XIV Legislatura - II governo Berlusconi
XIV Legislatura - 2001-2006
II Governo Berlusconi
10 giugno 2001-23 aprile 2005
2002-02-19
Legge Bossi-Fini
Senato della Repubblica: dopo l’esame delle Commissioni inizia in aula la discussione sulla legge Bossi- Fini sull’immigrazione. Il testo presentato dal Governo si discute insieme a proposte affini di iniziativa parlamentare. La discussione riprende il 26 e il disegno di legge approvato il 28 febbraio passa all’esame della Camera.
«Gazzetta Ufficiale», 26 agosto 2002 [pp.1-48]
pp.1-32- Legge 30 luglio 2002, n. 189. Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo;
p.33- Lavori preparatori;
pp.33-48- Note
XIV Legislatura Senato della Repubblica sedute dal 19 al 21 febbraio 2002
Seduta n. 124 – 19 febbraio 2002
Discussione
Seduta antimeridiana n. 125 - 20 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta pomeridiana n. 126 - 20 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta antimeridiana n. 127 - 21 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta pomeridiana n. 128 - 21 febbraio 2002
Seguito della discussione
Sedute successive L.n.188/2002- Senato 26-28 luglio 2002>
2002-02-20
CGIL, CISL e UIL s’incontrano con il Governo sulla riforma del mercato del lavoro. Tre ore di discussione. Punto cruciale del confronto la richiesta dei sindacati di stralciare la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla più generale riforma. Di fronte al rifiuto del Governo i tre sindacati si dividono. La CGIL si dichiara indisponibile a proseguire le trattative. CSIL e UIL , pur difendendo l’articolo 18, sono favorevoli a proseguire le trattative. Annullato per le diverse posizioni il vertice sindacale previsto subito dopo l’incontro. I sindacati motivano la loro posizione in Conferenze separate, mentre il vertice è rinviato di una settimana lo stesso giorno di un nuovo incontro con il Governo.
«l'Unità»
«l’Unità», 21 febbraio 2002 [p.1-p.7]
p.1- Titolo: Licenziamenti, solo la CGIL dice no. Cofferati insiste sul ritiro della legge. CISL e UIL dicono: vediamo;
p.7- Felicia Masocco, Licenziamenti, la CGIL si oppone. Il governo mantiene la delega, niente stralcio dell’art.18. CISL e UIL vogliono trattare; L’invito delle Rsu: sciopero subito; Rappresentatività sindacale la maggioranza fa marcia indietro; Bianca Di Giovanni, Cofferati ed Epifani confermano la posizione. Oggi riunione del direttivo per decidere cosa fare. «Restiamo coerenti, per noi l’art.18 non si deve toccare»; Salta il vertice notturno tra CGIL,CISL e UIL. Lunedì l’incontro tra le tre segreterie; Il ministro del Welfare si sente scavalcato e invita i colleghi a rispettare le competenze. Ma il partito di Fini vuole la cabina di regia. Alta tensione tra Lega e AN, Maroni attacca Alemanno
«La Stampa»
«La Stampa», 21 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Il Governo offre alle parti sociali due mesi per trattare sull’articolo 18, pronto ad accogliere modifiche. Il premier: vogliamo il dialogo. Sui licenziamenti si spaccano i sindacati. CISL e UIL aprono a Berlusconi, la CGIL rompe: proposta inaccettabile;
p.2- Prospettive economiche. Fra fiducia e polemiche. ISAE, migliorano le aspettative; rob. gio., Maroni ad Alemanno: basta interferenze. La replica del ministro dell’Agricoltura: la riforma riguarda tutti; Marina Cassi, Andrea Pininfarina: lo sciopero generale non serve, fa male a tutti. «Difficile sperare in una svolta senza l’impegno del Governo» [intervista a Andrea Pininfarina]; Roberto Ippolito, Sergio Billè: usciamo dal tormentone dei licenziamenti. «Pronti a continuare il dialogo ma non in base a schemi rigidi» [intervista a Sergio Billè];
p.3- Tutti i punti di una lunga discordia. La proposta del Governo. Il no dei sindacati; Mario Sensini, Lavoro, il Governo divide il sindacato. E la CGIL resta sola. Berlusconi propone il congelamento della delega per sessanta giorni. «Abbiamo fatto il possibile, per noi è stata una vera prova di umiltà». UIL e CISL difendono l’art. 18, ma aprono il dialogo. Cofferati dice no; rob.gio. mar. sens., L’incontro di ieri parola per parola, dalle battute di Letta ai distinguo di Pezzotta e Angeletti. Fini: un’intesa si può trovare. «La delega potrà essere cambiata se c’è un accordo». Il premier: non siamo testardi, vogliamo creare occupazione e sviluppo; Roberto Giovannini, In attesa dello sciopero generale la CGIL «prenota» in questura tutte le piazze di Roma per il 16 marzo. Cofferati- Pezzotta- Angeletti, il giorno più lungo. Telefonate concitate e liti furibonde anche all’interno delle singole Confederazioni
2002-02-21
CGIL: il direttivo decide una manifestazione nazionale per il 23 marzo e uno sciopero generale per il 5 aprile. In numerose fabbriche iniziative di protesta, scioperi spontanei, assemblee e mozioni unitarie. Anche CSIL e UIL programmano varie iniziative.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 22 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Sciopero, il governo divide ma non vince. CGIL decide: manifestazione nazionale il 23 marzo, sciopero generale di otto ore il 5 aprile Proteste unitarie nelle fabbriche. Maroni licenzia il sottosegretario ostile ai licenziamenti;
pp.1-2- Editoriale, Nicola Cacace, Vogliono sindacati comparse;
p. 2 – Giovanni Laccabò, In tutto il Paese partono moltissime iniziative di protesta, assemblee in fabbrica. «Sull’art.18 non si torna indietro». Prima reazione dei lavoratori: scioperi spontanei e centinaia di mozioni unitarie; g. lac. (Giovanni Laccabò), Oggi Pezzotta a Milano: Ci vuole una grande mobilitazione nelle prossime settimane. I dubbi dei delegati della CISL: «Forse è meglio stare insieme»; Fini: la CGIL rimane isolata; Confindustria vuole cambiare i contratti;
p.3-Felicia Masocco, Il direttivo della CGIL approva all’unanimità la nuova fase di lotta. Lunedì incontro con CISL e UIL. Lo sciopero generale è il 5 aprile Cofferati: esecutivo arrogante. Manifestazione nazionale anche il 23 marzo; La Margherita: no alla divisione; Raul Wittenberg,
Il sottosegretario: resto qui, il programma elettorale non prevedeva interventi sull’art.18. Faida leghista al Welfare: Maroni esautora Brambilla; Oreste Pivetta, Unità per una opposizione la più larga possibile. Intanto i DS studiano l’allargamento dello Statuto dei lavoratori. «Vogliamo estendere i diritti che il governo decide di tagliare» [intervista a Cesare Damiano]
«La Stampa»
«La Stampa», 22 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Indetto per il 5 aprile, il 23 manifestazione a Roma. Maroni sfiducia il sottosegretario Brambilla. Cofferati da solo allo sciopero. Fini: mossa politica. CISL e UIL: trattiamo ancora;
p.2- Segnali di crisi dalla grande impresa. ISTAT debole l’attività industriale. Boeing taglia 1000 posti; Roberto Giovannini, Addio all’unità, sindacati mai così lontani. Ma sui licenziamenti il fronte resta compatto; r. ipp., L’ex ministro dell’industria favorevole al nuovo clima di confronto. «Vediamo le offerte del Governo». Enrico Letta: si può aspettare due mesi a scioperare [intervista a Enrico Letta]; Roberto Ippolito, L’esponente DS vuole una risposta forte e chiara del centrosinistra. «Fermare la macelleria sociale». Giovanna Melandri: il congelamento non dà garanzie [intervista a Giovanna Melandri]; m. sen., Maroni scarica il tecnico Brambilla. Scontro sull’articolo 18, mentre scoppia la pace con Alemanno;
p.3- Tutti i punti della discordia. Articolo 18. Il collocamento. Ammortizzatori sociali. Lavori accessori o occasionali. Lavori su chiamata. Lavori in leasing. Lavori a progetto; Mario Sensini, La CGIL marcia da sola, sciopero il 5 aprile. Il Governo: è una mossa politica. CISL e UIL insistono sulla concertazione; Dossier per il vertice di Barcellona. L’Italia all’UE: «Adesso basta con il posto a vita»; Federico Geremicca, Comincia il grande braccio di ferro: «Che razza di trattativa è se il Governo vi dice “O vi mettete d’accordo in due mesi oppure decidiamo noi”». Sergio il «Cinese» dà la carica ad una sinistra senza energia. Cofferati incontra la sua base e tira dritto senza avere dubbi «Sull’articolo 18 non c’è proprio alcuno spazio per negoziare»
«Il Foglio»
«Il Foglio», 22 febbraio 2002 [p.1-p.3]
p.1- Dice D’Amato «La CGIL pensa solo alla politica. Confindustria tratta con chi ci sta». La strategia dei veti di Cofferati, prima sul Sud, poi sul lavoro a termine. Ora manifestazione e sciopero generale. Ragionare con CISL e UIL;
p.3- Editoriali, Sciopero generale contro il lavoro. Creare nuova occupazione senza revocare i diritti: avanti senza la CGIL
2002-02-22
DS: si svolge a Roma alla sala dello Stenditoio al San Michele il Convegno sugli intellettuali voluto da Piero Fassino dopo la contestazione di Nanni Moretti alla manifestazione sulla giustizia del 2 febbraio. Per «l’Unità» presenti mille intellettuali. Fassino li invita a lavorare con il partito, con l’Ulivo al programma e col loro contributo prepararsi a vincere il centrodestra. A giudizio di molti partecipanti un inizio di dialogo promettente
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 23 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1-p.3- Bruno Gravagnuolo, L’incontro. Allo Stenditoio i panni dei DS. Mille intellettuali da Fassino;
p.2- Luana Benini, Indignazione e voglia di politica. Il dialogo tra intellettuali e Ds è iniziato. Senza concessioni, ma neppure chiusure; Enzo Siciliano; Alberto Asor Rosa; Ettore Scola; Simone Collini, Il filosofo: ora bisogna aprirsi alle «specificità» degli studiosi. «Il confronto è promettente. Ma non può fermarsi qui» [intervista a Giacomo Marramao]; s.c., Lo storico: meno sentimentalismi, più attenzione al reale. «Riflettiamo sulle idee non solo sui programmi» [intervista a Lucio Villari];
p.3- Ninni Andriolo, Fassino: definiamo assieme il progetto. Il leader DS chiede aiuto al mondo della cultura. «La politica da sola non ce la fa»; Roberto Brunelli, Il regista è la star per fotografi e operatori televisivi. Nessun commento sull’happening della sinistra a cui assiste attento, seduto in quinta fila Moretti ascolta in silenzio dopo l’«urlo» di Piazza Navona; Enrico Ghezzi; Moni Ovadia; Gad Lerner
«La Stampa»
«La Stampa», 23 febbraio 2002 [p.9]
Jacopo Iacoboni, Fassino: servono progetti, non solo passione. DS, disgelo con gli intellettuali. Il segretario: anche in piazza, ma ci vuole la politica; Aldo Cazzullo, Giacche di lana da assessori inglesi, sigari, Moretti in silenzio, attentissimo. L’intellettuale «indignato» infiamma l’Assemblea. Dal «salotto» alla «cucina», con segnali di disponibilità. Lerner ironizza sui girotondi, Colombo: «No, sono cose serie»; Pierluigi Battista, I pensatori rispolverano la lotta di classe. Aperture e voglia di dialogo assieme a «malinconia» e «spaesamento»
2002-02-23
Milano Palavobis: Giornata della Legalità
- Milano Palavobis: Giornata della Legalità
2002-02-23
Palavobis di Milano si svolge «La Giornata della Legalità», l’iniziativa promossa dalla rivista «MicroMega» diretta da Paolo Flores d’Arcais per Mani Pulite e contro gli attacchi del centrodestra.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 23 febbraio 2002 [p.1-p.4-p.31]
p.1-p.4- Nando Dalla Chiesa, Quelli che vanno al Palavobis; Anna Finocchiaro, I DS ci sono perché …;
p.4- Giuseppe Vittori, È arrivato il «Giorno della legalità». A Milano la manifestazione per Mani Pulite contro gli attacchi del centro destra; Susanna Ripamonti, Al processo depongono Iannilli (Amef), Dotti (ex legale Fininvest) e l’avvocato Del Grosso: l’imputato numero uno sempre più nei guai. Lodo Mondadori, tutti puntano il dito contro Previti;
p.31- Francesca San Vitale, Diversi ma insieme, al Palavobis; Elio Veltri, Nel nome di Mani pulite; Nicola Tranfaglia, Per difendere la democrazia
«l’Unità», 24 febbraio 2002 [pp.1-4-p.31]
