XIV Legislatura - II governo Berlusconi
XIV Legislatura - 2001-2006
II Governo Berlusconi
10 giugno 2001-23 aprile 2005
2002-01-23
Camera dei deputati: l’assemblea vota contro la concessione dell’autorizzazione a procedere nei confronti di Umberto Bossi per l’accusa di vilipendio alla bandiera. Parole pesanti e volgari che il leader della Lega aveva pronunciato nel corso di un comizio del movimento. A favore della insindacabilità delle affermazioni di Bossi votano insieme alla maggioranza anche parte dello SDI , Rifondazione Comunista e a titolo personale il deputato dei DS Antonio Soda. Astenuti: otto deputati DS, quattro dei Verdi, 5 della Margherita.
«l'Unità»
«l’Unità», 24 gennaio 2002 [p.2]
Giuseppe Vittori, Tricolore, la Destra assolve Bossi. Per la Camera non ha vilipeso la bandiera. Ma aveva detto: «Mi ci pulisco il c...»
2002-01-23
Ulivo: conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per regolare il conflitto di interesse. Illustrano il testo, depositato alla Camera, Francesco Rutelli, Piero Fassino e Stefano Passigli, coordinatore del gruppo di lavoro che l’ha elaborato, e tutti i capigruppo del centrosinistra.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 24 gennaio 2002 [p.3]
Luana Benini, La proposta del centrosinistra sarà esaminata in Commissione. Ma la Destra scalpita e fa muro, per ora, sul ddl Frattini. Un imprenditore non può fare il premier. Allarme dell’ONU dopo le denunce dei giudici sui processi a carico di Berlusconi. Presto un’ispezione; Le proposte sul conflitto di interesse [scheda]; Conflitto di interesse: le regole negli altri Paesi [scheda]; Il documento. Il centrosinistra mette paletti stretti Non sarà possibile un altro caso Taormina
2002-01-23
DS
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 24 gennaio 2002 [p.4]
Ninni Andriolo, Il presidente D’Alema ha avvertito sul rischio di balcanizzazione del centrosinistra. La Margherita: faccia prima autocritica. Quercia, partito unito e plurale. La minoranza lo chiede alla leadership. «Non ci sono due organizzazioni, occorre un chiarimento»; Luana Benini, Non c’è coesione su un piano condiviso. All’interno dovremmo volerci più bene». «Nell’Ulivo in troppi giocano la propria partita» [intervista a Livia Turco]; Bruno Miserendino, «Giusto l’allarme del presidente ma il progetto Ulivo è in ritardo». «La sinistra? Nei collegi c’è. Sono i vertici a non marciare» [intervista a Giovanna Melandri]
«La Repubblica»
«la Repubblica», 23 gennaio 2002 [p.9]
Massimo Giannini, Il centrosinistra si ritrovi o finirà come i Balcani [intervista a Massimo D’Alema]
2002-01-23
Devolution.
Vertice a Palazzo Grazioli: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incontra i presidenti delle Regioni governate dalla Casa delle Libertà. Soddisfatto Roberto Formigoni: “«E’ stata
una discussione molto positiva». Contrariato Francesco Storace che non commenta.
2002-01-23
Il Governo nomina il vicepremier Giancarlo Fini (AN) suo rappresentante alla Convenzione dell’Unione Europea per la Costituzione Europea.
2002-01-24
L’Ulivo si spacca sulla nomina del suo rappresentante nella Convenzione Europea. Il segretario dei DS, Piero Fassino, aveva avanzato la candidatura di Massimo D’Alema, parlandone con Francesco Rutelli. Ma a sorpresa, su segnalazione della Margherita, il presidente del Senato designa Lamberto Dini. Il DS sollecita un chiarimento nella coalizione.
Problemi anche per la candidatura Fini. Alcuni Paesi dell’Unione Europea avanzano dubbi sulla legittimità di una nomina governativa, dopo quella di Amato alla vicepresidenza della Convenzione.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: No a D’Alema, l’Ulivo si spezza sull’Europa. La Margherita fa nominare Dini alla Convenzione. Il segretario dei DS chiede di sapere perché;
p.1-p.3- Pasquale Cascella, Piccoli strateghi grave errore;
p.2- Sergio Sergi, Convenzione, ostacoli sulla strada di Fini. Berlusconi oggi ne ratifica la nomina, ma alcuni Paesi UE ne contestano il diritto; Alfio Bernabei, Gran Bretagna. Londra diffida del leader di AN. Italia isolata con lui in Europa; Il documento relativo alla costituzione della Convenzione UE non si riferisce mai ai presidenti dei rami del Parlamento. Restano valide le indicazioni? Pera e Casini non hanno potere autonomo sulle designazioni;
p.3- Ninni Andriolo, I presidenti di Camera e Senato nominano Follini e Dini. I DS non sono stati consultati. In discussione la guida della coalizione. L’Ulivo si spacca sull’Europa. Convenzione UE, la Margherita fa cadere la candidatura D’Alema. Fassino: subito un chiarimento; pi. s. (Piero Sansonetti), «L’Ulivo perde colpi grazie alla competizione selvaggia. Rutelli da capo della Margherita non può restare leader della coalizione». «Messe in discussione le basi dell’alleanza» [intervista a Gavino Angius]
2002-01-24
Blitz contro la mafia. Nel palermitano arrestati 28 boss mafiosi vicini al latitante Bernardo Provenzano. Secondo alcuni quotidiani dalle intercettazioni risulterebbe l’impegno di «Cosa Nostra» per far votare Marcello Dell’Utri, fra i fondatori di Forza Italia.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 25 gennaio 2002 [p.7]
Saverio Lodato, Blitz antimafia, Provenzano è isolato. Arrestati 28 fiancheggiatori del boss. Dalle intercettazioni l’«impegno» di Cosa nostra a votare per Dell’Utri; Lumia (DS). «La politica ora deve fare un salto di qualità»; Sandra Amurri, Giuseppe Linares, capo della mobile di Trapani: questa operazione smentisce la teoria che la mafia non esiste più. Cosa nostra è in cerca di nuove leve
2002-01-25
Israele- Palestina
25 gennaio: a Tel Aviv, un kamikaze palestinese arrivato in moto vicino ad una stazione di autobus si fa esplodere. Trenta feriti, grave un bambino. Gli USA accusano Arafat di non intervenire contro il terrorismo e persino di essere continuo alla lotta armata. Bush intende promuovere sanzioni contro il leader dell’ANP che appare sempre più isolato nel suo confino a Ramallah. La situazione si aggrava ulteriormente con l’attentato del 27 gennaio.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 26 gennaio 2002 [p.7]
Titolo: Il mondo dei conflitti. Israele accusa l’Autorità palestinese. Il presidente dell’ANP condanna l’attentato ma appare sempre più isolato; La stampa libanese attacca Israele per l’uccisione di Elie Hobeika; Umberto De Giovannangeli, Kamikaze in moto cerca la strage a Tel Aviv. Un palestinese si fa saltare in aria in una strada affollata. Trenta feriti, grave un bimbo; Bruno Marolo, Stati Uniti Bush decide le sanzioni contro Arafat. «Mi ha deluso, deve fare di più sul terrorismo»
2002-01-25
Indetto dai sindacati sciopero di quattro ore in 6 Regioni: Friuli Venezia Giulia, Alto Adige, Marche, Abruzzo, Calabria e Sardegna. Scioperi nelle altre Regioni tra il 28 gennaio e il 1° febbraio, e poi il 15 febbraio sciopero di otto ore e manifestazione nazionale al Circo Massimo a Roma sulla scuola. I sindacati si dichiarano disponibili ad una ripresa del confronto con il Governo ma precisano nessuna mediazione sui licenziamenti.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 25 gennaio 2002 [p.21]
Roberto Giovannini, Il Governo lavora per riaprire il confronto. Un piano per dirottare la decontribuzione ai nuovi fondi. Cofferati: sì al dialogo, no a scambi. Oggi si fermano sei regioni; Il calendario delle proteste (crono)
2002-01-26
Milano: Il primo girotondo
- Milano: Il primo girotondo
2002-01-26
Milano: contro le «leggi vergogna» e a difesa dell'indipendenza della magistratura, più di 4 mila persone circondano il Palazzo di Giustizia di Milano È il primo vero girotondo, lo hanno immaginato fra gli altri Daria Colombo, Ottavia Piccolo, Marina Ingrascì, Luigina Venturelli, Mauro Orlando, Claudio Rossoni. I cittadini si prendono per mano per proteggere edifici-simbolo della democrazia. Un gesto che ricorda la rivoluzione francese, e le più recenti manifestazioni in Francia dei sans papiers - immigrati o rifugiati politici non in possesso di una carta che tuteli i loro diritti di cittadinanza. Nessuna bandiera, nessun comizio o corteo. La manifestazione milanese segna l'atto di nascita di «Per mano per la democrazia», che il nome del sito telematico del gruppo.
Fra Roma, Milano, Firenze iniziano i contatti. La stampa si interroga sul fenomeno. Una mobilitazione autonoma dalle forze politiche e sindacali, che fa da contrappunto alle difficoltà di un centrosinistra ancora stordito dalla sconfitta alle elezioni politiche. Nascono vari gruppi, coordinamenti, coinvolge elettori senza partito e militanti delusi dai partiti del centrosinistra. Mette in relazione comitati che fioriscono spontaneamente con le molte forme dell’associazionismo già presenti e operanti nel paese. Si torna a respirare il clima che aveva caratterizzato tra il 1995-96 i Comitati Prodi.
2002-01-27
Unione Europea
I ministri degli Esteri dell’Unione Europea formulano il loro assenso alla presenza contemporanea di Giuliano Amato alla Vicepresidenza e Gianfranco Fini quale rappresentante del governo italiano alla Convenzione Europea.
2002-01-27
Cecenia
A Grozny un missile lanciato dai guerriglieri ceceni colpisce un elicottero militare russo (MI-8). L’esplosione provoca la morte di 14 militari. A bordo dell’elicottero viaggiano Mikhail Rudcenko, viceministro dell’Interno, e il generale Nikolai Goridos.
