996 [pp.1-3]
p.1- Varata la manovra da 4.300 miliardi. Incentivi a edilizia e zootecnia, rincarano i farmaci, la benzina no. Sgravi, aiuti all’auto. Prodi adesso riparte il rilancio economico; Le cifre del decretone;
p.2- Roberto Ippolito, L’opposizione contro gli aiuti. Il premier: sono a favore di tutta l’economia. Prodi: col ’97 basta sacrifici. «Quest’anno segnerà l’inizio della crescita»; f. ama. (Flavia Amabile), Cipolletta: è ancora poco. «Dal governo ci aspettavamo di più soprattutto sul costo del lavoro» [intervista a Innocenzo Cipolletta]; f. ama (Flavia Amabile), Rivoluzione su 4 ruote.. Testore: benefici per chi compra;
p.3- Flavia Amabile, Non aumenta la benzina, fino a due milioni a chi rottama la propria vettura per comprarne una nuova. Una «manovrina» per l’auto e l’industria. Fra sgravi e incentivi il governo trova 4300 miliardi; Sigarette salve (per il momento) farmaci nel mirino; Massimo Giannini, Il segretario della CGIL. Ma il vero ostacolo è Bertinotti”. Cofferati sulle tute blu non sono ottimista”. “Giusti gli aiuti alle imprese ma gli industriali continueranno il braccio di ferro”. «Romano, chiarisci il ruolo nell’Ulivo di Rifondazione o non si potrà passare alla fase del rilancio» [intervista a Sergio Cofferati]
1996-12-30
India: attentato
1996-12-31
Promulgata la legge n. 675/1996 sulla tutela della privacy.
1996-12-31
Belgrado: manifestazioni indette dall’opposizione nella notte di Capodanno.
1997-01-01
Commenti al discorso del presidente della Repubblica. Consensi da Ulivo e Polo, critica Rifondazione Comunista.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 gennaio 1997 [pp.1-4]
p.1- Titolo: Appello al dialogo. D’Alema: è l’inizio di una fase diversa. Scalfaro: basta intrecci tra politica e affari. Da destra attacchi al presidente; Gianfranco Pasquino, Il dialogo che non arriva; Renzo Cassigoli, Barile: affrontiamo il conflitto d’interesse [intervista a Paolo Barile];
p.3- Vincenzo Vasile, «Basta con affari e politica». Il capo dello Stato: collaborazione e serenità; Oltre 11 milioni davanti alla TV; Mancuso insinua: «Parole di indagato». Il pool smentisce; Roberto Carollo, Imbarazzo nel partito di Berlusconi per le parole del presidente della Repubblica. Tajani (FI): «Spero non alludesse a noi...»;
p.4- Vittorio Ragone, D’Alema: «Fase nuova». E le parole di Scalfaro dividono il Polo; Ritanna Armeni, «Troppa retorica». Manconi: «E se abolissimo questo rito?» [intervista a Luigi Manconi], Stefano Di Michele, Buttiglione doveva essere in piazza con Segni e Gasparri, ma ha sbagliato giorno
Costituente, Rocco scorda il brindisi
«La Stampa»
«La Stampa», 2 gennaio 1997 [p.1-p.3]
p.1- Titolo: Scalfaro: no all’intreccio politica- affari. «Più dialogo meno veleni»;
pp.1-2- Editoriale, Lietta Tornabuoni, La finzione di un’Italia normale;
p.3- Alberto Rapisarda, È piaciuto a Ulivo e Polo il messaggio del Capo dello Stato. D’Alema: comincia una nuova fase. «Basta veleni, l’Italia ha bisogno di dialogo». Scalfato: no a intrecci politica- affari; Il discorso. «Sforziamoci di collaborare»; r. m., D’Ambrosio «Il presidente non è indagato»; Antonella Rampino, Il leader di Rifondazione. Cossutta: «Tutta retorica impastata di buonismo» [Intervista a Armando Cossutta]
«Il Foglio»
«Il Foglio», 2 gennaio 1997 [p.3]
Editoriali, Uno Stato vuoto, muto e prolisso
1997-01-01