p.1-p.3- Oreste Pivetta, Milano 23 febbraio, in nome della legge. Al Palavobis 40mila persone, tantissimi restano fuori, si improvvisa un palco sui cancelli. Vogliono difendere i giudici, cancellare le leggi vergogna, un’opposizione intransigente;
p.2- Laura Matteucci, C’è troppa gente. Facciamo due palchi. Fuori dal Palavobis si improvvisa il comizio. «Perché non ci sono i leader dell’Ulivo?»; Pardi travolto dall’affetto della gente. «Berlusconi non è un premier legittimo»; la.ma., Per la RAI non mi pare che Ciampi possa essere soddisfatto
Quattro referendum a difesa della legge [intervista a Roberto Zaccaria]; o.p., Lo scrittore commosso per il successo dell’iniziativa. Ecco l’anima civile della nostra Milano [intervista a Vincenzo Consolo];
p.3- Susanna Ripamonti, La gente venuta a Milano: «Moretti ha dato la scossa, siamo preoccupati per la democrazia». La sinistra ha smarrito il cuore adesso lo ritroveremo insieme; Il TG1 non vede
e non parla; Schifani: si alimenta un clima d’intolleranza;
p.4- Maria Novella Oppo, Parole, pugni chiusi e girotondi. Sotto il sole, ma non esclusi. La giornata particolare di chi è stato protagonista (fuori); Anna Finocchiaro; Dario Fo; Furio Colombo; Giorgio Galli, Decisivi sono stati i cambiamenti economici e la metamorfosi sociale nella scelta del voto
Non è stato Berlusconi a far perdere la sinistra
«l’Unità», 26 febbraio 2002 [p.2-p.4]
p.2- Oreste Pivetta, La voglia di politica del Palavobis. Non la «frattaglia presuntuosa», ma un «pubblico» che difende i principi della democrazia; Girotondi e gruppi della società civile (mappa); Manifesto. Docenti contro Berlusconi: sveleremo le sue mistificazioni; p.c., Il segretario dei DS commenta le immagini del «popolo dei girotondi» al TG3. Fassino dialoga con il movimento
«Uniamo la protesta alla proposta»;
p.4- Enrico Fierro, Palavobis: Bossi ordina, Castelli obbedisce. Dai toni entusiastici alla virata sulla violenza: cosa c’è dietro le frasi del Guardasigilli a proposito dell’iniziativa milanese; Fassino: «Dichiarazioni davvero sconcertanti»; Gianni Cipriani, Chi vuole l’ordine spesso semina terrore. Dal ‘68 a oggi la lunga sequela di attentati rivendicati sotto false sigle. Il caso della Falange Armata; Per gli avvocati di Cesare Previti Milano è una «sede impossibile»
«La Stampa»
«La Stampa», 24 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Al Palavobis affluenza oltre le previsioni. Rutelli: ascoltiamo queste voci. Il Polo, stagione da dimenticare. Mani pulite, in 40 mila a Milano. Di Pietro arringa la folla, assenti i leader dell’Ulivo;
p.2- I commenti alla manifestazione di «MicroMega» sulla legalità. Rutelli: l’Ulivo stia attento. Folena: una festa storica; Fassino: ora una proposta; Claudio Tito, La sfida del Polo: usciamo da Mani Pulite. Fini: difendo i giudici fino al ’94. Forza Italia: forcaioli quelli del Palavobis; La visita, di mezz’ora, ieri nel carcere di Pisa. E D’Alema va a trovare Sofri; Mario Calabresi, Personaggio. Va all’ex presidente della RAI l’applauso più caloroso della folla radunata dentro e fuori il Palavobis di Milano. Zaccaria scende in campo «Non mi candido, consiglio». La TV, i settimanali rosa, l’Università: la carriera come una fiction. Attacca i successori in viale Mazzini e propone quattro referendum; r.i., Il ministro: protestare pacificamente è giusto. Castelli: vedo cattivi maestri; Aldo Cazzullo, L’ex vice di Craxi commenta le manifestazioni per il decennale di Mani pulite e giudica la politica del Governo sulla giustizia. «Flores e Berlusconi, gli opposti estremismi in scena». Martelli: l’uno rovina la sinistra, l’altro vuole evitare i processi, e in questo modo esaspera gli animi;
p.3- Titolo: Dopo il «girotondo» di Roma annunciato l’assedio delle sedi RAI di tutta Italia il 10 marzo; Paolo Colonnello, L’assalto dei 40 mila autoconvocati «Difendere la legalità». Non bastano i 15 mila posti del Palavobis, la folla riempie il quartiere. Assenti Fassino e Rutelli, presenti i protagonisti della satira di sinistra; Giovanni Cerruti, Antologia della manifestazione organizzata da «MicroMega»: parole d’ordine e obiettivi. «Siamo l’opinione pubblica, l’Ulivo dov’è?». Da Mialno tanti slogan e nuovi leader: Berlusconi nel mirino; Francesco Manacorda, L’ex pm da tribuno arringa il popolo rimasto fuori dal Palazzetto dello Sport tra palloncini gialli e bandiere rosse. Tonino fonda il «partito della cancellata»
2002-02-25
Firenze: all’auditorium del Palazzo dei Congressi, il presidente dei DS Massimo D’Alema s’incontra con i «girotondini». Oltre 5000 persone. Introduce il dibattito lo storico Paul Ginsborg.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 26 febbraio 2002 [p.3]
Piero Sansonetti, Firenze e D’Alema, con affetto e con ira. Qualche fischio e applausi all’incontro con i professori. Flash per Pardi reso famoso da Moretti; Il docente scende in campo alla testa di un comitato di cittadini; Marco Bucciantini, Cinquemila al raduno e molti sono rimasti fuori. Molti giovani, erano quasi la metà del pubblico. Uno schermo di emergenza allestito per i ritardatari; s.c. (Simone Collini), La manifestazione. Attese a Roma oltre centomila persone. Anche Di Pietro in piazza con l’Ulivo
«l’Unità», 27 febbraio 2002 [p.1-pp.8-9]
p.1-p.9- Piero Sansonetti, Firenze cronaca di un furore;
p.8- Titolo: D’Alema nella fossa dei professori; «Non c’è un regime...». E giù fischi. Critiche severe al presidente della Quercia: «Abbiamo perso, riconosciamo gli errori» [stralci della trascrizione dell’Assemblea al Palazzo dei Congressi di Firenze- segue a p.9]; Simone Collini, «Questo chiediamo al centrosinistra. È vero. le parole vanno usate con attenzione, ma non sottovalutiamo quanto avviene». «Noi, in campo per lo Stato di diritto» [intervista a Sergio Givone];
p.9- Titolo: D’Alema nella fossa dei professori; D’Alema: è ipocrita chi vi dà subito ragione. «Chi va al confronto con le sue opinioni non vuole imbrogliare nessuno». Alla fine gli applausi [stralci della trascrizione dell’Assemblea al Palazzo dei Congressi di Firenze]; Le parole di D’Alema ai professori
«La Stampa»
«La Stampa», 26 febbraio 2002 [p.4]
Aldo Cazzullo, Politica e intellettuali. L’autocritica di D’Alema «Io al Governo, un errore». Per il leader molti fischi (e qualche applauso) al Palacongressi di Firenze. Ginsborg e Pardi: «Vedi le cose dall’alto del Palazzo e combini guai». L’ex premier però non cede ai «professori» e difende la linea «riformista»
«Il Foglio»
«Il Foglio», 27 febbraio 2002 [p.2]
Il mancato rito sacrificale. D’Alema imperturbabile fa l’elogio del Berlusconi politico. Fassino sempre d’accordo, il suo presidente no. Ginsborg, una De Zulueta travestita da professore, soccombe
2002-02-25
Il ministro Roberto Maroni riprende la trattativa sulla delega per il lavoro. Non partecipano alla riunione la CGIL e la UIL che non ha ottenuto il rinvio richiesto.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 febbraio 2002 [p.17]
r.r., Il ministro del Welfare per sessanta giorni non faremo proposte. Oggi incontro con 34 sigle. La CISL annuncia altri scioperi per il 9 marzo. «Lavoro, la parola alle parti sociali». Maroni avvia il negoziato senza la CGIL e la UIL; Il Wall Street Journal: lo sciopero può aiutare Berlusconi. «Cofferati? Finirà come i minatori inglesi nell’85»
2002-02-25
< Seduta precedente Legge 20 luglio 2004, n. 215 (Legge sui Conflitti d’interessi)
Inizia la discussione sul disegno di legge presentato dal ministro Franco Frattini nell’ottobre 2001. Discussione e approvazione avranno tempi lunghissimi. Il testo è duramente contestato dall’Ulivo e dalle altre opposizioni in quanto a loro avviso non risolve la questione principale: il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, premier e contemporaneamente proprietario di Fininvest, Mediaset e tutte le sue altre società.
L a Camera approva il testo il 28 febbraio. L’Ulivo e il PRC non partecipano alla votazione e abbandona l’aula. Il testo approvato passa al senato che lo discute nelle sedute dal 18 al 27 giugno e, dopo 32 ore di discussione in aula, 18 in commissione, oltre 100 interventi e 59 modifiche, lo approva nelle sedute dal 2 al 4 luglio. Il testo così modificato torna alla Camera che lo discute il 24 febbraio 2003 e lo approva il 22 luglio 2003. Ancora una volta il testo torna al Senato, discusso il 1° febbraio 2004 e approvato nelle sedute del 10-11 marzo. Infine passa alla Camera che lo discute il 5 luglio e lo approva definitivamente il 13 luglio 2004
«Gazzetta Ufficiale», 18 agosto 2004, n.193 [pp.5-17]
pp.5-10-Legge 20 luglio 2004, n. 215.Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi;
p.11- Lavori preparatori;
pp.11-17- Note
XIV Legislatura Camera dei deputati sedute dal 25 al 28 febbraio 2002
Seduta n. 103 - 25 febbraio 2002 [video della seduta]
Disegno di legge. Conflitti di interessi ed abbinate. Discussione
Seduta n. 104 - 26 febbraio 2002 [video della seduta]
Seguito discussione. Esame di questioni pregiudiziali e di una questione sospensiva
Seduta n. 105 - 27 febbraio 2002 [video della seduta]
Seguito discussione
Seduta n. 106 - 28 febbraio 2002 [video della seduta]
Seguito discussione e approvazione
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 26 febbraio 2002 [p.1-p.5]
p.1- Titolo. Il conflitto d’interessi più grande del mondo. Frattini alla Camera spiega come vuole salvare Berlusconi. Comincia lo scontro in un’aula deserta. Ciampi: vi ricordo che siete al servizio dei cittadini. La destra insiste: la violenza viene dal Palavobis; Editoriale, a. p. (Antonio Padellaro), I simboli e il vuoto;
p.5- Natalia Lombardo, Conflitto di interessi, dibattito sul filo di lana. Tempi stretti per la discussione in aula alla Camera. Casini apre al voto segreto; Vincenzo Vasile, Il presidente della Repubblica sul federalismo: è come far suonare bene un’orchestra. Ciampi: «Il potere si giustifica solo nel servizio ai cittadini»; Conflitto di interessi e calcio. Il premier resta alla guida «se la legge non glielo impedirà». Fininvest potrebbe disimpegnarsi dalla squadra. Milan: Berlusconi rimane, ma Piersilvio scalda i muscoli; Un digiuno contro l’oblio
«l’Unità», 27 febbraio 2002 [p.1-p.6]
p.1- Titolo: Conflitto d’interessi, arriva la legge truffa. Camera, il centrosinistra durissimo contro il progetto che consente al premier di usare il governo per i suoi affari;
p.6- Luana Benini, Conflitto di interessi, battaglia in aula. La Destra usa come insulto «Zaccaria». Fassino: siamo qui per difendere la democrazia; Pasquale Cascella, Ulivo compatto ma senza speaker unico; Otto anni di conflitto d’interessi (crono); L’esponente diessino, vice presidente della Camera pronuncia un intervento applaudito da tutta l’opposizione. «Vergognatevi di aver accostato la bomba al Palavobis». Mussi: «Proponete una legge con il sapore acido della truffa»; «Articolo 21», un baluardo per la libertà d’espressione
«l’Unità», 28 febbraio 2002 [p.1-p.3]
p.1-Titolo: Indecente, abolito il conflitto d’interessi. Alla Camera la destra vota alla cieca mentre Berlusconi premier promette aiuti a Berlusconi editore. Duro scontro in aula con l’Ulivo: è una legge ad uso personale. Violante si indigna: vergognatevi; Editoriale, A.P. (Antonio Padellaro), Non sapere. Non vedere. Non capire;
p.3- Luana Benini, Infuocata seduta alla Camera. Oggi si dovrebbe chiudere sul documento che annulla ogni incompatibilità. L’Ulivo abbandonerà l’aula. Il conflitto di interessi non c’è più
Votato l’articolo che «salva» il capo del governo. D’Alema: si fa una legge per una persona; Pasquale Cascella, Se il potere si fa beffa delle regole; Lu. B., Per alcuni minuti a presiedere la seduta l’ex liberale si lascia andare contro la Bindi e le altre rappresentanti della sinistra. Poi viene sostituito
Anche gli insulti di Biondi. «Pasionarie che fanno ridere...»