2002-01-27
Israele- Palestina
Gerusalemme: una studentessa palestinese di 20 anni, Shamaz al Amuri, si fa saltare in aria in mezzo alla folla in Jaffa Street. Muore un israeliano e un centinaio di persone rimangono ferite. A Bruxelles i Quindici ministri degli Esti dell’Unione Europea, a differenza degli USA, ribadiscono la loro fiducia in Arafat partner indispensabile per sradicare il terrorismo e lavorare per la pace.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.11]
Umberto De Giovannangeli, Gerusalemme in assetto di guerra. Paura di nuovi attentati. L’Europa si schiera con Arafat. Sparatorie alle porte di Gaza nella notte; u. d.g. (Umberto De Giovannangeli), La dirigente dell’ANP: sono addolorata ma non sorpresa dal gesto estremo dell’attentatrice suicida. «Donna kamikaze? L’oppressione non fa differenze di sesso o di età»
[intervista a Hanan Ashrawi]
«La Stampa»
«La Stampa», 28 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: L’Autorità palestinese condanna, ma Sharon accusa Arafat. Tra i colpiti un superstite dell’attacco alle Torri Gemelle. Prima donna Kamikaze in Israele. Studentessa sii fa saltare tra la folla: un morto, 140 feriti;
p.2- Titolo: L’Angelus in piazza San Pietro «Un errore tentare di risolvere i gravi problemi dell’umanità con le armi e la violenza»; Maurizio Molinari, Cheney: non so se Arafat sia interessato alla pace. Peasnte presa di posizione del vicepresidente americano durante un «talk show». Sharon impedisce al leader Arafat di partecipare alla prossima riunione dei ministri eurpopei a Bruxelles; Henrique Cymerman, «Tutta colpa del Raiss». Il presidente Katzav: insensibile alle sofferenze dei due popoli [intervista a Moshe Katzav]; Fabio Galvano, Lo scrittore pacifista invoca un intervento dell’Europa per convincere Israele a cambiare politica. Yehoshua: insisto, ci vuole una frontiera. «Ritiriamoci subito dai Territori per creare una barriera di sicurezza» [intervista a Avraham B. Yehoshua];
p.3- Ragazze bomba i precedenti nella storia del terrore; Aldo Baquis, Kamikaze donna si fa esplodere a Gerusalemme. Ancora sangue nella centrale Jaffa Road: ucciso un passante, 140 i feriti; a.b., La via delle tre stragi. Un tracciato di duemila anni diventato il regno della paura; Fiamma Nirenstein, Con il presidente dell’ANP sempre più isolato si apre un nuovo drammatico capitolo della crisi mediorentale. La prima «martire» dell’Intifada seppellisce le speranze di pace. Radio, TV, politici, giornali, moschee, esaltano continuamente la magnifica grandiosità del «shahid»: una ossessiva propaganda che ha travalicato la rigida distinzione tra i sessi
«La Stampa», 29 gennaio 2002 [p.9]
Maria Maggiore, L’UE invia a Israele il conto dei danni ai palestinesi, Berlusconi rilancia il Piano Marshall per l’ANP. L’ Europa avverte: Arafat non si scarica
29 gennaio: Il Governo isrealiano, con il voto dei ministri laburisti, approva le linee generali della costruzione di un muro a Gerusalemme per dividere ebrei e palestinesi.
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 30 gennaio 2002 [p.12]
Aldo Baquis, Un muro a Gerusalemme per dividere ebrei e arabi. Le linee generali del progetto approvate dal Governo israeliano con il voto dei laburisti. Sarà composto di quattro tronconi. Per i palestinesi «è una nuova forma di apartheid voluta da Sharon»; Lo scudo di Ariel (mappa); (Adnkronos-Apbiscom), Il segretario dell’ONU Kofi Annan difende Arafat. «Liberatelo e si torni a parlare di pace»
30 gennaio
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 31 gennaio 2002 [p.11]
Titolo: Due «normali» bombe umane. I protagonisti degli attentati suicidi di domenica e ieri a Gerusalemme. Kamikaze. La studentessa- infermiera e il collaborazionista pentito; Fiamma Nirenstein, Wafa; Aldo Baquis, Murad; Maurizio Molinari, Un rapporto: ha gestito personalmente il traffico di armi israeliane, per il New Yorks Times è un morto che cammina. La CIA inchioda Arafat, la Casa Bianca prepara il «dopo»
«La Stampa», 1° febbraio 2002 [p.11]
Aldo Baquis, Sharon: «Dovevamo eliminare Arafat nell’82». Per Aznar inutile un vertice internazionale
2002-01-28
Le polemiche per la nomina nella Convenzione di Lamberto Dini
2002-01-28
Unione Europea
I ministri degli Esteri dell’Unione Europea danno il loro assenso alla presenza contemporanea di Giuliano Amato alla Vicepresidenza e Gianfranco Fini quale rappresentante del governo italiano alla Convenzione Europea
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.6]
Marcella Ciarnelli, Il premier canta vittoria, Amato e Fini nella Convenzione. Berlusconi parla di «soluzione dovuta» ma a sciogliere le riserve è stata l’autorevolezza dell’ex capo di governo;
L’ «Assemblea Costituente» della Nuova Europa [scheda]; Sergio Sergi, Sarà Dublino, nel 2004, a dare il là alla Costituzione. Non nel 2003 con la presidenza di turno italiana. Ma la nuova «Carta europea» non si chiamerà «Trattato di Arcore»
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Il sì del ministro tedesco Fischer elimina i dubbi. Il belga Michel; il presidente di AN non è né Haider né Bossi. Amato e Fini insieme nella Convenzione europea. Berlusconi soddisfatto: «È finita nell’unico modo in cui poteva finire»;
p.5- L’Assemblea Costituente della nuova Europa. La Convenzione UE. Presidio. I 66 membri con pieno diritto di voto. I membri con diritto di voto ma senza diritto di veto. Delegati dei Governi. Gli italiani. Dove e quando; Ugo Magri, Convenzione, Berlusconi incassa il sì a Fini e Amato. Il premier: «Una soluzione logica, non ho mai avuto dubbi. Questa nomina premia due persone di sicura fede europeista»; Enrico Singer, E ora si teme la vendetta dei Paesi «battuti» ieri: niente Conferenza stampa intergovernativa nel semestre italiano? «Accordo raggiunto in quattro minuti». Il belga Michel: il leader di AN non è Haider e neppure Bossi; r.i, La Margherita: il merito è tutto del Dottor Sottile. Casini: grazie a loro l’Italia sarà decisiva
2002-01-28
Ulivo: Margherita e DS cercano di ricomporre le polemiche seguite alla mancata candidatura di D’Alema alla Convenzione Europea. Ma il tema principale resta la leadership dell’Ulivo e la necessità che Francesco Rutelli scelga fra la guida dell’Ulivo o della Margherita. Il 29 gennaio in vista del vertice dell’Ulivo del giorno successivo si svolge un incontro fra Fassino e Rutelli.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [pp.4-5]
p.4- Luana Benini, La Margherita fa muro: Rutelli non si tocca. I vertici respingono un cambiamento della leadership. Marini: «Stop alla competizione con i DS»; Bruno Miserendino, La crisi del centrosinistra e il tempismo di Bertinotti;
p.5- Ninni Andriolo, Ulivo, i DS per la rifondazione. Fassino: le forze si federino Apertura a Di Pietro e PRC. Bersani: la Destra deforma la democrazia; Pasquale Cascella, L’alleanza tra competizione e progetto; Il presidente della Quercia ha partecipato all’«Uno contro tutti» del Costanzo show. D’Alema: così non saremo un’alternativa di governo
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio 2002 [pp.6-7]
p.6- Opinioni a confronto in attesa della svolta. L’ex sindaco di Roma. D’Alema. Parisi; Maria Teresa Meli, Tregua nell’Ulivo, la Quercia frena su Rutelli. Oggi faccia a faccia tra il leader e Fassino. Domani il chiarimento; L’analisi di Cossiga. «Il vendicatore di Bruxelles …»; Amedeo La Mattina, Le amministrative del 26 maggio «prova del nove» per gli equilibri interni nella coalizione. Centristi, è partita la volata per il sorpasso di primavera. «Le liste uniche non pagano. Loro hanno l’angoscia del superamento». In gioco anche la prossima scelta dei consiglieri d’opposizione alla RAI; Maria Laura Rodotà, La nuova sede fa pensare a consigli di amministrazione molto blindati. La MargheritaInvest punta sul business-style;
p.7- Figli del Dio rancore. Cinque anni di liti a sinistra (cronostoria); Filippo Ceccarelli, Ulivo tutti contro tutti
2002-01-28
La Quarta sezione penale del Tribunale di Milano, di fronte alla convergenza di accuse e prove, decide di unificare i processi sul lodo Mondadori, e il processo IMI- SIR.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.7]
Susanna Ripamonti, L’onorevole di Forza Italia dopo aver tentato di tutto ora si «farà difendere». A sveltire la pratica Nassau ci dovrebbe pensare il premier. IMI-SIR e Lodo Mondadori, processi unificati La Boccassini accusa: Castelli ostacola le rogatorie alle Bahamas relative ai conti di Previti; L’imprenditore risponde al giudice sull’intrigo che portò la casa editrice nelle mani di Berlusconi
De Benedetti: la sentenza su Segrate è stata comprata; Caselli: riforme giustizia per favorire «eccellenti»
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio [p.8]
Giustizia. Il progetto di riforma dei DS. «Tempi troppo lunghi»; p. col., Lodo Mondadori e IMI-SIR, unificati i processi. Cesare Previti ridà il mandato ai suoi legali e la difesa torna in aula; Paolo Colonnello, La testimonianza dell’editore, all’epoca rivale di Berlusconi: mi hanno fatto perdere 900 miliardi. «Le sentenze erano in vendita». De Benedetti: non lo sapevo, lo scoprii a mio danno
2002-01-28
Giovanni Paolo II nel discorso pronunciato davanti ai giudici della Sacra Rota, il tribunale ecclesiastico, invita giudici e avvocati alla «diserzione» in difesa del matrimonio.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.13]
Roberto Monteforte, Il Pontefice lancia un appello alla «diserzione» in difesa del matrimonio. Livia Turco: un’interferenza nella laicità dello Stato. Divorzio,il Papa varca il confine: giudici e avvocati, non collaborate. «Effetti devastanti, è una piaga per la società civile»; Le reazioni; Aumentano i divorzi: 34mila nel 2001; Maria Annunziata Zegarelli, La senatrice della Margherita: di fronte alla fine di un rapporto come possiamo dire cosa è giusto fare? «La legge va comunque rispettata» [intervista a Emanuela Baio Dossi]; m. a. ze. (Maria Annunziata Zegarelli), Secondo il Papa è necessario più rigore nel giudicare nullo un matrimonio. Nell’archivio del tribunale vaticano i ricorsi di vip e nobili. Nel 2000 sono state cancellate 57 unioni. Un «consiglio» anche per i giudici della Rota: siate più severi
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: Il Pontefice: «La fine del matrimonio ha effetti devastanti sulle società civili». I legali: «La Chiesa non intervenga». Il Papa: obiezione di coscienza sul divorzio. Appello a giudici e avvocati. I laici: grave interferenza; Fabrizio Rondolino, Senza famiglia;