Capodanno a Belgrado in piazza oltre 200 mila persone: balli e canti per festeggiare l’anno nuovo ma anche per protestare contro il presidente Milosevic che continua a minimizzare il dissenso e l’opposizione crescente.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 gennaio 1997 [p.14]
Duecentomila in piazza nella notte di San Silvestro. Pentole e cucchiai per zittire l’informazione di regime. Capodanno contro Milosevic
«La Stampa»
«La Stampa», 2 gennaio 1997 [p.9]
Giuseppe Zaccaria, Duecentomila in piazza a Belgrado, ma per il presidente sono solo «difficoltà superate». Capodanno di canti e sogni per cancellare Milosevic; Sandro Cappelletto, Da Berlino a Belgrado la rivoluzione corre sull’onda di una colonna sonora. Un violino contro l’ultimo muro d’Europa
1997-01-01
Israele
Hebron (Cisgiordania): un soldato israeliano di 19 anni improvvisamente apre il fuoco sulla folla al mercato arabo. Restano ferite 6 persone di cui grave. Il militare è subito disarmato e arrestato dai suoi commilitoni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 gennaio 1997 [p.1-p.13-p.16]
p.1- Titolo: Fuoco sui palestinesi per fermare la pace;
p.1-p.16- Marcella Emiliani, Se l’estremismo paga;
p.13- Pace in bilico; Umberto De Giovannangeli, Fuoco sulla folla a Hebron. Militare israeliano colpisce 11 palestinesi; U. D. G., Parla Shulamit Aloni, leader del Meretz, la sinistra israeliana. «Non chiamateli pazzi, sono killer» [intervista a Shulamit Aloni]
«La Stampa»
«La Stampa», 2 gennaio 1997 [p.1-p.5]
p.1-Titolo: In TV: «L’ho fatto per Israele». Rinviato l’incontro Arafat- Netanyahu. Soldato spara sui palestinesi. Hebron, terrore al mercato: 7 feriti;
p.1-p.5- Fiamma Nirenstein, Vocazione di violenza;
p.5-Titolo: Bloccato da un ufficiale mentre sta per ricaricare il mitra: sette feriti, uno è grave; Aldo Baquis, Hebron, un altro killer in nome di Dio. Soldato israeliano spara sulla folla dei palestinesi; I precedenti (cronologia)
«La Stampa», 3 gennaio 1997 [p.7]
Aldo Baquis, Arrestato un commilitone. Lo sparatore: un solo rimorso, non ho ucciso quegli arabi. Un complice per il Killer di Hebron. Si rafforza l’ipotesi del complotto; Il progetto di divisione di Hebron (mappa); L’autonomia palestinese in Cisgiordania (Mappa); Fiamma Nirenstein, Un Paese lacerato. Come il soldato Buskila salvò la pace
«Il Foglio»
«Il Foglio», 2 gennaio 1997 [p.1]
La giornata nel mondo. Un militare israeliano ha ferito sette persone; Il premier ancora sotto tiro. Gli spari di Hebron possono far vacillare il Governo di Netanyahu. La Knesset ha confermato ieri la fiducia ma c’erano «significative» assenze tra i parlamentari della maggioranza. Arafat mina la coalizione
1997-01-02
Tensioni nei partiti e al loro interno sulla Bicamerale. Nel Polo Pier Ferdinando Casini, leader del CCD, propone per la presidenza l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, Giorgio Rebuffa, costituzionalista di Forza Italia, afferma che la presidenza spetti al PDS, mentre Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale firma con Mario Segni la proposta di legge popolare per l’istituzione di una Costituente per le riforme istituzionali, ipotesi sostenuta anche dallo stesso Cossiga che infatti rifiuta la proposta avanzatagli da Casini.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 gennaio 1997 [p.6]
Casini lo propone al vertice della Commissione. Bicamerale: il Polo litiga su Cossiga. Rebuffa: «Presidenza al PDS»
«La Stampa»
«La Stampa», 3 gennaio 1997 [p.5]