«l’Unità», 1° marzo 2002 [pp.1-3-p.31]
p.1-p.3- Piero Sansonetti, Regime, hanno posto la prima pietra. Si sono votati da soli la legge truffa che cancella il conflitto di interessi. L’Ulivo abbandona l’aula. Violante: così viene l’autoritarismo. Il direttore RAI si allinea: no alla diretta per il corteo di Roma;
p.1-p.31- Editoriale, F.C. (Furio Colombo), Uomini liberi; Gianni Vattimo, La piazza del Parlamento;
p.2- Luana Benini, La Destra si vota la legge truffa. Battaglia del centrosinistra che poi abbandona l’aula: «Noi difendiamo la democrazia»; Hanno detto. Anna Finocchiaro. Giovanna Melandri. Pierluigi Castagnetti; Giornalismo indipendente; Speciale regime sul conflitto di interessi;
p.3- Hanno detto. Francesco Rutelli. Giovanni Sartori. Luciano Violante; Pasquale Cascella, Qualcosa
si rompe nel gioco democratico; Date a Cesare quel che è di Cesare; Violante: «Avevamo garantito a Berlusconi le sue TV...». Sconcerto tra i DS, il capogruppo precisa: «Affermammo nel ‘94 che non ci sarebbero state leggi vendetta»
«La Stampa»
«La Stampa», 26 febbraio 2002 [p.2]
Amedeo La Mattina, Oggi il dibattito decolla con gli interventi dei leader. Conflitto d’interessi, parte lo scontro nell’aula deserta. Casini: tempi contingentati, si vota entro giovedì. L’Ulivo protesta e pensa all’«Aventino». Frattini: «La nostra legge rispecchia le parole del Quirinale»; Antonella Rampino, Segni: ci può salvare solo un referendum [intervista a Mario Segni]; Filippo Ceccarelli, Atmosfera mesta, poche decine di persone al primo giorno di presidio in piazza Montecitorio. Un po' di pioggia scioglie il sit-in
«La Stampa», 27 febbraio 2002 [p.8]
Dal primo progetto ad oggi. Il lungo iter della legge; Amedeo La Mattina, Bagarre alla Camera sul conflitto di interessi. Cori in aula contro Frattini. Il centrosinistra non parteciperà al voto finale
«La Stampa», 28 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Tensione altissima in Parlamento nel dibattito sulla legge e sull’attentato di Roma. Insulti, cori, accuse, grida di scherno. Conflitto d’interessi, rissa alla Camera. Oggi il voto in diretta TV, il centrosinistra lascerà l’aula;
p.2- La grande lite. Frase per frase. Luciano Violante. Franco Frattini; Amedeo La Mattina, Conflitto d’interessi, scoppia la rissa. Il centrosinistra prepara per oggi l’«Aventino» in diretta TV; r.r., Berlusconi «Se non attuo il programma me ne vado»; Maria Teresa Meli, Il presidente della Quercia: nostro compito è incanalare la protesta che cresce nel Paese. D’Alema: niente girotondi io sono un professionista. Rutelli è sempre più scontento, rinuncia al suo intervento in aula. Un deputato del «correntone ha già pronto il testo del referendum»; r.i., Una maxi fiaccolata per la legalità. A Napoli, ventimila in corteo;
p.3- La grande lite. Frase per frase. Deputati contro. Alfredo Biondi; Filippo Ceccarelli, La rissa. «Servi». «Stalinisti». Per gli onorevoli un giorno alla corrida. Il ministro Frattini come San Sebastiano trafitto dagli strali del centrosinistra. La legge sul conflitto di interessi porterà il suo nome: impassibile agli insulti. «Vergogna, vergogna». «Spero che almeno arrossisca». «Siete tutti dipendenti»; Il ministro di Giustizia e le accuse di PRC. Castelli: «Sì, lavoro per l’industria»; Claudio Tito, Le parlamentari del centrosinistra: ci ha offese, è un misogino. Biondi scatena l’indignazione delle «pasionarie»
«La Stampa», 1° marzo 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Rutelli: una truffa, il premier: dobbiamo insegnare la democrazia alla sinistra. Dibattito tra striscioni e scherni. Conflitto di interessi, primo sì. Ulivo e PRC lasciano l’aula. Berlusconi: legge ragionevole;
p.2- In vista del provvedimento. Ministri e amministratori si preparano. Lunardi: La mia società solo all’estero. Due «vittime» nell’Ulivo; Ugo Magri, Berlusconi: la sinistra deve prendere lezioni di democrazia. Il presidente del Consiglio in visita a Budapest, commenta il primo sì al Parlamento sul conflitto d’interessi: «Mi sembra una buona legge, la migliore possibile. Abbiamo ripreso un’idea di Rutelli …»; Maria Teresa Meli, Opposizione divisa sulle forme e sui luoghi della protesta. Il vertice del 5 marzo potrebbe slittare. I DS fermano la «marcia sulla Consulta». Bocciata l’idea di Rutelli. Centrosinistra incerto sul referendum;
p.3- Che cosa prevede il provvedimento varato ieri dall’aula di Montecitorio; Amedeo La Mattina, Conflitto d’interessi, sì alla legge tra le polemiche. Il centrosinistra abbandona l’aula. I CCD pensano a modifiche al Senato; r.i., Giallo per una frase sul Cavaliere. Violante. Nel ’94 niente vendette; Filippo Ceccarelli, L’opposizione non si è vista: erano solo tanti onorevoli che se ne andavano alla spicciolata. Anche i nasi di Pinocchio per l’Aventino in diretta TV. I diessini annoiati o rassegnati sembravano che facessero la fila. Davanti a tutti i Verdi, che mimavano il burattino bugiardo di Collodi; Pierluigi Battista, Berlusconi e D’Alema non hanno partecipato allo scontro finale. I due capitani, grandi assenti dalla battaglia
2002-02-25
Israele – Palestina
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 26 febbraio 2002 [p.7]
Medio Oriente allarme per l’inarrestabile tragedia. Annan preoccupato. La critica di Solana. I radicali palestinesi; Fiamma Nirenstein, Israele, giornata di sangue. Uccisa una kamikaze di 15 anni attentato a fermate del bus. Katzav disposto a discutere il piano di pace del principe Abdallah. I tank lasciano Ramallah, ma continuano gli scontri: cinque morti; (Ansa), Una telefonata sul «Piano Marshall» per la Palestina. Berlusconi a Sharon: ecco i nostri aiuti; Fabio Galvano, Personaggi. Scene di ordinario orrore in un conflitto che non rispetta più le regole dell’umanità. Vivere, morire, partorire: tre donne in guerra. Un solo destino di sangue per la piccola martire, la colona e la palestinese; m. ver., Ufficiale abbandona il posto di blocco: «Troppa paura». Il riservista condannato a 28 giorni di carcere. I superiori: «Non può lasciare senza avvisare nessuno»
2002-02-26
Roma: intorno alle quattro del mattino nei pressi del ministero del Viminale esplode una bomba di piccola potenza. Non essendoci passanti l’ordigno provoca solo qualche danno alle vetrine dei negozi e alle auto parcheggiate. Ai giornali due rivendicazioni: Brigate Rosse e Brigata 20 luglio (in riferimento alla morte di Carlo Giuliani a Genova nel luglio 2001). Secondo gli inquirenti rivendicazioni non attendibili. Per il presidente del Consiglio, Berlusconi, per il ministro della Giustizia, Castelli, come per molti altri esponenti del centrodestra i «mandanti» dell’attentato sono i protagonisti del Palavobis. Reazioni sdegnate del centrosinistra
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 febbraio 2002 [pp.1-4-pp.30-31]
p.1- Titolo: Per Berlusconi l’opposizione è una bomba. Alle 4 del mattino un ordigno esplode accanto al Viminale. Il premier: siete voi del Palavobis. La strabiliante frase imbarazza anche alcuni suoi alleati. L’Ulivo: vergognoso e irresponsabile;
p.1-p.31- Editoriale, F.C. (Furio Colombo), Non chiedete legalità. L’argomento è esplosivo;
p.1-p.30- Nicola Tranfaglia, Se questo è un regime; Valeria Viganò, Chi cancella i diritti di chi;
p.2- Enrico Fierro, Viminale, la bomba arriva in orario. Esplosione nella notte, nessun ferito. E le telecamere di Scajola erano tutte fuori uso; Gianni Cipriani, Gli 007: è strategia della tensione. Nessuna rivendicazione. Per l’antiterrorismo è un attentato anomalo;
p.3- Enrico Fierro, Berlusconi: tutta colpa del Palavobis. Il capo del governo ha trovato i mandanti: quelli dei girotondi. Ciampi: l’attentato è un’offesa alla nazione; Hanno detto prima. Castelli. Buttiglione. Schifani … E dopo. Castelli. Berlusconi. Taormina; Sergio Sergi, Terrorismo, l’Italia dice no all’Europa. Congelamento dei beni, il governo vuole opporsi alle norme per agevolare il trasferimento delle prove da un paese all’altro;
p.4- Maria Annunziata Zegarelli, Vogliono delegittimare la libertà. Violante: «Questo governo spacca in due il Paese». Bindi: «Il vero sospetto è Castelli»; I precedenti. Una lunga serie di attentati; Aldo Varano, Il capogruppo al Senato dei DS: «Non abbiamo preoccupazioni. Sarà una manifestazione di democrazia del Paese». «Il 2 marzo saremo in migliaia» [intervista a Gavino Angius]
2002-02-26
Art. 18
La CGIL mobilita tutte le sue strutture in vista dello sciopero generale di 8 ore a difesa dell’articolo 18 e dei diritti dei lavoratori proclamato per il 5 aprile. Scende in campo anche la FIM CISL per uno sciopero da svolgersi entro marzo che vuole rimuovere le resistenze interne alla Confederazione CISL che intende posticipare lo sciopero dopo la trattativa con la Confindustria. Pronta allo sciopero la UIL.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 febbraio 2002 [p.15]
Giovanni Laccabò, Articolo 18, mobilitazione generale. La CGIL ufficializza il 5 aprile. UIL pronta allo sciopero. FIM-CISL in agitazione; Felicia Masocco, L’incontro. Confindustria vuole i licenziamenti. Il Governo è pronto a discuterne; Mario Centorrino, Sicilia. L’impossibilità di un lavoro normale
2002-02-26
< Sedute precedenti L.188/2002 Senato 19-21 febbraio 2002 (legge Bossi-Fini)
Senato della Repubblica: riprende la discussione sulla legge Bossi- Fini sull’immigrazione. Il testo approvato il 28 febbraio passa all’esame delle Commissioni della Camera che ne dichiara l’urgenza nella seduta 9 aprile, lo discute nelle sedute dal 29 maggio al 30 giugno e lo approva nelle sedute del 3 e 4 giugno. Il Senato torna ad esaminarlo il 20 giugno e lo approva definitivamente l’11 luglio 2002.
XIV Legislatura Senato della Repubblica sedute dal 26 al 28 febbraio 2002
Seduta n. 130 - 26 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta antimeridiana n. 131 - 27 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta pomeridiana n. 132 - 27 febbraio 2002
Seguito della discussione
Seduta n. 133 - 28 febbraio 2002
Seguito discussione e approvazione con modificazioni
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 1° marzo 2002 [p.8]
Tutti i punti della nuova legge (scheda); Claudio Tito, Immigrati, ingresso in Italia soltanto a chi ha un lavoro. Primo sì del Senato alla legge sugli stranieri: il permesso temporaneo concesso per due anni. Il titolare dell’azienda dovrà garantire anche vitto e alloggio. I clandestini saranno subito espulsi; Flavia Amabile, Il Senato approva l’emendamento per le collaboratrici domestiche. Sì alla colf, ma una per famiglia. Le domande entro 2 mesi dalla nuova legge. La normativa
< Sedute successive L.188/2002 Camera 9 aprile 2002
2002-02-27
DS: intervista di Giovanni Berlinguer a «l’Unità». Rivendicate le posizioni e le iniziative assunte dalla minoranza, Berlinguer afferma che di fronte agli sviluppi politici e la mobilitazione della società civile contro il Governo di centrodestra la linea del Congresso di Pesaro è superata e cresce la distanza fra i Democratici di sinistra e i movimenti.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 27 febbraio 2002 [p.7]
Gianni Marsilli, «Io dico che la linea di Pesaro è superata». Giovanni Berlinguer: non discuto la leadership, ma la distanza tra i movimenti e i DS sta crescendo [intervista a Giovanni Berlinguer]; Simone Collini, Spostata sul luogo simbolo della sinistra a Roma la sede della manifestazione del 2 marzo. Chiesta alla RAI la diretta televisiva. Piazza San Giovanni per i duecentomila dell’Ulivo;
Claudio Pappaianni, Fiaccolata della società civile promossa da quel gruppo di magistrati e studiosi che protestò all’apertura dell’Anno giudiziario. Migliaia le adesioni. Dei DS, di Bassolino e della Iervolino. I giuristi guideranno gli «autoconvocati» oggi a Napoli
2002-02-27
Napoli: oltre 40 mila persone alla fiaccolata per la legalità promossa dal gruppo di magistrati e giuristi che contestarono l’apertura dell’anno giudiziaria. I democratici di sinistra aderiscono alla manifestazione. Presenti i due ex sindaci della città Antonio Bassolino e Rosa Russo Jervolino
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 28 febbraio 2002 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Napoli, altri 40mila pericolosi estremisti. In corteo chiedono: legalità legalità. Si prepara la manifestazione di Roma, ci sarà anche Benigni;
p.5- Claudio Pappaianni, In quarantamila a Napoli per dire no alla Destra. Insegnanti, magistrati, avvocati in piazza. Bassolino: «Con loro dobbiamo dialogare»; «Abbiamo bisogno di tutte le energie. Sarebbe stucchevole una ulteriore discussione tra noi diessini sull’incomunicabilità». Bersani a Berlinguer: il partito unito va avanti [intervista a Pier Luigi Bersani]; Giuseppe Vittori, Il gruppo Artemide ha elaborato un documento per il rilancio della coalizione in breve tempo. È stato firmato da 160 parlamentari. Ulivo a Roma, sul palco ci sarà anche Benigni; Muove passi movimento per la Sinistra alternativa
2002-02-28
Prima sessione della Convenzione europea. Il presidente Giscard D’Estaing presenta una proposta metodologica su come organizzare i lavori per approdare ad una Costituzione Europea condivisa. La seconda sessione si svolgerà il 21-22 marzo e sarà dedicata ad un dibattito generale sulla base della domanda «Cosa ci si attende dall’Unione Europea».