p.2- L’appello. Tre commenti dal mondo religioso. Gianni Baget Bozzo. Il rabbino capo di Roma. L’imam di Milano; f. m., Timido applauso del centrodestra. Soltanto la Mussolini parla di intervento inaccettabile; I radicali «Vuole punire un popolo di infedeli»; Le reazioni dei professionisti alla richiesta del pontefice. «Come cristiano devo aiutare chi soffre». Il civilista: diamo assistenza a chi ha già deciso con strazio; Maurizio Molinari, «Da quelle rotture i figli escono più forti». Uno studio americano: l’impatto sulla vita dei ragazzi non semore è così negativo;
p.3- I numeri. Le separazioni in Italia (scheda); Marco Tosatti, «Il divorzio è una piaga, diventate obiettori». Appello del Papa a giudici e avvocati contro lo scioglimento delle unioni; Pierluigi Battista, Il referendum che ha cambiato il costume e la morale. 1974, con il duello tra il sì e il no l’Italia ritorna nella modernità. I divorzisti vinsero con il 59 per cento il fronte radicale sconfisse Fanfani e il MSI
2002-01-28
Il «Financial Times» comunica che Mario Draghi, ex direttore generale del Tesoro, è stato assunto come direttore operativo dalla Banca d’affari Goldman Sachs.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.18]
Rinaldo Gianola, Banche e poteri. La splendida carriera del professore Draghi
2002-01-28
Afghanistan
Kandahar: le forze speciali USA e militari afghani uccidono 6 giovani talebani rinchiusi nell’ospedale cittadino che, feriti, rifiutano di arrendersi.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.9]
Toni Fontana, Battaglia all’ospedale di Kandahar Teste di cuoio Usa e militari afghani uccidono sei irriducibili di Al Qaeda; Convenzione di Ginevra. Bush: i detenuti di Guantanamo non sono prigionieri di guerra
2002-01-29
Sciopero generale a difesa dell’articolo 18
- Sciopero generale a difesa dell’articolo 18
2002-01-29
CGIL, CISL, UIL: si svolge lo sciopero generale indetto unitariamente contro il provvedimento governativo teso ad abrogare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che vieta il licenziamento senza giusta causa. Manifestazioni in tutte le principali città. Sergio Cofferati (CGIL) parla a Bologna, Savino Pezzotta (CISL) a Napoli, Luigi Angeletti (UIL) a Milano.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: La Repubblica è fondata sul lavoro. Licenziamenti e pensioni, oggi scioperi e manifestazioni in sette grandi regioni. Maroni vuole dividere i sindacati che dicono uniti: il governo fa scelte pericolose;
pp.1- Editoriale, Bruno Ugolini, I diritti non si vendono;
p.2- Felicia Masocco, Pensionati in difesa del Welfare. Dal Congresso dello SPI- CGIL il sostegno alla mobilitazione dei lavoratori; Ricerca. Anche elettori del centro destra apprezzano l’azione dei sindacati; Raul Wittemberg, Domani Fini e Frattini dovrebbero presentare una proposta per il contratto del Pubblico impiego per evitare la manifestazione del 15 febbraio. Maroni promette che troverà l’accordo su tutto;
p.3- Angelo Faccinetto, Diamo un dispiacere a Berlusconi. Oggi sciopero generale in sette regioni: no alle deleghe su fisco e lavoro, no ai licenziamenti; a. f. (Angelo Faccinetto), «La Confindustria vuole cancellare l’art.18 per avere tutto il potere». Le aziende sognano il ritorno al passato [intervista a Luigi Angeletti]; Manifestazioni previste in tutti i capoluoghi con quattro ore di mobilitazione. Cofferati parlerà a Bologna, Pezzotta a Napoli, Angeletti a Milano davanti all’Assolombarda. Nelle piazze d’Italia cortei e feste contro D’Amato
«l’Unità», 30 gennaio 2002 [pp.1-3-p.31]
p.1-p.3- Oreste Pivetta, Scioperi, in piazza c’erano tutti. Seicentomila dalle fabbriche, dagli uffici, dai negozi per dire no ai licenziamenti di Maroni. Cofferati: se qualcuno ci immaginava passivi si è sbagliato di grosso. Oggi si continua;
p.1-p.31- F.C. (Furio Colombo), Il pianeta delle scimmie;
p.2- Giovanni Laccabò, Pubblico impiego, il governo svela le carte. Mancano le risorse per il contratto, ma l’esecutivo punta a dividere i sindacati; Federica di Spilimbergo, Lucca. Il cantiere non sciopera un altro morto sul lavoro; Felicia Masocco, Tra i pensionati al Congresso dello SPI-CGIL. Le paure, le delusioni, le speranze di chi ha lavorato una vita. Le promesse di Berlusconi e la delusione di milioni di persone. Scusate, dov’è finito il milione al mese della campagna elettorale?;
p.3- Gigi Marcucci, Bologna. Noi lavoratori precari noi licenziati senza motivo noi difendiamo i diritti; Giovanni Laccabò, Milano. Nelle capitali della Lega fabbriche e uffici vuoti: «Maroni torna indietro»; Gli slogan da ricordare per le prossime occasioni. Berlusconi, «la Wanna Marchi della politica». Caro Silvio do Nascimiento
«La Stampa»
«La Stampa», 29 gennaio 2002 [p.18]
Roberto Giovannini, Cofferati attacca: non ci fermeremo. Maroni: possibile un accordo quasi su tutto. Domani i pubblici dipendenti da Fini e Frattini. Lavoro, il sindacato tenta la prova di forza. Oggi sciopero generale in sette regioni; L’ondata di scioperi in arrivo (crono); Contratti: scontro in Germania. IG-Metal chiede aumenti del 6,5%
«La Stampa», 30 gennaio 2002 [p.1-p.7]
p.1- Titolo: Manifestazioni regionali contro le modifiche all’articolo 18. Tremonti: la riforma aiuta i più deboli. Lavoro e pensioni, seicentomila in piazza. Cofferati: non ci fermiamo qui. Maroni: tanto clamore per nulla;
p.7- Manifestazioni e cortei. La protesta si allarga. «Salta» la Traviata agli Arciboldi. In agitazione il settore portuale; Roberto Giovannini, Lavoro, 600 mila in piazza contro le deleghe. Sciopero in otto regioni. I sindacati: se non si cambia andiamo avanti; Il ministro del welfare: anche Ciampi ha detto che non è una guerra santa. Maroni: «L’articolo 18 non merita tanto clamore»; r.gi., Il sottosegretario al Lavoro: quella varata è un’azione molto modesta e pragmatica, non va vista in maniera ideologica. Sacconi: «La mediazione è possibile isolando il problema dei licenziamenti». «Purché la ricerca del consenso non si traduca in una riduzione dell’efficacia della norma». «Sul pubblico impiego faremo i conti insieme e se proprio servono risorse, le troveremo» [intervista a Maurizio Sacconi]; La FNSI si appella al Governo «Libertà giornalistica attaccata»
2002-01-29
DS: a Roma parlando davanti ad avvocati e magistrati, il segretario, Piero Fassino, illustra le proposte dei Democratici di sinistra per la riforma della giustizia.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 30 gennaio 2002 [p.4]
Ninni Andriolo, «Giustizia giusta per 56 milioni di italiani». La Quercia presenta il suo pacchetto. «Il governo ha bloccato l’assunzione di mille magistrati; La ricetta della Quercia. Processi penali e civili più celeri e patto tra Stato e professioni; Castelli in cerca di dialogo con avvocati e magistrati
2002-01-29
Albania
Lo scontro interno al PS che vede contrapposti il presidente del partito Fatos Nano e il primo ministro Bir Meta porta alle dimissioni di quest’ultimo, accusato da Nano di guidare un Governo di corrotti e di incapaci.
2002-01-29
USA
Il presidente George W. Bush pronuncia davanti al Congresso il tradizionale discorso annuale sullo stato dell’Unione. Bush attacca quello che definisce «l’asse del male» rappresentato da Iran, Iraq Corea del Nord, che sta armandosi per minacciare la pace mondiale, indica come obiettivo per l’America la guida del mondo verso la pace, la democrazia e la libertà.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 30 gennaio 2002 [p.12]
Bruno Marolo, Bush promette tre regali all’America. Il presidente alla nazione: vincerò il terrorismo, garantirò sicurezza e ripresa economica;
«l’Unità», 31 gennaio 2002 [p.11]
Bruno Marolo, Il discorso del presidente sullo stato dell’Unione interrotto 77 volte dagli applausi. Il 73% degli americani favorevole a colpire Baghdad. Bush minaccia «l’asse del male». Irak, Iran e Nord Corea nella lista nera USA: siamo forti, la guerra contro il terrore è appena iniziata; Siegmund Ginzberg, Il capo della Casa Bianca elenca i nuovi nemici. Ma in questo modo rischia di far saltare la grande coalizione messa insieme contro il terrorismo. La nuova dottrina americana può diventare un boomerang
«La Stampa»
«La Stampa», 30 gennaio 2002 [p.13]
Maurizio Molinari, Bush promette: vincerò anche la recessione. Il primo discorso sullo stato dell’Unione all’ombra dello scandalo Enron; p. mas. (Paolo Mastrolilli), Guantanamo. Washington si ammorbidisce
«La Stampa», 31 gennaio 2002 [p.10]
Maurizio Molinari, Bush: l’America sconfiggerà l’Asse del Male. Il discorso sullo stato dell’Unione lancia l’obiettivo dell’autonomia energetica; Lietta Tornabuoni, Di Bin Laden neppure una parola; Paolo Mastrolilli, Va in tribunale la sfida sulla Enron. Il Congresso mantiene le promesse: farà causa a Cheney
2002-01-30
Il presidente del Consiglio e ad interim ministro degli Esteri
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 2002 [p.1-p5]
p.1- Titolo: Berlusconi: Italia nelle mani dei comunisti. Il premier e ministro degli Esteri spiega a «Le Figaro» che non ci si può fidare né dei giudici né delle televisioni. Intanto la destra al Senato fa a pezzi il CSM;
p.1-p. 30- Gian Carlo Caselli, Il tempo delle verità rovesciate;
p.5- Marcella Ciarnelli, Berlusconi: toghe e RAI in mano alla sinistra. Il premier a Le Figaro: «Nel ’92 infiltrarono magistrati per far strada all’ex PCI» ma omette che nel ’94 FI vinse le elezioni; m.ci., D’Alema: tutto il governo è un conflitto d’interessi
2002-01-30
Vertice dell’Ulivo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 30 gennaio 2002 [p.1-p.5]
p.1-p.5- Pasquale Cascella, Fassino chiede una scelta tra Ulivo e Margherita Rutelli: resto, ma solo alle mie condizioni; Natalia Lombardo, Patto a tre sancito ieri. Il leader dell’Italia dei valori: «L’Ulivo? Un moribondo, non ci interessa stare vicino a un corpo che muore». PDCI, Verdi e Di Pietro riparano nella Casa delle solidarietà
«l’Unità», 31 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1-Titolo: Un giorno di disgelo per l’Ulivo. Sì alla Federazione, Rutelli sceglierà dopo le amministrative. Fassino: passo in avanti; Natalia Lombardo, Fino alle amministrative di primavera resterà anche alla guida del suo partito. Ulivo, sì alla federazione. Rutelli sceglierà dopo il voto.