Alberto Rapisarda, Prodi si scopre più forte ma Segni e l’ex presidente pensano a una legge popolare per la Costituente. Le grandi manovre sulla Bicamerale. Il Polo offre a Cossiga la guida della Commissione
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.2]
Antonella Rampino, In lizza Urbani e Salvi. Gasparri vuole un vertice dell’opposizione. Mastella: roba da sessantottini. Bicamerale, Cossiga rifiuta la presidenza. Polo diviso. Corsa ad ostacoli per votarla in tempo utile
1997-01-02
Contratto metalmeccanici
Il ministro del Lavoro Tiziano Treu in vista di una ripresa della convocazione delle parti per il contratto dei metalmeccanici, prevista dopo l’Epifania, il 2 gennaio incontra la Federmeccanica e il 3 i sindacati.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 3 gennaio 1997 [p.15]
r.m., Ieri ha sentito Federmeccanica, oggi toccherà ai sindacati. Contratti, Treu riparte. Le parti convocate dopo l’Epifania
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.16]
f. man., Pessimismo tra i sindacati, mentre si attende una decisione di Federmeccanica. Metalmeccanici, negoziato in salita. Sabattini: serve subito uno sciopero generale; La mappa dei contratti. Scaduti in attesa di rinnovo. Rinnovati. Da rinnovare (elenchi); Giovanni Trovati, Sulla trattativa pesano gli impegni assunti nel ’93, difficili da rispettare per esecutivi instabili. Quel «protocollo» mai onorato
1997-01-02
Siria
Diffusa la notizia di un attentato il 31 dicembre a Damasco. Diverse decine di morti. Per le autorità siriane l’attentato è stato compiuto dai servizi segreti israeliani che al contrario attribuiscono la responsabilità al gruppo di opposizione Hafez al-Assad.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 gennaio 1997 [p.13]
U.D.G. (Umberto De Giovannangeli), Attentato a Damasco. Bomba sul bus, quindici i morti; Il regno
Blindato di Assad «la volpe»
«La Stampa»
«La Stampa», 3 gennaio 1997 [p.6]
(Ansa- AdnKronos), L’ordigno nel portabagagli: i morti sarebbero 15, ma un’agenzia egiziana parla di 40 vittime. Bomba sul bus, strage in Siria. Damasco accusa: la firma è del Mossad
1997-01-03
Preoccupazione per i conti pubblici, deficit più alto. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, parlando con i giornalisti rassicura. In vista per marzo una «manovrina» economica.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [p.1-pp.3-4]
p.1-Titolo: Deficit più alto. Polo all’attacco, il Governo rassicura. Allarme conti pubblici. Prodi: niente paura. In vista una manovrina a marzo;
p.3-Titolo: I conti pubblici; Germania fuori da Maastricht?; Roberto Giovannini, Prodi: «Il deficit
è sotto controllo». Polo all’attacco. Vaticano polemico; Addio vecchio 740. Per il ’98 in vista una rivoluzione fiscale; R. Gi., Manovrina? Si saprà a fine mese, in base alle tendenze »[][dei conti pubblici
Ciampi accusa gli enti di spesa. «Ma nel ’97 avremo regole più rigide»; Raffaella Pezzi, Il parere dell’assessore al bilancio del Comune di Bologna, Flavio Del Bono. «Non è certo responsabilità dei Comuni» [intervista a Flavio Del Bono]; ISCO: minor pessimismo dell’industria sul 1997;
p.4-Gildo Campesato, «Il Governo esita a tagliare la spesa, segue troppo i sindacati». «Critichiamo Prodi ma che duri 5 anni». Cipolletta: sui conti avevamo ragione [intervista a Innocenzo Cipolletta]
1997-01-03
Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro promulga la nuova legge sul finanziamento dei partiti politici approvata dal Parlamento il 20 dicembre 1996. (Legge n.2/1997).