2002-02-28
Israele - Palestina
28 febbraio: truppe e blindati israeliani, con l’appoggio di elicotteri penetrano, per la prima volta in 17 mesi di Intifada, nei campi profughi di Balata e Jenin in Cisgiordania. Negli scontri rimangono uccisi un soldato israeliano e 12 palestinesi. Si calcolano 135 palestinesi feriti di cui almeno una decina versano in gravi condizioni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 1° marzo 2002 [p.10]
p.1-p.10- Umberto De Giovannangeli, La Kamikaze della porta accanto;
p.10- Umberto De Giovannangeli, Israele attacca i campi profughi: 13 morti. Raid e rastrellamenti a Jenin e Nablus. Kofi Annan: «Ritiratevi». Arafat telefona a Powell; Autobomba ad Amman: 2 morti
Nel mirino il capo dei servizi
1° marzo: nei campi profughi è guerra. Uccisi un militare israeliano e 9 palestinesi fra cui due bambini. Le «Brigate martiri di Al Aqsa» minacciano la ripresa degli attentati in Israele se l’esercito non si ritira dai campi profughi. Occupazione militare contestata anche da ufficiali israeliani.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 marzo 2002 [p.7]
Umberto De Giovannangeli, Guerra nei campi profughi: 9 morti, due sono bambini. Sharon crolla nei sondaggi. La maggioranza degli israeliani insoddisfatta della linea del Governo; u.d.g., Storia dei campi «irriducibili»; Assedio ai campi profughi (mappa); u.d.g., Hassan Khader. L’esponente del Consiglio legislativo palestinese: non è stata un’operazione anti-terrorismo. Hanno picchiato donne e bimbi. «A Balata ho visto sparare ai civili» [intervista]
2 marzo: a Gerusalemme un Kamikaze di 18 anni si fa saltare all’uscita della Sinagoga nel quartiere degli ebrei ortodossi 9 morti fra cui una bambina di 15 mesi. L’esercito israeliano scopre una fabbrica di razzi Qassam nel campo profughi di Balata. Nella notte la rappresaglia israeliana. Gli elicotteri colpiscono con missili il quartier generale delle forze israeliane a Betlemme.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 marzo 2002 [p.9]
Umberto De Giovannangeli, Kamikaze all’uscita della sinagoga: 10 morti. Terrore a Gerusalemme nel quartiere degli ebrei ortodossi. Tra le vittime una bimba di 15 mesi; Gli attentati più gravi della «nuova Intifada» (crono); u.d.g., Galia Golan leader di Peace Now. L’esponente pacifista israeliana: le colonie vanno smantellate, si può discutere del piano saudita. «Diciamo basta all’odio la linea di Sharon è un fallimento» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 3 marzo 2002 [p.9]
Una scia di sangue. I massacri che hanno punteggiato il sabato (crono); f. n., Bomba umana, 9 uccisi all’uscita della Sinagoga. A Gerusalemme, nel quartiere religioso di Beit Israel. Tra le vittime due bambini, una aveva un anno e mezzo Morto anche un neonato palestinese: la madre è stat costretta a partorire a un posto di blocco; Fiamma Nirenstein, Un rito familiare, culturale e sociale millenario diventa occasione strategica per uccidere. Lo sfregio del terrore al giorno di Dio. Sempre più frequenti gli attentati nella festività ebraica
3 marzo: un cecchino palestinese, sparando da una collina contro un posto di blocco a vicino a Ofra nella Cisgiordania occupata uccide 7 soldati israeliani e 3 coloni, 6 i feriti. Fra i militari colpiti un giovane italiano di 25 anni, Yochai Di Porto, la cui famiglia è emigrata da Roma in Israele. Appello del Pontefice per il cessate il fuoco. In Italia il segretario dei DS chiede la convocazione della Commissione Esteri della Camera e sollecita un impegno europeo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 marzo 2002 [p.9]
Umberto De Giovannangeli, Stragi a catena, ventidue morti in Israele. Un cecchino uccide 7 soldati e 3 coloni dopo l’agguato a Gerusalemme. Il Papa invoca il cessate il fuoco; Fassino: in Medio Oriente un’escalation spaventosa. L’Europa si muove per fermare la violenza; u.d.g., La scheda. Giovani profughi e universitari l’esercito della Brigata Al Aqsa; u.d.g., Avi Pazner consigliere diplomatico del premier Sharon, L’ex ambasciatore israeliano: con la strage di Mea Shearim hanno colpito il cuore del paese. «Ogni ebreo è un bersaglio. Vogliono annientare Israele» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 4 marzo 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Ventisei morti in 24 ore. Palestinese uccide sette militari e tre coloni. Accorato appello del Papa: cessate il fuoco. Un cecchino fa strage in Israele. Tra le vittime un soldato ebreo di origine italiana; Editoriale, Boris Biancheri, Il peggio deve ancora venire;
p.2- La guerra degli «sniper». La morte che colpisce da lontano e a tradimento; f. n., Cecchino palestinese uccide dieci israeliani. A un posto di blocco, bombardata la stazione di polizia a Ramallah; Domenico Quirico, Cecchini. Il nemico invisibile più odiato dai fanti; Fiamma Nirenstein, Una scelta difficile e rischiosa in nome di un ideale di convivenza: «Mi manca la mamma e la Juventus». Dagli agi italiani alle asprezze della guerra. Chi sono i nostri connazionali che hanno deciso di vivere in Israele;
p.3- Medio Oriente. Il Pontefice chiede che le armi tacciano, Gerusalemme recede dal progetto che dispiaceva al Vaticano; Giacomo Galeazzi, Il terrorismo riapre una ferita nel ghetto. La famiglia del ragazzo è molto conosciuta, lo zio canta in Sinagoga; Maurizio Molinari, Riccardo Di Segni è amico da oltre trent’anni della famiglia di Yochai Di Porto, emigrata a Gerusalemme dalla capitale. «Un lutto che ha portato nelle case di Roma la tragedia della guerra» [intervista]; Norman Bimbaum, «Affrancatevi dalla Casa Bianca». «L’Europa faccia sentire la sua voce»
2002-03-01
Lega Nord Congresso Filaforum Assago (Mi) 1-3 marzo 2002
- Lega Nord Congresso Filaforum Assago (Mi) 1-3 marzo 2002
2002-03-01
Al centro del Congresso il tema delle alleanze anche in vista delle amministrative del 27-28 maggio. Il segretario Umberto Bossi conferma la collaborazione con il centrodestra. Superando ogni resistenza interna prevarrà la scelta di non presentarsi autonomamente alle amministrative ma trovare forme di accordo con la Casa delle Libertà. Toni duri contro l’Europa, attacchi alla magistratura e contro l’immigrazione. All’unità del centro destra si richiama il presidente del Consiglio nel suo intervento di saluto. Confermato Bossi segretario.
Intervento del segretario federale Umberto Bossi
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 1° marzo 2002 [pp.6-7]
p.6- Francesco Tuccari, All’inizio della parabola c’è una galassia altamente frammentata di movimenti slegati l'uno dall'altro, rigidamente proiettati nella politica locale. Dalla somma di autonomismi e localismi del Nord emerge in una pericolosa miscela di interessi e razzismi il nodo di una riforma federale dello Stato italiano. L’ascesa, le fortune e il rapido declino. Gli inizi di Bossi nel 1979/80, i successi del ‘94, l’occasione perduta del federalismo; Francesco Germinario, L’estrema destra sfila in camicia verde. Xenofobia, razzismo e le altre inquietanti coincidenze del leghismo con le ideologie totalitarie; Cronologia;
p.7- Oreste Pivetta, Una fresca legge sull’immigrazione, una poltrona alla RAI, la chimera della devolution, persino la tassa di successione, tanto per scaldare la platea di Assago. Ma il leader del Carroccio non si sente sicuro, grida, denuncia congiure, invita alla calma e alla prudenza, anche se con la Padania vuole dare la scalata al mondo. Lega, va in scena il pensiero unico. Tre giorni di Congresso a Milano per tre discorsi del candidato a tutto: Bossi; Camicie verdi avanti march
«l’Unità», 2 marzo 2002 [p.6]
Carlo Brambilla, Non è successo niente o quasi ad Assago in attesa delle parole odierne del ministro per le Riforme. Il caso viene risolto in poche ore. Il mal di pancia della base emerge in attesa di sapere se può continuare dal verbo del capo supremo. La rivoluzione può attendere: ora c’è il governo. Lega, l’indipendenza padana è in bilico. Calderoli toglie «l’impegno» dallo statuto, Bossi si oppone. Il Congresso si tura il naso; o.p. (Oreste Pivetta), Il presidente, uscente, della Lega anticipa: uomini fidati per l’informazione, dialetto per lo spettacolo. Stefani: nostre liste per i TG regionali; Pasquale Cascella, Grida e vecchio potere; La Padania nasce attraverso il mitragliatore
«l’Unità», 3 marzo 2002 [p.8]
Carlo Brambilla, Bossi tuona una volta: «L’Europa non ci avrà». Il capo della Lega parla per due ore, ma dice poco o nulla. Complessivamente una noia mortale; Oreste Pivetta, Poche bandiere. Una giornata fredda che si scalda solo alla «m...» di Borghezio; Pasquale Cascella, Nessuna nostalgia
Il passato è passato. La poltrona è meglio
«l’Unità», 4 marzo 2002 [p.3]
Pasquale Cascella, Imbarazzante performance del presidente del Consiglio sul palco della Lega: «Il mio lunedì era dedicato all’amore, ora lo dedico al capo della Lega». «Senza me e Bossi in Italia avrebbero vinto i comunisti». Il presidente di AN sottolinea le sue differenze sulle questioni europee. Berlusconi, la politica avanspettacolo. Cinguetta con Bossi, parla della mamma, affonda contro l’Europa. Fini non ci sta. Ciampi convoca il governo; Carlo Brambilla, Il capo supremo (rieletto segretario in tre secondi di acclamazione) si vota anima e corpo al premier. Per la devoluzione si possono aspettare cinque anni. Bossi: «Stiamo sotto il 4%, ma stare al governo valeva la pena»
«La Stampa»
«La Stampa», 1° marzo 2002 [p.5]
Gigi Padovani, Le dichiarazioni del «Senatur» condizionate dalle Assise federali che si aprono oggi addio all’«indipendenza della Padania». Lega, un Congresso contro Forcolandia. Polemici i moderati. Giovanardi «Sono parole in libertà»
«La Stampa», 2 marzo 2002 [p.7]
In cinque Legislature la lunga strada verso il Governo (crono); Fabio Poletti, Gli irriducibili aprono il Congresso della Lega. Slogan forti in attesa di Bossi. E domani arrivano Fini e Berlusconi; Aldo Cazzullo, Lo scontento della base: il senatur è troppo buono, qui sta arrivando la restaurazione e noi siamo scesi al 3 per cento. «Il pericolo è Forcolandia. Va messa a ferro e fuoco». Bono si candida alla presidenza: i nostri senatori sono paffuti e cercano solo poltrone, così fanno scappare i soldati indipendentisti della Padania; r.i., Al Federale il Leader conferma le critiche. Bossi e l’Europa: non cambio idea; Giovanni Cerruti, Il presidente Stefani: il Consiglio federale proporrà una rosa di nomi per la carica di caporedattore nelle sedi regionali RAI. Carroccio di gaffes e di Governo
«La Stampa», 3 marzo 2002 [p.1-pp.6-7]
p.1- Titolo: Il leader apre il Congresso della Lega e attacca l’euro: scatenerà una guerra con l’America. Referendum sui patti europei. Bossi: «L’Europa così è il nuovo fascismo». «Non dobbiamo cedere sovranità all’Unione, siamo pronti alla lotta»; Gian Enrico Rusconi, Inammissibile;
p.6- Aldo Cazzullo, Il personaggio. Il militante «i giorni più belli? Nel ’92, quando si sperava di cambiare tutto». «Col Cavaliere pace armata. Se non mantiene i patti…». «Dove sono le grandi opere di Lunardi? E la legge sull’immigrazione, la cambieranno? I giornalisti ci hanno sempre censurato. Con Albertoni alla RAI le cose cambieranno»; Gigi Padovani, Giustizia e istruzione, ecco le tesi congressuali. Bossi: erano i cavalli di battaglia della sinistra, ora saranno i nostri punti di forza;
p.7- Dal pianeta del Carroccio; Fabio Poletti, «No all’Europa fascista, no alla sinistra nazista». Bossi al Congresso della Lega: l’euro è una dichiarazione di guerra agli USA; Giovanni Cerruti, I giacobini, Forcolandia, Bruxelles, i banchieri di Francoforte. Il senatur alla platea: «Fermi sto spostando una nave …». Due ore per spiegare la strategia: servono cuore, fantasia e capacità. «La Padania c’è e va rispettata», e rivendica l’orgoglio «della polenta»
«La Stampa», 4 marzo 2002 [p.1-pp.4-6]
p.1- Titolo: Bossi rieletto segretario. Il premier: l’opposizione è distruttiva e bugiarda. Berlusconi alla Lega «Insieme invincibili»;
p.4- Aldo Cazzullo, La strategia per le elezioni amministrative. La mamma, Veronica e i lunedì sera con Bossi: il premier strega i leghisti. Il Cavaliere parla in milanese per convincere la platea, già preparata dal servizio d’ordine. Dalla tribuna: state attenti a non fregarvi l’un l’altro;
p.5- I precedenti Congressi. Ieri il senatur rieletto per acclamazione; Gigi Padovani, Berlusconi a Bossi «Uniti siamo davvero invincibili». Il premer sorvola sulle polemiche: «Insieme cambieremo questo Paese». Qualche fischio per Fini, quando elegia la «gens italica» e cita l’Europa; Antonella Rampino, Buttiglione «L’Europa vale più della devolution»; Giovanni Cerruti, Tutto sotto controllo per evitare fischi o sfottò agli altri leader della Casa delle Libertà. Il senatur, regista della «grande fratellanza». «Fermi! Noi siamo gentiluomini e a casa nostra gli ospiti sono sacri»; g. pa., «Sull’organizzazione deve fare tanta strada». La Padania contesta il partito