Alla Convention in autunno la scelta tra Margherita e coalizione; Pasquale Cascella, Un duro colpo alla competition; Luana Benini, La decisione era quella di andare all’attacco duro, poi di fronte al fuoco di fila si è dovuto accettare l’esistenza dell’incompatibilità. La Margherita plaude, ma teme una leadership debole;
p.3- Ninni Andriolo, Fassino: ora può nascere la casa dell’Ulivo. «Il chiarimento ci fa fare passi in avanti. Da oggi non sono più il vice di Rutelli» [Intervista a Piero Fassino]
«La Stampa»
«La Stampa», 30 gennaio 2002 [p.1-p.5]
p.1- Titolo: Oggi incontro cruciale nel centrosinistra. «No all’Ulivo dei partiti». Rutelli pronto a lasciare;
p.5- Il dibattito politico tra polemiche e aperture. Mastella: Francesco non è il padrone. La «Padania», mano tesa ai DS; Maria Teresa Meli, Rutelli: accettate le mie proposte, o me ne vado. Ulivo vicino alla crisi. Fassino frena: «Noi ti vogliamo come leader»; Augusto Minzolini, Il presidente dei Democratici è il più odiato dai diessini. Mentre nel mirino della Margherita adesso c’è D’Alema. La grande guerra della Quercia contro il «dottor Stranamore». Angius accusa: «Parisi crede che l’Ulivo sia una Margherita allargata». Replica Franceschini: «Ci aggrediscono per paura del nostro successo»; r. r., Riecco Di Pietro, il centrosinistra riparte da tre. Si coalizza con Verdi e cossuttiani: un nuovo patto che superi l’attuale diarchia
«La Stampa», 31 gennaio 2002 [p.1-pp.6-7]
p.1- Titolo: Il capo dell’opposizione dovrà scegliere tra Margherita e coalizione. Più peso ai segretari di partito nelle scelte future. Berlusconi accusa: i giudici e la RAI sono «di sinistra»;
p.6- Fabio Martini, Rutelli: «È andata bene, il leader resto io». «Volevano la mia testa, non l’hanno avuta»; Filippo Ceccarelli, Dietro lo scontro fra Quercia e Margherita c’è anche la competizione nella «democrazia del telecomando». Tutto il potere alla TV: così vincono i piacioni. I successi rutelliani sullo schermo contro i flop di Fassino e D’Alema;
p.7- Maria Teresa Meli, Centrosinistra, tregua armata per sei mesi. Basta doppio incarico, Rutelli sarà affiancato da un «direttorio»; Federico Geremicca, Sergio Cofferati assiste alla crisi di una leadership che non ha mai appoggiato: «Non mi aspettavo tempi così brevi». Il Cinese, i seicentomila in piazza e la macelleria dell’Ulivo
2002-01-30
Senato della Repubblica: in Commissione Giustizia la maggioranza con un emendamento al testo di riforma del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) lo riduce da 30 a 21 membri. Critiche dai membri del CSM. Proteste da parte dell’Ulivo che aderisce alla manifestazione promossa a Roma il 2 febbraio dal Comitato «La legge è uguale per tutti» contro il Governo e la sua riforma della giustizia.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 31 gennaio 2002 [p.4]
Nedo Canetti, Al Senato la destra fa a pezzi il CSM. Approvato un emendamento che riduce i componenti da 30 a 21. L’Ulivo protesta: un blitz; Camera, passa mozione FI per bloccare la nomina di tre magistrati italiani all’OLAF; s. c., L’Ulivo scende in piazza «Legge uguale per tutti»; Federica Fantozzi, Ad un convegno a Roma sui Csm in Europa botta e risposta tra il capogruppo DS alla Camera e l’esponente di Forza Italia. Gargani: intesa sulla giustizia. Violante: impossibile
2002-01-31
Porto Alegre Secondo World Forum 31 gennaio 5 febbraio 2002
- Porto Alegre Secondo World Forum 31 gennaio 5 febbraio 2002
2002-01-31
Porto Alegre: si svolge il Secondo World social forum (WSF). Temi in discussione: Produzione di ricchezza e riproduzione sociale, Accesso alla ricchezza e sviluppo sostenibile, Società civile e arena pubblica, Etica e potere politico nella nuova società. Vi partecipano 12.000 delegati ufficiali in rappresentanza di 123 paesi. Complessivamente 60.000 partecipanti, 652 laboratori e 27 dibattiti. Fra gli oratori più famosi Noam Chomsky.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 29 gennaio 2002 [p.31]
Christophe Aguiton, Il lungo Duemila di Porto Alegre; Claudio Martini, Vado: ho cose da dire e da imparare; Tarso, il sindaco no-global che conosce Genova
«l’Unità», 30 gennaio 2002 [p.1-p.11]
p.1-p.11- Piero Sansonetti, Prime riunioni sulle povertà del pianeta. Domani il via al Forum dei no global. Globalismo, a Porto Alegre si cambia. I sindaci del mondo: iniziamo dalle città;
p.11- La grande rete dei No Global (mappa); Che cosa è il Forum sociale; L’organizzazione in cifre; Claudio Burlando, Radicalità e riformismo attorno al tavolo
«l’Unità», 31 gennaio 2002 [pp.1-3]
p.1-p.13- Piero Sansonetti, Porto Alegre, prende la parola un Parlamento di cinquantamila;
p.13- La contestazione viaggia in rete; Tutte le sigle. G7, WTO, ONG. Glossario per capire; Roberto Rezzo, Il World Economic Forum si apre oggi a New York. Schierati 3500 agenti, timori per i black bloc. Cani antiesplosivo a difesa delle banche. Da Davos a Manhattan il vertice dei globalizzatori
«l’Unità», 4 febbraio 2002 [p.7]
Piero Sansonetti, Porto Alegre accusa la sinistra: sta con Bush. Critiche ai partiti socialdemocratici. A novembre appuntamento no global in Italia; I temi del Forum. La guerra per l’acqua sarà la nuova emergenza; Giancarlo Summa, Le guardie giurate hanno aperto il fuoco nell’edificio dove si svolgono i lavori del summit. A San Paolo blitz armato anche nella sede del maggior sindacato sudamericano
Assalto al bancomat del Forum, ucciso il rapinatore
«l’Unità», 5 febbraio 2002 [p.11]
Piero Sansonetti, I No Global condannano il terrorismo. Chiude il Forum di Porto Alegre, nel documento ribadito il no alla guerra; Giancarlo Summa, L’economista filippino si schiera per una deglobalizzazione del mondo. «Cominciamo ad abolire Banca Mondiale e FMI» [intervista a Walden Bello]; g.s., La vicepresidente della sezione francese ATTAC: non siamo contro la globalizzazione
«L’obiettivo non è questo. Pensiamo alla Tobin Tax» [intervista a Susan George]
«l’Unità», 6 febbraio 2002 [p.15]
Piero Sansonetti, Annan benedice il popolo di Porto Alegre. Messaggio al Forum che chiude: facciamo qualcosa per salvare il pianeta; Giancarlo Summa, Economisti, intellettuali e politici: i nomi che faranno crescere base teorica e mobilitazione dei no global nei prossimi mesi. Tutti i padri e le madri del movimento
«La Stampa»
«La Stampa», 30 gennaio 2002 [p.11]
Titolo: Porto Alegre; Due interpretazioni a confronto sulla mondializzazione; Paolo Passarini, Global Sì. Con la crescita di paesi come India, Cina e Vietnam, il tasso di povertà è caduto del 10 per cento negli ultimi vent’anni; Frei Betto e Michel Löwy, Global No. Il vero scontro di civiltà si combatte tra opposte visioni del mondo «Libertà- uguaglianza- fraternità contro moneta-mercato-capitale»; Domani via al Social Forum
«La Stampa», 31 gennaio 2002 [p.11]
Amedeo La Mattina, In viaggio verso Porto Alegre; Jacobo Iacoboni, Fra i No Global spunta anche Garzón. Dalla Francia manifesto di banchieri e industriali: serve più equità; Paolo Mastrolillo, Lo studioso della Columbia University: «In Cina e India l’apertura al commercio ha migliorato le condizioni di vita». «Solo la globalizzazione può riscattare i poveri». Parla Bhagwati, l’economista che a Seattle ha sfidato i NO Global [intervista a Jagdish Bhagwati]
«La Stampa», 3 febbraio 2002 [p.10]
Jacopo Iacoboni, Annunciata una manifestazione in Argentina. Donne, Acqua, redistribuzione della ricchezza: le proposte. Porto Alegre, i No Global rompono coi parlamentari. Al forum due Nobel contro la guerra, ma dai politici nessun documento unitario antimilitarista. Jospin: in Francia gli Stati generali della cultura mondiale. I coreani: boicottaggi per i mondiali; Stefano Lepri, Il rocker andrà in Africa con il segretario al Tesoro O’Neill. Bono e Bill Gates contro Bush: pochi aiuti ai poveri. La protesta contro l’Economic Forum non manda in tilt Manhattan
«La Stampa», 4 febbraio 2002 [p.8]
La carenza di acqua. I dati di una emergenza (scheda); Jacopo Iacoboni, Porto Alegre, violenza contro il Forum. Rapina e minacce. Naomi Klein: in Argentina processo rivoluzionario; r.i., Proposta di Ramonet: un Osservatorio internazionale sulla comunicazione. «Tra poco avremo Internet di serie A e B»; Stefano Lepri, Il professore di Harvard: sono deluso dal World Economic Forum e dall’atteggiamento dei Governi ricchi. Sachs: più soldi ai poveri, si può. «Le risorse ci sono, soprattutto per la sanità» [intervista a Jeffrey Sachs]
«La Stampa», 5 febbraio 2002 [p.10]
Una vittoria No Global. Boicottata la Triumph: reggiseni «poco etici»; Jacopo Iacoboni, Porto Alegre, in Italia il Forum Europeo. Kofi Annan: il movimento dialoghi coi Governi; r. m., In Africa aiuti e tagli alle spese insufficienti. Uno studio OCSE- Banca di sviluppo: la globalizzazione fino ad ora non è servita
«La Stampa», 6 febbraio 2002 [p.17]
Le proposte e i prossimi appuntamenti (cronoprogramma); Porto Alegre, manifesto del «nuovo mondo». Si chiude il Forum, dai No Global testo unico contro il terrorismo. Dizionario; Massimo D’Alema, «La sinistra deve imparare a governare la globalizzazione». «Dobbiamo costruire un grande partito socialista» [articolo da «ItalianiEuropei»]
«Il Foglio»
«Il Foglio», 4 febbraio 2002 [p.1]
Il forum della Dea Moneta e quello delle farfalle no global. Mentre a New York businessmen, “idealisti” e musicisti si chiedono come risollevare l’economia dopo gli attentati, a Porto Alegre Walter Veltroni incontra bambini scalzi e si riempie di «energia pura»
2002-02-01
Consiglio dei ministri: approvato il disegno di legge delega sulla riforma della scuola presentato dal ministro Letizia Moratti (FI). L’obbligo scolastico è sostituito dal diritto-dovere all’istruzione e alla formazione assicurata per 12 anni dallo Stato, previsto lo studio di una lingua straniera dalle elementari, di due dalle medie. Nuova materia di studio il computer e l’informatica. A 14 anni i ragazzi potranno scegliere fra il liceo (5 anni di studio) o istituti di formazione professionale (4 anni). Dopo i 15 anni: alternanza scuola -lavoro presso imprese, aziende, privati e no-profit. Niente bocciature alle elementari. Il testo sarà presentato al Senato il 3 aprile, la discussione, dopo l’esame delle Commissioni, inizierà il 3 ottobre 2001 e dopo l’esame della Camera sarà approvato dal Senato il 12 marzo 2003.