Davanti alla Consulta l’esame dei 30 referendum (18 dei referendari e 12 delle Regioni) su cui dovrà pronunciarsi l’8 gennaio.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [p.9]
Titolo: Referendum alla prova; I diciotto referendum (scheda); L’Ordine: «Inaccettabile il quesito sui giornalisti»; Ritanna Armeni, Finanziamento ai partiti. Scalfaro firma la legge. Record alla Consulta: al vaglio 30 referendum; Ro. Ca., Pannella scatenato: «Alle armi piuttosto che nelle gogne…»; Roberto Carollo, Prudenza e perplessità anche nella destra, che ha appoggiato i referendari. I partiti quasi tutti d’accordo. «Troppi quesiti, si fallisce lo scopo»
1997-01-03
Conti pubblici
Il Polo attacca il Governo sui conti pubblici, il disavanzo di 15.500 miliardi del 1996 dimostrerebbe il fallimento della politica economica del Governo, e chiede una maxi-manovra da 30-40 miliardi per sanità, pensioni e stipendi dei pubblici dipendenti. Publio Fiori di AN chiede una Commissione d’inchiesta sul debito pubblico. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, affermano al contrario che il deficit è sotto controllo. Prevista una «manovrina» a marzo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [p.1-pp.3-4]
p.1- Titolo: Deficit più alto. Polo all’attacco, il governo rassicura. Allarme conti pubblici. Prodi: niente paura. In vista una manovrina a marzo;
p.3- Roberto Giovannini, Prodi: «Il deficit è sotto controllo». Polo all’attacco. Vaticano polemico; La «scalata» del debito (grafico); Addio vecchio 740. Per il ’98 in vista una rivoluzione fiscale; R. Gi., Manovrina? Si saprà a fine mese, in base alle tendenze dei conti pubblici. Ciampi accusa gli enti di spesa. «Ma nel ’97 avremo regole più rigide»; Raffaella Pezzi, Il parere dell’assessore al bilancio del Comune di Bologna, Flavio Del Bono «Non è certo responsabilità dei Comuni» [intervista a Flavio Del Bono];
p.4- Gildo Campesato, «Il governo esita a tagliare la spesa, segue troppo i sindacati». «Critichiamo Prodi ma che duri 5 anni». Cipolletta: sui conti avevamo ragione [intervista a Innocenzo Cipolletta]
«La Stampa»
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.1-p.3]
p.1- Titolo: Forza Italia: così si va fuori dall’Europa. Manovra -bis, a marzo di decide. Conti in rosso, è scontro. Ma per Prodi «tutto sotto controllo»;
p.1-p.3- Massimo Giannini, Il costo della chiarezza;
p.3- m. tor., Deficit, riesplode la polemica. L’«Osservatore Romano»: previsioni fallite, miseria in arrivo. Prodi: manovra bis-bis? Tutto sotto controllo. Il Polo: se hai sbagliato dimettiti; Le previsioni sul fabbisogno ’96. E quelle sulla manovra correttiva ’97 (tabella); La cavalcata del debito [tabella];
f.ama. (Flavia Amabile), La guerra dei numeri. «Nessuna paura per i conti ‘97». Ciampi: lo sfondamento, colpa della Tesoreria; (Ansa), I comuni «Chi ci accusa sbaglia»
1997-01-03
Il ministro di Grazia e Giustizia, Giovanni Maria Flick, annuncia che nel prossimo Consiglio dei ministri presenterà una proposta di legge per uscire da Tangentopoli, una «pena concordata», un super patteggiamento basato su confessione e risarcimento.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Risarcimenti per avere condanne più lievi. Nuove norme sulla competenza dei pm
Ecco l’uscita da Tangentopoli. Pena concordata: sì dei giudici, destra contro;
p.5- Titolo: Corruzione e politica; Ninni Andriolo, Scontro sul dopo Tangentopoli. Norme Flick: avvocati critici, giudici a favore; Susanna Ripamonti, Le nuove pene. Cusani sarebbe fuori
e Craxi dentro; Bruti Liberati. «Bene così, non è affatto un colpo di spugna. È un intervento organico»; Flaminii Minuto «In questi progetti vedo soltanto un’amnistia mascherata»; Il pm Misiani
critica il «pool» per i metodi di indagine
«La Stampa»
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Si chiama «pena concordata» e riguarderà la maggior parte dei reati. Ridimensionato il ruolo del pm. Tangentopoli, arriva il super-patteggiamento. Confessione e risarcimento: è già polemica sulla proposta Flick;