p.6- Sul palco del Carroccio. L’ombrello di Borghesio. Taormina: siete l’anima della coalizione; Fabio Poletti, Castelli: ho ricevuto minacce per non aver graziato un detenuto. Al Guardasigilli un boato dalla platea leghista: usare la clemenza con chi non ha fatto male a nessuno. Riferimenti al «Serenissimo»
2002-03-01
I Democratici, il partito fondato da Romano Prodi nell’ottobre del 1998, si sciolgono per confluire nella Margherita guidata da Francesco Rutelli.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 4 marzo 2002 [p.7]
Natalia Lombardo, Rutelli: Berlusconi è più debole. I democratici si sono sciolti, Parisi: «Ma l’Asinello correrà ora per l’Ulivo»
2002-03-01
Afghanistan
Truppe dell’esercito afghano con l’appoggio di reparti USA lanciano l’attacco denominato «Operazione Anaconda» contro la resistenza talebana e i militanti di Al Qaeda nelle montagne nei pressi di Gardez.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 2002 [p.11]
Gabriel Bertinetto, Battaglia contro Al Qaeda, ucciso soldato USA. Nell’Est dell’Afghanistan uomini di Karzai e americani attaccano i fedelissimi di Bin Laden e Omar; I militari USA morti durante la campagna (crono); Le due missioni. Le forze internazionali schierate sul terreno; Roberto Rezzo, Il capo dei senatori, Tom Daschle critica le operazioni militari: Al Qaeda resta in piedi, Osama e Omar non sono stati catturati, l’America non è al sicuro. Insorgono i repubblicani. I democratici attaccano Bush sulla guerra: pochi risultati; Bruno Marolo, 11 settembre. La polizia USA fermò e rilasciò 9 terroristi. Riuscirono a salire sugli aerei delle Torri
«l’Unità», 4 febbraio 2002 [p.8]
Nella capitale afghana i feriti sarebbero venti. Molte le case distrutte. Il forte sisma è stato avvertito da Islamabad in Pakistan a New Delhi in India. Paura a Kabul per il terremoto, cinque morti; «Violenze al nord. Fuggono i pashtun»; Gabriel Bertinetto, I raid USA non piegano Al Qaeda
In Afghanistan dura battaglia sulle montagne dell’Est. Nei villaggi volantini filo Bin Laden; L’offensiva americana. Sulle caverne lanciate potenti bombe termobariche; Bruno Marolo, Una rete di sensori proteggerà le città. Rafforzata la sicurezza nei porti e lungo i confini. Lo zar dell’antiterrorismo, Tom Ridge, annuncerà un sistema d’emergenza basato sui colori. Allarme per l’atomica di Osama, Bush blinda Washington
2002-03-01
Dopo tre anni dalla fine della guerra del Kosovo e dopo più di tre mesi dalle elezioni politiche con la mediazione di Michael Steiner, governatore per l’ONU della regione, si concludono le trattative fra i principali partiti. L’accordo prevede: la presidenza a Ibrahim Rugova della Lega democratica del Kosovo (LDK) e un Governo di pacificazione presieduto da Bajaram Rexhepi, ex membro della guerriglia e ora leader del Partito democratico (PD). Il Parlamento eletto il 17 novembre ratifica l’accordo il 4 marzo, per la prima volta il Kosovo ha un presidente e un Governo.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 2 marzo 2002 [p.11]
Ex Jugoslavia. Gli uomini dello SFOR ancora sulle tracce del leader serbo-bosniaco ricercato dall’Aja. Karadzic, fallito un latro blitz; Giuseppe Zaccaria, L’ONU forza l’impasse sul Governo del Kosovo. Lunedì i deputati dovranno ratificare un esecutivo di pacificazione; Marina Catena, Presidente e premier, il loro grande nemico è la disoccupazione. La strana coppia nelle stanze del potere. Il poeta Rugova e l’ex guerrigliero Rexhepi ai vertici del Paese
2002-03-02
L’Ulivo in piazza.
Da tutta Italia grande manifestazione dell’Ulivo a Roma. Un corteo di oltre 600 mila persone attraversa la capitale. Sfilano tutti i partiti del centrosinistra, numerose associazioni, i girotondini insieme ai partiti della coalizione. Tutti contro il Governo presieduto da Silvio Berlusconi. A Piazza San Giovanni i discorsi e gli interventi dei leader dei partiti e dei vari movimenti.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 marzo 2002 [p.1-p.4-pp.30-31]
p.1- Titolo: Tutta l’opposizione dice basta. Basta attentati alla Costituzione, basta svergognare l’Italia in Europa, basta col conflitto di interessi basta perseguitare i giudici, basta violenze contro gli immigrati, basta obbedire alla Confindustria;
p.1-p.30- Editoriale, Antonio Padellaro, Intanto dieci mesi dopo;
p.1-p.31- Cornello Valetto, Prima e dopo i 40 mila;
p.4- Simone Collini, Non stop televisiva anche sul La7. Fassino: «Punto di partenza per tornare ad essere maggioranza in Italia». Ci sarà anche Di Pietro. Ulivo in piazza, riparte la sfida alla Destra.
Oggi duecentomila persone a Roma. Si piega Cappon e concede la diretta RAI; Il percorso del corteo (mappa); A San Giovanni anche Benigni, Fazio e Ferilli; Trenta linee di bus saranno deviate; Natalia Lombardo, «Ho fondato Articolo 21 insieme a Giulietti e Orlando perché c’è un monopolio che non mi piace». «Trent’anni in silenzio ma ora sono preoccupato» [intervista a Stefano Lepri]; Luis Cabasés, «Il leaderismo è sempre pericoloso e il leader di oggi è il più pericoloso di tutti». «La destra sta narcotizzando il Paese» [intervista a Roberto Vecchioni]
«l’Unità», 3 marzo 2002 [pp.1-4-pp.6-7-p.31]
p.1-p.3- Piero Sansonetti, 2 marzo, la carica dei seicentomila. A Roma, dal Nord e dal Sud, in treno, in pullman, in auto per dire: questa destra spacca l’Italia. Nel corteo un Berlusconi di cartapesta rappresenta bene l’uomo che giudica odio il dissenso;
p.1-p.31- Editoriale, Furio Colombo, Non è che un inizio; Lidia Ravera, Una piazza bella e possibile; Fulvio Abbate, Tornano le mille bandiere;
pp.1-2- Ninni Andriolo, L’Ulivo ricomincia da Piazza San Giovanni: «Parte la nostra sfida al centrodestra». Sconfiggerli, sconfiggerli, sconfiggerli. Fassino e Rutelli: è suonata la sveglia;
p.2- Maria Novella Oppo, La Sette arriva prima nella «sfida» con la RAI. Oltre quattro ore di diretta condotta da Fotia. Raitre entra in azione mentre iniziano i comizi;
p.3- Gianni Marsilli, D’Alema con il sorriso. L’America può aspettare. Il presidente DS: «Berlusconi si rilegga la Costituzione»; La bandiera di Bachelet; Pellicani dello SDI contestato. «No all’indignazione perpetua»;
p.4- Roberto Brunelli, Benigni: «Falsifico un bilancio e torno...». Messaggio dal comico: «Vi bacio con passione, così guarirò». Ferilli e Fazio: «Era importante esserci»; Gli slogan del corteo; Piero Chiambretti, L’esplosione dell’Unità; t. f., «Non possono sottovalutare le migliaia di voci che sono qui» [intervista a Gad Lerner]; Tullia Fabiani, «Una festa per difendere conquiste democratiche» [intervista a Fabio Fazio];
p.6- Simone Collini, I ragazzi: «Questa Destra va fermata». Sono in maggioranza nel corteo, venuti da ogni parte d’Italia. Giochi e slogan; Andrea Carugati, Bandiera rossa arriva da Bologna... In viaggio fino a Termini: «Fassino stai su, siamo con te»; Flores: con la CGIL mi aspetto almeno un milione di persone; Veltroni: l’unità è il nostro moltiplicatore;
p.7- Vincenzo Vasile, L’Ulivo selvatico incontrò l’Ulivo che c’era. I girotondini ieri hanno marciato a fianco dei partiti. «Noi abbiamo suonato la sveglia, continueremo...»; Gianluca Lo Vetro, Krizia e Miuccia Prada ritengono che sia tornato il momento dell’impegno. «Bravo Moretti, finalmente qualcuno che riaccende il dibattito». Mariuccia Mandelli: se fossi giovane tornerei sulle barricate
«La Stampa»
«La Stampa», 3 marzo 2002 [pp.1-3-p.10]
p.1- Titolo: A Roma più di 250 mila contro il Governo e per chiedere compattezza all’opposizione. Di Pietro: non mi hanno fatto parlare. La piazza dell’Ulivo «è l’ora dell’unità». Rutelli: abbiamo capito chi ci critica, da oggi si deve voltare pagina. Fassino: non basta resistere, bisogna sconfiggere la destra. Berlusconi: con le spallate e la malagiustizia non ci abbatteranno;
p.1-p.10- Editoriale, Barbara Spinelli, Destra senza Moretti;
p.2- La sfilata e le parole chiave; Maria Teresa Meli, Il corteo del centrosinistra riempie il centro di Roma. La Questura. Erano 120 mila. Gli organizzatori: falso, almeno mezzo milione; Filippo Ceccarelli, «Siamo ottocentomila!». Dal maxischermo al palco la prima manifestazione della sinistra post televisiva. La piazza dei Fratelli d’Italia; Voci sotto l’Ulivo; r.r., «Incidente» tra l’Italia dei Valori e l’Ulivo. Il leader nega a Di Pietro la parola e lui se ne va. L’ex pm: volevo spiegare perché c’eravamo;
p.3- Federico Geremicca, Il corteo e le risposte alle ultime manifestazioni critiche. Le mille voci dell’Ulivo; Maria Laura Rodotà, I leader hanno sfilato con la faccia ansiosa da studenti che rischiano la bocciatura. Stavolta è la «gente comune» a fare audience
2002-03-03
UIL XIII Congresso, Torino 3-6 marzo 2002
- UIL XIII Congresso, Torino 3-6 marzo 2002
2002-03-03
Slogan del XIII Congresso della UIL «Più valore al lavoro». Temi principali: l’Europa e l’euro, il federalismo, il nuovo sistema politico e il governo della globalizzazione, la tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori. Il segretario Luigi Angeletti nella sua relazione dichiara la disponibilità della UIL al confronto con il Governo ma precisa solo si esclude ogni riferimento all’artico 18 dello Statuto dei lavoratori. Il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, contestato dai delegati, nel suo intervento accoglie la richiesta, tuttavia avverte che il Governo dovrà tener conto delle posizioni intransigenti della Confindustria. Nelle conclusioni il segretario torna a invitare il Governo a stralciare l’art. 18 e dichiara che in caso contrario la Confederazione aderirà alla proposta di sciopero generale avanzata dalla CGIL. Confermato alla segreteria Luigi Angeletti.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 5 marzo 2002 [p.1-p.7]
p.1- Titolo: UIL: applausi allo sciopero, fischi per Maroni. Angeletti non è disposto a trattare sui licenziamenti. Il ministro fa il gioco delle tre carte; Giovanni Laccabò, Art.18, Maroni sepolto dai fischi. Il Congresso UIL contesta il ministro del Welfare che conferma la delega sui licenziamenti; Parisi (Confindustria) «La pensate come la CGIL di Cofferati»; g. lac., I delegati. Erano mesi che aspettavo di fischiare questo Governo; Appello della FIOM in tutte le fabbriche metalmeccaniche; Felicia Masocco, La CGIL mobilita le strutture per preparare la manifestazione nazionale e lo sciopero generale. Epifani: niente trucchi, vogliamo lo stralcio. Roma, 23 marzo: appuntamento per un milione di lavoratori
«l’Unità», 6 marzo 2002 [p.6]
Giovanni Laccabò, «Uno sciopero sindacale, non politico». Cofferati: non trattiamo senza lo stralcio. Pezzotta: per noi l’articolo 18 non si tocca; Larizza invita i sindacati a ritrovare l’unità; Felicia Masocco, D’Amato, ultimatum al governo. Maroni pensa un altro piano per licenziare. Fresco: ci sono cose più importanti; Laura Matteucci, La CGIL punta a portare a Roma più di un milione di persone. La Toscana si mobilita: saremo in centomila. Dalla Lombardia 80mila, dall’Emilia Romagna 50mila. 23 marzo, la più grande manifestazione del dopoguerra
«l’Unità», 7 marzo 2002 [p.7]
p.1- Titolo: La UIL vuole lo sciopero insieme. Un’ovazione alla proposta di Angeletti. Cofferati: una risata seppellirà il governo;
p.7- Giovanni Laccabò, «Li sconfiggeremo con un sorriso». Cofferati parla ai 10mila del Palavobis: il governo sbanda, avanti con le nostre iniziative; Billè: accantonare l’art.18 ci sono cose più serie da fare; g. lac., Anche la UIL sceglie lo sciopero. Angeletti propone il 12 o il 19 aprile. Pezzotta aspetta: prima il negoziato; Felicia Masocco, Il ministro del Welfare: lo stralcio non è una bestemmia. Fini: l’articolo 18 non è strategico. Maroni pensa al dietro front. D’Amato si sente tradito
«La Stampa»
«La Stampa», 4 marzo 2002 [p.19]
Roberto Giovannini, Nel pieno dello scontro sul lavoro si aprono al Lingotto le Assise della terza centrale sindacale. Angeletti: un patto per lo sviluppo. Via al Congresso UIL tra mugugni e voglia di unita; Iscritti UIL per categoria (tabella)
«La Stampa», 5 marzo 2002 [p.1-pp.6-7]
Titolo: Palazzo Chigi cerca di contenere l’impatto della manifestazione del 23. Maroni toglie l’articolo 18 dal tavolo della trattativa. «Le parti sociali discutano sugli altri temi. Sui licenziamenti decideremo poi». Al Congresso UIL fischi al ministro. Angeletti: o stralcio o sciopero generale; Editoriale, Mario Deaglio, La pazienza di ascoltarsi;
p.6- I temi del lavoro sempre al centro del dibattito. Ciampi: è essenziale il dialogo sociale. Fassino: stralciare subito l’articolo 18; Amedeo La Mattina, I centristi del Polo vanno all’attacco «Stralciamo l’articolo 18». Stasera l’emendamento; m. cas., La CGIL non si fida: è peggio di prima. Epifani: «Basta trucchi, il Governo faccia un passo decisivo»;