«Gazzetta Ufficiale», 2 aprile 2003, n.77 [pp.6-21]
p.6-p.14- Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Legge 2 aprile 2003, n.77;
p.15- Lavori preparatori;
p.15-21-Note
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 3 febbraio 2002 [p.6]
Il progetto del centrodestra. Scuola dell’infanzia. Il primo ciclo. Scuola secondaria di primo grado. Il secondo ciclo. Istruzione professionale; Raffaello Masci, Scuola, la riforma realizzata in due anni. Già dal prossimo anno le iscrizioni potranno essere anticipate; (Ansa), Bertagna: aspettiamo di vedere i programmi. «La valutazione a fine percorso»; Daniela Daniele, In prima elementare può creare problemi. Lo psicologo: sbagliato insegnare troppo presto la lingua straniera. «Il monito ci deve venire dai figli dei funzionari FAO o dai figli di immigrati ai quali il doppio livello di linguaggio provoca dei grandissimi problemi» [intervista a Federico Bianchi]; g. pa. , Il presidente polista della Regione Piemonte. Ghigo: bene, i finanziamenti sono garantiti. La maturità padana? Soltanto esagerazioni [intervista a Enzo Ghigo], g. pa., Il presidente diessino della Regione Emilia Romagna. Errani: un disastro, è un altro passo indietro l’autonomia regionale? Non sapevamo nulla [intervista a Vasco Errani]
2002-02-01
Il ministro dell’Interno Claudio Scajola querela il procuratore generale di Milano Francesco Saverio Borelli per aver accusato il Viminale di aver ridotto le scorte ai magistrati che seguono i processi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Accuse pronunciate da Borelli il 12 gennaio nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
2002-02-01
Israele – Palestina
2 febbraio: i quotidiani rivelano di un incontro segreto che si è svolto il 30 gennaio fra il premier israeliano Ariel Sharon con Abu Mazen, numero due di Arafat, e altri dirigenti dell’Autorità Nazionale Palestinese per discutere la cessazione delle violenze nei Territori. Intanto cresce la fronda dei riservisti israeliani sempre più a disagio per la repressione nei confronti della rivolta palestinese.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 2 febbraio 2002 [p.10]
Titolo: Il mondo dei conflitti. Il leader palestinese: il nostro filo con gli USA non è interrotto. Sventato attentato in un condominio; Umberto De Giovannangeli, Arafat: non siamo isolati. Sharon vede vide di Yasser. Il premier ritira le parole più dure sul presidente dell’ANP; Riservisti obiettori: c’è anche l’ex capo dell’intelligence; u.d.g., Yossi Sarid. L’esponente della sinistra israeliana: non restiamo prigionieri del passato. «Al più presto un incontro fra i due leader nemici» [intervista]; Giancesare Flesca, Il ritratto. Il leader egiziano resta al fianco di Arafat. Scegliendo Sharon, gli USA rischiano di perdere un amico fidato. Mubarak, un laico in terre d’integralismi
«La Stampa»
«La Stampa», 2 febbraio 2002 [p.10]
Aldo Baquis, Incontro segreto Sharon- ANP. Si allarga la fronda dei riservisti israeliani
«La Stampa», 3 febbraio 2002 [p.11]
Aldo Baquis, Il medico di Arafat: il leader ha bisogno di visite mediche, revocate il confino. Incontro segreto Sharon-palestinesi. Riparte il dialogo: persino Peres ne era stato tenuto all’oscuro
3 febbraio
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 4 febbraio 2002 [p.1-p.11]
p.1- Aldo Baquis, I 150 militari obiettori. La morale di pattuglia in Israele;
p.11- Titolo: Sulle orme di Abramo e della Bibbia. Un appassionante dibattito che da due settimane scuote Gerusalemme; Aldo Baquis, Obiettori d’Israele. Soldati della pace; p.mas., Appello di Yasser Arafat sul New York Times. «Condanno i terroristi lavoro per un accordo»
2002-02-02
L’urlo di Moretti
- L’urlo di Moretti
2002-02-02
Roma: piazza Navona si svolge la manifestazione promossa dal comitato «La legge è uguale per tutti». Dal palco parlano i leader dell'opposizione: Piero Fassino e Francesco Rutelli, insieme a loro esponenti della società civile, tra cui Paolo Sylos Labini, Massimo Fini e «Pancho» Pardi. reduce dal successo del corteo fiorentino. I discorsi dei politici appaiono grigi e rituali. Gridato e combattivo il discorso del professore fiorentino. A sorpresa l’intervento del regista Nanni Moretti che al termine della manifestazione, invitato a salire sul palco, saluta polemicamente Pardi come nuovo leader dell'Ulivo, e lancia le sue accuse al gruppo dirigente ulivista: «Anche questa serata è stata inutile. Il problema del centrosinistra è che per vincere bisogna saltare due-tre-quattro generazioni» e aggiunge: «Con questa classe dirigente non vinceremo mai. Non sanno parlare al cuore e all'anima degli elettori». Un violento 'j'accuse' che lascia attonito il gruppo dirigente del centrosinistra.
Il caso Moretti esplode su tutti i giornali. « L'urlo di un artista» lo definisce Francesco Rutelli, per Massimo D'Alema è l'indizio inquietante di una «ondata di radicalismo e di moralismo qualunquista».
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 3 febbraio 2002 [p.1-p.3]
p.1- Titolo: Dura e appassionata l’opposizione in piazza. Migliaia a Roma per la giustizia. Fassino e Rutelli al governo: la legge è uguale per tutti. Nanni Moretti dal palco grida ai leader dell’Ulivo: troppi errori, se non si cambia è la fine;
p.3- Vincenzo Vasile, Il regista esprime un disagio alla fine della manifestazione. «Dieci anni fa era impensabile dover essere qui per dire che la legge deve essere uguale per tutti. Il capo della coalizione ha risposto alle critiche: «È un grande intellettuale che ha espresso critiche politiche, ma non è detto che capisca di politica». Ulivo, l’indignazione scende in piazza. Migliaia con Fassino, Rutelli, Sylos Labini, Ravera, Bachelet. Moretti ai leader: troppi errori; Il leader DS: non ci aiutate denigrandoci; Federica Fantozzi, La gente comune, i militanti in piazza Navona sostengono le battaglie del centrosinistra. Ma reclamano più grinta. «Si salvi lo Stato di diritto, altrimenti finiamo come in Salvador». «C’è aria di ventennio, con questa destra non si dialoga»; «Micromega» manca di un dialogo tra Flores D’Arcais e D’Alema; Angius, DS: fare opposizione se serve anche con l’ostruzionismo
«l’Unità», 4 febbraio 2002 [pp.1-3-p.31]
p.1-Titolo: Ulivo, il difficile giorno dopo. Fanno discutere le accuse di Moretti ai leader: l’opposizione è troppo debole? Fassino: serve un salto di qualità, lavora con noi. Rutelli: critiche non costruttive;
p.1-p.31- Editoriale, Furio Colombo, Cuore, furore e piazza;
p.1-p.3- Piero Fassino, Caro Nanni mettiti in gioco pure tu [lettera aperta a Nanni Moretti];
p.2- Vincenzo Vasile, Il promotore della manifestazione si preoccupa degli effetti: concentrati su quelle parole choc si perde di vista tutto il resto. Dalla Chiesa: era una piazza di gente libera
«L’iniziativa sabato è riuscita, Moretti è stato un po’ ingeneroso» [intervista a Nando Dalla Chiesa]; Marco Bucciantini, Il docente di Analisi del territorio aveva parlato prima del regista sabato sera
Il professore Pardi: «La sinistra deve saper ascoltare la sua gente»;
p.3- Luana Benini, Sylos Labini: «Critiche giuste, non il momento»; Rutelli: a polemiche
distruttive non ci sto; Lidia Ravera, Una manifestazione utile. Litighiamo perché siamo vivi
«La Stampa»
«La Stampa», 3 febbraio 2002 [p.1-p.7]
p.1- Titolo: Show alla manifestazione per la giustizia. I leader replicano: «Denigrarci non aiuta». La polemica nasce sul conflitto d’interesse. Moretti all’Ulivo: così non vinciamo più. Dal palco il regista attacca: Rutelli e Fassino sono penosi;
p.7- Maria Teresa Meli, Moretti. Con Fassino e Rutelli non vinceremo mai. Al comizio sulla giustizia il regista accusa a sorpresa i leader dell’Ulivo; Filippo Ceccarelli, Personaggio. Rutelli ieri sera l’ha liquidato dicendo: «Non è un politico …». In realtà ha influenzato come pochi le scelte del PCI-PDS-DS. Quel «compagno scomodo» della sinistra snob. L’autarchico cantore alla nutella che sogna bandiere e palombelle rosse; Nanni e la politica; ant.ram. (Antonella Rampino), Giovanna Melandri: nel Polo non c’è la stessa libertà. «Giusto pungolarci e invitarci all’unità. Certe cose si vedono soltanto da noi….» [intervista a Giovanna Melandri]; ant. ram., Livia Turco: era meglio se veniva ad aiutarci. «La pianti anche lui con l’autolesionismo e ci aiuti a parlare meglio agli italiani» [intervista a Livia Turco]
«La Stampa», 4 febbraio 2002 [p.1-pp.6-7]
p.1- Titolo: L’Ulivo dopo il comizio di Moretti. Rutelli attacca. Fassino invece: dialoghiamo;
p.6- Le reazioni al «comizio» di Piazza Navona. Arturo Parisi. Pecoraro Scanio. Franco Giordano (PRC); Maria Teresa Meli, Le accuse di Moretti dividono il centrosinistra. Rutelli: non ci sto, non amo le polemiche distruttive. Fassino: discutiamo; «Caro Nanni…» Lettera di Fassino. «Lavora con noi»; Antonella Rampino, Personaggio. Il docente fiorentino che ha raccolto gli applausi alla manifestazione sulla giustizia. «Io a capo dell’Ulivo? È solo una boutade». Il professor «Pancho» Pardi: Moretti scherzava: Rutelli e Fassino sono politici stimabili, ma hanno detto cose fuori luogo; Giuseppe Sangiorgio, Di Pietro: «Via i corrotti dal Parlamento». «Noi staremo nel centrosinistra solo se metterà al primo posto la questione morale» [intervista a Antonio Di Pietro];
p.7- Titolo pagina: Moretti gli intellettuali ti guardano; [Dichiarazioni di] Vincenzo Cerami; Sergio Staino; Serena Dandini; Alba Parietti; Ivano Fossati; Lucio Dalla; Fernanda Pivano; Enzo Siciliano; Luciano Canfora; Francesco Rosi; Michele Placido; Gigi Proietti; Pierluigi Battista, Dall’ «intellettuale organico» all’ «artista apocalittico». A sinistra va di moda il boomerang
2002-02-02
Roma: alla Domus Aurea si svolge l’Assemblea congiunta dei Consigli nazionali di CCD, CDU e democrazia Europea che decidono di dar vita ad un unico partito l’Unione dei democratici cristiani e di centro (UDC) e che si presenteranno uniti alle elezioni amministrative del 26 maggio. Il 14 febbraio anche i rispettivi gruppi parlamentari assumeranno la denominazione del nuovo partito.
2002-02-04
Israele-Palestina
4 febbraio: vicino al valico di Sufa, a Sud della striscia di Gaza, una vettura su cui viaggiano cinque palestinesi che debbono montare servizio ad un posto di blocco al confine con l’Egitto nei pressi di Rafah è colpita da un razzo lanciato da un elicottero israeliano. Nessun superstite. Diversa la versione israeliana sarebbe esplosa la bomba che i cinque stavano trasportando. Per il Fronte democratico per la liberazione della Palestina (gruppo marxista nato da una scissione del Fronte popolare per la liberazione della Palestina), di cui i cinque facevano parte, si tratta dell’ennesima esecuzione mirata israeliana. Numerosi altri episodi di reciproci attacchi.