p.5- Francesco Grignetti, Il Guardasigilli presenta il suo «pacchetto giustizia»: ridimensionato il ruolo del pm. Flick: un «concordato» per Tangentopoli. Patteggiamento che unisce confessione e risarcimento; Come cambia il processo (scheda); Paolo Colonnello, Reazioni. Pro e contro le riforme. D’Ambrosio: «Un passo avanti». Per la Maiolo si tratta solo di «cerotti inutili»; Ruggero Conteduca, L’ex ministro Conso. «Ma non potrà servire ai grandi tangentisti» [intervista a Giovanni Conso]
«La Stampa», 5 gennaio 1997 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Il Guardasigilli: nessun colpo di spugna per Tangentopoli. Apertura dal centro-destra. Via libera dei magistrati a Flick. D’Alema al Polo: più coraggio sulle riforme;
p.1- p.5- Paolo Colonnello, Borelli: è la giusta direzione. «Ma per snellire la macchina- giustizia la legge andrà estesa a tutti i reati» [intervista a Francesco Saverio Borelli];
p.5- p. cav., La proposta del Guardasigilli sulla «pena concordata» divide giudici, politici e avvocati. Flick: nessuna scorciatoia. «Non è una soluzione per Tangentopoli»
1997-01-03
FIOM: alla vigilia della ripresa delle trattative per il contratto nazionale, previste per l’8 gennaio, il segretario Claudio Sabattini non esclude una nuova mobilitazione e uno sciopero generale per sbloccare la situazione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [Economia&Lavoro]
Angelo Faccinetto, La FIOM: sciopero generale. Il contratto metalmeccanici in alto mare; Piero Di Siena, Sicurezza sul lavoro è polemica. Pizzinato: «Prodi così non va»
1997-01-03
Jugoslavia:
3 gennaio: il ministro degli Esteri Milan Milutinovic invia una lettera all’OCSE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) in cui il Governo di Milosevic riconosce la vittoria della coalizione «Insieme» nelle elezioni municipali del 17 novembre 1996 a Uzice, Kragujevac e Zrenjanin e il 9 circoscrizioni di Belgrado. Un cedimento del regime di Milosevic che non basta alle opposizioni che continuano le loro manifestazioni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [p.15]
Titolo: La crisi di Belgrado; Milosevic concede briciole. Qualche città all’opposizione. «È un insulto»; 30mila in piazza contro l’esecutivo a Sofia; Renzo Foa, Un risultato elettorale non si negozia; L’organismo internazionale approva il rapporto Gonzalez. Nuovo monito USA alla Serbia. L’OSCE: Belgrado rispetti il voto; Accordi di pace. Nasce in Bosnia primo governo del dopoguerra
«La Stampa»
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.1-p.8]
p.1- Titolo: Belgrado: primo parziale cedimento. Ora Milosevic ammette «L’opposizione ha vinto». Ma l’OCSE intima: deve riconoscere per intero il risultato delle elezioni;
p.8- Ingrid Badurina, Belgrado cede all’OCSE ma non si riconosce battuto in altre elezioni contestate. Una crepa nel muro di Milosevic. Ammette: «L’opposizione ha vinto in 12 municipi»
4 gennaio: Il sindaco di Belgrado, Nebojsa Covic si rifiuta di convocare il Consiglio comunale eletto il 17 novembre, si dimette schierandosi con l’opposizione a Milosevic.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 5 gennaio 1997 [p.9]
Ingrid Badurina, Serbia. Si dimette il sindaco di Belgrado. Draskovic: tutta colpa della first lady. Milosevic, la svolta sospetta. Washington: «Il regime fa promesse a vuoto»
5 gennaio: a Belgrado, l’opposizione per superare il divieto di manifestare in piazza imposto dalle autorità organizza un corteo di automobili che procedono a passo d’uomo paralizzando così il centro della città.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 6 gennaio 1997 [p.9]
Giuseppe Zaccaria, L’ultima trovata del fronte che da quarantanove giorni si oppone al regime. Un ingorgo contro Milosevic. Belgrado bloccata dalle auto dell’opposizione
6 gennaio: Il capo delle Forze Armate, generale Momcilo Perisic, ricevendo una delegazione di studenti assicura che l’esercito non interverrà per reprimere le manifestazioni. Nella notte compresa fra il 6 e il 7 gennaio, il Natale ortodosso, un numeroso corteo egemonizzato da «Zajedno» il cartello delle opposizione e reca alla Messa di mezzanotte. La processione dichiaratamente contro Milosevic è benedetta dal Patriarca. L’ 8 gennaio il regime dovrà capitolare e ammettere la vittoria delle opposizioni nelle elezioni.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 8 gennaio 1997 [14]