p.7- Il Congresso UIL anatomia di un sindacato (tabelle); Roberto Giovannini, Maroni: «Licenziamenti fuori della trattativa. Poi deciderà il Governo». Il ministro: «Le parti sociali continuino il confronto. Valuteremo le conclusioni»: Angeletti: stralcio o sciopero. L’esecutivo vuole arginare la manifestazione del 23; Roberto Ippolito, Il direttore generale dell’Associazione critico con le due Confederazioni. Confindustria: non c’era altro da fare. Parisi: «La fine del negoziato? Colpa delle chiusure di CGIL e UIL» [intervista a Stefano Parisi]; Marina Cassi, Tra i delegati tanti abiti scuri, giacche e cravatte, pochi capelli lunghi e look alternativi. Fischi al ministro, un boato per lo sciopero. Il popolo della UIL si confronta al Lingotto. Rossetto: «Dal Welfare segnali di fumo»
«La Stampa», 6 marzo 2002 [p.10]
Occupazione e Welfare proteste e nuove proposte. «Un salario minimo per gli atipici». CGIL: sei cortei a Roma il 23; Roberto Giovannini, La voro, grande freddo tra Cofferati e Pezzotta. Battaglia al Congresso UIL di Torino, Angeletti tenta una nuova mediazione; Marina Cassi, L’industria chiede chiarimenti. «Maroni dica cosa vuole fare». Guidi: dieci giorni per capire. Fresco: l’art.18 non è tutto
«La Stampa», 7 marzo 2002 [p.8]
UIL concluso il Congresso di Torino. Confermata tutta la segreteria. Musi spara a zero sulla politica dell’Esecutivo; Roberto Giovannini, Angeletti a CGIL e CISL: «Scioperiamo insieme». Art. 18 via alla delega? L’affondo unitario della UIL crea nuove difficoltà al ministro Maroni che starebbe lavorando alla riscrittura del disegno di legge sul lavoro; Incontro unitario solo dopo il 23 marzo. Pezzotta prende tempo; f. man., Cofferati: il Governo sbanda li batteremo con un sorriso. Al Palavobis assemblea con 10 mila delegati. Critiche a Berlusconi e al governatore Fazio
2002-03-03
Svizzera: chiamati a pronunciarsi con un referendum, i cittadini votano a favore (54%) dell’ingresso del Paese nell’ONU, rinunciano così in parte alla storica neutralità. A favore si erano pronunciati il Governo e i maggiori partiti, a eccezione della destra isolazionista.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 4 marzo 2002 [p.8]
Francesca Sforza, La Svizzera entrerà nell’ONU. Nel referendum la maggioranza ha detto «sì»
2002-03-04
Israele- Palestina
4 marzo: all’alba, incursione israeliana a Rafah al Nord della striscia di Gaza ai confini con l’Egitto. Uccisi 3 palestinesi, tra cui un agente della sicurezza ANP e una donna. Rase al suolo alcune case. Pesante offensiva israeliana a Jenin e al vicino campo di Al-Amari. Reparti scelti irrompono con carri armati e sostenuti da elicotteri «Apache». L’avanzata incontra la resistenza delle popolazioni. Scontri a fuoco. Feriti mortalmente 3 palestinesi fra cui Amjad Fakhoury comandante delle «Brigate dei martiri di Al Aqsa». Colpite per errore dai colpi di un carro armato due auto: muoiono una donna e 5 bambini.
Il presidente egiziano Mubarak, in visita ufficiale negli USA, si fa protagonismo di una mediazione. Propone al presidente George Bush di promuovere un incontro a Sharm el-Sheikh fra Sharon e Arafat per iniziare un dialogo e ragionare su un «piano di pace» in particolare la proposta saudita
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 5 marzo 2002 [p.11]
Titolo: Nel mondo dei conflitti: Due vetture centrate per sbaglio: muoiono una donna e cinque bambini. Bombardato il quartier generale di Arafat; Umberto De Giovannangeli, Il Papa invia ai capi di Stato il «decalogo» per la pace; Umberto De Giovannangeli, Nel giorno della vendetta muoiono 18 palestinesi. Rappresaglia nei campi profughi dopo la strage di israeliani. Sharon: li sconfiggerò; u.d.g., Personaggio. Il sindaco-falco di Gerusalemme; Marwan Barguthi. Leader della nuova Intifada. Il capo di Al-Fatah in Cisgiordania: il premier israeliano provocherà una guerra totale. «Quelli di Israele sono crimini Risponderemo colpo su colpo» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 5 marzo 2002 [p.5]
Di fronte all’escalation. Il presidente egiziano vuole fare incontrare i due leader, una riunione a Monaco. Mubarak in USA tenta la mediazione. Un vertice sull’area mediterranea; Fiamma Nirenstein, Il turno dei palestinesi: diciassette morti. Uccisi per errore donne e bambini, Israele si scusa. Razzi sul palazzo di Arafat; Ibrahim Refat, Il professor Wahid Abdel Maguid del Centro studi di Al Aharam. «Il piano saudita? Idea vecchia e pericolosa». La strategia egiziana: può sembrare una capitolazione alla forza [intervista]; Giacomo Galeazzi, Nel ghetto in 4 mila piangono Yochai. Cerimonia alla Sinagoga di Roma per il giovane vittima del cecchino
5 marzo
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 6 marzo 2002 [p.1-pp.8-9-p.31]
p.1- Titolo: La morte si è insediata in Medio Oriente. Ormai è guerra totale tra israeliani e palestinesi: attacchi a scuole, bus, ristoranti, raid aerei sulle città;
p.1-p.31- Editoriale, F.C. (Furio Colombo), Vedi la parola pace;
p.8- Umberto De Giovannangeli, Ristoranti, autobus e posti di blocco presi di mira dai kamikaze. In azione gruppo ebraico per vendicare i bimbi uccisi. È guerra totale tra Israele e palestinesi. Attentati a catena. Bomba in una scuola araba. Il leader dell’Intifada: attaccate i loro soldati; Più di novanta morti in 7 giorni di sangue; u.d.g., Il pacifista israeliano «Dobbiamo avere il coraggio di ritirarci dai Territori» [intervista a Ury Avnery]; u.d.g., Dall’inizio della seconda Intifada nel settembre del 2000 bambini e adolescenti israeliani e palestinesi sono diventati pedine nell’escalation della violenza
Piccole vittime nella guerra dei grandi: 250 in 18 mesi;
p.9- Titolo: Il mondo dei conflitti. Il governo israeliano decide di intensificare le operazioni militari. Arafat resta bloccato. Missili di Hamas su due cittadine; Umberto De Giovannangeli, Più dura la rappresaglia di Sharon. Razzi su Ramallah e Gaza. Peres deluso: se avessi saputo non sarei entrato nel governo; Appello di Ciampi: Tornate al dialogo; Bruno Marolo, Stati Uniti. Medio Oriente, Bush chiede due Stati. Freddo sul piano di pace saudita; Siegmund Ginzberg, Qualcuno deve dividerli
6 marzo
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 7 marzo 2002 [p.5]
L’escalation. Gerusalemme: impedisce a Barenboim di suonare a Ramallah. Washington alza la voce, la condanna dell’Osservatore Romano; Aldo Baquis, «Arafat ha ordinato un’offensiva alla vietcong». Accusa di Israele. Missili a venti metri dal Raiss mentre incontra l’inviato UE: illesi; Fiamma Nirenstein, Colloquio. Il ministro degli Esteri di Gerusalemme: il fuoco non si può spegnere con il fuoco. Peres: tutto questo è follia. Lotto perché torni la ragione. «Rimango nel Governo per tenere vivo e aperto l’orizzonte della pace. Il piano saudita? Ha il pregio di indicare una soluzione per l’intera area»; Stefano Mancini, A Tel Aviv troppi rischi, Hapoel-Milan su campo neutro. Dopo la decisione dell’Uefa Sharon telefona a Berlusconi: una scelta da rivedere
2002-03-07
Il ministro della Sanità, Gerolamo Sirchia, demolisce la riforma sanitaria approvata dal governo precedente delegando la gestione della sanità alle Regioni.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.1-p.4]
p.1-p.4- Maria Assunta Zegarelli, Smontano lasanità pezzo per pezzo. Ogni giorno tolgono ai cittadini una medicina, una prestazione, un servizio.. Pioggia di ticket nelle Regioni di destra, salvavita solo in quelle “rosse”; Editoriale, Livia Turco, Tagli, Tasse, Ticket;
p.4- m. a. ze. (Maria Assunta Zegarelli), Il responsabile DS per la salute: il taglio dei fondi per le carceri è un atto di inciviltà. “ Si stanno creando due Italie” [intervista a Silvio Natoli]
2002-03-07
Bossi contro l’Europa. Le critiche del cancelliere tedesco e la decisione del Governo italiano di discutere il caso in prossimo Consiglio dei ministri.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.5]
Marcella Ciarnelli, Critiche dal cancelliere tedesco oggi a Trieste: dai leghisti frasi insensate sull’Europa. Replica secca di Speroni: non si impicci. Il ministro tedesco Herta Daeubler-Gmelin replica: sui temi della giustizia comune l’Italia rappresenta un problema. Il caso Bossi scuote la maggioranza Presto un vertice della Destra, l’antieuropeismo della Lega comincia ad essere un impaccio
«l’Unità», 9 marzo 2002 [p.6]
Marcella Ciarnelli, Schröder: per Berlusconi Bossi non conta. Il cancelliere «rassicurato» dal premier, che poi si copre di ridicolo: «Umberto è un europeista»
2002-03-07
Ulivo: vertice dei partiti della coalizione. Arturo Parisi illustra il progetto di federazione. Deciso il gruppo di lavoro che dovrà riscrivere il programma in vista dell’Assemblea nazionale prevista per il 26-27 aprile a Roma. Decisa la partecipazione dell’Ulivo alla manifestazione indetta dalla CGIL per il 23 marzo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.2]
n. a. (Ninni Andriolo), La coalizione aderisce alla manifestazione del 23 marzo promossa dalla CGIL. Ulivo, muove i primi passi il progetto-federazione
«l’Unità», 9 marzo 2002 [p.8]
Ninni Andriolo, Fassino: nessun colpo di freno all’Ulivo. Il leader DS a Barletta: non si ferma il progetto federativo. E sull’articolo 18: non si tocca un diritto fondamentale
2002-03-07
Israele – Palestina
7 marzo:
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.9]
u.d.g., I laburisti divisi restano nel governo; Umberto De Giovannangeli, Sharon bombarda i Territori e respinge le accuse. Dodici palestinesi morti. Attentato suicida contro i coloni. La Casa Bianca invia il mediatore; Gianni Pittella, La testimonianza. «Nella casa di Yasser mentre cadevano le bombe»; Salvatore Maria Righi, La partita a Cipro. Israele non convince la UEFA. Hapoel-Milan in campo neutro; u.d.g., Bassam Abu Sharif. Il consigliere politico di Arafat: deve schierarsi una forza di interposizione dell’ONU. Solo così si può rianimare la pace. «È in corso un massacro, l’Occidente si muova» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 8 marzo 2002 [p.6]
Aldo Baquis, Arafat: telefonavo a Peres e lui mi faceva bombardare. Ancora guerra: attacchi israeliani con 14 morti. Nella notte raid su Gaza, Hebron e Betlemme; Francesca Paci, La regista palestinese «La pace non è un baratto» [intervista a Alia Arasoughly]; e.st., Israele non si arrende: UEFA riveda la decisione di spostare il match in campo neutro. «Nessuna sicurezza su Hapoel- Milan». Minacce delle Brigate Al Aqsa: a Tel Aviv potremmo colpire
8 marzo
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 9 marzo 2002 [p.9]
u.d.g., Arafat si appella a Bush: ferma il massacro. Giornata nera dell’Intifada: 43 morti. Sharon non esclude di trattare anche se si spara; Bruno Marolo, La diplomazia. Gli USA mandano di nuovo Zinni a mediare ma in tasca non hanno un piano di pace; Umberto De Giovannangeli, L’esercito dei volontari sfida il muro dell’odio; Giampiero Cioffredi, Victor Magiar, Lettera aperta a Giovanni Berlinguer
«La Stampa»
«La Stampa», 9 marzo 2002 [p.11]
Medio Oriente. La protesta dell’Unione Europea e le critiche di Mosca; Aldo Baquis, Battaglia nei campi profughi: morti 50 palestinesi. Accuse di brutalità all’esercito israeliano, ucciso un generale di Arafat; e.st., Lo storico Van Creveld «Ma così perderemo la guerra» [intervista a Martin Creved]; Fiamma Nirenstein, Il ritorno di Zinni lascia intravedere nuove possibilità di accordo. Sharon accetta il dialogo anche se non c’è la tregua;
9 marzo
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.1-pp.12-13]
p.1-p.13- Umberto De Giovannangeli, Inferno in Medio Oriente, il mondo tace Attentato suicida in un bar di Gerusalemme: undici morti e decine di feriti Un altro attacco a Netanya. Raid su Gaza ed Hebron, centinaia di arresti;
p.12- Cinzia Zambrano, La manifestazione promossa dai comitati di base pro-Palestina Da tutta Italia arrivano in treno o in pullman: fermiamo i massacri. Slogan contro il premier israeliano e il silenzio della comunità internazionale. Molti partecipanti hanno la kefiah legata intorno al collo. A Roma sfilano in 50mila: «Siamo tutti palestinesi». No global, Rifondazione, Verdi e Sinistra Ds in corteo contro la linea dura di Sharon; Nel corteo molti i bambini che agitavano mini-ritratti di Arafat; 20 marzo: una fiaccolata perché ritorni la pace; Umberto De Giovannangeli, Piero Fassino. Segretario dei DS. Il leader dei DS: senza una pressione esterna israeliani e palestinesi incapaci di fermare la violenza «USA, Russia ed Europa devono imporre la tregua» [intervista];