In Israele crescono fra i militari gli obiettori di coscienza.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 5 febbraio 2002 [p.13]
L’ANP denuncia una nuova eliminazione mirata e accusa Sharon: è chiaro che vuole la guerra. Il New York Times critica il premier. Blitz a Gaza, uccisi cinque palestinesi; Umberto De Giovannangeli, Israele, pugno duro contro gli obiettori. Un giovane condannato a tre settimane. Sanzioni per i riservisti ribelli
6 febbraio: Hamra (Valle del Giordano), un commando palestinese spara contro una pattuglia israeliana, uccide un soldato e ne ferisce altri, poi un membro del commando entra in una abitazione della colonia e prende in ostaggio una famiglia. Circondato dai soldati israeliani si fa esplodere uccidendo così una donna israeliana e due sue figlie, vari i feriti fra cui molti bambini. L’azione è rivendicata con un comunicato da Hamas. Immediata la reazione israeliana. Aerei attaccano postazioni di sicurezza palestinesi a Nablus. Ovunque nei Territori e a Gerusalemme scontri, attentati sventati, ritorsioni reciproche.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 7 febbraio 2002 [p.12]
Umberto De Giovannangeli, Pronte altre sanzioni contro gli obiettori che rifiutano il servizio nelle aree palestinesi. Israele, puniti i riservisti ribelli. L’esercito rimuove 48 ufficiali. Amnesty accusa: nei Territori violata la Convenzione di Ginevra; u.d.g., L’attentato rivendicato da Hamas e dal braccio armato di Fatah. Oggi Sharon è alla Casa Bianca Irruzione in una colonia sul Giordano muoiono una madre e le sue bambine; u.d.g., Le quattro alternative al leader dell’ANP che piacciono tanto ad «Arik il duro»; Giancarlo Summa, Parla Oded Grajew l’organizzatore del summit di Porto Alegre: se riusciremo a mettere insieme premi Nobel, intellettuali e tante adesioni, Sharon non potrà negarci l’incontro. Entro l’anno a Gerusalemme, i no global preparano il nuovo meeting
«La Stampa»
«La Stampa», 7 febbraio 2002 [p.11]
Aldo Baquis, Attacco Kamikaze a una colonia israeliana. Uccisi una mamma, due bambine e un soldato
2002-02-04
Il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, mentre sta per iniziare la fase conclusiva della trattativa per il contratto del Pubblico impiego e alla vigilia dell’apertura del Congresso CGIL lancia di nuovo la sua sfida ai sindacati. Nella legge delega, afferma, non c’è spazio per lo stralcio dell’articolo 18 e lancia il suo ultimatum: è aperto al dialogo fino al 18 febbraio.
Nella notte, dopo una lunga no stop, sindacati confederali e Governo firmano l’accordo sul contratto del Pubblico impiego. Rispetto alla proposta sindacale 6% l’intesa si raggiunge su un aumento del 5,5%. Contrari i sindacati di base che confermano lo sciopero del 15 febbraio disdetto da CGIL, CISL e UIL.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 5 febbraio 2002 [p.1-p.14]
p.1- Titolo: Sul lavoro Maroni cerca scontro. Ma Fresco dice: non moriremo sulle barricate. Monorchio: vaghe le deleghe su fisco e pensioni;
p.14- Raul Wittenberg, Monorchio fa lezione a Tremonti. Le deleghe su fisco e pensioni sono «vaghe». Rischio di buco nei conti; fe.m., Vertice notturno a palazzo Vidoni. Pubblico impiego, si tratta. Frattini avverte i sindacati: no agli aumenti a pioggia; Angelo Faccinetto, Articolo 18 Maroni decide l’ultimatum. Fresco: no alle barricate
«l’Unità», 6 febbraio 2002 [p.3]
Raul Wittenberg, Pubblico impiego, vincono i lavoratori. Il rinnovo del contratto soddisfa pienamente Cgil, Cisl, Uil: ora lo stralcio dell’art.18; Giovanni Laccabò, «Riconosciuto il valore del Patto del 23 luglio, non facciamo politica, facciamo accordi». Il Governo ha fatto marcia indietro
adesso niente trucchi sulle risorse [intervista a Guglielmo Epifani]; D’Amato incassa un brutto colpo; Bianca Di Giovanni, Il vicepresidente del Consiglio, a pranzo con Pezzotta, rompe la linea dell’intransigenza: va bene il contratto, va bene la concertazione, va bene l’accordo del 1993. Fini accontenta i sindacati e ruba la scena al povero Maroni
«La Stampa»
«La Stampa», 5 febbraio 2002 [p.5]
Articolo 18 due piattaforme a confronto. La proposta del Governo. Il no dei sindacati; Mario Sensini, Accordo nella notte sul pubblico impiego. Aumenti del 5,5%. I sindacati chiedevano un incremento del 6% (105 euro al mese). La conclusione dopo una no stop. Evitato lo sciopero del 15 febbraio; Flavia Podestà, «Le barricate sono inutili». Fresco: una riforma edulcorata. Va fatto di più per la flessibilità; Roberto Giovannini, Forse tornerà a lavorare alla Pirelli, ma c’è anche chi lo vuole alla segreteria dei DS. Tutto l’Ulivo va a Rimini per Cofferati. Domani inizia il Congresso, a giugno lascerà la guida CGIL; Gian Carlo Fossi, Porte aperte per 33 mila nuovi immigrati stagionali. Maroni ha firmato il decreto. Alla fine del contratto i lavoratori dovranno tornare nel Paese d’origine
2002-02-05
Senato della Repubblica: approvato, con 235 voti a favore, 19 no e 15 astenuti, il disegno di legge che consente ai Savoia di rientrare in Italia.
2002-02-06
CGIL XIV Congresso, Rimini 6 febbraio 2002
- CGIL XIV Congresso, Rimini 6 febbraio 2002
2002-02-06
Si apre a Rimini il XIV congresso della CGIL. La Confederazione nel 2001 ha raggiunto i 5milioni e 400 mila iscritti, 48 mila in più rispetto all’anno precedente. Confermati dai Congressi di categoria tutti i segretari uscenti. Approvati quasi sempre all’unanimità i documenti. Dopo la polemica aperta da Nanni Moretti all’iniziativa del 2 febbraio, per opinionisti politici, stampa e in parte dell’Ulivo il segretario uscente è sempre più considerato il possibile leader di un nuovo Ulivo. La sua relazione è critica radicale alla Confindustria e al Governo. Le quattro deleghe richieste dall’Esecutivo, scuola, lavoro, fisco e pensioni, esautorano la discussione parlamentare, svuotano il negoziato sociale e determinano «una pericolosa lesione» alla democrazia. In particolare la delega sul lavoro archivia la concertazione e «stravolge l’intero diritto del lavoro». Cofferati non risparmia critiche alla sinistra che giudica disattenta alle ragioni del lavoro, incapace di comprendere le novità rappresentate dal movimento No-Global con cui il sindacato vuole confrontarsi nelle reciproche differenze. Fredda le reazione degli altri sindacati confederali (CISL e UIL) che apprezzano i richiami unitari ma perplessi sullo sciopero generale proposto dalla CGIL, dubbiosi sulla radicale chiusura nei confronti dell’esecutivo. Critiche da Rifondazione comunista, per «il manifesto» invece considera la CGIL l’unico soggetto politico d’opposizione. Il Congresso conferma segretario Sergio Cofferati che come annunciato lascerà l’incarico nel settembre 2002. Per la prima volta dal 1986 i delegati votano un documento unitario in cui si afferma che la CGIL andrà allo sciopero generale anche da sola.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 5 febbraio 2002 [p.15]
Felicia Masocco, CGIL per una nuova stagione dei diritti. Domani il congresso a Rimini. Record di iscritti nel 2001. La sfida dell’unità sindacale; Tesseramento CGIL 2001 (tabella); Inviti. Ci saranno tutti, tranne il Governo
«l’Unità», 6 febbraio 2002 [p.2]
Oreste Pivetta, Si apre oggi a Rimini, con la relazione di Sergio Cofferati, il Congresso della più importante confederazione sindacale. La sfida della CGIL: dare futuro ai diritti. Scenografia austera tra legno e video, tra memoria del passato e progetto per l’avvenire; Delegazioni da tutto il mondo
Anche dall’Australia; Bruno Ugolini, La lunga marcia del «Cinese» della Bicocca. Gli otto anni di Cofferati: la stagione della concertazione e la resistenza agli attacchi del centro-destra
«l’Unità», 7 febbraio 2002 [pp.1-5]
p.1- «Questo è un governo pericoloso». Cofferati a Rimini parla di Berlusconi che lede la democrazia, di Fazio che sbaglia i conti di Confindustria opportunista, di sciopero generale, dei rischi per una sinistra distratta;
p.1-p.3- Editoriale, Bruno Ugolini, Le parole per fare;
p.2- Oreste Pivetta, Un pezzo dell’Italia perbene. Le aspirazioni della gente che lavora nel segno della solidarietà; o.p., La delegata. Confronto con i No Global ma partendo dalle nostre idee; o.p., Il delegato. Lo sciopero generale? Noi siamo pronti; r.g., Saluti e scambio di battute nell’incontro dietro il palco degli invitati tra D’Alema e il segretario della CGIL. I complimenti di Bersani ed Errani
«Sergio, bella relazione. Ci beviamo un caffè insieme?»;
p.3- Felicia Masocco, «Pensioni e art.18, la CGIL non cederà». Cofferati a CISL e UIL: siamo pronti a riprendere il cammino dell’unità sindacale; Al via sulle note dell’Inno alla gioia;
p.5- Ninni Andriolo, Fassino: il lavoro è nelle radici della sinistra. Berlinguer: un segnale di grande novità. D’Alema: siamo tutti leader, dobbiamo lavorare insieme; Luana Benini, «La relazione è condivisibile e offre spunti per il confronto con il Governo». «Sui diritti la battaglia sarà forte e chiara» [intervista a Cesare Damiano]; l. b., «Il 2 marzo devono essere coinvolti tutti coloro che sono contro questo esecutivo». «Ora avanti con il progetto per un’opposizione unita» [intervista a Giovanna Melandri]; I delegati a Ciampi: noi non vogliamo tensioni sociali; Sylos Labini: «Quello scemacchione di Maroni ha unito il sindacato»
«l’Unità», 8 febbraio 2002 [pp.1-4]
Titolo: Licenziamenti, Ulivo e sindacati fanno muro. Il centrosinistra prepara l’ostruzionismo. CGIL, CISL e UIL parlano di scioperi. Incontro Cofferati-D’Alema: lavoriamo insieme. Fassino coinvolge Moretti;
pp.1-2- Editoriale, Rinaldo Gianola, Chi è il nuovo estremista?;
p.2- Oreste Pivetta, Moderni e flessibili, anzi sfruttati. L’immigrata, la metalmeccanica e il giovane operaio di fronte al lavoro che cambia; Indagine. Istruito e attento alla tutela dei diritti. In una ricerca l’identikit del delegato;
p.3- Felicia Masocco, «Lavoriamo per uno sciopero unitario». Epifani scalda il Congresso: CISL e UIL siano coerenti con le lotte di questi mesi; fe. m., I leader delle due confederazioni rispondono con un garbato «no grazie» all’ipotesi di una mobilitazione generale. Pezzotta non parla dell’articolo 18. E Angeletti pensa al referendum; Bruno Ugolini, Il confronto tra contrasti e mediazioni, ma con un unico obiettivo: vincere la sfida col Governo. Trentin precisa il suo pensiero. Quelle anime appassionate della CGIL;
p.4- Cofferati ritrova D’Alema. Cordiale caffè tra i due leader. Il presidente della Quercia: dobbiamo lavorare insieme; Luana Benini, «L’assenza del governo da un Congresso sindacale non ha precedenti nel dopoguerra». «I diritti dei lavoratori. La modernità parte da qui» [intervista a Antonio Bassolino]; Vincenzo Vasile, Il capo dello Stato risponde ai delegati del congresso: «Il dialogo deve diventare una prassi costante, ma le forme di pressione sono più che legittime». Ciampi: la contrapposizione ha piena cittadinanza