Giuseppe Zaccaria, Il capo dell’esercito assicura agli studenti: non interverremo per reprimere le manifestazioni. Una sacra processione contro Milosevic. In corteo alla Messa di mezzanotte per il Natale ortodosso
«La Stampa», 8 gennaio 1997 [p.9]
Ingrid Badurina, La gente dice agli agenti in assetto antisommossa: «Cristo è nato», e loro arretrano. Belgrado la resa della polizia di Milosevic. Gli agenti fraternizzano con la folla. Dèbâcle per il regime nel giorno del Natale ortodosso. Dopo le strade l’opposizione vuole intasare i telefoni
1997-01-03
Israele-Palestina
I coloni, con il consenso dei ministri radicali israeliani, occupano una collina in Cisgiordania per e costruire una «colonia- pirata» sul Monte Artis a sud di Ramallah. Una provocazione che porta al rinvio dell’atteso incontro fra Arafat, presidente dell’Autorità palestinese (ANP) e il premier israeliano Netanyahu per il ritiro delle truppe israeliane da Hebron Accordo che sarà raggiunto, fra molte difficoltà, il 15 gennaio 1997.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 gennaio 1997 [17]
Titolo: La pace difficile; Umberto De Giovannangeli, Arafat: «Accordo lontano». Coloni occupano una collina in Cisgiordania; U.D. G., Il negoziatore Abu Zyad. «Nessuna firma per Hebron se Netanyahu usa le ruspe» [intervista a Ziad Abu Zyad]; U.D.G., L’occupazione dei «territori» usata dalla destra per affermare la «Grande Israele». Insediamenti in crescita dal 1977
«La Stampa»
«La Stampa», 4 gennaio 1997 [p.7]
Aldo Baquis, Il mediatore americano Ross non riesce a riunire Arafat e Natanyahu allo stesso tavolo. Un nuovo ostacolo alla pace di Hebron. Trattativa interrotta, i coloni occupano una collina; Fiamma Nirenstein, L’armata dei rabbini. «Israele deve ingrandirsi questo il disegno di Dio»
1997-01-04
Algeria
Il quotidiano indipendente «El Watan» riferisce che nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio il Gruppo islamico armato (GIA) ha sgozzato cinque muratori a Douaouda, a 30 km a Ovest di Algeri. Una strage avvenuta nel cantiere dove lavoravano i cinque operai. Il quotidiano «Le Matin» riferisce di un’altra strage avvenuta due notti dopo, fra il 2 e il 3 gennaio, a Boudouaou, a 50 km a Est di Algeri, dove sono state uccisi cinque contadini.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 5 gennaio 1997 [p.9]
(AnsaAdnKronos), In Algeria. Altri dieci decapitati
1997-01-05
Cecenia
Le truppe russe dopo due anni di guerra si ritirano dalla Cecenia. Secondo alcune fonti una guerra che sarebbe costata duemila morti.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 6 gennaio 1997 [p.9]
Anna Zafesova, Quarantamila militari sono rimpatriati secondo l’accordo propiziato da Lebed e firmato da Eltsin. I russi lasciano la Cecenia in punta di pedi. Mesta ritirata dell’esercito che 2 anni fa doveva piegare Grozny
1997-01-06
Fra le forze politiche e al loro interno si discute sui passaggi parlamentari che deve assumere il dibattito e la predisposizione delle Riforme costituzionali: Commissione Bicamerale, Assemblea Costituente e articolo 138 della Costituzione.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 gennaio 1997 [p.1-pp.5-6]
p.1- p.6- Editoriale, Edmondo Berselli, I dilemmi della Bicamerale;
p.5- ant. ram. (Antonella Rampino), Divisioni e consensi trasversali nei due schieramenti su Bicamerale, Costituente e articolo 138. Riforme, il dilemma delle tre vie. E con i 30 referendum tutto rischia di complicarsi; Augusto Minzolini, La strategia del Cavaliere. La «polizza» di Berlusconi. Bicamerale, Silvio chiede garanzie al PDS
1997-01-06
Algeria
Continuano le azioni terroristiche dei fondamentalisti islamici. Attaccato il villaggio di Douaouda a 30 chilometri da Algeri, muoiono 27 persone.
1997-01-07
Reggio Emilia: si celebra il bicentenario del tricolore italiano, adottato per la prima volta a Reggio Emilia come bandiera della Repubblica Cispadana. Presenti alla cerimonia il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e il presidente del Consiglio Romano Prodi.