p.13- Franco Mimmi, Ariel Toaff. Lo studioso del mondo ebraico critica gli Stati Uniti che non hanno fatto nulla per fermare la spirale di violenza «Questa escalation è colpa del silenzio USA» [intervista]
2002-03-08
Partito popolare italiano (PPI) Congresso di scioglimento Roma 8-10 marzo 2002
- Partito popolare italiano (PPI) Congresso di scioglimento Roma 8-10 marzo 2002
2002-03-08
Il Congresso è convocato per decidere lo scioglimento del partito e la confluenza in un soggetto unico la Margherita il partito presieduto da Francesco Rutelli. Nel dibattito la volontà unitaria si accompagna tuttavia alla difesa della propria identità. Pierluigi Castagnetti, segretario del PPI, nella sua relazione d’apertura precisa la sua contrarietà al «partito unico dell’Ulivo» e invece la scelta dell’autonomia all’internodi una coalizione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.2]
Luana Benini, Si apre oggi il Congresso dei Popolari che determinerà la confluenza nel soggetto unico. Ma nel partito la discussione è aperta. “Nella Margherita senza svendere la nostra identità” [intervista a Giancarlo Lombardi]
«l’Unità», 9 marzo 2002 [p.8]
Luana Benini, Ieri l’apertura dell’ultimo Congresso del partito dei popolari. Il PPI si «autosospende» in attesa della Margherita. Castagnetti: niente nostalgie, il domani è degli innovatori; Pasquale Cascella, Un atto politico, un atto di fede
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.4]
Luana Benini, Rutelli al PPI: voi decisivi per vincere. Il leader della Margherita ai DC finiti nel Polo: «Non illudetevi, nel centrodestra non avrete spazio...» ; Lu. B. (Luana Benini) , L’ex capo dello Stato scalda la platea e riscuote applausi scroscianti parlando dell’ «attuale miseria politica». Scalfaro a Berlusconi: De Gasperi non si usa
«l’Unità», 11 marzo 2002 [p.6]
Luana Benini, Il Congresso dei popolari approva all’unanimità il documento finale. Il segretario: «Da qui al 2003 non ci saranno situazioni di vuoto». Addio PPI, prende forma la Margherita Rutelli: si è aperta una pagina nuova. Castagnetti: ci staremo da protagonisti; I documenti. Tre votazioni per l’Assemblea
«La Stampa»
«La Stampa», 9 marzo 2002 [pp.1-2]
pp.1-2- Amedeo La Mattina, Castagnetti: addio al PPI costruiamo la Margherita. Nel Congresso dello scioglimento, il segretario precisa il suo «no» al «partito unico dell’Ulivo»: DS, Verdi e PDCI sono per l’autonomia. In sala rappresentanti di tutti i partiti. Manca solo la Lega. Giudizi favorevoli da parte degli alleati. Rutelli: «Relazione eccellente», D’Alema: «Forte impulso alla costruzione di un soggetto importante per la coalizione»;
p.2- Scudo crociato: una storia che dura da ottant’anni
«La Repubblica»
«la Repubblica», 9 marzo 2002 [p.8]
Umberto Rosso, All’Eur il Congresso dei Popolari: «Ma l’idea non muore, si delinea un’altra casa». Critiche ai cugini del centrodestra: buttiglionidi, la Lega li chiama vecchi maiali. Castagnetti «sospende» il PPI: il futuro è nella Margherita; In platea; Critici Bianco e alcuni deputati. Il segretario frena su federazione e casa dei riformisti
«Corriere della Sera»
«Corriere della Sera», 8 marzo 2002 [p.2]
Fernando Proietti, «Mi piacerebbe che ci si ritrovasse insieme al CCD su alcuni temi». Martinazzoli: auguri al PPI, ma la Margherita non mi convince [intervista a Mino Martinazzoli], Verso la Margherita; Il peso dei voti
«Corriere della Sera», 9 marzo 2002 [p.8]
Felice Saulino, Ultimo Congresso, Castagnetti dice addio al PPI: Margherita per tornare grandi; La svolta
«Il Sole 24 Ore»
«Sole 24 ore», 9 marzo 2002 [9]
Centro- sinistra. Castagnetti porta il PPI nella Margherita e avverte: «No all’Ulivo partito»
«Il Giornale»
«Il Giornale», 9 marzo 2002 [p.6]
Gianni Pennacchi, Delusi gli irriducibili del PPI. Castagnetti scioglie il partito. Gli oppositori il 40% dei delegati è con noi. Oggi tocca a De Mita
[p.5]
Diana Alfieri, Il ritorno in campo. E Scalfaro chiama i partigiani alla resistenza contro Berlusconi. L’ex presidente invita a tenere «aperti gli occhi sulla libertà» e dice che Bossi non dovrebbe fare il ministro
2002-03-09
I «Girotondi» contro il governo Berlusconi. A Genova manifestazione promossa dal Comitato «la legge è uguale per tutti», vi partecipano fra gli altri il direttore de «l’Unità» Furio Colombo e i genitori di Carlo Giuliani. A Palermo incontro dei «Professori siciliani, ma non solo». All’Università di Firenze Pancho Pardi davanti a circa 400 studenti svolge una lezione sul tema «Giustizia e libertà d’informazione» e annuncia la prossima costituzione del «Laboratorio per la democrazia»
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 9 marzo 2002 [p.6]
Domani girotondi intorno alle sedi Rai in quindici città italiane. Mano nella mano per difendere la libertà. E Pancho Pardi fonda un comitato; A Genova in piazza a sostegno della legalità; Contro la destra a Palermo incontro con i professori
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.3]
Le iniziative dei movimenti non si fermano, come dimostra quanto accaduto ieri in due luoghi diversi, a Nord e a Sud del Paese. Non c’è sosta, soprattutto per quella parte di società civile che si batte per una giustizia uguale per tutti. Le assemblee -dibattito dei giovani «giuristi». L’Ulivo «selvatico» unisce l’Italia; Susanna Ripamonti, Presenti anche il direttore dell’Unità e i genitori di Carlo Giuliani. In seimila per la giustizia Genova, qualcosa si muove; Aldo Varano, Alla facoltà d’Ingegneria tremila persone non riescono ad entrare Palermo come al Palavobis. Un’aula magna non basta
2002-03-09
Roma: manifestazione nazionale promossa dai Comitati pro-Palestina per chiedere la fine dei massacri e la pace in Medio Oriente. Vi hanno aderito No-global, Verdi, Rifondazione comunista e sinistra DS. Oltre 50 mila partecipanti sfilano in corteo per le vie della capitale.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.12]
Cinzia Zambrano, La manifestazione promossa dai comitati di base pro-Palestina. Da tutta Italia arrivano in treno o in pullman: fermiamo i massacri. Slogan contro il premier israeliano e il silenzio della comunità internazionale. Molti partecipanti hanno la kefiah legata intorno al collo. A Roma sfilano in 50mila: «Siamo tutti palestinesi». No global, Rifondazione, Verdi e Sinistra DS in corteo contro la linea dura di Sharon; Nel corteo molti i bambini che agitavano mini-ritratti di Arafat; 20 marzo: una fiaccolata perché ritorni la pace; Umberto De Giovannangeli, Il leader dei DS: senza una pressione esterna israeliani e palestinesi incapaci di fermare la violenza. «USA, Russia ed Europa devono imporre la tregua» [intervista a Piero Fassino]
2002-03-09
DS: la sezione ambiente diretta da Fulvia Bandoli dà vita all’ associazione «Sinistra ecologista». Presente alla riunione fondativa che si svolge a Roma il segretario DS Piero Fassino che sigla un «patto» di collaborazione fra il partito e l’associazione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.2]
Il leader DS sigla il patto con la nuova associazione politica «Sinistra ecologista» e commenta l’atteggiamento del premier sui temi dell’Europa e del lavoro: un’ambivalenza sconcertante
Fassino: Berlusconi deve dire cosa vuole fare di Bossi
2002-03-10
Francesco Pardi (Pancho) , esponente dei girotondi, su «l’Unità» scrive un «messaggio a D’Alema» rappresentando le «domande» e le ragioni per cui sta nascendo dalla «società civile» un nuovo movimento di opposizione radicale a Berlusconi e al berlusconismo. Lo stesso giorno uno scritto del poeta Mario Luzi dal significativo titolo «Per un Italia umiliata e offesa. Fermiamo il degrado della cultura e della politica»
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.1-pp.30-31]
p.1-p.31, Editoriale, Furio Colombo, Arte del comando e conflitto d’interessi; Francesco Pardi, Sinistra. Messaggio a D’Alema. La democrazia sta cambiando in peggio: è questa la sensazione che unisce persone con diversi punti di vista politici e culturali. Ci chiamano settari ma i nostri dubbi sono gli stessi avanzati dall’ “Economist”: può un uomo solo avere tanto potere? Le domande del nuovo movimento;
p.1-p.30- Mario Luzi, Per un Italia umiliata e offesa. Mi sento schiaffeggiato se penso alle scelte sulla giustizia del governo. Quei girotondi davanti ai simboli della giustizia, della cultura e della politica, sono una reazione seria e civile. Fermiamo il degrado della cultura e della politica
2002-03-10
In tutta Italia «girotondi» intorno sedi Rai. Manifestazioni in 14 città a difesa della democrazia e della libertà dell’informazione. A fianco dei girotondini l’Ulivo. Il segretario DS partecipa al girotondo di Torino, Nanni Moretti a quello di Roma. Ovunque tanti personaggi dell’informazione, dello spettacolo, della cultura.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 marzo 2002 [p.2]
Simone Collini, Manifestazioni in quattordici città a difesa della democrazia. Nell’elenco dei partecipanti molti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Da Milano a Palermo anche l’Ulivo scende in campo a fianco dei girotondini. A Torino parteciperà Fassino. Domenica girotondi in tutta Italia. A Roma ci sarà Nanni Moretti, a Bologna aderisce Biagi
«l’Unità», 10 marzo 2002 [p.2]
Simone Collini, L’iniziativa è stata organizzata dopo la riuscita manifestazione del Palazzaccio romano. A Roma ci saranno Fassino, in viale Mazzini, sede della capitale, parteciperà anche Nanni Moretti. A Bologna l’adesione di Enzo Biagi; Piero Sansonetti, Il cantautore oggi a Bologna: «La situazione è grave, bisogna assumere posizioni politiche chiare». Guccini: «Io, in piazza per la prima volta» [intervista a Francesco Guccini]
«l’Unità», 11 marzo 2002 [pp.1-3-p.6-30]
p.1- Titolo: Rai, l’Italia è tutta un girotondo. Da Roma a Milano, da Palermo a Bologna, da Napoli a Torino: decine di migliaia nelle piazze. Chiedono legalità e danno fastidio alla destra. Prossimi obiettivi: scuola, sanità, lavoro;
p.1-p.6 - Lidia Ravera, Tante mani per restare liberi;
p.1-p.30- Rosetta Loy, Esserci. Esistere. Resistere;
p.2- Carlo Brambilla, Davanti alla sede di Milano issato un cartellone con i dati della presenza su RAI e Mediaset dei big politici: in testa è sempre il premier. In piazza Eugenio Finardi e Roberto Vecchioni con diessini, ulivisti e verdi. Dalle finestre la solidarietà dei dipendenti con i girotondini. Quindicimila per l’informazione e per la legalità. A Corso Sempione il girotondo più grande. I cartelli con la faccia di Benigni e lo slogan: resistere, resistere, resistere; Luigi Marcucci, Dai quattromila di Bologna. «Stop alla TV per due ore»; Davide Madeddu, Anche a Cagliari la «catena» in difesa della democrazia; Massimo Burzio. Piemonte. A Torino con gli intellettuali contro l’anomalia italiana; Marco Ventimiglia, Parla una delle organizzatrici del movimento milanese: ma non vogliamo sostituirci ai politici. «L’obiettivo? Pungolare i partiti» [intervista a Daria Colombo];
p.3- Marcella Ciarnelli, Il regista «guida» la manifestazione accanto al segretario della Quercia che mano nella mano sfila con i manifestanti. Mussi e Giovanni Berlinguer con l’articolo 21 sulle magliette. Rosy Bindi: ora tocca agli ospedali. Tribunali e ministeri i prossimi appuntamenti. «Un due tre, giù le mani dalla RAI». In diecimila intorno al Cavallo di Viale Mazzini. Applausi a Moretti e Fassino. «Insieme contro il pensiero unico di Berlusconi»; Da Nord a Sud decine di migliaia. A Bari partecipa anche Bertinotti; Intervista a «La Vanguardia». L’attacco del premier: sinistra
in crisi e fa disinformazione; Natalia Lombardo, Parla il regista: nelle mani del presidente del Consiglio sei reti. Io in politica? Mai. «Uno scandalo il monopolio TV» [intervista a Nanni Moretti]
«La Stampa»
«La Stampa», 10 marzo 2002 [p.9]
I cortei mati dopo la manifestazione con Moretti al «Palazzaccio». Pancho; non faremo un nuovo partito. A Palermo in cinquemila all’Università; Maria Teresa Meli, Tornano i «girotondi». Fassino: i DS ci saranno. Quasi tutto l’Ulivo all’iniziativa che si terrà oggi davanti alle sedi RAI di molte città come protesta su conflitto d’interessi e gestione della TV. Il segretario della Quercia a Roma, «grande assente» invece D’Alema; Napoli, in piazza anche i giovani «No Global»; Mario Baudino, Il giornalista ha aderito alla manifestazione di Bologna. «Troppo vecchio per andarci, sono con loro». Biagi: io, complice di Benigni, aspetto che mi caccino dalla RAI [intervista a Enzo Biagi]
2002-03-15
Unione Europea
Consiglio Europeo, Barcellona: la riunione è dedicata alla situazione economico, sociale e ambientale dell’Unione. I capi di Stato, i ministri degli Esteri e delle Finanze si riuniscono anche i loro omologhi dei 13 Paesi candidati per discutere della strategia di Lisbona e della sua attuazione.