«l’Unità», 9 febbraio 2002 [pp.6-7]
p.6- Oreste Pivetta, Cara Italia, ti racconto come sei cambiata. Il senegalese Aljoune spiega ai delegati com’è difficile da immigrato diventare cittadino; Appello per la liberazione di Sofri e Bompressi; Mozione. «Quereliamo Bossi, a nome di tutte le colf»; Luana Benini, Colloquio di mezz’ora tra Cofferati e Agnoletto che parla di consonanza di posizioni. La CGIL: nessuna tolleranza per la violenza. No global e sindacato, il confronto è aperto;
p.7- Felicia Masocco, Quando facciamo lo sciopero generale? Il Congresso della CGIL si chiude nel segno dell’unità. Oggi le conclusioni di Cofferati; Il direttivo si riduce da 218 a 155 eletti. Il 40% donne; g. lac., Pezzotta convoca il vertice. Maroni gioca con il «dialogo»; Bruno Ugolini, Amarcord: la CISL proclamava un’agitazione al giorno
«l’Unità», 10 febbraio 2002 [pp.1-3]
pp.1-2- Bruno Ugolini, La CGIL chiude il congresso, il segretario della CISL usa toni duri, quello della UIL resta cauto. Sindacati, Pezzotta se ne va con Fini. Cofferati: lo sciopero non ha alternative;
p.2- Oreste Pivetta, Rimini diventa la piazza d’Italia. Migliaia di lavoratori condividono sorrisi, lacrime e speranze per un futuro migliore; Anche noi militari vogliamo un sindacato per i nostri diritti; Gli ultimi voti del Congresso. Agostinelli lascia;
p.3- Felicia Masocco, Non ci sono alternative allo sciopero. È rottura con la CISL. Cofferati chiude il Congresso: eletto segretario, a giugno lascia; Il «Cinese» sceglie tre poeti per l’addio; Angelo Faccinetto, La CGIL esprime «sconcerto» per le parole del segretario cislino che parla di «iniziativa politica». Pezzotta non ci sta: toni inquisitori. Bersani (DS): battaglia in Parlamento; Giovanni Laccabò, Duro intervento sui problemi del lavoro e della precarietà. «No al liberismo selvaggio, servono regole». Ai lavoratori: partecipate al sindacato. Il cardinale Martini: la flessibilità genera paura e delusione
«La Stampa»
«La Stampa», 6 febbraio 2002 [p.9]
Il sindacato cambia volto meno industria più pensionati (tabelle); r.gi., La CGIL inaugura un Congresso di battaglia. Unità sindacale e lotta al Governo nell’ultima assise di Cofferati leader; Roberto Giovannini, Ieri ha scritto il suo intervento in ritiro, chiuso in casa. Polemica sul contratto firmato. Occasione persa per il segretario? Cremaschi: «Ora sciopero generale sull’art. 18». Ipotesi di mediazione per i contributi dei giovani; fe. ge., Sergio valuta Sergio: attento a dire sempre «no». D’Antoni sull’ex collega: «Ha sbagliato nel non volere un solo, grande schieramento» [intervista a Sergio D’Antoni]
«La Stampa», 7 febbraio 2002 [pp.1-3-p.26]
p.1- Titolo: Il segretario apre il Congresso CGIL: «Con le deleghe il Governo lede la democrazia». «La sinistra torni a parlare di lavoro». Cofferati: pronti allo sciopero generale. CISL e UIL frenano. Il centrodestra: cerca spazio politico;
p.1-p.26- Mario Deaglio, La terra di nessuno;
p.2- Lavoro tra vertenze e nuove intese. SNALS e Gilda confermano gli scioperi del 15. A Udine case ai lavoratori immigrati; Mario Sensini, «Il segretario CGIL cerca uno spazio politico». Il centrodestra: si è candidato a guidare una sinistra allo sbando; Roberto Ippolito, Il ministro delle Attività produttive: è come il centrosinistra «Fa proclami senza progetto». Marzano non c’è alcuna proposta per il Paese [intervista a Antonio Marzano]; m. sen., Il presidente degli industriali torinesi: Cofferati cerca vantaggi «Lo sapevo ora alza la posta». Pininfarina: chiuso un contratto adesso rilancia [intervista a Andrea Pininfarina];
p.3- Il sindacato più grande. La sua storia i suoi leader. Dai 200 mila iscritti del 1906 a 5,5 milioni. Sei segretari generali dal 1944 ad oggi; Roberto Giovannini, Cofferati avverte Berlusconi «Pronti allo sciopero generale». Niente «effetto disgelo» al Congresso CGIL, ma accuse a Governo, imprese e Bankitalia «L’Esecutivo lede importanti pratiche della democrazia». Fredda la reazione di CISL e UIL; Federico Geremicca, Il riscatto dopo la ferita prodotta dal Congresso di Pesaro. Il condottiero, candidato ideale per organizzare la resistenza. Sul palco di Rimini si è compiuta l’ennesima trasformazione del leader CGIL da duro a durissimo, una specie di giustiziere pronto ad usare l’arma finale
«La Stampa», 8 febbraio 2002 [pp.1-3]
p.1- Titolo: «Inopportuno» per Pezzotta e Angeletti. Ciampi: il dialogo aiuta le forze sociali. Maroni fa quadrato sull’art.18. Sciopero generale, no di CISL e UIL. Tra D’Alema e Cofferati l’incontro del disgelo; Fabrizio Rondolino, Tutto bene quel che finisce bene;
p.2- Nuove vertenze su occupazione e contratti. Alitalia, la trattativa resta in alto mare. Metalmeccanici tedeschi, scontro sugli aumenti; Roberto Ippolito, Ciampi: il dialogo aiuta anche le forze sociali. Maroni fa quadrato sull’art.18. Valanga di emendamenti dal centrosinistra; A gennaio la produzione è salita dello 0,4%. Confindustria: segnali di ripresa; Paolo Baroni, Il presidente della Confcommercio critica il leader della CGIL. Billè: Cofferati sbaglia la corda è fin troppo tirata [intervista a Sergio Billè]; Maurizio Molinari, Il viceministro dell’economia: fondamentale la ripresa del dialogo. Baldassarri: ora la priorità è fare ripartire l’economia [intervista a Mario Baldassarri];
p.3- Il doppio rifiuto alla proposta del segretario CGIL. Savino Pezzotta (CISL). Luigi Angeletti (UIL); Roberto Giovannini, «No» di CISL e UIL allo sciopero generale. Pezzotta e Angeletti: «Inopportuno». La CGIL insiste: «Uniti vinciamo»; r.gi., Personaggio. Tanti applausi per Epifani da eterno vice a nuovo leader; Federico Geremicca, L’iniziativa di pace del presidente della Quercia: si va verso un «caminetto rosso» di tutti i leader diessini. D’Alema e il Cinese faccia a faccia «Caro Sergio, qui la casa brucia». Cofferati a Bassolino: «Avrei potuto ricordare a Massimo l’accusa di scissionismo rivoltaci a Pesaro. Ma ho preferito lasciar perdere»
«La Stampa», 9 febbraio 2002 [p.19]
r.gi. (Roberto Giovannini), Un abisso divide le due Confederazioni. Pezzotta ha convocato il direttivo per martedì. La UIL cerca di mediare. Scontro frontale tra CGIL e CISL. Cofferati: noi non ci fermiamo; La forza dei tre sindacati (tabella)
«La Stampa», 10 febbraio 2002 [p.1-pp.4-5]
p.1- Titolo: Il segretario CGIL propone a CISL e UIL un nuovo confronto. Fazio al G7: in Italia segnali di ripresa. Cofferati: «Avanti anche da soli». Lo sciopero generale spacca i sindacati. Pezzotta: arrogante;
p.4- Luigi Grassia, Pezzotta boccia Cofferati: fa solo politica. Tremonti: è uno psicodramma sindacale; Raffaello Masci, «Lo sciopero ora non serve». Angeletti: è il pezzo forte dell’artiglieria [intervista a Luigi Angeletti]; Mario Sensini, «Cerchiamo un accordo». Brambilla: TFR più ricco nel fondo pensioni [intervista a Alberto Brambilla]; Maria Teresa Meli, DS al bivio, seguire la CGIL può allontanarli dalla Margherita. La sinistra interna spinge per appoggiare l’astensione generale dal lavoro, Fassino e D’Alema prudenti;
p.5- Roberto Giovannini, «Non c’è alternativa allo sciopero generale». Cofferati vuole un chiarimento con CISL e UIL: pronti al procedere anche da soli; Federico Geremicca, Cori, passione e scritte come sugli spalti di un grande stadio: «Ci pensa Sergio», ma anche tensione per lo scontro in atto. L’ultimo Congresso del Cinese col fantasma della spaccatura. «Fin quando lo dice Maroni che faccio il politico e non il sindacalista passi pure, ma che questa cosa la ripetano le altre Confederazioni …»
«Il Foglio»
«Il Foglio», 5 febbraio 2002 [p.3]
La CGIL a Congresso (con Biagi che spiega la libertà)
«Il Foglio», 6 febbraio 2002 [p.1]
Sindacalista & politico. Le mosse del capo CGIL per uscire di scena in modo da rientrare forte
Isolato sul contrattone degli statali, fa buon viso. La prorogatio e la Fondazione. L’ipotesi dell’OPA sui DS. Accoppiata con Prodi, si dice
«Il Foglio», 7 febbraio 2002 [p.1-p.3]
p.1- Una CGIL quasi apocalittica. Cofferati apre con un duro attacco al Governo (anche a quello D’Alema);
p.3- Editoriale, Dottor Cofferati, non faccia la ritrosa. Ha perso il Congresso DS, ma resta l’unico leader non cinematografico
«Rassegna sindacale»
«Rassegna sindacale», n.5, 12 febbraio 2002 [pp.1-5]
pp.1-2- Enrico Galantini, La CGIL a Congresso. Intervista a Sergio Cofferati. La posta in gioco nel paese è la coesione sociale [ intervista a Sergio Cofferati ]; Franco Martini, Edili. Un secondo biennio decisamente positivo. Un contratto nel rispetto delle regole del 23 luglio;
p.2- Adesioni altissime agli scioperi;
pp.3-4- Stefano Iucci, Marco Togna, CGIL adesioni in aumento per categorie e strutture territoriali. Quella dote “pesante” di Corso d’Italia. Anche quest’anno il tesseramento si chiude in positivo, con la conferma delle tendenze in atto già nel 2000 e una crescita degli iscritti. I luoghi di lavoro al centro delle politiche di proselitismo; Marina Iacovello, CGIL. La presenza delle donne al Congresso. Un sindacato in controtendenza;
p.4- NIDIL (a cura), Gli altri lavori. L’assemblea nazionale di NIDIL: quella felice anomalia nell’universo CGIL; Emilio Viafora, Un’idea alta di confederalità;
p.5-Tarciso Tarquini, Dibattito sulle riviste della Confederazione e della Funzione pubblica.
Lettere alla CGIL. Gli interventi di Trentin, Carrieri, Giugni, Cella, Regini, Becchi Collidà e Lunghini sui “Quaderni” e su “Quale Stato”
«Rassegna sindacale», n.6, 19 febbraio 2002 [pp.1-4]
pp.1-2-Guglielmo Epifani, Un sindacato cerca l’accordo. E lotta per ottenerlo;
p.1-Carlo Ghezzi, A crescere sono soprattutto gli attivi;
p.3- Stefano Iucci, In platea tra i delegati. Tante facce come quelle del lavoro. Aziz, Delia, Annamaria, Alessandra: quattro storie di un’Italia che cambia; La ricerca. Al primo posto i lavoratori mettono la formazione; Davide Orecchio, Sindacalisti perseguitatati. Dalla Corea al Congresso CGIL. Yoon Youngmoo: da noi contrattare è un’utopia;
p.4- Titolo pagina: CGIL. Il tesseramento 2001; Carlo Baldini, Una crescita importante
per il quarto anno consecutivo. Quasi 48.000 adesioni in più rispetto al 2000. Tra i nuovi iscritti, più lavoratori attivi che pensionati
2002-02-07
Caltanisetta: processo Borsellino ter
Dopo 18 giorni di Camera di Consiglio la Corte d’Appello di Caltanisetta emette la condanna all’ergastolo per 11 boss mafiosi, fra cui Bernardo Provenzano, Pippo Calò e Michelangelo La Barbera, per la strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 in cui fu ucciso il giudice Paolo Borsellino e trovarono la morte i cinque uomini della sua scorta.