1997-01-07
Bicamerale
Il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, che propende per una Costituente, rivendica la necessità di un’Assemblea di tutti i parlamentari del Polo per decidere sulla Commissione per le riforme istituzionali piuttosto che il solito vertice a casa di Silvio Berlusconi. Anche Cossiga intende fare pressioni su Berlusconi per la scelta della Costituente.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 8 gennaio 1997 [p.6]
f. m., «Non decide il solito vertice in casa di Berlusconi ma un’Assemblea dei nostri parlamentari. Bicamerale, Fini alza il tiro nel Polo. Cossiga a Milano farà un appello al Cavaliere
1997-01-07
Metalmeccanici contratto
Alla vigilia della ripresa della trattativa sul contratto si riunisce a Milano il direttivo della Federmeccanica che conferma il suo no alla proposta avanzata dal ministro del Lavoro, Tiziano Treu, di un aumento di 200 mila lire che a giudizio dell’associazione comporterebbe un rischio inflattiva. I sindacati rispondono con altre 10 ore di sciopero fino al 25 gennaio articolate per azienda. I segretari di FIOM, FIM e UIL chiedono l’intervento diretto del presidente del Consiglio e che ribadisca che la proposta del Governo non è inflattiva. La prevista ripresa della trattativa è sospesa. Secondo Treu non esistono le condizioni per un incontro positivo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 7 gennaio 1997 [Economia&Lavoro - p.21-Milano]
Economia&Lavoro -Titolo: Metalmeccanici. Oggi a Milano il direttivo dell’associazione imprenditoriale; Piero Di Siena, Domani riparte il negoziato. Incontri al buio; Michele Urbano, Federmeccanica a muso duro. Albertini: inaccettabile la proposta di Treu [intervista a Gabriele Albertini]; Michele Ruggiero, Riaprono le grandi fabbriche del Nord. Il segretario della FIOM Piemonte fa il punto sulla vertenza. Cremaschi: «Si rischia lo scontro totale»;
p.21- Milano- Giovanni Audiffreddi, Alla ripresa della vertenza dei metalmeccanici parla Tino Magni, segretario della FIOM Lombardia. Tute blu: «Sarà uno scontro duro» [intervista a Tino Magni]
«l’Unità», 8 gennaio 1997 [Economia&Lavoro]
Angelo Faccinetto, Tute blu, nuovi scioperi. Federmeccanica conferma il suo «no» a Treu; W. D. (Walter Dondi), «L’intesa? Dipende dal governo»; Trasporti. Riprendono le trattative sui contratti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 gennaio 1997 [p.18]
Domani incontro al ministero, sindacati pronti allo sciopero generale. Meccanici, Treu ci riprova. Oggi il summit di Federmeccanica; Paolo Patruno, «Lotteremo sino in fondo». Larizza: rivediamo i patti del ’93 ma dopo aver chiuso il contratto [intervista a Pietro Larizza]; p. pat., «Ma io non cambio idea». Albertini: richieste inflative che mandano le imprese in tilt» [intervista a Gabriele Albertini]
«La Stampa», 9 gennaio 1997 [Economia e Finanza]
Paolo Patruno, La trattativa è bloccata. Treu prende tempo e in serata va a Palazzo Chigi. Metalmeccanici sul piede di guerra. Dieci ore di sciopero, «vi faremo male»; I contratti aperti (tabella)
1997-01-07
Algeria
Una autobomba è fatta esplodere nella piazza della Grande Posta davanti ad un locale che vende alcolici frequentato da molti giovani. L’esplosione provoca 13 morti e cento feriti.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 gennaio 1997 [p.14]
Umberto De Giovannangeli, Esplode autobomba in pieno centro. Strage ad Algeri. Tredici morti
«La Stampa»
«La Stampa», 8 gennaio 1997 [p.9]
(Ansa), La strage senza fine. Nella piazza della Grande Poste, il locale è frequentato soprattutto da giovani universitari e professori. Autobomba per gli studenti nel cuore di Algeri. Davanti a una brasserie che vende alcolici: 13 morti, cento feriti
1997-01-08
Esce per la prima volta in edicola «La Padania» sottotitolo «Quotidiano del Nord». Voluto da Umberto Bossi di fatto è l’organo ufficiale della Lega Nord. Lo dirige Gianluca Marchi, già vice- capocronista del «Giornale» diretto da Vittorio Feltri e poi caporedattore dell’«Indipendente» diretto da Daniele Vimercati. Marchi, non è iscritto alla Lega, ma ne condivide la linea politica, nel 1999 in polemica con Bossi si dimetterà. «La Padania», per la gestione deficitaria, cesserà le pubblicazioni il 1° dicembre del 2014.
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