Consiglio Europeo Barcellona 15 e 16 marzo 2002
2002-03-16
Muore a Roma all’età di 65 anni dopo una lunga malattia il regista e attore Carmelo Bene.
2002-03-18
Immigrazione
Catania: sbarca una nave con 928 immigrati per lo più curdi. Fra di loro 361 bambini. Si tratta dello sbarco più numeroso registrato in Sicilia, il secondo in Italia dopo lo sbarco a Bari di 1.223 albanesi avvenuto nel 1997.
2002-03-19
L’ assassinio di Marco Biagi
- L’assassinio di Marco Biagi
2002-03-19
Bologna: un commando brigatista uccide Marco Biagi, giurista del lavoro e consulente del ministero del Lavoro, sostenitore della flessibilità e dell’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori e fra gli estensori del «Libro bianco sul mercato del lavoro».
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 20 marzo 2002 [pp.1-4]
p.1- Titoli: Hanno ucciso Marco Biagi, consulente di Maroni. Assassinato come D’Antona e Tarantelli. L’agguato sotto casa a Bologna. Non aveva più la scorta. Per la prima volta un premier accusa gli avversari: «L’odio e le menzogne hanno armato i terroristi»; Scajola attiva l’Antiterrorismo e rientra da New York. Riunita la segreteria DS. Ciampi: orrore e sdegno. Cofferati: un atto di barbarie; Editoriale, Furio Colombo, Due colpi di pistola al Paese;
pp.1-2- Bruno Ugolini, Da Treu al libro bianco con l’assillo del dialogo;
p.2- Adriana Comaschi, Gigi Marcucci, L’hanno ucciso come D’Antona e Tarantelli. Marco Biagi, consulente di Maroni, è stato colpito sotto casa da due killer. Nessuna rivendicazione; Da novembre non aveva più la scorta. Dopo l’allarme dei Servizi segreti, Biagi aveva chiesto aiuto a Maroni. La famiglia era angosciata; I DS: attacco alla democrazia e al movimento dei lavoratori; Claudio Pappaianni, Antonio Bassolino. «Mio Dio no... quando è successo... come...»;
p.3- f.l., Choc nel mondo politico, il cordoglio di Ciampi. Berlusconi: l’odio nutre la mano degli assassini. Prodi: una linea oscura ci accompagna da anni; Luana Benini, Olga D’Antona. Parlamentare DS. Un dolore enorme, so cosa si prova. La storia si ripete. «Vogliono alimentare
la tensione sociale» [intervista]; Bersani: tutti in piazza contro il terrorismo; Gianni Cipriani, Pochi giorni fa l’allarme dei servizi: colpiranno ancora. Il sindacato nel mirino. Poche settimane fa il ritrovamento di un volantino dei NIPR. La Procura di Bologna: è un segnale per l’articolo 18;
p.4- Felicia Masocco, Cofferati: atto di barbarie. Oggi due ore di sciopero. I sindacati chiamano i lavoratori alla vigilanza democratica e alla mobilitazione; Il direttore del «Sole24Ore». «Un uomo di grande spessore»; L’ultimo articolo sul «Sole24Ore». «Chi frena le riforme è contro l’Europa»
2002-03-19
In un intervento teletrasmesso su tutte le reti, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dichiara che «Marco Biagi è stato ucciso da una campagna d’odio», riferendosi indirettamente alla manifestazione convocata dalla CGIL per il 23 marzo a difesa delle garanzie per i lavoratori e fra esse dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
2002-03-19
< Sedute precedenti L.44/2002- Senato 12-14 febbraio 2002
Camera dei deputati: discussa e approvata con modificazioni la riforma del Consiglio superiore della magistratura deliberata del Senato. Il testo passa all’esame del Senato che l’approverà il 27 marzo.
«Gazzetta Ufficiale», 29 marzo 2002, n.75 [pp.5-12]
pp.5-10- Legge 29 marzo 2002, n.44. Modifica alla legge 24 marzo 1958, n. 195, recante norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura;
p.10- Lavori preparatori;
pp.11-12- Note
XIV Legislatura Camera dei deputati sedute dal 19 al 21 marzo 2002
Seduta n. 118 - 19 marzo 2002 [video della seduta]
Norme sul Consiglio superiore della magistratura (approvato dal Senato) e abbinate. Discussione
Seduta n. 119 - 20 marzo 2002 [video della seduta]
Seguito della discussione
Seduta n. 120 - 21 marzo 2002 [video della seduta]
Seguito della discussione e approvazione
Seduta successiva L.44/2002- Senato 27 marzo 2002 >
2002-03-19
Israele – Palestina
19 marzo: il vicepresidente americano Dick Cheney arriva a Gerusalemme e ottiene il ritiro dei militari israeliani dai Territori occupati nelle ultime settimane. Cheney apre a Yasser Arafat. Sembrano avvicinarsi le prospettive di una tregua.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 20 marzo 2002 [p.13]
Umberto De Giovannangeli, Israele completa il ritiro dalle città palestinesi. Il ministro della Difesa Ben Eliezer ottimista: l’accordo possibile entro 48 ore. Cheney apre ad Arafat, tregua più vicina. Il vice di Bush pronto a incontrare Yasser se ci sarà il cessate il fuoco. Sharon: potrà andare a Beirut se non si spara; m. ma., Oggi a Roma fiaccolata silenziosa per la pace. In una lettera i negoziatori di Oslo Uri Savir e Abu Ala scrivono: tratteremo di nuovo insieme; u.d.g., Shlomo Ben Ami. L’ex ministro: solo un grande accordo definito in una conferenza internazionale può garantire la pace. «Ma Zinni non strapperà un vero negoziato» [intervista]
20 marzo: in Italia manifestazione e fiaccolate per la pace a Roma, Milano e Genova.
Nella notte del 20 scatta la rappresagli per l’attentato del 19 marzo. Uniù della marina sparano cannonate contro il quartier generale di Arafat a Gaza. Uccisi 4 membri della guardia personale del leader dell’ANP. Alle quattro del mattino carri armati israeliani entrano a Nablus militari e cittadini palestinesi scendono in strada per contrastarli: 10 palestinesi uccisi. Un elicottero spara contro la residenza dove Arafat è confinato da mesi a Ramallah. Ucciso un poliziotto palestinese. Al valico di Kissufim nella striscia di Gaza sono uccisi due palestinesi sorpresi mentre cercano di posizionare una mina. Scontri al campo profughi di Balata nei pressi di Nablus. Due missili sono lanciati contro il complesso militare palestinese Ansar 2 già colpito due giorni prima da 30 missili.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 21 marzo 2002 [p.14]
Stazioni e autobus nel mirino dei terroristi (crono); Umberto De Giovannangeli, Strage in Israele per fermare la pace. Kamikaze su un bus: otto morti. Sfuma la tregua, Cheney potrebbe incontrare Arafat lunedì; u.d.g., «Io pacifista da sempre ho perso un figlio in guerra». Il lutto di Malka, una delle fondatrici delle Donne in nero: anche il mio Tal credeva alla convivenza con i palestinesi;
«La Stampa»
«La Stampa», 21 marzo 2002 [p.14]
Ventiquattro ore di sangue. Una spirale inarrestabile di attentati e vendette; Aldo Baquis, Carri armati israeliani a Gaza. In 24 ore uccisi 18 palestinesi. Durissima rappresaglia di Gerusalemme dopo l’assassinio di sei soldati sorpresi nel sonno a Ramallah. Un missile ha sfiorato la casa di Arafat. Ma Sharon assicura: «Non porterò il mio popolo alla guerra»; Fiamma Nirenstein, Dopo le ultime stragi avvolto da una sensazione di scoramento. L’esercito, il cuore della nazione che non sa trovare una strategia
2002-03-20
Con una telefonata al quotidiano «Il Resto del Carlino» di Bologna, le Brigate rosse - Partito comunista combattente rivendicano l’uccisione di Marco Biagi. Il documento con il quale le BR-PCC rivendicano l’omicidio, spiegandone le motivazioni, è inoltrato ad oltre 500 indirizzi sulla rete Internet. Intanto a Bologna Marina Orlandi, vedova di Marco Biagi, rifiuta i funerali di Stato per protesta contro la mancata assegnazione della scorta al marito che, invano, l’aveva sollecitata sentendosi in pericolo.
Camera dei deputati: informativa urgente del Governo sull’assassinio del professor Marco Biagi. Interviene il ministro dell’Interno Claudio Scajola
XIV Legislatura Camera dei deputati seduta del 20 marzo 2002
Seduta n. 119 - 20 marzo 2002 [video della seduta]
Presidente: Sull’assassinio del professor Marco Biagi; Informativa urgente del Governo sull’assassinio del professor Marco Biagi; Interventi
2002-03-21
A Roma alcuni parlamentari della Casa delle Libertà, fra i quali l’avvocato Gaetano Pecorella, presentano una proposta di modifica del codice di procedura penale con norme che, fra l’altro, impongono la concessione delle attenuanti per ottenere la prescrizione, favoriscono la ricusazione del magistrato, prevedono la detenzione fino a 18 anni per i magistrati che pronunciano una sentenza di condanna «ingiusta»: norme che all’opposizione appaiono tutte funzionali a favorire Silvio Berlusconi nel suo perdurante conflitto con la magistratura.
2002-03-22
Parma: si svolge il Congresso di fondazione della Margherita. Vi confluiscono il PPI appena sciolto, I Democratici popolari, Rinnovamento e parte dell’UDEUR. I lavori si aprono con la relazione di Francesco Rutelli e si chiudono con la sua elezione per acclamazione a presidente del nuovo partito.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 22 marzo 2002 [p.10]
Luana Benini, La Margherita sta per diventare partito Si apre oggi il congresso fondativo
«l’Unità», 23 marzo 2002 [p.9]
Luana Benini, Omaggio a Marco Biagi che otto mesi fa partecipò all’Assemblea costituente della Margherita a Roma. «Con noi l’Ulivo è più forte resterò alla guida fino all’autunno». Apprezzamenti da Fassino e D’Alema. Oggi il leader alla manifestazione a Roma. Rutelli: con la destra l’Italia è più divisa. Aperto a Parma il Congresso della Margherita. «Siamo il partito del riformismo del futuro»; Le reazioni. Bertinotti: «Unità di azione, non un’alleanza»; Giancarlo Lombardi, Costruiamo un progetto insieme ma senza «correnti»; Pasquale Cascella., La Margherita abbandona l’idea del partito del leader, sceglie di essere il «partito del riformismo del futuro» per sfidare dal centro la concezione che il premier ha della democrazia. Dal vizio della contesa alla competizione virtuosa
2002-03-22
A Bologna, si svolgono i funerali di Marco Biagi in forma privata, presenti a titolo personale il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la moglie; i presidenti di Camera e Senato, Casini e Pera. Il rito è officiato dal cardinale Giacomo Biffi.
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