2002-02-07
Incontro Moretti- Fassino
Dopo l’intervento di Nanni Moretti all’iniziativa del 2 febbraio, dopo la lettera aperta inviata dal segretario dei DS, Piero Fassino al regista, Moretti e il segretario si incontrano nella sede dei DS. Nel corso del confronto, Fassino esprime la volontà di raccogliere le sollecitazioni critiche espresse dal regista e dai nuovi movimenti, girotondi, associazioni, che stanno nascendo nel Paese a difesa della Costituzione, della legalità e della democrazia. Prossimo appuntamento l’Assemblea con gli intellettuali fissata per il 22 febbraio.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 febbraio 2002 [p.7]
Pasquale Cascella, Fassino e Moretti si stringono la mano. Incontro in via Nazionale. Più di duecento intellettuali all’assemblea del 22
«La Stampa»
«La Stampa», 8 febbraio 2002 [p.11]
I commenti alle accuse del regista. Ligabue: uno sfogo vero. Altan: non è stato cortese ma giusto; a. ra., Fassino e Moretti, incontro per «ricucire». Il segretario: «Ci sforziamo di raccogliere le sue sollecitazioni»; Amedeo La Mattina, Domani l’Ulivo riparte dai «comitati»; Aldo Cazzullo, Il leader replica alle critiche. Macaluso: incontrare il regista è segno di debolezza. «A Nanni non ho concesso proprio nulla». Il segretario DS: è vicino alla nostra gente, è giusto confrontarsi; Maria Teresa Meli, Il presidente fa autocritica solo sull’Ulivo: «Per vincere dev’essere un vero soggetto politico». D’Alema contrattacca: la mia colpa è aver vinto. «Non si getta la croce addosso a un gruppo dirigente se non se ne ha uno di ricambio»
2002-02-07
Israele- Palestina
7 febbraio: Sharon negli USA
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 8 febbraio 2002 [p.13]
Umberto De Giovannangeli, Bush gela Sharon: non rompo con Arafat. Ma la Casa Bianca chiede al presidente dell’ANP di fare di più contro il terrorismo; u.d.g., Attentato di Hamra, ad uccidere un kamikaze travestito da soldato; u.d.g., L’anno di sangue del premier israeliano; u.d.g., Avi Pazner. Consigliere di Sharon. L’ex ambasciatore israeliano accusa Yasser: è responsabile delle stragi. «Diremo agli USA di trattare con nuovi leader palestinesi» [intervista]
«l’Unità», 9 febbraio 2002 [p.13]
Umberto De Giovannangeli, Sharon non cede su Arafat: è un ostacolo alla pace. Il premier israeliano deluso dal summit con Bush. Blindati a Nablus, uccisa un’israeliana; In piazza Yitzhak Rabin manifestazione dei riservisti; u.d.g., Bassam Abu Sharif. Il consigliere del presidente palestinese critica l’arroganza del premier israeliano: la sua missione un mezzo fallimento. «Grazie USA, ora Yasser è più forte» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 8 febbraio 2002 [p.13]
Tre volte alla Casa Bianca. Le strategie USA di fronte alla crisi del Medio Oriente. 20 marzo 2001. 26 giugno 2001. 2 dicembre 2001; m. mol. (Maurizio Molinari), Bush accoglie Sharon «Pressioni su Arafat. Con l’ANP non rompo». Il premier israeliano: il leader palestinese è un ostacolo alla pace, Condoleezza Rice: controproducente per Israele il suo isolamento; Fiamma Nirenstein, Dietro le quinte dell’incontro di Washington, fra lotta al terrore e imperativo della pace. Il cuore con il premier, la mente con Peres
8 febbraio: Israele sono sventati vari attentati di gruppi oltranzisti palestinesi. A Taibeh, nord di Israele, due autobombe esplodono prima del tempo, scena che si ripete a Um el Fahem. A Betlemme un militante di Hamas è dilaniato dal suo ordigno. A Gerusalemme aggredita da quattro palestinesi una donna che muore poco dopo. Catturati gli aggressori.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 9 febbraio 2002 [p.13]
Umberto De Giovannangeli, Sharon non cede su Arafat: è un ostacolo alla pace. Il premier israeliano deluso dal summit con Bush. Blindati a Nablus, uccisa un’israeliana; In piazza Yitzhak Rabin manifestazione dei riservisti; u.d.g., Bassam Abu Sharif. Il consigliere del presidente palestinese critica l’arroganza del premier israeliano: la sua missione un mezzo fallimento. «Grazie USA, ora Yasser è più forte» [intervista]
«La Stampa»
«La Stampa», 9 febbraio 2002 [p.10]
Aldo Baquis, Arafat, show di forza «Mai stato sconfitto»
9 febbraio: l’Unione Europea
Commenti e resoconti
«La Stampa»
«La Stampa», 10 febbraio 2002 [p.8]
g. a. o., La UE: è un grave errore indebolire Arafat. «IN Medio Oriente serve la politica». Il leader dell’ANP tratta in segreto con Bush
2002-02-09
Ulivo: manifestazione sui diritti a Torino. Alla testa del corteo di oltre quindicimila persone Piero Fassino e Francesco Rutelli.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 10 febbraio 2002 [p.1-p.4]
p.1- Ninni Andriolo, Quindicimila in corteo. Torino, l’Ulivo c’è e scende in piazza;
p.4- Il leader DS in sezione: Berlusconi? Ci vorrà tempo per farlo cadere; a.c., Mille intellettuali bolognesi danno la sveglia all’opposizione; lu. b. (Luana Benini), Il leader dell’Ulivo incontra i Comitati: finisce l’era della diplomazia. La platea contesta: siamo qui per discutere non solo per ascoltare. Rutelli: primarie per il candidato premier
2002-02-12
Articolo 18
CSIL: il segretario Savino Pezzotta conferma il suo no allo sciopero generale proposto dalla CGIL per rivendicare lo stralcio dell’articolo 18 dalla legge delega sul Lavoro. Pezzotta punta ad un negoziato con il Governo. Invece Luigi Angeletti, segretario dell’UIL, non esclude la possibilità dello sciopero generale qualora il Governo faccia muro sull’articolo 18 e sulla delega.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 13 febbraio 2002 [p.14]
Felicia Masocco, La CISL dice no alla delega e allo sciopero. Art.18, Pezzotta chiede il negoziato. Angeletti: se il Governo fa le barricate, tutto è possibile; La Fiom insiste: respingere subito l’attacco; Angelo Faccinetto, Obiettivo stralcio. La preoccupazione della CGIL: un rischio allentare la pressione; Giovanni Laccabò, Intervista al segretario Tonino Regazzi che apre oggi i lavori dell’organizzazione dei metalmeccanici. «Il patto del 23 luglio va verificato, ci sono troppe lacune». La UILM a Congresso: nuove regole per il prossimo contratto [intervista a Tonino Regazzi]
2002-02-12
Senato della Repubblica: è approvato il disegno di legge Modifica alla legge 24 marzo 1958, n.195, recante norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Il disegno di legge passa alla Camera che lo esamina e approva con modificazioni nelle sedute dal 19 al 21 marzo 2002.
«Gazzetta Ufficiale», 29 marzo 2002, n.75 [pp.5-12]
pp.5-10- Modifica alla legge 24 marzo 1958, n. 195, recante norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Legge 28 marzo 2002, n.44;
p.10- Lavori preparatori;
pp.11-12- Note
XIV Legislatura Senato della Repubblica sedute dal 12 al 14 febbraio 2002
Seduta n. 119 - 12 febbraio 2002
Modifiche al sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura. Discussione congiunta con i disegni di legge sullo stesso argomento presentati da Cirami ed altri e Fassone ed altri.
Seduta antimeridiana n. 120 - 13 febbraio 2002
Seguito discussione
Seduta pomeridiana n. 121 - 13 febbraio 2002
Seguito discussione
Seduta n. 122 -14 febbraio 2002
Seguito discussione e approvazione
Sedute successive Legge n.44/2002 Camera dei deputati 19-21 marzo 2002>
2002-02-12
Tribunale penale internazionale dell’Aja inizia il processo all’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e di genocidio per le guerre di Bosnia, Croazia e Kosovo.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 15 febbraio 2002 [pp.6-7]
p.6- Marina Mastroluca, «Contro di me un oceano di bugie, liberatemi». Milosevic al contrattacco: ho combattuto i terroristi dell’UCK, gli orrori sono quelli della NATO; t.f., Forse oggi entra in scena il misterioso teste chiave dell’accusa. L’ex uomo forte di Belgrado chiama in causa il presidente francese. La lista dei testimoni, da Mister X a Chirac;
p.7- Marina Mastroluca, Kosovo, la lunga guerra alla provincia ribelle. Dieci anni di conflitto tra Belgrado e Pristina. Poi scattò l’operazione NATO; Jugoslavia. «Il Governo serbo ha invitato
il generale Mladic a costituirsi»
2002-02-19
Ulivo
Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani (PDCI), si dimette dal coordinamento dell’Ulivo e chiede l’azzeramento di tutto il gruppo dirigente a cominciare dal leader Francesco Rutelli e da Piero Fassino, ormai delegittimati e inadeguati a rappresentare «realtà vive e fortissime a livello sociale», Dure reazioni da parte dei DS, con l’eccezione di Cesare Salvi, e della Margherita.
Commenti e resoconti
«l'Unità»
«l’Unità», 20 febbraio 2002 [p.8]
S.C. (Simone Collini), Il segretario del PDCI si dimette dal coordinamento e invita Rutelli e Fassino a seguirlo. Ulivo, Diliberto si tira fuori. «Facciamo un passo indietro». Critico il centrosinistra. D’Alema: non polemizziamo. Salvi: ha fatto bene; Luana Benini, Oliviero Diliberto. Segretario dei Comunisti italiani. «Dico anche agli altri: riflettiamo su quello che sta accadendo, basta con il politichese»
«La nostra gente non ci sopporta più» [intervista]; Ninni Andriolo, Il segretario dei Ds risponde a Diliberto da Napoli senza mai citarlo: «Noi lavoriamo per l’unità dell’alleanza di centrosinistra, per questo ci siamo battuti e ci batteremo». Fassino: «Se ciascuno pensa per sé, perdiamo tutti»
«La Stampa»
«La Stampa», 20 febbraio 2002 [p.6]
Claudio Tito, Diliberto lascia il «direttorio» dell’Ulivo. «Non rappresentiamo più la base». Gli alleati: sconcertante; Antonella Rampino, «Sono già delegittimati dalla realtà quando scambiano una questione politica per una burocratica». «Si devono dimettere anche Fassino e Rutelli». L’ex guardasigilli: ma loro sono troppo attaccati alla poltrona [intervista a Oliviero Diliberto]
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